Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 31 ottobre 2013

La conversione elettrica degli autobus

La storia di Eurozev e la sua lotta per rendere più facile la conversione delle auto a motore termico in auto elettriche già la conoscete non soltanto perché ne abbiamo parlato noi in questo blog ma anche perché si è dimostrato che la cosa era possibile e razionalmente auspicabile. La conversione fu accettata a al tempo in cui Monti era Presidente del Consiglio con l'emanazione della Legge sullo Sviluppo. Una vittoria' Si, ma ad oggi mancano ancora i decreti attuativi. Situazione maledettamente incomprensibile.

Un altro capitolo è da aggiungersi alla storia della conversione, quella che riguarda i mezzi oltre i 35 quintali, quindi, principalmente, gli autobus ed in particolare gli autobus per i trasporti pubblici locali.

Si tratterebbe di rendere possibile la transizione tra bus tradizionali inquinanti verso bus ad emissioni locali zero rendendo possibile l'eliminazione di  buona parte dell'inquinamento in città dove è più alta la concentrazione di persone e più alta è la concentrazione di inquinanti, oltre a quelli cancerogeni, quelli portatori di malattie letali ed eventi sanitari letali (ictus e attacchi cardiaci) legati alle polveri sottili e ultrasottili.

Chi si sta impegnando in questa operazione di passaggio partendo dalla modifica dei bus circolanti con vecchi motori diesel in bus elettrici è il Movimento Cinque Stelle con un'apertura di uno spiraglio grazie all'approvazione, all'unanimità, della risoluzione del M5S discussa in Commissione congiunta Trasporti e Lavoro riunitasi ieri, 30 ottobre. Come ci segnalano amici su FaceBook (in particolare Pietro Cambi, presidente di Eurozev) l'annuncio viene dalle pagine web della Deputata Mara Mucci sul quale rimando per i particolari linkando l'indirizzo.



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mercoledì 30 ottobre 2013

Cosmic Journeys : Earth in 1000 Years

Questo video Cosmic Journeys esplora la storia ancora in corso della Terra alla luce dei cambiamenti climatici dal passato sino ad oggi. Mentre la storia può dirci qualcosa circa i meccanismi che possono modellare il nostro clima, che determinerà il livello del mare, la copertura di ghiaccio e le temperature. 
Qui di seguito il video con i sottotitoli in italiano grazie al lavoro di maxrupo.


In inglese:



Grazie a Daniele per avercelo segnalato.


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martedì 29 ottobre 2013

Le immatricolazioni di moto -20,8%, i ciclomotori -37,1% in 9 mesi

L'ANCMA  (l'Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) sembra finalmente felice di poter comunicare alla stampa che sussistono le ''prove' di un 'segnale positivo'.
In altri termini, dopo 17 mesi di cali a due cifre la situazione del mercato prova ad invertire la rotta. Nel mese di settembre sono stati immatricolati 12.345 veicoli, pari al -1,5%, con le moto che raggiungono i 3.643 pezzi e un +8,3%, mentre gli scooter si fermano a 8.702 unità e perdono un -5,1%.
Solo il segmento dei “cinquantini” resta in sofferenza con 2.976 registrazioni e un - 25,4%. Questo mese rappresenta circa l’8% delle vendite dell'anno.
Il Presidente di Confindustria ANCMA, Corrado Capelli, afferma: - Il livello record di disoccupazione giovanile, la costante mancanza di credito agevolato, i costi assicurativi proibitivi, l'aumento del costo dei carburanti richiedono interventi urgenti, senza i quali non andremo lontano.

Il dato progressivo da gennaio a settembre totalizza 132.755 vendite e quindi un -20,8% rispetto all'anno scorso escludendo le vendite di scooter alle Poste; di cui 86.419 scooter pari al -24,9% e 46.336 moto con un trend di -11,8%. I “cinquantini” non si risollevano e con 26.295 pezzi segnano un -37,1%.

Vediamo adesso i grafici da noi realizzati.

Le immatricolazioni delle moto e degli scooter oltre i 50 centimetri cubici nel 2012 e 2013 confrontate mese per mese

Le immatricolazioni delle moto e degli scooter sotto i 50 centimetri cubici nel 2012 e 2013 confrontate mese per mese

 
Le immatricolazioni delle moto e degli scooter oltre i 50 centimetri cubici nel 2012 e 2013 nei primi 9 mesi dell'anno


Le immatricolazioni delle moto e degli scooter sotto i 50 centimetri cubici nel 2012 e 2013 nei primi 9 mesi dell'anno



Altri post sui consumi e stato di salute economica nazionale secondo alcuni indicatori di settembre che mettono i brividi:

- Il mercato dei veicoli commerciali a Settembre: -0,5%
- Immatricolazioni auto a Settembre -2,9%, in calo da 40 mesi
- I consumi petroliferi italiani nel mese di settembre, -1,5%, i carburanti +0.3%
e...
- Scende ancora il consumo di gas in Italia nel mese di settembre -6%
- La produzione industriale italiana ad agosto 2013 è diminuita dello 0,3%
- Consumi di energia elettrica in Italia: -2,6% a settembre




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lunedì 28 ottobre 2013

18,2 milioni dollari dalla Chrysler e soci per sviluppare powertrain elettrici ed ibridi

La Chrysler Group con il governo canadese e la  McMaster University investiranno  18,2 milioni dollari (di cui  9,25 milioni dollari direttamente dal gruppo Chrysler) per sviluppare powertrain elettrici ed ibridi avanzati nell'arco di 5 anni.

Detto tra noi, non capisco cosa ci sia da migliorare ancora quando da 20 anni esistono sistemi elettrici la cui efficienza raggiunge il 98% tra motori ed elettronica di controllo (inverter).

Sarebbe meglio spendere quei soldi subito nella produzione, ma come al solito si vuole far campare i centri di ricerca e le università invece di lavorare subito per il cambio di paradigma mettendo su strada gli strumenti, i veicoli elettrici.  5 anni persi, soldi sprecati, ritardi maledettamente dannosi, irrecuperabile.

Chi fosse interessato a conoscerei particolari del progetto può leggere il lancio nel sito istituzionale Chrysler:  Chrysler Group Partners with Canadian Government, McMaster University to Develop Advanced Electric and Hybrid Powertrain



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domenica 27 ottobre 2013

"Science and the Future" a Torino

Dal Blog di Ugo Bardi.

Comincia domani, Lunedì 28 Ottobre 2013, "Science and the Future". Il convegno organizzato principalmente dal professor Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino sul contributo della scienza per capire e programmare (per quanto possibile) il nostro futuro.

C'è un bel gruppo di oratori - incluso il ministro del lavoro Enrico Giovannini e il segretario generale del Club di Roma Ian Johnson, che parleranno entrambi Lunedì mattina. Una bella occasione di discutere di cose di cui, normalmente non si parla. Speriamo che abbia una buona risonanza sui media!

Qui il programma del convegno


Monday October 28/Lunedì 28 ottobre
Impossible futures/Futuri impossibili

Tuesday October 29/Martedì 29 ottobre
Looming future/Futuro incombente

Wednesday October 30/Mercoledì 30 ottobre
Human societies/Le società umane

Thursday October 31/Giovedì 31 ottobre
A desirable future/Un futuro desiderabile



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sabato 26 ottobre 2013

Cresce il consumo di petrolio a settembre e nel terzo trimestre negli USA

Ce lo dice l'API (American Pertrolium Institute) con un comunicato stampa nel proprio sito istituzionale, Cresce la domanda mensile e trimestrale di petrolio.

Le consegne totali di petrolio degli Stati Uniti sono aumentate del 2,7 % rispetto al settembre 2012 con una media appena sopra i 18,6 milioni di barili al giorno. Per il terzo trimestre, le consegne di petrolio sono aumentate del 1,7 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La domanda di benzina è aumentato del 2,1 % nel mese di settembre e dell' 1,2 % nel terzo trimestre dal 2012 a livelli medi di 8,7 milioni di barili al giorno. E' aumentata anche la domanda del distillato (3,8 %), "altri oli" (5,8 %), e jet fuel (1,5 %). Con quasi 1,4 milioni di barili al giorno, la domanda di carburante è al penultimo posto per il mese di Settembre in 20 anni, dal 1993. In Settembre la domanda di olio combustibile è scesa del 38,3 % a 232 mila barili .

Gli ingressi lordi in raffineria sono cresciuti del 6,2 % rispetto allo scorso settembre al livello record per il mese con quasi 16,2 milioni di barili al giorno.

Le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati sono aumentate del 15,5 % nel mese di settembre con quasi 3,7 milioni di barili al giorno. La produzione di benzina è aumentata del 1,9 % nel mese di settembre e dell' 1,4 % nel terzo trimestre rispetto allo scorso anno. La produzione di 9,1 milioni di barili al giorno la pone al terzo posto. La produzione di combustibile distillato è salita dell'8,1 % rispetto allo scorso anno,  un record per il mese con 4,9 milioni di barili al giorno che lo pone al secondo posto, a soli 104 mila barili sotto massimi storici di soli 5,0 milioni di barili al giorno. Da inizio anno la produzione di benzina e distillati ha raggiunto livelli record di tutti i tempi nel mese di settembre, con una media appena al di sopra di 9,0 milioni di barili al giorno per la benzina e circa 4,7 milioni di barili al giorno per il distillato

La produzione di greggio nazionale nel mese di settembre è aumentato 18,6 % e del 18,7 % nel terzo trimestre, rispetto al 2012 cifre. A quasi 7,8 milioni di barili al giorno, la produzione di greggio ha visto la sua massima potenza estrattiva a settembre da 25 anni a questa parte.

Secondo gli ultimi rapporti di Baker-Hughes, Inc., il numero delle piattaforme petrolifere e di gas negli Stati Uniti nel mese di settembre è stato calcolato a 1.760 unità, in calo rispetto agosto quando erano 1781.

Le scorte di petrolio greggio hanno chiuso il mese a 365,3 milioni di barili, l,3 % in calo rispetto all'anno precedente, ma ancora al secondo posto per il settembre da 33 anni, cioèd al 1980. 

Le scorte di benzina per motori in aumento del 9,3 % rispetto allo scorso anno, 219,5 milioni di barili. Le scorte di olio combustibile  distillato finito, 128,2 milioni di barili, in aumento dello 0,6 % rispetto ai livelli di anno fa, le scorte di jet fuel sono in calo del 7,3 %.
Il totale delle importazioni degli Stati Uniti è sceso 4,4 %  dal settembre 2012 con una media di poco più di 10,0 milioni di barili al giorno, segnando il livello più basso per il mese in 17 anni
Le importazioni di petrolio greggio nel mese di settembre è sceso 3,3 % rispetto all'anno precedente, una media intorno ai 8,1 milioni di barili al giorno. Anche se è il più alto livello di importazioni dell'anno, questo è stato il più basso livello di importazioni per il mese in 17 anni, dal 1996. 
Le importazioni di prodotti petroliferi sono diminuite del 8,8 % dal settembre 2012 al media 1,9 milioni di barili al giorno, il più basso livello per il mese in 16 anni. 



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giovedì 24 ottobre 2013

Gli aerei ibridi elettrici voleranno prima del previsto

La rivista  Aviation Week  parla di aerei ibridi in un suo articolo  online  intitolato ' EADS, Siemens Plot Way To Hybrid-Electric Propulsion'. inizia con una affermazione secondo cui i produttori e i ricercatori sembrano essere d'accordo quando affermano che  il modo per sviluppare la propulsione elettrica per gli aerei è di iniziare in piccolo. Continua scrivendo che, con il ritmo con cui la tecnologia si sta sviluppando, gli aerei con motore elettrico non potranno rimanere piccoli molto lungo.

 Nel settembre 2010, EADS Innovation Works (IW) e Aero Composites Saintonge (ACS) hanno fatto volare un aereo monoposto, 375-lb, (ne abbiamo parlato qui). Cri-Cri modificato con quattro motori elettrici al posto dei suoi due motori a pistoni a 9 hp. Si aggiunge un aggiornamento nel senso che entro la fine di questo anno, EADS IW e ACS hanno in programma di far volare la E-Fan, un aereo da addestramento a due posti appositamente progettato intorno alla trazione elettrica ad eliche intubate.

La Cri-Cri e E-Fan sono velivoli alimentati a batteria, ma nel giugno 2011 EADS ha collaborato con Siemens e Diamond Aircraft per sviluppare il DA36 E-Star, un  motoaliante  HK36 Super Dimona modificato per testare un sistema di trazione ibrido-elettrico. Un anno dopo, nel giugno 2012, l'equipe ha fatto alzare in volo un aliante migliorato, l' E-Star 2 con motorizzazione di 80 kW (107 CV), sistema di trazione di serie-ibrido basato su un piccolo motogeneratore Wankel e  batterie.

 L'E-Fan e E-Star sono tra i progetti di ricerca "E-aeromobili" in corso presso EADS per valutare diversi approcci per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel settore dell'aviazione.

 C'è da aggiungere che EADS e la Siemens hanno anche collaborato con l'Università Tecnica di Monaco di Baviera per realizzare il PowerLab presso il vicino Ludwig Boelkow Campus a Ottobrunn. Questo progetto si dedica  da quattro anni allo sviluppo e test, di generatori e motori della Classe 300-600-kW ad alta efficienza e leggeri.  Un velivolo dimostratore di follow-on potrebbe avere uno da uno a quattro motori da 300/600 kW.

Il tutto in funzione dei limiti discussi dalla Commissione Europea, che sono stati preparati dal Consiglio consultivo per la ricerca aeronautica e l'innovazione in Europa,  con  un obiettivo, entro il 2050, di ridurre le emissioni di CO2 del 75%, gli ossidi di azoto del 90% e del rumore del 65% rispetto ai livelli del 2000.

L'E-Star 2 è anche un passo avanti verso un prodotto commerciabile. La sua trasmissione ibrido-seriale con un motore elettrico compatto, un generatore azionato da un piccolo motore Wankel, pacchi batteria posizionati nelle ali,  ha un peso a vuoto ridotto di circa 100 kg. Il motore pesa 13 kg con variazione ed l'elettronica di controllo, e produce per mezzo del generatore 65 kW continui. La potenza richiesta viene fornita dalle dalle batterie,  80 kW per il decollo e la salita. Il motore a combustione viene fatto funazionare alla velocità costante erogando 30 kW per generare energia e ricaricare le batterie. Questi velivoli ibridi (seriali)  lasceranno la strada (dei cieli) ben presto per piccoli aerei  commerciali con 50-100 posti a sedere, con una riduzione delle emissioni del 25%.




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mercoledì 23 ottobre 2013

IX Rapporto sulla 'Qualità dell'ambiente urbano'

Il sito Internet dell'ARPAT dà informazione circa la diffusione del IX Rapporto sulla Qualità dell'ambiente urbano da parte dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambietale).

Il rapporto sulla Qualità dell'ambiente urbano è suddiviso in 12 capitoli, che spaziano da l'inquinamento atmosferico a quello acustico, dai rifiuti al verde urbano, dall'inquinamento dovuto ai campi elettromagnetico al rumore ed altro ancora, disegnando lo stato ambientale di 60 città italiane.

Il rapporto ISPRA prende in considerazione i fattori ambientali caratterizzanti 60 comuni medio grandi italiani, con popolazione comunque superiore ai 70 mila abitanti, che rappresentano il 4% del territorio del nostro Paese e dove risiede il 24,9% della popolazione.

Di questi 60 comuni, 14 hanno una popolazione inferiore ai 100.000 abitanti, 19 hanno una popolazione compresa tra i 150.000 e i 250.000 mila abitanti, 6 città hanno un numero di abitanti compreso tra i 250.000 e i 500.000 abitanti ed infine 6 risultano avere una popolazione superiore ai 500.000 abitanti (Torni, Genova, Milano, Roma , Napoli e Palermo). Roma e Milano superano un milione di unità raccogliendo da sole il 6,5% della popolazione italiana.

Emissioni in atmosfera
Le polveri sottili diminuiscono anche se, insieme con biossido di azoto e ozono, continuano ad essere gli inquinanti atmosferici più critici presenti nelle aree urbane, soprattutto nel bacino padano.
Dal 2000 al 2010 si riscontra una diminuzione del 37% circa delle emissioni di PM10, riduzioni delle emissioni si sono manifestate in tutti i settori, fatta eccezione per il riscaldamento che fa registrare un aumento del + 33%. Anche per il biossido di azoto, dal 2006 al 2011, si manifesta un trend decrescente. L’ozono invece si mantiene costante. Monossido di carbonio, benzene e biossido di zolfo, come per gli anni passati, non sembrano costituire un grosso problema, non superando, da anni, i valori limite per le concentrazioni in aria.

Permangono, tuttavia, valori importanti di esposizione per la popolazione residente. In tutte le 60 città considerate, tranne Livorno, nel 2011 le concentrazioni medie annue (fondo urbano) di PM10 sono state superiori al valore soglia per la protezione della salute umana consigliato dall’OMS (20 microgrammi/m3) ed in 6 città del bacino padano i valori hanno superato la soglia annuale prevista dalla normativa (40 microgrammi/m3).
Milano e Monza sono le città con le maggiori concentrazioni di PM10 seguite da Torino e Brescia.

Pollini
 Agli inquinanti chimici si aggiunge l'azione dei pollini che, in realtà urbane con forte inquinamento atmosferico, amplifica il proprio effetto sulla popolazione, che risente maggiormente degli effetti degli allergeni. La stagione dei pollini ha una durata piuttosto uniforme nelle varie città italiane prese in esame, circa 8-9 mesi, ben oltre il periodo primaverile.

Suolo
Si continua ad assistere ad un costante ed elevato consumo del suolo dovuto in particolare all'espansione edilizia ed urbana nonché alla realizzazione di nuove infrastrutture a scapito del suolo naturale, agricolo e forestale. Per quanto riguarda l'utilizzo del suolo, le 51 aree comunali soggette a monitoraggio hanno cementificato un territorio pari a quasi 220.000 ettari (quasi 35.000 solo a Roma), con un consumo di suolo pari a quasi 5 ettari di nuovo territorio perso ogni giorno (sono circa 70 a livello nazionale). In testa ci sono Napoli e Milano che hanno ormai consumato più del 60% del proprio territorio comunale.
Il IX rapporto sulla qualità dell'ambiente urbano contiene anche una disamina sui siti contaminati, che aumentano negli anni grazie ad una maggiore attenzione e sensibilizzazione degli enti di controllo.
Nel rapporto 2013 si prende in considerazione sia i siti nazionali che quelli contaminati locali.
Rispetto alle 60 città esaminate sono presenti 22 siti di interesse nazionale distribuiti in 19 città.

Natura urbana
Questo rapporto ISPRA si è arricchito, rispetto alle precedenti edizioni, di nuovi dati sulla biodiversità urbana e le infrastrutture verdi.
Nella maggior parte delle città risultano ancora scarse le aree verdi pubbliche per la fruizione del tempo libero, fatta eccezione per poche città tra cui Trento che mostra i valori più altri di verde pubblico tra le 60 città indagate.
Messina, Venezia e Cagliari sono le città con le quote più alte di territorio protetto.
Per la prima volta il rapporto contiene le informazioni sulla banca dati ISPRA degli uccelli alloctoni, segnalati in 27 città su 60. Le due specie più segnalate sembrano essere il Parrocchetto dal collare e il Parrocchetto monaco. Altre specie presenti in libertà in ambiente urbano sono l’anatra mandarina, il cigno nero e l’Amazzone fronteblù. Le cinque città con il maggior numero di segnalazione di specie alloctone sono Roma, Genova, Firenze, Napoli e Milano.

Rifiuti
Le 60 città esaminate hanno prodotto nel 2010 circa il 28% della produzione totale di rifiuti urbani a livello nazionale.
 Negli anni dal 2008 al 2010 si è registrata un'inflessione della produzione totale di rifiuti urbani pari a circa l’1,5% (-140 tonnellate) in quasi tutte le 60 città esaminate.
Un calo della produzione superiore al 10% si è riscontrato a Caserta, Brindisi, Latina, Napoli e Salerno, mentre città come Pesaro, Ancona , Venezia, Palermo, Verona, Torino, Milano, Trento , Siracusa, Bergamo, Barletta, Reggio Calabria, Cagliari, Bologna, Catania, Rimini e Reggio Emilia riportano diminuzioni comprese tra il 9% ed il 2%. In controtendenza Foggia ed Aosta che vedono aumentare la loro produzione di rifiuti. Complessivamente stabili risultano essere Novara, Genova, La Spezia, Como, Monza, Brescia, Bolzano, Vicenza, Padova, Trieste, Ferrara, Pistoia, Firenze, Prato, Livorno, Perugia, Pescara, Campobasso, Andria, Bari, Taranto, Potenza, Catanzaro, Messina e Sassari.

Il pro capite medio delle 60 città si attesta nel 2010 a poco più di 604 kg/abitante per anno, 69 kg/abitante per anno in più rispetto al valore nazionale (535 kg /abitante per anno). I maggiori valori di produzione pro capite si rilevano per Forlì e Rimini mentre i più bassi per Trento, Andria, Trieste, Caserta, Reggio Calabria, Salerno, Campobasso, Novara, Monza e Potenza, tutte sotto i 500 kg/abitante per anno.
Per quanto riguarda invece la raccolta differenziata le 60 città contribuiscono per il 24% al totale della raccolta differenziata al livello nazionale, corrispondente a oltre 2,7 milioni di tonnellate.
I maggiori livelli di raccolta differenziata si hanno a Novara (71%), a Salerno (70%) e a Trento (59%).

Risorsa idrica
Per quanto riguarda i consumi per uso domestico si registra una maggiore attenzione da parte degli italiani, ora più attenti agli sprechi di acqua.
In dieci anni (2000-2011) gli italiani hanno ridotto il consumo domestico di acqua in media del 14,5%, la città con la riduzione più significativa è Monza (- 48,4%), seguita da Parma (- 34,5%) e Piacenza (- 31,1%). Il fenomeno è da attribuirsi alla maggiore attenzione da parte dei cittadini visto che solo tre città (Reggio Calabria, Palermo e Messina) hanno adottato misure di razionalizzazione nell'erogazione.
Nel 2008 ogni abitante ha avuto a disposizione 253 litri al giorno di acqua ad uso potabile. L'acqua effettivamente consumata si attesta intorno ai 180 litri/abitante/giorno, più alta rispetto ai dati riportati da altre città europee come Berlino (163 litri abitante giorno), Londra (159 l abitante giorno) e Madrid (140 litri abitante giorno).
La dispersione complessiva, nel passaggio dal prelievo alla distribuzione, è stata di circa il 39%, pari a 3,50 m3 di acqua ad uso potabile.
Nonostante i dati non confortanti, alcune buone notizie emergono anche in questo ambito, i temi del risparmio idrico, recupero delle acque piovane e delle acque grigie, infatti, cominciano ad essere presenti nei regolamenti edilizi dei comuni, ad oggi, soprattutto in quelli delle aree del centro – nord.

Inquinamento elettromagnetico
Per quanto riguarda l'inquinamento da fonti elettriche, magnetiche ed elettromagnetiche, nel IX rapporto ISPRA vengono presi in considerazione gli impianti radiotelevisi, le stazioni radio base per la telefonia mobile e gli elettrodotti.
Con il recente passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale per gli impianti radiotelevisivi sono diminuite le installazioni di quest'ultima tipologia di impianti, mentre, al contrario, son aumentate le stazioni radio base per la telefonia mobile.
Per quanto riguarda le linee elettriche, le stazioni e le cabine di trasformazione i dati risultano stazionari, mentre, come già accennato sopra, si registra una diminuzione pari al 3,8% del numero di installazioni RTV ed un aumento del 10,6% del numero di stazioni radio base.
 Rispetto agli elettrodotti si hanno pochissimi casi di superamento dei limiti di legge, in tredici anni si sono registrati, infatti, 24 casi di cui 21 già risanati. I superamenti sono stati verificati presso civili abitazioni per la presenza di cabine di trasformazione secondarie (ubicate spesso all'interno degli edifici residenziali). Si contano poi 191 superamenti causati da impianti di radiotelevisione e stazioni radio base di cui 155 risanati.

Inquinamento acustico
La sorgente di rumore prevalente in ambito urbano risulta essere il traffico veicolare.
 Il piano di classificazione acustica del territorio comunale previsto dalla Legge Quadro sull'inquinamento acustico è stato approvato in 36 città, mentre la relazione biennale sullo stato acustico del Comune, previsto per i comuni con popolazione superiore a 50 000 abitanti, risulta attuata in 14 città. Il piano di risanamento acustico comunale è stato approvato in undici città ed il piano urbano del traffico, strumento che va coordinato con il piano di risanamento acustico comunale, è stato adottato da 55 delle 60 città considerate.

Dal rapporto ISPRA emerge che il numero totale di infrastrutture controllate è pari a 83, di cui 54 stradali, 18 ferroviarie, 6 aeroportuali e 5 portuali. La percentuale di infrastrutture controllate che presenta un superamento dei limiti è pari al 47 %.
 Per quanto riguarda infine il rumore prodotto dalle attività di tipo imprenditoriale, nel rapporto si riportano i dati relativi a 40 città, da cui emergono 1370 controllo di cui 262 ad attività produttive, 1012 ad attività di servizio e/o commerciali e 96 attività temporanee. Il 36% delle attività controllate è risultato fuori norma.
Sono 23 le città che hanno condotto, seppure con metodologie di stima differenti ed in tempi diversi, studi per determinare la popolazione esposta al rumore.


Qui si rintraccia il IX Rapporto sulla Qualità dell'ambiente urbano


Ricordo il post del Giugno di quest'anno intitolato  "L'inquinamento da traffico costa miliardi di euro ed è nefasto per la salute" (qui)


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martedì 22 ottobre 2013

L'etanolo non è quellla fonte di energia miracolosa sperata decenni fa

Un editoriale onlinetratto dal quotidiano indipendente studentesco Iowa State Daily della Iowa State University che sorge nella cittadina di Ames, dell'Iowa, ha un titolo significativo

"Etanolo: Non è la soluzione migliore"

Etanolo occupa un posto speciale nei cuori, nelle menti e nei portafogli di molti cittadini dello Iowa. L'orgoglio di solito nasce quando guardiamo i nostri campi e vediamo non solo il cibo per sfamare il mondo, ma anche una fonte di energia che nel passato è stato presentato come il potenziale successore di combustibili fossili come standard mondiale di energia.

 Purtroppo, l'orgoglio è fuori luogo. 

Etanolo, più specificamente corn ethanol, è indubbiamente una fonte di energia, ma la sua vitalità come fonte di energia autonoma è molto più discutibile. Mentre ci sono resoconti contrastanti sul rendimento complessivo per i prodotti di etanolo di oggi e di domani, si può tranquillamente affermare che l'etanolo non è la fonte di energia miracolo sperato decenni fa.

Questo non vuol dire che non ci sono stati progressi. L'industria dell'etanolo negli Stati Uniti ha fatto molta strada nella sua breve  vita e probabilmente subirà ulteriori miglioramenti nei prossimi anni. Ci sono stati i recenti progressi nella produzione di etanolo cellulosico (cellulosic ethanol), che usa un materiale vegetale precedentemente inutilizzato, la cellulosa delle piante, per produrre etanolo. Ciò dimostra che l'industria è ancora in espansione.

Purtroppo per i produttori di etanolo e il popolo degli Stati Uniti, l'etanolo,  non è altro che una benda che viene applicata su una ferita che va sempre più allargandosi.

L'etanolo stesso è un combustibile creato convertendo gli zuccheri  e, sempre più, quasi tutte le parti, di piante in un alcool, che è una forma relativamente densa di energia che può poi essere utilizzata per alimentare i motori sia delle auto comuni che i macchinari industriali.

Il problema con l'etanolo, che è lo stesso problema che rende i combustibili fossili come fonte di energia non rinnovabile, è che si basa su una pianta per essere una contenitore temporaneo per l'energia del sole. Nonostante quello che "The Matrix" potrebbe far credere, noi esseri viventi non siamo molto efficienti per essere glorificate batterie.

L'energia eolica e solare possono ottenere la loro energia dalla stessa fonte, come i biocarburanti - il sole - ma non richiedono che un alimento potenziale debba essere piantato in campi, come attualmente capita, estesi da costa a costa, raccolto da quei campi, ed elaborato in fabbriche altamente specializzati.

 Campi di energia più recenti come l'eolico e il solare non sono privi di difficoltà. Uno dei maggiori problemi che abbiamo con queste forme di produzione di energia è proprio il fatto che noi siamo in grado di accumulare in modo efficace l'energia che producono - proprio l'opposto del nostro problema con i biocarburanti.

 La differenza è che questo è esattamente il tipo di problema tecnico che può essere superato molto più facilmente rispetto alle fonti di energia basate su esseri viventi, come cicli di crescita in termini di tempo e la grande quantità di terreno necessario.

 Quelli di noi in stati come Iowa sono tutti troppo pronti ad accettare i miliardi in sussidi federali e assegni di ricerca che vengono elargiti con i programmi grandi come quelli dati all'industria dell'etanolo. Il desiderio di vedere che i finanziamenti continui è aggravato dai forti investimenti già effettuati nella produzione di etanolo, e che solo così riesce a fornire posti di lavoro tanto necessari in stati come l'Iowa.

 Nonostante la facilità con cui potremmo accettare il denaro della nazione, l'etanolo non è semplicemente la fonte di energia che speravamo fosse. Malgrado tutto, noi negli stati agricoli abbiamo più da motivi per essere orgogliosi di quelli che derivano dall'etanolo.

Forse è il momento di tagliare le nostre perdite e reinvestire in fonti più promettenti di energia pulita.

[Guardiamo la realtà, togliamo il 'forse']

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lunedì 21 ottobre 2013

Il prezzo della benzina secondo la teoria di Alfred Marshall

Nel sito dei gestori di carburanti leggiamo un articolo di Giuseppe Giuliano che spiega bene la dinamica dei prezzi al rialzo dei carburanti nonostante che le compagnie petrolifere offrano prezzi scontati nei fine settimana.


I prezzi che diminuiscono e prezzi che aumentano creano un mercato squilibrato: la causa restrizione dell'offerta ed eccesso di domanda
 Secondo il metodo di studio sviluppato dall'economista Alfred Marshall e detto della “scuola di Cambridge”.

La restrizione della quantità offerta, accompagnata dal minor prezzo a cui gli offerenti sarebbero disposti a vendere pur di eliminare le giacenze di magazzino, spingono il mercato verso un prezzo più basso.

Es. Nel nostro caso le compagnie petrolifere nei weekend applicano lo sconto, pertanto restringono l'offerta a prezzo minore in due giorni e solo esclusivamente a pochi impianti selfizzati, di conseguenza non si può soddisfare un eccesso di domanda, infatti una parte di consumatori non potrà mai rifornirsi. Viceversa.

 La mancata soddisfazione di alcuni consumatori o l'eccesso di domanda causa quindi a spinte al rialzo del prezzo. I venditori assecondano questi consumatori accompagnando l'aumento del prezzo con una maggiore offerta. Tutto ciò porta il mercato ad aumentare il prezzo.

Es. infatti durante la settimana le compagnie petrolifere aumentano i prezzi In ambedue i casi, le tendenze del mercato si arrestano quando si raggiunge il punto d'intersezione tra le due curve di domanda e offerta. Solo il prezzo d'equilibrio, provoca la stabilità del mercato e fa venir meno le spinte al rialzo o al ribasso dei prezzi.

L'equilibrio si realizza esclusivamente laddove la quantità domandata è uguale a quella offerta ed i conseguenti valori del prezzo e della quantità sono gli unici che stabilizzano il mercato.



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sabato 19 ottobre 2013

Una Nissan elettrica da corsa capace di raggiungere i 300 km orari

Velocità superiore a 300 km orari. E' un'auto  da corsa  elettrica della Nissan Motor Co.,  la sua ZEOD RC.
Il ZEOD RC è stato mostrato il giorno prima del  FIA Endurance World Championship  2013 presso la Fuji International Speedway in Prefettura di Shizuoka, l'evento che si sviluppo nell'arco di tre giorni prevede corse dimostrative del veicolo da corsa ibrido.
Secondo il quotidiano online Asahi Shimbun gli ingegneri sono riusciti ad aumentare la velocità massima  a 300 km/h,  dalle 150 miglia orarie raggiunte dai modelli precedenti, riducendo il peso a soli 600 chilogrammi.
Nissan ha in programma di collaudare la ZEOD RC per partecipare alla prestigiosa  24 Ore di Le Mans, gara di durata che si svolgerà in Francia n el febbraio dell'anno prossimo. Nei piani la ZEOD RC dovrà percorrere 11-12 giri dei 14 chilometri del circuito con il suo motore a combustione interna e il giro finale solo con l'energia elettrica generata nei giri precedenti. Per questo la ZEOD RC sarà la prima vettura in grado di completare un intero giro di gara solo con l'energia elettrica. La vettura è in grado di raggiungere velocità superiori a 300 kmh lasciando la scelta al conducente di passare tra la  trazione elettrica e la trazioe di un piccolo  motore  turbo  a combustione interna.

Il video.


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venerdì 18 ottobre 2013

Batterie in materiale composito di fibre di carbonio e resina polimerica

Nel 2010 si raccontava che i ricercatori dell'Imperial College di Londra ed i loro partner europei, tra cui Volvo Car Corporation, stavano sviluppando un materiale che poteva essere utilizzato di accumulare e restituire energia elettrica oltre che avere in più due caratteristiche importanti. La sua leggerezza permetterebbe di guadagnare un 15% nel peso e la sua resistenza lo renderebbe atto a formare la struttura di parti delle auto o apparecchiature elettroniche.
Il materiale composito di fibre di carbonio e resina polimerica in via di sviluppo era in grado di accumulare e scaricare grandi quantità di energia molto più velocemente rispetto alle batterie tradizionali. Non sottostando a processi chimici avrebbe avuto il vantaggio di non degradarsi nel tempo in quanto non comporta una reazione chimica, un po' come i supercaps.
Per le caratteristiche sommariamente descritte, questo materiale avrebbe potuto essere utilizzato nei veicoli ibridi  per renderli più leggeri, più compatti e con una maggiore efficienza energetica, e potenzialmente, essere utilizzato per gli involucri di molti oggetti di uso quotidiano, come telefoni cellulari e i computer il cui involucro diventerebbe anche sistema di accumulo di energia elettrica, rendendo i dispositivi più piccoli, più leggeri e facilmente trsportabili; un navigatore satellitare sottile come una carta di credito. Nelle auto, con il nuovo materiale, si sarebbe potuto realizzare il tetto, le portiere e il cofano come pure l'involucro che nel bagagliaio ingloba e nasconde la ruota di scorta.
Questo è quanto si prefiggevano i ricercatori nel 2010 con un finanziamento nell'ambito di un progetto di ricerca dell'Unione Europea con 3,4 milioni di euro per il progetto. Da allora sono passati 3 anni. Adesso l'Imperial College di Londra è diventato il capofila accademico insieme ad altre otto grandi partecipanti in un progetto nel quale  Volvo Car Group è l'unica casa automobilistica. E' stata realizzata a questo scopo una vettura Volvo S80 sperimentale ha ora parti nella combinazione di fibre di carbonio e resina polimerica, con un nanomateriale molto avanzato tecnologicamente nella funzione di super condensatori strutturali, i pannelli delle porte, il baule e l'involucro della ruota di scorta, con un sostanziale risparmio di spazio ed in grado di immagazzinare energia e restituirla all'occorrenza per far funzionare il motore elettrico. Lo storage avviene mediante la rigenerazione di energia in fase di rilascio, l'uso del freno rigenerativo di energia, o inserendo una spina in una rete elettrica di alimentazione. Il materiale ha dimostrato di essere in grado sia di essere strutturalmente valido, duttile e resistente, sia di ricaricarsi più velocemente rispetto alle batterie tradizionali. Sembra che sia così resistente da poter sostituire il roll-bar delle auto da rally e procurare l'energia di una batteria da 12V per l'avviamento del motore termico.
La sperimentazione va avanti.



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giovedì 17 ottobre 2013

Gli USA diventeranno il primo produttore mondiale di petrolio

Secondo un articolo di Bloomberg online, gli Stati Uniti si apprestano a superare l'Arabia Saudita come il più grande fornitore totale di petrolio al mondo con la previsione di una produzione media pari a circa 12,1 milioni di barili al giorno di liquidi  a fine anno, 2013. 300.000 barili al giorno in più rispetto all'Arabia Saudita e 1,6 milioni in più rispetto la Russia. Lo strepitoso balzo in avanti degli US è dovuto ad un aumento della produzione da "scisti bituminosi" (shale oil), la combinazione di perforazione orizzontale e la fratturazione idraulica, fracking, in grado di liberare il petrolio per l'estrazione dalle formazioni di scisto imprigionato negli stati centrali degli USA. Lo 'shale' estratto è salito di 3,2 milioni di barili al giorno negli ultimi quattro anni, il più grande guadagno mai visto da quando l'Arabia Saudita aumentò la propria produzione tra il 1970 e il 1974.

Si prevede che gli Stati Uniti saranno in grado di pompare 7,4 milioni di barili al giorno di greggio e condensato, 2,5 milioni di liquidi di gas naturale e 1 milione di biocarburanti oltre che ottimizzare la capacità delle raffinerie.

Ricordiamoci di questa previsione quando tireremo le somme a fine a anno e soprattutto quando la produzione da "scisti bituminosi" calerà rapidamente nel corso del tempo dopo che la tecnologia del fracking, la fratturazione idraulica, avrà procurato disastri al territorio, inquinamento e distrutto le falde acquifere.
 


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mercoledì 16 ottobre 2013

L'effetto triboelettrico per produrre energia dalle onde

Sulla rivista Angewandte Chemie è stata annunciata la realizzazione di un prototipo economico e semplice  che potrebbe essere utilizzato per produrre energia elettrica ed essere utilizzato come sensore di temperatura o rilevatore chimico, un nano generatore triboelettrico . Da Wikipedia: l'effetto triboelettrico  è un fenomeno elettrico che consiste nel trasferimento di cariche elettriche, e quindi nella generazione di una tensione, tra materiali diversi (di cui almeno uno isolante) quando vengono strofinati tra di loro. La parola che descrive il fenomeno deriva dal greco tribos, che significa appunto strofinio (da cui deriva anche tribologia: studio dei fenomeni di attrito, triboluminescenza: emissione luminosa di alcuni materiali per strofinio).
Questo tipo di effetto, triboelettrico, l'accumulo di una carica elettrica tra due materiali attraverso il contatto e la separazione,  lo ritroviamo nelle esperienze di tutti i giorni quando ci togliamo una camicia  o un maglione con quel classico crepitio con scintille visibili in una stanza buia.

Alcuni ricercatori americani del Georgia Institute of Technology di Atlanta (Georgia) puntano ora ad utilizzare le onde del mare per produrre energia attraverso l'uso di un contatto tra un nanoarray di plastica modellata e l'acqua a seguito dell'esperienza acquisita nell'avere già sviluppato un generatore triboelettrico basato su due solidi che producono energia sufficiente per caricare la batteria di un cellulare. L'effetto triboelettrico non è limitato a solidi, ma può verificarsi anche con liquidi avendo come unico requisito indispensabile quello di specifici livelli di energia elettronica di due sostanze che siano abbastanza vicine tra di loro. L'acqua ha bisogno solo il partner giusto rappresentato da un materiale plastico idoneo.
Come prototipo, i ricercatori hanno realizzato un serbatoio in plastica completamente isolato, il cui fondo e coperchio contengono una lamina di elettrodi  rame. Il sistema è efficace perché l'interno del coperchio è rivestito con uno strato di polidimetilsilossano (PDMS) modellato con piccole piramidi in scala nanometrica. Il serbatoio è riempito con acqua deionizzata. Quando il coperchio è abbassato tanto da permettere il contatto delle nano-piramidi PDMS con l'acqua, gruppi di atomi nel PDMS diventano ionizzati e caricati negativamente. Un corrispondente strato di carica positiva si forma sulla superficie dell'acqua. Le cariche elettriche vengono mantenute quando lo strato PDMS viene sollevato fuori dall'acqua. Questo produce una differenza di potenziale tra il PDMS e l'acqua. Il  PDMS, idrofobo, è stato scelto in modo da minimizzare la quantità di acqua che aderisce sulla superficie mentre le forme piramidali permettono all'acqua un pronto rientro. Il periodico sollevamento e abbassamento del coperchio, mentre gli elettrodi sono collegati ad un raddrizzatore e condensatore, produce una corrente continua che può essere utilizzato, in questo prototipo, per illuminare una matrice di 60 led. Nel test con acqua salata, il generatore ha prodotto una minore quantità di energia, ma potrebbe in linea di principio operare con acqua di mare. Si è anche notato che la corrente prodotta diminuisce significativamente all'aumentare della temperatura, il che potrebbe consentire al dispositivo di essere utilizzato come sensore di temperatura. La produzione si riduce quando l'etanolo viene aggiunto all'acqua, il che suggerisce il potenziale utilizzo del sistema come sensore chimico.
La cosa è complessa. Fa pensare che nella fase di studio in cui è attualmente abbia una efficienza ancora da definire, o meglio, sia in grado di produrre una quantità bassa di energia. Il prototipo ha una tensione di 52 V, una corrente di  2,45 mA m-2 con un picco di circa  0,13 W m-2. Attendiamo significativi progressi negli anni.


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martedì 15 ottobre 2013

A123 è cinese

Oramai è cosa fatta, lo sapevamo da qualche mese. A123 Systems LLC  è entrata a far parte del gruppo cinese Wanxiang e grazie a ciò continuerà a produrre le celle Nanophosphate, al litio ferro fosfato, e i sistemi di accumulo di energia, nei propri stabilimenti negli Stati Uniti, nel Michigan. Ma la produzione di batterie automotive (e non) sarà sempre rivolta verso i sistemi a bassa tensione, 12V e 48V micro-ibridi, e con A123 Energy Solutions sarà indirizzato verso la fornitura di sistemi per lo stoccaggio di energia scalabile per le aziende e sistemi di telecomunicazione.

Ricordiamo che gli aiuti messi in gioco da Obama come stimolo per l'innovazione tecnologica nel 2009 evidentemente non hanno giovato in modo particolare alla A123 nonostante i 249,1 milioni di dollari stanziati e nonostante che queste batterie venissero montate su tutte le Chevy Volt le auto elettriche (EREV) della Chevrolet ed ancce su altre vetture elettriche/ibride.



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lunedì 14 ottobre 2013

Il mercato dei veicoli commerciali a Settembre: -0,5%

Il titolo e parte del testo del comunicato stampa dell'UNRAE (l'Associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali e industriali, dei bus e dei caravan e autocaravan ):

A Settembre sembra arrestarsi il crollo dei commerciali (-0,5%) ma l'anno 2013 archivierà un calo del 14% a 100.000

“Con i risultati di settembre arriva un segnale nuovo per il mercato dei veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5 t) – commenta Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l'Associazione delle Case automobilistiche estere. Sulla base delle stime diffuse oggi dal nostro Centro Studi, infatti, nel nono mese dell'anno sono stati venduti 8.273 veicoli, in flessione di appena lo 0,5% rispetto alle 8.315 dello stesso periodo 2012”.

“Va ricordato – prosegue Nordio - che nel 2012 il mese di settembre evidenziò una riduzione vicina al 29%, quindi i risultati attuali potrebbero rappresentare l'inizio di una fase preliminare ad una possibile inversione di tendenza, considerato quanto già ampiamente perso dal settore negli ultimi 25 mesi, ma che potrà essere confermata solo con i risultati di ottobre”.

Nei primi 6 mesi dell'anno, infatti, i veicoli commerciali hanno archiviato una flessione superiore al 20%, cui ha fatto seguito il calo del 10,9% a luglio, del 22,6% ad agosto e la sostanziale stabilità di settembre. Nel cumulato gennaio-settembre la flessione profonda si porta così al 17,4% con 71.737 veicoli totali.

“Se è vero che il mercato dei veicoli da lavoro è da sempre un indicatore anticipatore di un miglioramento del ciclo economico - conclude il Presidente – ci auguriamo che le norme in discussione in Parlamento e quelle in fase di attuazione governativa possano prevedere sostegni concreti al settore, per far ripartire consumi ed investimenti. Alle condizioni attuali, dopo il calo del 32% del totale 2012, i veicoli commerciali si apprestano a chiudere l'anno, secondo le nostre stime, con un'ulteriore pesante flessione di oltre il 14% e circa 100.000 veicoli complessivamente venduti”.


Qui di seguito i nostri grafici sui dati forniti dall'UNRAE mostrano il crollo.









Altri post sui consumi e stato di salute economica nazionale secondo alcuni indicatori di settembre:

- Immatricolazioni auto a Settembre -2,9%, in calo da 40 mesi

- I consumi petroliferi italiani nel mese di settembre, -1,5%, i carburanti +0.3%


e...
- Scende ancora il consumo di gas in Italia nel mese di settembre -6%
- La produzione industriale italiana ad agosto 2013 è diminuita dello 0,3%
- Consumi di energia elettrica in Italia: -2,6% a settembre
- petrolio




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sabato 12 ottobre 2013

I consumi petroliferi italiani nel mese di settembre, -1,5%, i carburanti +0.3%

I consumi petroliferi italiani nel mese di settembre 2013 hanno rallentato la loro discesa, attestandosi a circa 5,1 milioni di tonnellate, con una diminuzione dell’1,5% (‐80.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012.
I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un lieve progresso dello 0,6% rispetto a settembre 2012 (+4.000 tonnellate), mentre il gasolio autotrazione dello 0,3% (+5.000 tonnellate).
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di settembre è così risultata pari a circa 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,7 di benzina e 1,8 di gasolio autotrazione, con un marginale incremento pari allo 0,3% (+9.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012.
A parità di giorni di consegna, il calo per la benzina sarebbe stato del 5,4% mentre per il gasolio del 3,6%.

Si evidenzia in particolare il buon andamento di Gpl auto (+9,2%) e lubrificanti (+9,1%).
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 3,1% con quelle diesel che hanno rappresentato il 54,5% del totale (era il 52,7% a settembre 2012).

Nei primi nove mesi del 2013, i consumi sono stati invece pari a circa 45,2 milioni di tonnellate, con un calo del 6,1% (‐2.948.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2012.
La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 5,4% (‐342.000 tonnellate), il gasolio del 3,6% (‐619.000 tonnellate).
Nei primi nove mesi la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), evidenzia un calo del 4,1% (‐961.000 tonnellate).

Le nuove immatricolazioni di autovetture nello stesso periodo sono risultate in diminuzione dell’8,3%, con quelle diesel a coprire il 53,7% del totale (era il 53,8 del 2012).

Nel periodo gennaio‐settembre 2013 il gettito fiscale (accise + IVA) stimato, tenuto conto dell'andamento dei consumi, è risultato in diminuzione di circa 810 milioni di euro (di cui 305 di sole accise) rispetto allo stesso periodo del 2012 (‐2,9%).

 Roma, 11 ottobre 2013 –  Comunicato stampa dell'Unione Petrolifera




 Con i dati forniti dal Ministero delle dello Sviluppo Economico siamo in grado di pubblicare i nostri consueti grafici. Vediamo come i consumi di petrolio scendano progressivamente sempre più giù di mese in mese dal Gennaio 2007 a conferma del cattivo andamento della nostra economia e quindi della produzione nazionale.

Il petrolio

Il grafico con i consumi per anno solare...

 
e con i mesi in sequenza dal Gennaio 2007.


Qui di seguito vediamo i carburanti per autotrazione


La benzina.
 Per anno solare


Il gasolio.


Benzina + gasolio raggruppati ad anno solare dal 2007 .


Benzina + gasolio
In sequenza mensile a partire dal gennaio 2007.


Possiamo ritornare a rileggere gli ultimi post di ottobre per avere un'ulteriore visione d'insieme, con alcuni indicatori dello stato di salute dell'economia nazionale:


- Scende ancora il consumo di gas in Italia nel mese di settembre -6%
- La produzione industriale italiana ad agosto 2013 è diminuita dello 0,3%
- Consumi di energia elettrica in Italia: -2,6% a settembre
- Immatricolazioni auto a Settembre -2,9%, in calo da 40 mesi

Non va niente bene.

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