Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 30 settembre 2010

Nuova classificazione delle auto in USA

Avevamo visto l'11 settembre l'etichetta relativa alle auto elettriche alimentate esclusivamente a batteria nella nuova classificazione voluta dall'EPA (US Environmental Protection Agency) e dalla NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) .

Electric Vehicles
A+


Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cliccare sull'immagine per ingrandire

Adesso vediamo anche le altre che identificano Plug-in Hybrid Electric Vehicles, Compressed Natural Gas Vehicles e Flexible Fuel Vehicles.

Plug-in Hybrid Electric Vehicles
A

Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cliccare sull'immagine per ingrandire


Compressed Natural Gas Vehicles
A-


Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cliccare sull'immagine per ingrandire

Flexible Fuel Vehicles.
B


Cliccare sull'immagine per ingrandire


Cliccare sull'immagine per ingrandire

Per la spiegazione di come si devono leggere i dati, Vi rimando al precedente post.

Leggere anche:

- Stati Uniti. In gestazione l'Etichetta Fuel Economy per le auto

.

mercoledì 29 settembre 2010

Batterie al litio per avviamento auto, moto e nautica

Queste batterie da avviamento, basate sulla tecnologia al litio di ultima generazione, possono essere considerate la nuova frontiera delle batterie da avviamento dopo 100 anni di predominio delle batterie al piombo. Esse hanno dimostrato nelle applicazioni effettuate di avere la caratteristica esclusiva di essere estremamente potenti in rapporto al peso, essendo 5 volte più leggere rispetto alle batterie tradizionali al piombo.

Anche rispetto alle tradizionali batterie al litio standard queste batterie al litio presentano l' ulteriore vantaggio di non essere soggette a problemi di danneggiamento irrimediabile se caricate o scaricate altre i limiti consentiti. A tal fine, tutte le batterie hanno integrato al loro interno un circuito elettronico di controllo denominato BMS (battery managemenet system) che si occupa di monitorare costantemente la temperatura e la tensione di ogni singola cella che costituisce il pacco completo della batteria. In caso di raggiungimento della tensione o della temperatura "out of range" il BMS interrompe il passaggio della corrente.

L’integrazione di tali sistemi BMS nelle batterie è stata studiata e realizzata per renderle un vero oggetto "plug and drive" (installa, avvia e guida), rendendo semplicissima ed immediata la sostituzione, funzionando come se fosse una qualsiasi batteria al piombo standard. Una volta installata essa può quindi essere caricata con i tradizionali caricabatterie per moto o auto da 12 Volt (è consigliato non usare caricabatterie switching).

La potenza estremamente alta resa disponibile da queste batterie a tecnologia litio si traduce nell'erogazione di alte correnti di spunto permettendo così avviamenti sicuri e ripetuti (anche consecutivi). Le basse temperature invernali non creano più quei problemi di inefficienza che le batterie al piombo hanno evidenziato.

Per tutte queste caratteristiche queste batterie al litio sono particolarmente indicate soprattutto nell'utilizzo racing.

Caratteristiche e prezzi qui.

.


martedì 28 settembre 2010

I rifiuti comunali fanno bene all'ambiente

Una delle maggiori sfide che ci troviamo oggi ad affrontare è che cosa fare con le nostre crescenti montagne di rifiuti. Il riciclaggio occupa già una solida nicchia all'interno delle nostre famiglie, ma come possiamo contribuire a ridurre il numero di discariche che ormai sono più di 150.000 in Europa? Secondo un gruppo di ricercatori in Irlanda, la produzione di compost può essere la risposta al nostro problema.

Esperti della Teagasc (Agriculture and Food Development Authority) e dell'University College Dublin (entrambe in Irlanda) sostengono che i rifiuti e concimi organici urbani possono diventare un'importante fonte di materiale di compostaggio, capace di sopprimere e tenere a bada le malattie delle piante.

Citando la direttiva sulle discariche, che mira a prevenire e ridurre gli effetti negativi sull'ambiente e i rischi per la salute umana risultanti dalle discariche durante il loro intero ciclo di vita, la Strategia nazionale irlandese per i rifiuti biodegradabili osserva che esiste un ampio divario tra le proiezioni sulla produzione di rifiuti urbani biodegradabili e la quantità massima di discariche autorizzata per questo tipo di rifiuti.

L'attenzione degli Stati membri dovrebbe concentrarsi sul cercare e utilizzare metodi di trattamento alternativi e di produrre rifiuti organici utilizzabili. I ricercatori sottolineano che il compostaggio è uno dei modi migliori per aiutare a diminuire la quantità di rifiuti urbani biodegradabili che finiscono nelle discariche europee.

"Il compostaggio dei rifiuti organici ha molti vantaggi rispetto alle discariche, tra cui una riduzione del volume dei rifiuti", ha spiegato il dottor Michael Gaffney del Teagasc. "Il compostaggio è un processo aerobico e quindi produce anidride carbonica, mentre nelle discariche si ha principalmente un processo anaerobico che produce metano. Inoltre, il compost ha il potenziale per essere utilizzato sia come fertilizzante che come messo di crescita nell'orticoltura".

Con l'intensificarsi dell'interesse e delle attività relative alla produzione di compost, gli europei dovrebbero cominciare ad individuare i giusti mercati per questi prodotti. Ciò è particolarmente importante in quanto gli ortocoltori potrebbero aumentare il loro uso di questi prodotti capaci di mantenere le piante sane.

I ricercatori hanno rilevato, per esempio, che i materiali organici in compost possono sopprimere un certo numero di malattie a carico del suolo. Un esempio calzante sono i patogeni oomiceti come la Phytophthora, che è più facile da reprimere che le specie fungine vere come la Rhizoctonia.

La malattia è soppressa grazie ai batteri e funghi presenti nel compost materia prima, che fungono da biocontrollo contro i patogeni delle piante. "Essi colonizzano la superficie della radice, formano una relazione commensale con la pianta e sono un ostacolo alla colonizzazione da parte di agenti patogeni, necessaria per infettare le radici delle piante", ha detto il team. Va notato che dai primi studi risulta che la soppressione delle malattie è variabile, a causa della variabilità dei prodotti base.

Secondo i ricercatori, della produzione compost malattia-soppressivo in modo coerente potranno beneficiare i coltivatori, in quanto crolleranno i costi di produzione grazie alla riduzione dell'uso di pesticidi sui loro raccolti.

Inoltre, si è oggi più che mai determinati a proteggere le piante da ulteriori malattie. La direttiva dell'UE relativa all'utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottata nel 2006, mira a stabilire norme minime per l'uso dei pesticidi nell'UE, proteggendo efficacemente la salute dell'uomo de dell'ambiente dai pesticidi.

Fonte: cordis.europa.eu

.

lunedì 27 settembre 2010

Si può rimpiazzare la benzina con l'elettricità? Si, si può

Se la matematica non è un'opinione e se vogliamo semplificare le cose al massimo qui sotto possiamo verificare quanto sia facile e possibile passare dall'era degli idrocarburi nei trasporti automobilistici ad una civiltà rispettosa dell'ambiente e della salute umana. Oltre che liberarci dalla dipendenza estera del petrolio con i connessi benefici economici.

Cliccare sull'immagine per ingrandire

Negli Stati Uniti consumano 142 miliardi di galloni (537,5 miliardi di litri) di benzina ogni anno per le loro automobili equivalenti ad un consumo di 5.200 miliardi di kWh ogni anno. Poichè il consumo di un'auto elettrica è un quarto (25%) rispetto ad una vettura con motore endotermico avremmo bisogno di 1.300 kWh di energia ogni anno. Poiché sappiamo che abbiamo disponibilità di 2.600 miliardi di kWh prodotta ogni anno dai soli stati del Nord Dakota e del Kansas non resta che trarre la semplice conclusione composta di tre parole ed un punto esclamativo:

Si, si può!

Fonte: Free Insurance Quotes Org
.

domenica 26 settembre 2010

L'inceneritore della vergogna, in quanto inceneritore e per la posizione

Palazzo San Giacomo (Russi)Da Wikipedia
Il Palazzo San Giacomo è un palazzo del comune di Russi, in provincia di Ravenna, che si trova a circa 2 km dal centro abitato, nei pressi del fiume Lamone.
Sorse a partire dal 1664, quando la tenuta di Raffanara, antico nome della località, fu acquistata dal conte Guido Carlo Rasponi, fratello minore del cardinale Cesare Rasponi. Un manoscritto conservato nel monastero dei Canonici di Porto, attesta per il 1121 l'esistenza nella località di una chiesa dedicata a San Giacomo, mentre l'esistenza di un castello è citata in un documento del 1155.
L'edificio seicentesco, ampliamento del precedente corpo di fabbrica, prevedeva un ingresso dal lato del fiume ed aveva dimensioni superiori a quanto oggi rimasto. Nei terreni circostanti erano presenti una macina per il grano, due peschiere e una ghiacciaia, che permettevano il sostentamento del palazzo e un giardino all'italiana, oggi in parte recuperato.
Si conserva il portale in pietra d'Istria, aggiunto in epoca successiva, sormontato da un balcone in ferro sostenuto da un putto e sopra il finestrone da uno stemma della famiglia Rasponi (due zampe di leone intrecciate con sopra una testa di moro bendato).

A poche centinaia di metri dal monumento retaggio di una cultura secolare vogliono realizzare un monumento al degrado e alla inciviltà del 'brucio tutto'.


Ricevo e pubblico il video YouTube inviatomi da Cinzia Pasi e Roberta Babini, che ringrazio.



Il testo di accompagnamento.


PALAZZO SAN GIACOMO E VILLA ROMANA, VOTA I TUOI ?LUOGHI DEL CUORE?.

Se a poco più di 100 metri dal sito identificato dai poteri forti della politica e dell'economia per la costruzione di un inceneritore di biomasse, sulle rovine dell'Ex-Eridania e all'interno di una area naturalistica a protezione speciale europea SIC/ZPS, sorge un importante palazzo del 1600 di una nobile famiglia ravennate, definito per sua sontuosità la Versailles dei Conti Rasponi ed un'area archeologica con i resti di un'importante villa romana, possono gli
Italiani esprimere un proprio parere sullo scempio che si sta per consumare all'interno di un'area naturalistica a protezione speciale europea? Entro il 30 settembre pare proprio di si.

Per portare l'attenzione su questa vicenda che vede la politica privilegiare l'interesse privato piuttosto che il bene comune, il Clan-Destino ha inserito il Palazzo San Giacomo all'interno dell'iniziativa organizzata dal FAI FONDO AMBIENTE ITALIANO "I luoghi del cuore". Il sito che avrà totalizzato più segnalazioni verrà adottato dal FAI, restaurato e reso fruibile al pubblico in tutto il suo splendore.

A nostro parere si tratta di un importante strumento, un'ottima opportunità per poter valorizzare questo incantevole scorcio della campagna russiana, per troppo tempo ferita e alla quale ora, complice la ferrea volontà di costruire questo impianto, verrebbe inferto il colpo di grazia. A difesa di questo sito, oltre che di importanza architettonica e paesaggistica e culturale, si sono già schierati la sig.ra Cristina Mazzavillani Muti, organizzatrice del Ravenna Festival ed il grande pianista Francesco Nicolosi.

Il sito per il voto è: nel link

Ci appelliamo alle forze politiche, a tutte le associazioni e comitati che in questi anni hanno apertamente dimostrato il loro dissenso nei confronti di questo inceneritore, ma soprattutto a tutti i cittadini, di Russi e non, nel divulgare questa importante iniziativa, affinché lo sconfinato potere dell'arte e della cultura possa ?illuminare? la l?intera classe politica dirigente.

Palazzo san Giacomo, la villa romana e la natura Ringraziano !!!

Cinzia Pasi - Roberta Babini

.

sabato 25 settembre 2010

La carrozzeria dell'auto come batteria

Volvo Cars partecipa ad un progetto per lo sviluppo di materiali, avviato dall' Imperial College di Londra all'inizio del corrente anno, 2010, che riunisce nove aziende ed istituti europei.

Con un finanziamento di 3,5 milioni di euro a sostegno del progetto da parte dell'Unione europea (UE), si dovrà realizzare una batteria di materiali compositi in fibra di carbonio e resina polimerica per immagazzinare energia con una densità superiore alle batterie convenzionali ed la possibilità di ricaricarla in tempi più rapidi.

Allo stesso tempo, il materiale sarà estremamente resistente e duttile tanto da rendere possibile la sagomatura per costituire la carrozzeria stessa della macchina. Quindi la carrozzeria sarà allo stesso tempo involucro e batteria riducendo il peso del 15% nella sola sostituzione della preesistente carrozzeria in acciaio.

Il progetto durerà tre anni. Nella prima fase, il lavoro si concentra sullo sviluppo dei materiali compositi per immagazzinare più energia e sullo studio dei metodi per la produzione dei materiale su scala industriale. Solo nella fase terminale del progetto verrà montata la batteria su una macchina.

Fonte: Comunicato stampa Media Volvo Cars

Leggere anche:
- Carrozzeria e batteria, l' involucro diventa batteria
.

Un'altra auto ibrida in pubblicità

Non mi capita spesso di soffermarmi a guardare la pubblicità televisiva tanto meno quando viene pubblicizzata un'auto, non mi attrae proprio, ma sono rimasto sorpreso quando ho capito che quella macchina dello spot è una ibrida. Altra dimostrazione che i giapponesi ci credono, che ci crede la Toyota, soprattutto, per ora.

L'altro giorno ho postato lo spot della Leaf Nissan, per fare scopa ecco la pubblicità italiana (30 secondi) della nuova Auris Ibrida by Toyota " ... l'ibrido è oggi!"



Cliccare sull'immagine per aprire

.

venerdì 24 settembre 2010

4 chiacchiere sul kitegen e sul kitves

Capto con la tecnica del copia / incolla un post di Pietro Cambi dal Blog Crisis, Crisis è tenuto validamente da Pietro e Debora Billi . Leggete.


Finalmente è disponibile on line una intervista al sottoscritto ed a Carlo Perassi, di WOW, sul Kitegen e sul Kitves, ovvero la sua versione marina.

E' andata in onda su Radio 24, per il programma Archimede.

L'intervistatore, Maurizio Melis, mi ha fatto una ottima impressione. Preparato, scrupoloso e competente. Se i giornalisti fossero tutti come lui l'informazione farebbe un bel balzo nel nostro paese e con lei la consapevolezza dei cittadini.

Per quanto mi riguarda sono moderatamente soddisfatto.

Avrei potuto fare meglio, ma enormi bischerate non ne ho dette*.

La potete ascoltare qui.

Ed il Kitegen?

Riassunto dei recenti sviluppi.

Qui troverete le ultime news ufficiali.

Di seguito quelle "ufficiose".

Ora vi sono due installazioni in atto, una a Berzano San Pietro ed una a Sommariva Perno, sempre in piemonte.

Quella di Berzano è ANCORA in mezzo alla palude amministrativa. Quella di Sommariva no.

Molti pezzi sono stati duplicati, con alcune differenze nei materiali e nella forma.

In pratica vi sono pezzi per una macchina e mezzo, più o meno.

Li ho visti personalmente, tre giorni fa.

Cosi stando le cose si tratta solo di decidere dove finire di realizzare la prima macchina.

Per motivi affettivi e di puntiglio Massimo preferirebbe installare vicino a casa sua a Berzano.

Dato il prolungarsi dello stallo, tuttavia, è probabile che la prima macchina funzionante sarà, alla fine, quella di Sommariva.

Una volta deciso di installare macchine, rulli, tamburi pulegge e pezzi vari si potrà cominciare con le prove entro un paio di settimane.

Allo stato, pare che la decisione avverrà entro Settembre.

entro Ottobre, alla buon'ora, si dovrebbe/potrebbe partire.

*almeno una si, però: oltre a Sequoia ( e non Kitegen) i partners sono NOVE e non otto, di SETTE e non di cinque paesi.

giovedì 23 settembre 2010

2015, 100 diversi modelli di auto elettriche ed ibride

Si legge in un articolo su Hybridcar.com:

L'unica verità coerente nel settore automobilistico sulle previsioni di vendita è che tutte le previsioni siano sbagliate.

Tanto più ci si può aspettare che lo siano (sbagliate) quelle legate ad una tecnologia emergente come quella dei veicoli elettrici e ibridi. Le dimensioni del mercato e gli scenari rosei sono immaginati dalle case automobilistiche, dai governi e dagli ambientalisti piuttosto che concepiti in base a piani concreti. Ma se ci limitiamo ad osservare quei piani a breve termine, dei prossimi cinque anni, già esistenti siamo in grado di capire che potrà realizzarsi un mercato fiorente, pianificato, nel quale saranno presenti un centinaio di modelli elettrici con una trentina di modelli di auto elettriche pure a batteria, una cinquantina di ibride convenzionali e una ventina di ibride plug-in. Questi numeri vengono da Alan Baum, un analista del settore auto che gestisce da anni le previsioni del mercato auto, sin dal 1980. La sua previsione si basa su un modello previsionale bottom-up.

La crescita del mercato statunitense sarà del 4 o 5 per cento ( 900.000 ibridi e EV all'anno entro il 2015), potrebbe aprire la strada per una crescita ancora maggiore in una fase successiva. Infatti, le regole sempre più stringenti sul risparmio di carburante previste per il periodo compreso tra il 2017 e il 2025 forzatamente richiederà un massiccio spostamento sui veicoli ibridi, sostenendo anche un numero crescente di auto elettriche che indurranno l'amministrazione pubblica ad una offerta di crediti extra alle case automobilistiche per soddisfare tali standard sempre più elevati.

Attendiamo di verificare quanto sbagliata sia questa previsione. Molto probabilmente ci sarà una accelerazione verso l'introduzione di auto ibride più di quanto certi analisti classici del settore automotive pensino adesso. Ritengo che non ci sarà una crescita del mercato, ma una contrazione (numerica), nella quale i veicoli elettrici ed ibridi avranno sempre più spazio a scapito degli endotermici. Le date mettetele voi ... mi si è rotta la sfera di cristallo.


L'immagine è tratta dal film di George Pal "L'Uomo che visse nel futuro"  (1960) dal romanzo di H. G. Wells "La macchina del tempo" del 1895
.

mercoledì 22 settembre 2010

Riusciranno i nostri eroi a riconvertire Termini Imerese ex-Fiat in uno stabilimento per la costruzione di veicoli elettrici?

Ricordate il film di Ettore Scola con Nino Manfredi e Alberto Sordi, intitolato " Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?", ebbene non c'entra nulla con la notizia che proviene da Bloomberg ma come tale, notizia che ritorna periodicamente a galle in un loop infinito come l'auto ad aria, mi ha fatto ricordare (chissà perchè) quella famosa pellicola. Ecco qui uno spezzone trovato su YouTube per quei pochi che non lo ricordano: Riusciranno i nostri eroi - Aritanga .

Per farla breve. Fresca, fresca, di giornata, all'ora di pranzo.
Mahindra & Mahindra Ltd. , il più grande produttore di auto della classe sport-utility, indiano, sembra intenzionato a partecipare al progetto di Simone Cimino (imprenditore agrigentino) al fine di riconvertire gli impianti Fiat di Termini Imerese per la produzione di auto elettriche.
Cimino ha in programma di investire più di 450 milioni di euro ed ha un accordo preliminare già dal maggio di quest'anno con Reva Electric Car Co. ( facente parte del gruppo Mahindra). Secondo quanto dichiarato da Mahindra in un'intervista, Cimino ha accettato, per costruire insieme agli indiani le auto elettriche a Termini, di acquistare il 55 per cento della Reva, marchio che produce auto elettriche in India con sede a Bangalore.

Gli stabilimenti di Termini occupano attualmente 1.440 persone per assemblare la Lancia Ypsilon , ma sappiamo già che la Fiat abbandonerà a se stessi gli impianti alla fine del 2011, secondo quanto dichiarato dall'AD Fiat, Marchionne.


Vedremo. Mi viene in mente un altro film, Avatar, ma aspetto un'altra occasione per postarlo al momento giusto. Se la 'cosa' evolverà come credo.

.

I consumi petroliferi in Italia ad agosto

I consumi petroliferi italiani nel mese di agosto sono ammontati a poco più di 5,9 milioni di tonnellate, con un aumento del 2,6% (+149.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2009.

I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche:
la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 4,6% (-41.000 tonnellate) rispetto ad agosto 2009,
mentre il gasolio autotrazione una crescita del 3,3% (+61.000 tonnellate).

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di agosto è così risultata pari a circa 2,8 milioni di tonnellate, con un incremento dello 0,7% (+20.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2009. Il Gpl autotrazione sempre in agosto ha mostrato un progresso del 13%, mentre i lubrificanti hanno fatto segnare un più 36,8%.

I volumi immessi al consumo nel mese di agosto sono stati pari a 0,9 milioni di tonnellate (benzina auto), 1,9 milioni di tonnellate (gasolio auto) e 0,2 milioni di tonnellate (oli combustibili).

Nei primi otto mesi 2010 i consumi totali sono stati pari a circa 48,3 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 3,3% (-1.658.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2009.
La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 6,3% (-446.000 tonnellate), mentre il gasolio una lievissima crescita dello 0,1% (+13.000 tonnellate).
Nei primi otto mesi del 2010 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio) conferma il profilo riflessivo, evidenziando una flessione dell’1,8% (-433.000 tonnellate).

Fonte: COMUNICATO STAMPA Unione Petroli

Auto
Nel comunicato si fa riferimento anche al mercato delle auto. I dati sono questi di seguito.
Nel mese di agosto le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 19,3%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 48,9% del totale (era il 40,2% nell’agosto 2009).
Nello periodo Gennaio/Agosto 2010 le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in calo del 2,5%, con quelle diesel a coprire il 44% del totale (era il 43,2% nell’agosto 2009).

-------------------------------------------

Il nostro grafico a partire dal gennaio 2006


Cliccare sull'immagine per ingrandire

Commento succinto e 'ottimistico' : Trend verso il basso.


.

martedì 21 settembre 2010

Novità. Batterie al litio per avviamento auto e moto

Per i lettori di MondoElettrico preannuncio l'uscita a breve di un nuovo prodotto basato sulla tecnologia di accumulo di energia basata sul metallo più leggero che esiste in natura: il litio.

Importante caratteristica delle batterie al litio oltre la leggerezza è il miglior rapporto della potenza su base ponderale, ciò significa che a parità di potenza rispetto ad una tradizionale batteria al piombo possiamo scendere considerevolmente in peso e quindi in capacità relativa. Ulteriore vantaggio viene dalla minore sofferenza ed affaticamento alla temperatura, sia essa bassa che alta.

La sostituzione della batteria al piombo su un'auto o una moto sarà semplicissima. Sarà sufficiente togliere la batteria vecchia e sostituirla con la batteria al litio, non vi saranno problemi di spazio poiché una batteria al litio è notevolmente più piccola. All'interno della batteria vi è inserita anche l'elettronica di controllo, il BMS (battery managment system) con un ulteriore sensore di temperatura, che permetterà una ricarica efficace lasciando invariata la struttura originale della macchina a due o quattro ruote con il suo alternatore.

Insomma, i vantaggi sono innumerevoli e sostanziosi, anche in considerazione del fatto che la durata delle batterie agli ioni di litio (poi vi racconterò quale esatta tecnologia è stata utilizzata) rispetto alle batterie tradizionali al piombo coprirà ampiamente il maggior costo iniziale.

I dettagli, le caratteristiche, le dimensioni e tutto il resto fra qualche giorno.

.

La Toyota Prius per 16 mesi prima nelle vendite in Giappone

Da 16 mesi la Prius, l'auto ibrida della Toyota, è la macchina più venduta in Giappone.

Nel mese di Agosto le vendite della Toyota Prius in Giappone hanno toccato le 22.263 (contro le 34.456 unità di Luglio) piazzando all'incirca la stessa cifra, un po' superiore, allo stesso mese dell'anno passato. Diminuisce però il divario con la seconda auto più venduta, l'Honda Fit con motore tradizionale, 17.258 unità (erano 18.141 unità il mese scorso), pur avendo anch'essa una contrazione nelle vendite.
Nel consueto grafico che abbiamo realizzato partendo dal mese di Maggio del 2009 si evidenzia l'andamento delle vendite mensile e il gap esistente tra le due vetture.

Cliccare sull'immagine per ingrandire

L'altra ibrida Insight della Honda ha aumentato le vendute con 4.751 auto (erano 3.884 a luglio) piazzandosi al 15° posto, era 22a.

Leggere anche:

- 15 mesi di Prius in Giappone

- Parte il noleggio della Prius Plug-in Toyota a Nagasaki
.

lunedì 20 settembre 2010

Dialogare con la propria auto elettrica Chevy Volt via Web

La Chevrolet ha realizzato un sito Internet insieme a OnStar3 mediante il quale il proprietario della Chevy Volt potrà dialogare con la propria auto elettrica e tenersi in contatto con altri possessori di auto elettriche sia con il portatile che con il telefonino.

I livelli di accesso al sito web sono molteplici, dal semplice controllo dello stato delle batterie, la loro carica, ai dati storici di accesso ai punti di ricarica, dalla percorrenza residua ai report delle percorrenze giornaliere, settimanali, mensili ecc. come pure l'efficienza totale del pacco batterie e del power train. Inutile dire che si ha anche un quadro esatto del consumo in kWh con un semplice click come pure le miglia percorse durante un periodo scelto sul momento. Il tutto suffragato e descritto ampiamente da grafici esaustivi.

Hai parcheggiato la Chevy al sole e la vuoi raffrescare prima di salirci sopra? Lanci un segnale via web per accendere il condizionatore. Vuoi riscaldare l'abitacolo quando sei ancora a casa o in ufficio? Detto fatto, via web. Hai dimenticato dove hai parcheggiato l'auto ed hai necessità di individuare la Chevrolet Volt? Clicca sull'apposita icona per inviare un comando in remoto e istantaneamente si mette in funzione il clacson mentre le luci di posizione attivano il lampeggio.

Baby, è elettrica!

L'anteprima di MyChevyVolt è qui.

.

Energia elettrica. Consumi nazionali -2.5% ad Agosto

La congiuntura elettrica del mese di agosto 2010 è stata caratterizzata per quanto riguarda la domanda da:

• una richiesta di energia elettrica in Italia (24,7 miliardi di kWh) in diminuzione (-2,5%) rispetto a quella registrata nel mese di agosto 2009;
• una potenza massima richiesta di 45.515 MW registrata venerdì 27 agosto alle ore 12 in
diminuzione dello 0,2% sul valore registrato nel corrispondente mese dell’anno precedente.
per quanto riguarda l’offerta da:
• una domanda nazionale di energia elettrica soddisfatta per il 88,6% del totale attraverso fonti di
produzione interna e per la parte rimanente dal saldo con l’estero.


Nei primi otto mesi del 2010 la richiesta di energia elettrica è cresciuta del +2,1% rispetto al 33  miliardi di KWh valori grezzi corrispondente periodo dell’anno precedente; valore che in termini decalendarizzati è invariato.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di agosto 2010 è risultata ovunque negativa:
al Nord si è manifestata pari al -3,5%, meno differenziata
tra Centro (-1,6%) e
Sud (-1,3%).
In termini congiunturali il valore destagionalizzato dell’energia elettrica richiesta ad agosto 2010 ha fatto registrare una variazione negativa rispetto al mese precedente (-3,2% rispetto a luglio 2010). Il profilo del trend non ha significativamente deviato dall’andamento di graduale crescita.
Nel mese di agosto 2010, infine, l’energia elettrica richiesta in Italia è stata coperta per l’ 88,6% da produzione nazionale (-3,2% della produzione netta rispetto ad agosto 2009) e per la quota restante da importazioni (saldo estero -1,5%, rispetto ad agosto 2009).

Fonte: Terna

Qui di seguito un nostro grafico che riassume l'andamento dei consumi elettrici italiani a partire dal gennaio 2006.
Cliccare sul grafico per ingrandire

Leggere anche: q u i e q u i.
.

domenica 19 settembre 2010

Una Saab elettrica? Perchè no?

La vedremo alla fine del mese di settembre al salone di parigi. Debutterà in Francia (30 settembre - Paris Auto Show) la station wagon Saab 9-3 e Power nuova nata dalla collaborazione tra l'industria svedese e la Boston-Power Inc. di Westborough nel Massachusetts.

Secondo gli esecutori della trasformazione in elettrica, la vettura avrà il 27% in più di percorrenza rispetto ai concorrenti della stessa categoria. Verranno prodotte una settantina di vetture al fine di verificare il design della futura vettura elettrica.

Gettato alle ortiche il motore endotermico la trazione sarà garantita da un motore elettrica della potenza di 137 kW alimentati da batterie al litio per 200 chilometri prima che sia necessaria una ricarica. Ricarica all'80% in 30 minuti. Velocità di punta 150 km/h, da 0 a 100 in 8,5 sec..

Boston-Power Inc. dichiara di assumere 110 lavoratori per lo stabilimento di Westborough, considerando che a Tawan già è operativo lo stabilimento che produce le batterie agli ioni di litio., con 440 operai.

Fonte: Boston.com

... poi vedremo quanto spazio resta a lorsignori.

.


Auto elettriche... eravamo in pensiero, ecco i brasiliani

Questa volta la fonte è The Wall Street Journal in un articolo nel quale viene riportata una notizia proveniente da Rio De Janeiro. Un miliardario, così definito dal quotidiano, tal Batista ha annunciato mercoledì scorso di voler investire 1 miliardo di dollari per la realizzazione di unità produttive dalla capacità di 100.000/anno auto elettriche entro quattro anni. Il magnate brasiliano è classificato da Forbes all'ottavo posto tra le persone più ricche del globo. Mi dispiace per lui, chissà quante preoccupazioni! Infatti la prima preoccupazione viene dal presidente brasiliano Lula Da Silva che si è dimostrato piuttosto tiepido alla notizia, nonostante il fatto che il mercato interno di quel paese sia tra i più vivi e vitali tra i paesi emergenti. Tiepido forse perchè da quelle parti si punta (ancora?) sui biocarburanti e le vetture multi-flex benzina-etanolo. Il Senhor Batista non ha fatto cenno a quali saranno i propri partner nell'impresa, ma ha rivelato che la vettura avrà diverse conformazioni in base alle percorrenze chilometriche di 80 o 120 da che, conseguentemente, varieranno i costi. Egli è altresì convinto del fatto che i costi complessivi verranno notevolmente a ridursi per i prezzi delle batterie in decrescita, senza dimenticare che il risparmio è già notevole per quanto riguarda il costo energetico.

In bocca al lupo ai brasiliani... edanche alla 'nascente' (?!) industria italiana (ma quando?).


Leggere anche:
- Veicoli elettrici. Anche il Brasile vede opportunità
.

sabato 18 settembre 2010

La pubblicita per la Nissan Leaf

Direi molto suggestiva (una americanata) la pubblicità realizzata per la nuova vettura elettrica della Nissan .

Un orso polare, divenuto oramai emblema dei cambiamenti climatici, che si aggira sconsolato in un mondo alieno per lui. Finalmente incontra la 'speranza' in un uomo che guida un'auto elettrica, la Leaf.

Qui di seguito il video su YouTube (cliccare sull'immagine per aprirlo).



.

52 milioni di sterline per Low Carbon Vehicles

Governo e industriali britannici investiranno 52 milioni di sterline per sviluppare Low Carbon Vehicles ovvero veicoli a basso impatto di carbonio. Il segretario britannico dei trasporti, Philip Hammond, ha annunciato mercoledì scorso 15 Settembre che è intenzione del Governo stanziare 24 milioni di sterline (poco meno di 29 milioni di euro) per sostenere lo sviluppo nel Regno Unito di una industria di veicoli Low Carbon mediante l'attuazione di sei progetti innovativi. Una catena di intenti a cui si legano costruttori e università per un totale di 52 milioni di sterline (poco più di 62 milioni di euro).

Nel comunicato stampa del 16 Settembre intitolato "Technology Strategy Board - Driving Innovation" si elencano i sei progetti innovativi.

Project Title
Hybrid Integrated Urban Commercial Vehicle

Project Title
VIPER - Vehicle Integrated Powertrain Energy Recovery

Project Title
Evolution of REEV Technologies – Building a UK Supply Base (REEVolution)

Project Title
Lightweight Ultra Low Emissions Delivery Van

Project Title
CREO - CO2 Reduction through Emissions Optimisation

Project Title
Aluminium Matrix Composite Materials for Vehicle Weight Reduction (AluMatCom)

Tutti questi progetti dovevano dimostrare un percorso credibile per un mercato in crescita. Si tratta di opportunità di business reali e di posti di lavoro hi-tech creati dal passaggio dal petrolio ad un'economia Low Carbon.

I progetti si concentrano su una serie di soluzioni innovative per la sfida alle basse emissioni di carbonio da una maggiore percorrenza per le tecnologie ibride fino ai materiali compositi leggeri, l'ottimizzazione del motore e una revisione della efficienza delle formule a catalizzatore.

La tecnologia sviluppata in questi progetti aiuteranno i veicolo del prossimo futuro a soddisfare gli obiettivi delle nuove basse emissioni che entrerà in vigore nel 2015.

Fonte: innovateuk.org

venerdì 17 settembre 2010

Buone nuove da Mercedes e Mercedes+ Toyota

La Classe A della Mercedes avrà una versione elettrica derivata dalla vettura base diesel 5 porte. Secondo DailyTech l'auto Mercedes AClass E-CELL avrà una percorrenza di 200 chilometri grazie al pacco batterie di 36 kWh agli ioni di litio, il motore di 71 kW di icco e 50 kW nominali, 290 Nm di coppia. Tre ore in ricarica rapida 380V trifase, 8 ore a casa col 220 monofase.

Ma questa non sembra essere l'unica notizia proveniente dalla casa tedesca.

Infatti dovrebbe partire una collaborazione con la Toyota per le auto ibride.

.

Auto elettriche. Un sito web per i possessori di VE in Inghilterra

Stiamo assistendo negli ultimi tempi non solo allo sviluppo di prodotti elettrici stradali o accessori per la realizzazione degli stessi, quali motori, batterie, impianti per la produzione di tutti i componenti base ma anche sviluppo e realizzazione di sistemi integrati per la ricarica e la pianificazione dei percorsi in base all'esistenza dei punti di ricarica. Si producono auto elettriche, colonnine di ricarica e sistemi informativi basati sul web. A proposito di ciò, leggiamo su The Engineer che è stato lanciato nel nord-est dell'Inghilterra il primo sistema di assistenza clienti per i conducenti di veicoli elettrici
L' agenzia di sviluppo regionale del Nord Est ha nominato Elektromotive per creare il 'Charge Your Car’ , con il nuovo nome di Plugged-In Places project per la regione nord-est, che aiuterà i conducenti a trovare e utilizzare i punti di carica, di assistenza, di accesso e raccogliere informazioni sulla storia riguardante l'uso e la ricarica del loro veicolo.
I conducenti di veicoli elettrici possono iscriversi al sito ( www.chargeyourcar.org.uk) per ricevere un pacchetto di benvenuto che includerà i loro tag elettronici personali per l'apertura e utilizzo di punti di carica in tutta la regione e dare loro l'accesso al parcheggio gratuito durante la ricarica.
Il sito fornirà anche informazioni sulle postazioni dei punti di ricarica, la pianificazione del viaggio e link per l'utilizzo di veicoli elettrici in prova in considerazione del fatto che si dovranno installare 1.300 punti di ricarica nei prossimi tre anni.

Ricordiamo inoltre che il Governo britannico ha annunciato di dare supporto allo sviluppo delle auto elettriche con la concessione di 20 milioni di sterline (poco meno di 24 milioni di euro) alla Nissan. Il colosso giapponese dal canto farà fruttare il capitale a disposizione per la produzioni di particolari utili alla fabbricazione di veicoli elettrici negli stabilimenti di Sunderland (Sunderland è una città e un porto dell'Inghilterra nord-orientale).

.

Ecodolomites in Alta Badia con i veicoli elettrici

Ecodolomites - Presentazione di veicoli elettrici.

Primo viaggio con veicoli elettrici da Corvara sui 4 passi dolomitici 1677 metri di dislivello, 50 chilometri di percorso.

Venerdì, 17 settembre 2010: primo viaggio ecosostenibile attorno al gruppo del Sella. Si parte da Corvara per percorrere 50 km con 1677 metri di dislivello.

Lo scopo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare la gente riguardo ad un futuro turistico ecosostenibile nel campo della mobilità. Saranno presentate diverse attrazioni, quali il Segway, il personal transporter, le bici elettrice, le pedelecs, le moto e le macchine elettriche, come anche gli autobus e i veicoli da lavoro elettrici.

Il Programma dell'evento è qui.

.

giovedì 16 settembre 2010

Italia, costituita un'Alleanza per sviluppare le auto elettriche - 2

"Al lupo al lupo" oppure " dolcetto o scherzetto"?

Lo scherzetto lo avevo digitato e digitalizzato qualche giorno fa (Italia, costituita una alleanza per sviluppare auto elettriche), sarebbe l'ora che si manifestasse un dolcetto. A leggere il Corriere della Sera di ieri parrebbe di si, non solo un dolcetto ma qualcosa di più. Una bella confezione piena di saporitissimi carboidrati. Quella raccontata da quotidiano parrebbe essere proprio la copia dell'iniziativa cinese che ha voluto, ricorderete, sotto l'egida del ministero dello sviluppo economico, un'alleanza tra imprese statali e private per sviluppare l'auto elettrica. Magari! Anche in Italia? Anche l'Italia si accoda ai cinesi, giapponesi, sudcoreani, francesi, britannici, irlandesi, spagnoli, portoghesi, norvegesi, sudafricani, indiani, tedeschi, svedesi, et cetera et cetera? Si, secondo il Corriere:"... ha spinto l'intero sistema italiano fatto di aziende private di tutte le dimensioni e di ogni settore, ministeri e istituti di ricerca a mettersi assieme per costruire una sorta di grande alleanza per arrivare a costituire piattaforme tecnologiche e candidare di fatto l'Italia a patria del futuro sulla mobilità sostenibile ed elettrica."

Urca!

Quindi, oggi 16 Settembre 2010 dovrebbe nascere, sotto i tetti del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca una santa alleanza tricolore composta da una sessantina di italo-aziende. I nomi ci sono e belli grossi: Fiat , Ferrari, Piaggio, Dupont, Electrolux, Eni, Enel, Dallara, BTicino, Barilla, Geox, Pininfarina. A loro si dovrebbero unire quasi 20 tra istituti di ricerca, università e ministeri, come il Politecnico di Torino e Milano, l'Enea e i ministeri dell'Istruzione con quello dello Sviluppo Economico (ad interim?). Si firmerà "una piattaforma di ricerca per la mobilità elettrica e si continuerà settimana prossima per avviare un'intesa sull'innovazione di prodotto."
No! Questa volta non scherzo. E vero. Leggetevi il Corriere di ieri, la prima pagina, se non mi credete. Mi corre obbligo aggiungere: finalmente, ci siamo anche noi!!! Ed attendo di sapere quanta pecunia si metterà sul tavolo, chi tirerà fuori i sesterzi ed esattamente per fare cosa?

Ricordo che i cinesi avevano ricevuto l'equivalente in yuan di 151 milioni di euro solo per l'avvio, ed evito di ricordare quanto ha già tirato fuori, uno tra tanti capi di governo delle nazioni che ho ricordato precedentemente, Obama, le cifre già tirate fuori con il famoso " Stimulus Program" per la produzione di auto elettriche, impianti per la produzione di batterie, sinergie per la realizzazione di power train elettrici, ricerca di nuove tipologie di batterie.
Seguiremo trepidanti l'evoluzione della "cosa", la nascita, la crescita, sperando che non sia un altro Al lupo al lupo! Un piccolo passo per l'Italia (... se non è troppo tardi).

.

mercoledì 15 settembre 2010

No, noi non siamo del Tennessee e neppure finlandesi

Il perché noi no, non siamo americani del Tennessee l'ho postato ieri, oggi vediamo di scoprire perché non siamo neppure finlandesi.

La risposta è semplice.

La Finlandia vuole costruire la prima "autostrada verde", la E18, con stazioni di servizio che offrano punti di ricarica per le auto elettriche e pompe per il pieno di biocarburanti di produzione locale, un tratto di strada di quella autostrada che sarà dunque a zero emissioni di carbonio. 430 chilometri di strada per collegare Turku, sulla costa sud-occidentale della Finlandia con Vaalimaa vicino al confine russo, costellati da 15 stazioni di ricarica per veicoli elettrici, 2 per biogas e 20 di etanolo .

Il progetto mira anche a fornire "illuminazione intelligente" per la nuova autostrada con un sistema nel quale automaticamente si spengono le luci nei punti di ingresso dove non ci sono automobili e regolare i livelli di illuminazione lungo l'autostrada per compensare le condizioni meteo. Si spera che l'autostrada sarà completata entro il 2016 per un costo totale di circa 700 milioni di euro.


Fonte: PHYSORG  

Leggere anche:
- Noi no, non siamo 'mmerrigani del Tennessee

.

martedì 14 settembre 2010

Noi no, non siamo 'mmerrigani del Tennessee

I cerchi della figura a destra mostrano dove verranno installate le stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Un totale di circa 2.500 punti di ricarica pubblici e nelle unità abitative saranno installati entro il 2011. Le stazioni di ricarica per i veicoli elettrici posizionate lungo le strade collegheranno tre città nel Tennessee, in un progetto in grado di colmare il limite psicologico delle 100 miglia di percorrenza per gli utenti delle attuali auto elettriche.

Quella del Tennessee è una delle sette regioni negli Stati Uniti che partecipano all' EV project, che è gestito dalla Ecotality, società specializzata nella carica del veicolo elettrico. I 230 milioni dollari del progetto, parzialmente finanziato con 114.800 mila dollari di sovvenzioni US Department of Energy (Dipartimento dell' Energia degli Stati Uniti), intende connettere ad Internet le 15.000 stazioni di ricarica di 16 città entro la prossima estate.

Nel Tennessee, il progetto cercherà di collegare tre città Nashville, Chattanooga, e Knoxville - mediante la copertura di circa 425 miglia con punti di ricarica pubblici e casalinghi. Nei piani vi è anche l'installazione di 425 punti di ricarica veloci in grado di fornire una "ricarica sicuro ed efficace" in quindici minuti.

Ecotality è ora al lavoro con i gruppi locali, l'IVA, l'Electric Power Research Institute, e Oak Ridge National Laboratory per trovare i migliori posizionamenti ove collocare le stazioni di ricarica. Il progetto include la raccolta di informazioni sulla stazioni di ricarica per comprendere meglio come i consumatori utilizzano l'elettricità nelle auto elettriche.

Gli automobilisti di EV avranno accesso a un portale Web che permetterà loro di visualizzare lo stato di carica della batteria della loro auto, verificare l'uso settimanale e l'orario di ricarica per approfittare dei costi orari non di punta. Gli utenti possono anche ottenere una mappa della dislocazione delle stazioni di ricarica disponibili e prenotare un posto.

Fonte: news.cnet.com

Noi, purtroppo, non siamo 'mmerrigani del Tennessee. Noi siamo italiani senza nemmeno il ministro dello sviluppo economico e nemmeno un programma degno di questo nome.

.

lunedì 13 settembre 2010

L’Autorità per l'energia (AEEG) sui sistemi di ricarica di veicoli elettrici aperti al pubblico

Leggiamo dal sito Internet dell'Autorità italiana per l’energia elettrica e il gas (AEEG) la Delibera 2010 ARG/elt 136/10 del 2 settembre che essa ha avviato un procedimento per la formazione di provvedimenti in materia di disposizioni speciali per l’erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura e del servizio di dispacciamento ai fini della sperimentazione di sistemi di ricarica pubblica dei veicoli elettrici, funzionali alla sperimentazione con progetti pilota di questi nuovi servizi. Soluzioni tecnologiche e di mercato aperte, criteri per la copertura dei costi di sperimentazione: tra pochi mesi le regole per i progetti pilota per la ricarica dei veicoli elettrici.
Lo sviluppo dei veicoli elettrici ricaricabili da rete (sia all-electric che ibridi plug-in) sta conoscendo un punto di svolta finalmente riconosciuto a livello globale, con un potenziale di sviluppo di massa che consente di pianificare interventi applicativi. Sulla base di questo assunto l’Autorità italiana afferma che lo sviluppo della mobilità elettrica richiede la possibilità di effettuare le operazioni di ricarica delle batterie dei veicoli elettrici sia in luoghi privati (infrastruttura di ricarica privata) sia presso infrastrutture di ricarica a pagamento aperte al pubblico ad accesso non riservato (infrastrutture di ricarica pubblica). Le infrastrutture di ricarica privata sono localizzate in luoghi ad accesso riservato (quali garage o parcheggi privati), mentre le infrastrutture di ricarica pubblica possono essere localizzate sia in luoghi privati, anche presidiati (in questo caso assumono la funzione di stazioni di rifornimento, eventualmente attrezzate con più punti di rifornimento e con sistemi di accumulo dell’energia), sia su suolo pubblico a libera disposizione degli utenti, dietro corrispettivo per l’accesso al servizio e l’energia. Entrambe le tipologie di infrastruttura, affinché possano assolvere la propria funzione in modo efficace, necessitano di una adeguata diffusione sul territorio a partire dalle aree urbane.
Secondo l’Autorità italiana, la natura delle attività connesse alla realizzazione e alla gestione di una infrastruttura di ricarica pubblica di veicoli elettrici è tale per cui le sperimentazioni possono essere efficacemente condotte da una pluralità di soggetti industriali, ivi compreso il concessionario del servizio di distribuzione dell’energia elettrica, tenendo conto di standard industriali aperti e prevedendo l’impegno a conformarsi a standard funzionali europei o internazionali non appena questi entrino in vigore. Inoltre, la sperimentazione di modelli gestionali e di mercato alternativi deve avvenire nell’ambito di un limitato e predefinito periodo temporale e in un contesto di regole, da un lato, non discriminatorie tra i diversi soggetti che intendono affrontare il tema del servizio di ricarica pubblica dei veicoli elettrici, dall’altro, non ostative alle possibili soluzioni tecniche di cui le sperimentazioni dovrebbero fornire gli elementi utili alle future scelte.
L’Autorità italiana ritiene che i progetti pilota di realizzazione di infrastrutture pubbliche per la ricarica dei veicoli elettrici possano fornire all’Autorità stessa elementi utili per la futura eventuale definizione sia delle regole di funzionamento dell’operazione di ricarica sia degli eventuali criteri tariffari e della regolazione dei servizi di trasmissione e dispacciamento idonei ad accompagnare lo sviluppo e la diffusione su larga scala della mobilità elettrica sostenuta dalla filiera del settore elettrico.
Dopo la predisposizione dei provvedimenti per far partire i progetti pilota l’azione dell’Authority potrebbe estendersi ad altri ambiti e ulteriori revisioni della regolazione dovranno essere valutate, anche con riferimento ai meccanismi di mercato, alla regolazione del servizio di dispacciamento dell’energia e all’evoluzione del quadro normativo nazionale e comunitario individuando soluzioni sperimentali transitorie per la regolazione del settlement del servizio di dispacciamento per i punti di ricarica pubblica.
I provvedimenti che verranno adottati saranno fondati sui medesimi principi generali alla base del sistema tariffario vigente per le essential facilities (trasmissione, distribuzione e misura), regolato in Italia dall’Authority stessa e che particolare rilievo sarà attribuito all'orientamento ai costi delle tariffe, alla trasparenza dei criteri di allocazione dei costi, alla certezza della struttura tariffaria.
L’Autorità si è attivata perché ritiene che i benefici di natura energetica, sociale ed ambientale che sono connessi allo sviluppo della mobilità elettrica siano tali da rendere opportuno prevedere che ai progetti pilota possano essere applicate disposizioni speciali e transitorie finalizzate al miglior esito delle sperimentazioni stesse e alla loro adeguata diffusione sul territorio nazionale italiano e che queste disposizioni speciali e transitorie debbano trovare applicazione esclusivamente nell’ambito di dette sperimentazioni e che non possano in alcun caso costituire regole di validità generale per il futuro mercato dei servizi di ricarica dei veicoli elettrici; in relazione alla trasparenza dei criteri di allocazione dei costi l’Autorità ritiene opportuno prevedere che il loro grado di "socializzazione" sia correlato al livello di informazioni rese pubblicamente disponibili dalla sperimentazione a beneficio della regolazione del sistema elettrico stesso. In relazione alla certezza della struttura tariffaria, l’Autorità ha scelto fin da ora di prevedere che il corrispettivo tariffario a copertura dei costi sostenuti per l’erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica, per le infrastrutture di ricarica pubblica dei veicoli elettrici, sia espresso in centesimi di euro/kWh, ovvero correlato all’energia prelevata.
L’Autorità, nella sua imminente azione di creazione delle regole per le sperimentazioni terrà conto dei principi generali alla base del sistema tariffario vigente e particolare rilievo sia attribuito alla non discriminazione tra soggetti proponenti (sia soggetti industriali non regolati, che imprese di distribuzione dell'energia), alla trasparenza dei criteri di allocazione dei costi, alla certezza della struttura tariffaria, alla correlazione tra il grado di socializzazione dei costi, al livello delle informazioni rese pubblicamente disponibili; alla minimizzazione degli oneri gestionali nei rapporti contrattuali dei vari soggetti attivi nella sperimentazione ai fini della concorrenzialità e diffusione del servizio di ricarica pubblica.
L’Autorità ai fini dell’acquisizione degli elementi conoscitivi utili per la formazione e l’adozione dei provvedimenti ha previsto, qualora sia ritenuto opportuno in relazione allo sviluppo del procedimento, l’acquisizione di elementi conoscitivi utili, di pubblicare documenti per la consultazione, di convocare audizioni per la consultazione dei soggetti e delle formazioni associative che ne rappresentano gli interessi.

Il procedimento appena avviato si concluderà entro il termine del 15 novembre 2010.


Il testo completo della:

Delibera ARG/elt 136/10 Avvio di procedimento per la formazione di provvedimenti in materia di disposizioni speciali per l’erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura e del servizio di dispacciamento ai fini della sperimentazione di sistemi di ricarica pubblica dei veicoli elettrici L'AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Nella riunione del 2 settembre 2010


Leggere anche:

- Delibera dell'AEEG in materia di ricarica dei veicoli elettrici in ambito domestico

sabato 11 settembre 2010

Stati Uniti. In gestazione l'Etichetta Fuel Economy per le auto

L'EPA (US Environmental Protection Agency) e la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) stanno rivedendo la composizione dell'etichetta che riguarda il consumo ed il risparmio del carburante che sarà richiesto di apporre su tutte le nuove auto e autocarri leggeri venduti negli Stati Uniti.

La suddivisione sarà in due classi basilari:
  • Advanced Technology Vehicles
  • Benzina e gasolio
Classe A: Advanced Technology Vehicles

Uno dei motivi EPA (US Environmental Protection Agency) e NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) stanno rivedendo l'etichetta risparmio di carburante è di consentire ai consumatori ad essere ben informati e conseguentemente di fare in modo semplice i confronti su tutte le tecnologie del settore, tra cui la tecnologia elettrica, ibrida plug-in, a benzina e diesel, ed altri veicoli di tecnologia avanzata.

Le etichette dei veicoli appartenenti a questa classe sono raggruppate ed evidenziate con etichette che si distinguono nel colore, in una lettera dell'alfabeto accompagnata o meno da un segno positivo o negativo e dalla descrizione della tecnologia ed alimentazione

In modo sommario riassumiamo nel seguente modo:A+ Veicoli elettrici
  • A Plug-in Hybrid Electric Vehicles
  • A- Veicoli a gas naturale compresso
Classe B Benzina e gasolio:
  • B I veicoli a combustibile flessibile
Qui di seguito vediamo l'etichetta di un'auto totalmente elettrica

A+

Cliccare sull'immagine per ingrandire

1. Questo veicolo è classificato un "A+" per il risparmio di carburante e di gas ad effetto serra. Il sistema di classificazione va da A a D.

2. E' indicato lo spazio per l'indirizzo di un nuovo sito web che descriverà le nuove etichette e includerà gli strumenti per consentire ai consumatori di personalizzare le loro stime sulla base delle proprie abitudini di guida (per esempio, miglia annuali, il costo dei vari tipi di carburante, ecc)

3. Questo veicolo farà risparmiare 6.900 $ in spese di carburante nell'arco di cinque anni rispetto alla media del veicolo. Il costo stimato di carburante a 5 anni per questo veicolo è di $ 3.090 (618 all'anno, come segnalato nell'etichetta), per cui è 6.900 dollari inferiore a quello della media di un veicolo a benzina ($ 10.000, costo elettricità 3.090, risparmio 6.900).

4. Riga successiva descrive la esatta tipologia, in questo caso è Veicolo Elettrico

5. Riga successiva. Questo veicolo elettrico ha una percorrenza di 99 miglia, consuma 34 kWh per 100 miglia, percorre 102 miglia per gallone equivalente in città, percorre 94 miglia per gallone equivalente in autostrada, emette 0 CO2 per miglio, o utilizza 3,8 litri di benzina per percorrere 100 miglia per città combinato e guida autostradale.


Cliccare sull'immagine per ingrandire

Nei giorni prossimi torneremo sull'argomento per descrivere le altre etichette.
.

venerdì 10 settembre 2010

Nuove batterie al litio vanadio fosfato

GS Yuasa ha annunciato di avere realizzato un nuovo materiale per il catodo delle batterie agli ioni di litio.
Il "vanadio fosfato di litio", come materiale per l'elettrodo positivo si ritiene che possa essere in grado non solo di migliorare la densità e la sicurezza delle batterie, ma anche di ridurre i costi.
Rispetto ad una batteria che utilizza ferro fosfato di litio il prototipo, pur mantenendo la stessa sicurezza, potrebbe avere una potenza d'uscita del 20% superiore.
GS Yuasa ritiene che la nuova batteria sarà utilizzata nei veicoli elettrici ibridi (HEV) e micro HEV dotato di un meccanismo di arresto al minimo utilizzando il il motore endotermico . La cella prototipo a tecnologia vanadio fosfato di litio ha una tensione nominale di 3,5 V, una capacità attuale di 5.0 Ah, una dimensione di 21 (W) x 112 (D) x 81mm (H) e un peso di 318g.  

Fonte: Tech-On from Asia

Densità di energia 55 Wh/kg ... dunque più bassa rispetto alle batterie al litio ferro fosfato.

.

BlueOn la prima auto elettrica Hyundai

BlueOn è la prima Full Speed Electric Vehicle (FSEV) Coreana!

Vanta una velocità massima di 130 km/h e può viaggiare a 140 km con una singola carica. Con la 'BlueOn,' la Hyundai Motor Co. ha annunciato ieri l'inizio di una nuova era nella tecnologia eco-friendly con un "prodotto che è stato completamente sviluppato in Corea utilizzando le più recenti innovazioni tecnologiche ", ha detto il dottor Lee Hyun-Soon, Vice Presidente di Hyundai Corporate R & D Center, "Gli interessi dei consumatori e la domanda di vetture eco-friendly sono in aumento e la garanzia di tale tecnologia è fondamentale per diventare un leader del settore. Hyundai si è dedicata a ridurre la propria impronta di carbonio e a soddisfare le esigenze del mercato ".
Hyundai ha investito un totale di circa 40 miliardi di won (27 milioni di euro) nel corso di un anno per creare BlueOn, che si basa sulla piccola berlina Hyundai, i10.
La casa coreana ha in programma di fornire 30 veicoli BlueOn come flotte di prova per varie organizzazioni governative in Corea entro ottobre. Tali veicoli saranno principalmente utilizzati per contribuire a sviluppare e testare le infrastrutture di ricarica per circa due anni, fino all'agosto 2012. Inoltre, queste vetture saranno utilizzate per scopi promozionali, a cominciare dal prossimo vertice del G20.
Il nome 'BlueOn' deriva dal Blue Drive strategia di Hyundai, che comprende i prodotti friendly dell'azienda e le eco tecnologie, mentre la parola 'On' simboleggia "accendere".
BlueOn ha un corpo compatto, con una lunghezza complessiva di 3,585 millimetri, larghezza totale di 1,595 millimetri e un'altezza complessiva di 1,540 millimetri. E' dotata di un efficiente motore elettrico alimentato da un pacco batteria altamente innovativo di 16,4 kWh Lipoly (polimeri di litio), una tecnologia che offre numerosi vantaggi sugli altri tipi di batterie. BlueOn vanta una potenza massima di 61kW e la coppia massima di 210 Nm.
Come i veicoli esclusivamente elettrici funzionano solo con la batteria e motore elettrico, la durata della batteria con la sua capacità di stoccaggio determina le prestazioni del veicolo. Hyundai ha scelto Lipoly batterie perché rispetto alle precedenti batterie agli idruri di nichel (NiMH), le Lipoly offrono la stessa potenza con meno peso, il 30 per cento e il 40 per cento in meno di volume, aumentando l'abitabilità interna lasciando più spazio per i passeggeri.
Inoltre, la vettura è stata progettata per evitare il sovraccarico e relativi problemi di sicurezza nella eventualità di collisione. Hyundai ha anche condotto centinaia di migliaia di chilometri di prova di resistenza per garantire la sicurezza e l'affidabilità. BlueOn vanta una velocità massima di 130 chilometri all'ora e 0-100 km/h avviene in 13,1 secondi, meglio di alcuni modelli a benzina della stessa classe.


BlueOn dispone anche di un motore di Virtual Sound System (Vess), che crea un suono artificiale per la sicurezza dei pedoni, poiché, come capita con tutti i veicoli elettrici, produce poco o nessun rumore quando si guida a bassa velocità.

BlueOn può viaggiare fino a 140 km con una singola carica. Ospita inoltre due metodi di ricarica: un presa di potenza domestica da 220V e una industriale a 380V, che promette una ricarica veloce. Sotto la ricarica casalinga, la batteria sarà completamente ricaricato in sei ore. Con il metodo di carica rapida, la batteria può essere ricaricata a circa l'80 per cento della sua capacità in 25 minuti. Hyundai collaborerà con Seoul Metropolitan Government e altre agenzie governative per costruire impianti di ricarica.
Inoltre, i componenti sono state elettrificate come il servosterzo elettrico, pompa dell'acqua elettrica e sistema di frenatura rigenerativa potrebbe essere adattato alla BlueOn. Inoltre, per la comodità di guida, è installato un avanzato sistema telematico che mostra lo stato di carica e la posizione delle stazioni di ricarica.
Hyundai prevede di espandere le proprie capacità produttive per BlueOn il prossimo anno, per la realizzazione di produzioni di prova di circa 2.500 unità entro la fine del 2012.

Fonte: worldwide.hyundai.com
Foto: Korea Herald Newspaper

.

giovedì 9 settembre 2010

Peugeot iOn EV a Natale

La Peugeot, pioniere e primo costruttore mondiale di veicoli elettrici, lancerà sul mercato la nuova iOn EV alla fine del 2010. Le sue prestazioni e la percorrenza di 150 km è ottenuta in particolare grazie all'utilizzo delle batterie agli ioni di litio, in grado di fornire una risposta efficiente alle sfide della mobilità urbana nel rispetto dell'ambiente.

La Peugeot rimane a tutt'oggi il fabbricante che ha venduto più automobili ad "emissioni zero" al mondo con le Peugeot 106 prodotte tra il 1995 e il 2003. La fabbrica con il Marchio del Leone intende continuare ad essere uno dei principali attori del nuovo mercato dei veicoli elettrici con una nuova vettura sviluppata in collaborazione con Mitsubishi Motor Company (MMC) che verrà lanciata alla fine del 2010.

La città sarà il 'parco giochi' preferito della iOn. Con quattro porte e quattro posti, una lunghezza di 3,48 m ed un diametro di sterzata di 4,50 m, questo veicolo tutto-elettrico Peugeot svilupperà una potenza massima di 47 kW (64 CV) e una coppia di 180 Nm, offrendo così livelli di affidabilità nelle prestazioni (velocità massima di 130 km/h), da 0 a 100 km/h in 15,9 secondi. Dotata di una percorrenza assolutamente accettabile considerando che le medie giornaliere attuali sono di 60 km (150 km ciclo standard europeo, quindi 10 km in meno rispetto alla gemella i-MiEV Mitsubishi ), le batterie dell'auto agli ioni di litio sono ricaricabili in sei ore utilizzando una tradizionale presa 220 V casalinga o all'80% della capacità in trenta minuti, grazie al suo sistema di ricarica veloce, e al 50% in quindici minuti. 88 celle ( lithium manganese oxide LiMn2O4) da 3,7V ciascuna da 50 Ah permettono di accumulare più di 16 kWh di energia con una tensione di circa 330V fornendola, per mezzo dell' inverter, al motore in corrente alternata.

Queste specifiche consentono a questa auto ad "zero emissioni" da città di offrire un buon livello di versatilità paragonabile, in termini di prestazioni e comfort, a quella di un piccolo veicolo omologo  convenzionale con motore a combustione.

Il suo rispetto per l'ambiente, le sue dimensioni compatte, la sicurezza ed il funzionamento semplice saranno il massimo, ma non i soli attributi.
In realtà, a bordo di essa si troveranno anche alcuni servizi innovativi, grazie, in particolare, alla "unità di comunicazione di localizzazione". Questa unità, non solo autorizza il sistema di chiamata di emergenza, di cui Peugeot è leader in termini di distribuzione in tutta Europa (localizzazione dei veicoli in occasione di un incidente e innescando l'invio di adeguati servizi di emergenza), ma autorizza anche il trasferimento dei dati (stato della batteria, la distanza coperta, la distanza da percorrere prima della manutenzione ecc.) fornendo assistenza in particolare nella gestione del business  di una flotta di veicoli.

Questa vettura rappresenta inoltre uno dei fattori chiave della strategia del brand di ridurre l'impatto ambientale e la dipendenza dai combustibili fossili. In quanto tale, dalla fine del 2010 in poi, i clienti potranno scoprire alcune ulteriori soluzioni all'interno della gamma di modelli:
La iOn alla fine del 2010, è un veicolo completamente elettrico per l'uso quotidiano urbano.
La 3.008 HYbrid4, il cui arrivo è previsto a primavera 2011, sarà dotato di tecnologia ibrida offrendo una gamma versatile di utilizzo (147 kW / 200 CV, 4 ruote motrici, ecc, con emissioni di CO2 ridotte a 99g/km).

Fonte: comunicati stampa Peugeot

Un paio di aggiunte al volo. Si parla della realizazione di un impianto produttivi della iOn in Spagna. Il costo del canone mensile, tutto-incluso, 499 euro per 5 anni.

.