Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 31 luglio 2018

Tredici bus elettrici arriveranno a Messina tra ottobre e dicembre

Alla fine della settimana scorsa è stato firmato  il contratto dal segretario generale, Antonio Le Donne, e dall’amministratore delegato della BYD Europe, Isbrand Ho per l'acquisto di 13 bus elettrici da utilizzare a Messina.  Era presente anche il sindaco, Cateno De Luca.

I primi otto bus elettrici  verranno consegnati entro il prossimo 7 ottobre mentre i restanti cinque arriveranno entro il 6 dicembre. Nei primi giorni di agosto il collaudo di produzione dei mezzi sarà effettuato dai tecnici del dipartimento Mobilità Urbana e dell’Azienda Trasporti Messina nello stabilimento di Hángzhōu in Cina.

 “L’uso dei mezzi elettrici – ha dichiarato il Sindaco – favorisce la mobilità sostenibile e riduce l’inquinamento. Apprendo con piacere che in Cina, a Shenzhen, dove risiedono 14 milioni di abitanti, sono in funzione 14 mila bus, tutti elettrici, e come filosofia di trasporto non esiste il tram. Accolgo l’invito dell’amministratore a visitare questo colosso aziendale, con sette impianti di produzione, che ha lo stesso numero di dipendenti dell’intera popolazione messinese”.

Per la BYD, che ha già effettuato altre forniture tra MilanoTorino, Vercelli e Novara, si tratta di un progetto-pilota”. I nuovi mezzi, appartenenti alla classe 1, con una capienza di 53 persone, hanno una lunghezza compresa tra i 7,70 e 9 metri completi degli allestimenti, degli equipaggiamenti e dei sistemi di ricarica lenta e rapida nell’ambito delle attività del Pon Città Metropolitane 2014/2020 – ME2.2.2. a pzevs up – rinnovamento e potenziamento tecnologico del Trasporto Pubblico Locale.

 A seguito di determina dirigenziale n. 2167 dello scorso 9 maggio, la fornitura è stata aggiudicata alla ditta BYD EUROPE B.V. con sede amministrativa e operativa in Sgravelandsweg 256, 3125 BK Schiedam The Netherlands e con stabilimenti di produzione in Cina, per un importo contrattuale di 5.135.000,00 euro.

Il percorso che si svilupperà in sede protetta per buona parte del tracciato della linea  11 collegherà piazza Castronovo alla Zir.


Fonti: gazzettadelsud.it e .tempostretto.it

Una piccola considerazione. 13 bus elettrici costano poco più di 5 milioni. Una volta acquistati possono entrare in funzione subito. Invece, la linea tranviaria 2 e 3 costa oltre 30 milioni al chilometro e ha richiesto lustri per la realizzazione delle infrastrutture creando disagi a non finire (infatti ancora la linea 3 non è in funzione)  al traffico e alla cittadinanza . A Firenze.



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venerdì 27 luglio 2018

Audi Inizia la produzione in serie di motori elettrici in Ungheria

La produzione di motori elettrici è una pietra miliare lungo la strada per la mobilità elettrica per Audi e secondo  Peter Kössler membro del Consiglio di Amministrazione dell'azienda: "La produzione di motori elettrici è strategicamente importante nel processo di trasformazione della società".
Una nuova era sta iniziando ad Audi Hungaria. Martedì scorso, la produzione in serie di motori elettrici è iniziata ufficialmente a Győr. Nel contesto dell'atto simbolico, l'impianto di produzione è stato messo in funzione da Péter Szijjártó, Ministro del commercio estero e degli affari esteri ungherese, Peter Kössler, membro  consiglio di amministrazione per produzione e logistica di AUDI AG, e Achim Heinfling, Amministratore Delegato di AUDI HUNGARIA Zrt. 

I motori elettrici sono prodotti in un impianto di 8.500 metri quadrati di superficie con un concetto innovativo di produzione: gruppo modulare. Circa 100 persone sono attualmente impiegate in questa nuova area. 
Insieme al motore verranno prodotti altri componenti elettronici di potenza, i due alberi, flangia e ingranaggi che trasmettono la potenza alle ruote, due sistemi di azionamento elettrici per ogni asse di Audi  e-tron.
La capacità produttiva attuale è di circa 400 assi con motori elettrici al giorno e può essere gradualmente aumentata. Allo stato attuale, circa 100 persone sono impiegate in questo nuovo settore, potrà essere aumentata a più di 130 entro la fine dell'anno.

Un passo in avanti verso la mobilità elettrica, indubbiamente, ma la strada da percorrere è tanta considerando che Audi Hungaria ha prodotto l'anno scorso 1.965.165 motori l'anno scorso, rendendo l'azienda uno dei maggiori produttori di motori al mondo. Quasi 2 milioni di motori diesel contro i poco più di 140 mila motori elettrici all'anno di questo nuovo impianto dimostra solo che si vuole iniziare. 

Fonte comunicato stampa Audi, audi-mediacenter.com




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giovedì 26 luglio 2018

Produzione nazionale delle rinnovabili al 45,2%, vediamo qui ciascuna fonte nel mese di Giugno 2018

Con il recente post  abbiamo visto i dati relativi al consumo di energia elettrica in Italia nel mese di Giugno 2018 grazie al comunicato stampa emesso da  Terna secondo cui si certifica, sia pure provvisoriamente, una flessione del 3,3% dei consumi di energia elettrica rispetto allo stesso mese dell'anno passato, 27,013  miliardi di kWh contro i 27,941 miliardi dell'anno passato.

Adesso prendiamo in esame la produzione nazionale di energia con particolare riferimento alle energie rinnovabili.
Nel sesto mese dell'anno, 
secondo quanto rilevato da Terna,  la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,6% con produzione nazionale e per la quota restante (12,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. 


In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,8 miliardi di kWh) è diminuita del 5,8% rispetto a giugno 2017. 


In forte aumento le fonti di produzione idrica (+29,4%) ed eolica (+54,2%); in flessione le altre (geotermica -1,5%; fotovoltaica -2,2%termica -20,1%).



I nostri grafici

Per aiutarci nella comprensione con un semplice sguardo abbiamo realizzato come al solito, alcuni grafici, con i dati forniti da Terna.

La produzione nazionale dal 2009


Nel mese passato si registra una riduzione della produzione nazionale, il 5,8% rispetto a giugno 2017. La quota di produzione delle centrali termiche è scesa addirittura del 29,1% mentre, tra le rinnovabili, si un nuovo exploit dell'idrico per il terzo mese consecutivo del 29,4%, era  72% el 70%  nei due mesi precedenti e uma riduzione di tutte le alte.


Per anno solare vediamo che a Giugno 2018 la produzione nazionale risulta essere collocato ad un  livello medio degli ultimi 10 anni presi in considerazione nei nostri grafici  con 23.810 miliardi di kWh , ovvero -5,8%  rispetto allo stesso mese dell'anno precedente .



... e in sequenza mensile.


Il grafico seguente rappresenta l'andamento della produzione nazionale come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese di riferimento. Siamo in presenza di una stasi.



Adesso prendiamo in considerazione le singole componenti delle rinnovabili.


La produzione fotovoltaica negli ultimi anni suddivisa per anno solare. Siamo in una riduzione del 2,2% rispetto al 2017 ma nel corridoio della buona produzione con  2.782 GWh.



La produzione eolica negli ultimi anni suddivisa per anno solare. Sale toccando il massimo mai raggiunto negli anni passati, + 54,2% confrontato col mese del 2017 con  1.411 GWh.



Ciascuna delle rinnovabili in un solo grafico, idroelettrica da record con +29,4%




Qui sotto vediamo la quantità di energia prodotta da fonte idroelettrica separata dalle altre componenti rinnovabili sommate insieme.



Qui sotto è la quantità di energia termoelettrica rapportata a tutte le rinnovabili.



Il grafico seguente mostra il ruolo di tutte le componenti nella produzione nazionale di energia, le rinnovabili (idroelettrica + geotermica/eolica/fotovoltaica)  45,2%  e la termica 54,8%.



Continuiamo con una novità inserita nei post da qualche mese a questa parte per i nostri grafici avendo avuto delle sollecitazioni da parte di lettori del nostro blog.


Il grafico delle rinnovabili come sommatoria dei 12 mesi precedenti al rilevamento ultimo, il primo con il solare, eolico, geotermico, a parte l'idroelettrico.




Negli ultimissimi  mesi si rileva una risalita della produzione idroelettrica.









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mercoledì 25 luglio 2018

Auto elettrica solare italiana vince all'American Solar Challenge 2018

L'American Solar Challenge è una gara di durata di auto solari che si svolge ogni che porta i team partecipanti per più di mille miglia di strada aperta al transito. Quest'anno il vincitore dell'American Solar Challenge 2018 è un team italiano di Bologna, dell'Università di Bologna che ha realizzato una vettura a 4 posti, unica nella sua categoria Multi Occupant Vehicle (MOV) Class essendo le altre vetture a 2 posti, nella categoria a più di un passeggero. Quest'ultima categoria Single Occupant Vehicle (SOV) Class ha visto vincitore un team australiano, il Western Sydney. Nella sua categoria, sicuramente la più interessante, ha dimostrato la grande qualità della realizzazione riuscendo ad arrivare al traguardo della competizione a 2500 metri di altezza delle Montagne Rocciose dopo avere percorso 2700 chilometri, dal Nebraska all’Oregon, facendo solo il pieno di energia solare. 

Nata da un progetto di ricerca industriale finanziato dalla Regione Emilia-Romagna grazie ai Fondi europei - Por Fesr 2014-2020, Emilia 4 è stata sviluppata e costruita interamente dall'Università di Bologna e dal team di Onda Solare, con il coinvolgimento del Ciri Meccanica Avanzata e Materiali e il Ciri Aeronautica e il sostegno di diverse aziende e centri di ricerca, tra cui il Centro di super calcolo del Cineca e Scm Group. Il lavoro di progettazione, che ha coinvolto una sessantina di persone, è durato due anni, mentre la fase di costruzione è stata portata a termine in meno di un anno. Fonte Il Resto del Carlino

  





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martedì 24 luglio 2018

Consumi di energia elettrica in Italia: a Giugno -3,3%

Temperatura media mensile inferiore di 1,2°C rispetto a giugno 2017 In crescita la produzione di eolico e idroelettrico Nel primo semestre del 2018 la domanda sale dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017 (+0,6% a parità di calendario).

Nel mese di giugno 2018, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 27 miliardi di kWh, in diminuzione del 3,3% rispetto allo stesso mese del 2017. La performance della domanda ha risentito dell’effetto temperatura: quest’anno, infatti, giugno – a parità di calendario (21 giorni lavorativi) – ha fatto registrare una temperatura media mensile inferiore di 1,2°C rispetto a giugno 2017.

 La domanda del primo semestre del 2018, pari a 158,6 miliardi di kWh, è in crescita dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017. A parità di calendario il valore è +0,6%.

 A livello territoriale, la variazione tendenziale di giugno 2018 è stata ovunque negativa: -2,5% al Nord, -4,3% al Centro e -4,5% al Sud.

 In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di giugno 2018 è sostanzialmente in linea (-0,2%) rispetto al mese precedente. Il profilo del trend si mantiene su un andamento stazionario.

 Nel mese di giugno 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,6% con produzione nazionale e per la quota restante (12,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,8 miliardi di kWh) è diminuita del 5,8% rispetto a giugno 2017. In forte aumento le fonti di produzione idrica (+29,4%) ed eolica (+54,2%); in flessione le altre (geotermica -1,5%; fotovoltaica -2,2%; termica -20,1%).


Dal Comunicato stampa Terna




I nostri grafici

Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo del mese si pone tra i livelli medi degli ultimi 13 anni.


Per una migliore lettura degli ultimi 8 anni vediamo il grafico sottostante che permette di localizzare il consumo al terzultimo posto.


Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna una leggera tendenza alla risalita.


Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 65 mesi, ciascuno dei quali si confronta con lo stesso mese dell'anno precedente. Essendo percentuali che si riferiscono allo stesso mese dell'anno precedente il grafico mostra bene la progressione positiva e negativa di anno in anno. Dopo la significativa crescita della maggior parte dei mesi estivi del 2015, si nota un forte calo nell'anno successivo, 2016,  per poi invertire nuovamente con un rialzo nel 2017 per poi tornare in negativo nell'ultimo mese. 


Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo. Negli ultimi mesi la silouette disegna alti e bassi con i picchi sempre meno elevati e valli più profonde. Un paio di anomalie vengono dalle crescite dei consumi nei mesi estivi degli ultimi due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti al riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la chiusura francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi prodotta e non importata per i nostri bisogni. In generale si vedono curve con picchi sempre più bassi e minimi più profondi. Adesso siamo in fase di crescita, ma non nell'ultimo mese, da tenere sotto controllo per capire se si va verso un picco e una successiva depressione o fino a quando i consumi continueranno ancora a crescere.



Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.



lunedì 23 luglio 2018

Batterie quantistiche per la ricarica istantanea

All'Università di Adelaide, Australia, il dottor James Quach studia la possibilità di sfruttare le proprietà uniche della meccanica quantistica con l'obiettivo di realizzare la prima batteria quantistica al mondo in grado di ricaricarsi istantaneamente

La batteria quantistica potrebbe sostituire le batterie convenzionali utilizzati in piccoli dispositivi elettronici con in successivo step di scalabilità per il settore delle energie rinnovabili e, speriamo, nei veicoli elettrici. 

La caratteristica essenziale di questo tipo di batterie è che,  a differenza delle batterie normali che impiegano la stessa quantità di tempo per la ricarica, non importa quante esse siano, le batterie quantistiche si caricherebbero più velocemente quante più sono.  Ovvero. Se una batteria quantistica impiega un'ora per caricarsi, due batterie impiegherebbero metà tempo, cioè 30 minuti, tre 20 minuti, e così via. Avendo a disposizione 10 mila batterie, impiegherebbero meno di un secondo per ricaricarsi. Come? Grazie ad un fenomeno definito entanglement.

L'entanglement quantistico o correlazione quantistica, è un fenomeno quantistico, privo di analogo classico, per cui in determinate condizioni lo stato quantico di un sistema fisico non può essere descritto singolarmente, ma solo come sovrapposizione di più sistemi. Da ciò consegue che la misura di un'osservabile di uno determina istantaneamente il valore anche per gli altri. (Wikipedia)

E' grazie all'entanglement che diventa possibile accelerare il processo di carica delle batterie.

Però? Però l'entanglement è una situazione incredibilmente delicata, richiede condizioni molto particolari come le basse temperature e un sistema isolato in quando se tali condizioni cambiano l'entanglement scompare. 

Lo studio dell'Università di Adelaide si propone la costruzione in laboratorio delle condizioni ideali e necessarie per entanglement per poi costruire la prima batteria quantistica.

Questa batteria rivoluzionaria potrebbe essere utilizzata prima in piccoli dispositivi elettronici come orologi, telefoni, iPad o computer o qualsiasi altro prodotto che si basa su energia immagazzinata. 

L'obiettivo a lungo termine è quello di raggiungere la scalabilità fino a realizzare batterie più grandi che aiuteranno le tecnologie per l'accumulo di energia rendendo possibile la fornitura continua di energia rinnovabile indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. 

Fonte Università di Adelaide.
Foto: extremetech.com


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venerdì 20 luglio 2018

Il consumo dei carburanti per autotrazione a Giugno 2018, benzina gasolio e gpl

Dopo avere visto il consumo di petrolio complessivamente,  adesso vediamo come ogni mese il consumo dei carburanti. A Giugno 2018  adesso andiamo a controllare con i relativi grafici da noi realizzati, quale sia stato il consumo dei carburanti per autotrazione nel quinto mese dell'anno per evidenziare visivamente l'evoluzione dei consumi allo scorrere del tempo.

La domanda totale di carburanti(benzina + gasolio) nel mese di giugno è risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 2,1 milioni di gasolio, con un incremento dello 0,3% (+8.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2017, riconducibile all’ampliamento nel 2018 del campione dei denuncianti.

prodotti autotrazione, a parità di giorni lavorativi, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un decremento del 3,4% (-23.000 tonnellate) mentre il gasolio autotrazione un incremento dell’1,5% (+31.000 tonnellate) rispetto a giugno 2017.

Nel mese di giugno le vendite sulla rete di benzina hanno segnato un decremento del 3,5%, mentre per il gasolio la variazione è stata del +0,9% rispetto a giugno 2017.

Nei primi sei mesi del 2018, la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), è stata pari a circa 15,4 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1,8% (+267.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2017. Tali dati sono ancora provvisori, anche se sostanzialmente consolidati per il primo trimestre dell’anno, in attesa che si completino le verifiche del Ministero dello Sviluppo Economico su quelli ricevuti dai nuovi denuncianti che commercializzano in prevalenza tali prodotti.

La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione dell’1,6% (-58.000 tonnellate), mentre il gasolio un aumento del 2,8% (+325.000 tonnellate)

Il consumo dei carburanti per autotrazione

Vediamo i grafici da noi realizzati suddivisi per anno solare a partire dal 2007.

Il consumo della benzina a Giugno è ancora una volta al livello più basso degli ultimi 12 anni presi in considerazione così come è successo negli ultimi 9 mesi, con una percentuale negativa del 3,4%  rispetto a lese dell'anno passato - 1,6% nei primi 6 mesi.


... il consumo di gasolio è superiore al consumo dello stesso mese del 2017 del +1,5% e dello 2,8% nei 6 mesi del 2018.



Qui sotto vediamo l'andamento del gasolio più la benzina messi insieme che si posizionano nel gruppo degli ultimi anni.


Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando gli ultimi 12 mesi includendo il mese di riferimento. Non fanno altro che confermare quanto detto sopra.

Per la benzina continua inesorabilmente a scendere nei consumi, ancora ai minimi .



Il gasolio risale.



Il grafico che mette insieme la benzina e il gasolio disegna la curva in direzione discendente, risale ma poi si stabilizza.



GPL

Diamo un'occhiata anche al consumo del gpl da trazione, essendo anch'esso un derivato del petrolio.  Il propano copia, aggravandolo, l'andamento della benzina in direzione negativa rispetto allo stesso mese del 2017 con -6,4% mensile confermato dal -4,9% dei primi 5 mesi dell'anno. 



Eancor più evidente la discesa  col grafico seguente che prende in considerazione la sommatoria dei 12 mesi precedenti.









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giovedì 19 luglio 2018

Fatturato e ordinativi dell’industria salgono a Maggio 2018


A maggio si stima che il fatturato dell’industria cresca su base congiunturale dell’1,7%, registrando un aumento per il terzo mese consecutivo; nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo cresce dello 0,4% sui tre mesi precedenti.

Anche gli ordinativi registrano una variazione congiunturale positiva (+3,6%), che segue la flessione del mese precedente (-0,6%). Nella media degli ultimi tre mesi sui tre mesi precedenti si registra, tuttavia, una riduzione pari all’1,1%.

La dinamica congiunturale del fatturato a maggio mostra andamenti simili su entrambi i mercati, con una crescita dell’1,6% sul mercato interno e dell’1,8% su quello estero. Invece, l’incremento congiunturale degli ordinativi è più rilevante per le commesse raccolte sul mercato estero (+5,5%) rispetto a quelle provenienti dal mercato interno (+2,2%).

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali diffusi a tutti i raggruppamenti principali di industrie; la variazione positiva maggiore è quella relativa all’energia (+5,8%).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a maggio 2017), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 5,0%, con incrementi del 4,5% sul mercato interno e del 5,8% su quello estero.

I settori che registrano le variazioni tendenziali più rilevanti sono quelli dei prodotti petroliferi raffinati (+24,4%) e dei prodotti farmaceutici (+13,2%), mentre il settore dei prodotti elettronici e ottici mostra la flessione maggiore (-4,4%).

L’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento tendenziale del 4,9%, con un incremento maggiore per il mercato estero (+8,1%) rispetto a quanto rilevato per il mercato interno (+2,8%). Il settore che registra il maggiore incremento è quello dei prodotti elettronici e ottici (+18,3%), mentre l’unica flessione si rileva per il settore del legno e della carta (-0,5%) .

Comunicato Istat




nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.


Fatturato



Ordinativi



 










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mercoledì 18 luglio 2018

I consumi petroliferi a Giugno 2018, + 0,7%

Stando a dati ancora provvisori, nel mese di giugno 2018 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a oltre 5,1 milioni di tonnellate, con un incremento pari allo 0,7% (+37.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2017.

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di giugno è risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 2,1 milioni di gasolio, con un incremento dello 0,3% (+8.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2017, riconducibile all’ampliamento nel 2018 del campione dei denuncianti.

I prodotti autotrazione, a parità di giorni lavorativi, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un decremento del 3,4% (-23.000 tonnellate) mentre il gasolio autotrazione un incremento dell’1,5% (+31.000 tonnellate) rispetto a giugno 2017.

Nel mese di giugno le vendite sulla rete di benzina hanno segnato un decremento del 3,5%, mentre per il gasolio la variazione è stata del +0,9% rispetto a giugno 2017.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 7,1%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 52,5% del totale (era il 58,6% nel giugno 2017), mentre quelle di benzina il 33,2% (era il 29,8% nel giugno 2017).

Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato, sale il peso delle ibride al 6,6%, del gpl al 6,0%, stabile quello del metano al 2,8% e delle elettriche allo 0,3%.

Nei primi sei mesi del 2018 i consumi petroliferi complessivi sono stati invece pari a 29,6 milioni di tonnellate, con un incremento del 4,0% (+1.137.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2017.

Da segnalare il trend in continua crescita del carboturbo (jet fuel) che, nello stesso periodo del 2018, sale del 10,9%.

Nei primi sei mesi del 2018, la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), è stata pari a circa 15,4 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1,8% (+267.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2017. Tali dati sono ancora provvisori, anche se sostanzialmente consolidati per il primo trimestre dell’anno, in attesa che si completino le verifiche del Ministero dello Sviluppo Economico su quelli ricevuti dai nuovi denuncianti che commercializzano in prevalenza tali prodotti.

La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione dell’1,6% (-58.000 tonnellate), mentre il gasolio un aumento del 2,8% (+325.000 tonnellate).

Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in calo dell’1,4%, con quelle diesel a coprire il 53,7% del totale (era il 56,5% nei primi sei mesi del 2017) e quelle a benzina il 33,7%.

Le auto ibride hanno coperto il 3,9% delle nuove immatricolazioni, le elettriche lo 0,2%, quelle alimentate a GPL e a metano rispettivamente il 6,1% e il 2,4%.

Si ricorda, come di consueto, che nella valutazione dei suddetti dati, a partire dalla rilevazione mensile di gennaio 2018, il Ministero dello Sviluppo Economico ha integrato la propria metodologia di rilevazione per tener conto della evoluzione del mercato, quale emerge da varie fonti amministrative, caratterizzato da un continuo ricambio dei nuovi operatori, progressivamente ricompresi nel campione statistico.

Tale integrazione, che rappresenta un elemento di discontinuità rispetto agli anni precedenti, consentirà a regime di avere, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, statistiche sempre più rispondenti alla dinamica del mercato e quindi più coerenti con gli altri indicatori macroeconomici e con l’andamento degli altri Paesi UE.

Comunicato Stampa dell'Unione Petrolifera


 I nostri grafici 

Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio


Il grafico con i consumi di petrolio per anno solare. Il consumo del mese appena trascorso  ha una posizione ai livelli dell'anno precedente e simili nei confronti degli ultimi 13 anni presi in considerazione avendo consumato lo 0,7% in più rispetto allo stesso mese del 2017.




Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006. La curva rivela una consistente diminuzione in fase di stabilizione.

Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento partendo dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2015 si nota una lenta tendenza verso il basso con una ripresa dei consumi dal 2018.



Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Altalenante dalla metà del 2016 fino ad oggi.



Prossimamente con i grafici il consumo dei carburanti con un post dedicato.






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