Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 31 luglio 2017

Consumi di energia elettrica in Italia: a giugno +7,6%

Fabbisogno in crescita del 2,8% rispetto al mese di maggio.
Nella prima metà del 2017 la domanda aumenta dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2016 (+2% a parità di calendario)
Nel mese di giugno 2017, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 27,2 miliardi di kWh, in aumento del 7,6% rispetto ai volumi dello stesso mese dell’anno precedente. La performance della domanda mensile ha risentito positivamente dalle temperature medie che in giugno sono state superiori di 1.9 °C rispetto alla media decennale per lo stesso mese

 La domanda dei primi sei mesi del 2017 è in crescita dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2016. A parità di calendario il valore è +2%. 

 A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio 2017 è stata ovunque positiva: +8,5% al Nord, +7,4% al Centro e +5,9% al Sud. 

 In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di giugno 2017 ha fatto registrare una variazione positiva rispetto al mese precedente (+2,8%). Il profilo del trend assume un andamento crescente. 

Nel mese di giugno 2017 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’89,6% con produzione nazionale e per la quota restante (10,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (24,6 miliardi di kWh) si è incrementata del 9,6% rispetto a giugno 2016. Sono in aumento le fonti di produzione termica (+26%) e fotovoltaica (+8,7%); in flessione le fonti di produzione geotermica (-1,7%), eolica (-18,7%) e idrica (-19,8%). 

La potenza massima richiesta a giugno 2017 è stata di 53.234 MW, registrata il giorno martedì 27 alle ore 12, e risulta superiore dell’8,1% al valore registrato alla punta del corrispondente mese di giugno 2016.


Dal Comunicato stampa Terna del 28 luglio 2017


I nostri grafici




Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo si pone a un livello intermedio degli ultimi 12 anni. Da notare che il consumo è ad un livello piuttosto basso ma alto se consideriamo gli ultimi 7 anni.







Per una migliore lettura degli ultimi 7 anni.








Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che però continua ad avere una direzione verso il basso.






Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 54 mesi con un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuti esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, per poi tornare al segno rosso che sembra si rinnovi nel corso della presente estate.  Persiste il calo in tutti i mesi del 2016 ad eccezione del  dicembre 2106 proseguita in gennaio 2017 forse dovuto al freddo stagionale. Negli ultimi due mesi si nota un aumento del consumi probabilmente a causa del caldo stagionale e del riscaldamento planetario più accentuato rispetto agli stessi mesi dell'anno passato in linea con il trend del global warming




Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo, sempre confermando il solito profilo a gobba di cammello in ginocchio intento a bere, con la lingua fuori. Dopo la crescita dei mesi estivi dell'anno passato a causa delle condizioni climatiche contingenti e (non più) eccezionali dei mesi estivi particolarmente bollenti del 2015 e la richiesta francese per le 12 centrali nucleari in revisione.





Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.








MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

venerdì 28 luglio 2017

La produzione USA di petrolio e i consumi carburanti

Diversamente da quanto è ritenuto comunemente, gli Stati Uniti sono forti importatori di petrolio più che produttori, il 49,3% è importato,  e il mercato di rifornimento è quello del Golfo Persico con quasi il 47%. Diminuisce il consumo di benzina rispetto a Maggio dell'anno passano, aumenta invece il consumo di gasolio-
Come riassume  l'API  American Petroleum Institute, (l' associazione nazionale che rappresenta tutti i segmenti del settore del petrolio e del gas naturale guidato dalla tecnologia americana.) nel suo specchietto mensile il tutto è ben evidente:

PETROLEUM FACTS AT A GLANCE – MAY 2017 release
1. Total petroleum products delivered to the domestic market in May 2017: 20,134,000 b/d
(May 2016: 19,202,000 b/d). [API]

2. U.S. petroleum imports (crude & products) in May 2017: 9,917,000 barrels per day (May
2016: 10,183,000 b/d). [API]

3. Total imports in May 2017 as a percentage of total domestic petroleum deliveries: 49.3
percent (May 2016: 53.0 percent). [API]

4. Persian Gulf petroleum imports (net) in March 2017 as a percentage of total imports:
46.7 percent (March 2016: 36.1 percent). [DOE]

5. Average price for a barrel of OPEC crude oil for May 2017: $49.20 per barrel (May 2016:
$43.21 per barrel). [OPEC]

6. Average U.S. refiner acquisition cost in April 2017 for a barrel of crude oil: $49.48 per
barrel (April 2016: $37.71 per barrel). [DOE]

7. U.S. crude oil production in May 2017: 9,336,000 b/d (of which 495,000 b/d was
Alaskan) (May 2016: 8,882,000 b/d). U.S. production of natural gas liquids in May 2017:
3,538,000 b/d (May 2016: 3,593,000 b/d). [API]

8. U.S. marketed natural gas production in March 2017: 76.8 billion cubic feet per day
(March 2016: 78.4 billion cf/d). [DOE]

9. U.S. deliveries from primary storage of motor gasoline in May 2017: 9,583,000 b/d (May
2016: 9,436,000 b/d). [API]
10. U.S. deliveries from primary storage of distillate fuel oil (home heating and diesel) in
May 2017: 4,031,000 b/d (May 2016: 3,745,000 b/d). [API]

11. Average active rotary drilling rigs in the U.S. in May 2017 was 893– third lowest May
count in 15 years, since 2002 (all‐time high of 4,521 announced November 1981; record
low of 409 announced May 2016). [Baker Hughes Inc., Houston]




MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

giovedì 27 luglio 2017

Con relativa calma ma arriverà anche la Brexit del diesel e benzina

La Gran Bretagna vieterà tutte le nuove auto e  i furgoni a benzina e diesel  dal 2040 per limitare i livelli di ossido di azoto costituiscono un grave rischio per la salute pubblica che costa fino a  2,7 miliardi di sterline all'anno in perdita di produttività. Questo ci racconta un articolo pubblicato su The Guardian del 25 Luglio.

L'impegno, che segue quello simile preso in Francia , fa parte del piano del governo tanto atteso per rendere l'aria respirabile e pulita non solo in città, piano che è stato al centro di una alta corte lunga battaglia legale.

Il pacchetto di misure per la qualità dell'aria della Gran Bretagna comprende anche 1 miliardo di sterline in veicoli ultra-basse emissioni, tra cui investire quasi  100 milioni in infrastrutture di ricarica per le auto i “plug-in” e schemi di sovvenzioni plug-in.

Ci saranno anche 290 milioni per il fondo d'investimento nazionale, la produttività, che andrà per successive installazioni e denaro per i taxi a bassa emissione.

La strategia viene in mezzo avvertimenti che vengono causati dall'alto livello di inquinamento atmosferico del Regno Unito che sarebbe responsabile di 40.000 morti premature ogni anno .


L'intero articolo è qui Britain to ban sale of all diesel and petrol cars and vans from 2040.




MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

mercoledì 26 luglio 2017

Fatturato e ordinativi dell’industria a maggio 2017

A maggio, nell'industria, si rileva un significativo incremento congiunturale del fatturato (+1,5%), che riporta l'indice sugli elevati livelli di dicembre. Nella media degli ultimi tre mesi il fatturato aumenta dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti.

Anche per gli ordinativi a maggio si registra un incremento congiunturale (+4,3%). Nella media degli ultimi tre mesi l'indice subisce tuttavia una flessione pari all'1,0%.

L'andamento congiunturale del fatturato a maggio è dovuto a incrementi sia sul mercato interno (+1,6%), sia su quello estero (+1,2%). Anche per gli ordinativi, entrambi i mercati registrano incrementi (+3,9% l'interno e +4,9% l'estero).

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per tutti i raggruppamenti principali di industria a eccezione dell'energia (-7,2%), particolarmente rilevante per i beni intermedi (+3,1%).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a maggio 2016), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 7,6%, con incrementi del 6,7% sul mercato interno e del 9,3% su quello estero.

L'indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 7,5%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dei beni intermedi.

Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella metallurgia (+14,1%), mentre l'unica diminuzione riguarda le altre industrie manifatturiere (-5,9%).

Nel confronto con il mese di maggio 2016, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 13,7%. Tutti i settori registrano incrementi, particolarmente rilevante per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+19,5%).

Comunicato Istat


nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.
















MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

lunedì 24 luglio 2017

Nuova interconnessione elettrica in corrente continua Italia-Francia, bene ma la democrazia energetica è znche nella disconnessione/autoproduzione

Terna: l’interconnessione “Italia-Francia” ottiene un finanziamento da 130 milioni di Euro dalla Bei. 
E’ stato firmato oggi [ 21 Luglio ] un accordo tra Terna e la Banca europea per gli Investimenti (BEI) per un finanziamento da 130 milioni di euro a sostegno degli investimenti per la parte pubblica del progetto “Piemonte-Savoia”, la nuova interconnessione elettrica in corrente continua a 320 kV che collegherà l’Italia e la Francia. Il prestito, della durata di 22 anni, prevede una tranche unica a tasso fisso pari all’1,64%. 
“Siamo molto orgogliosi del contributo che la Banca europea per gli investimenti offre per questo progetto di rilevanza strategica, che contribuirà all’efficienza e alla sicurezza del sistema elettrico europeo, oltre che alla realizzazione del mercato unico dell’energia elettrica – ha dichiarato Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Terna - L’interconnessione con la Francia è un’opera innovativa e unica al mondo per le soluzioni ingegneristiche adottate, in grado di coniugare sostenibilità e crescita come elementi chiave del piano di investimenti di Terna per il Paese”. 
“Questa operazione conferma l’impegno della banca dell’Unione europea nel settore cruciale delle reti energetiche e rafforza ulteriormente la proficua collaborazione con Terna: negli ultimi anni abbiamo affiancato la società nei principali piani di investimento per l’ammodernamento e lo sviluppo del network di trasmissione elettrico con un miliardo complessivo di finanziamenti”, ha commentato Dario Scannapieco, Vice-Presidente della BEI.

L’interconnessione elettrica ad alta tensione tra Piossasco (Italia) e Grand’Ile (Francia), denominata “Piemonte-Savoia”, prevede complessivamente (tra parte pubblica e parte privata) una capacità di scambio sulla frontiera di 1.200 MW. Si basa sull’utilizzo di soluzioni tecnologiche senza precedenti a livello mondiale ed è stato identificato dalla Commissione Europea tra i Progetti di Interesse Comune (PCI) a livello comunitario. Con i suoi 190 chilometri, equamente distribuiti sul territorio italiano e quello francese, sarà il più lungo elettrodotto in corrente continua al mondo in cavo, completamente integrato con il sistema infrastrutturale di trasporto, risultando quindi “invisibile”.
Anche questo progetto conferma la sostenibilità come elemento cardine del piano di investimenti di Terna a beneficio degli stakeholders, oltre ad essere coerente con la strategia di crescita volta a coniugare gli investimenti con gli obiettivi di massima sicurezza, minimo impatto ambientale e riduzione dei costi per il sistema.
L’operazione rientra altresì nei principali filoni di finanziamento della BEI nei campi energetici e ambientale.
Ultimati i lavori – l’entrata in esercizio è prevista entro la fine del 2019 – la linea elettrica “Piemonte-Savoia” sarà la quarta interconnessione tra Italia e Francia e consentirà di aumentare di circa il 40% la capacità di interscambio tra i due Paesi rafforzando l’integrazione e la competitività del mercato dell’energia elettrica, in linea con la strategia europea. Già oggi, la frontiera italiana è tra la più connesse a livello continentale, grazie ai 25 collegamenti elettrici attivi con Francia, Austria, Slovenia, Svizzera e Grecia.

Comunicato stampa Terna del 21 Luglio


Un passo in avanti, ma bisognerebbe permettere allo stesso tempo la possibilità al privato cittadino di produrre energia elettrica e distaccarsi dalla rete. Cosa che sarebbe possibile ma ostacolata ora e ancor più lo sarà in futuro. 




MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

venerdì 21 luglio 2017

Il consumo di carburanti per autotrazione cresce per benzina, gasolio, gpl a Giugno 2017

L'altro giorno abbiamo visto nel mese di giugno 2017 i consumi petroliferi italiani hanno subito un incremento pari al 2,7% rispetto allo stesso mese del 2016 seguendo il comunicato stampa dell'Unione Petrolifera.

Vediamo adesso il responso sul consumo dei carburanti.
La domanda totale di carburanti, benzina + gasolio, nel mese di giugno è risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un incremento del 2,0% (+53.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016..

I prodotti autotrazione, a parità di giorni lavorativi, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso è cresciuta del 2,3% (+15.000 tonnellate) rispetto a giugno 2016, mentre il gasolio autotrazione dell’1,9% (+38.000 tonnellate)..

Nel primo semestre del 2017 il consumo di benzina ha mostrato una flessione del 3,1% (-114.000 tonnellate) mentre il gasolio un aumento dello 0,2% (+18.000 tonnellate).
Nei primi sei mesi del 2017 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 15 milioni di tonnellate, ha evidenziato un calo dello 0,6% (-96.000 tonnellate).


Passiamo ai grafici


Il consumo dei carburanti per autotrazione

Vediamo i grafici da noi realizzati suddivisi per anno solare a partire dal 2007.

Il consumo della benzina a Giugno, anche se in crescita rispetto allo stesso mese dell'anno passato, resta posizionato ad un livello bassissimo considerando gli ultimi 11 anni presi in considerazione.




... così come il consumo di gasolio .





Qui sotto vediamo l'andamento del gasolio più la benzina. Un livello basso.





Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando gli ultimi 12 mesi includendo il mese di riferimento. Non fanno altro che confermare quanto detto sopra.

Per la benzina rallenta la caduta...



...  il gasolio  declina...




... confermato dal grafico della benzina + gasolio che disegna una curva in direzione verso il basso.





GPL

Diamo un'occhiata anche al consumo del gpl da trazione, essendo anch'esso un derivato del petrolio. Un incremento mensile dell'1,9 % passando da 140 a 144 mila tonnellate, lo 0,2% in più rispetto al primo semestre 2016. La curva è stabile.







MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

giovedì 20 luglio 2017

Siccità, persi 9 litri di pioggia su 10

“E’ necessario passare dalla gestione dell’emergenza con enorme spreco di risorse, per abbracciare una nuova cultura delle prevenzione in una situazione in cui quasi 9 litri di pioggia su 10 sono perduti”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo all’Assemblea nazionale con un focus dedicato alla eccezionale situazione di crisi idrica del Paese con siccità ed incendi. L’Italia resta un paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d'acqua che cadono annualmente, cadono ma per le carenze infrastrutturali se ne trattengono solo l'11% secondo la Coldiretti. 
“Siamo costretti ad affrontare una grave emergenza perché è mancata la programmazione - ha continuato Moncalvo - in un Paese che è ricco della risorsa acqua, ma che deve fare i conti con cambiamenti climatici in atto. Aumento delle temperature estive, sfasamenti stagionali con autunno caldo e primavera anticipata, più elevato numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, ma soprattutto modificazione della distribuzione delle piogge e aumento dell’intensità delle precipitazioni con una forte perdita per scorrimento sono effetti dei cambiamenti climatici prevedibili che - ha continuato Moncalvo - richiedono interventi strutturali”.
 “Appare difficile, allora, continuare a parlare della tropicalizzazione del clima come di un evento eccezionale da gestire in situazioni di emergenza, dal momento che gli indicatori di siccità rilevano, ormai, dati stabili e costanti, con l’evidente accelerazione dello stato di riduzione della disponibilità di acqua non solo per gli usi irrigui e di allevamento, ma anche per gli impieghi domestici, esigendo rapide modifiche anche negli stili di vita. Di fronte alla tropicalizzazione del clima – ha sostenuto Moncalvo - se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi. Occorrono – ha continuato Moncalvo – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini aziendali e utilizzando anche le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere l’acqua piovana”.
“Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte – ha sottolineato Moncalvo – per promuovere l'uso razionale dell'acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l'innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma – ha continuato Moncalvo – non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare”.

La responsabilità degli agricoltori è evidente anche nell’affrontare l’emergenza incendi con la Coldiretti che ha promosso l’alleanza tra gli agriturismi a marchio Campagna Amica e Federforeste con l’avvio di una task force per il monitoraggio, prevenzione e valorizzazione dei boschi. La prima rete nazionale degli agriturismi a tutela dei boschi italiani fondata sull’azione di monitoraggio di “agricoltori ranger” diffusi capillarmente in tutte le aree agricole italiane, decisa dall’Assemblea di Terranostra sarà impegnata – sottolinea la Coldiretti - nella prevenzione degli incendi con la segnalazione alle autorità responsabili delle emergenze. “Nella lotta agli incendi è determinante la tempestività di intervento ed è importante creare una rete diffusa di sorveglianza grazie alla presenza capillare degli agricoltori”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “le imprese agricole sono disponibili ad impegnarsi nelle attività di manutenzione, gestione, prevenzione e sorveglianza d di boschi e foreste nei confronti degli incendi. Occorre cogliere - conclude Moncalvo - le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale”.

Fonte: Coldiretti



MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

mercoledì 19 luglio 2017

Consumi petroliferi di Giugno 2017, +2,7%

Stando a dati ancora provvisori, nel mese di giugno 2017 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a poco più di 5 milioni di tonnellate, con un incremento pari al 2,7% (+133.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di giugno è risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un incremento del 2,0% (+53.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016.
I prodotti autotrazione, a parità di giorni lavorativi, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso è cresciuta del 2,3% (+15.000 tonnellate) rispetto a giugno 2016, mentre il gasolio autotrazione dell’1,9% (+38.000 tonnellate).
Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di giugno hanno segnato, rispettivamente, un incremento del 2,5% e del 2,9%.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 12,9%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 58,6% del totale (era il 56% a giugno 2016), mentre quelle di benzina scendono al 29,8%.
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato è continuata la crescita delle ibride arrivate al 3,3% e del gpl al 6,8%; stabile la percentuale delle elettriche allo 0,1%, mentre è continuato il calo del metano all’1,4%.
Nel primo semestre del 2017 i consumi sono stati invece pari a 28,5 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,1% (-323.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2016.
La benzina nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 3,1% (-114.000 tonnellate) mentre il gasolio un aumento dello 0,2% (+18.000 tonnellate).
Nei primi sei mesi del 2017 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 15 milioni di tonnellate, ha evidenziato un calo dello 0,6% (-96.000 tonnellate).
Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita dell’8,9% con quelle diesel a coprire il 56,5% del totale (era il 56,1% nello stesso periodo del 2016) e quelle a benzina il 32,6%.
Le auto ibride hanno coperto il 3,0% delle nuove immatricolazioni, le elettriche si sono confermate allo 0,1%, quelle alimentate a GPL e a metano rispettivamente al 6,3% e all’1,5%.


Comunicato stampa unione Petrolifera


 I nostri grafici 

Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio

Il grafico con i consumi di petrolio per anno solare. Il consumo mensile sale del 2,7 % rispetto allo stesso mese dell'anno passato, comunque tra i più bassi degli ultimi 12 anni presi in considerazione, scende di a -1,1 % a livello anno 2017..




Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006.


Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento a partire dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2012 e una stabilizzazione a partire dai mesi del 2016 la tendenza percorre una curva a scendere sia pur lentamente.


Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. La curva incerta  va verso il basso.







Prossimamente osserveremo graficamente il consumo dei carburanti.








MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

martedì 18 luglio 2017

Veicoli elettrici: chi si prepara al boom e chi, come l'Italia, resta a guardare

Si moltiplicano gli annunci di paesi che vieteranno la vendita di veicoli a combustione interna entro uno o due decenni. I costruttori si accelerano le conversioni strategiche. L'accelerazione della Cina. Mentre in Italia il quadro è desolante, ma potrebbe cambiare rapidamente.
Gianni Silvestrini
18 luglio 2017










Per chi fosse interessato a leggere l'articolo tratto dall’editoriale della rivista bimestrale QualEnergia (n.3/2017) questo è il link.




MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

lunedì 17 luglio 2017

Fast per i taxi a Firenze



Dovrebbero essere in funzione le 4 colonnine di ricarica rapida (Fast charge da 43 kW) per i 70 taxi elettrici di Firenze. Nella foto vediamo la struttura di ricarica veloce di Viale Guidoni non distante dal Palazzo di Giustizia, che si aggiunge a quella appena installata di Piazza Donatello e alle altre 2 attive da qualche mese in Piazza Francia  e Via del Cavallaccio.
Nei prossimi anni aumenteranno i taxi elettrici a Firenze sperando che siano programmate in tempo le installazioni di nuovi impianti di ricarica Fast in città.






MondoElettrico è anche su   
Partner 



.

venerdì 14 luglio 2017

Il traffico delle autostrade italiane ad Aprile

I dati di preconsuntivo ottenuti per il mese di aprile evidenziano, dal punto di vista del traffico leggero, un risultato assolutamente positivo se confrontato con quanto ottenuto nell’esercizio passato (+13%), laddove il comparto pesante ha invece mostrato una lieve diminuzione che comunque non è stata tale da influenzare più di tanto sul valore del globale dei transiti mensili, stabilitosi su un soddisfacente +2,4%. Bisogna comunque far presente come i suddetti risultati siano in parte frutto della concomitanza del periodo con le festività pasquali, durante le quali si assiste comunemente ad un rialzo delle percorrenze del settore leggero cui fa da contraltare un calo delle percorrenze del trasporto merci.
Per quanto concerne i dati cumulati da inizio anno, in questo primo quadrimestre del 2017 sono stati percorsi sulla rete autostradale a pedaggio quasi ventiquattro miliardi e ottocento milioni di veicoli-km, (con uno scarto in positivo del +2,4% facendo un paragone con l’analogo periodo del 2016).
Passando agli indicatori sulla sicurezza stradale, il mese si è caratterizzato per una diminuzione sia del tasso relativo agli eventi occorsi (-2,8%) sia di quello riferito al numero di persone decedute negli eventi (-7,1%); riguardo quest’ultimo, in particolare, si sottolinea che l’apparente incongruenza tra i numeri assoluti registrati (uguaglianza del numero di decessi nei due periodi a confronto) ed il tasso risultante deriva dal maggiore volume di traffico avutosi nel corrente anno il quale, a parità di eventi, porta ad una percentuale inferiore nel valore finale.
Infine, soffermandosi sui dati complessivi annuali, si segnala la lenta ma costante risalita dell’indice di mortalità che – seppur risentendo ancora del tragico evento occorso nel passato febbraio, le cui conseguenze sui valori in esame non potranno essere assorbite nel breve termine – riprende circa il dieci percento rispetto al mese precedente.

dal comunicato stampa Aiscat


I nostri grafici

Qui di seguito i nostri grafici a cominciare dal traffico con il numero in milioni veicoli-km dei veicoli leggeri. A Aprile +13
%, +2,4 % a livello annuale su un'offerta di 5.761,4 di chilometri disponibili su tutta la rete autostradale.






Si prosegue con dal traffico in milioni veicoli-km dei veicoli pesanti. Il traffico scende del 2,6% e sale del 2,6 a livello annuale.







Per finire col totale della somma leggeri e pesanti +9,2ad Aprile e del 2,4% su base annua.








Ancora più significativo tra i segnali economici è l'andamento definito dal grafico che prende in considerazione la somma dei 12 mesi precedenti al mese considerato, relativo al traffico dei mezzi pesanti destinati al trasporto delle merci e quindi segnale importante da tenere presente per l'andamento della salute economica nazionale.

veicoli leggeri







mezzi pesanti






nell'insieme.











MondoElettrico è anche su   
Partner 



.