Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


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giovedì 20 aprile 2017

Il più grande impianto fotovoltaico del continente americano sarà Enel

Enel S.p.A. (“Enel”), attraverso la controllata messicana per le rinnovabili Enel Green Power México (“EGPM”), ha avviato la costruzione dell’impianto solare fotovoltaico di Villanueva (754 MW1) a Viesca, nello Stato messicano di Coahuila. Villanueva è il più grande impianto fotovoltaico in costruzione nel continente americano e il più grande progetto solare di Enel a livello mondiale. L’avvio dei lavori è avvenuto oggi alla presenza di Rubén Moreira Valdez, Governatore dello Stato di Coahuila, e Paolo Romanacci, Responsabile Energie Rinnovabili per l'America Centrale di Enel.

“L’avvio della costruzione di questo impianto da record è un'altra importante tappa della crescita di Enel – ha commentato Paolo Romanacci. “Proseguiamo così nell'attuazione della nostra strategia industriale in Messico, che è per noi un Paese chiave. Siamo entusiasti di contribuire ulteriormente allo sviluppo del settore elettrico messicano con l'energia pulita generata da Villanueva e dai diversi progetti solari ed eolici che abbiamo in esecuzione per un totale di 530 MW. Enel è un protagonista nello sviluppo sostenibile del Messico, dove il nostro approccio di creazione di valore condiviso per tutti i nostri stakeholder nel mondo sta funzionando in maniera ottimale”.

Enel prevede di investire circa 650 milioni di dollari USA nella costruzione di Villanueva, come previsto dal Piano strategico del Gruppo, tramite fondi propri. Villanueva è di proprietà delle controllate di EGPM Villanueva Solar SA de CV e Parque solar Villanueva Tres SA de CV, e comprende gli impianti di Villanueva 1 (da 427 MW) e Villanueva 3 (da 327 MW), che saranno costruiti in contemporanea. I 754 MW complessivi entreranno in esercizio nella seconda metà del 2018, generando oltre 1.700 GWh l'anno, pari alla domanda di oltre 1,3 milioni di famiglie messicane, evitando l'immissione in atmosfera di oltre 780mila tonnellate di CO2.

A marzo del 2016 in occasione della prima gara pubblica a lungo termine che si è svolta a seguito delle riforme energetiche del Paese, Enel ha ottenuto il diritto di firmare contratti di fornitura di energia per quindici anni e di certificati verdi per 20 anni per circa 1 GW di capacità solare, con Villanueva 1, Villanueva 3, e con i 238 MW del progetto solare Don José. Enel si è aggiudicata una capacità superiore a quella di qualsiasi altro partecipante alla gara, confermando la propria posizione di principale operatore nelle rinnovabili in Messico in termini di capacità installata.

Attraverso EGPM, Enel gestisce attualmente in Messico 728 MW di capacità rinnovabile, di cui 675 MW da fonte eolica e 53 MW da fonte idroelettrica. EGPM ha di recente avviato la costruzione del parco eolico di Amistad (200 MW), sempre nello Stato di Cohauila. La società si prepara inoltre ad avviare la costruzione dell’impianto solare Don José, nello Stato di Guanajuato, e del parco eolico di Salitrillos (93 MW) nello stato di Tamaulipas.

 - L’impianto di Villanueva, da 754 MW[1], è il più grande impianto solare fotovoltaico in costruzione nelle Americhe
- Villanueva è anche il più grande progetto solare di Enel a livello mondiale
- Enel investirà circa 650 milioni di dollari USA nella costruzione dell’impianto

Comunicato stampa Enel Green Power Roma e Città del Messico, 29 marzo 2017




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giovedì 18 novembre 2010

Un quinto del CO2 emesso oggi si troverà nell'atmosfera anche fra mille anni

L' articolo online di Jessica Dacey di Swiss Info dal titolo Clima: «È necessario un cambio di rotta immediato» mi ha fatto ricordare che è oramai imminente l'apertura della conferenza di Cancún nella quale la riduzione delle emissioni di CO2. Questa sarà tra le priorità del vertice sul clima delle Nazioni Unite che si aprirà a fine novembre. Per contrastare il riscaldamento del globo è però indispensabile agire subito, avverte il ricercatore elvetico Fortunat Joos. Mentre i politici faticano a trovare un'intesa su come affrontare i cambiamenti climatici, il CO2 continua ad accumularsi nell'atmosfera, dove rimarrà per centinaia di anni, sottolinea Fortunat Joos, responsabile del Centro Oeschger all'Università di Berna, tra i principali istituti di ricerca sul clima. Secondo l'esperto, è urgente cambiare marcia e accelerare la lotta ai mutamenti climatici. Nel corso del vertice di Cancún (29 novembre - 10 dicembre) si discuterà delle misure per ridurre le emissioni dannose, del loro finanziamento e dell'eventuale prolungamento del protocollo di Kyoto ..... continua qui

Certamente è una priorità per tutti gli esperti e gli uomini politici del mondo ... eccetto che per i nostri che perdono il loro tempo e dissipano il futuro dei nostri figli per stare dietro a galleggiamenti irreali e fuori dal tempo invece di lavorare seriamente anche su questo fronte. Avete mai sentito un dibattito a livello 'politico' su questo argomento? ... sarò distratto io. 

Frattanto Clima: Oxfam, Ue rischia figuraccia per colpa dell'Italia. Ovvero: prima del vertice sul clima di Copenhagen, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annunciò un contributo italiano di 600 milioni di euro in tre anni. Risorse mai stanziate.  

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domenica 13 dicembre 2009

Scoperto giacimento di litio in Messico

Secondo Reuters in una zona compresa tra le città di Zacatecas e San Luis de Potosi in Messico si trova un importante giacimento di litio, il metallo che per la sua leggerezza e quindi densità di energia è il più adatto per realizzare le batterie da montare sui veicoli elettrici.

L'area studiata di 6.672 acri (27 km2) possiede circa 143.140 mila tonnellate di litio ma considerando una zona più estesa si 124 mila acri (500 km2) si presume possa contenere 800.000 tonnellate del prezioso metallo.

Ricordiamo che attualmente tra le nazioni è la Bolivia a detenere la maggiore quantità di litio con circa 5,8 milioni di tonnellate che rappresenta ben il 50% delle riserve mondiali.

Leggere anche - qui -, - qui -, - qui -

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giovedì 27 agosto 2009

Auto elettriche. Arriva anche il Messico.

Ecco che si aggiunge il Messico alle nazioni interessate a produrre auto elettriche.

Un impianto di assemblaggio di vetture cinesi sarà eretto nella città di Tapachula nel Chiapas, lo stato più a sud del Messico, con una capacità produttiva di 2.500 vetture all'anno.

Le auto Zilent saranno le prime vetture elettriche plug-in messicane vendute a circa 9.000 dollari (6.300 euro).

Si parla di un entry-level modello, il Dream, insieme al Courant, lo Zivo, un minivan Yayi ed un pickup, Lawis.

Le Zilent saranno vetture con batterie al litio, 160 km di percorrenza ed un centinaio di chilometri orari di velocità.

Pisolo, svegliati!

Fonte: insideline
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