Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 31 marzo 2015

Un motore elettrico da record per gli aerei

Potrebbe essere un passo significativo in avanti per i trasporti aerei con motori elettrici. Infatti i ricercatori Siemens hanno sviluppato un nuovo tipo di motore elettrico che, con un peso di soli 50 kg, eroga una potenza continua di circa 260 kW - cinque volte rispetto ai motori odierni comparabili.
Il motore è stato appositamente progettato per l'uso nei velivoli
Grazie alla suo rapporto  potenza-peso record, sarà possibile far decollare per la prima volta aerei elettrici con pesi fino a due tonnellate  .
Per implementare il motore da record mondiale, gli esperti di Siemens hanno dovuto esaminati tutti i componenti dei motori precedenti per  ottimizzarli fino ai loro limiti tecnici.
Le nuove tecniche di simulazione e sofisticata costruzione di basso peso hanno permesso al sistema di trasmissione di ottenere un rapporto unico peso-prestazioni pari a cinque kW per kg. I motori elettrici di forza comparabile che vengono utilizzati in applicazioni industriali forniscono meno di un kW per kg. Le prestazioni dei sistemi di movimento utilizzati nei veicoli elettrici è di circa due kW per kg. Poiché il nuovo motore eroga la prestazione record di velocità di rotazione di soli 2.500 giri al minuto, può far girare le eliche direttamente, senza l'uso di una trasmissione. Questa innovazione renderà possibile la costruzione di aerei ibrido-elettrico di serie con quattro o più posti - afferma Frank Anton, capo dell' eAircraft di Siemens Corporate Technology, unità di ricerca centrale della società. 
E' stato programmato di iniziare le prove di volo del nuovo motore entro la fine del 2015. Nella fase successiva, i ricercatori Siemens intendono migliorarlo ulteriormente prima dell'uscita commerciale. Aron ha aggiunto che sono convinti che l'uso dei motori ibridi-elettrici negli aerei regionali da 50 a 100 passeggeri è una possibilità reale a medio termine.

Nel 2013, Siemens, Airbus e Diamond Aircraft avevano già testato per la prima volta con successo il volo aerea a trazione ibrida-elettrica di serie con un DA36 E-Star, aliante 2 motori. Qui il nostro post.

L'evoluzione del volo aereo  elettrico e ibrido prosegue felicemente.


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lunedì 30 marzo 2015

Il Fatturato e ordinativi dell’industria vanno ... male a Gennaio

Come ogni mese prendiamo in esame il Fatturato e ordinativi dell'industria del comunicato stampa Istat mettendo i dati in fila per realizzare i nostri grafici esplicativi.
A gennaio 2015 il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, diminuisce dell'1,6% rispetto a dicembre, registrando flessioni dello 0,9% sul mercato interno e del 3,1% su quello estero.
Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo diminuisce dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,6% per il fatturato interno e +1,0% per quello estero).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di gennaio 2014), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 2,5%, con cali del 3,7% sul mercato interno e dello 0,3% su quello estero.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un incremento congiunturale per i beni intermedi (+0,3%), mentre registrano variazioni negative per l'energia (-13,6%), per i beni strumentali (-2,2%) e per i beni di consumo (-0,4%).
L'indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, del 5,6%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dell'energia.
Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,1%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-27,0%).

Per gli ordinativi totali, si registra una diminuzione congiunturale del 3,6%, sintesi di un aumento dello 0,7% degli ordinativi interni e un calo del 9,0% di quelli esteri.
Nel confronto con il mese di gennaio 2014, l'indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 5,5%. L'incremento più rilevante si registra per i prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,0%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,2%).

Nonostante gli auto applausi del Governo per i brillanti risultati dopo la riforma del lavoro i dati e i grafici affermano tutt'altro che brillanti risultati. Le solite balle?

I nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.




Già che ci siamo ricordiamo lo la situazione dell'occupazione e disoccupazione in Italia a Gennaio con il grafico corrispondente...


... e la produzione industriale


Un gran bel presente! e con speranze per un futuro ... futuro.



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domenica 29 marzo 2015

Veicoli elettrici

Post commerciale.

Auto a chilometri zero.
Per chi fosse interessato, è in vendita uno Scudo in versione Panorama, con batterie al litio polimeri, percorrenza 110 km. Versione PANORAMA 8 posti (7 posti +1 ) - passo lungo

Le caratteristiche della vettura sono qui.





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Per chi fosse interessato, è in vendita una Seicento Elettra di qualche anno fa ma ben rimessa a nuovo con al litio (LiFePo4 nuove) che permettono un' autonomia superiore ai 100 km. Ha cerchi in lega, 2 set gomme (invernali e normali), colore bianco.
Le caratteristiche della vettura alla nascita erano e sono queste (a parte le nuove batterie al litio, con BMS, che sostituiscono e alleggeriscono la vettura).
-quattro posti

Le caratteristiche della vettura sono qui.

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Tra i veicoli utili a chi deve trasportare merci dell'ultimo miglio in città ad emissioni locali nulle suggeriamo questo quadriclo leggero e pesante.

Le caratteristiche del furgone sono qui.









 Per avere informazioni scrivere a questo indirizzo di posta elettronica o visitare questo sito web .




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sabato 28 marzo 2015

L'inquinamento veicolare può essere mortale

Come riporta un articolo nel sitoi NYU Langone Medical Center online, ancora, nuovi studi rimarcano la stretta correlazione tra i livelli di inquinamento e gli infarto del miocardio e ictus cerebrale correlati al restringimento delle arterie.
Secondo i ricercatori della NYU Langone Medical Center hanno  più di 300.000 persone che vivono a New York, New Jersey, Connecticut Essi hanno scoperto che le persone che vivono in zone, rilevate dai codici di avviamento postale, con alti livelli medi di inquinamento di particelle fini avevano significativamente più probabilità di mostrare segni di stenosi, restringimento,  nelle loro arterie, carotidi interne, rispetto a quelli che vivono in codici di avviamento postale con i livelli di inquinamento più bassi .
Lo studio sarà presentato presso l'American College of 64a Sessione Scientifica Annuale di Cardiologia per poi essere pubblicato online sul Journal of American College of Cardiology (JACC).
Gli inquinanti di particolato fine, chiamati anche "PM 2.5" sono particelle con diametro inferiore a 2,5 milionesimi di metro. Essi sono per lo più sottoprodotti dei motori a combustione e legna.
"Spendiamo un sacco di tempo a pensare a fattori di rischio tradizionali per l'ictus come l'elevata pressione sanguigna, il colesterolo, il diabete e il fumo, ma i nostri dati sottolineano la possibilità che l'inquinamento dell'aria di tutti i giorni può anche rappresentare un rischio significativo ictus", ha detto il ricercatore anziano Jeffrey S. Berger, MD , un assistente professore di NYU Langone Medical Center presso il Dipartimento di Medicina, Leon H. Charney Divisione di Cardiologia.
I ricercatori medici hanno notato dal 1950 che gli episodi di inquinamento atmosferico elevato può portare salti temporanei in infarto e ictus in situazioni locali. Studi più recenti hanno collegato il rischio di attacchi di cuore e ictus  alle esposizioni di inquinamento da PM 2,5 a lungo termine.
"La maggior parte degli studi in questo campo si sono concentrati sul cuore e le arterie coronarie; nessuno ha veramente guardato le altre parti del sistema vascolare, in particolare le arterie carotidi, "afferma Jonathan D. Newman, MD, MPH , un cardiologo presso la NYU Langone Medical Center presso il Dipartimento di Medicina, Leon H. Charney Divisione di Cardiologia e autore principale dello studio.
Le due arterie carotidi interne sono situate su ciascun lato del collo e forniscono la maggior parte della sangue al cervello. Quando la placca accumulata si stacca da una sezione ristretta di una arteria carotide interna va bloccare i piccoli vasi sanguigni nel cervello.
Le analisi dei ricercatori ha dimostrato che i soggetti nel quarto superiore della codici postali tri-state, classificati dalla media PM 2,5 livelli, avevano circa più del 24 per cento di probabilità rispetto a quelli del quarto inferiore ad aver mostrato segni di stenosi definito come un restringimento di almeno metà della carotide interna.
"Il nostro studio è stato uno studio di popolazione, in modo che non può stabilire la causa e l'effetto, ma suggerisce certamente l'ipotesi che l'abbassamento dei livelli di inquinamento potrebbe ridurre l'incidenza di stenosi carotidea ed ictus," dice il Dott Newman.
Gli scienziati non sono ancora sicuro di come l'inquinamento atmosferico contribuisce alla malattia vascolare. Gli studi hanno indicato che può essere causato in parte anche dai cambiamenti chimici negativi per il colesterolo nel sangue, promuovendo l'infiammazione, e rendendo piastrine più propense a formare coaguli.
Lo studio è stato portato avanti da una collaborazione tra ricercatori e clinici della Leon H. Charney nella Divisione di Cardiologia e del Dipartimento di Medicina Ambientale e Population Health presso il NYU Langone Medical Center. Il Dr. Newman osserva "Questo studio rappresenta un importante partnership tra i maggiori esperti in tutte le aree di specialità in Medicina Ambientale e Cardiologia e ha portato a idee innovative con un grande potenziale per le future collaborazioni di ricerca."
Ulteriori quesiti saranno fonte di ricerca nel prossimo futuro. Alcuni gruppi sociali sono colpiti in modo sproporzionato dall'inquinamento atmosferico? È l'inquinamento può essere legato anche ad altri tipi di malattie vascolari, in altre parti del corpo come ad esempio alle gambe? "Dice il Dott Berger. "Ci sono un sacco di domande a cui dobbiamo ancora rispondere."

Questo è uno studio che si aggiunge ad altri che abbiamo qui trattato negli anni precedenti, francesi, WHO, anche di provenienza italiana, il Misa2,  ma oramai possiamo affermare che la correlazione tra l'inquinamento causato dal traffico veicolare è strettamente legato alle malattie cardiocircolatorie che aumentano l'incidenza di malattie drammatiche, che spesso sfociano in patologie i cui esiti sono letali o debilitanti, come l'ictus e l'infarto del miocardio.




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venerdì 27 marzo 2015

Veicoli elettrici, proposta esenzione del bollo ... che già c'è

Leggo con un  certo stupore una notizia Ansa del 24 Marzo 2015 che riguarda la proposta di esenzione del bollo per tre anni che dovrà vedere il confronto tra il Governo e il Parlamento. Teoricamente tutto quello che va a vantaggio dell'introduzione e l'uso insieme alla produzione di veicoli elettrici dovrebbe essere ben accolta, certo, se non fosse per un piccolo particolare.
La legge c'è già da ben 62 anni!
Anzi la legge vecchia è migliore della nuova proposta perché l'esenzione del pagamento bollo anzi, come più correttamente dovremmo dire, tassa di circolazione, è di 5 anni e non solo 3.
Chiunque abbia un veicolo elettrico lo sa sia esso un possessore di scooter elettrico che di auto o furgone. Il legislatore invece non lo sa. Andiamo bene! Forse sarebbe opportuno informarsi prima di mettere mano ad un argomento 'sconosciuto'.

Riduzioni ed esenzioni per veicoli elettrici
Gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori a due, tre o quattro ruote, azionati con motore elettrico, godono dell'esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione; alla fine di questo periodo, per gli autoveicoli elettrici si deve corrispondere una tassa pari ad un quarto dell'importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina.

Testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 33 del 10 febbraio 1953
Articolo 20 – Esenzione quinquennale per autoveicoli elettrici.


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giovedì 26 marzo 2015

Un tram chiamato desiderio (idrogeno)

Anche i cinesi intraprendono la sperimentazione di veicoli elettrici alimentati da idrogeno con le celle a combustibile. Un tram dalle forme aerodinamiche ma che viaggerà solo a 43 miglia orarie, 70 km/h, al massimo, una frazione rispetto alla velocità di 200 mph (320 km/h) dei treni Shinkansen del Giappone. Il suo primo viaggio lo ha fatto questo mese a Qingdao, in Cina. 
La Cina è soffocata dallo smog per cui è meno importante la velocità di quanto lo siano invece le emissioni di un mezzo di trasporto ed infatti il nuovo tram ha come sua unica emissione l'acqua, vapore acque per essere precisi. Il tram, il primo del suo genere al mondo, funziona con un'alimentazione a idrogeno, con celle a combustibile a bordo. Si rifornisce in soli tre minuti, dopo di che il tram composto da tre carrozze è in grado di trasportare fino a 380 passeggeri per circa 62 miglia (199 km) del percorso.
C'è un problema evidente di fronte al futuro dell'idrogeno in Cina. Attraverso vastità del Paese sono solo circa 83 chilometri di binari del tram, disposti in sole sette città. Eppure, per il produttore statale del tram, Qingdao Sifang Co., c'è motivo di ottimismo. Funzionari cinesi intendono scommettere alla grande sulla tecnologia del tram. I piani prevedono la spesa 200 miliardi di yuan (32 miliardi dollari) nei prossimi cinque anni per aumentare i binari di dieci volte, più di 1.200 chilometri, e per produrre più tram, secondo l'agenzia di stampa statale Xinhua. Sifang produce anche i tram più tradizionali che funzionano collegandosi ai cavi aerei o con le batterie.
Uno dei primi utilizzatori è Foshan, una città di 8 milioni di abitanti nella provincia di Guangdong nel sud della Cina, dove i funzionari affermano di voler realizzazione nuove linee di tram entro la fine dell'anno. Foshan l'anno scorso ha investito 72 milioni dollari in un piano con Sifang per la fabbricazione dei tram locali e insieme le due parti hanno inoltre convenuto di creare un centro nazionale di ricerca sull'idrogeno.
L'impegno di Foshan sull'energia pulita sembra estendersi oltre l'idrogeno. Un rapporto pubblicato dal quotidiano locale, la Gazzetta Foshan, afferma che la città ospita anche la SAIC Motor, il più grande produttore automobilistico della Cina, interessata alla produzione di componenti per auto a celle a combustibile. Un portavoce SAIC ha voluto commentare tale relazione sulla collaborazione riguardo le celle a combustibile sulle vetture affermando che può essere relativamente lontano dalla fruizione. proprio per questo lo scorso anno la società aveva come suo obiettivo quello di avanzare nella produzione di modelli ibridi ed elettrici, lasciando ai veicoli a celle a combustibile solo un programma di ricerca e test.
Finora, la Toyota è l'unica casa automobilistica a voler lanciare una vettura a idrogeno, la berlina Mirai, che dovrebbe essere in vendita negli Stati Uniti entro la fine dell'anno. "L'investimento di Toyota sull'idrogeno supera di gran lunga qualsiasi delle sue controparti cinesi", dice Xu Sichuan, professore alla Scuola di Studi Automotive della Tongji University.
In effetti, la Cina finora "manca una chiara strategia nazionale per lo sviluppo di veicoli a idrogeno", dice Zhang Yongming, un altro professore della Shanghai Jiaotong University, che lo scorso anno ha presentato la sua ricerca sui materiali per le celle a combustibile al premier cinese Li Keqiang. Ora, dice, ci sono innegabili progressi nella commercializzazione della tecnologia.
"Abbiamo pensato che le celle a combustibile sono tutt'altro che pronti alla commercializzazione. Questo è un errore", dice Zhang. "Tram di Sifang punta a una grande prospettiva."

L'idrogeno è il futuro della Cina per i tram?  Staremo a vedere.

Un solo commento da parte nostra. Sono quasi venti anni che sentiamo dire le solite cose con le solite tempistiche: "Ci vogliono 10 anni per rendere matura la tecnologia delle celle a combustibile con l'idrogeno ... e sono passati 20 anni. Tra venti anni sentiremo il solito discorso: 10 anni per la sua maturazione?
La foto e l'articolo è tratto da Bloomberg.com


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mercoledì 25 marzo 2015

Risorse idriche naturali

L'Istat presenta, per la prima volta, la valutazione quantitativa delle risorse idriche naturali, determinata attraverso gli indicatori idrologici (precipitazione, evapotraspirazione reale, deflusso totale, ricarica degli acquiferi) derivati dalla rilevazione "Dati meteo-climatici ed idrologici", che ha come unità rispondenti gli enti gestori delle reti di monitoraggio meteorologico e idrometrico nazionali, regionali e locali.

I dati diffusi si riferiscono agli anni del decennio 2001-2010 e alla media annuale del trentennio 1971-2000. Il calcolo degli indicatori è realizzato considerando come unità di analisi il bacino idrografico e sono diffusi per regione e per distretto idrografico (i limiti dei distretti sono quelli definiti in base al d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152).

Le particolari caratteristiche idrogeologiche e climatiche della penisola italiana condizionano notevolmente la disponibilità e la distribuzione delle risorse idriche sul territorio. A scala nazionale, nel decennio 2001-2010 si registra un leggero aumento della quantità di risorse idriche rispetto al trentennio di riferimento. Ad un maggiore livello di dettaglio, stagionale e territoriale, il trend è, tuttavia, piuttosto eterogeneo. Forti precipitazioni, alluvioni, ondate di calore o di gelo, concentrati in particolari aree territoriali ed in brevi lassi di tempo, sono sempre più frequenti ed influenzano sensibilmente la distribuzione e la disponibilità delle risorse idriche.


Le precipitazioni medie nel periodo 2001-2010 in Italia corrispondono ad un volume di acqua di 245.457 milioni di metri cubi. Tale valore supera solo dell'1,8% il valore del trentennio 1971-2000. Il 2001 è stato l'anno più siccitoso, con 190.839 milioni di metri cubi (-20,8%), seguito dal 2007 (194.680 milioni di metri cubi), mentre il 2010 è risultato l'anno più piovoso con 306.883 milioni di metri cubi (+27,3%).

Nel decennio 2001-2010 l'evapotraspirazione reale, ovvero l'acqua che si trasferisce dal suolo all'atmosfera sia per evaporazione che per traspirazione delle piante, corrisponde al 60,5% delle precipitazioni, mentre nel periodo 1971-2000 era pari al 64,6%. In particolare, nel 2010 l'evapotraspirazione è stata pari al 50,7% delle precipitazioni, contro il 75,2% del 2007.

Il deflusso medio complessivo a mare dei corsi d'acqua e delle acque sotterranee è di 122.884 milioni di metri cubi nel decennio 2001-2010, in aumento del 6,0% rispetto al trentennio 1971-2000 (quando era 115.882 milioni di metri cubi). Tuttavia, su base annua, i dati riferiscono forti oscillazioni, con un valore minimo nel 2001 (-8,1%) ed uno massimo nel 2010 (+56,6%).

La ricarica dell'acquifero, ossia la quantità di acqua che si infiltra nel sottosuolo, una parte della quale contribuisce alle risorse idriche disponibili, nel 2001-2010 è stata in media di 59.193 milioni di metri cubi (+7,5%), con un incremento massimo del 59,2% nel 2010 ed una riduzione del 39,2% nel 2006.



Cliccare sulle immagini per ingrandire

I grafici sono stati realizzati da noi con i dati forniti dall'Istat.


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martedì 24 marzo 2015

Batterie al litio - arachidi

Mi spiego meglio grazie all'articolo di EurekAlert.org. Le batterie hanno due elettrodi, chiamati un anodo e l'altro catodo. Gli anodi in buona parte delle batterie agli ioni di litio di oggi sono fatte di grafite. Gli ioni litio sono contenuti in un liquido chiamato elettrolita, e questi ioni immagazzinati nell'anodo durante la ricarica. Adesso, i ricercatori della Purdue University (università degli Stati Uniti, situata a West Lafayette, nello stato dell'Indiana) hanno dimostrato che si possono fabbricare  nanoparticelle di carbonio e anodi micropellicola dal polistirolo e imballaggio a base di amido delle arachidi.
Questo schema descrive un processo di conversione dei rifiuti dell'imballaggio delle arachidi in elettrodi di carbonio ad alte prestazioni per le batterie agli ioni di litio ricaricabili che superano in qualità gli elettrodi di grafite tradizionali, con un vantaggio ulteriore che è rappresentato da un approccio ecologico per riutilizzare i rifiuti. (Immagine Purdue University / Vinodkumar Etacheri)

Questo semplice concetto ha portato ad una nuova potenziale applicazione eco-friendly dei rifiuti di imballaggio. I risultati della ricerca indicano che i nuovi anodi permettono di ricaricare più velocemente e fornire maggiore "capacità specifica" rispetto al anodi di grafite disponibili attualmente in commercio. I nuovi risultati saranno presentati nel corso della 249a American Chemical Society Meeting Nazionale & Exposition a Denver dal 22-26 Marzo. Anche se gli  imballaggio delle arachidi  sono utilizzati in tutto il mondo come una soluzione perfetta per il trasporto, sono notoriamente materiali difficili da trattare per oò basso peso specifico e il grande volume in quanto solo il 10 per cento sono effettivamente riciclati. Di conseguenza questi  imballaggi spesso finiscono nelle discariche, dove rimangono intatte per decenni. Anche se le versioni a base di amido pur essendo più ecologici rispetto al polistirolo contengono comunque sostanze chimiche e detergenti che possono contaminare gli ecosistemi del suolo e acquatici, costituendo una minaccia per gli la vita presente nel mare.
Il nuovo metodo è un approccio diretto molto semplice. In genere, le arachidi sono riscaldate tra 500 e 900 gradi Celsius in un forno in un'atmosfera inerte in presenza o assenza di un catalizzatore di sale di metallo. Il materiale risultante viene poi trasformato in anodi.
Il processo è poco costoso, rispettoso dell'ambiente e potenzialmente pratico per la produzione su larga scala. Analisi microscopiche e spettroscopiche hanno mostrato le microstrutture le cui morfologie sono responsabili delle prestazioni elettrochimiche superiori in grado di conservare la capacità iniziale anche dopo molti cicli di carica-scarica.
Le particelle che costituiscono l'anodo attualmente commercializzate sono circa 10 volte più spesse dei nuovi anodi e quindi  hanno una maggiore resistenza elettrica, che ne aumenta il tempo di ricarica.
Poiché i fogli sono sottili e porosi consentono un migliore contatto con l'elettrolita liquido nelle batterie conferendo a questi elettrodi prestazioni di storage  notevolmente superiori rispetto agli anodi di grafite disponibili in commercio attualmente.
Gli anodi di carbonio derivati   dagli imballaggio delle arachidi ​​hanno dimostrato una densità di energia specifica massima di 420 mAh /g, cifra che è superiore alla capacità teorica di grafite (372 mAh /g).
Inoltre le prestazioni elettrochimiche a lungo termine di questi elettrodi di carbonio sono molto stabili essendo state ciclate più di 300 volte senza una significativa perdita di capacità. Questi elettrodi di carbonio sono promettenti anche per le batterie sodio-ioni ricaricabili. Il lavoro futuro prenderà in considerazione le  misure per migliorare ulteriormente le prestazioni ovvero aumentare la superficie e le dimensioni dei pori per migliorare le scambio ionico.



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lunedì 23 marzo 2015

Il consumo di petrolio e carburanti in USA a Febbraio, USA ancora lontanissimi dall'autosufficienza

I FATTI. IL  PETROLIO IN BREVE - febbraio 2015 rilascio
1. I prodotti petroliferi totali consegnati al mercato interno a febbraio 2015: 19.271.000 b/d (Febbraio 2014: 18.994.000 b / d). [API]
2. Le importazioni statunitensi di petrolio (greggio e prodotti) a febbraio 2015: 9.792.000 barili al giorno(Febbraio 2014: 9.151.000 b/d). [API]
3. Le importazioni totali a febbraio 2015 come percentuale del totale delle consegne di petrolio nazionali: 50,8 per cento (febbraio 2014: 48,2 per cento). [API]
4. Le importazioni di petrolio del Golfo Persico (netti) a dicembre 2014 come percentuale del totale delle importazioni: 28,7 per cento (dicembre 2013: 43,2 per cento). [DOE]
5. Prezzo medio per un barile di greggio OPEC per febbraio 2015: 54,06 dollari al barile.(Febbraio 2014: $ 105,38 al barile). [OPEC]
6. Media US costo di acquisto raffinatore nel mese di gennaio 2015 per un barile di petrolio greggio: 47,75 dollari per barile. (Gennaio 2014: 93,52 dollari al barile) [DOE]
7. US produzione di greggio nel mese di febbraio 2015: 9.276.000 b / d (di cui 532.000 b / d eraAlaskan) (Febbraio 2014: 8.099.000 b/d). Produzione di liquidi di gas naturale Stati Uniti in Febbraio 2015: 3.169.000 b / d (Febbraio 2014: 2.684.000 b / d). [API]
8. US produzione commercializzata di gas naturale nel mese di dicembre 2014: 78,8 miliardi di piedi cubi al giorno (Dicembre 2013: 70,3 miliardi cf / d). [DOE]
9. Usa consegne da storage primario di benzina per motori a febbraio 2015: 8.706.000 b/d (Febbraio 2014: 8.699.000 b / d). [API]
10. Usa consegne da storage primario di olio combustibile distillato (riscaldamento domestico e diesel) in Febbraio 2015: 3,98 milioni b / d (Febbraio 2014: 4.182.000 b / d). [API]
11. Gli impianti di perforazione a rotazione attivi negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2015 è stato di 1.348 (record di tutti i tempi di 4.530, come annunciato il 12/28/81; record negativo di 488 annunciato 4/23/99). [Baker Hughes Inc.,Houston]

I numeri parlano chiaro. Gli Usa sono lontanissimi dall'autosufficienza per quanto riguarda la produzione di petrolio dovendone importare una quantità esorbitante dall'estero,  ben il 50,8%, il 28,7 dal Golfo Persico, nonostante le opere devastanti per il territorio per estrarre petrolio ricorrendo a tecnologie dannose, distruttive e rovinose. Tutto questo a fronte di una richiesta maggiore sia di petrolio che di carburanti. Potranno reggere a lungo?





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sabato 21 marzo 2015

L'eclissi e l' energia solare in Germania

Il sette per cento dell'energia elettrica prodotta in Germania annualmente proviene da tecnologia solare, facendo della Germania la nazione che attualmente ha più energia solare. In alcuni giorni, l'energia solare fornisce addirittura il 40% dell'elettricità. La questione che si sono posta i tecnici tedeschi per affrontare l'eclissi avvenuta ieri era come fronteggiare il calo irraggiamento solare cioè come rimpiazzare la quantità di energia non prodotta in qualche modo. Niente di drammatico.   Né più né meno come hanno fatto negli Stati Uniti durante un evento solare simile quando, nel pomeriggio del 23 ottobre, il 40 per cento della luce solare in media stata bloccata durante un'eclissi, causando un pari calo del 40 per cento di circa a 1.000 megawatt di approvvigionamento. I gestori di rete hanno reagito portando enormi quantità di energia termica in linea, proveniente dal gas. Gli analisti si aspettavano che la Germania potesse  far fronte alla contingenza allo stesso modo rispondendo con una combinazione di strategie - come ad esempio il rilascio di energia immagazzinata dietro dighe idroelettriche, accensione rapida delle centrali elettriche a gas naturale, o importare elettricità da paesi vicini .

Nella realtà le cose sono andate bene, con solo un breve aumento del costo dell'energia elettrica, dicono. Altre fonti di energia sono state in grado di compensare senza complicazioni significative.




Qui sotto vediamo due immagini grafiche tratte da Wikipedia che ci propongono la quantità di energia elettrica prodotta in Germania da varie fonti...



... e la suddivisione delle rinnovabili.




Cosa hanno fatto in Italia per affrontare la stessa situazione? Leggere qui il comunicato.



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venerdì 20 marzo 2015

Motori ruota, la novità per i veicoli elettrici ibridi bimodali

Se ne parla da molto tempo, tantissimo tempo, più di un secolo, cioè da quando nel lontanissimo 1899   il Dr Ferdinand Porsche realizzò uno dei primi esempi di macchina elettrica, la  Lohner-Porsche, con 2 hub-motors, 2 motori ruota, inseriti nel ruote anteriori.  Il Dr Porsche  aggiunse un motore a benzina realizzando così il primo veicolo "ibrido".
La soluzione del motore ruota inserito nel cerchione di un veicolo risulta essere più semplice e meno complicata da gestire. Si tolgono le due ruote non di trazione di un veicolo con motore termico e le sostituiamo con due ruote di trazione elettrica. In tal modo possiamo gestire al meglio le due modalità di trazione ottimizzandone l'uso, esclusivamente elettrica in città, tradizionale in autostrada. Questo vale ed è possibile per qualsiasi tipo di veicolo, dall'auto personale al furgone trasposto merci, dal bus turistico all'autobus di trasposto pubblico o navetta. Il costo dell'operazione è relativamente contenuto in quanto non si deve rivoluzionare niente, non si deve riprogettare niente da zero, semplicemente si aggiunge un pacco batterie della capacità necessaria e si distribuiscono i pesi allocandole nel modo migliore.

I motori ruota di cui parliamo hanno l'elettronica installata e alloggiata nella struttura del cerchione della ruota dei veicoli, rendendo ancora più semplice l'operazione.

Motore ruota da 7,5 kW

Semplicità e razionalizzazione di sistema.

Elettronica di controllo inserita nel cerchione.

Naturalmente è possibile utilizzare i motori su un veicolo elettrico al 100%.

 Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei motori ruota Vi rimando alla pagina web a questo indirizzo.




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giovedì 19 marzo 2015

In crescita dell'8,5% i veicoli commerciali in febbraio, il noleggio ancora determinante come nel 2014

L’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, attraverso il proprio Centro Studi, diffonde le stime elaborate sul mercato dei veicoli commerciali di febbraio (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t): le unità immatricolate nel secondo mese dell'anno sono 9.738, in crescita dell’8,5% rispetto alle 8.975 dello stesso periodo 2014, che a sua volta aveva segnato un incremento del 15%.

Visto l'andamento positivo più ridimensionato di gennaio, il primo bimestre 2015 archivia 18.974 veicoli venduti, quasi 1.000 unità in più del gennaio-febbraio 2014, con un aumento del 5,5%.

Dalle prime informazioni di febbraio, in linea con il mercato delle autovetture, il noleggio continua ad assumere un ruolo determinante nelle vendite, come avvenuto nel 2014. Il mercato lo scorso anno, infatti, ha chiuso al +17,4%, con una crescita di tutti i canali di vendita. All'incremento di oltre l’8% dei privati e del 13% delle società, si è affiancato – però - quello del noleggio vicino al 40%.

“Il mercato dei veicoli da lavoro – afferma Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE – è in oggettiva ripresa dal 2014, per i bassi livelli ai quali era sceso negli ultimi anni; il recupero spontaneo resta ancora debole, visti i risultati determinanti del canale del noleggio”.

“Il segnale positivo potrebbe essere anticipatore di una ripresa dell'economia – prosegue il Presidente - ma la previsione per l'anno in corso dipenderà da quanto potrà essere ancora incisivo il canale del noleggio. Alle condizioni attuali, confermiamo la nostra stima di un mercato che spontaneamente non potrà esprimere più di 130.000 immatricolazioni complessive, in crescita del 9,2% sul 2014”. “Sarà pertanto necessario – conclude Nordio – che trovino attuazione i piani del Governo a sostegno del credito alle imprese e della riduzione del carico fiscale”.
Dal comunicato stampa dell'UNRAE


I nostri grafici

Proseguiamo con i grafici da noi realizzati con i dati forniti dall'UNRAE capaci, più delle parole, di far comprendere quale è la situazione con il trascorrere de mesi in un sol 'colpo d'occhio'.

L'andamento delle immatricolazione degli autocarri mese dopo mese a partire dal gennaio 2009.


Le immatricolazione mensili con l'andamento seguendo l'anno solare.
 
Le percentuali di ogni mese rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
 
L'ultimo grafico mostra l'andamento delle immatricolazioni degli autocarri nei 12 mesi precedenti rispetto al mese di rilevamento.

Se l'andamento delle l'immatricolazione dei veicoli commerciali può essere considerato un valido indicatore dello stato di salute della nostra economia ciò che appare dai grafici che siamo ben lontani dall'essere venuti fuori dalla crisi, ben lontani.


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mercoledì 18 marzo 2015

Inverno piovoso, + 36% rispetto alla media. Danni alle campagne per i temporali violenti

La Coldiretti segnala nel proprio sito web che l'inverno finisce con 36 % di pioggia in più. ​La nuova ondata di maltempo arriva in Italia con un inverno che ha fatto registrare ben il 36 per cento di precipitazioni in piu’ rispetto alla media, che si sono manifestate anche con temporali violenti che hanno provocato pesanti danni nelle città e nelle campagne...

L'inverno italiano è stato quest'anno particolarmente piovoso ma anche abbastanza mite con le temperature medie che – sottolinea la Coldiretti - sono risultate superiori di 0,9 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento 1971-2000, con una anomalia piu’ marcata al nord, secondo le elaborazioni Isac Cnr. Una conferma dei cambiamenti climatici che si abbattono su un terreno sempre piu’ fragile per il consumo di suolo e si manifestano anche - conclude la Coldiretti - con la piu' elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e un maggiore rischio per gelate tardive.



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martedì 17 marzo 2015

In stagnazione anche i consumi dei carburanti in Italia a febbraio

Ieri abbiamo visto quale è stato il consumo di petrolio di Febbraio, adesso riprendiamo il discorso del consumo dei carburanti derivati dal petrolio, quelli atti alla trazione veicolare. Si può riassumere così: continua a diminuire il consumo di benzina, aumenta il consumo di gasolio e gpl, sia pur di poco.

I prodotti autotrazione, a parità di giorni di consegna, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 4,7% (‐27.000 tonnellate) rispetto a febbraio 2014, mentre il gasolio autotrazione una crescita del 2,4% (+41.000 tonnellate). Se guardiamo i primi due mesi dell'anno vediamo che ,el primo bimestre 2015, i consumi sono stati invece pari a circa 8,8 milioni di tonnellate, con un calo dello 0,8% (‐68.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2014.
La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 3,9% (‐46.000 tonnellate), il gasolio un rialzo del 2% (+71.000 tonnellate).
Nei primi due mesi del 2014 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 4,7 milioni di tonnellate, evidenzia un aumento dello 0,5% (+25.000 tonnellate).

 Il consumo di gpl aumenta del 3,4% mensilmente e del 2% nel bimestre.

Dati estratti dal comunicato stampa Unione Petrolifera


I nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico danno una visione d'insieme della situazione riguardante il consumo di benzina e gasolio da trazione.

Il consumo dei carburanti per autotrazione

Qui di seguito vediamo i grafici dei carburanti a partire dal 2007.

I consumi di benzina a Febbraio  sono al livello più basso degli ultimi 9 anni ...




  ... mentre i consumi di gasolio non brillano certo, restano incollati ad un punto morto in fondo come negli ultimi anni..

 Qui sotto vediamo l'andamento dei mesi negli anni solari per il gasolio più la benzina. Stesso punto morto, consolidato.


Vediamo qui sotto il grafico relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento.

La benzina. Costantemente giù.

 
 ...mentre il gasolio, dopo un prepotente tracollo allontanandosi dal picco di fine 2010, sembra appiattito da parecchi mesi sia pure con un timidissimo accenno alla risalita simmetricamente rispetto al 2013. Raggiungere la perfetta simmetria salendo ai livelli del 2010? Direi che è irrealizzabile.

 
Il grafico della benzina + gasolio delinea un pigro stato stazionario depresso.

 
Diamo un'occhiata anche al consumo d GPL da trazione essendo anch'esso un derivato del petrolio. Stesso tipo di grafico, con i dati dei 12 mesi precedenti al mese di riferimento, sonnolento e titubante dall'agosto del 2013 dopo una crescita continua dal 2011.


 Se ci aspettavamo segnali di ripresa nei consumi di carburanti indizio di una ripresa economica possiamo benissimo continuare a preoccuparci.

I segnali non ci sono.



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