Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


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lunedì 13 gennaio 2020

Apripista verso le auto e furgoni a emissioni zero è partita la normativa UE anti inquinamento


I nuovi standard di emissioni di CO2 per le nuove autovetture e furgoni si applicano a partire dal 1 gennaio  2020

Dal 1° gennaio 2020, nuovi standard di emissioni di CO2 per le autovetture e furgoni nuovi è in applicazione. I produttori dovranno ora soddisfare i nuovi obiettivi più rigorosi stabiliti per i livello di emissioni medie della flotta di nuove auto e furgoni registrati in un determinato anno civile. 

Entro il 2025, i produttori dovranno ridurre le emissioni a livello di flotta del 15% per entrambe le categorie, vetture e furgoni, rispetto ai livelli del 2021.

Entro il 2030, avranno bisogno di raggiungere una riduzione del 37,5% per le auto e riduzione del 31% per i furgoni

Il regolamento include anche un meccanismo per incentivare la diffusione dei veicoli a zero o basse emissioni, in modo tecnologicamente neutrale. Il nuovo regolamento ridurrà i costi del consumo di carburante per i consumatori e rafforzare la competitività dell'industria automobilistica europea, stimolando l'occupazione e contribuire al raggiungimento degli impegni assunti dalla UE nell'ambito dell'accordo di Parigi. 

Le nuove norme prevedono una transizione graduale verso la mobilità a emissioni zero, consentendo tempo sufficiente per la riqualificazione dei lavoratori del settore automobilistico, ed inviare un segnale chiaro ai potenziali investitori dei rifornimenti e infrastrutture di ricarica.

 Dal comunicato stampa della Commissione europea del 3/1/2020



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martedì 29 ottobre 2019

Il Gruppo PSA avrà tutte le versioni elettriche della sua gamma monovolume compatte dal 2020


Peugeot Expert, Citroën Jumpy, Opel Vivaro e Vauxhall Vivaro saranno proposte in versione tutta le elettrica a partire dal 2020 con 2 livelli di percorrenza: 200 km o 300 km. Il 100% dei veicoli da trasporto leggero LCV del Grouppo PSA  gamma e le autovetture equivalenti saranno tutte elettrificata entro il 2021.
Xavier Peugeot, Senior Vice-President di veicoli commerciali leggeri Business Unit del Gruppo PSA, ha dichiarato: “Groupe PSA sta portando avanti l'elettrificazione della sua gamma LCV, offrendo versioni elettriche di furgoni compatti per le imprese e singoli clienti. Senza compromettere le caratteristiche, la gamma contribuirà a rafforzare la nostra leadership in questo segmento in Europa. Nel 2021, la nostra intera gamma di veicoli leggeri commerciali e loro equivalenti autovetture saranno elettrificate “.
Dal 2019, tutti i nuovi modelli lanciati da Gruppo PSA sono dotati di una versione sia completamente elettrica o con propulsori ibridi plug-in. L'obiettivo è possedere l'intera gamma di autovetture e veicoli commerciali leggeri del Gruppo elettrificati entro il 2025.
In un ambiente sempre più urbanizzata, la nuova generazione di furgoni compatti Gruppo  PSA  è stato progettato intorno alla piattaforma EMP2 multi-energia per offrire mobilità a zero CO2 sia per essere utilizzate  per trasporto di persone (versioni di autovetture) sia di di merci (versioni veicolo commerciale), rispondendo in particolare alla sviluppo di attività di e-commerce.
Il Gruppo PSA è leader nel segmento LCV in Europa, con una quota di mercato del 24,7% nel primo semestre del 2019. La nuova offerta tutto-elettrico, in entrambi i veicoli commerciali e le versioni di minivan e furgoni di business, affronterà una sfida fondamentale, consentendo al Gruppo PSA di conquistare una forte quota di nuovo mercato in questi segmenti.
Le versioni completamente elettriche di furgoni compatti delle quattro marche saranno assemblati nello stabilimento Hordain nel nord della Francia e dotate di propulsori elettrici assemblati presso lo stabilimento Trémery nella zona est del paese. Le versioni elettriche saranno offerti con due percorrenze:

-200 chilometri 1 sul ciclo WLTP dotato di una batteria 50 kWh
-300 chilometri 1 sul ciclo WLTP dotato di una batteria 75 kWh.

Dal comunicato stampa Gruppo PSA

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martedì 24 settembre 2019

100 mila furgoni elettrici ordinati da Amazon


Con un comunicato stampa del 19 Settembre, Amazon ha dichiarato l'intenzione di acquistare 100 mila furgoni elettrici entro il 2030 di cui 10 mila entro il 2022 calcolando il risparmio di 4 milioni di tonnellate di carbonio all'anno entro il 2030.


Con l' investimento di  440 milioni di dollari precedentemente annunciato in Rivian, il produttore di veicoli elettrici a emissioni zero con sede aPlymouth, Michigan e un impianto di produzione in Normal, Illinois, Amazon ha l'intenzione di iniziare a consegnare i pacchi con i nuovi furgoni elettrici ai clienti già nel 2021 raggiungendo il numero di 10.000 nuovi veicoli elettrici su strada alla fine del 2022. Tutti i 100.000 veicoli sarnno in circolazione entro il 2030.


Fonte: Amazon
Foto: businesswire.com

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mercoledì 22 maggio 2019

I consumi petroliferi ad Aprile 2019 salgono dell'1,3%, del +4,1% i carburanti



Se salgono i consumi di Aprile 2019, i dati diffusi dall'Unione Petrolifera dimostrano, tuttavia, nel primo quadrimeste dell'anno un calo generale dello 0,9%

Crescono i consumi petroliferi italiani che, nel mese di aprile, sono ammontati a 4,8 milioni di tonnellate, in crescita dell'1,3% rispetto allo stesso mese del 2018.

Secondo i dati diffusi dall'Unione petrolifera i consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno lavorativo in più, sono risultati pari a poco più di 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un incremento del 4,1%.

La benzina totale ha mostrato un aumento del 2,7%, mentre la benzina venduta sulla rete ha registrato un incremento del 2,2% rispetto ad aprile 2018. Il gasolio autotrazione evidenzia un incremento del 4,5%, mentre il gasolio venduto sulla rete del 5,5% rispetto ad aprile 2018.

Nel primo quadrimestre i consumi sono stati pari a 19,1 milioni di tonnellate segnando, a livello generale, un calo dello 0,9%. I consumi di carburanti autotrazione sono cresciuti dello 0,8%. La benzina totale è risultata invariata, quella venduta sulla rete ha mostrato un calo dello 0,1%. Il gasolio autotrazione evidenzia, invece, una crescita dell'1%, quello venduto sulla rete dello 0,9%.



I nostri grafici 


Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio

Il grafico dei consumi di petrolio per anno solare. Il consumo del mese appena trascorso ha una crescita del 1,25% rispetto allo stesso mese del 2018 ma si colloca ancora in basso dei livelli di consumo degli ultimi 14 anni presi in considerazione . 



Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006. La curva rivela una tendenza ad una stabilizzazione negli ultimi mesi.


Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento partendo dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2015 si nota un andamento a onda con alti e bassi poco profondi terminanti con una tendenza alla decrescita negli ultimi mesi che tengono conto dei 12 mesi precedenti.


Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Altalenante dalla metà del 2016 quasi sempre positiva in tutto il 2018, altalenante nel 2019.



Prossimamente con i grafici il consumo dei carburanti con un post dedicato.




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giovedì 16 maggio 2019

La straordinaria ascesa dei veicoli elettrici e la progressiva sparizione dei veicoli a carburante


I veicoli elettrici sono sul punto di dominare le vendite in tutto il mondo per quanto riguarda le autovetture e gli autobus entro il 2040, e per invadere in modo significativo sul mercato per i furgoni trasporto merci a breve distanza, secondo l'ultima previsione da una analisi della società di ricerca BloombergNEF (BNEF). Qui sotto vediamo il grafico che riassume la previsione con scadenza quinquennale fino al 2040.
Le vendite suddivise per segmento



 Qui sotto il grafico con la quota di veicoli elettrici circolanti alla data.



Il rapporto BNEF prevede che la Cina continuerà ad essere in testa nel mercato delle auto elettriche, mercato che rappresenterà il 48% di tutti i veicoli elettrici passeggeri venduti nel 2025 e il 26% nel 2040, quando altri mercati  saranno in fase di recupero del mercato. L'Europa si posizionerà dietro la Cina ma davanti agli Stati Uniti a livello globale nel corso degli anni 2020. L'Elettrificazione nei mercati emergenti sarà molto più lenta portando ad un mercato frammentato nel settore automotive.


L'aumento complessivo, tuttavia, sarà impressionante. BNEF si aspetta che le vendite di EV autoveicoli tenderà a salire da 2 milioni in tutto il mondo nel 2018 a 28 milioni nel 2030 e 56 milioni entro il 2040. Nel frattempo vi sarà una caduta delle vendite degli autoveicoli convenzionali (a motore termico) a 42 milioni entro il 2040 dai circa 85 milioni nel 2018.

Le industrie del petrolio, dell'energia elettrica e delle batterie saranno tutti influenzati dalla crescita dei veicoli elettrici. Un anno fa, BNEF aveva stimato il loro impatto negativo sulla domanda di carburanti per autotrazione a 7,3 milioni di barili al giorno entro il 2040. Tuttavia, ora è quasi raddoppiato questo a 13,7 milioni di barili al giorno, in parte a causa di nuove previsioni per l'elettrificazione del settore dei veicoli commerciali e in parte, paradossalmente, perché l'efficienza del carburante ICE si prevede di procedere più lentamente di quanto si pensasse.

Fonte BloombergNEF



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mercoledì 17 aprile 2019

I consumi petroliferi di Marzo 2019 a -6,3%


Stando ai dati provvisori della rilevazione MISE odierna si rileva quanto segue:

Mese di Marzo 2019                          
I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 4,8 milioni di tonnellate, con un decremento pari al 6,3% (-321.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno lavorativo in meno, sono risultati pari a poco meno di 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un decremento dell’3,9% (-104.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.

In particolare:
la benzina totale ha mostrato un calo del 3,9% (-24.000 tonnellate), mentre la benzina venduta sulla rete del 4,3% rispetto a marzo 2018;
il gasolio autotrazione evidenzia un calo del 3,9% (-80.000 tonnellate), mentre il gasolio venduto sulla rete del 4,3% rispetto a marzo 2018.

Si ricorda che nel mese di marzo le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo del 9,6%. Quelle diesel, in decisa contrazione, hanno rappresentato il 45% del totale (era il 54,3% a marzo 2018), mentre quelle a benzina il 41,4% (era il 34% a marzo 2018).
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 6,6%, quello delle ibride del 5,3%, quello del metano dell’1,4% e quello delle elettriche dello 0,3%.

Primo Trimestre 2019

I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 14,2 milioni di tonnellate, con un decremento pari all’1,7% (-239.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 7,4 milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,3% (-23.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018
In particolare:
la benzina totale ha mostrato un calo dello 0,8% (-14.000 tonnellate);
la benzina venduta sulla rete un calo dell’1%;
il gasolio autotrazione evidenzia un calo dello 0,2% (-9.000 tonnellate) e il gasolio venduto sulla rete dello 0,6% rispetto allo stesso periodo 2018.

Si ricorda che nei primi tre mesi le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo del 6,5%. Quelle diesel, in decisa contrazione, hanno rappresentato il 43,9% del totale (era il 55,1% nel primo trimestre 2018), mentre quelle a benzina il 42,9%.
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 6,5%, quello delle ibride del 5,3%, quello del metano dell’1,2% e quello delle elettriche dello 0,2%.

Nota di commento congiunturale

Anzitutto, si ricorda che, a partire dal gennaio 2019, la rilevazione dei consumi è effettuata con un campione del tutto analogo a quello in uso nel 2018 e dunque i confronti tra gli andamenti dei due periodi possono essere considerati omogenei.
Nello specifico, il mese di marzo 2019 ha presentato un giorno lavorativo in meno rispetto allo scorso anno e, in particolare, si confronta con un marzo 2018 su cui ha pesato l’effetto della Pasqua (caduta il 1° aprile 2018), con un anticipo dei rifornimenti dei punti vendita carburanti a fine marzo.
Inoltre, marzo 2019 è stato un mese più caldo rispetto a un anno fa e ciò ha inciso negativamente sui consumi dei combustibili da riscaldamento.

Infine, un altro elemento congiunturale negativo ha riguardato le fermate programmate per manutenzione di alcune raffinerie che hanno pesato sulla voce “consumi e perdite di raffineria”.

Comunicato stampa Unione Petrolifera


I nostri grafici 


Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio

Il grafico dei consumi di petrolio per anno solare. Il consumo del mese appena trascorso mostra un diminuzione del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2017 collocandosi al livello minimo  degli ultimi 14 anni presi in considerazione eccezion fatta del 2010. Nel trimestre si ha perdita dell' 1,7%


Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006. La curva rivela una tendenza ad una stabilizzazione negli ultimi mesi.

Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento partendo dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2015 si nota una transitoria stasi, una fase di decrescita e una successiva risalita dei consumi dal 2018 considerando 12 mesi. Gli ultimi due mesi segnano un brusca caduta.

Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Altalenante dalla metà del 2016 quasi sempre positiva in tutto il 2018.


Prossimamente con i grafici  del consumo dei carburanti con un post dedicato.



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martedì 16 aprile 2019

Furgoni elettrici trasformati o convertiti, retrofit


Ci sono due strade percorribili per rendere vivibili le città, ambedue si basano nell'utilizzo di veicoli elettrici per la logistica, il trasporto delle merci. Consiste nell'utilizzare furgoni elettrici nuovi o trasformati. Quale delle due opzioni sia la migliore lo stabilisce la necessità delle aziende di trasporto e dei corrieri. Il costo del kit elettrico è identico per cui la riuscita e il risultato della trasformazione è la stessa: togliere dalle strade veicoli inquinanti, rumorosi e costosi dal punto di vista energetico (gasolio), e sostituirli con veicoli silenziosi, a impatto ambientale insignificante, economici dal punto di vista dei costi dell'energia(elettrica) manutenzione, gestione

Altra scelta in mano ai proprietari dell'azienda di  distribuzione è quali siano i furgoni da trasformare in elettrici. Il ventaglio delle opzione è ampio a seconda le portate: 35 quintali, 50 q, 70 q, 150 q e oltre. Quali modelli e quali marchi? Tutti (o quasi) quelli presenti sul mercato che possiedono un motore termico. Iveco, Mercedes, Renault, Peugeot, Fiat, Ford ecc. furgonati e cassonato, centinati o allestiti diversamente. 

Nella foto vediamo un Iveco Daily 50C15. 

Le caratteristiche essenziali del kit e del mezzo, che possono variare a secondo le esigenze, sono esemplificate qui sotto.

Caratteristiche del veicolo trasformato in elettrico

Motore di60kW 
Coppia 220Nm in elettrico a 1500 g/min
Batteria al litio polimeri da 44kWh
Riscaldatore elettrico per l’aria calda o climatizzatore a pompa di calore
Ricarica Tipo 2, Modo 3 con presa Mennekes a 22kWh
Autonomia 150 km
Portata ufficiale 2 ton
15 bancali

Il cavo di comunicazione tra l'elettronica del veicolo e la stazione di ricarica consente l'integrazione nelle smart grid.
Equipaggiamenti di serie:
- Display touch interattivo.
- Connettività.
Equipaggiamenti su opzione:
- sistema di riscaldamento e AC
- Display touch interattivo.
- Ultra-connettività.
- Allestimenti; furgonature, celle frigo, celle eutettiche.
- Pedane auto-caricanti; rampe, sponde idrauliche.
- Sistema di gestione e monitoraggio flotta.
- fanali led e personalizzazioni.
- Assistenza alla guida; frenatura di emergenza, retrocamera posteriore.



Per informazioni  AAE - Veicoli elettrici  




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venerdì 12 ottobre 2018

Nuovo regolamento per abbassare i limiti di inquinamento del 15% e 35% per auto e furgoni in Europa per il 2025 e 2030



Infographic - Taglio delle emissioni di CO2 del trasporto su strada
Un paio di giorni fa il Consiglio dell'UE ha emesso un comunicato stampa relativo alle nuove norme sulle emissioni di CO2 per le auto e furgoni.

Il Consiglio ha approvato la sua posizione (approccio generale) su un regolamento per impostare  standard più severi di emissione di CO2 per le nuove autovetture e veicoli commerciali leggeri.

L'accordo rappresenta un ulteriore passo verso una nuova legislazione sulle emissioni di CO2. Esso indirizza l'industria automobilistica europea sulla buona strada per costruire automobili più pulite, investire di più in innovazione, e comunicazione dei dati sulle emissioni più affidabili. Nel 2030, nuove auto emetteranno in media il 35% in meno di CO2 rispetto ai limiti standard di emissione di corrente. 

L'accordo  significa che la Presidenza austriaca semestrale ha un mandato per avviare i negoziati con il Parlamento europeo. Il primo incontro si è tenuto il 10 ottobre.

Obiettivi di riduzione delle emissioni

Il Consiglio ha approvato nuovi obiettivi per le emissioni di CO2 delle autovetture e furgoni.
 
                       2025          2030

Auto 15%          35%

Furgoni 15%           30%


Le emissioni medie di CO2 delle autovetture nuove immatricolate nell'UE dovranno essere inferiore del 15% nel 2025 e del 35% nel 2030, rispetto ai limiti di emissione validi nel 2021. Per i furgoni, il Consiglio mantiene gli obiettivi proposti dalla Commissione europea : 15% nel 2025 e del 30% nel 2030. Questi sono gli obiettivi dell'UE a livello di flotta. Lo sforzo di riduzione di CO2 sarà distribuito tra i produttori sulla base della massa media del loro parco veicoli.

Veicoli zero e basse emissioni

Il Consiglio ha convenuto di modificare la proposta della Commissione su un meccanismo di incentivi per i veicoli zero e basse emissioni, come le auto completamente elettriche o veicoli ibridi  plug-in trasporto persone. Il punto di riferimento per le auto per il 2030 è stato elevato al 35%.

Il Consiglio ha deciso di introdurre una migliore ponderazione dei veicoli a basse emissioni nel meccanismo di incentivazione per gli ZLEV (zero low emission vehicles).

Il Consiglio ha inoltre approvato un incentivo specifico per i produttori a vendere auto zero e basse emissioni nei mercati con una bassa penetrazione di mercato di questi veicoli. In termini concreti, v'è una ponderazione più favorevole per le autovetture di nuova immatricolazione in Stati membri in cui la quota di veicoli zero e basse emissioni è inferiore al 60% della media UE.

Per i furgoni, il Consiglio ha convenuto di lasciare inalterata la proposta della Commissione.

Dati di emissione più credibili

Secondo le nuove regole, i produttori di automobili dovranno comunicare i dati rappresentativi più concreti e relative alle emissioni di auto e furgoni. Il Consiglio ha deciso di rafforzare le disposizioni di obbligare i produttori a riportare i valori misurati invece dei valori dichiarati . Il calcolo dei obiettivi sarà quindi basata su valori misurati WLTP.

La Procedura mondiale dei Test armonizzati per i veicoli leggeri (WLTP) è una procedura di prova perfezionato che fornisce valori di emissione di CO2 e di consumo di carburante che sono più rappresentative delle condizioni reali dei valori ottenuti con la procedura di prova utilizzato in precedenza, il nuovo ciclo di guida europeo (NEDC). Il WLTP è diventato obbligatorio per tutti i nuovi modelli di auto da settembre 2017 e per tutte le nuove automobili dal settembre 2018.

Contesto e prossimi passi

La Commissione aveva presentato la sua proposta sul regolamento nel novembre 2017 come parte del pacchetto di mobilità pulita. La proposta è stata oggetto di negoziati dettagliati del gruppo del Consiglio Ambiente prima di essere presentati ai ministri in occasione del Consiglio Ambiente del 9 ottobre. L'accordo di oggi consente al Consiglio di avviare negoziati con il Parlamento europeo, che ha adottato la sua posizione il 3 ottobre 2018. I negoziati tra i co-legislatori è stata avviata immediatamente - la prima riunione di trilogo è avvenuta il 10 ottobre.

L'obiettivo generale della proposta è quello di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del dell'accordo di Parigi e al raggiungimento del livello UE obiettivo di riduzione del 30% entro il 2030 rispetto al 2005 dei non ETS (Emission Trading System) del settore stabilito dalla Commissione europea, che è tradotti in obiettivi nazionali nello sforzo di regolazione di condivisione.
Le misure e gli obiettivi proposti si basano sul quadro clima ed energia 2030 e con la strategia di unione di energia, che mira a una riduzione delle emissioni dei trasporti e il consumo energetico. La necessità di riduzione dei combustibili fossili, migliorerà anche la sicurezza dell'approvvigionamento energetico nell'Unione europea e ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni di energia da paesi terzi.

Il comunicato stampa è qui





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venerdì 14 settembre 2018

Mobilità elettrica, Firenze con e_mob 2018

Veicoli del Comune di Firenze, taxi e delcar-sharing
Giovedì pomeriggio (ieri,13 Settembre) in Sala d’Arme la presentazione della Carta della mobilità elettrica in vista della conferenza nazionale in programma a Milano

Firenze sempre più protagonista nel campo della mobilità elettrica. Il capoluogo toscano è una delle cinque città italiane promotrici insieme a Milano, Torino, Varese e Bologna della “Carta metropolitana della Mobilità Elettrica”. Si tratta di un documento guida ideato durante e_mob edizione 2017 con lo scopo di coinvolgere ed educare città e comuni verso una mobilità più sostenibile e pulita.

Cinque gli obiettivi della carta, incentrati su altrettante linee di intervento per la diffusione della mobilità elettrica in ambito urbano. Ovvero offrire al consumatore valide motivazioni per il cambiamento culturale; accelerare lo sviluppo di una rete di ricarica accessibile al pubblico; ampliare la possibilità di ricarica negli immobili residenziali e aziendali; dare un forte impulso allo sharing con mezzi elettrici; stimolare l’introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità.

“Firenze da tempo ha investito nella mobilità elettrica  - sottolinea l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti -. Non a caso l’anno scorso abbiamo festeggiato i 20 anni dall’avvio dei primi interventi in questo campo. Adesso possiamo contare su una rete diffusa di centraline di ricarica per i mezzi a batteria tra cui alcune fast-recharge dedicate alla flotta dei taxi elettrici composta da 70 veicoli. E contiamo di sviluppare ancora la mobilità elettrica per quanto riguarda il trasporto merci soprattutto in centro. Abbiamo aderito a e_mob sia per portare il nostro contributo vista l’esperienza già maturata sia per metterci in rete con altre città in modo da poter mettere a punto iniziative comuni a livello nazionale.”. 

Dopo la firma della carta, è stato organizzato insieme ad altri soggetti pubblici e privati un evento dedicato al presente e futuro della mobilità elettrica. Si tratta di e_mob2018 che vedrà il suo clou a fine settembre a Milano,  con la  “2° Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica”

L’iniziativa, in programma il 27, 28 e 29 settembre, è promossa, oltre che da Regione Lombardia, anche dal Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano, A2A, ENEL spa, HERA spa, COBAT, ITAS, EDISON Mutua e Class onlus, in collaborazione con i comuni promotori della Carta e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e dell’ANCI. Si tratta di un momento importante per la mobilità elettrica in Italia perché rappresenta l’occasione di confronto tra tutti gli stakeholder del settore elettrica, sia istituzionali che imprenditoriali, e rappresenta l’unico laboratorio italiano in cui l’opzione “elettrico” è individuata come “la” modalità per arrivare ad una mobilità davvero sostenibile. 

Il “cuore” di e_mob 2018 è la ricaduta concreta sul territorio della “Carta metropolitana della mobilità elettrica” che dopo la firma dei cinque comuni promotori è stata inviata ai comuni con più di 20.000 abitanti e già sottoscritta da oltre 100 comuni. La Carta rappresenta quindi lo strumento di indirizzo strategico che i sottoscrittori intendono perseguire per attuare le politiche sulla mobilità sostenibile

La filosofia e il principio non sono solo quelli di raccogliere in modo semplice le adesioni, ma puntano all’attivazione “dal basso” del primo network proattivo e propositivo, di scambio e condivisione di idee e di buone pratiche. Per questa ragione quattro gruppi di lavoro, coordinati dai membri del comitato scientifico di e_mob e dalle città promotrici, hanno lavorato alla stesura della Carta della mobilità elettrica e nell’evento di settembre porteranno i primi risultati operativi come le linee guida attuative dei punti previsti della stessa Carta.

In preparazione dell’evento di Milano, il Comune di Firenze, ha organizzato un seminario di presentazione della Carta metropolitana della mobilità elettrica e della Conferenza Nazionale. L’appuntamento è giovedì 13 settembre dalle 14.30 alle 18 presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. Dopo i saluti del sindaco Dario Nardella, prenderanno la parola Camillo Piazza presidente di C.L.A.S.S Onlus (Comitato per L’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile) che illustrerà i contenuti della Carta della mobilità elettrica, l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti che presenterà gli interventi e i progetti di Firenze in questo settore. Seguiranno le relazioni di Egidio Raimondi consigliere dell’Ordine degli Architetti di Firenze, di Simone Gheri direttore di Anci Toscana e il dibattito con i vari soggetti coinvolti nella tematica della mobilità elettrica. 
Comunicato Comune di Firenze


Per info: www.emob2018.it

Il documento in formato PDF


Carta Metropolitana sulla Elettromobilità


Carta Metropolitana sulla Elettromobilità I progressi recenti prospettano già a breve veicoli elettrici sempre più performanti, che delineano nuovi scenari di mobilità in grado di migliorare la qualità dell’aria, abbattendo le emissioni inquinanti, le emissioni climalteranti, favorendo l’efficienza energetica, l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e riducendo le importazioni di combustibili fossili. La diffusione della mobilità elettrica richiede tuttavia la rimozione di alcune barriere e l’adozione di misure temporanee che incoraggino tale transizione. 
La presente Carta di intenti ne propone una lista non esaustiva, che alla luce delle esperienze condotte anche in paesi esteri si sono rivelate estremamente efficaci. 

1) Offrire al consumatore valide motivazioni per il cambiamento culturale. Contribuire ad eliminare inefficienze o viaggi non necessari attraverso una pianificazione urbana integrata, una miglior gestione della domanda di trasporti e un efficace sistema di comunicazione. Orientare gli utenti verso modalità di viaggio più efficienti e più sostenibili, o combinazioni di esse, capaci anche di aggregare le domande di mobilità di più persone. Favorire la graduale adozione di veicoli elettrici a emissioni nulle e veicoli ibridi plug-in ad elevata autonomia in elettrico e la realizzazione di una ragionevole rete di ricarica che ne assicuri flessibile operatività e riduca l’ansia da autonomia affiancando valide motivazioni individuali che attribuiscano al mezzo elettrico un valore aggiunto. Si è dimostrata di grande efficacia la regolamentazione locale della mobilità attraverso politiche di road pricing progressivo favorendo le motorizzazioni a minori emissioni, come agevolazioni delle soste e degli accessi alle ZTL, che divengono la legittimazione di un quadro di prerogative a compensazione di un comportamento virtuoso. Percezione che verrebbe fortemente rafforzata se tali soluzioni fossero adottate in misura quanto più possibile uniforme sul territorio nazionale o comunque su aree vaste a partire dalle Aree Metropolitane, così da attribuire alla elettromobilità una connotazione fortemente positiva non soltanto per il Paese ma anche per l’utilizzatore finale. Contestualmente a tali azioni di sostegno, occorre adottare misure limitative od ostative per i veicoli a più elevato impatto ambientale, valutando ove possibile, e per aree di particolare rispetto, dei termini temporali dopo i quali sarà consentito l’accesso ai soli mezzi a zero emissioni.  

2) Accelerare lo sviluppo di una rete di ricarica accessibile al pubblico, in linea con le indicazioni fornite dal PNIRE – Piano Nazionale di Infrastrutturazione per la Ricarica dei veicoli Elettrici, e commisurata alla prevedibile diffusione della mobilità elettrica, la quale sarà a sua volta la risultanza delle misure locali suggerite dalla presente Carta, oltre che di ulteriori supporti a livello governativo o regionale quali incentivazioni economiche o fiscali. 2 A vantaggio del consumatore, rendere tutte le infrastrutture, anche se gestite da operatori diversi, facilmente accessibili, favorire la realizzazione di punti di ricarica rapida e, in presenza di più service providers, privilegiare gli operatori in grado di offrire la massima facilità di accesso e pagamento immediato anche per le ricariche occasionali, anche tramite accordi commerciali di roaming nazionale e internazionale tra gli operatori e promuovere l’adozione di sistemi di clearing dei pagamenti relativi al servizio a valore aggiunto di ricarica. 

3) Ampliare la possibilità di ricarica negli immobili residenziali e aziendali, tenuto conto che all’avvio del mercato i primi acquirenti dei veicoli elettrici sono prevalentemente quanti hanno tale possibilità.

Sulla scia del D.Lgs. del 16 dicembre 2016 n. 257, in particolare l’art.15, che ha introdotto obblighi per consentire la ricarica dei veicoli elettrici negli immobili di futura costruzione siano essi residenziali o meno, promuovere l’estensione della fruibilità di tali servizi anche agli edifici esistenti. I dati catastali, infatti, indicano che nelle città italiane il numero di unità immobiliari atte al ricovero di autovetture (categoria catastale C6, quali box e posti auto condominiali), è pari al 50-70% del parco auto, ma la possibilità di ricaricare in tali sedi appare limitata a una esigua minoranza, per vincoli impiantistici e per la necessità di adeguare il Certificato Prevenzione Incendi. Infatti, l’installazione delle infrastrutture di ricarica viene considerato un aggravio alle preesistenti condizioni di sicurezza che necessita di una valutazione del progetto da parte dei vigili del fuoco ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 151/2011. Si ritiene, tuttavia, che le caratteristiche tecniche delle infrastrutture di ricarica e delle batterie attualmente utilizzate nei veicoli elettrici - peraltro attestate dal certificato di conformità rilasciato dalle aziende costruttrici - non dovrebbero ricadere tra le attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R. 151/2011. Sono quindi opportune azioni di incoraggiamento e supporto da parte delle amministrazioni comunali, anche attraverso agevolazioni nella fiscalità locale e/o prevedere lo scomputo d’oneri di urbanizzazione per l’istallazione di sistemi di ricarica. A livello nazionale, è auspicabile che gli interventi impiantistici e di rilascio della idonea certificazione per la ricarica dei veicoli elettrici possano beneficiare da un lato di contributi in termini di credito di imposta, analogamente a quelli indirizzati al risparmio energetico e dall’altro di facilitazioni dal punto di vista amministravo al fine di non aggravare inutilmente le modalità di installazione delle infrastrutture di ricarica. 

4) Dare un forte impulso allo sharing con mezzi elettrici così da ridurre le emissioni inquinanti oltre che la congestione del traffico, sia per le autovetture che per i veicoli leggeri (quadricicli e motocicli, biciclette a pedalata assistita). La diffusione dello sharing elettrico costituisce inoltre per la cittadinanza un efficace strumento di familiarizzazione con questa motorizzazione innovativa. Oltre alle formule con prelievo e riconsegna in stazioni che provvedono alla ricarica, sono già efficacemente sperimentati anche in Italia sia sistemi station based, sia free floating, e sistemi con livello di condivisione ancora più accentuato, integrati con la mobilità ferroviaria e aperti ad una pluralità di soggetti ( pendolari, enti pubblici e aziende) in fasce orarie tra loro complementari come quelli sperimentati in Regione Lombardia. Un’ulteriore formula ancora poco diffusa in Italia è il car sharing condominiale, con prelievo e riconsegna presso un punto di ricarica allocato nel condominio. Oltre che alla riduzione delle autovetture di proprietà della cittadinanza, il suo sviluppo darebbe un considerevole impulso alla creazione di un mercato di avviamento per i veicoli elettrici. 

5) Stimolare l’introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità
Una elevata intensità di utilizzo dei mezzi si traduce nello stesso tempo in una elevata efficacia ambientale e in un più rapido raggiungimento del break-even economico per l’operatore, perché il maggior costo dei veicoli viene compensato dal basso costo di un esercizio intenso. Appaiono particolarmente promettenti: 
  • La logistica dell’ultimo miglio, in quanto si ritiene che l’elevata ambizione di raggiungere, entro il 2025, l’obiettivo di consegne all’utente finale a zero emissioni è realizzabile e che, inoltre, gli sviluppi sui veicoli a combustione interna non sono sufficienti a ridurre a zero le emissioni locali ed i livelli di rumore contrariamente a quanto accade per i motori elettrici. Si ritiene quindi che i soggetti firmatari della presente Carta, ognuno per il proprio ambito di competenza, rivestano un ruolo fondamentale per la diffusione dei veicoli elettrici: 

       a) Comuni, quello di stipulare un accordo uniforme sui privilegi/esenzioni per gli autocarri a zero emissioni; 
     b) Autorità Regionali, Nazionali ed Europee, quello di fornire sostegno finanziario per acquistare ed utilizzare furgoni e/o camion elettrici finché il mercato non avrà raggiunto il desiderato livello di maturità; 
         c) Produttori, quello di sviluppare e produrre furgoni e/o autocarri elettrici che siano in grado di soddisfare i requisiti per la logistica urbana e metropolitana. 

  •  Le flotte di auto aziendali, anche per i veicoli dati in concessione d’uso ai dipendenti. 


  •  L’introduzione di bus e minibus elettrici nel TPL, già fatta con successo in diverse città europee, nonché l’introduzione di taxi elettrici. 


  •  L’introduzione di incentivi e graduali divieti nell’utilizzo di motori nautici endotermici


  • Prevedere lo sviluppo di un sistema di bike-sharing con bicicletta a pedalata assistita capace di integrare differenti sistemi di mobilità su ferro e su gomma. L’integrazione di mezzi deve essere funzionale sia alla mobilità urbana degli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, sia allo sviluppo turistico e del tempo libero. Le ciclostazioni elettriche dovrebbero essere presenti in prossimità dei parcheggi intermodali, delle stazioni ferroviarie, metropolitane e degli autobus, nonché prossime ai siti di interesse turistico. 


  •  L’adozione di misure regolatorie della circolazione che stimolino la graduale introduzione di veicoli elettrici leggeri (ciclomotori, motocicli), a graduale sostituzioni delle versioni endotermiche che presentano spesso livelli di inquinamento non distanti da quelli di un’autovettura. 


  •  Un esempio di buone pratiche non può infine prescindere dalla graduale introduzione di veicoli e mezzi elettrici nelle stesse flotte comunali , nelle società interne, controllate e partecipate dalla pubblica amministrazione e i gestori (concessionari) di servizi di pubblica utilità, come indicato nell’art.18 comma 10 del D.Lgs. del 16 dicembre 2016 n. 257. Inoltre, nelle gare di assegnazione dei servizi esternalizzati di comuni e loro partecipate, privilegiare i soggetti che propongono l’uso di veicoli elettrici a emissioni nulle e veicoli ibridi plug-in ad elevata autonomia in elettrico, anche in riferimento al Decreto Legislativo 3 marzo 2011 n. 24 relativo alla valutazione economica delle emissioni. E’ inoltre necessario completare la riforma del codice della strada prevista dal D.Lgs. del 16 dicembre 2016 n. 257 che introduce il divieto di sosta nello spazio riservato alla fermata ed alla sosta dei veicoli elettrici in ricarica modificando il Regolamento attuativo prevedendo una segnaletica orizzontale e verticale che identifichi univocamente lo spazio riservato ai veicoli elettrici. In questo modo l’uso dello stallo viene normato e controllato efficacemente dagli organi preposti. 

I promotori e i futuri sottoscrittori della presente Carta, per guidare la transizione dalla mobilità tradizionale a quella ad emissioni basse o nulle, si impegnano ad attuare progressivamente le indicazioni e le azioni inserite, tenendo anche in considerazioni delle peculiarità dei singoli territori, di partecipare ad un percorso di condivisione dei metodi e dei linguaggi comuni per favorire la mobilità sostenibile e a coinvolgere lo Stato e le Regioni per la formulazione di un piano organico di azioni di supporto anche nell’ottica dello sviluppo di una filiera italiana attraverso:

  •  Partecipazione congiunta a programmi comunitari; 
  •  Interventi normativi di carattere nazionale e regionale (ad esempio adeguamento del codice della strada, fiscalità nazionale e regionale); 
  •  Informazione e formazione per i cittadini e gli studenti.





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domenica 24 giugno 2018

I Supereroi ci aiutano sempre



I Supereroi intorno al cabinato da 75 quintali elettrico ( allestibile secondo necessità, sia come furgone, come compattatore, con vasca, frigo ecc.).

Per informazioni aprire questo link





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domenica 13 maggio 2018

Furgoni elettrici in ricarica nel 1935


L'immagine, tratta dagli archivi digitali della IET Library and Archives, rappresenta tre veicoli elettrici per la distribuzione del latte nel momento in cui sono fermi per ricaricare le batterie. Siamo a Londra nel 1935.



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