Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 30 settembre 2006

Energia rinnovabile. No petrolio. Il Kite Wind Generator

Il Kite Wind Generator è un prodotto di alta tecnologia made in Italy atto alla funzione di produzione di energia eolica. Il K.W.G. sfrutta i venti di alta quota, che spirano costantemente e con velocità assai maggiori dei venti a terra e che per questo sono in grado di sviluppare potenze che vanno dalle centinaia alle migliaia di MegaWatt e con una costanza non immaginabile per i venti a terra. Un singolo impianto potrebbe in questo modo fornire l'energia di centinaia o migliaia di Torri eoliche tradizionali.

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Chi deve portare il casco?

Non è obbligatorio portare il casco per chi utilizza una bicicletta con pedalata assistita. Chi guida gli scooter invece ha l'obbligo di portare il casco a prescindere dalla velocità massima dello scooter elettrico. Altro 'strano obbligo' è quello per chi guida le cosiddette 'golf car', veicoli elettrici a quattro ruote nati per muoversi all'interno di terreni privati quali i campi da golf, resort, fattorie, agriturismi ecc. che poi sono state omologate anche per circolare su strada. Questi 'quadricicli' pur avendo una velocità ridotta (25 km/h) e un baricentro molto basso, per cui il ribaltamento è quasi impossibile, vengono equiparati ai quad col motore a scoppio e quindi, col nuovo codice della strada, si ha l'obbligo di portare il casco sia da parte del guidatore che dei passeggeri.

venerdì 29 settembre 2006

ZEC-ZeroEmissionCommunity



Zero Emission Community e' un'associazione indipendente e senza fine di lucro tra liberi cittadini europei per la salvaguardia e lo sviluppo di una mobilità civile che non inquini e che possa far muovere le persone liberamente, nelle citta', eliminando il rumore e le emissioni dannose alla salute.

1. INQUINAMENTO
2. EFFICIENZA
3. RAZIONALIZZAZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI
4. DIPENDENZA DAL PETROLIO
5. INNOVAZIONE TECNOLOGICA
6. RICONVERSIONE
7. SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE
8. COSTI
9. MOBILITA' SOSTENIBILE
10. PROTOCOLLO DI KYOTO
11. SALUTE
12. COSTI SOCIALI


La CHARTA di ZEC è QUI e QUI

Biciclette a pedalata assistita non 'biciclette elettriche'


Vediamo di chiarire cosa si intende per biciclette a pedalata assistita. Sono considerate biciclette a p.a. quelle se rientrano nella definizione data dalla Gazzetta Ufficiale N. 31 del 7 Febbraio 2003 Legge 3 febbraio 2003, n.14 - Art 24. "1. I velocipedi sono i veicoli con due ruote o piu' ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresi' considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione e' progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare". E la seguente nota all'art. 24: - Il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, reca: "Nuovo codice della strada". Si riporta il testo dell'art. 50 come modificato dalla legge qui pubblicata: "Art. 50 (Velocipedi). - 1. I velocipedi sono i veicoli con due ruote o piu' ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si
trovano sul veicolo; sono altresi' considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione e' progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare. 2. I velocipedi non possono superare 1,30 m di larghezza, 3 m di lunghezza e 2,20 m di altezza".
Sintetizzando: motore non più di 250 watt di potenza attivato dal movimento dei pedali, si deve disattivare alla velocità di 25 kmh, nessun altro sistema è accettato quale acceleratore a manopola o levetta.

Per una visione fotografica della varietà di bici a pedalata assistita cliccare qui.

giovedì 28 settembre 2006

Sommergibili ibridi con fuel cell e batterie


L’apparato propulsivo è costituito da un gruppo Diesel-generatore (3,12 MW), da un motore elettrico a magneti permanenti (2,85 MW), da un sistema Fuel Cells da 8 + 1 moduli (306 kW) e da una batteria di accumulatori.
Massimo


Qui si trova l'articolo

Petizione a sostegno dello sviluppo dei veicoli elettrici a batteria, ibridi e a celle a combustibile


L’AVERE, la CITELEC e l’EPE si propongono di raccogliere un grande numero di firme a sostegno della proposta sotto riportata, che verrà sottoposta rispettivamente al Parlamento Europeo, alla Commissione delle Comunità Europee e al Consiglio di Unione Europea.

L’esaurimento delle risorse petrolifere e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall’importazione di prodotti petroliferi e spingono quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. In aggiunta agli aspetti economici e politici, sussistono inoltre importanti motivazioni ambientali che rendono oggi ineludibile modificare il nostro sistema dei trasporti: il riscaldamento globale del pianeta, l’ozono, le piogge acide, l’ambiente urbano, ecc.

Nell’attuale contesto energetico e ambientale, è essenziale che le competenti Autorità Europee promuovano lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie in grado di ridurre sia la nostra dipendenza energetica che l’impatto dell’attività umana sull’ambiente.

I veicoli elettrici (a batteria, ibridi, e a celle a combustibile) costituiscono una parte importante di queste tecnologie.

L’AVERE, la CITELEC e l’EPE, chiedono pertanto al Parlamento Europeo, alla Commissione delle Comunità Europee, e al Consiglio di Unione Europea, di attivare un esteso programma a sostegno dello sviluppo industriale e della dimostrazione dei veicoli elettrici a batteria ed ibridi, al fine di dare risalto ai consistenti ed immediate benefici che tali tecnologie sono in grado di fornire in termini di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni atmosferiche, così da rimuovere le incertezze che hanno finora ostacolato il loro concreto e significativo accesso al mercato.

L’AVERE, la CITELEC e l’EPE chiedono inoltre che tali misure vengano avviate il più rapidamente possibile, tenuto conto che i maggiori competitori commerciali e tecnologici dell’Europa, come il Giappone, gli USA e la Cina, sono già impegnati in programmi analoghi su scala importante.

I veicoli elettrici a batteria sono una soluzione tecnicamente disponibile, in grado di garantire risparmi energetici e riduzioni delle emissioni anche superiori al 50% in rapporto ai veicoli equivalenti con motore endotermico, e sono caratterizzati da emissioni locali del tutto nulle.

Le nuove batterie al Litio o al Na/NiCl permettono di raggiungere autonomie dai 150 ai 250 km, che porterebbero per questi veicoli ad un mercato potenziale dell’ordine del 20-35% di quello complessivo della mobilità su strada. Queste prestazioni sono adeguate ad una frazione significativa della mobilità pendolare, alle “seconde” vetture di famiglia, e a gran parte dei veicoli leggeri per usi commerciali e aziendali.

Una tale scala di mercato porterebbe il prezzo dei veicoli a batteria a valori non molto superiori a quello dei veicoli convenzionali; la differenza di prezzo verrebbe compensata dal loro basso consumo di energia, che permetterebbe il recupero dell’extracosto in meno della metà della vita del veicolo, con un netto vantaggio economico sull’intero arco di vita dello stesso.

I veicoli elettrici ibridi rappresentano una soluzione in grado di portare a risparmi energetici del 20-30% rispetto a quelli con solo motore endotermico. Questo risparmio, congiuntamente a significative riduzioni delle emissioni, può essere ulteriormente accresciuto se le batterie vengono ricaricate direttamente dalla rete elettrica.

Questi veicoli sono equipaggiati con batterie Ni/MeH o al Litio, e/o con supercondensatori, e non hanno limitazioni di autonomia salvo quando funzionano a emissioni zero in “puro elettrico”, alimentati dalla sola batteria. Si indirizzano quindi allo stesso mercato dei veicoli convenzionali, che potrebbe essere totalmente soddisfatto da un mix di veicoli ibridi e a batteria .

Con un mercato di tali dimensioni il prezzo dei veicoli ibridi risulterebbe non molto superiore a quello dei veicoli convenzionali; la differenza di prezzo verrebbe compensata dal loro ridotto consumo, che permetterebbe il recupero dell’extracosto in meno della metà della vita del veicolo, con un netto vantaggio economico sull’intero arco di vita dello stesso.

I veicoli elettrici a celle a combustibile rappresentano una soluzione di lungo termine, non praticabile su base commerciale significativa per i prossimi 15 o 20 anni. Costituiscono un’evoluzione tecnologica dei veicoli elettrici, in cui la batteria è sostituita parzialmente o totalmente da una cella a combustibile, eventualmente associata a supercondensatori. Questa tecnologia è interessante perchè utilizza l’idrogeno quale vettore energetico, anche se le prestazioni energetiche ed ambientali che ne derivano saranno inferiori a quelle dei veicoli a batteria e risulteranno probabilmente confrontabili con quelle dei veicoli ibridi.

L’associazione delle celle a combustibile con le batterie e i supercondensatori porta ad autonomie intermedie tra quella dei veicoli a batteria e quella dei veicoli ibridi; i veicoli a celle a combustibile possono quindi complementare i precedenti.

Questi veicoli potranno essere offerti a un prezzo paragonabile a quello dei veicoli elettrici a batteria ed ibridi. Il recupero degli extracosti dipenderà fortemente dal costo dell’idrogeno, nel quadro di una economia in cui l’impiego diretto dell’energia elettrica (nei veicoli a batteria e ibridi) sarà in competizione con l’impiego indiretto della stessa (o l'uso di altre fonti energetiche) per la produzione dell’idrogeno.

I veicoli elettrici a batteria, ibridi, e a celle a combustibile, possono utilizzare un più esteso ventaglio di fonti energetiche pulite rispetto ai veicoli convenzionali; possono quindi condurre verso un impatto ambientale prossimo allo zero e, nello stesso tempo, ad uno svincolamento dalle dipendenze energetiche mai raggiunto prima.

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