Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 30 settembre 2007

- Come è delizioso andar su ... i' cinquino elettrico



Altri post sulla cinquecento elettrica convertita QUI
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sabato 29 settembre 2007

Petrolio: 83,76 dollari, non è record ... ma quasi



A New York il LIght crude scende di 23 cent a 82,65 dollari, dopo avere toccato un massimo di giornata a 83,76 dollari, non lontano dal record storico di 83,90 dollari raggiunto il 20 settembre scorso. A Londra il Brent avanza di 43 cent a 80,46 dollari, dopo aver toccato un livello record di 81,05 dollari.
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La Commissione presenta una prospettiva per la mobilità urbana

Un traffico scorrevole e città più pulite costituiscono il fulcro del nuovo Libro verde sulla mobilità urbana adottato dalla Commissione europea il 25 settembre. Intitolato «Verso una nuova cultura della mobilità urbana», il documento è inteso ad aiutare la Commissione a esplorare quali siano gli ostacoli a una mobilità urbana sostenibile e a individuare i modi per superarli. Il documento presenta inoltre un'agenda europea per la mobilità urbana, pur rispettando le competenze delle autorità locali, regionali e nazionali nel settore, e accorda particolare rilievo al modo in cui la ricerca può contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di trasporti. «Le città europee sono diverse ma condividono le stesse problematiche: congestione, cambiamenti climatici, inquinamento, sicurezza», ha dichiarato il commissario europeo per i Trasporti Jacques Barrot. «Il Libro verde attira l'attenzione degli europei sulla dimensione urbana della politica dei trasporti e punta i riflettori sulle politiche innovative intraprese da alcune città pioniere in varie parti d'Europa. È mia intenzione riflettere su cosa può fare l'Europa a sostegno di tali politiche». Il documento, redatto a seguito di una vasta consultazione con diverse parti interessate, elenca cinque sfide fondamentali che i sistemi di trasporto urbano devono affrontare, in particolare la congestione, le questioni ambientali, le infrastrutture per i trasporti, l'accessibilità e la sicurezza. Per ciascuna problematica, la Commissione presenta opzioni riguardo al modo in cui tale questione potrebbe essere affrontata. La ricerca può offrire il proprio contributo in molti dei settori citati. Per esempio, i sistemi di trasporto intelligenti (STI) potrebbero contribuire a ridurre la congestione e accrescere la capacità delle infrastrutture di trasporto migliorando la gestione del traffico e l'organizzazione degli spostamenti.

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giovedì 27 settembre 2007

L’ONU lancia un sito sui cambiamenti climatici

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha definito il cambiamento climatico come “il problema decisivo della nostra era”; dagli inizi di agosto l’ONU ha un sito dedicato completamente al clima e alle sue problematiche. All’indirizzo www.un.org/climatechange si ha la possibilità di trovare un collegamento con tutte le attività, le informazioni, le pubblicazioni e il lavoro inerente al tema dei cambiamenti climatici, svolto da organizzazioni, agenzie, istituzioni e tutti gli aderenti al sistema delle Nazioni Unite.
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mercoledì 26 settembre 2007

Clima: bocciata causa della California contro giganti auto

Bocciata la causa dello Stato della California contro sei case automobilistiche, a cui il governo di Arnold Schwarzenegger aveva chiesto milioni di dollari come risarcimento per le emissioni di anidride carbonica responsabili dell’effetto serra. Una corte del nord della California ha ritenuto di non procedere spiegando che non spetta ai magistrati pronunciarsi sulle responsabilità nelle emissioni di gas serra. Il giudice Martin Jenkins, nelle motivazioni della sentenza, ha scritto che “si tratterebbe di una decisione politica e non giudiziaria e tali decisioni spettano ai governi e non ai tribunali”.
Tirano un sospiro di sollievo i sei giganti dell’auto contro cui si dirigeva la causa, la General Motors, la Ford, la Toyota, la DaimlerChrysler e le produttrici americane di Honda e Nissan.
L’ex titolare del Dipartimento giustizia della California, Bill Lockyer, aveva intrapreso la causa un anno fa, cercando di dimostrare la responsabilità oggettiva dei fabbricanti di auto nella produzione di gas serra, in particolare il diossido di carbonio. “Il riscaldamento globale ha già danneggiato la California, il suo ambiente, la sua popolazione e la sua economia”, si leggeva nella denuncia. Ma il giudice Jenkins, nelle sue motivazioni, ha chiarito che “si sarebbe potuto procedere contro le industrie automobilistiche solo se si fossero fissati prima dei tetti alle emissioni di anidride carbonica e questi livelli non possono essere definiti da un tribunale”.
Le sei case autobilistiche sono accusate di aver contribuito al 30 per cento delle emissioni totali dello Stato. I funzionari della California non escludono di presentare appello. Ken Alex, vice ministro di giustizia, ha spiegato di voler studiare bene prima le motivazioni della sentenza. “La California - ha affermato - si è sentita obbligata a intraprendere l’azione legale per l’inadempienza del governo federale a stabilire chiari limiti per le emissioni di gas serra”. La California, lo Stato più grande degli Usa, ha 35 milioni di abitanti e 32 milioni di veicoli registrati. Los Angeles è costantemente ai primi posti fra le città più inquinate del Paese.
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martedì 25 settembre 2007

Continua l’ascesa delle auto ibride

Prosegue l’ascesa dei modelli ibridi già in commercio sulla spinta promozionale e tecnica del Gruppo Toyota-Lexus. La diffusione di tali vetture in Europa appare in rapida accelerazione: oltre il 50% del totale delle vendite è stato registrato negli ultimi 13 mesi. Dall'inizio della commercializzazione dei primi esemplari in Europa, avvenuta nel Duemila, al 31 luglio 2007 sono state consegnate 101.235 vetture (oltre 5.500 in Italia, di cui tremila Prius) con i marchi Toyota e Lexus. La Toyota Prius, la prima automobile ibrida al mondo prodotta in grande serie, mantiene la sua posizione di best seller nella relativa gamma con oltre 73.000 unità. Il totale delle vendite dei modelli ibridi Lexus in Europa, che comprende anche le prime consegne dell’ammiraglia LS 600h già lanciata in alcuni Paesi in giugno, ha ora superato quota 27 mila. Nel 2007, Toyota prevede che il suo record di consegne annuali di ibride in Europa possa raggiungere le 44.500 unità, nel contesto di un obiettivo di vendita complessivo per i brand Toyota e Lexus di 1,22 milioni di auto. Sono risultati da meditare, perchè dimostrano un importante trend d'interesse della clientela europea verso automobili più pulite, capaci di offrire migliori consumi e una guida piacevole. Thierry Dombreval, vice presidente di Toyota Motor Europe, sottolinea come "il record delle prime 100.000 consegne si accompagna a 10 anni di leadership nell'ibrido per Toyota e sottolinea il nostro convincimento che questa è una tecnologia importante anche per gli europei". La tecnologia ibrida Toyota combina un motore benzina con un motore elettrico. Può essere applicata con successo per migliorare l'efficienza di diverse motorizzazioni, indipendentemente dal fatto che siano alimentate a benzina, gasolio o con carburanti alternativi. A livello mondiale, le vendite complessive dell'ibrido del gruppo giapponese hanno superato il traguardo del primo milione di unità nello scorso giugno. L’obiettivo è di venderne un milione l'anno entro i primi anni della prossima decade (il 10% in Europa).

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lunedì 24 settembre 2007

Clima: appello scienziati italiani, è colpa dell'uomo

Il clima terrestre "si sta modificando a una velocità senza precedenti per cause non solo naturali, bensì, come dimostra la straordinaria quantità di dati scientifici sin qui pubblicati, principalmente antropiche".
Questa la lettera dell'appello alla chiarezza diffuso da un folto gruppo di ricercatori italiani a proposito del riscaldamento globale. Il recente rapporto dell'IPCC (Intergovernamental Panel for Climate Change) reso noto all'inizio del 2007 - si legge nell'appello - non lascia dubbi sul consenso del mondo scientifico circa il ruolo delle responsabilità umane nel provocare i cambiamenti climatici.
"L'incremento globale della concentrazione di biossido di carbonio è principalmente dovuto all'uso di combustibili fossili e ai cambiamenti nell'utilizzo dei suoli, mentre gli incrementi di metano e ossido di azoto sono principalmente dovuti all'agricoltura e zootecnia". E ' importante ricordare che i rapporti dell'IPCC sono basati sul lavoro di una comunità scientifica interdisciplinare che comprende al suo interno fisici, climatologi, chimici, biologi, geologi, sottoposto a processi di attenta revisione scientifica.
"L'aumento della temperatura - si legge ancora nell'appello - superficiale media del globo registrato nell'ultimo secolo (1906-2005) è, secondo le più recenti misure, di 0,74'C. Dal 1950 in poi, ogni dieci anni la temperatura è aumentata in media di 0,13'C assumendo un trend lineare. Undici dei dodici anni passati si classificano tra i più caldi a partire dal 1850, cioè da quando esistono misure strumentali attendibili della temperatura terrestre. L'Europa ha avuto nell'ultimo secolo un innalzamento della temperatura di 0,94 gradi centigrati, quindi superiore a quello globale. I dati italiani sono in linea con quelli dell'intera Europa: è stato stimato circa un grado di innalzamento per le temperature del nostro paese sempre relativamente agli ultimi cento anni. Quindi il trend su 100 anni della temperatura atmosferica media in Italia risulta essere più alto del trend su 100 anni della temperatura atmosferica media globale".
Per gli scienziati italiani poi "gli scenari più' realistici e condivisi relativi alle future emissioni di gas serra (dovute in larga parte anche allo sviluppo socio-economico di paesi di nuova industrializzazione come l'India, la Cina e il Brasile) e le proiezioni dei modelli climatici fanno proiezioni per la fine di questo secolo un riscaldamento compreso tra 1,8 e 4'C rispetto al periodo 1980-1999". Si attende, dunque, con un elevato grado di probabilità un ulteriore aumento della temperatura e dei fenomeni generalmente ascritti ai cambiamenti climatici, ad esempio: variazione del regime delle precipitazioni con un aumento delle intensità di pioggia; aumento di fenomeni quali piene in autunno o inverno, siccità in primavera ed estate, ondate di calore, incendi. Il Sud Europa, essendo una regione già particolarmente vulnerabile, potrebbe risentire in maniera più marcata del riscaldamento globale e degli impatti conseguenti. Cambiamenti, in alcuni casi ancora più repentini e gravi riguardano le anomalie delle temperature superficiali dei nostri mari sia costieri sia profondi, e potrebbero portare ad un'alterazione del regime delle correnti e dei delicati equilibri che regolano la produzione di risorse biologiche ed il ciclo dell'acqua. "In particolare - continua il testo sottoscritto dai climatologi - si prevede che tali cambiamenti avranno un forte impatto sugli ecosistemi marini costieri e i beni e servizi che essi offrono. Le variazioni del clima e della temperatura hanno già notevoli impatti sul sistema socio-economico ed ecologico dell'Italia. E' necessario perciò che siano intraprese serie politiche di mitigazione, come quella lanciata nel marzo 2007 dalla Commissione Europea per la riduzione delle emissioni, per l'incremento dell'efficienza energetica e l'aumento del contributo delle fonti rinnovabili al 2020".
Tuttavia, a causa della grande inerzia nella risposta del sistema Terra a tali riduzioni, l'effetto delle politiche di mitigazione si farà sentire "solo nel lungo termine". Per questa ragione è "necessario intraprendere parallelamente anche una seria politica di adattamento ai cambiamenti climatici globali".
"Essa deve prevedere - concludono i firmatari dell'appello - anche un ripristino e restauro del funzionamento degli ecosistemi naturali, sia acquatici sia terrestri. In particolare, sistemi quali foreste e praterie sono in grado di rimuovere grandi quantità di gas serra dall'atmosfera contribuendo in maniera attiva ed efficace alla mitigazione del cambiamento climatico globale, alla moderazione degli eventi climatici estremi. E' perciò estremamente importante limitare in ogni modo la deforestazione a livello globale, che rappresenta quasi il 20 per cento delle emissioni di gas serra.
Si pensi che in Italia i soli incendi estivi del 2007 hanno comportato la distruzione di 113.000 ettari e un'emissione di 4,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica, corrispondenti a quanto emette in un anno l'intera citta' di Milano".
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domenica 23 settembre 2007

Firenze: In arrivo altri ecoincentivi

In arrivo altri ecoincentivi
Contributi per l'acquisto di mezzi elettrici e a basse emissioni
L'INIZIATIVA
FINANZIAMENTI 545.000 EURO
Sabato prossimo "Giornata europea senz'auto" nella zona A della Ztl
Si riparte con la lotta allo smog. Le somme per gli ecoincentivi sono aumentate fino a 545.000 euro, mentre le domande sono crollate. Sabato Giornata europea senz'auto dalle 14,30 alle 19,30 nella sola Ztl A, poco più del quadrilatero romano (San Marco, Santa Maria Novella, Arno, piazza dei Giudici, via Verdi, via Faenza e mercato centrale). Il primo stop alle auto di dodici ore ci sarà una domenica di novembre. E probabilmente una seconda arriverà anche a febbraio. La data di novembre non è stata ancora stabilita. Si parla di un fermo dalle 8 alle 20 oppure dalle 9 alle 21. Quel giorno saranno potenziate sette linee dell'Ataf (1,6,14,17,20,22, e 23) e saranno fatte uscire dai depositi 20 bus in più. Sulle strade ci saranno anche 20 vigili in più. I costi degli straordinari della polizia municipale e dell'aumento dei mezzi dell'Ataf—ha detto l'assessore Claudio Del Lungo — sono stati stimati in 35mila euro.
Intanto la Regione ha erogato al Comune 295mila euro come ecoincentìvi per l'acquisto di veicoli a metano, gpl e elettrici, che si aggiungono a 250.000 che non sono stati spesi nel 2006. Le richieste per ottenere questo beneficio sono notevolmente diminuite. Sono state solo diciassette le richieste per auto nuove (3 a gpl e 14 a metano) senza rottamazione. Ventuno quelle per ciclomotori e tre per veicoli trasporto merci. Sono state invece 235 i contributi erogati per biciclette elettriche senza rottamazione. Ma da ora in poi non ci saranno più. "Molti se la sono portata nelle casa di vacanza", ha detto l'assessore Del Lungo "senza utilizzarla in città". "E poi — ha aggiunto — i prezzi di queste biciclette elettriche erano maggiori a Firenze e in tutti i comuni dove veniva erogato il contributo di 200 euro. Così abbiamo deciso di eliminarlo".
L'assessore Del Lungo ha anche proposto di raddoppiare gli ecoincentivi per i taxi e i veicoli commerciali, in modo da invogliare i proprietari a cambiare vettura. La Regione ha detto di no, almeno per ora. L'idea era stata suggerita dal fatto che i contributi — dai 200 ai 1.500 euro e che possono sembrare bassi—ci sono e non sono stati erogati.
Da quest'anno sono spariti i contributi, oltre che per le bici elettriche, anche per la riconversione da benzina a gpl. Rimangono invariati tutti gli altri. Solo per fare qualche esempio: 1500euro toccano a chi vuole acquistare un autovettura omologata a gas metano con rottamazione autoveicolo non catalitico, 300 euro per un ciclomotore a due o tre ruote (elettrico, nota ME) di peso inferiore ai 100 chili 500 euro per un veicolo elettrico 3/4 ruote (elettrici, nota ME) per il trasporto persone omologato per una velocità inferiore a 25 chilometri orari e 1000 per lo stesso veicolo che supera i 25 chilometri all' ora. Per richiedere gli ecoincentivi ci si può rivolgere alla Direzione mobilità via Marconi 18 il mercoledì e il giovedì dalle 8,30 alle 11 (tel. 0552625249-0552625227).
di NICOLA COCCIA - LA NAZIONE MARTEDÌ l8 SETTEMBRE,2007

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sabato 22 settembre 2007

Comunicato stampa di ASPO sui cambiamenti climatici

ASPO-Italia: Il clima è un problema grave; è da irresponsabili negarlo.Il cambiamento climatico è un fatto reale. Rimangono ancora incertezze sulla quantificazione del ruolo umano nel cambiamento, ma non ci sono dubbi che il cambiamento sta avvenendo e che le emissioni dalla combustione di idrocarburi fossili sono la causa principale del riscaldamento osservato.In questo cambiamento generalizzato i modelli e le osservazioni indicano che i paesi mediterranei, e l'Italia in particolare, sono quelli che rischiano di subire i danni maggiori. Il nostro paese è in grave rischio di desertificazione, un fenomeno che si sta già verificando nelle regioni del sud.La prima conferenza nazionale sul clima che si è svolta a Roma il 12 Settembre è stata un evento importante e utile per fare il punto sulla situazione. E' grave che alcuni l'abbiano presa come una scusa per fare delle polemiche di basso livello. Oggi, si tratta di colmare l'abisso fra parole e azioni e invocare coerenti provvedimenti da parte delle istituzioni.

Il presidenteProf. Ugo Bardi: mailto:Bardiugo.bardi@unifi.it


ASPO-Italia (http://www.aspoitalia.net/) è la sezione italiana dell'associazione internazionale per lo studio del picco del petrolio e del gas.L'associazione raccoglie scienziati e ricercatori che si occupano di studiare le riserve e i consumi di combustibili fossili come pure l'effetto della loro combustione sull'ambiente e sul clima.

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venerdì 21 settembre 2007

petrolio: ancora un record 83, 90 al barile



A New York, schizza sempre piu' in alto il prezzo del petrolio con il barile Usa che conclude al Nymex a 83,90 dollari sui future di ottobre, registrando un incremento di 1,97 dollari.
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Mitsubishi i MiEV SPORT al 40mo Salone di Tokyo

Caratteristiche

Lunghezza 3.450 [mm]
Larghezza 1.600 [mm]
Altezza 1.400 [mm]
Passo 2.550 [mm]
Carreggiata (Ant/Post) 1.405/1.405 [mm]
Posti a sedere 2 + 2
Motori elettrici Motori elettrici sincroni a magnete permanente
Ant: Motori elettrici entro ruota
Post: Motore singolo
Potenza max Ant: 20 kW 2; Post: 47 kW
Coppia max Ant: 250 Nm 2; Post: 180 Nm
Velocità max 180 km/h
Autonomia (Modo 10-15) 200 km
pneumatici 175/40R17

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giovedì 20 settembre 2007

Petrolio: Wti ancora piu' in alto . 82,51





A New York il contratto sul Light Crude è schizzato a 82,51 dollari al barile, segnando un nuovo massimo storico.

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Luca Mercalli parla del clima

Noi, termometro del Mediterraneo

Nell'ultimo secolo la temperatura terrestre è aumentata di circa 0,7 gradi: sembra poco, ma per gli equilibri del pianeta è un valore straordinario. In Italia l'incremento è ancora maggiore, un grado tondo: non i quattro gradi in più annuciati ieri sera dei telegiornali, ma comunque sempre un valore preoccupante. Questo è il dato che emerge dalle analisi che il CNR ha effettuato sulle lunghe serie storiche di dati meteorologici che in Italia furono istituite fin dalla fine del Settecento. Perché questo aumento superiore alla media planetaria? L'ha spiegato ieri mattina a Roma alla prima conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, Filippo Giorgi, ricercatore al centro di fisica teorica di Trieste: il Mediterraneo è un "punto caldo" nel sistema climatico terrestre, la penisola è un sensibilissimo termometro immerso una zona di contatto tra la circolazione atmosferica temperata e umida dell'oceano Atlantico e quella calda e secca del nord Africa. Basta un piccolo spostamento degli anticicloni africani e ci si ritrova con estati roventi e siccitose dalla Sicilia alle Alpi. Le conseguenze si vedono già ora: maggior rischio di incendi e desertificazione nelle regioni meridionali, minor innevamento e ritiro dei ghiacciai sulle Alpi, precipitazioni mal distribuite con episodi intensi che attivano frane e alluvioni su un territorio già fragile. Quest'estate, che al nord a molti è sembrata addirittura fresca, si chiude in realtà con 1,5 gradi oltre la media, il nono caso più caldo degli ultimi due secoli. E i ghiacciai hanno fedelmente registrato l'anomalia, con una perdita di 1,5 metri di spessore. Bastano questi pochi numeri per sintetizzare il messaggio che ieri è emerso dai lavori della conferenza: è ora di agire per mitigare e adattarsi ai cambiamenti del clima, come indicano peraltro da anni gli accordi internazionali, primo fra tutti il protocollo di Kyoto che chiede la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. E' un accordo complesso e pieno di contraddizioni, di freni e di incertezze, ma è per ora il solo strumento che l'umanità è riuscita a mettere a punto per muovere i primi passi verso la sicurezza ambientale. In questi stessi giorni, in Canada, un'assemblea del tutto simile a quella di Roma festeggia i vent'anni dell'entrata in vigore del protocollo di Montreal, l'accordo che mise al bando la produzione dei clorofluorocarburi (Cfc), gas inerti usati nelle bombolette spray e nei frigoriferi, responsabili della distruzione della fascia d'ozono stratosferico. Il "buco" che derivava da cinquant'anni di emissione ritenuta priva di rischi, fu individuato verso il 1974 e metteva a repentaglio la vita sulla terra, in quanto l'ozono agisce da filtro per la radiazione ultravioletta di tipo B, che se assorbita provoca mutazioni genetiche e il cancro della pelle sull'uomo. L'accordo, ratificato da 190 paesi, ebbe pieno successo, e oggi si prende atto che se pure il buco esiste ancora, lentamente è attesa una sua chiusura, fino a raggiungere nel 2055 le condizioni del 1980. Inoltre i Cfc provocano pure un potente effetto serra - da tremila a ottomila volte più intenso rispetto alla CO2, e il loro abbattimento per proteggere l'ozono ha indirettamente favorito il protocollo di Kyoto, con un contributo pari a otto miliardi di tonnellate di CO2 risparmiate. Il bello è che il protocollo di Montreal è costato pure relativamente poco, un paio di miliardi di euro. Dunque può essere un buon modello anche per Kyoto: perché non mettere al bando la CO2 come si è fatto con i Cfc? Troppo facile: i Cfc avevano bell'e pronti un sostituto, gli idroclorofluorocarburi (Hcfc), non dannosi per l'ozono anche se pur sempre dotati di una certa azione serra, tant'è che oggi si cerca di rimpiazzarli al loro volta. Rimpiazzare petrolio, carbone e gas non è possibile solo con una firma, significherebbe restare al freddo, al buio e a piedi dall'oggi al domani. Il nostro mondo si regge sui combustibili fossili e la loro sostituzione è un processo difficile, lento e costoso, che non ha una soluzione magica. Energie rinnovabili, efficienza energetica degli edifici e delle attività industriali, cambiamento delle abitutini di consumo, sobrietà e moderazione, soddisfacimento dei bisogni primari dei paesi in via di sviluppo sono sfide enormi e complesse. Kyoto non è Montreal, ma la lotta al buco dell'ozono offre la speranza di farcela: bisogna volerlo tutti, lasciando perdere litigi e tentennamenti: da oggi si cambia, speriamo anche in Italia.
di Luca Mercalli - La Repubblica, 13.09.2007

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mercoledì 19 settembre 2007

Nuovo record storico del prezzo del petrolio a 81,90




Il prezzo del petrolio schizza al nuovo record storico di 81,90 dollari al barile. Al Nymex di New York il Light crude chiude in rialzo di 96 cent a 81,53 dollari, prima di sfiorare gli 82 dollari.


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Salone dell’auto di Francoforte

Il tema del contributo dell’auto all’inquinamento atmosferico è al centro dell’attenzione con la Commissione europea che intende imporre alle macchine limiti severi alle emissioni di biossido di carbonio. Da parte loro, le case automobilistiche si apprestano a chiedere invece proprio da Francoforte più tempo e una minore severità delle normative anti-inquinamento. I costruttori d’auto fanno fronte comune contro il piano comunitario, che prevede di ridurre le emissioni di CO2 a una media di 130 grammi per chilometro entro il 2012 (la Commissione europea vorrebbe presentare il progetto al più tardi entro il primo semestre 2008). Porsche e Peugeot hanno bollato il piano come irrealistico e i due gruppi, quindi, hanno unito le proprie forze per presentare un fronte comune e mostrare una posizione ferma contro l’Ue.
L’eurocommissario all’Ambiente Stavros Dimas ha dichiarato che i produttori d’auto rischiano sanzioni se non rispetteranno le nuove regole. Precisando inoltre che le case automobilistiche europee producono tipi di auto molto diversi, in grado di rispettare le nuove norme.

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martedì 18 settembre 2007

Nuovo record per il petrolio: toccata in Asia quota 81,24 dollari



Nuovo record per il prezzo del petrolio. Il Wti sul circuito elettronico a New York e sulle piazze asiatiche ha superato anche quota 81 dollari al barile. Il greggio ha toccato il massimo a 81,24 dollari.


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Lo stadio di Manchester City a energia eolica

La squadra del Manchester City ha provvisto il proprio stadio di una turbina eolica che andrà a coprire la maggior parte del fabbisogno energetico. Alta 85 metri, ha una capacità di 2 MW e generazione di 4,1 milioni di kWh, l'equivalente fabbisogno energetico di 1.248 abitazioni e l'equivalente risparmio di quasi 3600 tonnellate di CO2. Gli eventuali surplus di produzione di energia saranno immessi nella rete di distribuzione. Inoltre sono stati realizzati sistemi di riduzione e di riciclaggio dei rifiuti, introdotti veicoli elettrici nella zona e potenziati i trasporti pubblici e l'uso della bicicletta per raggiungere lo stadio. Per mense e bar verranno acquistati prodotti locali con imballaggi ridotti al minimo. Altri progetti, inoltre, prevedono l'installazione di sistemi di raccolta delle acque piovane per i servizi igienici e per innaffiare il prato e le altre aree verdi della zona. Un eco-progetto che segue altri esempi già messi in pratica. A cominciare era stato il mondiale ecologico di Germania 2006 quando, per la prima volta, la Fifa ha cercato di ridurre l'impatto ambientale e di compensarlo con degli investimenti a favore dell'ecologia nei Paesi meno sviluppati. Per questo il progetto Green goal ha raccolto e investito, durante i mondiali, almeno 1,2 milioni in progetti di prevenzione climatica in Sud Africa, Paese che ospiterà i Mondiali del 2010, e in India. La Fifa si e' impegnata a partecipare per 400.000 euro, mentre la Federcalcio tedesca (DFB) investirà 500.000 euro in una centrale moderna a gas biologico - produzione di energia elettrica attraverso il letame - in India, nella regione del Tamil Nadu. Questo impianto permetterà, così, di ridurre 30.000 tonnellate di gas dannosi.
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lunedì 17 settembre 2007

Il passaggio di Nordovest ormai e' libero dai ghiacci in barca a vela

È stato per secoli il mito e l’incubo di ogni esploratore dei mari, fin da quanto nel 1497 John Cabot tentò invano di affrontarlo. Violato 100 anni fa da Roald Amundsen, il celebre Passaggio a Nord-Ovest nell’Artico era rimasto nel XX secolo una sfida quasi impossibile. Ma negli ultimi anni la situazione è cambiata: un’impresa appena conclusa da un americano, ha dimostrato che lo scioglimento dei ghiacci sta rendendo il Passaggio una passeggiata. Roger Swanson, un ex allevatore di maiali del Minnesota diventato avventuriero dei mari, a 76 anni e al terzo tentativo è riuscito su un ’ketch’ a vela di 17 metri ad attraversare il Passaggio dall’Atlantico al Pacifico. Rispetto ai precedenti del 1994 e del 2005, quando la sua imbarcazione era rimasta intrappolata, Swanson ha trovato una realtà completamente diversa. "Non c’era praticamente ghiaccio, è stato un viaggio bellissimo e senza problemi", ha raccontato al Wall Street Journal.
Lo scioglimento dell’Artico sta creando una situazione fino a poco tempo fa impensabile nei mari canadesi a nord del Circolo polare artico. Gli scienziati prevedono che entro il 2020 il Passaggio possa diventare sicuro per le rotte commerciali. Secondo Mark Serreze, ricercatore del National Snow and Ice Data Center americano, dal 1979 il ghiaccio artico si è ridotto in media di 98.000 km quadrati l’anno. "Ciò che osserviamo in questo 2007 - ha affermato lo scienziato - è senza precedenti: è la prima volta che il Passaggio è rimasto interamente libero dai ghiacci". Dal 1906, quando Amundsen completò dopo tre anni la sua impresa, sono state solo 110 le imbarcazioni che hanno completato con successo l’attraversamento del Passaggio. Di queste, 80 erano rompighiaccio o grandi navi commerciali e solo 30 erano piccole imbarcazioni private. Ma adesso nei piccoli porti canadesi lungo la rotta di Amundsen, come Cambridge Bay o Resolute, stanno arrivando da tutto il mondo yacht di avventurieri pronti a sfidare quello che sembrava un corridoio marino impossibile da percorrere. "Mi sento un pò un impostore, fino a ora non ho avuto alcun problema", ha raccontato al Wsj James Allison, un britannico la cui barca è all’ancora a Cambridge Bay, in attesa di completare il Passaggio e diventare il primo inglese a riuscire nell’ impresa.
Il passaggio a nord-ovest è il soggetto di una disputa territoriale tra Canada e Stati Uniti. Gli Usa lo considerano acque internazionali, mentre il Canada le considera proprie acque territoriali. Nell’estate del 2000, diverse navi si avvantaggiarono della sottile copertura di ghiaccio estiva sul Mare Glaciale Artico per compiere l’attraversamento. Se il passaggio a nord ovest era una rotta navale mitologica tra gli Usa e la Russia esisteva invece un’autentico percorso terrestre da cui i primi esseri umani giunsero sul continente americano. Durante le ere glaciali e il pleistocene l’attuale stretto di Bering (largo appena 85 chilometri con una profondità massima di 50 metri) non esisteva e l’Alaska era unita all’Asia da una sottile lingua di terra chiamata Beringia.
Qui

L'ultima prova del riscaldamento globale e' la "completa navigabilita'" del "passaggio a nord ovest'. Lo scioglimento dei ghiacci a un livello mai raggiunto prima con una calo del 25%, pari a un milione di chilometri quadrati in un solo anno, ha aperto la rotta più diretta tra Pacifico e l'Atlantico attraverso le acque canadesi. Lo ha annunciato l'Agenzia Spaziale Europea che sul suo sito web ha pubblicato una foto satellitare che mostra le acque solitamente bloccate ora completamente sgombre. "L'area coperta dai ghiacci si e' ridotta a appena tre milioni di chilometri quadrati, un milione in meno rispetto ai precedenti minimi registrati nel 2005 e il 2006", ha spiegato Leif Toudal Pedersen dell'agenzia spaziale danese, aggiungendo che "il calo e' stati pari a 100.000 chilometri quadri all'anno in media negli ultimi dieci anni ma quest'anno se ne sono persi un milione". Il precedente record negativo, toccato nel 2005, era di 4 milioni di chilometri quadrati. Le ultime rilevazioni fanno sembrare addirittura ottimistiche le stime del Comitato Onu sul clima (Ipcc) che prevede lo scioglimento completo della calotta polare nel 2070.
Qui
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domenica 16 settembre 2007

Prove riuscite per generare energia dal vento di alta quota


Grande successo della prima giornata (lunedì 10 settembre) di volo "legalizzato" (emesso NOTAM dall'ENAV) del KiteGen (mobileGen), in totale assenza di vento siamo arrivati a produrre energia elettrica con potenze fino a 5 kW, ad una altezza di oltre 500 metri e i cavi allungati a quasi 800 metri.

(Massimo Ippolito)

Per ulteriori informazioni vedere label KiteWindGenerator

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sabato 15 settembre 2007

Petrolio: tocca nuovo record di 80,36 dollari a New York


Nuovo record a New York del petrolio sul mercato Usa. Il greggio ha toccato ieri il livello massimo di 80,36 dollari al barile.

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L'auto ad inquinamento zero sarà elettrica, idrogeno: il sogno sfumato


Da LEGGO di Giovedì 13 Settembre 2007
Indietro tutta: tornano a farsi vedere le vetture elettriche
Idrogeno, il sogno sfumato
Ancora una volta, ci avevano preso in giro. Per carità, in buonafede. Alla fine del secolo scorso (solo pochi anni fa), tecnici e ingegneri giuravano che nel 2004, o al massimo nel 2005, le prime auto ad idrogeno sarebbero uscite dalle fabbriche. Che bello, il "tubo di scarico" avrebbe emesso nell'aria solo vapore acqueo. Oggi i più ottimisti parlano di 2020. Cosa accadrà fino ad allora? Bisognerà accontentarsi di ridurre le emissioni di anidride carbonica continuando ai lavorare sull'evolusione dei propulsori attuali. Proprio ieri a Francaforte, Sergio Marchionne, l'uomo che ha rilanciato la Fiat e attualmente guida l'associazione dei costruttori europei, ha spiegato cosa pensa l'industria. "Per portare le emissioni di CO2 dagli attuali 140 a 120 grammi al chilometro serve tempo, i nuovi limiti verranno stabiliti nel 2009, poi saranno necessari altri 6 o 7 anni". Facendo quattro conti dovremmo attendere almeno fino al 2015. Marchionne ha anche spiegato che forzature di tipo legislativo spingerebbero i costruttori a delocalizzare, cioè ad andare a produrre nei paesi in via di sviluppo per recuperare il forte aumento dei costi. Da questo quadro emerge che l'auto a idrogeno, se non è morta, è in agonia. È morta anche l'auto ecologica, poiché tutte le vetture devono essere ecologiche, rispettare l'ambiente, consumare meno ed inquinare meno. I costruttori continueranno a lavorare sugli eterni motori a combustione interna, al massimo a benzina e a gasolio affiancheranno il metano e i biocarburanti. Ma renderanno questi motori sempre più piccoli ed efficienti e, prima o poi, tutti diventeranno ibridi, cioè saranno in grado di recuperare energia. Proprio il motore ibrido ha rivitalizzato l'auto elettrica: le batterie accumulano più energia, i propulsori ne consumano di meno e l'autonomia sale. Sarà solo una sensazione ma, dopo la lotta al CO2, l'auto ad inquinamento zero sarà elettrica e non ad idrogeno.

(nell'immagine: il cinquino elettrico a Torino)
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venerdì 14 settembre 2007

Guida delle minicar (elettriche e non) ai sedicenni

Più rigore sulle minicar, nuove regole sulla guida accompagnata per i minorenni, più risorse per i controlli e la guida in stato di ebbrezza. Sono queste le novità contenute nel testo del disegno di legge sulla sicurezza stradale licenziato ieri dalla commissione lavori pubblici del senato. Le modifiche, approvate a larga maggioranza, introducono alcune novità sulle minicar, la guida accompagnata per i minorenni. La prima modifica riguarda la guida accompagnata dei sedicenni: essa non viene preclusa ma la sua regolamentazione viene prevista attraverso un ddl di delega che sarà emesso dal governo. Per aumentare poi gli standard di sicurezza dei quadricicli leggeri, meglio conosciuti come minicar, si è chiesto di armonizzarne l'uso secondo le direttive europee sulle patenti, equiparando così questi mezzi ai motocicli e innalzandone quindi la guida a 16 anni.

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giovedì 13 settembre 2007

Petrolio: WTI tocca nuovo record a 80,20


Nuova impennata delle quotazioni del greggio nel pomeriggio. Il petrolio ha toccato un nuovo record a 80,20 dollari al barile.
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Atri 50 bus elettrici a Roma.

Largo all'elettrico. Fra un anno nel centro storico cominceranno a circolare minibus a batteria di nuova generazione, in grado di viaggiare tutto il giorno senza effettuare la ricarica e capaci di trasportare fino a 40 persone, di cui 30 sedute, rispetto alle 21 delle attuali 50 vetture. "Un modello del genere - sottolinea l´assessore alla Mobilità di Roma - adesso non esiste e Roma farà ancora una volta da apripista". La gara verrà bandita da Atac spa all'inizio di ottobre per un totale di 100 nuovi minibus elettrici, 50 dei quali già finanziati con 12 milioni di euro della Regione. L'aggiudicazione avverrà entro l'anno. "Già ora, con i suoi 50 minibus a batteria - spiega il presidente di Atac Spa - Roma ha la flotta elettrica più estesa d´Europa. Al termine della fornitura dei nuovi 100 mezzi, nella capitale circoleranno 150 minivetture ecologiche, che saranno impiegate non più soltanto nel centro storico, ma anche nelle ztl di recente istituzione". "L'obiettivo - riprende l'assessore Calamante - è avvicinarsi progressivamente al cosiddetto sogno dell'Atac, cioè un trasporto pubblico interamente elettrico nel centro storico (il 3% autobus elettrici) ".
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mercoledì 12 settembre 2007

Petrolio a nuovo top 78,23 dollari


Il petrolio Wti ha chiuso la seduta a New York a 78,23 dollari al barile, segnando un nuovo record, in rialzo di 74 centesimi.


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Gas: siamo a rischio freddo e buio, peggio del 2005


Siamo ancora a rischio di rimanere al freddo e al buio". Siamo ancora piu' fragili di due anni fa". A lanciare l'allarme black-out e' l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti. Due anni fa il sistema energetico italiano ha corso rischi di approvvigionamento a causa della crisi russo-ucraina.Lo scorso anno, ha spiegato l'ad di Enel durante un seminario sull'energia dei deputati dell'Ulivo, "ci siamo salvati ma non so se potremo salvarci quest'anno. Siamo ancora piu' fragili di due anni fa perché aumentano i consumi e perché si sono ridotti gli stoccaggi.



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lunedì 10 settembre 2007

Torino: il cinquino EuroZEV ad Autoeco


Ecco in anteprima alcune foto scattate da Fabrizio Argonauta (che ringraziamo) ad Autoeco all'Oval del Lingotto di Torino, prima rassegna dell'automotive ecologico.

Nei prossimi giorni gli approfondimenti.

Vedere intanto i post precedenti:
Il cinquino elettrico di EuroZEV a Autoeco

E la 'label' :
500 convertita

Il nuovo sito web:
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domenica 9 settembre 2007

BBC annulla maratona tv cambiamenti climatici

Particolarmente curiose queste affermazioni e interpretazioni:
"... che questo tipo di iniziative non rientrano fra i compiti della tv pubblica."
"....mantenere un'equidistanza tra i criminali e le loro vittime".

Nuova bufera sulla Bbc, attaccata dagli ambientalisti e dall'opposizione per aver annullato dal palinsesto una maratona televisiva sui cambiamenti climatici.'Planet Relief', un programma di un'intera giornata dedicato agli effetti del riscaldamento globale, sarebbe dovuto andare in onda all'inizio del 2008 ma e' stato bloccato su richiesta di Peter Barron, direttore di Newsnight, programma di approndimento dell'emittente.I dirigenti della Bbc hanno giustificato il ripensamento con il fatto che questo tipo di iniziative non rientrano fra i compiti della tv pubblica. Secondo l'Independent, la decisione della Bbc e' arrivata dopo un intenso dibattito su come la tv avrebbe dovuto affrontare il tema dei cambiamenti climatici, sempre piu' politicizzato in Gran Bretagna.Chris Huhne, portavoce dei liberaldemocratici per l'Ambiente, sull'effetto serra c'e' un tale consenso tra gli scienziati che accusare la Bbc di fare campagna per denunciarlo e' come suggerire che l'emittente debba "mantenere un'equidistanze tra i criminali e le loro vittime". Per le organizzazioni ambientaliste si e' ceduto alle pressioni dei pochi "scettici" che ancora negano l'emergenza dei cambiamenti climatici.Non e' la prima volta che il tema dell'effetto serra scatena una polemica per le tv d'Oltremanica. Nel marzo scorso, Channel 4 ha mandato in onda un documentario che definiva il riscaldamento globale "una grande bufala" e teorizzava che gli scienziati facessero allarmismo solo per ottenere fondi pubblici per finanziare le loro ricerche.


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sabato 8 settembre 2007

Petrolio a 76,71 dollari al barile



Il prezzo del petrolio chiude la settimana a New York a 76,71 dollari al barile e torna ad insidiare il record storico di 78,77 dollari toccato lo scorso


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Troppe emissioni Co2 nelle auto europee

I produttori europei di automobili non si stanno dando da fare abbastanza per tagliare le emissioni di co2 dei loro prodotti," restando quindi lontani dall'obiettivo di 140 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso da raggiungere a fine 2008. Lo scrive il Financial Times, riportando l'analisi di "Transport and environment", associazione con base a Bruxelles. Nel 2006 le emissioni delle nuove auto europee sono calate in media solo dello 0,2%, la minor diminuzione annuale mai registrata. In Spagna e Austria, poi, sono addirittura aumentate. A giudizio di "Transport and environment" la tendenza dei produttori di auto europei rimane quella di costruire macchine sempre più pesanti "che tendono a emettere di più e a uccidere più pedoni".

Da 'la Repubblica' del 6 Settembre 2007

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venerdì 7 settembre 2007

La "cinquecento elettrica" .... ma....

Comunicato stampa La "cinquecento" elettrica. .. Ma non l'ha fatta fiat!
Una Cinquecento del 1970 è stata trasformata con successo a motore elettrico da un gruppo di ricercatori di ASPO Italia (Firenze), risolvendo i problemi di inquinamento in città e proponendo una via, assolutamente praticabile da subito, per ridurre emissioni di CC>2 e consumo energetico.
Vieni a vedere il Cinquino blu elettrico a TORINO, Piazza Castello
(Parking di fronte Galleria Subalpina) VENERDÌ 7 SETTEMBRE 2007 alle ore 17,30
con luca mercalli (SMI/Nimbus) insieme all'equipe ASPO
seguirà presentazione e aperitivo "Auto Elettrica - Una soluzione ai problemi di clima e petrolio? "
alle ore 19,30 - Salone AUTOECO, Ovai Lingotto
• Che cos'è? Una FIAT 500 F del 1970 trasformata con motore elettrico e batterie ai Litio-polimeri
• Quanti km fa con un "pieno" di elettricità? Con 10 kWh stoccati nelle batterie (equivalenti a 1 litro di benzina) fa 100 km e raggiunge 100 km/h
• In quanto tempo si ricaricano le batterie? Ricarica completa in 5 ore, possibili ricariche brevi.
• Perdono efficienza nel tempo? Se correttamente utilizzate, durano almeno 200.000 km
• Sono pericolose? No Sono tossiche? No Si possono riciclare? Sì
• I veicoli elettrici sono a emissioni zero?
Dipende come viene prodotta l'elettricità! Se in futuro ognuno di noi potrà ricaricare le batterie con l'energia di pannelli fotovoltaici installati sul proprio tetto, o con una centralina idroelettrica o eolica, sarà a emissioni zero. L'auto elettrica si presta perfettamente alla generazione elettrica distribuita che viene indicata come il futuro del sistema energetico mondiale. Attualmente in Italia l'elettricità è prodotta in gran parte con un mix di fonti fossili che tuttavia producono meno emissioni rispetto alla combustione di un motore d'auto, grazie alla maggiore efficienza delle centrali.
• Confronto rendimento finale medio della filiera energetica italiana "dal pozzo alle ruote" (data 100 la fonte energetica primaria all'origine, quanto ne resta alle ruote)
Auto a benzina 17 % Auto a gasolio 22% Ibrido Diesel 26%
Auto a idrogeno prodotto da reforming del metano 18%
Auto a idrogeno prodotto da elettrolisi 10%
Auto elettrica con batterie moderne (Litio polimeri) 36%
• Le auto elettriche consumano la metà dell'energia rispetto alle auto a benzina/gasolio
• Un km fatto con auto elettriche costa tre volte meno che con le auto benzina/gasolio
• L'auto elettrica ha bisogno di pochissima manutenzione (può fare 1 milione di km)
• Le auto a benzina/gasolio invece di essere rottamate possono essere facilmente "elettrificate"
• Se il 10% dei 30 milioni di veicoli privati a combustione interna circolanti in Italia fosse elettrico si risparmierebbe un milione di tonnellate di petrolio (mezzo miliardo di euro) e si creerebbero 20.000 nuovi posti di lavoro...
Nella città della FIAT e di Galileo Ferraris che nel 1885 inventò il motore elettrico asincrono, questa semplice proposta vuole suggerire che si può dare una svolta alla mobilità pubblica e privata. Ma servono coraggio imprenditoriale e un pò ' di lungimiranza... (intanto ci stanno pensando i giapponesi!)


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giovedì 6 settembre 2007

Ecorally. Dal Vaticano a Rimini in auto elettriche e con carburanti alternativi

Una gara di regolarità e consumo solo per veicoli puliti a cui tutti possono partecipare. Partirà domenica 23 settembre, da Piazza San Pietro alle 12,30, dopo la benedizione del Santo Padre, per arrivare in serata sul lungomare di Rimini, passando dal Monte Titano nella Repubblica di San Marino, il 2° Ecorally internazionale (http://www.ecorally.org/), manifestazione automobilistica di consumo e regolarità, riservata ai veicoli alimentati con carburanti ecologici (nota ME- i carburanti non sono mai ecologici) . Le auto, i furgoni e le moto partecipanti saranno normali mezzi in circolazione nelle nostre strade, omologati, collaudati e in regola con tutte le normative internazionali, ma che avranno come caratteristica vincolante quella di utilizzare un carburante pulito. Quindi via libera ai veicoli elettrici e quelli ibridi, al Gpl, al metano, all'idrogeno, ai bio-carburanti, ecc. Sarà sufficiente che sia accertata la maggiore sostenibilità ambientale rispetto alla benzina o al gasolio e che siano veicoli regolarmente targati.
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mercoledì 5 settembre 2007

Il cinquino elettrico di EuroZEV a Autoeco


Aprirà venerdì prossimo all'Oval del Lingotto di Torino Autoeco, prima rassegna dell'automotive ecologico: previsti sessanta espositori, ripartiti in 45 stand, per una superficie complessiva di 7000 metri quadrati.
In un'area del padiglione, inoltre, la società Environment Park effettuerà dimostrazioni con Hysyrider (nella foto) , gli scooter a idrogeno realizzati in collaborazione con l'Istituto di arte applicata e design - lo Iaad - e Idea Institute. La Vectrix, invece, presenterà il suo maxi scooter elettrico, con autonomia di 5 ore di guida in città (pari a 110 km alle velocità di 40 km/h), mentre il Centro Ricerche Fiat esporrà la gamma completa dei propri veicoli "alternativi", elettrici, a metano e multifuel. Infine, la Brc di Cheraco (Torino) proporrà un sistema innovativo per la conversione dell'alimentazione dei motori a metano in after- market.
Intenso anche il programma degli incontri e delle tavole rotonde. Tra gli interventi previsti spiccano quelli di Nicola De Ruggiero, assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, del professor Pietro Appendino, preside della Facoltà d'Ingegneria dell'autoveicolo di Torino, di Alberto Wey, scienziato americano che opera nel campo del miglioramento dell'efficienza dei motori.
Il climatologo Luca Mercalli (presidente associazione italiana per lo studio di meteorologia, Ninbus, http://www.nimbus.it/ , nota di M.E) conosciuto anche per le sue apparizioni televisive, parlerà di auto elettriche e problemi ambientali, mentre Mario Tozzi, ricercatore del Cnr e divulgatore scientifico, tratterà i temi della mobilità sostenibile, così come Massimo Ippolito (Kite Wind Genarator, http://www.kitewindgenerator.com/, nota di M.E.) e Leonardo Libero ("Energia dal Sole" http://www.energiadalsole.it/, nota di M.E.). Infine, porteranno la loro testimonianza i partecipanti italiani alla Shell Eco-marathon 2007.
Ricordiamo che Autoeco sarà aperto da venerdì 7 settembre alle 14 a domenica 9 settembre alle 19 e che l'ingresso sarà gratuito.

martedì 4 settembre 2007

Etanolo 2. Se vogliamo ridurre le emissioni di CO2, scordiamoci l'etanolo


L'etanolo inquina il 54% in più della benzina?
Lo dice uno studio (vedi sotto) di un ingegnere biochimico con 40 anni di esperienza interpellato dalla società di consulenza intota.
Secondo questo esperto sia la benzina che l’etanolo rilasciano in atmosfera lo stesso quantitativo di anidride carbonica per ogni gallone di carburante consumato. Il problema però sorge nei motori a combustione interna delle automobili: a pari chilometraggio, serve più etanolo che benzina, perché i motori che bruciano etanolo sono meno efficienti. Questo fa sì che l’uso di etanolo comporti il 54% in più di emissioni di CO2 rispetto alla benzina.
Qui


Does Ethanol Pollute More than Gasoline?
An Expert
( si trova qui ) Reveals the Facts
By now you may have heard of the economic questions regarding using corn for ethanol production, but less attention has been paid to the environmental impact of using ethanol as an alternative to gasoline. Is ethanol more of a pollutant than gasoline? Surprisingly, the science says yes.
According to our Expert, who holds a PhD in Biochemical Engineering, a Master’s degree in Chemical Engineering, and has over 40 years experience performing biotechnology, bioengineering, and bioprocess research, both ethanol and gasoline deliver the same amount of carbon dioxide (CO2) into the atmosphere per gallon consumed. However, when compared on a per mile driven basis, burning ethanol actually produces 54% more CO2 as global warming pollutant than gasoline due to the fact that ethanol has lower fuel efficiency.
For the science buffs out there, the energy production produced by burning materials is proportional to the molecules of oxygen used. Here are the chemical formulas for the energy produced by burning octane via gasoline and by burning glucose via ethanol.


cliccare per ingrandire

What is the scientific conclusion? To reduce CO2 as a global warming pollutant, stop using ethanol as an automobile fuel substitute!


lunedì 3 settembre 2007

Etanolo 1. Auto: Rubbia, passare al più presto da benzina a etanolo

"Etanolo al posto della benzina, al più presto". Cosi' il premio Nobel Carlo Rubbia, in un'intervista al mensile 'Quattroruote', pone l'accento sull'emergenza di investire sui carburanti vegetali e esorta l'Italia a promuoverli come gia' stanno facendo altri Paesi.
"L'obiettivo che ci dobbiamo dare è ridurre del 30% la nostra dipendenza dal petrolio nei prossimi dieci anni - sostiene il premio Nobel - e questi carburanti possono essere fondamentali, perche' hanno una resa energetica alta con emissioni nocive molto contenute". Rubbia, che ha fatto parte di due commissioni a livello europeo per lo sviluppo dell'idrogeno, non crede ad applicazioni concrete nel breve periodo e critica severamente l'industria dell'auto, perché "non si e' riusciti a produrre auto più leggere e meno assetate di benzina e questa è una responsabilità delle Case".

domenica 2 settembre 2007

L'insostenibile leggerezza dell'idrogeno (2)

Il Dott. Claudio Della Volpe, Physical Chemistry Researcher dell'Università di Trento, Dept. of Materials Engineering and Industrial Technologies, Polymers and Composites Laboratory, ci conforta di un suo commento in merito la notizia: " Il borano di ammonio si ottiene da boroidruro e da un sale di ammonio; si tratta quindi di sfruttare il potenziale di accumulo di idrogeno nell'ammoniaca; il boroidruro costa una quantita' di energia e di soldi enorme e lo stesso per l'ammoniaca per la quale ci vogliono centinaia o migliaia di m3 di metano ogni ton; e quindi questa e' la solita bufala dal punto di vista energetico e dei materiali; non conviene; niente petrolio niente ammoniaca; quanto alla disponibilita' del prodotto: esisteva anche prima forse a purezze inferiori; non so dell'uso nella II guerra mondiale, ma non mi stupirei che fosse stato gia' adottato per emergenze militari; dal nostro punto di vista non ha alcun senso se non per applicazioni in cui il costo economico ed energetico non sia determinante, ossia militari ed emergenze; per il resto e' una pura cavolata qualcosa che puo' giusto interessare l'esercito americano noto per fare quasi solo le cose piu' folli inutili e dannose all'umanita' ."
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sabato 1 settembre 2007

L'insostenibile leggerezza dell'idrogeno

Come al solito. Si spaccia per invenzione e innovazione, quello che è conosciuto da decenni. Meta? Finanziamenti alla ricerca. Sarebbero investimenti gettati alle ortiche eccetto che per gli 'scienziati del Pacific Northwest Laboratory . Vediamo chi si fa avanti in Italia.


Con 'idrogeno in pillole' auto piu' ecologiche


ROMA - Potrebbero curare l'aria malata delle citta' le 'pillole di idrogeno ' messe a punto dai ricercatori americani del Pacific Northwest Laboratory di Richland, nello stato di Washington. Secondo lo studio presentato al congresso della Societa' Chimica Americana, potranno essere usate per alimentare le auto del futuro senza i problemi di sicurezza legati ai metodi di stoccaggio 'tradizionali'. Il segreto delle pillole e' l'utilizzo di borano di ammonio, un composto chimico, per 'catturare' l'idrogeno e renderlo disponibile. Gli scienziati ne hanno realizzato delle pastiglie, del peso di settantacinque milligrammi e di circa un centimetro di diametro, in grado di catturare e rilasciare lentamente fino a 1,8 litri di idrogeno. ''Con questo nuovo metodo - spiega Dave Heldebrant - abbiamo fatto un passo in avanti verso lo sviluppo di un metodo di stoccaggio sicuro dell'idrogeno''. Secondo gli scienziati, questo tipo di combustibile occuperebbe meno spazio e sarebbe piu' leggero di quelli utilizzati oggi nelle auto all'idrogeno, che in piu' presentano il problema della pericolosita' dovuta alla presenza di gas sotto pressione. Il prossimo passo della ricerca sara' capire come manipolare il rilascio dell'idrogeno variando temperatura e quantita' di pillole immesse nel motore. ''Una volta esaurito il gas - continua Heldebrandt - il borano di ammonio puo' essere rigenerato facilmente per via chimica in modo da essere riutilizzato''.


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