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martedì 5 maggio 2020

Auto, mercato giù del 98% ad aprile. Le auto elettriche crollano in minor misura


Oggi riaprono le concessionarie, ma senza clienti. Servono immediatamente misure “verticali” per il settore auto, a difesa delle imprese del comparto e dei loro 160.000 dipendenti. E il sistema bancario deve erogare prontamente le risorse del Decreto Liquidità
Come da noi anticipato una settimana fa, con la chiusura delle attività economiche, inclusa la rete di distribuzione auto, per la crisi sanitaria da coronavirus, collassa il mercato delle autovetture. Tutti i canali sono colpiti in modo simile: nel mese, fanno -97,8% i privati, -97,3% il noleggio e -96,9% le società.

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad Aprile diminuiscono del 97,55% le immatricolazioni di autovetture, a 4.279 unità rispetto alle 174.924 dello stesso mese dello scorso anno, con una perdita di quasi 171.000 unità.

“I dati ufficiali di Aprile – commenta Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – confermano purtroppo quanto da noi anticipato sin dall’inizio della crisi. Le necessarie e severe misure di contenimento del contagio ne hanno rallentato la diffusione, ma il blocco delle attività economiche ha messo in ginocchio la filiera della distribuzione auto, con le sue 1.400 aziende che sostentano 160.000 famiglie”.

“La riapertura avviene – continua Crisci – con restrizioni molto severe alla circolazione ancora in vigore, e con una domanda da parte di famiglie e imprese fortemente indebolita. Attanagliate da crisi di liquidità dopo 2 mesi di ricavi azzerati, molte delle concessionarie potrebbero non sopravvivere nonostante la riapertura. Rinnoviamo quindi l’appello al sistema bancario perché le ingenti risorse messe a disposizione dal Decreto Liquidità vengano prontamente erogate alle imprese del comparto auto”.

“E’ evidente – prosegue Crisci – la necessità di una accelerazione da parte del Governo, che faccia immediatamente seguire azioni efficaci alle proprie buone intenzioni: serve un decreto “verticale”, con misure specifiche per il settore automotive. Si tratta di un settore assolutamente strategico per il Paese, con il suo effetto moltiplicatore sull’economia ed il suo contributo al gettito erariale pari a circa 80 miliardi di Euro annui. D’altro canto, con la ripresa delle attività nella “Fase 2”, ancora più centrale sarà il ruolo dell’automobile nella mobilità, non solo quella all’interno dei grandi centri, ma anche quella dei pendolari, interurbana e autostradale”.

“UNRAE – conclude il Presidente – chiede quindi al Governo l’adozione tempestiva di concreti provvedimenti a sostegno della filiera auto. Tra questi va incluso anche un piano strutturale che favorisca il ricambio del nostro vetusto parco circolante, pericoloso sia per l’ambiente sia per la sicurezza dei cittadini, e non da oggi. In questo momento la velocità è tutto: un mercato che versa in queste condizioni non può affrontare anche il rischio di una ulteriore paralisi, dovuta magari a indiscrezioni o dibattiti su tempi e modi delle eventuali misure”.

Anche questo mese abbiamo deciso di non proporre, come invece facciamo di solito, il commento alla struttura del mercato perché incommentabile. Tra tutti i segni, negativi tra il -95% e il -100%, fanno eccezione le auto elettriche con un -58%, a 500 unità immatricolate e una quota di mercato di circa il 12%. Come risultato dell’enorme sforzo portato avanti dalle Case sul fronte della riduzione delle emissioni di CO2, ad Aprile queste diminuiscono di quasi il 15% a 101,5 g/km dai 118,9 di Aprile 2019 (nel cumulato calano del 6,7% a 112,1 g/km da 120,2 g/km del primo quadrimestre dell’anno scorso).


Comunicato Unrae

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti fa notare che "nel mese di ottobre 2019 il volume globale delle vendite 

I nostri consueti grafici

L'andamento mensile per anno solare negli ultimi 12 anni. Come vediamo, lo scorso mese di Aprile le immatricolazioni hanno avuto un crollo non inaspettato per le questioni inerenti il Covid19, essendo diminuite  rispetto allo stesso mese del 2019 del 97,6%. Nei primi 4 mesi la regressione è stata a -50,5%.




L'andamento mensile negli ultimi 12 anni con una sequenza ad onda che negli ultimi mesi ha delineato una tendenza verso la sensibile discesa dal 2018.




Le percentuali riferite allo stesso mese dell'anno precedente. Dopo una sfilza di segni meno fino al 2013 segue una sequenza di segni positivi con una curva a campana che nell'ultimo anno e mezzo si è viaggiato mediamente sotto lo zero per tornare in territorio negativo negli ultimi  mesi.




Stesso andamento nell'anno solare considerando le percentuali.




Col seguente grafico vediamo le immatricolazioni delle auto considerando la somma numerica dei 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Dimenticato il picco del 2010 e il minimo dell'Ottobre 2013, le immatricolazioni hanno continuato a crescere in modo costante riconquistando le cifre della metà del 2010 ma senza riuscire a continuare nel miglioramento, anzi, fermandosi in una situazione piatta da ottobre 2017 per discendere nuovamente a partire da Novembre 2017 con un recente rialzo prima del crollo.




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giovedì 2 aprile 2020

Crolla il mercato auto a Marzo (-85%). Immatricolazioni azzerate nel corso del lockdown


Collassa il mercato auto a marzo (-85%). Immatricolazioni azzerate nel corso del lockdown

UNRAE chiede al Governo un piano immediato a protezione delle numerose imprese del comparto per scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro e una contestuale azione forte di stimolo alla domanda in favore dei consumatori.

Vanno a picco le immatricolazioni a Marzo, con vendite azzerate dopo la chiusura delle attività, incluse le concessionarie, decretata dal Governo a partire dall’11 Marzo. Nessun canale è esente dal tracollo: nell’intero mese, fanno -82% i privati, -88% il noleggio e -91% le società.

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a Marzo diminuiscono infatti dell’85% le immatricolazioni di autovetture, a 28.597 unità rispetto alle 194.273 dello stesso mese dello scorso anno, con una perdita di quasi 167.000 unità.

“La risoluzione in tempi non brevi della drammatica crisi sanitaria da COVID-19, con gli effetti che la chiusura avrà sull’economia, e il tracollo, senza precedenti nella sua dimensione e velocità, del mercato auto che abbiamo visto nelle scorse settimane – ha commentato Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – lasciano presagire una pesantissima caduta del mercato auto nel 2020, che potrebbe chiudere, nel migliore dei casi, intorno a 1.300.000 unità, un terzo in meno rispetto al 2019”.

“L’impatto di un blocco di 2 o 3 mesi – continua il Presidente – sarebbe comunque devastante per l’intero settore automotive in Italia e in particolare per la filiera della distribuzione e assistenza, con il concreto rischio di chiusura di numerose imprese del comparto, per mancanza di fatturato e conseguente crisi di liquidità, e di perdita di una quota consistente dei 160.00 occupati”.

“UNRAE – prosegue Crisci – chiede quindi al Governo l’adozione di misure assolutamente improrogabili a sostegno di un settore che contribuisce al 10% del PIL e genera circa 80 miliardi di Euro annui di gettito fiscale, al fine di evitare la crisi irrisolvibile di numerose imprese del comparto e scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro”.

Tra i provvedimenti da adottare già in sede di Decreto Cura Italia – conclude il Presidente – occorre intervenire immediatamente con misure di sostegno finanziario per proteggere la liquidità dei concessionari ed evitare il crollo dell’intero sistema”.

Il sostegno alle reti distributive non prescinde tuttavia da azioni che supportino efficacemente la domanda. A tal riguardo UNRAE propone le seguenti misure con durata fino a tutto il 2021, qualora necessario, prorogabili:

1 - Modifiche al cd. ecobonus

Con l'obiettivo di allargare la platea dei veicoli incentivabili a sostegno della domanda e dell'offerta:

- introduzione di una terza fascia di incentivi per autovetture con emissioni di CO2 da 61 a 95 g/km: incentivo di € 2000 per l'acquisto di un'autovettura con rottamazione e di € 1.000 senza rottamazione;

- aumento degli importi unitari della fascia di emissioni di CO2 da 20 a 60 g/km: integrazione dell'attuale incentivo con + € 1.500 per l'acquisto di un'autovettura con rottamazione (tot. € 4.000) e con + € 1.000 senza rottamazione (tot. € 2.500);

- potenziamento sostanziale dell'attuale fondo stanziato fino ad almeno 1.000 milioni di euro.

2 - Riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi

Con l'obiettivo di rilanciare il settore recuperando il campo perduto in termini di competitività:

- aumento del tetto del costo deducibile fino a 50.000 €;

- aumento fino al 100% della quota ammortizzabile;

- aumento fino al 100% della detraibilità dell'IVA.

Questo mese abbiamo deciso di non proporre, come invece facciamo di solito, il commento alla struttura del mercato perché appunto incommentabile. Nel mare di pesantissimi segni meno, spicca il +49% delle auto elettriche, con una quota del 3,2% e un volume intorno alle 1.000 unità, risultato comunque rivelatore dell’enorme sforzo portato avanti dalle Case sul fronte dell’abbattimento delle emissioni di CO2, testimoniato anche dalla continua riduzione delle emissioni di CO2 registrata nel primo trimestre del 2020 (-7,0% a 112,3 g/km dai 120,7 del primo trimestre del 2019).


Comunicato Unrae

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti fa notare che "nel mese di ottobre 2019 il volume globale delle vendite 



I nostri consueti grafici

L'andamento mensile per anno solare negli ultimi 12 anni. Come vediamo, lo scorso mese di Marzo le immatricolazioni hanno avuto un crollo anomalo, sono diminuite  rispetto allo stesso mese del 2019 del 85%, nei primi 3 mesi la regressione è stata del -35,2%.


L'andamento mensile negli ultimi 12 anni con una sequenza ad onda che negli ultimi mesi ha delineato una tendenza verso la sensibile discesa dal 2018.


Le percentuali riferite allo stesso mese dell'anno precedente. Dopo una sfilza di segni meno fino al 2013 segue una sequenza di segni positivi con una curva a campana che nell'ultimo anno e mezzo si è viaggiato mediamente sotto lo zero per tornare in territorio negativo negli ultimi 3 mesi.


Stesso andamento nell'anno solare considerando le percentuali.


Col seguente grafico vediamo le immatricolazioni delle auto considerando la somma numerica dei 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Dimenticato il picco del 2010 e il minimo dell'Ottobre 2013, le immatricolazioni hanno continuato a crescere in modo costante riconquistando le cifre della metà del 2010 ma senza riuscire a continuare nel miglioramento, anzi, fermandosi in una situazione piatta da ottobre 2017 per discendere nuovamente a partire da Novembre 2017 con un recente rialzo prima del crollo.


Prossimamente vedremo l'andamento delle immatricolazioni delle auto elettriche e ibride e quelle a metano

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lunedì 16 marzo 2020

Solo le auto a emissioni zero (elettriche) possono essere etichettate come ''verdi''


Solo le auto a emissioni zero possono essere etichettate come ''verdi'', conclude  un gruppo di esperti UE.
L'UE ha pubblicato un rapporto chiave che aiuterà a decidere quali investimenti finanziari possono essere etichettati ambientalmente sostenibili  sotto la nuova legge verde di 'tassonomia' (nota: la tassonomia è la disciplina della classificazione in gerarchia su base scientifica).

Solo investimenti nella produzione di automobili a zero emissioni - come i veicoli elettrici - possono essere etichettati sostenibili dal settore finanziario, secondo le raccomandazioni di un gruppo di esperti tecnici.

La Federazione europea per i trasporti e l'ambiente, Transport & Environment (T & E), e cinque tra i più importanti gruppi ambientalisti hanno accolto con favore la mossa, ma avvertono che l'UE non dovrebbe includere camion e navi che pretendono di utilizzare la bioenergia.

Fonte Transport & Environment

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martedì 3 marzo 2020

Immatricolazioni auto a Febbraio, -8,8%, crollano le diesel


Cade di nuovo il mercato auto a febbraio (-8,8%)
Privati in profondo rosso a -19%. UNRAE lancia l'allarme per il settore automobilistico e chiede al Governo urgenti contromisure
Continua male come aveva iniziato il 2020 per il mercato Italiano delle autovetture, con il tracollo della domanda da parte sia dei privati sia delle società. Attutisce un po’ la caduta del mercato totale l’andamento del noleggio che cresce a doppia cifra sia nel segmento a breve sia in quello a lungo termine.

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, a Febbraio diminuiscono dell’8,8% le immatricolazioni di autovetture, con 162.793 unità rispetto alle 178.493 dello stesso mese dello scorso anno, quando il mercato si contrasse di oltre il 2%.

“In un contesto di grande incertezza, con un mercato delle autovetture già di per sé depresso – ha commentato Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – si inserisce la crisi da coronavirus, la cui durata e impatto sono al momento ancora tutti da vedere. I dati dei primi due mesi dell'anno mostrano già il rischio di mettere in ginocchio un settore fondamentale per il PIL italiano, viste le potenziali gravi ripercussioni sulla filiera della distribuzione e dell'assistenza, che conta oltre 160.000 occupati nel nostro Paese”.

“Le aree interessate dal blocco delle attività nell’ultima settimana di febbraio sono ubicate nelle tre regioni che rappresentano oltre 1/3 del mercato auto. L’assenza di traffico nelle concessionarie – continua il Presidente – pur non impattando, se non in modo marginale, il risultato del mese scorso, lascia purtroppo presagire un crollo delle immatricolazioni nei prossimi mesi. Grave segnale si riscontra dal canale dei privati le cui vendite scendono addirittura del 19%, arrivando a pesare solo il 51% del mercato, un dato vicino al minimo storico.”

“I dati di febbraio – prosegue Crisci – non riflettono ancora l'impatto che il coronavirus avrà sull'economia del nostro Paese, ma lasciano presagire il rischio di chiudere l'anno con un volume totale di mercato più vicino ad un milione e mezzo di immatricolazioni, che non al milione e novecentomila stimato fino a poche settimane fa. Numeri che richiamano alla memoria il punto più basso del mercato, nel 2013. UNRAE chiede pertanto al Governo di far fronte con urgenza alla crisi in atto, anche al di là delle misure poste in essere per le zone più colpite".

“Unico raggio di luce nel mercato – conclude Crisci – è l’aumento a tripla cifra della domanda di veicoli a ridotte emissioni, che beneficiano del contributo Ecobonus, misura promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico per migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente, che andrebbe assolutamente rafforzata.”

Dall’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 elaborata dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, nel primo bimestre del 2020 gli acquisti di autovetture nelle fasce che godono dell’Ecobonus registrano tassi di crescita a tripla cifra: del 685% (oltre l’800% i privati) nella fascia sino a 20 g/km di CO2 e del 391% nella fascia 21-70 g/km, rappresentando complessivamente il 2,1% delle vendite.

Tra le altre fasce, quella delle vetture che emettono tra i 71 e i 160 g/km di CO2, l’unica esente dal Bonus/Malus e pari a oltre il 95% delle vendite, cala del 4,2%. Tra i veicoli penalizzati dal Malus, crollano gli acquisti in tutte le fasce, con cali addirittura dell’80% per le auto che emettono tra i 161 e 175 g/km e del 46% per le auto con emissioni di CO2 tra i 176 e 200 g/km.

Dopo gli ultimi quattro mesi del 2019 in positivo, prosegue a Febbraio la performance negativa del dato mobile (come era successo nei primi due mesi dello scorso anno).

Analizzando la domanda di autovetture per utilizzatori, a Febbraio crollano le immatricolazioni sia di privati sia di società. Rispetto a Febbraio 2019, mentre i privati vedono scendere i propri volumi del 19% a 84.000 unità (con una perdita di quota di 6,8 punti al 51,4%), le società registrano una caduta del 13% a 26.000 unità (con un calo di quota dello 0,8% al 15,8%). All’interno delle immatricolazioni a società, si contraggono sia le autoimmatricolazioni (-12%) sia le vendite ad altre società (-15%). D’altro canto, balzano gli acquisti del noleggio, con un aumento del 19% a 54.000 unità e una quota del 32,8%, 7,6 punti in più di Febbraio 2019.  Con tassi di crescita a doppia cifra, salgono sia il breve termine (+29%) sia il lungo termine (+18%). Stessi trend e tassi simili si osservano nel cumulato del primo bimestre.

Sul fronte delle alimentazioni si registra un nuovo calo a doppia cifra (-29%) delle immatricolazioni di vetture diesel con 57.000 unità e una quota del 34,8% (-10 p.p.). In calo anche il benzina (-3,2%) a 74.000 unità e una quota del 44,9% (+2,4 p.p.), che rappresenta la motorizzazione con la quota di mercato più alta. Crescita del 91% nel mese per le ibride, con 18.000 unità immatricolate in rappresentanza dell’11% del mercato. Ottimo il risultato delle vendite di auto elettriche che archiviano un incremento del 900% con 2.500 unità e una quota dell’1,5%. Aumentano dell’80% le vendite di metano a 3.600 unità mentre si contraggono (-12%) quelle di gpl a 9.100 unità. Stesse dinamiche, con tassi relativamente poco doversi, si osservano nel cumulato dei primi due mesi.

A Febbraio tutti i segmenti archiviano una performance negativa, tranne A – Piccole (+1,9%) e la nicchia F – Alto di gamma (+7,8%). Perde meno del mercato B – Utilitarie (-4,0%). Pur a tassi diversi, crollano C – Medie (-12%), D – Medie Superiori (-19%) ed E – Superiori (-30%).

Tutte le carrozzerie a Febbraio risultano in diminuzione eccetto i soliti crossover (+5,9%), che rappresentano il 35,5% delle vendite totali e in un anno guadagnano quasi 5 punti percentuali.

Dall’analisi del mercato per aree geografiche, emerge il calo generalizzato a doppia cifra delle varie aree, con l’eccezione del Nord Est. Se tuttavia si osservano i dati depurati dalle immatricolazioni dei noleggiatori è da notare la diminuzione a tassi simili di tutte le aree geografiche, tra il 16% e il 19%.

Sul fronte delle emissioni di CO2, a Febbraio si registra una riduzione dell’8,8% rispetto a Febbraio 2019, con 111,5 g/km contro i 122,2 dello scorso anno. Nel cumulato del primo bimestre la diminuzione è del 7,6% (112,3 verso 121,5 g/km di Gennaio-Febbraio 2019).

Per concludere l’analisi del mercato, a Febbraio i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture sono stati 336.634, in flessione del 7,3% rispetto ai 363.084 di Febbraio 2019 (nel cumulato del primo bimestre il calo è dell’8,8%).


Comunicato Unrae

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti fa notare che "nel mese di ottobre 2019 il volume globale delle vendite 



I nostri consueti grafici

L'andamento mensile per anno solare negli ultimi 12 anni. Come vediamo, lo scorso mese di Febbraio le immatricolazioni, sono diminuite  rispetto allo stesso mese del 2019 del 8,4%, nei primi 2 mesi la regressione è stata del 7%.
Continuano a crollare le auto diesel,  -29,4%.


L'andamento mensile negli ultimi 12 anni con una sequenza ad onda che negli ultimi mesi ha delineato una tendenza verso la sensibile discesa dal 2018.


Le percentuali riferite allo stesso mese dell'anno precedente. Dopo una sfilza di segni meno fino al 2013 segue una sequenza di segni positivi con una curva a campana che nell'ultimo anno e mezzo si è viaggiato mediamente sotto lo zero per tornare in territorio negativo negli ultimi 2 mesi.



Stesso andamento nell'anno solare considerando le percentuali.


Col seguente grafico vediamo le immatricolazioni delle auto considerando la somma numerica dei 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Dimenticato il picco del 2010 e il minimo dell'Ottobre 2013, le immatricolazioni hanno continuato a crescere in modo costante riconquistando le cifre della metà del 2010 ma senza riuscire a continuare nel miglioramento, anzi, fermandosi in una situazione piatta da ottobre 2017 per discendere nuovamente a partire da Novembre 2017 con un recente rialzo.


Prossimamente vedremo l'andamento delle immatricolazioni delle auto elettriche e ibride e quelle a metano


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martedì 4 febbraio 2020

Immatricolazioni auto. Parte male il 2020. Cade a gennaio la domanda di autovetture (-5,9%)


Inoltre l’infelice iniziativa del Comune di Roma (e di altri Comuni metropolitani) e la totale mancanza di un piano strategico nazionale disorientano i consumatori con probabili e ulteriori effetti depressivi in arrivo sul mercato.
Inizia male il nuovo anno per il mercato Italiano delle autovetture, appesantito dal crollo della domanda dei privati. Bene il noleggio, con tassi di crescita in doppia cifra sia nel segmento a breve termine sia in quello a lungo termine. In contrazione anche le società.

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, a Gennaio diminuisce del 5,9% la domanda di autovetture, con 155.528 unità immatricolate rispetto alle 165.271 dello stesso mese dello scorso anno, quando il mercato diminuì di più del 7%.

“In un quadro economico e geopolitico globale di grande incertezza, con ripercussioni negative sul nostro paese, come evidenziato dalla brutta partenza del mercato auto – ha commentato Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un insieme scoordinato di provvedimenti a livello comunale e regionale come quelli a cui abbiamo assistito e stiamo assistendo”.

“Iniziative prive di logica e senza alcun beneficio sulla qualità dell’aria, che hanno invece impattato e stanno impattando in termini gravemente negativi sui consumatori e sul mercato – continua il Presidente – con cancellazioni di ordini e ripensamenti da parte di acquirenti di auto diesel Euro 6, nuove e in linea con le più recenti normative in termini di emissioni”.

“Alla luce di quanto accaduto – continua Crisci – è sempre più evidente l’esigenza di un’azione di coordinamento e armonizzazione nazionale delle misure sulla mobilità e sulla circolazione delle auto. Vieppiù urgenti appaiono inoltre misure di sostegno alla domanda con l’obiettivo di svecchiare l’attuale parco circolante, con effetti positivi in termini di maggiore sicurezza e minore impatto ambientale”.

“UNRAE auspica quindi – conclude Crisci – che il prossimo tavolo automotive convocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, costruendo su quanto fatto sinora, giunga velocemente all’adozione di misure allo scopo sopra citato e, contestualmente, affronti e definisca un piano nazionale strategico ed efficace atto a favorire lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica e rifornimento per le nuove tecnologie”.

Dall’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 elaborata dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, a Gennaio archiviano una crescita in tripla cifra gli acquisti di autovetture nelle fasce che godono dell’Ecobonus: con un incremento del 533% (oltre il 700% i privati) nella fascia sino a 20 g/km di CO2 e del 363% nella fascia 21-70 g/km, che complessivamente hanno rappresentato il 2% delle vendite.

Tra le altre fasce, quella delle vetture che emettono tra i 71 e i 160 g/km di CO2, l’unica esente dal Bonus/Malus e pari a oltre il 95% delle vendite, cala del 4,6%. Tra i veicoli penalizzati dal Malus, aumentano in doppia cifra gli acquisti di auto che emettono oltre i 200 g/km, mentre crollano le vendite di auto con emissioni di CO2 tra i 161 e i 200 g/km.

Dopo un trimestre finale di 2019 positivo per la forte spinta di noleggio a lungo termine e autoimmatricolazioni, torna in negativo la performance del dato mobile (come era d’altra parte stato all’inizio dello scorso anno).

Analizzando la domanda di autovetture per utilizzatori, si evidenzia il crollo della domanda da parte dei privati, che a Gennaio registra una diminuzione delle immatricolazioni del 14% a 92.000 unità e una perdita di quota di mercato di 5,5 punti percentuali al 58,8%, rispetto a un anno fa. D’altro canto, balzano gli acquisti del noleggio, con un aumento del 18% a 40.000 unità e una quota del 25,5%, 5,2 punti in più di Gennaio 2019. Con tassi di crescita in doppia cifra salgono sia il breve termine (+28%) sia il lungo termine (+18%). All’interno delle immatricolazioni a società, giù del 4,3% a 24.000 unità e una quota del 15,6% (+0,2 punti), si contraggono sia le autoimmatricolazioni (-3,6%) sia le vendite ad altre società (-5,8%).

Sul fronte delle alimentazioni si registra un nuovo calo a doppia cifra (-23%) delle immatricolazioni di vetture diesel con 52.000 unità e una quota del 33,5% (-7,7 p.p.). In calo anche il benzina (-3,0%) a 73.000 unità e una quota del 46,5% (+1,4 p.p.), che rappresenta la motorizzazione con la quota di mercato più alta. Crescita dell’82% nel mese per le ibride, con 15.600 unità immatricolate in rappresentanza del 10% del mercato. Molto positivo il risultato delle vendite di auto elettriche che archiviano un incremento a tripla cifra (+587%) con 1.900 unità e una quota dell’1,2%. Aumentano del 136% le vendite di metano a 4.100 unità mentre si contraggono (-21%) quelle di gpl a 9.600 unità.

Tutti i segmenti archiviano una performance negativa, a eccezione della nicchia F – Alto di gamma (+48%). Perde meno del mercato B – Utilitarie (-2,6%). Crolla (-16%) E – Superiori mentre hanno cali tra il 7% e il 10% C – Medie, D – Medie Superiori e A - Piccole.

Dal dettaglio per carrozzeria a Gennaio, quasi tutte le carrozzerie risultano in diminuzione eccetto crossover (+2,7%) e i poco rappresentati monovolume piccolo (+39%) e coupè (+0,2%). Tra i segmenti maggiori sottoperformano il mercato berline (-9,7%) e fuoristrada (-13%).

 Analizzando le aree geografiche, sono in evidenza la tenuta dell’area Nord Orientale (+0,9%) e il crollo delle Isole (-19%). Con tassi tra l’8% e il 10% si contraggono le altre aree.


Sul fronte delle emissioni di CO2, è in calo a Gennaio il dato medio di mercato (-6,4%) con 113,0 g/km contro i 120,7 g/km dello stesso mese dello scorso anno.

Comunicato UNRAE 


I nostri consueti grafici

L'andamento mensile per anno solare negli ultimi 12 anni. Come vediamo, lo scorso mese di Gennaio le immatricolazioni, sono diminuite rispetto allo stesso mese del 2018 del 5,9%
Cambiano le preferenze degli acquirenti continuano ad abbandonare le auto diesel,  23.4% in meno.



L'andamento mensile negli ultimi 12 anni con una sequenza ad onda che negli ultimi mesi ha delineato una cresta con una tendenza verso la sensibile discesa dal 2018.


Le percentuali riferite allo stesso mese dell'anno precedente. Dopo una sfilza di segni meno fino al 2013 segue una sequenza di segni positivi con una curva a campana che nell'ultimo anno e mezzo si è viaggiato mediamente sotto lo zero per tornare in territorio positivo negli ultimi 2 mesi.



Stesso andamento nell'anno solare considerando le percentuali.



Col seguente grafico vediamo le immatricolazioni delle auto considerando la somma numerica dei 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Dimenticato il picco del 2010 e il minimo dell'Ottobre 2013, le immatricolazioni hanno continuato a crescere in modo costante riconquistando le cifre della metà del 2010 ma senza riuscire a continuare nel miglioramento, anzi, fermandosi in una situazione piatta da ottobre 2017 per discendere nuovamente a partire da Novembre 2017 con una recente prisalita.




Prossimamente vedremo l'andamento delle immatricolazioni delle auto elettriche e ibride e quelle a metano



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martedì 3 dicembre 2019

Immatricolazioni auto a +2,2% in Novembre, -0,6% negli 11 mesi 2019



Il mercato auto chiude gli 11 mesi in stagnazione con un fiacco +2,17% a novembre.

Alla vigilia di un anno cruciale per il settore, operatori e consumatori navigano a vista, fra provvedimenti estemporanei e retromarce, manca una visione strategica.
Il mercato delle autovetture registra un segno “più”, grazie al forte incremento di noleggio a lungo termine e autoimmatricolazioni che congiuntamente guadagnano 10 punti percentuali di quota. Ciò – tuttavia - descrive un trend solo apparentemente positivo, vista l’instabilità delle vendite che continua a presentarsi con risultati altalenanti ad ogni chiusura mese.

Novembre, dunque, archivia un lieve incremento: secondo quanto diffuso oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, con 150.587 unità l’aumento è di circa il 2,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando si immatricolarono 147.386 veicoli. Con questo risultato è dello 0,6% la flessione del periodo gennaio-novembre 2019, che ha fatto archiviare 1.775.884 immatricolazioni, verso lo stesso periodo dello scorso anno quando i veicoli venduti furono 1.786.170, già in calo del 6,1% rispetto all’anno precedente.

“Il 2020, con l’entrata in vigore dei nuovi limiti europei alle emissioni di CO2 e delle relative sanzioni, sarà un anno estremamente critico per le Case Auto già impegnate a sostenere investimenti miliardari per la elettrificazione e l’automazione – ha commentato Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. In questo contesto, con una domanda debole e volatile, il quadro normativo italiano aggiunge incertezza a incertezza, nella assoluta mancanza di un approccio strategico coerente e di un orizzonte - se non di lungo - almeno di medio periodo”. 

“Si susseguono – secondo il Presidente - proposte di provvedimenti scoordinati e incongruenti privi di una visione d’insieme, senza nessun coinvolgimento degli operatori di settore se non a cose fatte, con una tecnica "per tentativi" che scatena il panico per poi dichiarare la massima apertura al dialogo e tornare sui propri passi”. 

“In questo modo – prosegue Crisci - anziché lavorare di concerto per costruire un sistema di sostegno che garantisca un futuro ad un settore in difficoltà, fondamentale per l'economia del Paese, il rischio è di giocare solo e continuamente di rimessa con un approccio a volte verniciato di green ma senza una necessaria e condivisa visione strategica”.

“Un esempio per tutti, la proposta di inasprimento della tassazione sulle auto in uso promiscuo, peraltro inizialmente formulata in totale inosservanza del principio di neutralità tecnologica: da oltre un mese tiene l’intera filiera sotto scacco e milioni di utilizzatori col fiato sospeso, in attesa di una versione definitiva che ancora non vede la luce. L'unico risultato - in vista di un extra gettito tutto da dimostrare - è stato sinora quello di congelare tutte le decisioni di acquisto aziendali, come si dovrà purtroppo constatare nei consuntivi dei prossimi mesi”.

“Un anno molto faticoso – conclude il Presidente - volge al termine in un clima di assoluta incertezza per automobilisti e operatori che si trovano nell'impossibilità di pianificare le proprie attività: e il "tavolo automotive", nel frattempo, aspetta ancora di essere convocato...”.

Dall’analisi sulle immatricolazioni per fascia di CO2 elaborata dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, per il periodo gennaio-novembre risultano ancora in aumento le vendite di autovetture nelle fasce che godono dell’Ecobonus: fino a 20 g/km CO2 con un incremento del 110% (oltre il 300% per i soli privati) e del 29% nella fascia 21-70 g/km, che complessivamente rappresentano meno dell’1% delle vendite.

L’unica fascia a registrare una seppur lieve flessione è quella delle vetture che emettono tra i 71 e i 160 g/km di CO2, che rappresenta il 95% delle vendite. In aumento anche gli acquisti dei veicoli che emettono oltre i 160 g/km, penalizzati dal Malus: doppia cifra per la fascia 161-175 g/km di CO2 (+27,2%) e per quella 201-250 g/km (+39,9%) con, rispettivamente, 28.000 e 6.700 unità.

In controtendenza rispetto al dato mobile dei mesi precedenti, negli ultimi 12 mesi (dicembre 2018 / novembre 2019) le immatricolazioni di autovetture recuperano lo 0,4% rispetto al periodo precedente (dicembre 2017/novembre 2018).

Dalla struttura del mercato emerge nell’analisi degli utilizzatori un calo dei privati, che a novembre perdono il 14,6% dei volumi attestandosi sulle 82.000 unità, e passando in un anno dal 64,7% di quota al 54,1% di novembre 2019. Il sostegno al mercato arriva dagli acquisti delle persone giuridiche: +40,3% del noleggio e +26,1% delle società. La forte spinta del noleggio arriva prevalentemente dal lungo termine (+43,7%), al 17,6% di rappresentatività, grazie all’impulso delle captive che registrano a novembre un +114,6% di crescita. Aumento anche del noleggio a breve termine (+37,9%) con 4.700 immatricolazioni e una quota sul mercato totale del 3,1%. Nel canale delle società, da segnalare il forte incremento delle autoimmatricolazioni, che incrementano i propri volumi del 37,8% a 26.000 unità, rappresentando a novembre il 17,3% del mercato contro il 12,8% dello stesso mese del 2018.

Sul fronte delle alimentazioni si registra un calo a doppia cifra sia nel mese (-16,4%) che nel cumulato (-22,6%) per le immatricolazioni di vetture diesel con, rispettivamente, 55.949 e 721.165 unità. In flessione anche il Gpl, che segna un -8,2% a novembre a fronte di un +8,2% negli 11 mesi 2019. Buona performance per il benzina che con 69.437 unità rappresenta la motorizzazione con la quota di mercato più alta (oltre 5 p.p. nel mese rispetto allo scorso anno e oltre 9 p.p. nell’anno con il 44,0%). Crescita del 40% nel mese per le ibride, con oltre 11.000 unità immatricolate in rappresentanza del 7,5% del mercato. Decisamente positivo a novembre il risultato delle vendite di auto elettriche che chiudono con un incremento a tripla cifra del 130% con oltre 1.000 unità, che portano il cumulato dei primi 11 mesi 2019 a 9.722 veicoli (+110%). Aumento del 108% a novembre per il metano con 4.000 vendite.

Ad eccezione delle piccole che a novembre segnano un -1,7% con 26.600 immatricolazioni, tutti i segmenti archiviano una performance positiva: risultato a doppia cifra per E – Superiori con un +12,3% (all’1,9% di quota) e del 26,4% per F-alto di gamma. Modesta la crescita del segmento B (+2,2%) e del C (4,2%) mentre si mantiene in linea con il risultato dello scorso anno (+0,4%) la performance del segmento delle medie superiori.

Dal dettaglio per carrozzeria emerge per novembre un’altalena di segni positivi e negativi: crescono le multispazio (+43%), i monovolume piccoli (+39%), le cabrio e spider (+18%), i crossover (+11%) e le station wagon (+5,6%), in linea i fuoristrada, a fronte di un calo dei monovolume grandi (-33,4%), coupé (-5,5%) e berline (-5,0%) che, mantengono il primo posto nella rappresentatività del mercato con una quota del 46%. Quasi il 44% delle vendite del mese, invece, è costituito dalle immatricolazioni di crossover (34,3%) e fuoristrada (9,4%). Nel periodo gennaio-novembre 2019, invece, l’unica carrozzeria a registrare un segno positivo è quella dei crossover (+15,1%) con quasi 600.000 unità (circa 1/3 delle immatricolazioni totali).

Analizzando le aree geografiche, si nota immediatamente la crescita delle immatricolazioni nell’area centro nord del Paese a fronte di un segno meno per le vendite nell’Italia meridionale     (-11,5%) e insulare (-13,8%). Si posiziona al primo posto il Nord-Ovest, dove è stato immatricolato quasi 1/3 delle autovetture nuove con un incremento del 9%.

Sul fronte delle emissioni di CO2, anche a novembre – come in ottobre - il risultato è un calo   (-2,2%) con 116,9 g/km contro i 119,5 g/km dello stesso mese dello scorso anno. Rispetto a quanto registrato il mese scorso si riduce leggermente - al 3,8% - l’incremento del cumulato negli 11 mesi, con 119,1 g/km contro 114,7 g/km dello stesso periodo 2018.

Per concludere l’analisi del mercato, i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture sono stati 336.112, in flessione del 10,2% rispetto ai 374.356 di novembre 2018, portando il totale di gennaio-novembre 2019 a 3.864.731 unità, in contrazione del 5,5% rispetto ai 4.088.999 di gennaio-novembre 2018.

Comunicato Unrae

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti fa notare che "nel mese di ottobre 2019 il volume globale delle vendite (553.832 autovetture) ha dunque interessato per il 
28,32% auto nuove e per il 71,68% auto usate."


I nostri consueti grafici

L'andamento mensile per anno solare negli ultimi 11 anni. Come vediamo, lo scorso mese di Novembre le immatricolazioni, sono cresciute rispetto allo stesso mese del 2018 del 2,2%. Negli 11 mesi 2019 la regressione è stata dello 0,6%.
Cambiano le preferenze degli acquirenti continuano ad abbandonare le auto diesel,  16,4% in meno, -22.2% nel 2019.



L'andamento mensile negli ultimi 11 anni con una sequenza ad onda che negli ultimi mesi ha delineato una cresta con una tendenza verso la sensibile discesa dal 2018.


Le percentuali riferite allo stesso mese dell'anno precedente. Dopo una sfilza di segni meno fino al 2013 segue una sequenza di segni positivi con una curva a campana che nell'ultimo anno e mezzo si è viaggiato mediamente sotto lo zero per tornare in territorio positivo negli ultimi 3 mesi.


Stesso andamento nell'anno solare considerando le percentuali.


Col seguente grafico vediamo le immatricolazioni delle auto considerando la somma numerica dei 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Dimenticato il picco del 2010 e il minimo dell'Ottobre 2013, le immatricolazioni hanno continuato a crescere in modo costante riconquistando le cifre della metà del 2010 ma senza riuscire a continuare nel miglioramento, anzi, fermandosi in una situazione piatta da ottobre 2017 per discendere nuovamente a partire da Novembre 2017 con un recente piccolo rialzo.



Le immatricolazioni anno per anno. Il 2019 considera solo 11 mesi.



Prossimamente vedremo l'andamento delle immatricolazioni delle auto elettriche e ibride e quelle a metano



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