Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


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martedì 21 gennaio 2020

Toyota Motor Europe incrementa le vendite grazie alle auto ibride


Il marchio Toyota supera per la prima volta 1 milione di vendite dal 2008 soprattutto grazie alle auto ibride che rappresentano il 52% delle vendite totali e il 63% nell'Europa occidentale.

Col comunicato stampa di qualche giorno fa la Toyota Motor Europe fa sapere che le vendite del 2019 ammontano a 1.089.422 unità dove Lexus ha registrato un incremento del + 5,2% rispetto al 2018. La quota di mercato totale del gruppo è salita al 5,3%, in un mercato europeo stabile anno dopo anno. Con oltre 550.000 veicoli elettrici ibridi venduti, che rappresentano il 52% del mix totale, Toyota e Lexus offrono un totale di 20 modelli ibridi, la più ampia gamma di veicoli elettrici full hybrid nel settore.

Un totale di sette nuovi modelli lanciati nel 2019 in entrambi i marchi hanno fornito un ulteriore slancio per la crescita di anno in anno. Con le vendite di 1.002.216 veicoli, Toyota ha venduto per la prima volta oltre un milione di veicoli dal 2008, con una crescita del 4,5% rispetto al 2018. Nel segmento C centrale, Toyota ha lanciato tutte le nuove versioni di Corolla Hatchback e Touring Sports, disponibili sia in 1.8L - 122 hp e 2.0L - propulsori ibridi da 180 CV e ibrido esteso alla nuova Corolla Berlina per la prima volta. Il lancio del nuovo RAV4 è stato ben accolto dai clienti con una domanda che attualmente supera l'offerta. Altri nuovi lanci includevano l'introduzione di una versione ibrida di Camry nell'Europa occidentale e il ritorno di GR Supra.

Le vendite totali di Lexus sono aumentate del 14,5% nel 2019 raggiungendo un record di 87.206 veicoli, registrando una crescita per il sesto anno consecutivo raddoppiando le vendite dal 2013. La crescita continua nel 2019 è stata favorita dal lancio della nuova Lexus UX, un crossover compatto premium, il nuovo Berlina Lexus ES e una Lexus RX aggiornata. Il mix Lexus nell'Europa occidentale è ora quasi esclusivamente ibrido con un mix del 96% e il 67% in tutta Europa.


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martedì 11 giugno 2019

La Toyota si converte all'auto elettrica pura? E con quali batterie?




La Toyota la consideriamo la casa automobilistica regina per quanto riguarda le auto ibride pioniera con la Prius di una tecnologia che ha avuto ed ha ancora molto successo in tutto il mondo nella transizione (lenta con l'ibrido parallelo) dalle vetture ad alimentazione tradizionali al quelle elettriche. Ebbene anche la Toyota sembra inserirsi nel contesto delle case automobilistiche impegnate nella competizione del mercato globale delle auto elettriche al 100% nell'immediato futuro. Così si evince dal comunicato congiunto che annuncia un accordo tra Toyota e Subaru per sviluppare congiuntamente una piattaforma per auto e SUV a batteria.

Riunendo le loro tecnologie reciproche, le due aziende svilupperanno di comune accordo una piattaforma BEV-dedicata  per autovetture medie e grandi dimensioni.
Le due società applicheranno le rispettive tecnologie all-wheel-drive di Subaru e le tecnologie di elettrificazione dei veicoli Toyota.
Basato sulla piattaforma BEV-dedicata le due aziende svilupperanno un SUV di segmento C in vendita sotto il marchio di ciascuna delle due società.

Ulteriori dettagli si leggono in un articolo su Cars.Co.Za, in aggiunta al comunicato stampa, in cui Toyota afferma che il primo dei suoi dieci nuovi veicoli alimentati a batteria, sarà lanciato nel 2020. L'ambizione è quella di raggiungere un totale di 5,5 milioni di veicoli elettrificati di vendite  entro il 2025,  in sostanza la metà degli attuali volumi globali di Toyota.

Questi numeri anticipati da Toyota sono molto più ambizioso di quelli originariamente previsti quando l'obiettivo di 5,5 milioni di vendite era stato delineato per il 2030, ma che ora è stato anticipato di cinque anni, al 2025 sia pur comprendendo anche gli ibridi nella sua classificazione dei veicoli elettrificati.

Quali batterie alimenteranno questa futura flotta Toyota? La data della rivelazione di quali batterie saranno utilizzate verranno con la sponsorizzazione dei Giochi Olimpici giapponesi.  Toyota dice che rivelerà la tecnologia delle batterie a stato solido di nuova generazione nel corso del terzo trimestre di quest'anno. L'aspettativa è che queste nuove batterie allo stato solido di Toyota saranno utilizzate nei veicoli della flotta alle Olimpiadi giapponesi.



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venerdì 25 gennaio 2019

L'auto elettrica Honda in un mercato europeo costituito da auto elettriche per i due terzi entro il 2025


Honda conferma la presentazione in prima mondiale del nuovo prototipo di veicolo elettrico al  Salone di Ginevra 2019 considerando che due terzi delle vendite in Europa entro il 2025  sarà di auto a trazione elettrica.

Il nuovo veicolo elettrico della Honda è stato sviluppato con particolare attenzione alla funzionalità  attraverso un design pulito, semplice e unico. 

L'immagine a fianco mette in evidenza un chiaro legame con Urban EV Concept  inizialmente mostrato dalla Honda già al Salone di Francoforte 2017 . 

Fonte: hondanews.eu

Comunque la Honda aveva già cominciato a lavorare intorno alle auto elettriche sin dal 2012 come testimonia questo nostro vecchio post ed evidentemente solo adesso i tempi sono maturi per cominciare seriamente a mettere in vendita un prodotto industriale. La strada è segnata, sempre più veicoli elettrici nel futuro della mobilità planetaria.

Altre due immagini da cnet.com/






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martedì 28 agosto 2018

Un impianto di produzione di idrogeno da 10 MW a Fukushima


Un comunicato stampa della Asahi Kasei,  (Asahi Kasei Corporation è un'industria giapponese, fondata nel maggio del 1931, produce prodotti a base di ammoniaca, acido nitrico, e altri prodotti chimici) dichiara di avere ricevuto un ordine da Toshiba Energy Systems & Solutions Corp. per la realizzazione di un sistema per l'elettrolisi dell'acqua, il più grande al mondo in una singola unità dalla potenza, 10 MW, per produrre a idrogeno a Fukushima nell'impianto di  Research Namie, Futaba,  Fukushima, Giappone.

Lo sviluppo del sistema di elettrolisi dell'acqua su larga scala ad alta efficienza energetica e con una reattività eccezionale è stato ottenuto sulla base di tecnologia dell'elettrolisi dei cloruri alcalini, di cui Asahi Kasei è leader mondiale, grazie anche al sostegno della giapponenese New Energy and Industrial Technology Development Organization (NEDO) . 


Toshiba Energy Systems & Solutions, che ha effettuato l'ordine per il sistema di elettrolisi di Asahi Kasei, è stato commissionato da NEDO per implementare un progetto di energia rinnovabile con  idrogeno. Integrato con un impianto di generazione di energia solare su larga scala che produrrà l'energia elettrica per il sistema di elettrolisi, con questo formerà una parte fondamentale del  campo di ricerca sull'idrogeno a Fukushima  previsto per iniziare i test di prova nell'autunno del 2019 e messa in funzione operativa nell'estate del 2020.

Il sistema di elettrolisi alcalina di Asahi Kasei è un esempio di tecnologia per convertire l'energia rinnovabile pulota in idrogeno che dovrebbe essere ampiamente utilizzato in futuro per applicazioni nel settore dei trasporti e industriali come un sostituto del combustibile fossile. Secondo i partecipanti al progetto il mercato è destinato a crescere in modo significativo con il passaggio verso una società a basse emissioni di carbonio.

Immagini dal sito NEDO





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venerdì 24 agosto 2018

La lenta agonia dei motori diesel, la Subaru lo termina in GB

Il titolo di un articolo di ieri 23 Agosto del quotidiano britannico l'Express leggibile online è perentorio: Death of diesel - Major carmaker ditches diesel engines from its model line-up in the UK. ovvero 'La morte del diesel - La nota casa automobilistica abbandona i motori diesel dalla sua gamma di modelli nel Regno Unito'. La casa automobilistica in questione è la Subaru, giapponese, ha annunciato che abbandonerà i motori diesel dalla sua gamma di modelli dal Regno Unito in vista dei nuovi standard sulle emissioni del sistema di prova per veicoli leggeri armonizzati a livello mondiale (WLTP). Dal 1 ° settembre entreranno in vigore i nuovi standard WLTP che renderanno più difficile per le auto soddisfare gli standard sulle emissioni che ha come obiettivo di colmare il divario tra i test di laboratorio dell'auto e i dati sulle emissioni reali.

Di conseguenza, la casa automobilistica ha deciso di smettere di vendere nuovi motori diesel, riferisce Autocar, comprendendo le vecchie auto equipaggiati con tali motori. Tutti i riferimenti al diesel boxer da 2,0 litri  sono stati rimossi anche per il sito Web della casa automobilistica. 

Quindi i nuovi standard di inquinamento, quelli reali, sono incompatibili con il motore diesel secondo Subaru. E' chiaro il concetto?




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martedì 15 maggio 2018

Nissan, Mitsubishi , Renault, BMW e VW scelgono le batterie cinesi

Per garantirsi l'ingresso bel mercato globale dei veicoli elettrici, compreso quello cinese, la Nissan Motor ha deciso di utilizzare le batterie agli ioni di litio  della Catl, Contemporary Amperex Technology Ltd., in primis per garantire alla nuova berlina Sylphy Zero Emission electric (in foto) di percorrere 338 chilometri a ricarica.
Così dice il quotidiano online Nikkei in un articolo dell'11 Maggio.

Sylphy è uno dei 20 veicoli che Nossan Motor intende elettrificare per vendere soprattutto in Cina nei prossimi cinque anni, il primo  veicolo elettrico Nissan prodotto in serie.

CATL punta a produrre una quantità di batterie equivalente a 30 GWh (gigawattora) entro la fine del 2019, portandola a 50 GWh entro il 2020 partendo dai 23 GWh del 2017.
Il business delle batterie per automobili della CATL è aumentato vertiginosamente dalla nascita dell'azienda avvenuta nel 2011, anche grazie al sostegno del governo cinese. Le vendite sono aumentate del 34% a 19.9 miliardi di yuan (2,5 miliardi di Euro) per l'anno solare appena chiuso, mentre l'utile netto è cresciuto del 31% a 3,9 miliardi di yuan (515 milioni di Euro) diventando l'azienda un attore a livello mondiale in grado di rivaleggiare con Panasonic nel settore delle batterie per autoveicoli.
Anche Renault prevede di utilizzare batterie CATL per la versione elettrica della sua monovolume compatta Kangoo attualmente in fase di sviluppo. CATL già fornisce queste case automobilistiche europee come BMW e Volkswagen e spera di sfruttare l'affare Renault per consolidare ulteriormente la sua presenza in Europa.

Come si vede l'Italia è sempre in prima fila ....



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giovedì 10 maggio 2018

Il Governo giapponese finanzia la ricerca sulle batterie

Un articolo, comparso sul sito di Nikkei Asian Review online all'inizio della settimana in corso, annuncia l'attivazione di un sostanzioso finanziamento per lo sviluppo le batterie agli ioni di litio allo stato solido coinvolgendo sia produttori di batterie sia costruttori automotive quali Panasonic e Toyota Motor.

Il Ministero dell'Economia del Giappone, del Commercio e dell'Industria elargiranno 1,6 miliardi di ¥, pari a 12,3 milioni di € in finanziamenti per Lithium Ion Battery Technology and Evaluation Center, ovvero Libtec, un ente di ricerca i cui membri includono Asahi Kasei e Toray Industries. A cui si sono aggiunti Toyota Motor, Nissan Motor, Honda Motor, Panasonic e il produttore di batterie GS Yuasa .

Gli obiettivi principali del programma includono il miglioramento delle prestazioni delle batterie e stabilire nuovi criteri di sicurezza per le batterie.

Libtec intende sviluppare una batteria allo stato solido per raddoppiare la percorrenza dei veicoli elettrici cioè 800 km entro il 2030 rispetto all'attuale di 400 km e una fase intermedia di 550 km entro il 2025.

Le aziende giapponesi avevano conquistato il 70% del mercato globale delle batterie nel settore automobilistico nel 2013, sfidate dalla Cina e Corea del Sud. Successivamente le aziende cinesi hanno ampliato la loro quota globale fino al 26% nel 2016 partendo da solo il 3% gel 2013. Nello stesso periodo, la quota di produttori giapponesi si era ridotta al 41%.





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lunedì 7 maggio 2018

Nissan dice basta alle auto diesel in Europa dal 2022 e sì alle elettriche

Secondo informazioni che vengono da fonti che hanno preso visione di un dossier interno Nissan, anticipate dall'agenzia Kyodo, la casa giapponese si appresta a porre uno stop alla produzione in Europa di autovetture con motori diesel per concentrarsi solo sulle auto elettriche. Questa decisione sembra essere stata presa a seguito delle direttive europee a tutela dell'ambiente. Anche l'altra casa nipponica Toyota aveva scelto recentemente di non immettere sul mercato nuovi modelli di auto a gasolio, mentre la Subaru era stata più drastica eliminando le auto diesel non solo in Europa ma anche in Australia. Nessun portavoce di Nissan è stato possibile raggiungere per un commento

Secondo un'altra fonte, l'emittente pubblica nazionale Apan NHK, Nissan dovrebbe sospendere la vendita di diesel in Europa come parte del suo obiettivo di vendere un milione di veicoli elettrici all'anno entro il 2022..

La decisione della casa nipponica è frutto delle recenti direttive europee sulle politiche ambientali. Tra gli altri costruttori di auto nipponici anche Toyota non prevede l'introduzione di nuovi modelli diesel, esclusi i camion, mentre la Subaru ha deciso l'uscita dal mercato delle auto a gasolio a partire dal 2020 non solo in Europa ma anche in Australia . 

A tal fine la Nissan sta aumentando i programmi di collaborazione con i partner Renault e Mitsubishi in vari progetti di ricerca e stile guardando ancora più avanti, infatti nel 2025 intende raggiungere l'obiettivo di vendere in Europa almeno il 50% di auto elettriche.






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giovedì 26 aprile 2018

La prima auto elettrica Nissan costruita in Cina per i clienti cinesi

Nissan ha presentato ieri a Pechino la Nissan Sylphy a zero emission, la prima auto elettrica costruita in Cina per i consumatori cinesi, spaziosa e confortevole.
La percorrenza a ricarica è di 338 chilometri secondo gli standard cinesi ufficiali di omologazione. Come si diceva è il primo veicolo elettrico 'cinese' di una lunga serie tant'è che la Nissan ha l'intenzione di realizzarne 20 per il mercato cinese, tutti elettrificati, programmati per i prossimi cinque anni.
La nuova vettura è il risultato di più di 70 anni di ricerca e sviluppo di veicoli elettrici a Nissan, e più di 25 anni di ricerca specifica sulle batterie. Già più di 320.000 Nissan Leaf clienti a livello globale sono a testimonianza della forza e della competenza della casa giapponese.
Costruito sulla stessa piattaforma della Nissan Leaf – l'auto elettrica più venduta al mondo – la Sylphy Zero Emission eredita le tecnologie di base del Leaf, offrendo la stabilità e l'affidabilità di un interasse full-size. La piattaforma EV permette di collocare la batteria sotto i sedili. Questo si traduce in una cabina confortevole e spaziosa con spazio sufficiente per per le gambe, sedute ergonomiche multistrato con opzioni di riscaldamento aumenta ulteriormente il comfort. Una funzione di connettività consente l'audio e il video del veicolo da telecomandare da un telefono cellulare. La Nissan Sylphy Zero Emission sarà in vendita alla fine del 2018. Ulteriori informazioni saranno disponibili successivamente, incluse le opzioni di assistenza e finanziamento.

Fonte : comunicatodella Nissan

Il video della presentazione

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Noi, in Italia restiamo a guardare.


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venerdì 13 aprile 2018

In Giappone le colonnine dell'elettrico sorpassano i distributori di carburante

In Giappone le colonnine per ricaricare l’auto elettrica o ibrida sono in numero maggiore rispetto ai distributori di benzina. Il Giappone è il paese che tra i primi e nel mondo per aver abbracciato il mercato crescente dell’automobilismo senza combustibili fossili.

In particolare, il numero dei punti di ricarica a disposizione per fare il cosiddetto pieno di energia per le vettura elettriche ha superato il numero dei tradizionali distributori di benzina: ci sono oltre 40mila punti di ricarica elettrica contro poco più di 31mila pompe di carburante. Una non esclude l’altra, ma sempre più stazioni di servizio stanno convertendo il punto vendita oppure aggiungendo le famigerate colonnine.

Alcuni criticano la poca profondità della statistica: sono stati contati i punti di ricarica privata o solo quelli “pubblici”? Sono state contate tutte le pompe di benzina a disposizione o solamente i distributori? Tuttavia non si può negare che il traguardo dei 40mila punti ricarica è molto buono e fa capire quanto il Giappone sia interessato a dotarsi di un’infrastruttura capillare e efficientissima.

In Giappone le case automobilistiche hanno abbracciato il mondo dell’elettrico e dell’ibrido da tempo. Toyota, Honda, Nissan e Mitsubishi sono in prima linea, con tanti modelli ibridi (benzina più batteria), auto a idrogeno, e soprattutto auto full electric. Nissan, in particolare, ha dalla sua parte il modello Leaf che in loco è un grande successo. Anche Honda e Toyota però non vogliono essere da meno.

Il governo giapponese ha inoltre fatto una scelta decisa a favore dell’elettrico: la politica è di costruire una fitta rete di punti di ricarica veloci, quelli che rimettono in sesto la batteria in 30 minuti – lungo tutte le principali strade del Paese. Attualmente si è già oltre 3 mila colonnine di questo tipo.

Inoltre c’è all’orizzonte una novità: l’azienda giapponese Hi-Corp sta sviluppando una tecnologia di ricarica wireless, con la quale si potrà ricaricare la batteria anche a distanza, sia spostandosi sia con la vettura parcheggiata.

Fonte: Gestoricarburanti

Interessante è il fatto che un sito specialistico che riguarda i gestori di carburante si sia interessato ai punti di ricarica per auto elettriche pubblicando l'articolo sopra riportato ma devo dire che la cosa non è così tanto strana o fuori dell'usuale come può apparire a prima vista. Mi ricordo che già intorno al 2005 fui contattato da un paio di aziende petrolifere che distribuivano carburanti in aree autostradali per verificare la possibilità di aggiungere colonnine di ricariche accanto alle pompe di carburanti e all'inizio degli anni 2000 anche alcuni singoli gestori di stazioni di servizio situate a Firenze erano interessati a fare lo stesso per proprio conto. Le due iniziative non andarono a buon fine per varie ragioni contingenti e economicamente poco sostenibili a quei tempi, ma comunque dimostra che l'evoluzione della specie pieno benzina e energia elettrica è in atto da un più tempo di quanto si possa pensare anche in Italia (ma qui da noi tutto è molto più difficile da farsi soprattutto per colpa di poca lungimiranza politica e imprenditoriale).





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mercoledì 28 marzo 2018

Il primo stabilimento per riutilizzare e riciclare le batterie dei veicoli elettrici sarà in Giappone

Il comunicato stampa che troviamo sul sito della Nissan afferma che lo stabilimento 4R di Namie, in Giappone, si specializzerà nella riutilizzazione e riciclaggio di batterie da veicoli elettrici.

AMIE, Giappone (26 marzo 2018) - Il primo impianto giapponese specializzato nel riutilizzo e nel riciclaggio di batterie agli ioni di litio dei veicoli elettrici è pronto per la crescente domanda di auto elettriche. La nuova fabbrica, nella città di Namie, nel Giappone orientale , sarà gestito da 4R Energy Corporation, una joint venture tra Nissan e Sumitomo Corporation. Il numero di auto elettriche sulla strada sta aumentando rapidamente per ragioni ambientali, incluso il cambiamento climatico, che pesano sulle preoccupazioni degli automobilisti di tutto il mondo. Si prevede che la disponibilità di batterie agli ioni di litio usate aumenterà significativamente nel prossimo futuro, poiché gli acquirenti della prima generazione di auto elettriche quando vorranno sostituire i loro veicoli.

Si prevede che il riciclo e la riconversione di tali batterie abbiano un impatto sostanziale sull'industria delle batterie, influenzando la domanda di nuovi materiali per le batterie e sull'ambiente e sulla società nel suo complesso. Nel 2010 Nissan e Sumitomo Corporation hanno deciso di concentrarsi sul riutilizzo efficace di batterie per auto elettriche, a tal fine 4R ha acquisito preziose competenze. L'azienda ha sviluppato un sistema che misura rapidamente le prestazioni delle batterie usate e prevede di applicare questa tecnologia innovativa alle batterie raccolte da tutto il Giappone nello stabilimento Namie. L'impianto fungerà da centro globale per lo sviluppo e la produzione. Le batterie riciclate e riconvertite in fabbrica saranno utilizzate per offrire la prima batteria riconfigurabile scambiabile nel mondo per veicoli elettrici e saranno utilizzate anche in sistemi di stoccaggio su larga scala e carrelli elevatori elettrici. L'impianto è la prima nuova fabbrica di Namie da quando la città è stata devastata dal terremoto e dallo tsunami del Giappone del marzo 2011 e dovrebbe contribuire a rivitalizzare l'economia locale.

In qualità di leader nelle tecnologie a emissioni zero, Nissan cerca di realizzare una società basata sulla mobilità sostenibile sviluppando e commercializzando veicoli elettrici e promuovendone l'uso a livello globale. Sumitomo Corporation crede fermamente nell'impatto positivo dei veicoli elettrici sull'ambiente globale e sta contribuendo all'espansione del loro utilizzo in collaborazione con 4R. Gli sforzi continui dell'azienda includono la promozione del riutilizzo e del riciclaggio delle batterie usate per auto elettriche per scopi che includono lo sviluppo di sistemi di accumulo di energia stazionari.



Come vediamo i giapponesi hanno battuto sul tempo un po' tutti nel mondo, dagli statunitensi agli europei e asiatici. Per restare ancora una volta indietro, noi italiani, sul settore delle batterie, siamo in ottima compagnia, non siamo soli. Non è per questo una gran consolazione....





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giovedì 18 gennaio 2018

Il governo vietnamita firma un accordo per l'introduzione di veicoli elettrici e ibridi

Outlander PHEV
Il 15 Gennaio la Mitsubishi Motors Corporation ha firmato un protocollo d'intesa con il governo del Vietnam al fine di studiare il modo migliore per promuovere l'uso di veicoli elettrici (EV) nel paese.  
La casa automobilistica insieme alla Vietnam Industry Agency (VIA) sotto l'egida del Ministry of Industry and Trade (MOIT) condurranno uno studio congiunto per l'utilizzo di veicoli elettrici e l'attivazione di programmi di politica pubblica con incentivi che dovranno sostenere l'adozione accelerata della nuova tecnologia automobilistica.

Commentando il protocollo d'intesa, Tran Anh Tuan, il Ministro dell'Industria e del Commercio ha dichiarato: "Siamo lieti di firmare il memorandum d'intesa con Mitsubishi Motors come partner importante. Questo studio congiunto è un traguardo molto importante per promuovere la transizione verso una economia a basso contenuto di carbonio."

Kozo Shiraji, vice presidente esecutivo di Mitsubishi Motors, ha aggiunto che sono molto lieti di essere stati scelti per lavorare con il governo vietnamita per l'utilizzo di sistemi di autotrazione più puliti e condividere l'esperienza pionieristica dei in veicoli elettrici della casa ed esplorare come la politica del governo possa essere in grado di supportare l'adozione di questa tecnologia. Questa importante iniziativa dimostra il loro forte impegno nell'accelerare l'adozione di tecnologie automobilistiche sostenibili in tutti i mercati in rapido sviluppo come nel Vietnam apportando un significativo contributo alla conservazione ambientale del Vietnam. 

Vietnam è alla ricerca di modi per ridurre le emissioni di CO 2  e per avere aria più pulita nelle città. Mitsubishi Motors sta valutando un altro studio congiunto in altre città in Vietnam con al centro i loro veicoli elettrici come un banco di prova per le politiche di coscienza ambientale ricordando che già nel lontano 1994 la casa automobilistica entrò per prima in Vietnam con l'impegno dello sviluppo del mercato automobilistico nazionale, e questo protocollo d'intesa rappresenta l'ultima pietra miliare importante.

Mitsubishi Motors, che è leader mondiale dei veicoli elettrici ibridi plug-in, continua a lavorare per espandere l'uso di veicoli elettrici in tutta l'area ASEAN (Association of South-East Asian Nations, ovvero Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico), e sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. 

Tratto dal comunicato stampa Mitsubishi Motors



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domenica 7 gennaio 2018

Una casa automobilistica ha detto basta con il motore diesel!

Il comunicato stampa della Toyota Roma del 03 Gennaio 2018
RIVOLUZIONE TOYOTA: DA GENNAIO 2018 LA GAMMA PASSENGER CAR E’ DIESEL FREE. CONTINUA IL PERCORSO DI ELETTRIFICAZIONE DEL GRUPPO TOYOTA.
Fedele all’impegno di diventare il brand della mobilità completamente sostenibile, in grado di migliorare la vita di tutti, Toyota annuncia oggi una grande novità: a partire dal primo gennaio 2018, tutta la gamma passenger car è diventata completamente Diesel Free.

Ad Aygo, C-HR e Prius family, da oggi si aggiungono anche Yaris, Auris e RAV4, modelli su cui non saranno più disponibili motorizzazioni diesel. L’obiettivo è quello di ridurre notevolmente l’impatto di polveri sottili ed NOx sull’ecosistema del paese e sulla salute delle persone. Inoltre tutti i modelli citati, (ad eccezione al momento di Aygo) saranno disponibili in versione ibrida in grado di abbattere consumi ed emissioni ed assicurare migliore qualità dell’aria.

Questa importante decisione conferma la volontà di Toyota di portare avanti il processo di elettrificazione delle proprie auto, alla base dell’obiettivo recentemente annunciato di arrivare a vendere entro il 2030, oltre 5,5 milioni di vetture elettrificate l’anno, incluso 1 milione di veicoli a zero emissioni (BEV, FCEV).

Questo importante risultato a medio termine, rientra nel più ampio Environmental Challenge 2050, la grande sfida Toyota che mira a ridurre l’impatto che proviene dalla produzione e circolazione delle auto, puntando alla piena sostenibilità dell’intero ciclo di vita di una vettura.

La svolta “Diesel Free” troverà spazio nelle prossime campagne di comunicazione del gruppo, a cominciare da quella in partenza il 6 gennaio dedicata alla gamma SUV Toyota.

L’anno 2017 appena terminato ha confermato risultati da record per l’ibrido, che si conferma, ancora una volta, la scelta inevitabile per un numero sempre maggiore di persone (+71% rispetto al 2016). Sono infatti 180.000 gli italiani che hanno scelto l’ibrido Toyota e Lexus (oltre il 60% del totale delle vendite del gruppo), per migliorare la qualità dell’aria, della vita ed avere garantita un’esperienza di guida senza eguali.

I risultati di vendita registrati nel 2017, vedono superare la soglia delle 89.000 vetture vendute, un volume che non si toccava dal 2008, ultimo anno prima della recessione che ha colpito il mondo intero.

Accanto alle motorizzazioni ibride, resteranno disponibili le sole unità benzina (1.0, 1.2 e 1.5) sui segmenti delle piccole e delle compatte.

Il brand Lexus, precursore della strategia Full Hybrid in Italia, conferma la propria strategia 100% Self Charging Hybrid, puntando al consolidamento dei risultati ed alla crescita delle vendite nel biennio 2018-2019. Il 2017 si è chiuso anche per Lexus con il risultato di oltre 4000 unità vendute, record assoluto di vendite annue in Italia.

Restano esclusi dalle strategie appena indicate soltanto i veicoli fuoristrada e commerciali: Hilux, Land Cruiser, Proace e Proace Verso.


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giovedì 14 dicembre 2017

Toyota Motor, Panasonic e chi altri per lo sviluppo di battery pack standardizzati? E con chi per le auto elettriche pure?

Una collaborazione tra la Toyota Motor, che produce auto, e Panasonic,  che produce batterie, potrebbe essere estesa ad altre aziende del  settore automotive per standardizzare le batterie, facendo aumentare i numeri nella realizzazione di battery pack inducendo così una contrazione dei costi. Questo secondo un articolo che si può leggere online di Asia Nikkei

Alla coalizione potrebbero partecipare la controllata Daihatsu Motor e un socio di capitale come la Mazda Motor ed altre case automobilistiche come la Honda Motor che potrebbe essere invitata a contribuire alla realizzazione di uno standard riguardante le batterie. 

La Toyota storicamente si è impegnata di più nello sviluppo e nella commercializzazione di auto ibride e veicoli a celle a combustibile a idrogeno in Giappone e meno, quasi nulla. nelle le auto elettriche pure, considerandole costose e afflitte dal problema della batteria che permetteva un range a corto raggio. I concorrenti statunitensi, europei e cinesi la pensano in modo diverso dimostrando il loro impegno nella produzione di auto elettriche pure il che comporta un forte ritardo della Toyota in questo ambito. Un recupero potrebbe avvenire con l'accordo firmato il mese scorso, novembre, con la  Suzuki Motor acquistando e vendendo con il proprio nome una parte dei veicoli elettrici che Suzuki Motor costruirà in India dal 2020 o giù di lì. La Toyota sta anche esaminando la possibilità di una produzione di auto elettriche sviluppate da due partner cinesi in una sorta di  joint venture.







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giovedì 11 agosto 2016

Nissan cessa la produzione di batterie per auto elettriche

Questi sono rumors ( Nikkei e Reuters ) che girano da un po' di tempo. Il disimpegno della casa costruttrice nipponica scturirebbe soprattutto dal fatto che la sua elettrica al 100% Leaf, pur essendo il modello elettrico più venduto al mondo con 250.000 esemplari, ultimamente sta misurandosi con una riduzione delle vendite, comportando un conseguente aumento del prezzo del pacco batterie.

Automaticamente, calando le vendite, la Nissan insieme alla sua consociata NEC sono state costrette a rivedere i prezzi al rialzo e questo ha portato il produttore automotive a rivedere i suoi piani di investimento nel settore di accumulo. Venderà la sua quota della joint venture istituita nel 2007 Nissan-Nec, Automotive Energy Supply, il 51%,  forse alla Panasonic.

Automotive Energy occupa il secondo posto del mercato mondiale delle batterie agli ioni di litio per le auto elettriche con 362.000.000 dollari di fatturato, ma evidentemente questo non è sufficiente alla Nissan per continuare il suo impegno come costruttore di batterie nè in joint venture nè da indipendente con i suoi impianti esistenti in Gran Bretagna e Stati Uniti.
Panasonic, che è anche partner dellaTesla Motors nella joint venture "Gigafactory", è di gran lunga  il più grande costruttore al mondo ed ha espresso un interesse per l'acquisto di quota di Nissan in Energy Automotive.

Pensate che in tutto il 2015 la Panasonic ha realizzato 4.452 MWh di batterie per veicoli elettrici e nel solo semestre 2016 sono già 3.088 Mwh.

Nissan avrà ripensamenti? Vedremo.





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giovedì 12 maggio 2016

Più colonnine di ricarica che pompe di benzina. Indovinate dove

La notizia è ufficiale ed è una news Ansa, Sono oltre 40 mila stazioni per i veicoli elettrici di cui 6.469. sono a ricarica rapida., contro le 34/35 mila stazioni di servizio tradizionali. Ottima notizia.

Se cerchiamo altre informazioni sul web, per esempio su The Guardian, scopriamo che in soli 3 anni le colonnine di ricarica sono aumentate dell' 800%. Altri numeri distinguono  i punti di ricarica negli Stati Uniti dove sono solo 9 mila i charger che scompaiono sotto la montagna di 114,500 pompe di benzina.




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giovedì 24 marzo 2016

L'auto elettrica senza batterie verrà dal Giappone?

Un gruppo di ricercatori della Toyohashi University of Technology, venerdì scorso ha presentato un prototipo di veicolo elettrico che riceve l'alimentazione in modalità wireless da un sistema di trasmissione di potenza sepolto sotto il manto stradale. L'auto elettrica monoposto risulta essere un prototipo modificato sulla base della vettura realizzata dalla Toyota, la Com.  Presentata ai media sulla pista di prova di  Toyohashi, nella Prefettura di Aichi, ha raggiunto una velocità media di 10 km orari al giro. La Com 'normale' è solitamente alimentato da un pacco batteria di 120 kg con accumulatori al piombo-acido, rimosso per l'occasione dal team guidato dal professor Takashi Ohira, per installare al suo posto un circuito raddrizzatore.

Il prototipo viene alimentato da una coppia di elettrodi inserite all'interno delle due ruote anteriori e  nastri di acciaio  nascosti sotto la superficie la pista. La trasmissione di potenza tra i nastri d'acciaio e gli elettrodi si ottiene utilizzando una corrente di spostamento ad alta frequenza, che viene convertita in una corrente di alimentazione del motore dal circuito raddrizzatore. Una corrente 5 kW alla frequenza di 13,56 megahertz.

Secondo Ohira, che dirige il centro di ricerca dell'università per i veicoli del futuro, questo test ha ottenuto un buon successo soprattutto per avere dimostrato che un veicolo elettrico con equipaggio può funzionare senza disporre di una batteria a bordo. Il team continuerà a lavorare per migliorare le prestazioni di guida, l'efficienza e la sicurezza della trasmissione di potenza.  "Vogliamo iniziare a condurre prove su strada entro il 2022", ha detto Ohira, aggiungendo che il team spera di collaborare con gli operatori delle autostradale per abilitare tali test. (Fonte: Asian Review, Nikkei)

Non si parla di efficienza nè del costo di infrastrutture adatte per trasportare energia attraverso i famosi nastri di acciaio nascosti sotto la superficie stradale, particolari che, di primo acchito, ci fanno prevedere un futuro possibile tecnologicamente ma poco probabile in pratica.



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