Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


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mercoledì 26 febbraio 2020

Ricarica wireless di camion con rimorchio da 40 tonnellate in Svezia


ElectReon ha gestito con successo un sistema di ricarica elettrica di un camion con rimorchio da 40 tonnellate in modalità wireless a un centro di prova in Svezia. Il passo successivo è quello di caricare il camion attraverso il trasferimento di potenza wireless dinamica su una strada pubblica a Gotland, Svezia.

Il progetto Smartroad Gotland è il primo sistema al mondo Wireless Road elettrico (ERS) per autocarri e autobus su strade pubbliche. ERS supporta il trasferimento di energia elettrica ai veicoli durante il movimento e ha un grande potenziale per la decarbonizzazione nel settore dei trasporti e di aumentare l'efficienza energetica con una ridotta quantità di batterie. Smartroad Gotland è supportato e finanziato dalla Swedish Transport Administration, l'Amministrazione stradale svedese, ed è condotto da ElectReon AB, una controllata svedese della società israeliana ElectReon wireless. L'obiettivo del progetto è quello di dimostrare che la tecnologia di ElectReon è pronta per la commercializzazione e per fornire ai decisori conoscenze necessarie per la distribuzione ERS su larga scala.

I test effettuati

La soluzione di trasferimento di potenza wireless ElectReon è già stato implementato e testato presso i laboratori della società a Beit Yanai, Israele. L'azienda ora ha costruito un impianto di prova vicino a Stoccolma presso l'impianto di NCC, una delle più grandi imprese di costruzione nella regione nordica e uno dei partner del progetto ElectReon demo Smartroad Gotland.

Lo scopo del nuovo impianto di prova è stato quello di integrare e testare il sistema ElectReon completo con unità di gestione, bobine, e ricevitori prima che le operazioni siano avviate sulla strada pubblica di Gotland. Cinque i ricevitori sono stati installati sul rimorchio di un camion elettrico da 40 tonnellate. Il test si è svolto in condizioni invernali, con temperature intorno allo 0°C.

I risultati hanno mostrato che il sistema riesce a caricare con successo il camion elettrico attraverso il trasferimento di energia senza fili. Il sistema è stato attivato e controllato a distanza permettendo la gestione di tutti i parametri di carica e misura pertinenti. Ciascun ricevitore acquisisce circa 20 kW con un'efficienza di circa il 90%.

ElectReon ha recentemente superato le prove di compatibilità elettromagnetica (EMC) eseguite presso un laboratorio a Tel Aviv. La revisione è stata fatta da cinque agenzie svedesi e ha dimostrato che il sistema è pronto per il funzionamento su strade pubbliche. Per verificare questi risultati in un ambiente reale, RISE Research Institute di Svezia ha messo in atto un test EMC e EMF sul terreno di prova. I risultati preliminari verificati confermano i risultati soddisfacenti di laboratorio.

Passo successivo

Con i test di integrazione ora condotti, il camion è pronto per la ricarica dinamica su strade pubbliche  all'inizio di marzo . Questo sarà il primo camion funzionante su un sistema stradale elettrico wireless pubblica. Il camion verrà controllato nel primo tratto di strada elettrico che è stato preparato nel novembre 2019, nel corso del 2020 una ulteriore infrastruttura sarà implementata su un percorso di 1,6 km di strada elettrificata su un tratto complessivo di 4 km.


Come funziona la tecnologia

Il sistema è composto da tre elementi fondamentali: una bobina di trasferimento di energia ad un ricevitore sul veicolo ed un'unità di gestione controllo del processo. L'unità di gestione è collegata alla rete elettrica e trasferisce energia delle bobine di rame sepolte 8 cm sotto la carreggiata  quando un veicolo è esattamente sopra. L'energia viene trasferita in modalità wireless dalla bobina ad un ricevitore montato sotto del veicolo. Il sistema fa in modo che solo i veicoli riconosciuti ricevano energia e tiene traccia di quanto ogni cliente dovrebbe pagare per il consumo di energia.
Un'autovettura ha bisogno di un ricevitore e un camion da 40 tonnellate ne userebbe cinque ma utilizzando la stessa infrastruttura.

Fonte news.cision.com



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lunedì 10 settembre 2018

Il filocarro e l'autostrada elettrica saranno sperimentati anche in Italia

Dalla fine della settimana scorsa compaiono articoli nei giornali nazionali che riguardano un  progetto di sperimentazione che prevede una prima fase di studio pilota. Si tratta di realizzare l'elettrificazione di un 6 km tra Calcio e Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, dell'autostrada Brebemi A35 che permetterà ai filocarri della Siemens (elettrificazione) e la Scania (il gruppo svedese che produce veicoli industriali) per quanto concerne i camion, filocarri, di viaggiare a emissioni zero nell'ambito di una via libera dei ministeri dei Trasporti e dell'Ambiente. In una seconda fase, una volta verificata la funzionalità, l'efficienza e la sostenibilità economica dell'operazione, sarà possibile procedere all'elettrificazione dell'intera autostrada, impiegando anche pannelli fotovoltaici per produrre energia. 
Il progetto è stato presentato a Brescia al convegno “Il trasporto elettrico delle merci su strada”, organizzato nell'ambito di European Truck Festival tra l'8 e il 9 settembre 2018.

Il complesso sistema di elettrificazione non è una novità assoluta né lo è la volontà di sperimentazione essendo in atto attualmente  in Svezia, Germania e California.

Questo oggi, ma nel passato in sistema della elettrificazione di un tratto stradale insieme alla realizzazione di filocarri si ha avuto molti anni di operatività, non sperimentazione quindi, proprio da noi, in Italia, in Valtellina  dal 1938 al 1962 nella costruzione della diga per la centrale idroelettrica, con ottimi risultati. Ma non solo, infatti molti sono i tratti stradali dove enormi filocarri attualmente trasportano con successo materiale da scavo nelle miniere di tutto il mondo.

Già a febbraio di quest'anno l'AD di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, intervenuto al convegno "Open Italy" organizzato da Enel  foundation e Aifi nell'ultimo giorno di Gennaio aveva dichiarato l'interesse per una elettrificazione delle autostrade e un'osmosi tra ferrovie e strade  in quanto non c'è spazio per portare il 93% delle merci dalle strade alle ferrovie, dove oggi viaggia appena il 7%.

L'attuale idea è quella di dotare la tratta autostradale di una linea elettrica sospesa, come quella dei tram, in entrambe le direzioni, che alimenterà gli autocarri Scania dotati di motore elettrico alimentato attraverso un pantografo mentre, al di fuori della corsia autostradale, il veicolo potrà circolare, sempre tramite lo stesso motore elettrico, alimentato dalle batterie di cui dispone, o eventualmente tramite un motore a combustione interna (speriamo di no).

Scania ha già al suo attivo in Svezia due chilometri di strada elettrica realizzati sulla E16 vicino alla città di Gavle. In Germania, tra il 2019 e il 2020, è prevista la costruzione di tre nuove autostrade elettrificate.

Speriamo davvero che il sistema non trovi ostacoli esterni alle problematicità tecnologiche (che non esistono) e si sviluppi sistematicamente dappertutto. E' la via giusta.






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lunedì 16 aprile 2018

Ricarica 'dinamica' per veicoli elettrici sotto esame in Svezia col progetto eRoadArlanda

La Svezia si è posta l'obiettivo di uscire dai combustibili fossili entro il 2030 quindi uno dei modi per raggiungere questa finalità è elettrificare tutti i mezzi di trasporto, camion e auto.

Una prima sperimentazione è stata avviata per elettrificare le autostrade con il recente avvio del progetto per i trasporti con i filocarri elettrici alimentati dalle linee bifilari sospese sopra le carreggiate a cui si aggiunge questa, del tutto inusuale, mai vista prima, con una nuova tecnologia applicata sui camion ovvero la sperimentazione su un tratto di circa 2 km in una strada pubblica vicino a Stoccolma che collega l'aeroporto di Stoccolma Arlanda a un sito logistico al di fuori della capitale.

L'energia viene trasferita al veicolo elettrico da due binari inseriti nella pavimentazione della strada tramite un braccio mobile fissato sul fondo del veicolo ed in grado di scollegarsi in caso di sorpasso di un altro veicolo sollevandosi automaticamente.

La strada elettrificata è divisa in segmenti di binari lunghi 50 metri, i quali sono alimentati singolarmente solo quando un veicolo transita sopra di essi.

Questa "carica dinamica", contrariamente all'uso delle colonnine di ricarica stradali, permette di avere dei pacchi batterie montati a bordo di dimensioni più piccole e conseguentemente avere anche un costo inferiore che si ripercuote sull'intero veicolo elettrico.

Come dichiara a The Guardian (12 Aprile) Hans Säll, amministratore delegato del consorzio eRoadArlanda responsabile del progetto, in Svezia ci sono circa mezzo milione di chilometri di strade, di cui 20.000 km sono autostrade che,  se venissero elettrificate, sarebbero più che sufficienti  per permettere di raggiungere la successiva sezione di 'carica dinamica' ad un qualsiasi veicolo elettrico considerando che la distanza massima tra due autostrade non è mai superiore a 45 km, un chilometraggio alla portata di tutte le auto elettriche che possono percorrere abbondantemente quella distanza già oggi senza dover essere ricaricate. Alcuni credono che sarebbe sufficiente elettrificarne 5 mila km.

Sembra che non vi sia pericolo di sorta per chi dovesse incappare casualmente sui binari  non essendo percorsi da elettricità in superficie ma solo cinque o sei centimetri più in basso ed anche se la strada  fosse inondata dall'acqua il potenziale di elettricità in superficie sarebbe solo di un volt. Vi si potrebbe camminare a piedi nudi. 
Il costo è  di 1 milione di euro al chilometro, molto più basso del costo di 1 km di una qualsiasi linea tranviaria urbana.

In un video come funziona





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giovedì 28 settembre 2017

La più grande acquisizione di autobus elettrici in Europa è in Norvegia

Europa, Norvegia, Trondheim. Trondheim è una cittadina con poco più di 187 mila abitanti situata a nord della capitale norvegese Oslo.

Qui il sole nel solstizio d'estate sorge alle 03:01 e tramonta alle 23:38 mentre nel solstizio d'inverno il sole sorge alle 10:01, rimane molto basso all'orizzonte e tramonta alle 14:31, quindi "l'illuminazione incidente" in quattro ore e mezza di luce diretta è veramente debole. La luce solare incidente per tutto il giorno tende all'oro-arancio.

L'azienda di trasporto pubblico di questa medio piccola città ha effettuato il più grande ordine d'Europa  in un unica soluzione acquistando  25 autobus completamente elettrici Volvo 7900.
La AtB, azienda  che gestisce il del trasporto pubblico a Trondheim, apre la strada per l'introduzione di tecnologie di propulsione alternative dopo essere stata nel 2010 tra i primi in Europa a ordinare autobus ibridi dalla casa automobilistica svedese. I nuovi autobus completamente elettrici dovranno percorrere distanze tra i 12 e 15 km ciascuna a partire dall'agosto 2019. Con l'acquisizione da parte dell'operatore Marea Buss a Trondheim avrà la più grande flotta di autobus elettrici/ibridi in Norvegia per un totale di 35 autobus elettrici, compresi i 25 nuovi autobus.

I bus completamente elettrici sono venduti con un pacchetto completo chiavi in ​​mano dal produttore scandinavo comprendendo la manutenzione di tutti i veicoli comprendendo anche le batterie ad un costo fisso mensile. I bus saranno ricaricati velocemente a fine tratta con un biberonaggio alle stazioni di ricarica utilizzando un'interfaccia OppCharge aperta che può essere utilizzata anche da altri bus elettrici. L'energia elettrica che ricaricherà le batterie sarà rinnovabile il che permetterà ai bus di essere assolutamente esenti da emissioni locali e distali.

Fatto da non sottovalutare ma anzi da sottolineare è che il consumo di energia per questi  autobus elettrici è di circa 80% un meno (!!) rispetto ai corrispondenti autobus diesel.


Dal comunicato Volvo e altre fonti




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venerdì 24 giugno 2016

In Svezia inaugurata la prima strada elettrica

Il 22 giugno, la Svezia è diventata uno dei primi paesi al mondo a testare trasporti pesanti su strade pubbliche con l'inaugurazione della tratta  E16 in Sandviken.
Le strade elettriche ci porteranno ad un passo dal raggiungimento dell'obiettivo di bandire i trasporti basati sui combustibili fossili e per raggiungere le  zero emissioni di anidride carbonica. Questo è un modo per  sviluppare trasporti intelligenti per salvaguardare l'ambiente usando la rete stradale esistente. Potrebbe essere un buon integratore tra la rete stradale e la ferroviaria di oggi, dice Lena Erixon, direttore generale della Trafikverket.
Le tecnologie per strade elettriche si sono sviluppate rapidamente negli ultimi anni, e alcune sono ora abbastanza mature da essere testate. L'anno scorso, la Swedish Transport Administration, insiem a Vinnova e l'Agenzia Svedese per l'Energia, ha deciso di dare sostegno ai due impianti di prova. I due sistemi si differenziano soprattutto su come l'energia elettrica viene trasferita ai veicoli pesanti. Il test sulla E16 in Sandviken, nella regione Gävleborg,  comporta l'utilizzo di un collettore di corrente piazzato sul tetto della cabina del camion convogliando la corrente ad un motore elettrico ibrido nel camion. Fuori Arlanda, la società consortile eRoadArlanda, metterà alla prova una tecnologia che nella carreggiata permetterà  di ricaricare il veicolo durante il suo viaggio. Per il momento, il lavoro si svolgerà su una strada chiusa al traffico normale, ma il piano vuole portare a dimostrare che la tecnologia è adatta ad essere immessa nel flusso stradale ordinario, già nel prossimo anno.
 I test proseguiranno per tutto il 2018. Essi forniranno conoscenza di come far  funzionare le strade elettriche nella pratica, e se la tecnologia potrà essere utilizzata in futuro. L'esperimento si basa sull'obiettivo postosi dal governo sull'efficienza energetica e un free-combustibili fossili flotta di veicoli entro il 2030, e contribuirà a rafforzare la competitività della Svezia.

Il tratto di prova sulla E16 è lungo due chilometri. La tecnologia è simile a quella metropolitana leggera, ovvero filobus, con linee di contatto a 5,4 metri sopra la carreggiata. Il veicolo ha un conduttore di corrente continua sul tetto a 750 volt. Il conduttore di corrente è in grado di connettersi automaticamente fino alla  velocità di 90 km / h. Il tratto di prova è dotata di palòi di sostegno della bifilare posti a 60 metri l'uno dall'altro che reggono le linee elettriche. In una zona di riposo, vi è un trasformatore in corrente continua a bassa tensione dello stesso tipo come nella rete metropolitana leggera. Il traffico normale sulla strada non sarà influenzato.

La storia del 'filocarro'

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venerdì 9 ottobre 2015

Svezia 100% energia rinnovabile

L'articolo de La repubblica nella sezione Economia e Finanza,  La Svezia dice addio al carbone: l'energia sarà rinnovabile al 100% , promette un futuro pulito per la Svezia dove la produzione di energia elettrica sarà esclusivamente rinnovabile salutando definitivamente all'energia fossile.
L'annuncio è del premier Stefan Löfven, davanti all'assemblea generale dell'Onu: "I bambini devono crescere in un ambiente sano, privo di tossine. Combattere le sostanze nocive e far pagare chi inquina è alla base del nostro modo di fare politica".
La  Svezia è un paese industrializzato con dieci milioni di abitanti che vuole convertirsi all'energia pulita in un arco di tempo di 20 anni seguendo l'esempio di altri paesi nordici come la Danimarca che in una normale giornata di vento il 140% del proprio fabbisogno energetico attraverso le pale eoliche esportando poi la quantità in eccesso in Germania, Svezia e Norvegia. L'Islanda il suo compito lo ha già quasi tutto completato coprendo quasi il 100% del proprio fabbisogno.
Il governo Svedese ha messo a bilancio 4,5 miliardi di corone (484 milioni di euro) da investire in infrastrutture verdi, dai pannelli solari alle turbine eoliche, dal trasporto pubblico pulito a reti energetiche più "intelligenti". Altri 50 milioni di corone saranno spesi in ricerca e sviluppo per lo stoccaggio dell'elettricità e un miliardo sarà investito per migliorare i palazzo residenziali e renderli più efficienti.
Fuori dai confini svedesi, poi, saranno spesi 500 milioni di corone l'anno per realizzare infrastrutture verdi nei paesi in via di sviluppo con l'obiettivo di dare "un segnale importante" al mondo occidentale in vista della conferenza Onu sui cambiamenti climatici che si terrà a dicembre a Parigi.


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martedì 16 giugno 2015

In Svezia inizia il trasporto pubblico con autobus elettrici, il presente non solo il futuro

Si legge in un comunicato stampa della Volvo Bus ciò che viene considerato come l'inizio del trasporto pubblico del futuro che non potrà essere diverso da quello che utilizzi gli autobus elettrici. La città svedese di Gothenburg lancia il trasporto pubblico con un primo itinerario autobus elettrici inaugurato il 15 di giugno. Gli autobus sono silenziosi e senza emissioni e funzionano con l'elettricità prodotta dall'eolico e idroelettrico. La linea è composta di autobus tra i più moderni al mondo su cui,tra le altre cose, i passeggeri possono ricaricare i loro telefoni a bordo.
Gli autobus alimentati completamente da energia rinnovabile fanno ora parte di un sistema di trasporto pubblico con l'autolinea 55 con tre autobus completamente elettrici e sette autobus ibridi elettrici. Gli autobus sul percorso, che va da Chalmers Johanneberg a Chalmers Lindholmen, attraverso il centro di Göteborg, sono dotati a bordo sia di wi-fi che sistemi di ricarica per i telefonini. Le batterie degli autobus vengono ricaricate velocemente al capolinea.
Niklas Gustafsson, Chief Sustainability Officer di Volvo Group afferma che la linea 55 sviluppa e dimostra che esiste un nuovo, attraente sistema di trasporto collettivo che è sostenibile valido per il futuro. Oltre ai bus attuali, ElectriCity, il progetto complesso in cui è inserito questo progetto in particolare, sviluppa e testa nuovi sistemi alla fermata del bus, sistemi di gestione del traffico, i concetti di sicurezza e sistemi di approvvigionamento energetico. La nuova linea di autobus elettrico non solo mette Goteborg sulla mappa per sistemi di trasporto pubblico innovativi, ma anche apre nuove possibilità per la pianificazione urbana, tenuto conto che,  con il percorso dei bus elettrici,  vuole essere una città più sostenibile e aperta con gli spazi pubblici interessanti e una ricca vita urbana. Il progetto dimostra anche l'ambizione e la strategia per attrarre competenze e investimenti che aiutano a ridurre l'impatto ambientale e sviluppare la collaborazione tra gli amministratori locali, l'industria e il mondo accademico.


Il video
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martedì 25 giugno 2013

Nuove proposte di autocarri e bus elettrici per le lunghe distanze

La certezza da cui parte Volvo Group è che nel futuro avremo camion e pullman elettrici  alimentati in continuo da energia elettrica senza dover trasportare grandi pacchi batterie. La loro proposta potrebbe essere una soluzione per i camion e bus che devono percorrere lunghe distanze pur essendo totalmente elettrici. Veicoli  per un trasporto su strada  sostenibile attuando soluzioni che permettano di funzionare grazie alle energie rinnovabili.
La soluzione è già stata risolta, secondo i tecnici Volvo, con gli autobus utilizzati in città grazie alla ricarica rapida effettuata su un pacco batterie con capacità più modesta (o supercaps) alle fermate nei pochi minuti in cui salgono e scendono i passeggeri. Ma questa soluzione non può essere applicata sui quei veicoli elettrici che hanno da percorrere centinaia o migliaia di chilometri senza fermarsi. Tenere a bordo grandi batterie per viaggi lunghi significa  perdere capacità di carico o posti per i passeggeri, quindi da qui nasce l'idea di Volvo di una fonte esterna, continua, che alimenti il motore elettrico di trazione. Una linea continua che trasmetta energia elettrica, interrata, pronta e disponibile in qualsiasi istante. Una via di compromesso tra i tram poco funzionali per il fatto di essere costretti a viaggiare in un percorso predefinito e rigido costituito dai binari e il filobus che acquisisce energia dalla linea bifilare sospesa a qualche metro di altezza da terra. Spiegando meglio, il metodo attualmente sviluppato e testato dal gruppo Volvo, unitamente ad Alstom, comporta due strisce di alimentazione incorporate nella superficie della strada lungo l'intera sua lunghezza. La linea elettrica sarà costruita in sezioni e solo una sezione alla volta sarà sotto tensione, cioè solo quando vi passi sopra un camion. A questo scopo lo scorso anno, Volvo ha costruito una pista lunga 400 metri, presso il suo stabilimento di  Hällered fuori Göteborg, per un test di prova.
Tuttavia, una grande quantità di ricerca rimane ancora davanti prima che questo sistema possa diventare una realtà. Esso comporta il continuo sviluppo tecnico del collettore di corrente, motore elettrico e sistemi di controllo richiesti.
Vi sono anche importanti problemi economici poichè una soluzione di questo tipo richiede investimenti nella ri-costruzione di strade, manutenzione continua, modalità di fornitura di energia elettrica  con i vari modelli di pagamento, ecc. 'Un sacco di problemi economici, ma, se vogliamo riuscire a creare sistemi di trasporto sostenibili - dicono alla Volvo - dobbiamo investire significativamente in ricerca ora. '


Questo tipo di approccio mi ricorda molto da vicino quello realizzato dalla nostra Ansaldo, il Progetto Stream (Sistema di TRasporto Elettrico ad Attrazione Magnetica) di una quindicina di anni fa, il cui sviluppo non è stato portato avanti dopo un test del sistema effettuato a Trieste (se no ricordo male) allestendo una pista di un chilometro circa. All'epoca mi sembrava un'idea geniale e forse lo era, ma adesso (anche se l'applicazione è datata) esistono soluzioni meno raffinate, più semplici ed economicamente più sostenibili (oltre che ambientalmente sostenibili) meno aggressive per le nostre strade e autostrade già esistenti e pronte per l'uso con investimenti di uomini e materiali fissi e mobili più o meno impattanti. Mi riferisco la soluzione tecnologica dei filocarri di cui abbiamo parlato diffusamente nel recente passato dedicando alcuni post.



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sabato 17 marzo 2012

Il filocarro svedese

Era un bel po' di tempo che non trattavamo più l'argomento dei 'mezzi elettrici a filo'. Dopo avere speso qualche post alla ricerca di dati e ragioni sulla scelta del filobus al posto dei tram come ragionevole esercizio di una pratica, veloce, economica soluzione in ambito urbano, adesso prendo una segnalazione di un nostro lettore, Raimondo, che ringrazio, per tornare sulla questione.
Un post (Due idee elettriche per l'industria) l'avevamo dedicato per proporre una possibile soluzione alternativa ai mezzi di trasporto tradizionali nelle tratte autostradali come evoluzione dei famosi filocarri della Valtellina (utilizzati dal '38 al '62 dello scorso secolo per trasportare materiali utili alla costruzione della diga) e, addirittura proponendoli come integrazione, in qualche caso vera e propria sostituzione, delle vie ferrate. I filocarri erano in grado di coprire un percorso di 80 chilometri senza nessun problema di capacità di carico e guidabilità. Come quasi sempre accade un'idea brillante nata dalle nostre parti non viene ritenuta geniale se non quando se ne appropriano altri i quali non fanno altro che aggiornare l'idea applicando tecnologie più moderne. In Svezia stanno per fare proprio questo. A Giugno la decisione finale. Stanno per elettrificare un tratto stradale di 100 km per rendere possibile il passaggio di autocarri collegati a linee bifilari elettriche che trasportano materiali ferrosi estratti dalle miniere del nord del paese nel tragitto tra le città di Kaunisvaara e Svappavaara. Il Ministro per le Infrastrutture, la Signora Catharina Elmsäter-Svärd, si dimostra molto felice quando parla del progetto del Nuovo Nord  come un'alternativa ecologica alla ferrovia,troppo costosa e richiede troppo tempo per la realizzazione,  silenziosa e più rispettosa dell'ambiente rispetto agli autotrasporti convenzionali.
Questi filocarri elettrici, atti a trasportare 90 tonnellate di materiali invece delle consuete 60 tonnellate trasportate dagli automezzi tradizionali diesel, saranno congegnati in modo tale da gestire automaticamente il posizionamento del trolley e il distacco dai fili elettrici laddove si devono superare tratti stradali con cavalcavia o vari altri tipi di ostacoli aerei.
Una ferrovia a doppio binario costerebbe più di 10 / 15 miliardi di corone con investimenti a carico dello Stato, mentre per elettrificare la strada principale il costo è di soli 1,5 miliardi, più 1 miliardo per rafforzare la strada e renderla  adatta a sopportare il traffico pesante.
Nessun bisogno di realizzare costosissime ferrovie ad hoc, senza distruggere un territorio con nuove infrastrutture, semplicemente si deve continuare ad utilizzare una infrastruttura esistente, adattandola strutturalmente alle nuove esigenze, in tempi rapidi, realizzando un notevole abbattimento dell'inquinamento e del consumo dei carburanti.

Un filocarro silenzioso ogni sette minuti.


Video da: http://svt.se/

Sullo stesso argomento:
- Camion elettrico/ibrido alimentato come un filobus. Due piani di robustezza
- La busvia elettrificata più lunga del mondo
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sabato 7 gennaio 2012

Volvo XC60 Plug-in Hybrid

Al  Nord American International Auto Show 2012 a Detroit dal 9 al 22 gennaio, Volvo Car Corporation presenterà una nuova ibrida plug-in. La Volvo XC60 Plug-in Hybrid Concept è una vettura elettrica, un ibrido estremamente economico (non sono stati diffusi i prezzi, ndr), potente, ad alte prestazioni tutto in uno. Con il semplice tocco di un pulsante, il guidatore decide come utilizzare il motore ad alte prestazioni a benzina e il motore elettrico.  350 cavalli, 260 kW.
Detto per inciso dovrebbe essere un sogno ed una manna caduta dal cielo per la manovra Monti (La manovra tassa anche ...). 
Il guidatore sceglie la modalità di guida tramite tre pulsanti sul cruscotto. I pulsanti conferiscono  a tre modalità (temperamenti) diverse a disposizione nella vettura: Pure, Hybrid e Power.
- In modalità Pure la vettura viene mossa solo dal motore elettrico fino a 35 miglia, secondo le normative USA con zero emissioni allo scarico nel traffico urbano o 45 km in base al ciclo di certificazione europeo NEDC.
- La modalità ibrida, Hybrid, è l'impostazione standard della macchina all'accensione. Il motore a benzina e il motore elettrico cooperano per fornire il massimo di potenza con il minimo impatto ambientale. Secondo il ciclo di certificazione europeo NEDC di guida, le emissioni di CO2 di 53 g / km (2,3 l/100 km) - che si traduce in un risparmio di carburante di oltre 100 mpg. Utilizzando gli standard di certificazione degli Stati Uniti, che includono le emissioni dalla produzione di energia elettrica, il consumo di carburante combinato di guida continuo è di 50 mpg. La vettura ha una percorrenza totale di esercizio fino a 600 miglia (960 km).
- In modalità Power, la tecnologia è ottimizzata per creare la massima potenza possibile. Il motore a benzina con 280 CV e 380 Nm (280 Nm) è combinato con il motore elettrico da 70 CV (51 kW)e 200 Nm (148 Nm). Di coppia istantanea del motore elettrico contribuisce all'accelerazione della vettura da 0 a 60 mph in 5,8 secondi (0-100 km / h in 6,1 secondi).

Le ruote anteriori della XC60 Plug-in Hybrid Concept sono alimentati da un motore quattro cilindri a benzina turbocompresso.

Il motore della Plug-in Hybrid Concept XC60 non ha un motore convenzionale di avviamento o alternatore. Al suo posto vi è un motore integrato di avviamento che è anche generatore, posizionato tra il motore e la trasmissione. L'ISG è in grado di fornire un extra di 34 kW (45 CV) durante l'accelerazione. Consente anche di ricaricare la batteria durante la frenata.

L'asse posteriore del Plug-in Hybrid Concept XC60 è azionato da un motore elettrico produce 70 cavalli di potenza. E 'alimentato da un pacco batteria  agli ioni di litio di 12 kWh installato sotto il pianale del vano di carico.
Il pacco batteria viene ricaricata da una normale presa di corrente a casa o in un parcheggio provvisto di presa elettrica. Il tempo di ricarica varia a secondo della corrente. Se è disponibile il  220 V  12A si ha una ricarica completa in solo  3,5 ore. Con 110V/12A una carica completa richiede 7,5 ore.

E'  anche possibile  riscaldare o raffreddare l'abitacolo mentre si ricarica la vettura  in modo da rendere l'inizio del viaggio più confortevole.  

Il conducente può anche collegare alla macchina tramite una applicazione di telefonia mobile accedendo ad una vasta gamma di dati, come il livello di carica della batteria, l'autonomia residua, e la posizione e la disponibilità della più vicina stazione di ricarica. Tramite l'applicazione, è possibile verificare se il cavo del caricabatterie è collegato, ed è anche possibile pre-programmare il clima interno della vettura. 

La modalità a quattro ruote motrici elettriche nella XC60 Plug-in Hybrid Concept si attiva premendo il pulsante AWD (All Wheel Drive), l'unità di controllo centrale distribuisce la potenza tra le ruote a benzina-driven anteriore e l'assale posteriore ad azionamento elettrico.
 Le quattro ruote motrici elettriche sono state progettate per fornire una migliore trazione quando si inizia e quando si guida su strade scivolose, per esempio nella neve o fango.

Forse non tutti sanno che il marchio Volvo fu registrato nel 1915, nel 1927 fu applicato alle automobili, dal momento che il termine latino "volvo", termine indicante movimento, dinamicità, poteva adattarsi molto bene anche alla produzione di autovetture.


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mercoledì 12 gennaio 2011

La Volvo elettrica affronta il crash-test

Nell'ambito del Salone dell’Auto di Detroit (North American International Auto Show) in apertura dal 10 al 23 di questo mese, Volvo si è proposta di dimostrare che l'auto elettrica è da considerarsi assolutamente sicura. La dimostrazione viene non tanto dalle assicurazioni verbali di Mr. Stefan Jacoby, presidente e CEO di Volvo Cars., quanto  dal crash-test effettuato e dal video diffuso dalla casa automobilistica svedese, di proprietà Ford Motor Company.
Dall'articolo del The Thelegraph .

"Questo è della massima importanza non solo per il guidatore e passeggeri di un'auto elettrica, ma anche per i servizi di soccorso. "

In particolare le batterie ad alta tensione ma anche i cavi restano completamente intatti dopo una collisione è di vitale importanza per la sicurezza. Qui di seguito il crash-test della Electric C30 a 40 miglia all'ora (65 km/h) in "off-set frontale" di prova, per dimostrare come i componenti elettrici chiave rimangano intatti.


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domenica 19 settembre 2010

Una Saab elettrica? Perchè no?

La vedremo alla fine del mese di settembre al salone di parigi. Debutterà in Francia (30 settembre - Paris Auto Show) la station wagon Saab 9-3 e Power nuova nata dalla collaborazione tra l'industria svedese e la Boston-Power Inc. di Westborough nel Massachusetts.

Secondo gli esecutori della trasformazione in elettrica, la vettura avrà il 27% in più di percorrenza rispetto ai concorrenti della stessa categoria. Verranno prodotte una settantina di vetture al fine di verificare il design della futura vettura elettrica.

Gettato alle ortiche il motore endotermico la trazione sarà garantita da un motore elettrica della potenza di 137 kW alimentati da batterie al litio per 200 chilometri prima che sia necessaria una ricarica. Ricarica all'80% in 30 minuti. Velocità di punta 150 km/h, da 0 a 100 in 8,5 sec..

Boston-Power Inc. dichiara di assumere 110 lavoratori per lo stabilimento di Westborough, considerando che a Tawan già è operativo lo stabilimento che produce le batterie agli ioni di litio., con 440 operai.

Fonte: Boston.com

... poi vedremo quanto spazio resta a lorsignori.

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domenica 20 dicembre 2009

Auto elettrica Volvo electric C30

Un'altra anticipazione di quella che sarà l'auto elettrica ufficialmente esposta al North American International Auto Show 2010 di Detroit (10-20 Gennaio) viene dalla Volvo.

Grazie all'aiuto di 28 miliardi di corone svedesi (2,7 miliardi di euro) che il Governo locale ha messo a disposizione di Volvo e Saab nel 2011 verranno messi su strada 50 esemplari di auto elettriche derivate dalla Volvo C30 e dati ad altrettanti automobilisti selezionali per test della durata di 2/3 anni.

Le batterie saranno agli ioni di litio ricaricabili in circa 8 ore da una comune presa casalinga (230V) o da apposite stazioni di ricarica stradali. Autonomia 150 Km e velocità di punta 130 km/h.

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martedì 20 ottobre 2009

ECarTec a Monaco di Baviera per la mobilità elettrica

Dal 13 al 15 Ottobre al Monaco di Baviera si è svolta la prima fiera interamente dedicata alle tecnologie avanzate di Powertrain (trazione elettrica) eCarTec - 1a Fiera Internazionale di Mobilità elettrica- per informare di tutte le nuove attività che possono sorgere nel settore delle auto elettriche nei prossimi anni. Dalle infrastrutture come l'elettricità e le colonnine di ricarica e le stazioni di sostituzione delle batterie alla produzione di auto elettriche e batterie fino al tema generale dell'integrazione di auto elettriche in una rete elettrica intelligente.

La fiera è sotto l'egida simbolico di Martin Zeil, il ministro bavarese per gli Affari economici e si rivolge in particolare ad un pubblico professionale, ma anche i decisori della politica e dell'amministrazione pubblica, e agli utenti finali.

Tra gli espositori alla prima mostra bavarese sono presenti i più importanti produttori mondiali di batterie, auto elettriche e produttori di energia elettrica.

Fonte: cleanthinking.de

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Vattenfall e Volvo hanno lanciato una joint venture per inserire nel mercato un veicoli ibrido entro il 2012.

Vattenfall è un'azienda svedese produttrice di energia elettrica. È la quarta maggiore fornitrice di energia elettrica in tutta Europa. È una delle maggiori società che, pur essendo stata liberalizzata per volontà dell'Unione Europea, è rimasta di proprietà statale.





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martedì 2 giugno 2009

La Volvo in joint-venture con Vattenfall per auto ibride plug-in

La Volvo Cars e Vattenfall hanno dato avvio ad una joint-venture per introdurre auto ibride plug-in entro il 2102 secondo quanto ha dichiarato ieri Stephen Odell, presidente e CEO di Volvo Car Corporation.

La partnership svedese, che porterà alla produzione in serie plug-in di auto ibride in Svezia nel 2012 alimentate da energia elettrica e gasolio, coinvolgerà finanziariamente congiuntamente le due società per lo sviluppo delle nuove auto.

Già nel gennaio 2007, la Volvo Car Corporation e Vattenfall hanno avviato un progetto congiunto con l'obiettivo di testare e sviluppare la tecnologia plug-in, adesso si passa alla seconda fase del progetto.

Vattenfall e Volvo Car Corporation ritengono che la produzione in serie di auto ibride plug-in e lo sviluppo di infrastrutture siano in grado di generare nuovi posti di lavoro e contribuire a mantenere la posizione della Svezia all'avanguardia nel campo delle tecnologie ambientali più avanzate.

L'elettricità è molto adatta come una fonte di alimentazione per auto. Un motore elettrico ha una elevata efficienza di rating e consuma circa un quinto delll'energia necessaria per alimentare un motore che funziona con combustibili fossili.

Il prezzo di acquisto del ibridi plug-in sarà superiore a quella delle macchine con la tecnologia convenzionale a causa del costo delle batterie ma, tenuto conto del costo più basso dell'energia elettrica in confronto ai carburanti tradizionali, i costi di alimentazione si ridurranno di un terzo rispetto alle auto diesel.

Vattenfall offrirà l'opportunità agli acquirenti di firmare un contratto per ricaricare la propria macchina con energia prodotta da fonti rinnovabili quali l' eolico e l'idroelettrico.

Il comunicato stampa

Vattenfall è un'azienda svedese produttrice di energia elettrica. È la quarta maggiore fornitrice di energia elettrica in tutta Europa. È una delle maggiori società che, pur essendo stata liberalizzata per volontà dell'Unione Europea, è rimasta di proprietà statale (da Wikipedia).

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