Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 28 febbraio 2010

Nucleare. GDF Suez vuole costruire reattore di nuovo tipo TDD

DF Suez (*) sta valutando la costruzione di una nuova centrale nucleare nella Valle del Rodano nei prossimi anni , secondo quanto è stato scritto dal quotidiano finanziario Les Echos. La proposta di un nuovo reattore, non sarebbe l'EPR, ma l'ATMEA PWR (pressurized water reactor) di Generatione III+, progettato da Areva con il gruppo giapponese Mitsubishi, con una potenza di 1.000 megawatt. Il gruppo francese ritiene essenziale avere un riferimento sul territorio nazionale per essere in grado di esportare questo tipo di impianto e di dare la credibilità richiesta.

L'amministratore delegato della società , Gérard Mestrallet, ha inviato recentemente una lettera al ministro dell'Ecologia e dell'Energia francese, Jean-Louis Borloo, stimolando lo stato a lanciare questo progetto in Valle Rodano la cui messa in funzione è prevista poco dopo il 2020 e indicando altri due siti oltre Tricastin adatti ad ospitare un reattore ciascuno di, la Drome e Marcoule nel Gard. Tale decisione sarebbe anche una vetrina tecnologica per GDF Suez all'estero nel settore nucleare.

La Francia si dota di nuove tipologie di reattori non ancora in funzione da nessuna parte abbandonando la tecnologia EPR, mentre la francese Areva stipula accordi per la realizzazione di impianti nucleari in Italia con reattori del tipo EPR di cui sappiamo uno in Finlandia (Olkiluoto) in costruzione, in perenne ritardo dai costi gonfiati di giorno in giorno e uno in Francia (Flamanville, in Normandia) a cui è stato chiesto da parte della Nuclear Safety Authority di modificare la struttura, anch'esso in fase di costruzione, per ragioni di insufficiente sicurezza.


Fonti: Le Monde, Romandie News

(*) GDF Suez
GDF Suez S.A. è una azienda energetica francese che opera nel settore della produzione e distribuzione di energia elettrica, nel settore del gas naturale e dell'energia rinnovabile. È il quarto gruppo mondiale (terzo per capitalizzazione con 86,7 miliardi di euro) nel gas e nell'elettricità tra le utilities quotate in Borsa e la seconda utility del mondo.
Azionisti [modifica]
Repubblica Francese - 35,7%
GBL - 5,3%
Dipendenti - 2,8%
Caisse des Dépôts et Consignations - 1,7%
Areva - 1,2%
CNP - 1,1%
Crédit Agricole - 0,7%
Sofina - 0,7%
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Leggere anche:

Nucleare. Le ragioni del grande appeal: un pozzo senza fondo

incidente anche a centrale nuke in costruzione in Finlandia

Anche il nucleare finlandese fallisce

.

sabato 27 febbraio 2010

Citroën C-Zero

Il Responsabile Digital Communications della Citroën Italia mi ha inviato una gradita mail per informarmi che è in funzione il loro nuovo sito web ufficiale (anche in italiano) dedicato all'auto elettrica: ORIZZONTE ZERO CO2 .

" Nel sito non si parlerà solo di C-Zero, ma di tutto quel che riguarda la salvaguardia dell'ambiente e la eco-mobility. La sezione "News Zero CO₂" conterrà articoli sempre aggiornati legati alle tematiche ambientali. In "My life in C-ZERO" troverete spiegazioni ed esempi sull'uso quotidiano di un'auto elettrica, mentre la sezione "Adotta l’Eco-Mobility" proporrà consigli utili per diminuire le vostre emissioni di CO₂. Infine avrete la possibilità di accedere a "Car Sharing", una community dove trovare amici che percorrono tragitti simili ai vostri e invitarli a "condividere" con voi l'auto per produrre tutti insieme meno emissioni nocive."

Andando a curiosare nelle pagine e sottopagine apprendiamo qualche informazione interessante riguardo la nuova vettura elettrica. Autonomia da 130 a 160 km. La ricarica avviene in sei ore da una normale presa elettrica 220V oppure in 30 minuti per l'80% da una colonnina di ricarica veloce stradale della potenza di 50kW a 400V. Essendo elettrica non produce alcun gas di scarico né CO2. E' una 4 posti con un bagagliaio di 166 litri. Il motore elettrico è da 47 kW con una coppia immediatamente disponibile. Le batterie al litio accettano le ricariche parziali che non incidono sulla loro durata, è possibile ricaricarle in qualsiasi momento e quante volte si vuole senza danneggiare il veicolo e le batterie.

.

venerdì 26 febbraio 2010

Aurora

Secondo quanto riportato dal quotidiano online Chosun Ilbo la costruttrice coreana (Corea del Sud) di veicoli elettrici ADMotors metterà in produzione una vettura all-electric compatta a partire dal prossimo Aprile. All'inizio la capacità produttiva sara di 500 auto al mese per passare poi a 2.000 se il mercato lo richiedesse.

Aurora, questo il suo nome, sarà venduta già da Maggio ai clienti del loro mercato interno ad un prezzo che si aggira tra i 15 milioni di Won (9.700 euro) e i 20 milioni (12.800 euro) a seconda dei modelli e optional.

Alcune caratteristiche della vettura.
Dimensioni: 3220, 1560, 1550 mm
Peso: 560 kg
Posti: 2
Gradiente salite: 23%
Velocità max: 60 kmh
Percorrenza a ricarica: 120 km
Motore: AC 8 kW
Batterie: litio 100Ah, 140 Ah
Tensione batterie: 72V
Caricabatterie a bordo: 220V

.

giovedì 25 febbraio 2010

Opel Ampera

Avevamo già parlato dell'Ampera in una occasione precedente, ma, su sollecitazione di Silvano Robur, cogliamo l'occasione per vedere a che punto è la situazione in considerazione del fatto che si avvicina rapidamente la data della sua uscita su strada promessa per l'estate del 2011.

Nel frattempo hanno realizzato un accattivante sito web in italiano.

Opel chisrisce che l'Apera non è un veicolo ibrido tradizionale dove convivono sia il motore endotermico sia il motore elettrico e dove ognuno ha la sua funzione di potenza di trazione sulle ruote. Il concetto nuovo è quello della trazione esclusiva del motore elettrico ed quello del veicolo E-REV (extende range electic vehicles) nel quale la ricarica delle batterie dalla presa elettrica permette una percorrenza di 60 km.


Oltre questa soglia entra in funzione un generatore di bordo (gruppo elettrogeno) a carburante tradizionale (benzina) che alimenta il motore elettrico permettendo un'autonomia 'estesa' di 500 km.

L'unità di trazione Voltec è in grado di fornire una coppia di 370 Nm. Le batterie al litio hanno una capacità di 16 kWh e si ricaricano ad una comune presa elettrica da 230V.


Leggere anche:

Auto elettriche, Opel Ampera, finalmente un'ibrida seriale plug-in Range Extended

.

mercoledì 24 febbraio 2010

Olanda, Almere Sun Island

Per la prima volta, alcune abitazioni dei Paesi Bassi saranno riscaldare collettivamente con generatori ad energia solare.

L'Isola Solare è in linea con la pianificazione urbana della zona residenziale che diventerà un'icona nel panorama di Almere in Olanda. Il modo in cui l'isola funziona è semplice: l'acqua nei collettori solari viene riscaldata dai raggi del sole. L'acqua riscaldata sarà poi pompata direttamente nella rete di teleriscaldamento che fornirà oltre al riscaldamento anche l'acqua calda per la nuova zona residenziale Noorderplassen-West. Con una superficie di collettore di circa 7.000 m2 l'isola del sole sarà il quarto più grande campo di collettori solari nel mondo.

E' nelle intenzioni di Nuon (*) far si che il progetto di produzione di energia sia innovativo e sostenibile. L'isola solare fornirà 9,750 Gigajoules (2.700.000 kWh) di energia sostenibile all'anno che rappresenta il 10% del consumo annuale degli impianti di riscaldamento del distretto ed equivale all'energia utilizzata da prendere un milione di docce. Il rimanente fabbisogno di calore sarà fornito sempre da Nuon, utilizzando calore residuo dalla vicina centrale elettrica di Almere.

I collettori solari e teleriscaldamento insieme permetteranno di ridurre le emissioni di CO2 del 50%. Si calcola che tale forma di teleriscaldamento per ogni casa equivale alla riduzione annua di CO2 di 12.000 chilometri in meno di un'auto.

Il contratto per la costruzione del campo di collettori solari Almere Sun Island è stato firmato da Nuon e il comune di Almere nel febbraio 2008 firmato, la costruzione è iniziata nel settembre 2009, il completamento è previsto per l'estate del 2010.

Fonte: sitoweb Noun


(*) Nuon è una società energetica con 6.000 dipendenti serve circa tre milioni di consumatori, imprese e organizzazioni nei Paesi Bassi, Belgio e Germania
.

.

martedì 23 febbraio 2010

Tram? Ma quanto mi costi?

Il lato estetico certamente costituisce un valore (forse) assoluto o soggettivo ma quando è disgiunto dall'intelligenza o dalla razionalità viene assai deprezzato od annullato. Guardando questa immagine di Viale Iacopo da Diacceto, dove passa il tram fiorentino, non si può che ammirare la bellezza e la pulizia che emana il paesaggio urbano:


ma se guardiamo quest'altra foto di Via della Scala, parallela all'altra, distante 60 metri, vediamo che le cose sono completamente diverse:


Ciò che si è fatto per rendere bella una via è scaturito poi in un intasamento di mezzi pubblici in un'altra via (e non solo quella).

Pensiamo un po' se i nostri figli dovessero vivere in via della Scala dove l'inquinamento raggiunge vertici che nessuno per adesso si è preso la briga di misurare ed il rumore supera verosimilmente di gran lunga le soglie fissate dalla Comunità Europea. Prenderemmo come riferimento il lato estetico o quello della loro salute?

La scelta dell'amministrazione fiorentina a me pare essere inappropriata, nel senso che, investendo la stessa cifra per la realizzazione della tranvia, sarebbe stata in grado di sgombrare dall'inquinamento e dal rumore non solo via Diacceto, ma anche via della Scala e tante altre vie del centro e della periferia semplicemente adottando la scelta alternativa del tram su gomma (più propriamente chiamato filobus o trolley bus) rispetto al tram su rotaie.

Laddove si spendono 'X' euro di infrastrutture per il tram con la stessa cifra si realizzano almeno 10 linee (le cifre direbbero 14, ma teniamoci stretti) di tratte con il filobus.

Al costo di un tram si acquistano da 2 a 3 filobus.

A parità di portata e a parità di corsie dedicate, quindi utilizzando lo stesso numero di autisti, salviamo mezza città e non solo gli abitanti di un'unica via.

Il costo di manutenzione delle infrastrutture nell'arco dei 20 anni (sedi stradali ecc.) sono sovrapponibili, la manutenzione dei mezzi elettrici (tram e filobus) sovrapponibili nei costi, il consumo di energia elettrica per la trazione è minore per i filobus.

Leggere anche:

Il tram e il filobus

Inaugurazione del tram di Firenze


.

lunedì 22 febbraio 2010

Amsterdam, 3 milioni di euro per colonnine e veicoli elettrici

La città olandese di Amsterdam ha un piano per mettere su strada 10.000 veicoli elettrici entro il 2015 mettendo a disposizione 3 milioni di euro di contributi per incoraggiare le imprese a sostituire i mezzi con motore endotermico con veicoli elettrici.

Le imprese della città potranno ottenere uno sconto fino al 50% sul prezzo d'acquisto del veicolo elettrico fino ad un massimale di 15.000 euro per un'auto, 25.000 euro per un furgone o 45.000 euro per camion e taxi. Finanziamenti fino a 250.000 euro sono disponibili anche per le imprese che vogliono investire in una flotta elettrica fino a 20 veicoli.

I veicoli elettrici avranno a disposizione l'uso di punti di ricarica che vengono installati in molti parcheggi distribuiti nel territorio cittadino da una azienda americana.

L'amministrazione prevede di installare circa 200 punti di ricarica in posizioni strategiche sul bordo della strada e nei parcheggi entro i prossimi due anni. La Società Energy Nuon fornirà energia elettrica da fonte rinnovabile per alimentare le stazioni di ricarica.

(Immagine tratta dal Sito Istituzionale di Amterdam)

.

domenica 21 febbraio 2010

Firenze. Tratte potenziate con nuovi bussini elettrici.

Ataf sta potenziando la linea D con due dei nuovi bussini elettrici di ultima generazione che grazie alle batterie al litio garantiscono maggiore velocità e un'autonomia di oltre 130 chilometri, con zero emissioni.

In questi giorni l'azienda sta effettuando i test di autonomia sulla linea D con i nuovi mezzi che però già trasportano i passeggeri: nelle prossime settimane entreranno in servizio a pieno regime.

"Abbiamo scelto di far salire subito a bordo i passeggeri, anche durante la fase dei test sulla durata delle batterie, per dare una risposta immediata alla richiesta di potenziamento del servizio con i bussini nel centro storico”, ha detto il presidente di Ataf.

Ataf ha comprato 5 nuovi mezzi elettrici, che si uniranno ai 26 attuali: arrivati in azienda nel mese di dicembre, sono entrati in servizio appena concluse le formalità per l'immatricolazione.

Gli altri tre nuovi bussini elettrici entreranno presto in circolazione sulla linea B.

Fonte: tratto dal comunicato stampa ATAF.


Leggere anche:

Firenze con 5 nuovi bussini elettrici

.

sabato 20 febbraio 2010

Supplica agli onorevoli per il retrofit elettrico - 2

Ricorderete il nostro post di domenica 31 gennaio 2010 intitolato "Supplica agli onorevoli per il retrofit elettrico", una lettera da inviare a Roma per risvegliare gli onorevoli che avevano fatto la proposta per permettere di trasformare le auto tradizionali in auto elettriche senza chiedere il permesso alle case automobilistiche costruttrici . Nei giorni successivi alla pubblicazione del post  ho ricevo sull'argomento il seguente interessantissimo messaggio di posta elettronica. Ve lo trasmetto avendo ricevuto l'assenso da parte dello scrivente, il Sig. Massimo Dall'Aglio (che ringrazio).

Salve, ringraziandola per la risposta alla mia mail precedente vorrei commentare il suo articolo sul retrofit elettrico, nella speranza di poterle dare, attraverso la mia piccola esperienza, una visione delle cose un po’ diversa per capire come certi meccanismi siano molto più elaborati di come sia dato a noi percepire.

Mi riferisco soprattutto ai destinatari di questa mail, l’On. Minasso e l’On. Lulli, che da qualche tempo sono diventati loro malgrado “paladini” di un mondo, quello del tuning e del retrofit, in forte espansione ma purtroppo bloccato da rigide e precise volontà dell’industria dell’automotive in Italia (e solo in Italia).

Quasi un anno fa ero presente alla conferenza indetta dalla Federazione Italiana Tuning a Rimini (di cui invio il volantino dell’evento) durante l’ultimo “My special Car” nella quale proprio i due onorevoli erano tenuti in veste di oratori ad esplicare quali novità sarebbero da lì a poco entrate a far parte del codice della strada, successivamente all’approvazione del decreto recante appunto il nome “Minasso-Lulli”.


Tale decreto (attraverso la modifica degli art. 78 e 80 del Codice dalla Strada) non prevedeva inizialmente il nullaosta obbligatorio da parte del costruttore per qualsiasi modifica strutturale e/o funzionale al veicolo, purchè la stessa modifica fosse certificata da un centro prova o da un ente privato autorizzato dal Ministero dei Trasporti con proprio successivo decreto (anche il TUV era tra i possibili centri autorizzati, motivo per cui il responsabile di Dekra Italia era anch’egli intervenuto alla conferenza).


Questo, nel concreto, avrebbe potuto dare un impulso fortissimo ad un mercato parallelo, quello dei ricambi originali e delle trasformazioni aftermarket, da cui migliaia di officine e carrozzerie in Italia avrebbero attinto nuove opportunità di lavoro.


In questo contesto mi lasci inserire anche il retrofit elettrico, poiché la Minasso-Lulli nella sua prima stesura non si riferiva nello specifico a componenti particolari ma subordinava la fattibilità della trasformazione “solamente” all’ottenimento di una certificazione di omologazione europea.


Alcune righe più sopra ho utilizzato volutamente la forma verbale “sarebbe” poiché molte cose da allora sono cambiate e sicuramente non nel senso che avremmo voluto.


In veste di ex membro del Consorzio Ecogas (attraverso l’azienda di mio padre, la e-GAS srl che costruisce impiantistica a gpl metano ma della quale non faccio ormai più parte) ho avuto l’occasione per circa un triennio di sedermi al tavolo delle riunioni dei costruttori di sistemi a gpl e metano aftermarket presenziate dal Dott. Sandro Tramontano, Direttore del Consorzio suddetto.


In almeno una manciata di queste riunioni si parlò del decreto e del suo iter e mi addolorò non poco venire a conoscenza del fatto che alcuni membri di Anfia stavano esercitando pressioni contro l’approvazione della prima stesura del decreto.


In seguito, solo grazie all’intervento di mediazione del vice presidente di Confindustria nonché consigliere Pirelli e presidente di Brembo Bombassei ed al “peso” politico del Consorzio Ecogas (300.000 operazioni annue presso il DTT grazie ai collaudi dei sistemi installati) si mediò per modificare attraverso l’emanazione di appositi decreti, solo l’art. 78 individuando però tra le modifiche concesse senza nullaosta solo (indovina un po’) la sostituzione di pneumatici/cerchi, sistema frenante ed impianti a Gpl o metano.

Come vede è difficile, ad oggi, spingere nella direzione dell’elettrico in Italia poiché colei che lo dovrebbe fare e cioè la CEI-CIVES (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali a Batteria, Ibridi e a Celle Combustibile) ha già dimostrato finora di aver ottenuto ben poco (tra i soci figurano anche Citroen, Toyota, Honda, Piaggio) a livello di impegno politico a sostegno dell’elettrico.


La mia opinione è che si sia ancora una volta drogato un mercato, quello dell’auto così come la conosciamo, con incentivi e finanziamenti senza guardare ai progetti in cui questi fondi andavano impegnati ed ai reali benefici non solamente industriali (nel brevissimo termine) ma anche ambientali (gli incentivi a mio avviso andavano destinati ai privati sulla base delle emissioni prodotte dal veicolo oggetto dell’acquisto e NON indistintamente solo perché viene installato un impianto gpl o metano sia pur del costruttore).

Pensi che con la prima stesura della Minasso-Lulli avremmo potuto convertire qualsiasi veicolo in elettrico (purchè corredato da una relazione tecnica, un progetto e delle prove strumentali presso un centro accreditato) e successivamente aggiornarne la carta di circolazione in un CENTRO REVISIONI autorizzato con caratteristiche descritte dal decreto legge (un sistema “alla tedesca”).


Con questo non voglio scoraggiare assolutamente il suo tentativo e quello di migliaia di appassionati stanchi del peso che un’economia basata sul petrolio si porta dietro ma vorrei semplicemente suggerirle di trovare (anche insieme se vorrà) il consenso politico attraverso un fronte comune.


Se il Consorzio Ecogas in Italia ha il peso che ha lo si deve al fatto che esso sia un interlocutore UNICO che rappresenta gli interessi di decine di migliaia di addetti e come tale venga ascoltato in sede di emanazione di decreti (vedi quello sugli incentivi) o direttive che a poco a poco spostano anche gli interessi stessi delle case automobilistiche, sempre alla ricerca di nuovi business (vedi l’ingente campagna pro-GPL che da anni ci sta martellando e le offerte dell’impianto GPL “regalato”).

Sperando di aver contribuito a fornirle una visione precisa e di aver contribuito a fornirle nuovi spunti resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento.


Massimo Dall'Aglio

Leggere anche:
Supplica agli onorevoli per il retrofit elettrico

.

venerdì 19 febbraio 2010

Irlanda, colonnine e veicoli elettrici

ESB (Electricity Supply Board), fornitore di energia elettrica della Repubblica d'Irlanda, ritiene possibile introdurre in Irlanda 230.000 vetture elettriche entro il 2030 e installare parallelamente colonnine di ricarica.

Il nuovo programma del governo irlandese ha come obiettivo di mettere su strada 6.000 veicoli elettrici entro tre anni grazie ad una collaborazione con un costruttore straniero e già entro la fine del 2010 realizzare un buon numero di colonnine.

La stessa capitale, Dublino, avrà al massimo ogni 300 metri una colonnina vale a dire 30.000 impianti entro il 2020 il 10% dell'obiettivo finale. Le autostrade avranno una struttura di ricarica veloce ogni 60 km.

Fonte: Irland Online news

Leggere ancora:

Irlanda: le ragioni per spingere l'introduzione delle auto elettriche

Auto elettriche. Irlanda, accordo con Renaut- Nissan


.

giovedì 18 febbraio 2010

Il tram e il filobus

Vorrei iniziare (continuare) in questo blog una riflessione sul tram ritenuto da alcuni a torto, secondo la mia visione, la tecnologia più adatta tra le varie disponibili a risolvere i problemi del traffico nelle città. Lo spunto mi viene dato dall'inaugurazione della prima linea tranviaria fiorentina, la T1, inaugurata domenica scorsa e dalla constatazione che alcune considerazioni che avevo fatto disordinatamente nel passato vengono avvalorate da una realtà che ho potuto verificare in questi primi giorni di funzionamento passeggiando fuori le carrozze e viaggiando dentro di esse. Altre informazioni vengono prese cercando documenti in Internet, poche perchè in effetto non si trova molto che riguardi un confronto diretto tra tra filobus e tram. Continuerò a sfornare periodicamente e disordinatamente dei post sull'argomento chiedendo anche il Vostro contributo di opinioni per tentare di sviscerare ogni singolo punto a favore e a sfavore del tram e del filobus per poi alla fine tracciare uno schema su cui determinare una scelta consapevole e non frutto di propaganda acritica.

Quali sono i punti di confronto.

1. Rumore - vantaggioso il filobus
2. Emissioni locali - equivalenti (zero)
3. Flessibilità - filobus estremante alta, Tram oltremodo rigido
4. Costi di manutenzione - vantaggioso il filobus
5. Costi d'investimento nella rete - di gran lunga vantaggioso il filobus
6. Costi d'investimento nella flotta - inferiori nel filobus
7. Capacità - migliore nel tram solo per alcune (rare) tratte
8. Consumi energetici - inferiori nel filobus
9. Performance di frenata - migliore nel filobus
10. Sicurezza nel traffico e passeggeri - equivalenti
11. Sicurezza degli utenti esterni sulla strada - migliore nel filobus

2 equivalenti
1 vantaggio tram con distinguo
8 vantaggi filobus

Ricordo che stiamo parlando di veicoli elettrici tram e filobus e trasporti pubblici.

Il tram di Firenze finalmente è entrato in pieno (quasi) servizio.
Domenica scorsa l'inaugurazione .
Ecco in mio breve video a perenne memoria.

La questione della silenziosità. Cosa si scrive nella brochure

Rotaie silenziose

Per smorzare il rumore e le vibrazioni generate dal contatto tra ruota e rotaia, a seconda dei casi viene utilizzata una delle seguenti tecniche, entrambe di provata efficacia:

• rivestimento continuo delle rotaie: le rotaie -montate con i consueti attacchi elastici -vengono completamente rivestite sulla base e sui lati con idonei profili di gomma;

• ERS (Embedded Rail System): le rotaie - prive di attacchi - sono avvolte in una massa di resina elastica, che le isola dalla piattaforma in calcestruzzo. Questa a sua volta, nei tratti dove lo smorzamento deve essere più elevato, è dotata di un "materassino elastico", che assorbe le vibrazioni e non le trasmette al terreno.

Sirio, il tram di ultima generazione

II tram Sirio, costruito dalla AnsaldoBreda, appartiene a una famiglia i cui membri sono già in esercizio a Milano, Napoli, Sassari, Atene e Gòteborg.
Il Sirio di Firenze è dotato di ampie superfici vetrate, sei porte per lato ad azionamento automatico, pianale totalmente ribassato per facilitare l'accessibilità, impianto di climatizzazione, sistema di video sorveglianza a circuito chiuso e sistemi di comunicazione con il Posto Centrale di Controllo.

Per eliminare lo stridio, le ruote di uno stesso asse sono rese indipendenti da un particolare meccanismo che consente di eliminare la frizione tra ruota e rotaia in curva.


Come vedete un gran lavoro per rendere silenzioso il tram, infrastrutture , tecnologie di costruzione.
Questo è il risultato.



La questione della non elasticità del tram rispetto al filobus.
Potrebbe essere sufficiente vedere questo video (che non ho girato io), ma forse è opportuno aggiungere che nel caso del filobus non avremmo avuto un blocco del servizio (non vi sono scarrellamenti perché non vi sono rotaie. Semplicemente, se il flilobus fosse stato costretto ad una improvvisa deviazione per qualsiasi ragione in un minuto sarebbe rientrato nella propria corsia di marcia senza disagio per i passeggeri e senza interruzione del servizio.



Leggere anche:

Inaugurazione del tram di Firenze

.

mercoledì 17 febbraio 2010

Consumi petroliferi: - 8,8 a Gennaio 2010

Continuiamo a controllare i consumi del petrolio e dei carburanti per autotrazione nel nostro Paese prendendo i dati direttamente dal comunicato stampa pubblicato nel sito della Unione Petrolifera Italiana .

I consumi petroliferi italiani nel mese di Gennaio 2010 hanno fatto segnare una flessione dell' 8,8% (- 545.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2009, attestandosi a 6,3 milioni di tonnellate.

I prodotti autotrazione, penalizzati da un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 9,5% (-76.000 tonnellate) rispetto a gennaio 2009, mentre il gasolio autotrazione del 3,6% (-69.000 tonnellate).

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di gennaio è così risultata pari a circa 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 1,8 di gasolio autotrazione, con un decremento del 5,4% (-145.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2009.

La domanda di oli combustibili, sia impiegati nella termoelettrica che negli “altri usi” ha complessivamente mostrato una flessione del 47,8%.

Continua l’andamento positivo del Gpl autotrazione che in gennaio ha mostrato un progresso del 10,8% (+9.000 tonnellate), sebbene gli usi totali abbiano fatto segnare un -6,3%.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 30,2%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 39,3% del totale (era il 46,6% nel gennaio 2009).

Leggere anche:

Consumi petroliferi: - 6,1 a Dicembre 2009, -6,4% nell'anno 2009

Consumi petroliferi: -4,6% nel Novembre 2009, -6,4 nei 10 mesi 2009

Ottobre 2009. Consumi petroliferi -6 %, elettrici - 5,1%

Consumi petroliferi ad agosto 2009: - 8,1%

Energia. I consumi petroliferi italiani nel mese di giugno 2009

Energia. I consumi petroliferi italiani nel mese di maggio 2009

Consumi carburanti a picco ad Aprile

.

martedì 16 febbraio 2010

Possibile l' introzudione di 10 milioni di auto elettriche in Spagna

Il sito Internet The Oil Drum riporta la notizia proveniente dalla Spagna, in occasione della riunione informale dei ministri dell'Industria europei a San Sebastian del 9 Febbraio scorso quando Ignacio Galan, presidente della società elettrica Iberdrola SA, ha dichiarato che il sistema elettrico spagnolo è in grado di fornire energia per circa 10 milioni di auto elettriche se la carica dovesse essere fatto di notte, quando la domanda generale è bassa. Questo significa non aumentare minimamente il numero delle centrali di produzione di energia elettrica attualmente esistenti. Una introduzione graduale di veicoli elettrici permetterebbe il raggiungimento degli obiettivi UE di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2020 del 20% rispetto ai livelli del 1990. Galan ha aggiunto che se tutte le auto elettriche fossero ricaricate di notte, questo semplice fatto potrebbe aiutare la penetrazione delle energie rinnovabili. Sappiamo come la Spagna già abbia una delle percentuali più alte al mondo di energia rinnovabili come parte della produzione di energia elettrica nazionale.

Ricordo che una simile procedura introduzione di VE potrebbe essere applicata in Italia dove 4 milioni di veicoli a batteria non implicherebbe una variazione di ulteriore potenziamento delle attuali centrali. Sempre se la ricarica avvenisse di notte. Aggiungo che la ricarica notturna non è da considerare una limitazione ma al contrario un valore aggiunto sia per quanto riguarda la razionalizzazione della produzione di energia sia per il costo più basso dell'energia nelle ore notturne.

(nella foto: I-MiEV Mitsubishi)
.

lunedì 15 febbraio 2010

Inaugurazione del tram di Firenze

Ieri è iniziata ufficialmente la carriera della Linea ! della tranvia fiorentina. Qualche foto, qualche breve video in ricordo, ma non me la sono sentita di salire per problemi di traffico interno. Si interno. Troppa folla in attesa che voleva salire e passeggeri che facevano fatica a scendere.

In venti minuti per venire a Firenze da Scandicci con un servizio fatto con 15 tram che saranno poi 17 quando AnsaldoBreda spedirà anche gli altri due e la flotta completa. Costi per 7,5 km? tra i 211 e i 226 (secondo le fonti ufficiali e ufficiose).

Impressioni? Valgono poco. Vorrei fare una riflessione più completa in futuro con calma.


Leggere anche:

Filobus batte ai punti Tram: 8 a 1

Modena, 3 nuovi filobus in servizio sulla rete urbana

.

domenica 14 febbraio 2010

Litio? più che abbondante!

Un interessante articolo Rueters è più che categorico nel titolo: "Known lithium deposits can cover electric car boom". Non si facciano illusioni coloro che diffondono notizie circa la indisponibilità di sufficiente litio per costruire veicoli elettrici per gli anni a venire. Le riserve conosciute possono coprire la richiesta di questo metallo per realizzare le batterie nel futuro. A noi sta limitare l'uso dell'automobile 'privata' per non strangolare le città nello stesso modo in cui sono rese invivibili dall'eccessivo traffico privato. A noi sta no distruggere l'ambiente nel quale questo litio esiste, rispettare i diritti degli abitanti delle nazioni in cui esistono i giacimenti per non trovarci a combattere guerre di predominio alla stregua dei potenti signori e compagnie petrolifere di oggi. Si legge:

Just one million tonnes of lithium is enough to produce 395 million units of Chevrolet's Volt electric car (16kWh) or 250 million units Nissan's Leaf (24 kWh), Evans said.
Quindi con un milione di tonnellate di litio si costruiscono 395 milioni di batterie da 16 kWh per l'auto elettrica Chevrolet, la Volt, o 250 milioni di Leaf Nissan.

Poche macchine allora?

Passiamo a verificare quanto litio abbiamo nei depositi del Cile, Bolivia, Argentina, Messico, Cina, Usa, Canada ecc. secondo il sito web worldlithium.com.

In 1976 a National Research Council Panel estimated that Western World lithium reserves and resources totaled 10.6 million tonnes as elemental lithium.

Subsequent discoveries, particularly in brines in the southern Andes and the plateaus of western China and Tibet have increased the tonnages significantly. Geothermal brines and lithium bearing clays add to the total.

This current estimate totals 28.4 million tonnes Li equivalent to more than 150.0 million tonnes of lithium carbonate of which nearly 14.0 million tonnes lithium (about 74.0 million tonnes of carbonate) are at active or proposed operations.

This can be compared with current demand for lithium chemicals which approximates to 84,000 tonnes as lithium carbonate equivalents (16,000 tonnes Li).
Leggere anche:

La disponibilità del litio per le batterie dei veicoli elettrici

A proposito del litio, uno dei prodotti più strategici del pianeta

Litio dalla filtrazione del mare

Litio dai processi elettroproduttivi geotermici


Anche l'Etichetta: litio
.

sabato 13 febbraio 2010

Consumi di energia elettrica in Italia: invariata a gennaio

Dal Comunicato stampa tratto dal sito web Terna.

Nel mese di gennaio 2010 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 27,4 miliardi di kilowattora, si è attestata sugli stessi livelli registrati a gennaio 2009. La variazione della domanda elettrica di gennaio 2010 diventa +0,6% depurata dall’influenza di un giorno lavorativo in meno (19 vs 20) e da una temperatura media mensile di poco inferiore rispetto a gennaio 2009.
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di gennaio 2010 ha fatto registrare un +1,1% rispetto al mese precedente.

52.164 megawatt: è la potenza massima richiesta sulla rete elettrica italiana nel mese di gennaio 2010. Il valore, raggiunto martedì 26 alle ore 11.00, è superiore del 3,9% rispetto al valore registrato alla punta del corrispondente mese del 2009.
Nel mese di gennaio 2010 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,6%
con produzione nazionale e per la quota restante (12,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (24,5 miliardi di kWh) è aumentata del 1,7% rispetto a gennaio 2009; in crescita le fonti di produzione termoelettrica (+2,6%), geotermica (+4,4%), eolica e fotovoltaica (+67,4%); in calo invece la fonte idroelettrica (-11%).
A livello territoriale la variazione della domanda di gennaio 2010 è differenziata sul territorio nazionale: +0,5% al Nord, +0,2% al Centro e -1,0% al Sud. I 27,4 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 45,5% al Nord, per il 29% al Centro e
per il 25,5% al Sud.


Leggere anche: - qui - , - qui -, - qui -, - qui -, - qui -, - qui -.
.

venerdì 12 febbraio 2010

La non notizia della 'nuova' auto elettrica

Da alcuni giorni girano un sacco di news che crescono in maniera esponenziale rimbalzando tra blog più o meno specializzati e giornali online locali. Riassumendo. Il titolo è pressoché identico: "Lombardo presenta 'Maranello', la prima auto elettrica interamente siciliana". Poi. "Si chiama Maranello. E' l'autovettura elettrica, presentata il 9 Febbraio dal Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo a Palazzo d'Orleans ... L'auto e' stata realizzata senza clamore, grazie a un accordo tra la.... E' un'iniziativa partita due anni fa e che merita la massima attenzione perché destinata alle famiglie..."

Perché è una non notizia? Semplicemente perché alla presentazione ufficiale della macchina c'ero anch'io non l'altro giorno, non due anni fa ma nel 2004, non in Sicilia ma a Maranello. Ripeto nel 2004. Fa un po' sorridere i fiorentini che vedono ed usano quella macchina 'appena presentata' come novità da ben sei anni.

Dalla pagina delle News nel sito della vettura:

10 Giugno 2004
LANCIO COMMERCIALE MARANELLO 4CYCLE

Il giorno 29 giugno 2004 ci sarà, presso l'Auditorium Ferrari di Maranello, il lancio commerciale della
MARANELLO 4 CYCLE, al quale presenzieranno la stampa e varie personalità.

Un altro articolo. Da La Repubblica

Scommessa vinta per la Effedi arriva la city car palermitana
Repubblica — 03 febbraio 2004 pagina 7 sezione: PALERMO

Nella foto scattata da MondoElettrico nel 2006 vediamo una Maranello di passaggio da Firenze (Piazza della Signoria) in un tragitto che da Roma la riportava nella cittadina della provincia di Modena. La vetturetta era stata allestita con batterie diverse da quelle al piombo, NichelSodioCloruro, che le permetteva una percorrenza di 200/240 km a ricarica.

.

giovedì 11 febbraio 2010

Il Boston Demonstration Program per i veicoli elettrici





Il Massachusetts Electric Vehicle Demonstration Project è il programma più importante della nazione e consiste nella valutazione delll'uso quotidiano di autoveicoli ad alimentazione elettrica per il pendolarismo. Noleggiando a 249 dollari (180 euro) al mese, gli automobilisti possono prendere in affitto i veicoli elettrici di proprietà dello Stato a percorrere il tragitto che separa le loro case per le stazioni dell'MBTA (Massachusetts Bay Transportation Authority ) servizi di trasporto di massa, o raggiungere il Dipartiment Massachusetts Highway Park o altre località considerate nel piano. Il contratto di locazione è comprensivo di assicurazione e di un telefono cellulare per le emergenze.


.

mercoledì 10 febbraio 2010

Incentivi 2010? 4.500 euro per le auto elettriche?

Forse no, quasi sicuramente no, ma...

In questi ultimi giorni anticipazioni giornalistiche che riguardavano la bozza allo studio da parte dei tecnici del ministero competente prefiguravano il dimezzamento del contributo concesso fino alla fine del 2009 al mondo dell'automobile: 750 euro per chi rottama un'auto Euro 2 o precedente, per passare a una Euro 4 o 5 a patto che sussistesse la certificazione europea che il nuovo modello avesse emissioni di CO2 non superiori ai 135 grammi al Km.

Si immaginava che restasse in vigore un contributo di 1.500 euro solo per quelle auto che emettessero meno di 115 grammi al chilometro, riduzione valida anche per chi avesse comprato un'auto a GPL (1.000 o 1.500 euro a seconda delle emissioni), mentre sarebbe salito a 3.000 euro il bonus per l'acquisto di un'auto elettrica (quindi 1.500+3.000 = 4.500 euro) o a metano. Si vociferava che ai motocicli a bassa emissione sarebbe andato un contributo pari al 10% del prezzo di listino fino a un massimo di 750 euro per chi sostituisce con un Euro 3 un vecchio euro 0 o Euro 1. Nessuna illazione era pervenuta per le due ruote elettriche.

Invece? Di ritorno ieri da una riunione informale dei ministri dell'Industria europei a San Sebastian (Spagna) il nostro ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola ha dichiarato che si era stabilito che nessuna fra le nazioni UE avrebbe continuato ad erogare contributi all'acquisto di auto. Comunque era nell'intenzione del nostro governo di indirizzare fondi destinati al consumi di altri prodotti (frigoriferi, lavatrici e simili) ed alla ricerca e allo sviluppo 'anche' di auto elettriche.

Scajola: "Credo sia opportuno quest'anno dare incentivi ad altri settori che hanno bisogno di essere spinti. Nel 2009 il governo ha incentivato fortemente il settore auto. Mi pare che qui a San Sebastian stia prevalendo la tesi di uscire dal sistema di incentivi sul settore delle quattro ruote..... dare certezze altrimenti i consumi frenano. Credo quindi che sia opportuno quest'anno dare aiuti ad altri comparti". Scajola ha precisato che per il settore delle quattro ruote gli interventi del governo si concentreranno sull'innovazione e la ricerca.

.

martedì 9 febbraio 2010

Auto elettriche. Boston adotta la Foglia della Nissan

Oggi verrà firmato a Boston nel Massachusetts un protocollo d'intesa tra alcuni funzionari dell' Energy Resources del Dipartimento di Stato e Nissan Nord America per esplorare con quali modalità sarà possibile espandere l'uso delle auto elettriche nello stato del Massachusetts. Questa introduzione dei veicoli elettrici rientra in un progetto statale attualmente in corso per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra nell'ambito di un più ampio progetto che il Governatore Deval Patrick ha voluto per abbattere le emissioni e sviluppare le fonti energetiche rinnovabili, uno degli obiettivi prioritari della sua amministrazione. L'evento sarà presso il Museo della Scienza di Boston durante il quale verranno esposte le  'Leaf' (Foglia) auto elettriche a zero emissioni della Nissan .

Leggere anche:

Auto elettriche. Come sarà la Nissan Leaf nel 2015

La partnership Nissan EV con Kita-Kyushu

Leaf

.

lunedì 8 febbraio 2010

Dove sono le colonnine di ricarica a Firenze, Roma e Milano

Per chi possiede un veicolo elettrico è essenziale sapere dove lo può ricaricare. Tre città italiane hanno un buon numero di colonnine di ricarica alcune delle quali sono gratuite per l'utente delle due, tre e quatto ruote elettriche. Firenze in particolare ha circa 130 colonnine diffuse sul territorio comunale che sono completamente gratuite per l'utente. Ricordo con piacere quando discutevo con l'allora sindaco di Firenze come incentivare economicamente l'acquirente di veicoli elettrici e come aiutarlo nel poter ricaricare il proprio mezzo. Nel 1997 Firenze stilò il primo protocollo d'intesa all'acquisto dei veicoli elettrici e fu il primo a installare 3 colonnine di ricarica dedicate al 'pieno' delle batterie.

Dove sono le colonnine?

Firenze qui

Roma qui

Milano qui

Agli indirizzi sopra riportati si possono scaricare anche i file da inserire in Google Maps e in alcuni navigatori satellitari.

Ecco i file disponibili con gli indirizzi per accedervi.

Firenze

Google Earth : colonnine di ricarica a Firenze
I file per il navigatore satellitare Tom Tom e Garmin
Tom Tom : Colonnine.ov2
Garmin : Colonnine.gpi
Leggere anche : Colonnine di ricarica a Firenze su Google Earth

Roma

Google Earth: - qui -
Tom Tom: - qui -
Segnalino per satellitare: - qui -
Garmin: - qui -

.

domenica 7 febbraio 2010

Carrozzeria e batteria, l' involucro diventa batteria

Ciò che costituisce la carrozzeria di un'auto potrebbe un giorno funzionare anche come accumulatore di energia ed essere a tutti gli effetti una batteria. I ricercatori dell'Imperial College di Londra e dei loro partner europei, tra cui la Volvo Car Corporation grazie ad un progetto finanziato con 3,4 milioni di € stanno sviluppando un prototipo di materiale che può contenere e rilasciare energia elettrica ed essere anche forte e abbastanza leggero per essere utilizzato in alcune parti di autoveicoli ibridi ed elettrici. Con lo stesso principio anche altri oggetti elettronici potrebbero usufruire di questa qualità del materiale costituendo nello stesso momento il corpo esterno e la batteria per esempio di un cellulare o di un computer portatile . Ma le applicazioni future ed i vantaggi che vengono offerti da questo materiale non si fermano qui - si potrebbe avere un telefono cellulare che è sottile come una carta di credito, perché non ha più bisogno di una batteria ingombrante, o un computer portatile che può trarre energia dal suo corpo in modo che possa funzionare per un periodo più lungo senza ricarica.

I ricercatori dicono che il materiale composito in via di sviluppo è fatto di fibre di carbonio e di una resina polimerica in grado di immagazzinare ed erogare grandi quantità di energia molto più rapidamente rispetto alle batterie convenzionali. Inoltre, il materiale non fa uso di processi chimici, il che rende più veloce la ricaricare rispetto alle batterie convenzionali. Inoltre, questo il processo di ricarica cause solo un piccolo degrado del materiale composito, in quanto non comporta una reazione chimica, mentre le batterie convenzionali degradano nel corso del tempo.


Per la prima fase del progetto, gli scienziati hanno in programma di sviluppare ulteriormente il loro materiale composito, in modo che possa immagazzinare più energia, migliorando le proprietà meccaniche del materiale, nella crescita dei nanotubi di carbonio delle fibre di carbonio, che dovrebbe far aumentare la superficie del migliorando la sua capacità di immagazzinare più energia. Sono inoltre in programma di studiare il metodo più efficace per la fabbricazione del materiale composito a livello industriale.

Sito web: www.imperial.ac.uk


sabato 6 febbraio 2010

Batterie al litio con 20 anni di vita

Non sono riuscito a trovare la fonte ufficiale della notizia o meglio non è accessibile alla lettura l'articolo della Nikkei che descrive la nuova batteria messa a punto dall'azienda giapponese di ricerca (in particolare sui polimeri) Eamex Corporation, quindi, per il momento, accontentiamoci del poco che si è appreso spulciando qui e là. 

L'innovazione consiste nell'avere migliorato la qualità del catodo integrando in modo ottimale il silicio e lo stagno di cui è costituito migliorando di conseguenza la superficie disponibile per lo scambio elettronico, impedendo la formazioni di bolle che con l'andare del tempo avrebbero peggiorato l'efficienza e la durata delle batterie. 

Già nel giugno del 2009 l'azienda si era proposta al pubblico con una notizia mostrando anche una foto della batteria realizzata che in quel momento aveva le dimensioni di un bottone di meno di un centimetro di diametro. 

Con il nuovo lancio sul quotidiano economico nipponico di cui dicevamo prima la Eamex annuncia che la nuova batteria al litio sarà in grado di sopportare circa 10.000 cicli di ricarica con una vita operativa di 20 anni. Si aggiunge la più bassa resistenza interna che permetterà alle celle al litio di erogare una quantità di energia superiore alle attuali e aver una capacità (Wh/kg) notevolmente migliore rispetto alle attuali LiFePO4 e LiPo.

Restiamo in attesa di notizie e soprattutto dei dati certi.

.

giovedì 4 febbraio 2010

Osservando le vendite Prius in Giappone

Come consuetudine oramai consolidata dal mese di Maggio dell'anno appena trascorso anche il mese di Gennaio del nuovo anno vede la Toyota Prius svettare ampiamente al primo posto tra le vetture più vendute in Giappone. Nel grafico che abbiamo realizzato oggi (cliccare sopra l'immagine per ingrandire) vediamo come  si accentua il gap che separa la  nota vettura ibrida dalla seconda vettura più venduta tra quelle che che adottano una motorizzazione tradizionale endotermica. 22.306 Prius contro 13.058 unità della Fit Honda. Da rilevare che l'altra ibrida cosytrita dalla Honda, la Insight, scende al ventiduesimo posto con poco più di 3.400 unità mentre era saldamente al terzo posto con quasi 12 mila unità nel mese scorso.

E' del tutto evidente che l'innovazione tecnologica indirizzata verso la motorizzazione elettrica intravista dalla Toyota qualche anno fa appare del tutto vincente oggi ed ecco la rincorsa e la ricerca disperata di investimenti e contributi statali delle case automobilistiche concorrenti per riuscire a mantenere il passo e i numeri oltre che il fatturato ed i posti di lavoro. Crediamo che sia giunto il momento di concentrarsi per fare un passo ulteriore verso la giusta  direzione rappresentata dalla motorizzazione esclusivamente elettrica liberandosi progressivamente se non definitivamente dal peso e dall'inefficienza del motore endotermico o con l'ibrido seriale plug-in, molto più razionale per quanto riguarda i consumi nella transizione, o direttamente con il sistema all-electric guardando ad un possibile mercato composto da oltre il 90% delle utenze.  

Leggere anche:

La Prius è l'auto più venduta in Giappone nel 2009

.

Come funziona la Chevy Volt?


La General Motors General Motors ha lanciato un nuovo video su YouTube intitolato How the Volt Works nel tentativo spiegare perchè è preferibile un'auto ad autonomia ampliata, ovvero ibrida seriale, (Extended-Range Electric Vehicle) rispetto ad un'auto esclusivamente elettrica. Come si legge nel loro sito web la Chevy Volt è stata progettata per spostare più del 75 per cento dei pendolari americani senza consumare una sola goccia di benzina. Ciò significa che il 75% dei pendolari percorre meno di 40 miglia (65 km) al giorno ed utilizzando la Volt non consumerà carburante e di conseguenza non produrrà inquinamento. A differenza delle tradizionali automobili elettriche, Chevy Volt ha un sistema di propulsione che porta la percorrenza della vettura al di là della capacità affettiva della batteria. Infatti, quando le batterie sono in esaurimento entra in funzione un generatore in grado di fornire energia elettrica alla batteria. Comunque resta possibile la ricarica delle batterie alla rete elettrica (funzione plug-in) inserendo la spina in una presa elettrica a 240V, completandola in 3 ore o 8 ore a 120V.

Vecchi post sull'argomento:

Chevy Volt in You Tube

Chevrolet Volt l'auto da 230 miglia per gallone

Volt l'auto elettrica della Chevrolet

.

mercoledì 3 febbraio 2010

Litio dalla filtrazione del mare

La Pohang Iron and Steel Company (POSCO), con sede a Pohang, Corea del Sud, è la seconda produttrice mondiale di acciaio per valore di mercato. Attualmente, POSCO gestisce due acciaierie in Corea una a Pohang e l'altra a Gwangyang. Inoltre, POSCO è in joint venture con la US Steel, USS-POSCO, che si trova a Pittsburg, in California.

Una notizia pubblicata da Korea Times mi lascia del tutto perplesso non tanto sulla riuscita del progetto (...anche) che questa grande azienda ha in animo di realizzare quanto piuttosto sul ritorno economico considerando gli 'investimenti' di energia immessa per l'estrazione del litio. La società sta lavorando per sviluppare tecnologie per la raccolta del litio estraendo il minerale dall'acqua del mare e per questo ha recentemente firmato un accordo di progetto in comune con il Ministero del Territorio, Trasporti e Affari marittimi e l'Istituto Coreano di Geoscience e delle Risorse Minerarie (KIGAM).

Fino al 2014, POSCO e il Ministero investiranno 15 miliardi di won (circa 9,3 milioni di euro) per lo sviluppo della tecnologia e la realizzazione di un impianto per la produzione e la commercializzazione di carbonato di litio così prodotto. POSCO prevede di produrre da 20.000 a 100.000 tonnellate di carbonato di litio nel sito. La quantità annuale del metallo più leggero necessaria alla Corea corrisponde attualmente a circa 5.000 tonnellate ed è per la totalità dipendente dalle importazioni dall'estero.

I coreani ritengono che la domanda industriale abbia una crescita di 20.000 tonnellate l'anno essendo considerato il litio una delle risorse più importanti per il futuro particolarmente per la realizzazione delle batterie dei veicoli elettrici. La produzione del minerale è attualmente concentrata solo in alcuni paesi, tra cui la Cina e il Cile, in generale il Sud America, ma la concorrenza è sempre più agguerrita nel settore, come la ricerca di riserve nelle quali la estrazione è più semplice, più economica e quindi più facilmente commerciabile .

Leggere anche:

Litio dai processi elettroproduttivi geotermici

La disponibilità del litio per le batterie dei veicoli elettrici

A proposito del litio, uno dei prodotti più strategici del pianeta

Label: litio

.

lunedì 1 febbraio 2010

20 mila mezzi elettrici per le poste statunitensi

Con una flotta di 221.000 veicoli, US Postal Service (USPS) [*] potrebbe svolgere un ruolo importante nel far crescer il mercato dei veicoli elettrici, secondo Mr. José Serrano, presidente del sottocomitato Stanziamenti servizi finanziari e generali del governo , che sovrintende al pagamento federale per i servizi USPS. José Serrano recentemente ha introdotto l'HR 4399, la legge 'The American Electric Vehicle Manufacturing', che autorizza l'aggiunta di 20.000 veicoli elettrici alla flotta della USPS per la consegna della posta. L'uso dei veicoli elettrici è in funzione del tentativo che la United States Postal Service si è imposta per soddisfare il mandato federale di riduzione dell'uso di energia del 30% entro il 2015.

In Italia tutto è immobile affogato in una melassa senza programmi per il il futuro.

[*] United States Postal Service (USPS) è un'agenzia indipendente del Governo degli Stati Uniti, responsabile del servizio di posta negli Stati Uniti. All'interno degli Stati Uniti, è normalmente conosciuta come Post Office, Postal Service, o U.S. Mail.


.

Nel 2011 stop alla Testla Roadster

Nessun futuro per l'auto sportiva Tesla Roadster (foto accanto) secondo le indiscrezione raccolte da Autopia. Sembra che non saranno più di 1.000 le auto consegnate ai clienti prima che la produzione abbia definitivamente fine entro il prossimo anno, 2011 a causa di modifiche del contratto di fornitura da parte della Lotus che ha l'intenzione di concentrare tutte le energie verso il nuovo Modello S (foto in basso) che vedrà l'uscita in strada nel 2012. La notizia è stata accolta con scetticismo.






TESLA MODEL S

- 300 mile range
- 45 minute QuickCharge
- 0-60 mph in 5.6 seconds
- Seats 7 people
- More cargo space than sedans
- 2X as efficient as hybrids
- 17 inch infotainment touchscreen
- Up to 300 mile range
- 45 minute QuickCharge
- Charges from 120V, 240V or 480V
- 5 minute battery swap
- Seating for 5 adults + 2 child seats
- Unique hatch for oversized items
- 60/40 flat-folding rear seat
- 2nd trunk under hood
- 120 mph top speed
- Sport sedan dynamics
- Pure electric
- 2X as efficient as hybrids
- Proven powertrain from leading EV Mfr.
- 17 inch infotainment touchscreen

.