Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


Visualizzazione post con etichetta bus_elettrici. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bus_elettrici. Mostra tutti i post

martedì 11 febbraio 2020

100 nuovi bus elettrici per Torino


Nel 2021, a Torino, un bus su cinque in servizio sarà elettrico: giovedì 30 gennaio è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il bando di gara per la fornitura a GTT di 100 nuovi autobus ad alimentazione esclusivamente elettrica. La fornitura avverrà in regime di “full service” materiale per 10 anni.
Il valore complessivo del contratto è di 72 milioni di euro, di cui 48 milioni quali base d’asta per l’acquisto dei mezzi.

L’accordo quadro prevede l’iniziale fornitura di 50 nuove vetture. L’obiettivo è riuscire ad avere le consegne da parte del vincitore dell’appalto tra la fine del 2020 e i primi mesi del 2021. Le domande per partecipare alla gara dovranno essere presentate entro il 2 aprile 2020.

Negli ultimi due anni GTT ha acquistato 191 veicoli, di cui 144 per il servizio urbano e suburbano, ed ha rinnovato circa il 20% della flotta bus. Grazie alla sostituzione delle vetture più datate l’età media della flotta GTT risulta inferiore a 11 anni.


Gli investimenti sui bus si uniscono a quelli sui tram (con 30 nuovi veicoli attesi per il 2021) e alla fine dei lavori per l’estensione della metropolitana in piazza Bengasi (anche essi previsti per il 2021): tutte operazioni che incideranno positivamente sulla riduzione delle emissioni e miglioreranno il bilancio ambientale dell’azienda.

Fonte: GTT


MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   


.

lunedì 10 febbraio 2020

40 milioni di euro all'Emilia-Romagna per bus elettrici e ecologici


Dal ministero dell’Ambiente sono in arrivo per la regione Emilia-Romagna quasi 40 milioni di euro di risorse nazionali per migliorare la qualità dell’aria. 

Circa 36 serviranno per acquistare 292 nuovi autobus elettrici, ibridi, a metano o biometano. 

Ai fondi nazionali si aggiungono quelli, di pari importo, messi a disposizione dalle Aziende del trasporto pubblico locale che raddoppieranno l’investimento complessivo. Altri 3 milioni e mezzo assegnati alla Regione saranno invece destinati a migliorare i sistemi di vigilanza di tutte le aree soggette alla limitazione del traffico. 

Il fondo garantisce ad oggi la sostituzione di 1.100 autobus per continuare l’impegno verso la riduzione delle emissioni inquinanti e della concentrazione di polveri nell’aria. In tutto, fino al 2022, sono a disposizione 180 milioni di euro. Il Governatore regionale Bonaccini ha dichiarato che sta già negoziando con il Governo per ottenere ulteriori risorse, fondamentali per raggiungere il rinnovo al 100% della flotta di veicoli del trasporto pubblico locale ovvero 2.000 nuovi autobus ecologici.

Fonte: https://www.bolognatoday.it/


MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   


.

martedì 10 dicembre 2019

E' il momento dei bus elettrici e filobus


L'azienda di trasporto pubblico Zarząd Transportu Miejskiego (ZTM) di Lublino, Polonia, ha ordinato 20 bus elettrici e 15 filobus  Solaris Bus & Coach per un valore di 106 milioni di Złoty (24 milioni di euro). A seguito di tale acquisto, metà della flotta bus Lublino sarà a zero emissioni dal 2021. Le date di consegna sono scaglionati nel periodo dal novembre 2020 (5 filobus) per Aprile 2021 (10 filobus) e settembre 2021 (20 autobus elettrici).

I bus elettrici Solaris Urbino 12 saranno dotati di batterie da 116  kWh adatte alla ricarica rapida. L'energia immagazzinata alimenta un motore dalla potenza di trazione di 160 kW. Il processo di ricarica della batteria verrà effettuata tramite connettori a pantografo plug-in installati sul tetto durante la notte al capolinea dell'autobus. Pannelli fotovoltaici sono montati sul tetto, consentendo un uso ottimizzato dell'energia per vari sistemi del bus.

Oltre ai veicoli, Solaris fornirà anche l'infrastruttura necessaria per la ricarica. Quattro caricatori a pantografo con una potenza di 450 kW ciascuno, progettati per ricarica diurna veloce verranno posti al bus terminal Choiny e nel deposito bus in via Grygowej. Altri dieci caricabatterie stazionari consentiranno la carica contemporanea di due bus con una potenza di 40 kW e due caricabatterie mobili di 40 kW saranno posizionati nella stessa stazione, in via Grygowej.

I 15 filobus articolato Solaris Trollino 18 saranno dotati di batterie Solaris con una capacità di 58 kWh. Questi permettono il funzionamento del veicolo senza collegamento ai fili aerei, ad esempio in caso di mancanza di corrente o quando il percorso deve essere modificato. Sarà anche possibile impostare nuovi percorsi senza dover costruire nuove linee elettriche. Ogni veicolo avrà un motore di trazione di 240 kW.

Tutti gli autobus e filobus forniti saranno dotati di un sistema di condizionamento d'aria di raffreddamento nello spazio di lavoro del conducente e del veicolo. Porte USB per la ricarica di dispositivi elettronici, telefono, smartphone ecc., saranno disponibile per i passeggeri.

Fonte  Solaris Bus & Coach


MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   


.

martedì 16 luglio 2019

250 autobus elettrici a Milano, aggiudicata la gara


Urbino_12_electric_1
Urbino 12 electric
L' ATM di Milano intende eliminare gli autobus diesel entro il 2030. Per ottenere l'obiettivo  è stata indetta una gara per la fornitura di 250 autobus elettrici per un valore totale di  192 milioni di euro. Non cinesi, non tedeschi o olandesi ma sarà la polacca Solaris Bus & Coach Sp. z o.o. la fornitrice dei bus avendo vinto la gara. La consegna del primo lotto di 40 autobus elettrici è fissato per il Giugno il 2020.

L'accordo quadro per la fornitura dei 250 bus elettrici per ATM Milano è uno dei più grandi contratti aggiudicati da Solaris finora e la più grande di autobus elettrici in Europa.

I bus selezionati da Milano, gli Urbino 12 elettric, sono un prodotto di punta di Solaris ed hanno già percorso ogni giorno le strade di decine di città europee in 17 Stati in tutto il continente, aggiudicandosi anche il titolo di  “Bus of the Year 2017”.

I bus elettrici Urbino da 12 metri saranno dotati di batterie di tipo Solaris High Energy con una capacità totale di più di 240 kWh. L'energia  in tali batterie sarà fornita con la ricarica per mezzo di un pantografo, un dispositivo che si appoggia sul tetto del veicolo quando nel deposito degli autobus. L'unità di azionamento sarà costituito da un asse elettrico con due motori elettrici integrati di 110 kW di potenza  ciascuno.

L'abitacolo con aria condizionata, può trasportare fino a 82 persone, di cui 26 sono sedute. Il veicolo sarà dotato di pedana e posti per le persone disabili.

Già sono 150 i bus Solaris in uso in Milano, inclusi 25 con un motore elettrico. Finora, Solaris ha fornito più di 40 autobus batteria per il mercato italiano. Oltre a Milano, sono stati acquistati da operatori bi Bergamo e Bolzano. 


MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   


.

martedì 21 maggio 2019

Autobus elettrici, gli Stati Uniti ne hanno 300, la Cina 421.000


An electric bus in Hong Kong. Photo: P. Lopez/AFP/Getty Images

Bloomberg è implacabile con i numeri, 421 mila bus in Cina sono una quantità enorme se paragonata a quanti bus elettrici hanno gli USA e gli altri Paesi in tutto il globo, non c'è paragone.


In Cina, un autobus elettrico non è un oggetto insolito. Su quasi 425.000 e-bus in tutto il mondo, alla fine dello scorso anno, un po' più di 421.000 erano in Cina. La flotta di e-bus globale è cresciuta del 32% circa nel 2018, secondo un rapporto “Electric Vehicle Outlook 2019” pubblicato Mercoledì scorso da BloombergNEF, con la stragrande maggioranza messa in strada in Cina mentre l'Europa ne aveva solo 2.250.

E non è finita qui, infatti la flotta di e-bus in Cina  è destinata ad aumentare a più di 600.000 entro il 2025 nel periodo in cui sono previste quasi 5.000 unità negli Stati Uniti.  La ragione è semplice: “Non c'è una politica industriale negli Stati Uniti per l'e-autobus”, ha detto Nick Albanese, un analista di New York a BNEF.

La Cina ha un approccio tipicamente top-down manifesto con l'obiettivo di elettrificazione i veicoli: stabilire target nazionali, sovvenzionare i produttori e alimentare la concorrenza politica tra le sue città. Almeno un candidato alla presidenza degli Stati Uniti sta spingendo affinché  tutti i nuovi autobus a livello nazionale siano ad emissioni zero entro il 2030, ma oggi gli Stati Uniti a livello federale non stanno usando nessuno degli strumenti di politica adottati dalla Cina
L'UE programma che un certo numero di bus siano a emissioni zero entro il 2025; la California, conscia dei cambiamenti climatici, nel frattempo, richiederà che tutti i nuovi autobus debbano essere a zero emissioni a partire dal 2029. BNEF stima che il 18% della flotta totale dei bus della Cina sia stato già elettrificato alla fine dello scorso anno.



Perché sono importanti i bus? Sono grandi e sono in uso quasi costante rispetto alle auto questo significa che le emissioni di gas serra siano preponderanti. 

Le città americane stanno entrando in punta di piedi  appena adesso nel mercato degli e-bus. Dei 5.700 autobus urbani Transportation Agency Metropolitan di New York, solo 10 sono completamente elettrici ora e altri 15 lo saranno a breve, secondo un portavoce. Nella più grande città degli Stati Uniti hanno avuto più successo gli autobus ibridi, sono 1.700 .

L'approccio per molti comuni degli Stati Uniti è quello di considerare gli e-bus solo quando i veicoli esistenti raggiungono la fine della loro vita utile. Un bus media dura circa 12 anni, secondo Albanese di BNEF, e quindi ci sono solo circa 5.000 nuovi autobus aggiuntivi  ogni anno negli Stati Uniti.

Entro il 2030 gli e-bus saranno più economici nella maggior parte dei paesi, secondo BNEF. Per ora, tuttavia, il costo può essere un deterrente. Gli e-bus sono meno costosi da mantenere rispetto ai modelli diesel, ma molte agenzie di trasporto pubblici degli Stati Uniti hanno bilanci separati per l'acquisizione e la manutenzione. Il produttore di e-bus con sede in California, la Proterra Inc., sta cercando di affrontare questo problema con un  programma di acquisti in leasing  con lo scopo di ridurre i costi iniziali e consentire alle agenzie di trasporto di usufruire dei costi bassi di manutenzione per spostarli sulle batterie, intese come sorta di 'carburante', proprio come farebbero per acquistare il gasolio.

La speranza più forte per gli Stati Uniti di raggiungere la Cina in materia di e-bus deriva dalla sua forza nella tecnologia. Il Nord America è già sede di molti produttori di bus elettrici  focalizzati sulla conquista del mercato nazionale. Se gli autobus elettrici raggiungessero un costo di competitivo, queste aziende potrebbero avere un vantaggio. La gara sugli e-bus non sarà risolta solo sull'economia di scala.

Secondo Ryan Popple, chief executive officer di Proterra e  ex dirigente della Tesla Inc.  “Mentre le aziende cinesi ottengono un maggiore sostegno, i migliori veicoli elettrici sono stati progettati e realizzati da aziende americane”.

Così lontano, la Cina gode la maggior parte dei vantaggi. E da 'sola' ha creato il mercato dell'e-bus globale, puntualizza Albanese, e il suo governo centralizzato può realizzare forti politiche con la massima velocità. La Cina è anche sede di alcuni dei più grandi produttori di batterie al mondo, dando ai costruttori di autobus nazionali un facile accesso alla componente più costosa di veicoli elettrici.

La Cina nel 2009 ha iniziato l'elettrificazione come priorità del suo sistema trasporto pubblico, parte della sua strategia per affrontare l'urbanizzazione diffusa, riducendo le importazioni di combustibili fossili. Questo ha messo in moto una serie di politiche globali, regolamenti e sovvenzioni che ha fatto nascere una nuova industria. Un decennio più tardi, i risultati sono tangibili: la Cina è di gran lunga il più grande mercato unico del mondo per veicoli elettrici di tutti i tipi, e Shenzhen è leader mondiale degli e-bus, seguito da Pechino, Shanghai, e Hangzhou.

Di questo fatto più di tutti ne ha beneficiato la BYD Co., che si è evoluta da produttore di batterie per telefoni cellulari e di fotocamere digitali nel 1990 in un colosso che vende ben 30.000 i veicoli elettrici o ibridi plug-in ogni mese in Cina. Gli autobus BYD sono utilizzati in circa 300 città a livello globale, ha detto il presidente Wang Chuanfu in un'intervista, e la società punta a raddoppiare le vendite di autobus in Europa ogni anno per i prossimi tre anni. La città natale di BYD, Shenzhen da sola ha circa 16.000 e-bus, secondo BNEF.

La strategia della Cina è completare l'elettrificazione della sua flotta di autobus. “E un approccio differente a quello degli altri paesi, che invece è quello di acquistare autobus elettrici solo come aggiunte”, ha detto Wang .

La novità delle città della Cina, senza le burocrazie radicate che possono resistere al cambiamento, costituisce un altro vantaggio. “Non si cade nei pregiudizi incombenti quando si sta costruendo una nuova flotta”, ha detto Popple. Inoltre, le città emergenti cinesi stanno costruendo vie di trasporto a tabula rasa, nota Albanese, mentre molti degli Stati Uniti le aziende di trasporto si trovano di fronte alla prospettiva di integrare i veicoli con i punti di ricarica sulle linee di esercizio esistenti.

In Cina, con l'aiuto come politica del governo, il trasporto pubblico elettrificato è venuto prima. “In Occidente è tutto il contrario. Le sovvenzioni sono in primo luogo per i veicoli privati, non di trasporto pubblico “, ha detto Wang BYD. “Proponiamo ai governi di imparare dall'esempio di Cina di una transizione da attuare.”

Fonte Bloomberg



MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   



.

lunedì 20 maggio 2019

Presentato il primo aerotaxi elettrico on-demand


Lilium Jet è il primo jet-powered aerotaxi  completamente elettrico a cinque posti al mondo, in grado di viaggiare fino a 300 km in soli 60 minuti, con emissioni di esercizio pari a zero. La società Lilium produrrà e metterà in esercizio il  Lilium Jet come servizio rivoluzionario di aerotaxi on-demand come si legge nel comunicato stampa del 16 Maggio scorso. 
Il prototipo del velivolo tutto-elettrico ha completato il suo primo volo inaugurale nei cieli sopra la Germania all'inizio di questo mese. Esso  viene alimentato da 36 motori completamente elettrici che consentono il decollo e l'atterraggio verticale, oltre a raggiungere una notevole efficienza in volo di crociera orizzontale . La semplicità della progettazione dell'aeromobile, senza timone di coda, senza cambio e con solo una parte del motore  in movimento contribuisce alla sicurezza e accessibilità economica del velivolo, oltre che ad offrire finestre panoramiche e porte ad ala di gabbiano .
In meno di due anni sono stati in grado di progettare, costruire e far volare con successo un aereo che servirà come modello per la produzione di massa. Passare da due a cinque posti è stato visto come chiavistello che  permetterà di aprire i cieli a molti viaggiatori, amici o famiglie che voleranno insieme per diporto o businnesman in viaggio d'affari utilizzando il sistema ride-sharing in città. Il fatto di avere cinque posti offre un'economia di scala che non si può ottenere con due soli  posti.  Con un perfetto equilibrio di percorrenza e la velocità, secondo i progettisti, gli aerei hanno il potenziale per influenzare positivamente il modo in cui le persone sceglieranno di vivere e viaggiare in tutto il mondo.

Con una velocità massima di 300 km/h e un'autonomia di 300 km, il Lilium Jet è in grado di completare i viaggi molto più lunghi rispetto alla maggior parte dei suoi concorrenti. Questo è, in parte, grazie al design ad ala fissa del velivolo potendo contare sulla portanza generata il che significa che sarà necessario meno del dieci per cento della sua potenza massima di 2.000 cavalli per il volo di crociera. Questa efficienza, che è paragonabile al consumo di energia di un'auto elettrica sulla stessa distanza. Ciò significa che l'aereo non sarebbe solo in grado di collegare periferie ai centri città e aeroporti alle stazioni ferroviarie principali ad alta velocità e a prezzi accessibili in tutta intere regioni.

Con la semplice pressione di un pulsante, i passeggeri saranno in grado di utilizzare l'applicazione Lilium per individuare la loro pista di atterraggio più vicina e pianificare il loro viaggio con facilità. La scelta da una vasta rete di percorsi attraverso città e regioni, i passeggeri potranno godere di tragitti che sono paragonabili nel prezzo ad un taxi ma ben quattro volte più veloci. Lilium si aspetta di essere pienamente operativo in diverse città in tutto il mondo entro il 2025, anche se i servizi di prova inizieranno prima di questa data in diverse località.

I progettisti, secondo le loro dichiarazioni, sognano un mondo dove chiunque potrà volare dove vuole e quando vuole, e la progettazione dell'aereo e del un servizio on-demand permetterà di arrivare a questo obiettivo, soddisfare le richieste della società per i viaggi aerei urbani che siano anche tranquilli, sicuri senza inquinare l'ambiente. Arrivare a questo punto ha significato affrontare alcune delle più grandi sfide del settore aerospaziale con alcuni vantaggi a livello collettivo permettendo di rivedere gli investimenti in infrastrutture terrestri come strade o rotaie.

L'ultima versione del Lilium Jet a cinque posti si basa sul test di volo di un prototipo a due posti avvenuto nel 2017 che ha fornito la prova del concetto di manovra con gli spostamenti di aerei da verticale a volo orizzontale posando le basi per il prototipo attuale.

Fonte Lilium

Un video






MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   



.

giovedì 16 maggio 2019

La straordinaria ascesa dei veicoli elettrici e la progressiva sparizione dei veicoli a carburante


I veicoli elettrici sono sul punto di dominare le vendite in tutto il mondo per quanto riguarda le autovetture e gli autobus entro il 2040, e per invadere in modo significativo sul mercato per i furgoni trasporto merci a breve distanza, secondo l'ultima previsione da una analisi della società di ricerca BloombergNEF (BNEF). Qui sotto vediamo il grafico che riassume la previsione con scadenza quinquennale fino al 2040.
Le vendite suddivise per segmento



 Qui sotto il grafico con la quota di veicoli elettrici circolanti alla data.



Il rapporto BNEF prevede che la Cina continuerà ad essere in testa nel mercato delle auto elettriche, mercato che rappresenterà il 48% di tutti i veicoli elettrici passeggeri venduti nel 2025 e il 26% nel 2040, quando altri mercati  saranno in fase di recupero del mercato. L'Europa si posizionerà dietro la Cina ma davanti agli Stati Uniti a livello globale nel corso degli anni 2020. L'Elettrificazione nei mercati emergenti sarà molto più lenta portando ad un mercato frammentato nel settore automotive.


L'aumento complessivo, tuttavia, sarà impressionante. BNEF si aspetta che le vendite di EV autoveicoli tenderà a salire da 2 milioni in tutto il mondo nel 2018 a 28 milioni nel 2030 e 56 milioni entro il 2040. Nel frattempo vi sarà una caduta delle vendite degli autoveicoli convenzionali (a motore termico) a 42 milioni entro il 2040 dai circa 85 milioni nel 2018.

Le industrie del petrolio, dell'energia elettrica e delle batterie saranno tutti influenzati dalla crescita dei veicoli elettrici. Un anno fa, BNEF aveva stimato il loro impatto negativo sulla domanda di carburanti per autotrazione a 7,3 milioni di barili al giorno entro il 2040. Tuttavia, ora è quasi raddoppiato questo a 13,7 milioni di barili al giorno, in parte a causa di nuove previsioni per l'elettrificazione del settore dei veicoli commerciali e in parte, paradossalmente, perché l'efficienza del carburante ICE si prevede di procedere più lentamente di quanto si pensasse.

Fonte BloombergNEF



MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   



.

martedì 14 maggio 2019

2022 l'anno della svolta, le auto elettriche più economiche delle auto a benzina e diesel


Quando un'auto elettrica costerà quanto un'auto tradizionale? Un'analisi di esperti ci risponde.

Ogni anno un team di ricerca BloombergNEF analizza bottom-up il costo di acquisto di un veicolo elettrico e lo confronta con il costo di un veicolo con motore a combustione della stessa dimensione/categoria. Il punto di crossover cioè quando i veicoli elettrici diventano più economici rispetto ai loro concorrenti equivalenti con motore a combustione sarà un momento cruciale per il mercato EV. Da quella data un acquirente deciderà se acquistare un veicolo elettrico o uno termico, ciò sarà solo una questione di gusto, di stile o di preferenza  non più una questione economica.

Ogni anno, quel punto di crossover si avvicina sempre più nelle previsioni. Nel 2017, un'analisi BloombergNEF prevedeva che il punto di crossover sarebbe avvenuto nel 2026, ovvero dopo nove anni. Nel 2018, il punto di crossover è stato previsto nel 2024, cioè sei anni dopo.

Adesso, con l'ultima analisi, il punto di crossover, è ora previsto nel 2022 per veicoli di grandi dimensioni all'interno dell'Unione europea. A questo traguardo, possiamo ringraziare l'incredibile contrazione dei costi della batteria del veicolo elettrico, batteria che non si sta tanto restringendo in termini di dimensioni ma in termini di costi.

Sono da molti anni che gli analisti semplificano la questione affermando che la batteria elettrica del veicolo equivale alla metà del costo totale della vettura. Tale rapporto però sta cambiando velocemente nel giro di pochi anni. Per un'auto di medie dimensioni auto degli Stati Uniti nel 2015, la batteria 'pesava' economicamente in rapporto a più del 57% del costo totale. Quest'anno, 2019, è il 33%. Nel 2025 la batteria sarà solo il 20% del costo totale del veicolo.

Inoltre, nel 2030, i costi dei motori elettrici, degli inverter ed elettronica di potenza potrebbero scendere dal 25% al 30% rispetto ad oggi.

L'incredibile contrazione della batteria del veicolo elettrico non significa rendere più accessibili economicamente solo le auto elettriche. Questo abbassamento dei costi della batteria porta una ricaduta anche su tutta una serie di altri veicoli come per la Komatsu Ltd. che ha appena annunciato la produzione di un piccolo escavatore completamente elettrico per il settore delle costruzioni  vicino ad ospedali o scuole o in zone residenziali, con particolare attenzione ai gas di scarico e rumore durante il lavoro, nonché tunnel o all'interno di edifici.

Ricadute anche nei veicoli elettrici nautici. Stena Line prevede di installare le batterie in uno dei suoi traghetti tra la Svezia e la Danimarca. La prima, una batteria 1 MWh (megawattora), utilizzabile per le manovre in porto. Il successivo progetto è quello di una batteria di 20 MWh  per fornire energia nelle operazioni portuali entro le 10 miglia nautiche, o poco oltre. Ulteriore progetto una batteria di 50 MWh fornirà un raggio d'azione entro le 50 miglia nautiche. 

Batterie più piccole saranno presto utilizzate in aeronautica. Harbour Air Ltd., che gestirà 42 aerei in 12 brevi itinerari nella Columbia Britannica [ne abbiamo parlato qui].

Fonte Bloomberg


MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   



.

giovedì 9 maggio 2019

20 camion a guida autonoma da 630 tonnellate per le miniere australiane



Caterpillar  fornirà una flotta di venti 793F macchine pesanti a guida autonoma per l'estrazioni e il trasporto di materiali minerari a Rio Tinto Group,  una multinazionale anglo-australiano che si occupa di ricerca, estrazione e lavorazione di risorse minerarie, la terza più grande società mineraria del mondo.

Queste macchine pesanti verranno impiegate per l'estrazione di minerali di ferro a Koodaideri nel Pilbara, nell'Australia occidentale.

Le due società hanno anche concordato di studiare come incrementare i livelli di automazione delle attrezzature minerarie pesanti nelle miniere del futuro.

L'amministratore delegato di Rio Tinto Iron Ore Chris Salisbury ha sottolineato che  la tecnologia sta cambiando rapidamente le operazioni minerarie permettendo di sfruttare meglio l'innovazione per rendere le operazioni anche più sicure, più intelligenti e più produttivo, un passo eccitante per il loro business.

Fonte Rio Tinto Group

Le caratteristiche del mezzo tradizionale sono qui

Un video








MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   


.

mercoledì 8 maggio 2019

La Germania ha aperto la sua prima autostrada elettrica per i camion



E' parecchio tempo che dedichiamo post che riguardano il trasporto su strada con una tecnologia nata in Italia e presto dimenticata. I filocarri della Valtellina hanno dimostrato che la tecnologia è utilizzabile e offre grandi vantaggi sia ambientali che di risparmio energetico. E' un peccato avere perso questa sfida lasciando che altri Paesi (più attrezzati) la riprendessero in mano per aggiornarla e renderla usufruibile. Tecnologia che un parlamentare italiano, Dario Tamburrano, ha portato all'attenzione del Parlamento Europeo nei suoi interventi. Ricordiamo che una sperimentazione sarà effettuata anche in Italia grazie alla Società di Progetto Brebemi SPA (vedere precisazione sotto riportata).  
Per  vedere i nostri post cliccare su Filocarri. Leggiamo qui un aggiornamento fornito online da CNN Business.

I mezzi pesanti continuano ad avere un consumo di gasolio sempre più alto e in crescita a livello globale, inquinando città e alimentando il cambiamento climatico. La Germania pensa che potrebbe aver trovato la risposta per superare questi problemi utilizzando linee aeree per alimentare i mezzi di trasporto.

Un sistema che consente ai camion di trarre energia elettrica da cavi aerei è entrato in funzione su 10 chilometri  di un'' autostrada Martedì scorso. E 'il primo test del genere su una strada pubblica in Germania.
Sviluppato da Siemens ( SIEGY ), il sistema consente ai mezzi pesanti con attrezzature speciali montate sui tetti la connessione a linee elettrificate durante il viaggio a velocità fino a 90 chilometri all'ora.
I camion hanno la trazione con i motori elettrici quando sono collegati alle linee aeree, e un sistema ibrido quando tornano su una strada tradizionale. Sensori particolari rilevano quando i cavi aerei sono disponibili. Siemens afferma che il suo sistema di eHighway combina l'efficienza di guida elettrica con la flessibilità degli autotrasporti. Un altro vantaggio è una forte riduzione delle emissioni di CO2 e ossidi di azoto.

Vantaggi
Siemens sostiene che il sistema può essere integrato con l'infrastruttura stradale esistente, rendendolo un modo pratico per ridurre le emissioni e il consumo di energia in luoghi dove le ferrovie non sono utilizzabili.
Il tratto di strada aperta Martedì è parte di un collegamento cruciale tra l'aeroporto di Francoforte, un hub del trasporto globale, e un vicino parco industriale. Altri due tratti di autostrada con lo stesso sistema apriranno presto. Il governo tedesco ha speso 70 milioni di € per lo sviluppo di questi camion in grado di utilizzare il sistema. Siemens ritiene che un proprietario di camion potrebbe risparmiare € 20.000  di carburante, gasolio, su 100.000 chilometri chilometri percorsi.

Spinta ambientale
Il trasporto su mezzi pesanti è una fonte di richiesta sempre più crescente e veloce del consumo di petrolio nel mondo, secondo l' International Transport Forum, che fa parte della Organisation for Economic Co-operation and Development (l' Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo). Secondo il gruppo, il trasporto merci su strada è previsto che farà crescere del 15% le emissioni globali di CO2 da qui al 2050. Ridurre le emissioni di carbonio da trasporto è una parte fondamentale dell'accordo sul clima di Parigi 2015 (2015 Paris Climate Agreement), che ha lo scopo di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali.

Progetti come quello in Germania potrebbero essere parte di una soluzione che include un aumento ferroviario e l'uso di veicoli elettrici.

"Camion elettrificati sono la soluzione particolarmente efficiente sulla strada di trasporto carbon-neutral", ha detto Rita Schwarzelühr-Sutter, segretario di Stato presso il Ministero federale tedesco per l'Ambiente.

I test e le dimostrazioni della tecnologia eHighway sono stati condotti su scala minore in Svezia e in prossimità dei porti degli Stati Uniti di Los Angeles e Long Beach.

Fonte e foto CNN Business


PRECISAZIONE, RETTIFICA E AGGIORNAMENTO (9 Maggio)
Riceviamo e pubblichiamo volentieri una richiesta di rettifica da parte della Società di Progetto Brebemi.

Egregio dott. Massimo J. De Carlo,
con riferimento all'articolo apparso su "Mondo Elettrico" in data 8 maggio u.s., con il titolo "La Germania ha aperto la sua prima autostrada elettrica per i camion", siamo cortesemente a
richiedervi di voler provvedere, ai sensi di legge, alla pubblicazione della seguente replica.
Nel menzionato articolo si afferma che "la sperimentazione sarà effettuata anche in Italia  
grazie alla particolare attenzione e lavoro svolto da un parlamentare europeo, italiano, Dario Tamburrano, occasione colta dalle Ferrovie dello Stato per l'autostrada Brebemi A35 ".
Ebbene, la e-Highway A 35 nasce da un'idea del doli. Francesco Bertoni, Presidente della
Società di  Progetto Brebemi  S.p.A.,  che non  ha al  proposito intrattenuto alcun rapporto o collaborazione né con il dott.. Dario Tamburano, né con Ferrovie dello Stato.
Per l'avvio de] progetto pilota e-Highway A 35 è stato invece definito un accordo con Concedente CAL S.p.A. e alcuni importanti partners, tra cui Italscania, Siemens, Politecnico di Milano e, anche grazie al patrocinio della regione Lombardia, è stata avviata la fase di progettazione per la realizzazione del primo tratto di autostrada elettrica in Italia.
La soluzione e-Highway combinerà in modo innovativo due tecnologie esistenti: pantografo
intelligente e sistema di trazione ibrido. 
Nel tratto autostradale elettrificato, il pantografo si collegherà alla linea aerea elettrica per ricevere l'energia per circolare riducendo così a zero le emissioni inquinanti e i costi operativi dei camion.
Sulle corsie sprovviste dell'infrastruttura, ovvero in fase di sorpasso i veicoli potranno comunque 
circolare sfruttando il proprio motore a trazione ibrida.
Il progetto prevede infine l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile poste in prossimità dell'autostrada, per l'alimentazione del traffico lungo la A35, costituendo dunque un concreto esempio di economia circolare.
Distinti saluti.
                        Avvocato Antonio Comes (firmato)


Dopo avere rivolto le mie scuse per le imprecisioni (ora corrette nel testo del post) alla Società di Progetto Brebemi, alle Ferrovie dello Stato e al dott. Tamburrano (che non era mia intenzione collegare in nessun modo al progetto particolare ma solo alla comune simpatia riguardo i Filocarri)  mi permetto di  congratularmi con la Società e i Partner e aggiungere il plauso per le ulteriori cortesi informazioni ricevute dall'Avv, Comes riguardo l'utilizzo della sola energia proveniente da fonti rinnovabili che aggiunge un ulteriore valore ambientale al progetto .


MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   



.

martedì 30 aprile 2019

Le energie rinnovabili destinate a superare il carbone per la prima volta negli USA in Aprile




Secondo un recente rapporto pubblicato dall' Institute for Energy Economics and Financial Analysis  (IEEFA) si prevede che il settore delle energie rinnovabili sia in grado di generare più energia elettrica rispetto al carbone durante il mese di aprile. Mai successo nel passato.

Il carbone, considerato a lungo il re del settore energetico, è già stato detronizzato dal gas naturale, un combustibile ritenuto più pulito degli altri combustibili fossili. Ora, il carbone sta affrontando l'incalzare della produzione di energia da parte del vento e del solare.
Dennis Wamstead, analista di ricerca presso IEEFA, ha detto in un'intervista. "La transizione che sta avvenendo nel settore elettrico negli Stati Uniti è stata fenomenale."

Una decina di anni fa, l'energia rinnovabile degli Stati Uniti aveva poco presenza a parte l'energia idroelettrica, ma un'ondata di investimenti - prima nel vento, e quindi solare - ha reso queste nuove tecnologie molto più economiche.
Allo stesso tempo, una maggiore consapevolezza sul cambiamento climatico ha portato molti americani, le imprese, le famiglie e le legislature statali verso la domanda di energia pulita.

Il rapporto IEEFA citato nelle statistiche del governo ritiene che l'energia rinnovabile (idroelettrica, biomasse, eolico, solare e geotermica) inizierà a superare il carbone tra il 2019 e il 2020. In altre parole, quest'anno le rinnovabili probabilmente inizieranno a generare più energia di quella del carbone che possiede 240 GW (gigawatt) di potenza, almeno su base mese per mese, secondo la US Energy Information Administration.

Un tale traguardo potrebbe evidenziare la transizione dal carbone con alcuni problemi stagionali, quali, per esempio, la chiusura di alcuni impianti per manutenzione durante la primavera quando la domanda di elettricità è bassa ed invece risulta essere predominante il periodo di produzione idro ed eolico.

Fu solo nel 2016 che il carbone fu superato dal gas naturale come fonte di energia No. 1 America.

Il passaggio di energia pulita sta accelerando.
L'energia rinnovabile è progettata per essere la fonte in più rapida crescita per la produzione di energia per almeno i prossimi due anni, in base al numero di VIA pubblicati all'inizio di quest'anno.

Il carbone, d'altra parte, continua a diminuire rapidamente,  la quota  di produzione di energia totale è caduto dal 45% del 2010 al 28% nel 2018 e ci si aspetta appena il 24% nel 2020.

Nonostante la promessa del presidente Donald Trump per ringiovanire l'industria del carbone  l'appetito di carbone degli Stati Uniti continua a ridursi, il consumo di carbone diminuisce di circa il 4% nel 2018 al livello più basso dal 1979, secondo l'EIA.

Il problema per il carbone è l'economia. I costi del vento e solari sono diminuiti così drasticamente che il 74% della quantità di carbone degli Stati Uniti potrebbe essere sostituito dalle energie rinnovabili per fare risparmiare denaro ai clienti, secondo un rapporto pubblicato il mese scorso da apartitica  think tank dell'Energy Innovation.

Inoltre le centrali a carbone americane non sono più così giovani, la media d'età degli impianti a carbone è di circa 40 anni, secondo Wamstead. Le centrali a carbone durano da 40 a 60 circa  anni prima di essere gradualmente eliminate. Man mano che invecchiano, questi impianti richiedono più manutenzione e le riparazioni, rendendo energia rinnovabile molto più che attraente.

Per esempio, Xcel Energy ( XEL ) ha chiuso un quarto delle suoi centrali elettriche a carbone e prevede di staccare la spina a un altro quarto. La società elettrica con sede a Minneapolis ha recentemente annunciato un piano per fornire energia elettrica a zero emissioni di carbonio entro il 2050 - un obiettivo ambizioso che richiede un sacco di energia eolica e solare.

"Il vento sta già battendo le alternative dei combustibili fossili - anche con i bassi prezzi del gas naturale", così  ha dichiarato il CEO Ben Xcel Fowke alla CNN affari il mese scorso.

Fonte CNN





MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   



.

lunedì 29 aprile 2019

La produzione delle batterie al litio è cresciuta del 76% a febbraio 2019 a livello globale



Nel mese di febbraio 2019, secondo Adamas Intelligence (A.I. è un'agenzia indipendente con sede nell'Ontario in Canada,  che offre ai propri clienti l'analisi aggiornata necessaria per comprendere le tendenze emergenti e le nuove opportunità di business), è stato consegnato il 76% in più di carbonato di litio equivalente ( “LCE”) a livello globale necessario alla produzione delle batterie per i veicoli elettrici passeggeri nuovi rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Tra tutti i metalli e materiali utilizzati nei catodi batteria EV a livello globale, la fornitura di LCE nel febbraio 2019 ha visto aumentare i guadagni con la crescente adozione da parte della Cina di catodi NCM al posto di catodi LFP, alimentando un incremento dei consumi di LCE per kWh di capacità distribuito.

Un'altra ragione è che veicoli elettrici a batteria e ibridi hanno visto aumentare insieme la quantità venduta del 92% a febbraio dell'anno precedente che a sua volta era cresciuto già dell'87%, il che significa che una quota maggiore di kWh venduta quest'anno è rappresentato sotto forma di celle al litio, al contrario di celle NiMH, che non contengono affatto LCE.

A livello globale, i primi cinque fornitori di celle di LCE a febbraio 2019 sono stati (in ordine discendente) Panasonic con il 23%, LG Chem, CATL, BYD e Samsung SDI. Tutti insieme, questi cinque fornitori si sono accaparrati quasi il 75% di tutto il carbonato di litio, LCE, a livello globale delle batterie per i veicoli elettrici nel mese di febbraio 2019, secondo i dati Adamas Intelligence.

Fonte Adamas Intelligence


MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   



.

mercoledì 17 aprile 2019

I consumi petroliferi di Marzo 2019 a -6,3%


Stando ai dati provvisori della rilevazione MISE odierna si rileva quanto segue:

Mese di Marzo 2019                          
I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 4,8 milioni di tonnellate, con un decremento pari al 6,3% (-321.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno lavorativo in meno, sono risultati pari a poco meno di 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un decremento dell’3,9% (-104.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.

In particolare:
la benzina totale ha mostrato un calo del 3,9% (-24.000 tonnellate), mentre la benzina venduta sulla rete del 4,3% rispetto a marzo 2018;
il gasolio autotrazione evidenzia un calo del 3,9% (-80.000 tonnellate), mentre il gasolio venduto sulla rete del 4,3% rispetto a marzo 2018.

Si ricorda che nel mese di marzo le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo del 9,6%. Quelle diesel, in decisa contrazione, hanno rappresentato il 45% del totale (era il 54,3% a marzo 2018), mentre quelle a benzina il 41,4% (era il 34% a marzo 2018).
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 6,6%, quello delle ibride del 5,3%, quello del metano dell’1,4% e quello delle elettriche dello 0,3%.

Primo Trimestre 2019

I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 14,2 milioni di tonnellate, con un decremento pari all’1,7% (-239.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 7,4 milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,3% (-23.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018
In particolare:
la benzina totale ha mostrato un calo dello 0,8% (-14.000 tonnellate);
la benzina venduta sulla rete un calo dell’1%;
il gasolio autotrazione evidenzia un calo dello 0,2% (-9.000 tonnellate) e il gasolio venduto sulla rete dello 0,6% rispetto allo stesso periodo 2018.

Si ricorda che nei primi tre mesi le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo del 6,5%. Quelle diesel, in decisa contrazione, hanno rappresentato il 43,9% del totale (era il 55,1% nel primo trimestre 2018), mentre quelle a benzina il 42,9%.
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 6,5%, quello delle ibride del 5,3%, quello del metano dell’1,2% e quello delle elettriche dello 0,2%.

Nota di commento congiunturale

Anzitutto, si ricorda che, a partire dal gennaio 2019, la rilevazione dei consumi è effettuata con un campione del tutto analogo a quello in uso nel 2018 e dunque i confronti tra gli andamenti dei due periodi possono essere considerati omogenei.
Nello specifico, il mese di marzo 2019 ha presentato un giorno lavorativo in meno rispetto allo scorso anno e, in particolare, si confronta con un marzo 2018 su cui ha pesato l’effetto della Pasqua (caduta il 1° aprile 2018), con un anticipo dei rifornimenti dei punti vendita carburanti a fine marzo.
Inoltre, marzo 2019 è stato un mese più caldo rispetto a un anno fa e ciò ha inciso negativamente sui consumi dei combustibili da riscaldamento.

Infine, un altro elemento congiunturale negativo ha riguardato le fermate programmate per manutenzione di alcune raffinerie che hanno pesato sulla voce “consumi e perdite di raffineria”.

Comunicato stampa Unione Petrolifera


I nostri grafici 


Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio

Il grafico dei consumi di petrolio per anno solare. Il consumo del mese appena trascorso mostra un diminuzione del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2017 collocandosi al livello minimo  degli ultimi 14 anni presi in considerazione eccezion fatta del 2010. Nel trimestre si ha perdita dell' 1,7%


Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006. La curva rivela una tendenza ad una stabilizzazione negli ultimi mesi.

Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento partendo dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2015 si nota una transitoria stasi, una fase di decrescita e una successiva risalita dei consumi dal 2018 considerando 12 mesi. Gli ultimi due mesi segnano un brusca caduta.

Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Altalenante dalla metà del 2016 quasi sempre positiva in tutto il 2018.


Prossimamente con i grafici  del consumo dei carburanti con un post dedicato.



MondoElettrico è partner di AAE - Veicoli elettrici  
                                                           http://www.aae.it/
MondoElettrico è anche su   



.