Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 30 aprile 2019

Le energie rinnovabili destinate a superare il carbone per la prima volta negli USA in Aprile




Secondo un recente rapporto pubblicato dall' Institute for Energy Economics and Financial Analysis  (IEEFA) si prevede che il settore delle energie rinnovabili sia in grado di generare più energia elettrica rispetto al carbone durante il mese di aprile. Mai successo nel passato.

Il carbone, considerato a lungo il re del settore energetico, è già stato detronizzato dal gas naturale, un combustibile ritenuto più pulito degli altri combustibili fossili. Ora, il carbone sta affrontando l'incalzare della produzione di energia da parte del vento e del solare.
Dennis Wamstead, analista di ricerca presso IEEFA, ha detto in un'intervista. "La transizione che sta avvenendo nel settore elettrico negli Stati Uniti è stata fenomenale."

Una decina di anni fa, l'energia rinnovabile degli Stati Uniti aveva poco presenza a parte l'energia idroelettrica, ma un'ondata di investimenti - prima nel vento, e quindi solare - ha reso queste nuove tecnologie molto più economiche.
Allo stesso tempo, una maggiore consapevolezza sul cambiamento climatico ha portato molti americani, le imprese, le famiglie e le legislature statali verso la domanda di energia pulita.

Il rapporto IEEFA citato nelle statistiche del governo ritiene che l'energia rinnovabile (idroelettrica, biomasse, eolico, solare e geotermica) inizierà a superare il carbone tra il 2019 e il 2020. In altre parole, quest'anno le rinnovabili probabilmente inizieranno a generare più energia di quella del carbone che possiede 240 GW (gigawatt) di potenza, almeno su base mese per mese, secondo la US Energy Information Administration.

Un tale traguardo potrebbe evidenziare la transizione dal carbone con alcuni problemi stagionali, quali, per esempio, la chiusura di alcuni impianti per manutenzione durante la primavera quando la domanda di elettricità è bassa ed invece risulta essere predominante il periodo di produzione idro ed eolico.

Fu solo nel 2016 che il carbone fu superato dal gas naturale come fonte di energia No. 1 America.

Il passaggio di energia pulita sta accelerando.
L'energia rinnovabile è progettata per essere la fonte in più rapida crescita per la produzione di energia per almeno i prossimi due anni, in base al numero di VIA pubblicati all'inizio di quest'anno.

Il carbone, d'altra parte, continua a diminuire rapidamente,  la quota  di produzione di energia totale è caduto dal 45% del 2010 al 28% nel 2018 e ci si aspetta appena il 24% nel 2020.

Nonostante la promessa del presidente Donald Trump per ringiovanire l'industria del carbone  l'appetito di carbone degli Stati Uniti continua a ridursi, il consumo di carbone diminuisce di circa il 4% nel 2018 al livello più basso dal 1979, secondo l'EIA.

Il problema per il carbone è l'economia. I costi del vento e solari sono diminuiti così drasticamente che il 74% della quantità di carbone degli Stati Uniti potrebbe essere sostituito dalle energie rinnovabili per fare risparmiare denaro ai clienti, secondo un rapporto pubblicato il mese scorso da apartitica  think tank dell'Energy Innovation.

Inoltre le centrali a carbone americane non sono più così giovani, la media d'età degli impianti a carbone è di circa 40 anni, secondo Wamstead. Le centrali a carbone durano da 40 a 60 circa  anni prima di essere gradualmente eliminate. Man mano che invecchiano, questi impianti richiedono più manutenzione e le riparazioni, rendendo energia rinnovabile molto più che attraente.

Per esempio, Xcel Energy ( XEL ) ha chiuso un quarto delle suoi centrali elettriche a carbone e prevede di staccare la spina a un altro quarto. La società elettrica con sede a Minneapolis ha recentemente annunciato un piano per fornire energia elettrica a zero emissioni di carbonio entro il 2050 - un obiettivo ambizioso che richiede un sacco di energia eolica e solare.

"Il vento sta già battendo le alternative dei combustibili fossili - anche con i bassi prezzi del gas naturale", così  ha dichiarato il CEO Ben Xcel Fowke alla CNN affari il mese scorso.

Fonte CNN





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lunedì 29 aprile 2019

La produzione delle batterie al litio è cresciuta del 76% a febbraio 2019 a livello globale



Nel mese di febbraio 2019, secondo Adamas Intelligence (A.I. è un'agenzia indipendente con sede nell'Ontario in Canada,  che offre ai propri clienti l'analisi aggiornata necessaria per comprendere le tendenze emergenti e le nuove opportunità di business), è stato consegnato il 76% in più di carbonato di litio equivalente ( “LCE”) a livello globale necessario alla produzione delle batterie per i veicoli elettrici passeggeri nuovi rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Tra tutti i metalli e materiali utilizzati nei catodi batteria EV a livello globale, la fornitura di LCE nel febbraio 2019 ha visto aumentare i guadagni con la crescente adozione da parte della Cina di catodi NCM al posto di catodi LFP, alimentando un incremento dei consumi di LCE per kWh di capacità distribuito.

Un'altra ragione è che veicoli elettrici a batteria e ibridi hanno visto aumentare insieme la quantità venduta del 92% a febbraio dell'anno precedente che a sua volta era cresciuto già dell'87%, il che significa che una quota maggiore di kWh venduta quest'anno è rappresentato sotto forma di celle al litio, al contrario di celle NiMH, che non contengono affatto LCE.

A livello globale, i primi cinque fornitori di celle di LCE a febbraio 2019 sono stati (in ordine discendente) Panasonic con il 23%, LG Chem, CATL, BYD e Samsung SDI. Tutti insieme, questi cinque fornitori si sono accaparrati quasi il 75% di tutto il carbonato di litio, LCE, a livello globale delle batterie per i veicoli elettrici nel mese di febbraio 2019, secondo i dati Adamas Intelligence.

Fonte Adamas Intelligence


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venerdì 26 aprile 2019

Scende il consumo dei carburanti per autotrazione di Marzo 2019


Dopo avere visto il consumo di petrolio nel suo complesso del mese di Marzo 2019, adesso verifichiamo i consumi di carburanti per autotrazione (benzina+gasolio). Essi sono risultati pari a poco meno di 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un decremento dell’3,9% (-104.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.


In particolare:
- la benzina totale ha mostrato un calo del 3,9% (-24.000 tonnellate), mentre la benzina venduta sulla rete del 4,3% rispetto a marzo 2018;
- il gasolio autotrazione evidenzia un calo del 3,9% (-80.000 tonnellate), mentre il gasolio venduto sulla rete del 4,3% rispetto a marzo 2018.


Primo Trimestre 2019


I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 7,4 milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,3% (-23.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018.

In particolare:

- la benzina totale ha mostrato un calo dello 0,8% (-14.000 tonnellate);
la benzina venduta sulla rete un calo dell’1%;
il gasolio autotrazione evidenzia un calo dello 0,2% (-9.000 tonnellate) e il gasolio venduto sulla rete dello 0,6% rispetto allo stesso periodo 2018.

Dal Comunicato stampa Unione Petrolifera


Il consumo dei carburanti per autotrazione

Vediamo i grafici da noi realizzati suddivisi per anno solare a partire dal 2007.

Il consumo della benzina a 
Marzo, torna a scendere per il secondo mese consecutivo (sugli stessi mesi dell'anno passato), come risulta più chiaro dal grafico sottostante, piazzandosi all'ultimo posto, in assoluto tra gli ultimi 13 anni presi in considerazione. La variazione mensile è negativa per il mese, -3,9% e negativo anche nel trimestre, -0,8%.






Il consumo di gasolio scende nella stessa misura della benzina con -3,9% rispetto al consumo dello stesso mese del 2018, decresce anche nel trimestre ma in crescita trimestrale, -1,9%.



Qui sotto vediamo l'andamento dei carburanti, il gasolio insieme alla benzina, -3,9% mensile e -0,3% bimestrale.





Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando gli ultimi 12 mesi includendo il mese di riferimento. Non fanno altro che confermare quanto detto sopra.

Per la benzina ritorna a scendere nei consumi dopo una stasi.




Il gasolio scende di nuovo con gli ultimi due mesi.






Il grafico che mette insieme la benzina e il gasolio disegna da un anno la curva in discesa.






GPL

Diamo un'occhiata anche al consumo del gpl da trazione, essendo anch'esso un derivato del petrolio.  Il propano scende moltissimo con un con -8,8% mensile del -2,6% nel trimestre.






Il grafico seguente che prende in considerazione la sommatoria dei 12 mesi precedenti.







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mercoledì 24 aprile 2019

Rinnovabili e produzione nazionale di energia elettrica nel mese di Marzo 2019 a -2,9%

Qualche giorno fa abbiamo visto i dati relativi al consumo di energia elettrica in Italia nel mese di Marzo 2019 seguendo il comunicato stampa emesso da Terna in cui si certifica, sia pure provvisoriamente, che vi è stata una diminuzione del 5,1% rispetto allo stesso mese dell'anno passato, con 26.378 GWh contro i 27.781 GWh del 2018.

Adesso prendiamo in esame la produzione nazionale di energia con particolare attenzione verso le energie rinnovabili.

Nel mese di Marzo 2019 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,7% con produzione nazionale e per la quota restante (14,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,8 miliardi di kWh) è risultata in calo rispetto a marzo 2018 (-2,9%). 

Prosegue la forte crescita della fonte di produzione fotovoltaica (+41,2%). Stabile la produzione eolica (+0,5%), in diminuzione tutte le altre fonti (idroelettrica -33,6%; geotermica -2%; termica -2%).


I nostri grafici


Per comprendere facilmente con un semplice sguardo abbiamo realizzato come al solito alcuni grafici con i dati forniti da Terna.


La produzione nazionale dal 2009


Nel mese di Marzo si registra una diminuzione della produzione nazionale del 2,9% rispetto a Marzo 2018. La quota di produzione delle centrali termiche è diminuita del 2% mentre, tra le rinnovabili, si ha un  leggero aumento dell'eolico dello 0,5%, forte diminuzione della fonte idroelettrica - 33,6% dovuta alla scarsità di piogge come per  il geotermico con un -2%, mentre cresce enormemente il fotovoltaico del 41,2%.


Il grafico per anno solare ci rivela che a Marzo 2019 la produzione nazionale risulta essere collocata ad un livello medio, negli ultimi 11 anni presi in considerazione nei nostri grafici con 22,821 miliardi di kWh , ovvero -2,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente .


... vediamo la sequenza mensile.


Il grafico seguente rappresenta l'andamento della produzione nazionale come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese di riferimento. 

Adesso prendiamo in considerazione le singole componenti delle rinnovabili.

La produzione fotovoltaica negli ultimi anni suddivisa per anno solare. Vediamo una fortissima crescita del fotovoltaico toccando il record assoluto del mese con un +41,2% rispetto all'anno passato con 2.384 GWh.


La produzione eolica negli ultimi anni suddivisa per anno solare, tocca il record mensile con 2.433 GWh , +0,5% .




Ciascuna delle rinnovabili in un solo grafico.



Qui sotto vediamo la quantità di energia prodotta da fonte idroelettrica separata dalle altre componenti rinnovabili sommate insieme.



Qui sotto è la quantità di energia termoelettrica rapportata a tutte le rinnovabili.


Il grafico seguente mostra il ruolo di tutte le componenti nella produzione nazionale di energia, le rinnovabili (idroelettrica + geotermica/eolica/fotovoltaica) 29,93% e la termica 70,07%.


Nota: nella nostra torta e in tutti i grafici del post abbiamo escluso le biomasse non facenti parte della quota rinnovabile a differenza di Terna che le considera fonti rinnovabili.



Continuiamo con una novità inserita nei post da qualche mese a questa parte per i nostri grafici avendo avuto delle sollecitazioni da parte di lettori del nostro blog.

Il grafico delle rinnovabili come sommatoria dei 12 mesi precedenti al rilevamento ultimo, il primo con il solare, eolico, geotermico, a parte l'idroelettrico.


Negli ultimissimi mesi si rileva una risalita della produzione idroelettrica.




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sabato 20 aprile 2019

Produzione industriale a Gennaio 2019 sale dello 0,8%


A febbraio 2019 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,8% rispetto a gennaio. Nella media del trimestre dicembre-febbraio, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato mensile mostra un marcato aumento congiunturale per i beni di consumo (+3,2%); incrementi più contenuti si registrano per i beni strumentali (+1,1%) e per i beni intermedi (+0,2%) mentre diminuisce il comparto dell’energia (-2,4%).

Corretto per gli effetti di calendario, a febbraio 2019 l’indice è aumentato in termini tendenziali dello 0,9% (i giorni lavorativi sono stati 20, come a febbraio 2018). L’incremento è più ampio se si considerano le sole attività manifatturiere (+1,3%).

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a febbraio 2019 un aumento tendenziale accentuato per i beni di consumo (+4,7%) e più lieve per i beni strumentali (+1,5%); diminuisce in modo marcato l’energia (-4,1%) mentre più moderata è la diminuzione dei beni intermedi (-1,1%).

I settori di attività economica che registrano le variazioni tendenziali positive più rilevanti sono le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+11,7%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,3%) e la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,4%). Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-13,9%), nell’industria del legno, della carta e stampa (-5,4%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-2,8%).

Comunicato stampa Istat

I nostri grafici.

Indice generale della produzione industriale: destagionalizzato, corretto per gli effetti di calendario (base 2015=100) a partire dal Gennaio 2016. La produzione sale dello 0,8% per il secondo mese consecutivo, era a +1,9% a Gennaio.


Quello che che segue è il grafico che riguarda il solo andamento della produzione industriale dell'energia, indicatore dello stato di salute dell'economia nazionale. Scende del 4,1%, era cresciuta del +11,9% a Gennaio.


Per una visione storica dell'andamento della produzione vediamo il nostro vecchio grafico su base trimestrale dal 2004 al 2013 con l'indice base 2005=100.

...e l'altro che utilizza la base 2010=100 nel periodo Gennaio 2011 / Dicembre 2017.





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venerdì 19 aprile 2019

Consumi di energia elettrica in Italia: a marzo -5,1%



In forte aumento la produzione di fotovoltaico (+41,2%).
 Nel mese di marzo 2019, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,4 miliardi di kWh, in flessione del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2018. L’andamento della domanda ha risentito dell’effetto calendario e temperatura: quest’anno, infatti, marzo ha avuto un giorno lavorativo in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile superiore di circa 1,6°C rispetto a marzo del 2018. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, porta a una variazione della domanda elettrica di marzo pari a -3,1%.

 La domanda del primo trimestre del 2019 assume quindi un trend negativo (-1%) rispetto al corrispondente periodo del 2018. In termini rettificati la variazione è pari a -0,8%.

 A livello territoriale la variazione tendenziale di marzo 2019 è risultata ovunque negativa: -5% al Nord e al Sud, -5,3% al Centro.

 In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a marzo 2019 ha fatto registrare una variazione negativa (-1,1%) rispetto al mese precedente (febbraio 2019). Questo risultato porta il profilo del trend su un andamento decrescente.

 Nel mese di marzo 2019 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,7% con produzione nazionale e per la quota restante (14,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,8 miliardi di kWh) è risultata in calo rispetto a marzo 2018 (-2,9%). Prosegue la forte crescita della fonte di produzione fotovoltaica (+41,2%). Stabile la produzione eolica (+0,5%), in diminuzione tutte le altre fonti (idroelettrica -33,6%; geotermica -2%; termica -2%).

Dal Comunicato stampa Terna


I nostri grafici
Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo del mese si pone in basso tra i livelli di consumo degli ultimi 14 anni,  più alto solo del 2010 e 2014.


Per una migliore lettura degli ultimi 9 anni vediamo il grafico sottostante che permette di localizzare il consumo negli anni recenti.


Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna comunque una tendenza ondeggiante con una recente ridiscesa.



Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 71 mesi, ciascuno dei quali si confronta con lo stesso mese dell'anno precedente. Essendo percentuali che si riferiscono allo stesso mese dell'anno precedente il grafico mostra bene la progressione positiva e negativa di anno in anno. Dopo la significativa crescita della maggior parte dei mesi estivi del 2015, si nota un forte calo nell'anno successivo, 2016,  per poi invertire nuovamente con un rialzo nel 2017 mentre nel 2018 vediamo alti e bassi. 


Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo. Negli ultimi mesi la silouette disegna alti e bassi con i picchi sempre meno elevati e valli più profonde. Un paio di anomalie vengono dalle crescite dei consumi nei mesi estivi degli ultimi due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti al riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la chiusura francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi prodotta e non importata per i nostri bisogni. In generale si vedono curve con picchi sempre più bassi e minimi più profondi. Adesso siamo in una fase di curva verso la discesa.

Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.






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giovedì 18 aprile 2019

La Volkswagen va alla conquista della Cina con le auto elettriche



La Volkswagen propone un'offensiva di modelli di auto elettriche in in Cina; ben 8 SUV già quest'anno con l'intenzione di raddoppiarle il numero entro il 2020, aumentando la sua quota di mercato dei SUV fino al 40%. 

All' Autosalone di Shanghai 2019 Vw ha presentato cinque nuovi SUV, quattro dei quali in prima mondiale. SAIC VOLKSWAGEN [la società di produzione automobilistica con sede ad Anting, Cina, è una joint venture tra Volkswagen Group e SAIC Motor] ha mostrato il T-Cross e la prima ad essere lanciata Teramont X, FAW-VW il SUV Coupé Concept e SMV Concept. Oltre ai quattro modelli delle joint venture l'ultimo membro della ID. Family. 

Vw sta entrando nel secondo anno del suo ingresso in Cina, con una scelta di veicoli  alimentati dalla nuova energia, l'elettricità. Wöllenstein,   CEO of Volkswagen Group and Brand China, si aspetta il rilancio del mercato cinese in particolare dopo l'abbassamento dell'imposte sulle vendite.

SAIC VOLKSAWAGEN Teramont X sarà lanciato all'inizio dell'estate in Cina. Esso offre ai clienti una versione a 5 posti della Teramont ad alimentazione tradizionale di grande successo, con gradevole stile fastback.

Il T-Cross è stato lanciato il 11 Aprile come quarto SUV di SAIC VOLKSWAGEN.

Il SUV Coupé Concept sarà FAW-Volkswagen, la prima coupé-stile SUV, che unisce design all'avanguardia, proporzioni sportive e prestazioni eccezionali.

Lo SMV Concept , un SUV di grandi dimensioni, di oltre 5,1 metri e un passo vicino a 3 metri. Sarà un fiore all'occhiello per la FAW-VW Volkswagen.

Fonte Volkswagen



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mercoledì 17 aprile 2019

I consumi petroliferi di Marzo 2019 a -6,3%


Stando ai dati provvisori della rilevazione MISE odierna si rileva quanto segue:

Mese di Marzo 2019                          
I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 4,8 milioni di tonnellate, con un decremento pari al 6,3% (-321.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno lavorativo in meno, sono risultati pari a poco meno di 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un decremento dell’3,9% (-104.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.

In particolare:
la benzina totale ha mostrato un calo del 3,9% (-24.000 tonnellate), mentre la benzina venduta sulla rete del 4,3% rispetto a marzo 2018;
il gasolio autotrazione evidenzia un calo del 3,9% (-80.000 tonnellate), mentre il gasolio venduto sulla rete del 4,3% rispetto a marzo 2018.

Si ricorda che nel mese di marzo le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo del 9,6%. Quelle diesel, in decisa contrazione, hanno rappresentato il 45% del totale (era il 54,3% a marzo 2018), mentre quelle a benzina il 41,4% (era il 34% a marzo 2018).
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 6,6%, quello delle ibride del 5,3%, quello del metano dell’1,4% e quello delle elettriche dello 0,3%.

Primo Trimestre 2019

I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 14,2 milioni di tonnellate, con un decremento pari all’1,7% (-239.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 7,4 milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,3% (-23.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018
In particolare:
la benzina totale ha mostrato un calo dello 0,8% (-14.000 tonnellate);
la benzina venduta sulla rete un calo dell’1%;
il gasolio autotrazione evidenzia un calo dello 0,2% (-9.000 tonnellate) e il gasolio venduto sulla rete dello 0,6% rispetto allo stesso periodo 2018.

Si ricorda che nei primi tre mesi le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo del 6,5%. Quelle diesel, in decisa contrazione, hanno rappresentato il 43,9% del totale (era il 55,1% nel primo trimestre 2018), mentre quelle a benzina il 42,9%.
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 6,5%, quello delle ibride del 5,3%, quello del metano dell’1,2% e quello delle elettriche dello 0,2%.

Nota di commento congiunturale

Anzitutto, si ricorda che, a partire dal gennaio 2019, la rilevazione dei consumi è effettuata con un campione del tutto analogo a quello in uso nel 2018 e dunque i confronti tra gli andamenti dei due periodi possono essere considerati omogenei.
Nello specifico, il mese di marzo 2019 ha presentato un giorno lavorativo in meno rispetto allo scorso anno e, in particolare, si confronta con un marzo 2018 su cui ha pesato l’effetto della Pasqua (caduta il 1° aprile 2018), con un anticipo dei rifornimenti dei punti vendita carburanti a fine marzo.
Inoltre, marzo 2019 è stato un mese più caldo rispetto a un anno fa e ciò ha inciso negativamente sui consumi dei combustibili da riscaldamento.

Infine, un altro elemento congiunturale negativo ha riguardato le fermate programmate per manutenzione di alcune raffinerie che hanno pesato sulla voce “consumi e perdite di raffineria”.

Comunicato stampa Unione Petrolifera


I nostri grafici 


Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio

Il grafico dei consumi di petrolio per anno solare. Il consumo del mese appena trascorso mostra un diminuzione del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2017 collocandosi al livello minimo  degli ultimi 14 anni presi in considerazione eccezion fatta del 2010. Nel trimestre si ha perdita dell' 1,7%


Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006. La curva rivela una tendenza ad una stabilizzazione negli ultimi mesi.

Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento partendo dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2015 si nota una transitoria stasi, una fase di decrescita e una successiva risalita dei consumi dal 2018 considerando 12 mesi. Gli ultimi due mesi segnano un brusca caduta.

Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Altalenante dalla metà del 2016 quasi sempre positiva in tutto il 2018.


Prossimamente con i grafici  del consumo dei carburanti con un post dedicato.



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