Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


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martedì 14 gennaio 2020

Auto diesel nuove 1.000 volte più dannose per la salute umana




I test svolti da Transport & Envroment sui due veicoli Euro 6 più venduti in Europa mostrano che le nuove auto diesel continuano a violare i limiti di legge sulle emissioni di polveri sottili, con picchi di inquinamento fino a 1.000 volte i valori considerati standard.

Anna Krajinska, ingegnere delle emissioni di T&E, ha dichiarato: “Questi test dimostrano che i nuovi diesel non sono ancora puliti. Emettono ogni giorno livelli estremamente pericolosi di particolato nelle nostre città e strade. Si semplifica il compito delle case automobilistiche, ma sono i nostri polmoni a pagarne le conseguenze."


Dati ancora più allarmanti sono emersi quando sono state misurate le polveri ultrafini di dimensione più ridotta e non regolamentate. In questo modo, le emissioni nocive totali di particolato di Nissan Qashqai e Opel Astra sono aumentate di un ulteriore 11-184%.

Queste polveri non vengono misurate nei test ufficiali, ma sono le più dannose per la salute umana - poiché penetrano in profondità nell'organismo - e sono associate all’insorgenza dei tumori al cervello.

....

Tre su quattro abitanti delle città europee sono esposti a livelli pericolosi di particolato e l'inquinamento da polveri sottili viene considerato sempre più “il nemico numero uno”. Si tratta del tipo di inquinamento atmosferico più strettamente associato al cancro, che con l’esposizione cronica crea ripercussioni su cuore e polmoni.

Per leggere l'articolo completo cliccare qui


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giovedì 19 dicembre 2019

Eccellenti potenzialità di una nuova batteria per veicoli elettrici priva di metalli pesanti


Ieri l'IBM Research ha annunciato una innovazione nella scienza dei materiali che riguarda un nuovo tipo di batteria che elimina l'uso di metalli pesanti nella produzione della batteria e accrescere la sostenibilità a lungo termine di molti elementi della nostra infrastruttura energetica.

Utilizzando tre nuovi materiali, che non sono mai stati registrati per essere combinati nella costituzione di una batteria, il team di IBM Research ha scoperto la chimica di una nuova batteria, che non fa uso di metalli pesanti o altre sostanze pericolose.

I materiali per questa batteria possono essere estratti dall'acqua di mare, ponendo le basi per le tecniche di sourcing meno invasive rispetto agli attuali metodi di estrazione del materiale.

Promettente per la composizione di questa nuova batteria è il suo potenziale delle varie prestazioni. Nei test iniziali, si è visto che può essere ottimizzata per superare le capacità delle batterie al litio, il costo minore, i tempi di ricarica veloci, maggiore potenza e densità di energia, forte efficienza energetica e bassa infiammabilità.

Nel laboratorio IBM Research, si è scoperto l'utilizzo di materiale catodico privo di cobalto e nichel e un elettrolita liquido sicuro con un alto punto di infiammabilità. 

Questa scoperta possiede un notevole potenziale per le batterie dei veicoli elettrici, per esempio, dove le preoccupazioni, come infiammabilità, costi e tempo di ricarica entrano in gioco. Le prove attuali indicano che meno di cinque minuti sono necessari per la ricarica della batteria all' 80%. In combinazione con il costo relativamente basso di sourcing dei materiali, l'obiettivo di una rapida ricarica, potrebbero far diventare realtà un veicolo elettrico a basso costo.

La batteria può avere una applicazione per rapida evoluzione dei velivoli elettrici e aerei, avendo una densità  potenza molto alta. Se ottimizzata per questo fattore, questa nuova batteria supera più di 10.000 W/L, potenza al di là della batterie al litio attualmente disponibili. Inoltre, i test hanno dimostrato che questa batteria può essere progettata per un ciclo di lunga vita, rendendola un'opzione ideale per applicazioni stazionarie di potenza di reti intelligenti e nuove infrastrutture energetiche dove la longevità e stabilità è fondamentale.

Nel complesso, questa batteria ha mostrato la capacità di sovraperformare batterie al litio esistenti non solo nelle applicazioni precedentemente elencate, ma possono anche essere ottimizzate per una serie di vantaggi specifici, tra cui:

  • Costo inferiore:  I materiali catodici attivi hanno un costo inferiore perché sono privi di cobalto, nichel e altri metalli pesanti. 
  • Veloce ricarica: meno di cinque minuti necessari per raggiungere uno stato 80% di carica (SOC), senza compromettere la capacità di scarica specifica.
  • Elevata densità di potenza : Più di 10.000 W/L. (supera la potenza che la tecnologia agli ioni di litio può raggiungere).
  • Alta densità di energia : Più di 800 Wh/L, paragonabile alla batteria allo stato dell'arte agli ioni di litio.
  • Eccellente efficienza energetica: Più del 90% (calcolato dal rapporto tra l'energia per scaricare la batteria e l'energia impiegata per la carica).
  • Bassa infiammabilità di elettroliti.

Per spostare questa nuova batteria dalla fase di ricerca esplorativa allo sviluppo commerciale, IBM Research si è unita a Mercedes-Benz Research and Development North America, Central Glass, uno dei principali fornitori di elettroliti batteria in tutto il mondo, e Sidus, un produttore di batterie, per creare un nuovo ecosistema di sviluppo della batteria di nuova generazione. 

Mentre i piani per lo sviluppo di questa batteria sono ancora in fase esplorativa, la speranza è che questo ecosistema in erba aiuterà a portare queste batterie alla realtà.

Fonte IBM Research


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mercoledì 11 dicembre 2019

La Ue approva finanziamenti di stato di 3,2 miliardi di € per le batterie


Aiuti di Stato: la Commissione approva un sostegno pubblico di 3,2 miliardi di € da parte di sette Stati membri a favore di un progetto paneuropeo di ricerca e innovazione in tutti i segmenti della catena del valore delle batterie.
La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell'UE sugli aiuti di Stato, un importante progetto di comune interesse europeo ("IPCEI"), notificato congiuntamente da Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia per sostenere la ricerca e l'innovazione nel settore prioritario comune europeo delle batterie.

I sette Stati membri erogheranno nei prossimi anni finanziamenti fino a circa 3,2 miliardi di € a favore di tale progetto che ci si aspetta possa mobilitare 5 miliardi di € supplementari di investimenti privati. Il completamento del progetto nel suo insieme è previsto per il 2031 (con un calendario diverso per i singoli sottoprogetti).

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva designata per “Un'Europa pronta per l'era digitale” e Commissaria responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: "La produzione di batterie in Europa riveste un interesse strategico per l'economia e la società dato il suo potenziale in termini di mobilità pulita e di energia, creazione di posti di lavoro, sostenibilità e competitività. I nostri importanti progetti di comune interesse favoriscono la cooperazione tra autorità pubbliche e industrie di diversi Stati membri per la realizzazione congiunta di ambiziosi progetti di innovazione con ricadute positive per i settori industriali e le regioni. L'aiuto approvato garantirà che questo importante progetto possa essere realizzato senza falsare indebitamente la concorrenza."

Maroš Šefčovič, Vicepresidente per le Relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche, ha dichiarato: "I nostri sforzi per dare impulso all'innovazione nell'ambito dell'European Battery Alliance si stanno traducendo nella creazione di forti partenariati industriali. Grazie agli intensi sforzi prodigati da sette Stati membri, dall'industria e dalla Commissione, si sta creando il primo grande ecosistema paneuropeo delle batterie, con progetti all'avanguardia in tutti i segmenti di questa strategica catena del valore. Abbiamo trovato la ricetta giusta per la nostra politica industriale del 21° secolo: una forte cooperazione all'interno del settore industriale, un'azione concertata volta ad accelerare l'innovazione dai "laboratori al mercato", la combinazione di strumenti finanziari provenienti sia dal settore pubblico che da quello privato e un quadro normativo proiettato verso il futuro per sostenere un'economia europea più forte e basata sulla conoscenza".

Il progetto coinvolgerà 17 partecipanti diretti, per lo più soggetti del settore industriale, comprese le piccole e medie imprese (PMI), alcuni dei quali con attività in più di uno Stato membro. I partecipanti diretti collaboreranno strettamente tra loro e con oltre 70 partner esterni, quali piccole e medie imprese (PMI) e organismi pubblici di ricerca di tutta Europa.

Dopo intense discussioni tecniche, durate tre mesi, tra la Commissione e i soggetti interessati, il progetto è stato formalmente notificato alla Commissione nell'ottobre 2019 ai fini della sua approvazione ai sensi delle norme dell'UE sugli aiuti di Stato. Dopo la notifica, la Commissione ha completato la sua valutazione e ha adottato rapidamente una decisione per garantire un'attuazione del progetto sollecita e senza intoppi.

Il progetto

La transizione verso la neutralità climatica, anche attraverso una mobilità pulita e a basse emissioni, offrirà notevoli opportunità per la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo tecnologico. La domanda di batterie dovrebbe crescere molto rapidamente negli anni a venire. Le politiche lungimiranti in materia di ricerca, sviluppo e innovazione avranno un ruolo fondamentale per consentire all'Europa e ai suoi Stati membri di trarre il massimo vantaggio da questa transizione. Alla fine del 2017 la Commissione aveva varato la “European Battery Alliance” con gli Stati membri e i rappresentanti dell'industria interessati e nel maggio 2018 aveva adottato un piano d'azione strategico per le batterie.

Il progetto di oggi, che si iscrive in questa serie di iniziative, sostiene lo sviluppo di tecnologie altamente innovative e sostenibili per le batterie agli ioni di litio (elettrolita liquido e stato solido) che hanno una durata maggiore, tempi di ricarica più brevi oltre ad essere più sicure ed ecologiche di quelle attualmente disponibili. Il progetto comporta attività di ricerca ambiziose e rischiose per realizzare innovazioni che vadano oltre lo Stato dell'arte in tutta la catena del valore delle batterie, dall'estrazione e lavorazione delle materie prime, alla produzione di sostanze chimiche avanzate, alla progettazione di celle e moduli di batterie e alla loro integrazione nei sistemi intelligenti, al riciclaggio e alla ridestinazione delle batterie usate.

Le innovazioni mireranno inoltre specificamente a migliorare la sostenibilità ambientale in tutti i segmenti della catena del valore delle batterie, con l'obiettivo di ridurre l'impronta di CO2 e i rifiuti generati nei differenti processi di produzione e di mettere a punto processi di smantellamento, riciclaggio e raffinamento sostenibili e rispettosi dell'ambiente, in linea con i principi dell'economia circolare.

Più nello specifico, i partecipanti al progetto e i loro partner concentreranno il loro lavoro su quattro settori:

(1)  Materie prime e materiali avanzati: il progetto mira a definire processi innovativi sostenibili per l'estrazione, la concentrazione, la raffinazione e la purificazione dei minerali al fine di generare materie prime di elevata purezza. Per quanto riguarda i materiali avanzati (come catodi, anodi e elettroliti), il progetto si propone di migliorare i materiali esistenti, o di crearne di nuovi, da utilizzare in celle di batterie innovative.

(2)  Celle e moduli: il progetto mira a sviluppare celle e moduli innovativi con l'obiettivo di garantire la sicurezza e le prestazioni necessarie sia per le applicazioni automobilistiche sia per quelle di altro tipo (ad es., accumulatori stazionari di energia, utensili elettrici, ecc.).

(3)  Sistemi di batterie: il progetto ha l'obiettivo di sviluppare sistemi innovativi di batterie, compresi software e algoritmi per la gestione delle batterie e metodi di prova innovativi.

(4)  Ridestinazione, riciclaggio e raffinazione: il progetto ha l'obiettivo di mettere a punto processi sicuri e innovativi per la raccolta, lo smantellamento, la ridestinazione, il riciclaggio e la raffinazione dei materiali riciclati.

Valutazione della Commissione

Quadro relativo ai progetti di comune interesse europeo (IPCEI)

La Commissione ha valutato il progetto proposto ai sensi delle norme in materia di aiuti di Stato dell'UE, più in particolare ai sensi della Comunicazione sulla promozione di importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI). Nei casi in cui non possano concretizzarsi iniziative private a sostegno dell'innovazione a causa del considerevole rischio che questo tipo di progetti implica, la comunicazione sulla promozione di importanti progetti di comune interesse europeo permette agli Stati membri di superare tali lacune di mercato e di promuovere la realizzazione di progetti innovativi.

Per poter beneficiare di un sostegno ai sensi della comunicazione sulla promozione di importanti progetti di comune interesse europeo, un progetto deve: i) contribuire agli obiettivi strategici dell'UE; ii) coinvolgere più di uno Stato membro; iii) comportare finanziamenti privati da parte dei beneficiari; iv) avere ricadute positive in tutta l'UE e v) essere altamente ambizioso in termini di ricerca e innovazione, ovvero andare al di là di quello che è generalmente riconosciuto come lo "stato dell'arte" nel settore interessato.

Valutazione dell'IPCEI sulle batterie

La Commissione ha constatato che il progetto di comune interesse europeo sulle batterie è conforme a tutte le condizioni previste dalla sua comunicazione.

In particolare, la Commissione rileva che:
  • la catena del valore delle batterie riveste un'importanza strategica per il futuro dell'Europa, in particolare per quanto riguarda la mobilità pulita e a basse emissioni;
  • il progetto in questione ha un ambito di applicazione ampio che copre l'intera catena del valore delle batterie. Si tratta di un progetto molto ambizioso in quanto mira a sviluppare tecnologie e processi che non sono attualmente disponibili e consentirà di migliorare notevolmente l'efficienza e l'impatto ambientale. Il progetto comporta inoltre significativi rischi tecnologici e finanziari che potrebbero causare fallimenti o ritardi. Il sostegno pubblico è pertanto necessario per incentivare le imprese a realizzare gli investimenti;
  • i risultati del progetto saranno ampiamente condivisi dalle imprese partecipanti che beneficiano del sostegno pubblico con la comunità scientifica e l'industria europee, in un ambito che andrà ben al di là di quello delle imprese partecipanti. Di conseguenza, si avranno ricadute positive in tutta Europa. In ultima analisi, tutte queste attività contribuiranno allo sviluppo di un ecosistema nel settore delle batterie a livello dell'UE;
  • l'attuazione del progetto sarà monitorata tramite una struttura di governance dedicata composta da rappresentanti delle autorità pubbliche dei sette Stati membri partecipanti e dei partecipanti diretti. Anche la Commissione parteciperà alle riunioni della struttura di governance. Ogni anno sarà organizzata una conferenza pubblica aperta a tutti i portatori di interessi allo scopo di presentare i principali risultati delle attività dei partecipanti.

La Commissione ha constatato inoltre che l'aiuto alle singole imprese è necessario, proporzionato e non falsa indebitamente la concorrenza.

Su tale base, la Commissione ha concluso che l'importante progetto di comune interesse europeo nel settore delle batterie, notificato congiuntamente da Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia è conforme alle disposizioni dell'UE in materia di aiuti di Stato.

Si tratta del secondo importante progetto di comune interesse europeo nel settore della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione approvato dalla Commissione dall'adozione delle norme pertinenti nel 2014, dopo l'IPCEI nel settore della microelettronica approvato nel dicembre 2018.

Beneficiari e importi del finanziamento

Il progetto coinvolgerà 17 partecipanti diretti provenienti dai sette Stati membri, alcuni dei quali saranno attivi in più di uno Stato membro. Il progetto nel suo insieme dovrebbe essere completato entro il 2031 (ma per ciascuno dei singoli sottoprogetti è previsto un calendario specifico).

I partecipanti diretti potrebbero ricevere finanziamenti fino a circa a 3,2 miliardi di €. Più nello specifico, il Belgio ha chiesto l'autorizzazione a concedere finanziamenti per circa 80 milioni di €; la Finlandia per circa 30 milioni di €; la Francia per circa 960 milioni di €; la Germania per circa 1,25 miliardi di €; l'Italia per circa 570 milioni di €; la Polonia per circa 240 milioni di € e la Svezia per circa 50 milioni di €. Tuttavia, una quota significativa degli utili aggiuntivi realizzati dai partecipanti sarà condivisa con i contribuenti mediante un meccanismo di recupero. In altri termini, se i progetti si riveleranno efficaci, generando entrate nette supplementari al di là delle proiezioni, le imprese restituiranno ai rispettivi Stati membri una parte del denaro dei contribuenti ricevuto.

La Commissione ha accertato che il totale degli importi massimi previsti degli aiuti è in linea con i costi ammissibili dei progetti previsti e i loro deficit di finanziamento.

I partecipanti diretti, gli Stati membri che li sostengono e i diversi ambiti del progetto sono i seguenti:



Contesto

Nel giugno 2014 la Commissione aveva adottato una comunicazione sulla promozione di importanti progetti di comune interesse europeo, che stabiliva i criteri in base ai quali gli Stati membri possono sostenere progetti transnazionali di importanza strategica per l'UE ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE). Tale quadro mira a incoraggiare gli Stati membri a sovvenzionare progetti che apportino un chiaro contributo alla crescita economica, all'occupazione e alla competitività in Europa.

Il quadro relativo agli importanti progetti di comune interesse europeo, che integra altre normative sugli aiuti di Stato, come il regolamento generale di esenzione per categoria e la disciplina sugli aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, permette di sostenere progetti innovativi, garantendo al contempo la limitazione delle eventuali distorsioni di concorrenza.

Il quadro di valutazione degli aiuti di Stato indica che oltre il 96 % delle nuove misure di ricerca, sviluppo e innovazione, per le quali la spesa è stata comunicata per la prima volta, è stato concesso a norma del regolamento generale di esenzione per categoria e che potrebbe essere erogato più rapidamente. Le norme previste dal quadro relativo agli importanti progetti di comune interesse europeo sostengono gli investimenti a favore della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione nonché gli investimenti per la prima applicazione industriale, a condizione che i progetti che ricevono il finanziamento siano altamente innovativi e non riguardino la produzione di massa o attività commerciali. Esse richiedono inoltre un'ampia diffusione e un impegno a far conoscere le nuove conoscenze in tutta l'UE e una dettagliata valutazione sotto il profilo della concorrenza al fine di ridurre al minimo eventuali distorsioni indebite.

La Commissione ritiene che le batterie rappresentino una catena del valore strategica, in cui l'UE deve accrescere investimenti e innovazione nell'ambito di una strategia di politica industriale rafforzata, volta a costruire una base industriale integrata, sostenibile e competitiva.Alla fine del 2017 la Commissione aveva varato la “European Battery Alliance” con gli Stati membri e i rappresentanti dell'industria interessati e nel maggio 2018 aveva adottato un piano d'azione strategico per le batterie.

Fonte Commissione Ue

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giovedì 31 ottobre 2019

Auto elettriche con una ricarica più breve del pieno di benzina



I ricercatori della Pennsylvania State University hanno sviluppato una batteria agli ioni di litio per le 'auto elettriche in grado di ricaricarsi in 10 minuti tanto da permettere una percorrenza di 300 / 460 km. Il metodo permette sia di limitare tempo di ricarica sia il tempo di esposizione della batteria alle temperature di carica elevate, generando così cicloi di vita molto più lunghi.

Il processo di ricarica estremamente veloce attraverso la "modulazione di temperatura asimmetrica" (ATM) potrebbe essere effettuata senza causare danni significativi alla batteria, il che significa che potrebbe sostenere 2.500 cicli di ricarica cioè l'equivalente di 800 mila chilometri
La scoperta arriva poche settimane dopo che gli inventori della prima batteria agli ioni di litio sono stati insigniti del premio 2019 Nobel per la Chimica. Il lavoro combinato di John Goodenough, Stanley Whittingham e Akira Yoshino ha portato alla prima batteria agli ioni di litio commercialmente valida in produzione nel 1985, batterie che adesso sono utilizzate dappertutto dai telefoni cellulari ai computer portatili, così come l'industria dei veicoli elettrici portando alla rapida crescita.

I ricercatori ora sperano di migliorare questo tempo di carica per soli cinque minuti. 

Fonte Independent

Nel documento di presentazione della ricerca pubblicato nella rivista specializzata Joule leggiamo che l'ansia della percorrenza è stata a lungo citata come uno dei principali ostacoli all'adozione su larga scala di veicoli elettrici a batteria (BEV). La chiave per alleviare questa ansia è fornire ai consumatori è una ricarica veloce e conveniente. I governi e le aziende di tutto il mondo stanno spingendo attivamente la ricerca per una rete diffusa nel territorio con stazioni di ricarica Fast pubbliche a corrente continua,  a cui si aggiungerebbe questo sistema con potenze innalzate a 400 kW, raggiungendo l'obiettivo di aggiungere 200 miglia di percorrenza efficace in soli 10 min. con la cosiddetta carica veloce estrema (XFC).  Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE) aveva individuato diverse barriere critiche a XFC nelle batterie, veicoli e infrastrutture e sta dedicando risorse per affrontarli.  Il nuovo sistema supera il problema del surriscaldamento delle batterie permettendo ricariche super veloci.



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venerdì 18 ottobre 2019

Corea, investimenti per auto elettriche, veicoli a guida autonoma e automobili volanti



Secondo quanto riportato da Bloomberg il presidente coreano Moon Jae-in avrebbe dichiarato che le società coreane investiranno 45 miliardi di Euro nel prossimo decennio per i trasporti del futuro. Il governo spenderà il corrispondente 2.2 trilioni di won, 1,675 miliardi di Euro, per aiutare lo sviluppo delle tecnologie correlate e gettare le basi per le infrastrutture necessarie. La commercializzazione di veicoli completamente autonomi avverrà entro il 2027, o sperabilmente con un anticipo di tre anni prima del previsto.


Moon ritiene che gli investimenti creeranno posti di lavoro e stimoleranno un'economia dipendente dalle esportazioni che è stata tra le più colpite dalle tensioni commerciali globali, con la Banca centrale di Corea che ha avvertito di recente che questo mese sarà difficile raggiungere una crescita del 2,2% anno.

Moon ha anche previsto che i veicoli elettrici e alimentati a idrogeno rappresenteranno il 33% delle automobili vendute nel 2030, rispetto a circa il 2,6% del 2019. In confronto, la Cina si rivolge a auto completamente elettriche, ibridi plug-in e veicoli a celle a combustibile per raggiungere il 40% di tutte le vendite entro il 2030.

Per promuovere le vendite di questi veicoli, il governo prenderà in considerazione l'estensione dei contributi all'acquisto per gli acquirenti e la riduzione della metà del prezzo dell'idrogeno entro il 2030 rispetto ai costi attuali, secondo una dichiarazione congiunta del Ministero del commercio, dell'industria e dell'energia e di altri ministeri.

Il governo incoraggerà inoltre gli operatori di servizi con autobus e camion a passare a veicoli elettrici e a idrogeno. Aumenterà il numero di stazioni di ricarica per veicoli elettrici di 15.000 unità entro il 2030 dagli attuali 5.427, mentre i punti di rifornimento di idrogeno aumenteranno a 660 da 31.

Per la guida autonoma, il governo prevede di stabilire regolamenti entro il 2024 in modo che possano operare su strade locali - con vari gradi di supervisione del conducente.

La Corea prevede inoltre di istituire un sistema di rotte e norme di sicurezza entro il 2023 per avviare i servizi di veicoli aerei  (flying automobiles) personali a partire dal 2025.

In linea con il piano del governo, Hyundai Motor Group prevede di investire 41 trilioni di won (31,2 miliardi di Euro) entro il 2025 in veicoli autonomi, con il lancio di alcuni modelli di auto entro il 2021. Sta inoltre pianificando la produzione di 23 veicoli elettrici entro il 2025.

Hyundai il mese scorso ha concordato una joint-venture a guida autonoma con Aptiv Plc per sviluppare la tecnologia necessaria per mettere la robotaxis sulla strada entro il 2022. Ha inoltre istituito una nuova divisione di mobilità aerea urbana per creare prodotti intelligenti nel settore dell'aviazione.

Fonte Bloomberg



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giovedì 17 ottobre 2019

Un sistema di gestione del traffico e per abbassare l'inquinamento


Un team di ricercatori della Universitat Politécnica de Valencia (UPV) e l'Université Paul Sabatier-Toulouse III (Francia) ha sviluppato un sistema che è in grado di gestire l'intero traffico di una città, che contribuirà a prevenire gli ingorghi, riducendo al tempo stesso i tempi di guida dei veicoli e i livelli di inquinamento. Il sistema è stato progettato per veicoli autonomi e include un servizio di provider di percorso che è in grado di prevedere la densità presente e futura del traffico in città che tiene conto del fatto che le informazioni presenti siano utili per scegliere successivamente nuovi percorsi. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Electronics journal .

A differenza dei sistemi attuali, che possono suggerire percorsi alternativi a seconda dei colli di bottiglia in un certo periodo di tempo, il sistema progettato in Networking Research Group-DISCA della UPV permette di rivelare la densità presente e futura del traffico in tutta l'area metropolitana e controllare il traffico nel suo insieme, con l'obiettivo di ridurre al minimo o eliminare completamente gli ingorghi. Inoltre, è capace di comprendere diversi criteri-ambientali, situazioni atipiche, incidenti, ecc. per offrire consigli dinamicamente sui percorsi.

“La nostra proposta rende più facile per le autorità di limitare o eliminare il traffico in una determinata zona durante il periodo di tempo che trovano adeguata. Ad esempio, la riduzione del traffico vicino alle scuole durante le ore di entrata / uscita, o in aree in cui circolano le ambulanze o un incidente avvenuto, ecc “, spiega Carlos Tavares Calafate, ricercatore presso il Networking Research Group-DISCA della UPV e coordinatore del il lavoro.

Il sistema progettato dai ricercatori UPV stabilisce un nuovo paradigma per la futura gestione del traffico cittadino, in cui l'accesso a un'area metropolitana richiede una negoziazione tra i veicoli e le autorità locali. 
Fonte: R&I WORLD
Immagine UPV




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giovedì 10 ottobre 2019

Nobel per la chimica per l'invenzione delle batterie agli ioni di litio


Quest'anno il Nobel per la chimica a John Goodenough, Stanley Whittingham e Akira Yoshino per l'invenzione delle batterie agli ioni di litio. La motivazione della giuria di Stoccolma: la Reale Accademia Svedese per le Scienze è questa: "Hanno reso possibile un mondo ricaricabile. Con il loro lavoro, i vincitori hanno creato le condizione per una società senza fili e libera dai combustibili fossili, portando un grande beneficio per la società". 
Fra i tanti utilizzi delle batterie al litio, nei cellulari, vari dispositivi elettronici, storage per l'energia prodotta dalle rinnovabili, il campo in cui hanno avuto più successo e  hanno fatto fare passi da gigante è quello dei veicoli elettrici soprattutto per la loro leggerezza, il poco ingombro, i tempi di ricarica brevi, l'affidabilità. 



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martedì 8 ottobre 2019

Liquid Metal Battery, la nuova batteria affidabile, di lunga durata, economica per le rinnovabili



Di pochi giorni fa, 23 Settembre per l'esattezza,  è la notizia della firma di un accordo tra NEC Energy Solutions (NEC) e Ambri per lo sviluppo congiunto (JDA) secondo cui NEC progetterà e svilupperà un sistema di accumulo di energia basato sulla batteria con tecnologia a metallo liquido di Ambri. NEC utilizzerà il proprio sistema operativo di accumulo energetico AEROS® e i controlli necessari per ottimizzare le prestazioni del sistema di accumulo di energia basati su celle Ambri per i clienti che potrebbero includere servizi pubblici, produttori indipendenti di energia (IPP) e progetti sviluppatori. 

Il programma di sviluppo congiunto è in corso e comprende la consegna delle celle Ambri a NEC nel quarto trimestre del 2019. Il JDA chiede la produzione di sistemi commerciali da parte della NEC al conclusione del programma di sviluppo e NEC si è impegnata ad un acquisto minimo di 200 MWh di celle Ambri per questi sistemi. I sistemi saranno destinati ad applicazioni nelle quali si richiede il funzionamento di 4 ore o più e in cui è prevista la scarica completa giornaliera. Questi sistemi sono particolarmente adatti a scambiare grandi quantità di energia rinnovabile tra la produzione e il sistema di rete elettrica tagliando i picchi delle richieste.

NEC Energy Solutions progetta, Westborough, Massachusetts, USA, produce e integra soluzioni di accumulo di energia intelligenti per la rete elettrica. La sua energia distribuita scalabile sistemi di accumulo offrono maggiore stabilità e flessibilità della rete a vantaggio di entrambi sia per i fornitori che gli utenti di energia elettrica. 
Ambri Inc., Marlborough, Massachusetts, USA, sta sviluppando e commercializzando una nuova tecnologia di batterie che consentirà l'uso diffuso di fonti energetiche rinnovabili, riduzione dei costi dell'elettricità e abilitazione dei sistemi di alimentazione per operare in modo più affidabile ed efficiente. Il progetto della batteria a metallo liquido è iniziato presso il MIT nel laboratorio di Professor Donald Sadoway. 

Come scrivevamo sopra i ricercatori del MIT hanno migliorato il sistema delle batterie a metallo liquido che potrebbe consentire alle fonti rinnovabili di competere con centrali convenzionali. Le celle a lunga durata di Ambri, che si basano su una chimica brevettata con calcio e antimonio, possono fornire una profondità di scarica del 100% con le stesse prestazioni per più di 20 anni con una degradazione trascurabile al costo significativamente inferiore rispetto ad altre tecnologie di stoccaggio delle attuali batterie. Sistemi costruiti con le celle di Ambri possono operare in sicurezza in tutte le condizioni ambientali, senza la necessità di aria condizionata o di attrezzature atte alla soppressione del fuoco aumentando l'efficienza del sistema riducendo i costi e la manutenzione.

Poiché il costo delle energie rinnovabili declina velocemente, una parte sempre maggiore di energia elettrica sarà generata da risorse intermittenti. Tuttavia, l'eolico e il solare non possono produrre energia elettrica nelle giornate senza vento e del sole, limitando il loro livello di efficacia. I sistemi di accumulo dell'energia fungono da 'tampone', consentendo la sostituzione su larga scala dei tradizionali generatori a combustibili fossili.


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giovedì 26 settembre 2019

Parte la sperimentazione Vehicle-to-Grid che permette alle vetture elettriche di interagire con la rete


Terna e FCA insieme per la mobilità elettrica. Al via sperimentazione di servizi innovativi per il V2G. Sorgerà a Torino un nuovo laboratorio tecnologico: una flotta dimostrativa testerà il Vehicle-to-Grid a servizio della sostenibilità, sicurezza e flessibilità della rete elettrica nazionale.

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris, e il Chief Operating Officer di FCA in EMEA, Pietro Gorlier, hanno firmato oggi a Torino un Memorandum of Understanding per la sperimentazione congiunta di tecnologie e servizi di mobilità sostenibile, come il Vehicle-to-Grid (V2G) che permette alle vetture elettriche di interagire con la rete grazie a un’infrastruttura di ricarica ‘intelligente’.

La cooperazione tra le due società prevede la realizzazione presso la sede Terna di Torino dell’E-mobility Lab, un innovativo laboratorio tecnologico che consentirà di sperimentare prestazioni e capacità delle vetture elettriche nell’erogare servizi a supporto della flessibilità e stabilizzazione della rete elettrica, nonché la loro interazione sia monodirezionale che bidirezionale con la rete attraverso un’infrastruttura di ricarica dedicata. Inoltre, sarà avviato lo studio di fattibilità di una flotta dimostrativa sperimentale di vetture elettriche connesse alla rete attraverso un’infrastruttura V2G, da realizzarsi in un’area all’interno del complesso industriale FCA di Mirafiori.

La connessione dei veicoli alle infrastrutture di ricarica creerà una richiesta di extra potenza alla rete in alcune ore della giornata. La gestione intelligente delle ricariche tramite le colonnine V2G consentirà, in tal senso, alle vetture elettriche di supportare la gestione della rete elettrica, fornendo servizi volti a soddisfare le esigenze di flessibilità del sistema. La capacità fornita dalle auto elettriche contribuirà a stabilizzare la rete e, al contempo, ridurre il costo complessivo di esercizio della vettura stessa, grazie al beneficio economico derivante dai servizi forniti proprio alla rete elettrica.

“Con questo accordo Terna conferma il ruolo centrale di innovazione e ricerca di nuove tecnologie al servizio della transizione energetica in corso. La collaborazione con un’eccellenza come FCA consente di condividere le specifiche competenze maturate per sviluppare soluzioni e nuove risorse di flessibilità necessarie per garantire un sistema elettrico sempre più sostenibile, efficiente, affidabile e sicuro” ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris.

“L’accordo con Terna si inserisce in una serie di iniziative avviate da FCA a supporto della mobilità elettrica. Le tecnologie Vehicle-to-Grid rappresentano un’opportunità per ottimizzare i costi di esercizio delle vetture a vantaggio degli automobilisti, nonché una concreta possibilità per contribuire alla sostenibilità e al perfezionamento delle performance della rete elettrica” ha commentato il Chief Operating Officer di FCA in EMEA, Pietro Gorlier.

 Comunicato Stampa Terna del 19 Set 2019

Fonte dell'immagine: Forbes.com


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martedì 17 settembre 2019

Il riciclo delle batterie agli ioni di litio in Europa


Un finanziamento di 4,7 milioni di euro per un progetto ReLieVe che riguarda un innovativo processo di ciclo chiuso per il riciclaggio delle batterie al litio sviluppato da EIT RawMaterials insieme a partner industriali quali Eramet, BASFe SUEZ.
L'obiettivo è quello di sviluppare un innovativo processo a ciclo chiuso per riciclare batterie al litio usate dai veicoli elettrici per consentire la produzione di nuove batterie al litio in Europa.

Il progetto prenderà il via nel mese di gennaio 2020, e per un periodo di due anni, ReLieVe effettuerà una serie di attività per lo sviluppo su larga scala di questo processo innovativo e la strutturazione di un settore industriale integrato: dalla raccolta e lo smantellamento della fine vita delle batterie fino alla produzione di nuovi materiali elettrodici.

 partner del progetto
I membri industriali del progetto insieme a Rawmaterials EIT sono leader nel loro settore:

SUEZ  per la raccolta e lo smantellamento delle batterie di fine vita.
ERAMET per lo sviluppo del processo di riciclo.
BASF  per la produzione di materiali attivi catodici.

Unitamente con i ricercatori accademici da  Chimie ParisTech e l'Università norvegese della scienza e della tecnologia (NTNU),  EIT Knowledge Triangle supporterà i partner del settore per accelerare la ricerca di soluzioni innovative. I membri industriali saranno sostenuti dal settore automobilistico che farà parte del comitato consultivo.

Daniel Schönfelder, Vice Presidente del Business Management, BASF Battery Materials Europe ha dichiarato che BASF, essendo uno dei principali fornitore di materiale attivo catodico ai produttori di batterie per veicoli elettrici, ha fiducia riguardo il riciclo delle batterie in quanto svolgerà  un ruolo sempre più importante nella diffusione della mobilità elettrica. Il loro impegno è di favorire un innovativo, sostenibile e competitivo  settore delle batterie in Europa insieme con i partner.

Lo sviluppo di nuove capacità europee di riciclo delle batterie agli ioni di litio permetterà di rispondere alla forte crescita di questo mercato nei prossimi anni, e alla questione della garantire l'approvvigionamento di materie prime necessarie per la transizione energetica dell'Europa. Inoltre, il processo di riciclo virtuoso risponde alle sfide essenziali delle prestazioni sostenibile attraverso il suo risparmio sulle materie prime.

Essenziale è  il recupero di elementi come il nichel, cobalto, manganese e litio in prodotti di qualità per le batterie. 

Jean-Marc Boursier, SUEZ COO e Senior Executive VP Group in charge of Northern Europe and IWS Europe ribadisce il loro orgoglio nel portare la nostra esperienza e contribuire al riutilizzo di fine del ciclo di vita dei componenti della batteria attraverso questa partnership. Si prevede che siano trattate 50.000 tonnellate di batterie da riciclare entro il 2027 in Europa e potrebbero essere moltiplicate per dieci volte entro il 2035. Con il progetto ReLieVe, SUEZ sta sostenendo lo sviluppo di approcci alternativi per le soluzioni circolari in grado di fondersi con la mobilità urbana sostenibile.


Comunicato EIT




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giovedì 12 settembre 2019

Ricercatori collegati con Tesla stanno realizzando una batteria che potrebbe durare 1,6 milioni di chilometri


Un gruppo di ricerca collegato con la Tesla ha sperimentato batterie pouch (sacchetto)  che hanno una durata di decenni e possono funzionare un milione di miglia,  adatte per essere utilizzate sui camion e taxi a guida autonoma, secondo quanto si legge in un articolo di Wired.com pubblicato ieri online.

Già nel mese di aprile a Palo Alto, in un evento presso la sede di Tesla, Elon Musk aveva preannunciato davanti a una folla di investitori che entro la metà del 2020 Tesla avrebbe messo un milione di taxi 'Level 5' (cioè a guida completamente autonoma) nelle mani dei clienti. Altro annuncio riguardava le batterie rivelando di essere sulla buona strada per ottenere una durata di almeno un milione di miglia (1,6 milioni di chilometri) senza richiedere alcuna manutenzione significativa. Ora, un articolo scientifico pubblicato da Jeff Danh, un accademico presso l'Università di Dalhousie nel Canada, suggerisce che la predizione di Musk potrebbe già essere possibile.

In un documento pubblicato nel Journal of della Electrochemical Society Dahn e AA forniscono prove dettagliate di un nuovo tipo di batteria che potrebbe funzionare più di un milione di miglia perdendo relativamente poco della loro capacità. In circostanze ideali, i ricercatori affermano che le batterie potrebbero durare per decenni e  per poco meno di due milioni di miglia.

Tali batterie dalla lunga durata sarebbero particolarmente utili per i veicoli che viaggiano molto più di una comune vettura media come i camion e i taxi così ed anche supporto 'mobile' della rete elettrica in caso di necessità, grid storage.

Secondo la  AAA Foundation for Traffic Safety Survey, l'automobilista medio americano guida un po' meno di 30 miglia al giorno. Una Tesla Model 3 ha una percorrenza di circa 300 miglia, a seconda del modello, il che significa che una singola ricarica può durare in media più di una settimana. Ma per i taxi e camion si richiede più percorrenza rispetto ai veicoli dei pendolari e tutti rischiano di esaurire l'intera capacità della batteria di 300 miglia in un solo giorno. E' su questa quota di mercato, con i veicoli che esauriscono le ricaricate quotidianamente, che Dahn gioca la carta della sua ricerca sulla quale si focalizza. Ha testato un nuovo tipo di batteria pouch agli ioni di litio che contiene grafite che si differenzia dalle batterie convenzionali che generalmente hanno forma  cilindrica.

Lo studio ha trovato che le batterie mantenute a 20 gradi Celsius hanno perso solo il 4% della loro capacità dopo essere completamente scaricate e ricaricata 3.400 volte nel corso di 2,25 anni. Mantenute a piena carica e conservate a 20 gradi Celsius le batterie non presentano nessuna perdita della loro capacità per oltre 1,3 anni. Si sono fatte prove a temperature più elevate, dove si è visto che  perdono il 3% della loro capacità se conservate per 1,3 anni a 40 gradi Celsius.

In realtà al momento Tesla  non fa proprie celle. I pacchi batterie realizzati presso lo stabilimento in Nevada sono fatti con celle Panasonic ma con questa ultima ricerca potrebbe essere possibile che Tesla riesca a possedere l'intero processo di costruzione delle batterie. 



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lunedì 1 luglio 2019

La mobilità elettrica per ridurre sia l'inquinamento atmosferico sia le emissioni climalteranti, CO2 e metano.


Senza tanti discorsi andiamo a vedere con esemplificazioni semplici e intuitive in pochi grafici perchè la mobilità elettrica sarà la soluzione ideale se si vorrà ridurre l'inquinamento atmosferico locale combinata con la riduzione delle emissioni climalteranti date dalla CO2 e dal metano. Non c'è bisogno di ricordare che le emissioni locali di un veicolo elettrico siano pressochè nulle quindi è scontato il fatto che utilizzando questi veicoli a batteria si riduca sensibilmente l'inquinamento in città, inquinamento la cui responsabilità resterà a carico quasi esclusivo del riscaldamento e delle varie attività industriali (qualora ve ne fossero).

Altro tema è quella della emissione di CO2 nelle fasi di realizzazione del veicolo e del suo utilizzo durante l'arco della propria vita operativa utilizzando o meno carburante o energia elettrica.
Il primi due grafici vengono da un recente report  di T&E, Transport & Environmen, intitolato Life Cycle Analysis of the Climate Impact of Electric Vehicles (Author: Dr. Maarten Messagie – Vrije Universiteit Brussel - research group MOBI). Si nota l'enorme differenza tra un BEV (battery electric vehicle) e uno equivalente ibrido e ancor più a carburante tradizionale sia nella fase produttiva (figura1) con un mix energetico attuale sia il suo utilizzo su strada. (figura2).






La seconda serie di grafici vengono da Bloomberg NEF,  New Energy Outlook 2019 (NEO), vecchi di poco più di un mesetto, nel quale si mostra l'evoluzione della produzione di energia elettrica secondo le varie fonti conosciuto da qui al 2050.



Come si evince dall'ultimo grafico, l'evoluzione va verso le fonti rinnovabili impiegate massicciamente quali produttrici di energia elettrica con una punta dell'80% in Europa nel 2050. Questo fa capire quanto  l'LCA, visto sopra, si riduca ancor più e quanto drasticamente anno dopo anno nella produzione dei veicoli elettrici. 

Chi non se la sente di ammettere che i veicoli elettrici siano la soluzione della mobilità nell'immediato non avrà ragioni per negare che lo saranno  in modo definitivo nel futuro.





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venerdì 28 giugno 2019

Il ciclo di vita delle auto elettriche contro le auto tradizionali e l'impatto sui cambiamenti climatici



Ieri abbiamo pubblicato un nuovo report di T&E, Transport & Environment, nel quale si muove una pesante accusa nei confronti delle case costruttrici automotive, cioè l'accusa che l'aumento delle emissioni di CO2 è colpa loro poiché spingono sulle vendite dei SUV frenando le auto elettriche. In sostanza "le case automobilistiche stanno giocando un gioco ad alto rischio che consiste nel procrastinare deliberatamente le vendite di automobili più pulite per massimizzare i profitti innescati dai SUV. Può soddisfare i loro azionisti, ma è una tragedia per il nostro pianeta ... Quando si parla di ambiente, le case automobilistiche fanno solo ciò che la legge dice loro di fare.


In un precedente report, Life Cycle Analysis of the Climate Impact of ElectricVehicles (Analisi del ciclo di vita dell' Impatto climatico dei veicoli elettrici), la stessa T&T aveva portato cifre, numeri e grafici per provare tali asserzioni. Per brevità e sintesi sono sufficienti due grafici, questi sotto riportati.




Fonte T&E, Transport & Environment

Life Cycle Analysis of the
Climate Impact of Electric
Vehicles
Author: Dr. Maarten Messagie – Vrije Universiteit Brussel - research group
MOBI

Analisi del ciclo di vita del
Impatto climatico di elettrico
veicoli
Autore: Dr. Maarten Messagie - Vrije Universiteit Brussel - gruppo di ricerca
MOBI




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