Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


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mercoledì 17 ottobre 2012

Dalla percezione del vuoto al dramma dei veicoli commerciali italiani, dell'auto italiana ed europea

... i veicoli commerciali sono direttamente collegati con l'andamento dell'economia, delle merci che devono essere trasportate, e sono un indicatore della percezione ....

In 9 mesi persi oltre 45.000 veicoli commerciali (-34,3%)

Il comunicato stampa dell'UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) è esplicito quando scrive che continua ad essere drammatica la situazione del mercato dei veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t) che nel mese di settembre – nonostante il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, che registrò a sua volta una flessione del 12% - ha evidenziato l'ennesimo calo dell'anno (-26,4%) e appena 8.607 veicoli immatricolati, rispetto agli 11.687 del settembre 2011.
Dalla stima elaborata dal Centro Studi UNRAE emerge che nei primi 9 mesi dell'anno siamo ancora sotto le 90.000 unità immatricolate (87.067 per l'esattezza), con una riduzione rispetto all'anno precedente del 34,3%. La scomposizione per trimestri, inoltre, evidenzia che nei primi 3 mesi dell'anno la flessione è stata del 36,4%, nel secondo trimestre del 36,8%, a cui fa seguito un terzo trimestre che – sempre a causa dell'effetto confronto con un periodo che già evidenziava consistenti flessioni – ha chiuso in calo del 26,8%.

Il nostro grafico preparato con i dati forniti dall'UNRAE è più che eloquente.


Ancora più 'drammatico' se evidenziamo le percentuali di caduta del mercato mese/mese.

Cliccare sui grafici per ingrandire

E' chiaro che i veicoli commerciali sono direttamente collegati con l'andamento dell'economia, delle merci che devono essere trasportate, e sono un indicatore della percezione degli operatori sul mercato se sia in crescita se sia stabile o non abbia scampo, in un futuro tangibile e non lontanissimo nel tempo. La percezione è l'ultima delle tre opzioni ipotizzate, pessimismo assoluto. Lo abbiamo visto anche concretizzarsi nei post precedenti qui in particolare.

Questo in Italia. Ma quale è la situazione in Europa. Accontentiamoci di spulciare i dati europei pubblicati dall'ACEA, l'Associazione dei costruttori europei, sull'andamento delle immatricolazioni delle auto in Europa. Il disastro italiano lo abbiamo già visto in un altro post,  -25,7%.

 A settembre sono da crisi profonda anche i numeri nelle altre nazioni europee, Spagna con -36,8%, Francia  con -18% e addirittura anche  la Germania non si salva dall'essere col piede sull'orlo del baratro con un sorprendente -10,9%, mentre è  controtendenza, fra i maggiori mercati, solo la Gran Bretagna con un +8,2 %


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mercoledì 24 marzo 2010

Per l'auto, respirazione bocca a bocca o retrofit elettrico?

Quello che si legge è tutto un pianto e un lamento.

Un dato che emerge da uno studio di CarNext, società specializzata nella vendita di auto usate provenienti dalle flotte in noleggio a lungo termine, è piuttosto preoccupante. Nel 2009 in Italia sono state vendute 131 auto usate per ogni 100 auto nuove immatricolate e comincia male il 2010. A febbraio i trasferimenti di proprietà sono stati 366.341 con un calo del 7,33% sullo stesso mese del 2009. Il bilancio dei primi due mesi chiude invece con 695.712 trasferimenti e un calo dell'8,98%. Questi dati evidenziano un trend ancora più negativo se si considera che il confronto si fa con il 2009. Nel gennaio dello scorso anno i trasferimenti di proprietà' accusarono infatti un calo del 17,24% e in febbraio un calo del 14,04%. Il rapporto di 131 vetture usate ogni 100 nuove è molto più basso di quello che si registra negli altri paesi a motorizzazione avanzata. Infatti nel 2009, secondo Icpd (un’organizzazione internazionale di ricerca specializzata nell’automotive), il rapporto corrispondente è stato pari a 241 nel Regno Unito, a 231 in Francia e a 160 in Germania.

Il mercato auto è stato lasciato allo stato brado. In mancanza di incentivi, le case automobilistiche sono costrette a trovare escamotage per conquistare il consumatore: promozioni, ecoincentivi fai da te, sconti rottamazione.
Quale è la causa di questa crisi dell'auto? Secondo qualcuno la colpa deve essere attribuita alla tassazione che ostacola lo sfruttamento razionale dell’auto. Bizzarra come spiegazione.


Un ostacolo vero esiste, lo conosciamo bene noi che da anni (www.eurozev.org) cerchiamo di ritagliare uno spazio alla conversione delle auto endotermiche in elettriche. Ce lo concederanno, magnanimamente, questo spazio o moriremo tutti girandoci i pollici guardando gli altri paesi che si muovono con l'elettrico?

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martedì 6 ottobre 2009

Credetemi! Non sono né masochista né sadico ...

... se riprendo il discorso iniziato col mio post del 2 Ottobre scorso. Non è che voglio mettere a confronto ciò che programma la Francia con ciò che fa l'Italia (nulla) per il piacere di procurare dolore a me che scrivo e Voi che leggete. Mi metto nella posizione di un indifferente cronista di fronte ad una cruda realtà. Non solleciterò pizzicotti per svegliare Pisolo de Pisoli e i fratellini appisolati, e perché dovrei farlo? Tanto sono indaffarati a non fare nulla da qualche altra parte, tanto vale che continuino a non fare nulla la' dove sono!

Ecco quale è il programma francese in 14 bei punti.












Piano Nazionale per lo sviluppo di veicoli puliti


Il ministero dello Sviluppo Sostenibile ha presentato il Giovedi 1 ° ottobre, un piano nazionale con 14 azioni concrete per favorire lo sviluppo di auto elettriche e PHEVs.



1- Lancement en 2010 des démonstrateurs d’infrastructures de charge
2- Intégrer les véhicules décarbonés dans les nouvelles solutions de mobilité
3- Créer une filière batterie
4- Achat de véhicules électriques massif d’ici 2015 par les entreprises et l’administration
5- Confirmation du super-bonus de 5 000 euros pour l’achat de véhicules jusqu’en 2012
6- Une prise standard pour charger son véhicule
7- Des prises dans les nouveaux immeubles


8- Dans les copropriétés, la création d’un « droit à la prise »
9. Des prises pour recharger son véhicule au travail et dans les infrastructures publiques
10- Normaliser une prise unique au niveau européen
11- Les communes seront soutenues pour déployer les infrastructures de recharge publique
12- Organiser le déploiement opérationnel du réseau
13- Assurer une production d’énergie non fossile pour les véhicules décarbonés
14- Donner une seconde vie à la batterie et à ses éléments

Fonte: developpement-durable.gouv.fr

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A questo punto vale la pena di rileggersi il vecchio post - qui -

(mi è venuto un leggero mal di fegato... chissà come mai!)

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giovedì 29 gennaio 2009

Retrofit: il ricorso alla UE

Il 5 settembre u.s. è partita la prima lettera all'indirizzo del commissario della comunità europea contro la posizione dominante delle case automobilistiche che negano la trasformazione di auto tradizionali in auto elettriche configurandosi in tal modo una posizione dominante da parte di gruppi industriali automotive. Contemporaneamente il ricorso si rivolge anche allo stato italiano che, unico al mondo, nega la possibilità del retrofit/conversione elettrica. La lettera è stata preparata e inviata dall'ingegner Silvano Robur che tutti voi già conoscete per i suoi interventi nel nostro Blog MondoElettrico.
Chi vuole può inviare il ricorso (e lo stralcio insieme!) al commissario europeo per RACCOMANDATA.

I due documenti si possono trovare qui:

1- RICORSO

2- STRALCIO

Importante: chiediamo a tutti coloro che aderiranno all'iniziativa di comunicarci in forma anonima o nominativa ( qui mail ) dell'avvenuta spedizione in maniera tale da tener conto del numero e fare le opportune valutazioni in futuro.


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lunedì 3 novembre 2008

Il ricorso alla UE va avanti

Ecco una ulteriore risposta dell'ufficiale competente a Bruxelles che ha in preso incarico di trattare l'argomento che interessa a noi: rendere possibile anche in Italia la sostituzione del motore endotermico in elettrico su un veicolo già circolante.




















Cliccare per ingrandire

Vedere la prima comunicazione qui: Conversione e Retrofit. Buone Notizie: il commissario EU risponde.

Altre informazioni nell'etichetta 500 convertita
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martedì 9 settembre 2008

Retrofit: il ricorso alla UE

Venerdì della scorsa settimana è partita la prima lettera all'indirizzo del commissario della comunità europea contro la posizione dominante delle case automobilistiche che negano la trasformazione di auto tradizionali in auto elettriche configurandosi in tal modo una posizione dominante da parte di gruppi industriali automotive. Contemporaneamente il ricorso si rivolge anche allo stato italiano che, unico al mondo, nega la possibilità del retrofit/conversione elettrica. La lettera è stata preparata e inviata dall'ingegner Silvano Robur che tutti voi già conoscete per i suoi interventi nel nostro Blog MondoElettrico.
Qui il testo della lettera e lo stralcio normativo. Chi vuole può inviare il ricorso (e lo stralcio, mi raccomando!) al commissario europeo.

I due documenti si possono trovare qui:

1- RICORSO

2- STRALCIO

Importante: chiediamo a tutti coloro che aderiranno all'iniziativa di comunicarci in forma anonima o nominativa ( qui mail ) dell'avvenuta spedizione in maniera tale da tener conto del numero e fare le opportune valutazioni in futuro.

In bocca al lupo.

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At European Commission,
European Commisioner For Competition
Neelie Kroes
B – 1049 Brusseles
BELGIUM

Lettera Raccomandata A.R.

Oggetto : Ricorso contro lo Stato Italiano per ostacolo normativo alla libera concorrenza.

Preg.mo Sig. Commissario,

nel voler convertire un autoveicolo a combustione interna in autoveicolo elettrico non inquinante la normativa italiana disciplina tale trasformazione al rilascio di un nullaosta da parte della casa costruttrice del veicolo stesso.

Tale previsione, contenuta nell'articolo 236, comma secondo, D.P.R. 495/1992, reca testualmente l'obbligo di chiedere il nullaosta alla casa costruttrice per chiunque voglia modificare un veicolo da combustione interna, di concezione antiquata ed inquinante, a veicolo con motore elettrico, di concezione moderna, ad emissione zero.

L'assunto normativo reca in sé una grave discriminazione per posizione dominante prodotta dalle case automobilistiche a danno della libera iniziativa economica di chi volesse procedere liberamente alla conversione di auto mediante l'utilizzo di componentistica omologata per la realizzazione di un veicolo non inquinante.

Infatti tale assunto non si applica, stranamente, a chi volesse trasformare l'alimentazione della vettura a combustione interna, ad esempio, installando un impianto di alimentazione a metano o GPL.

Basta un diniego della casa costruttrice affinché la conversione non possa avvenire.

Di fatto questo impedimento normativo esiste solo in Italia : in nessun paese europea esiste una normativa che difende la posizione dominante delle case automobilistiche conferendo loro un potere di veto sulla richiesta di trasformazione dell’auto limitando le potenzialità di sviluppo del mercato.

Ma vi è di più.

La lodevole iniziativa, qualora venisse accolta, permetterebbe di convertire a prezzi ragionevoli vecchie automobili dalla carrozzeria ancora integra in veicoli elettrici ad emissione nulla con batteria al litio dalle notevoli caratteristiche tecniche capaci di infondere valori in velocità ed autonomie paragonabili ai modelli tradizionali.

Ciò riportato in costituita premessa,

si chiede

all'Ill.mo Sig. Commissario, nel voler raccogliere il presente reclamo :

- di condannare lo Stato Italiano per l’assunzione di tale pratica.


- nell’abrogare l'art.236 del D.P.R. 495/1992, od in alternativa, di voler far prescrivere la libera trasformazione di veicoli endotermici in veicoli elettrici senza alcuna formalità ostativa, esattamente con le stesse procedure esistenti nella normativa italiana per l'installazione di un impianto a metano o GPL.

Allegati : stralcio normativo.

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Modifica delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione e aggiornamento della carta di circolazione.
(art.236, D.P.R. 495/1992)
1. Ogni modifica alle caratteristiche costruttive o funzionali, tra quelle indicate nell’appendice V al presente titolo ed individuate con decreto del Ministero dei trasporti e della navigazione - Direzione generale della M.C.T.C., o che determini la trasformazione o la sostituzione del telaio, comporta la visita e prova del veicolo interessato presso l’ufficio della Direzione generale della M.C.T.C. competente in relazione alla sede della ditta che ha proceduto alla modifica. Quando quest’ultima è effettuata da più ditte, senza che per ogni stadio dei lavori eseguiti venga richiesto il rilascio di un certificato di approvazione, l’ufficio della Direzione generale della M.C.T.C. competente per la visita e prova è quello nel cui territorio di competenza ha sede la ditta che ha operato l’ultimo intervento in materia. In tale caso la certificazione dei lavori deve essere costituita dal complesso di tutte le certificazioni, ciascuna redatta dalla ditta di volta in volta interessata dai diversi stadi, con firma del legale rappresentante autenticata nei modi di legge.

2. Ogni modifica riguardante uno dei seguenti elementi:
a) la massa complessiva massima;
b) la massa massima rimorchiabile;
c) le masse massime sugli assi;
d) il numero di assi;
e) gli interassi;
I) le carreggiate;
g) gli sbalzi;
h) il telaio anche se realizzato con una struttura portante o equivalente;
i) l’impianto frenante o i suoi elementi costitutivi;
l) la potenza massima del motore;
m) il collegamento del motore alla struttura del veicolo
è subordinata al rilascio, da parte della cosa costruttrice del veicolo, di apposito nulla osta, salvo diverse o ulteriori prescrizioni della casa stessa. Qualora tale rilascio non avvenga per motivi diversi da quelli di ordine tecnico concernenti la possibilità di esecuzione della modifica, il nulla osta può essere sostituito da una relazione tecnica, firmata da persona a ciò abilitata, che attesti la possibilità d’esecuzione della modifica in questione. In tale caso deve essere eseguita una visita e prova presso l’ufficio della Direzione generale della M.C.T.C. competente in base alla sede della ditta esecutrice dei lavori, al fine di accertare quanto attestato dalla relazione predetta, prima che venga eseguita la modifica richiesta.
3. L’aggiornamento dei dati interessati dalla modifica viene eseguito dall’ufficio provinciale della Direzione generale della M,C,T.C. cui sia esibito il certificato d’approvazione definitivo della modifica eseguita, oppure dall’ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C. che ha proceduto all’ultima visita e prova con esito favorevole, Tale aggiornamento ha luogo mediante l’emissione di un duplicato della carta di circolazione, i cui dati vanno variati o integrati conseguentemente alla modifica approvata.
4. La Direzione generale della M.C.T.C. definisce le competenze dei propri uffici periferici, tenuto anche conto della necessità di distribuzione dei carichi di lavoro e delle possibilità operative degli uffici stessi, nonché delle particolari collocazioni territoriali delle ditte costruttrici o trasformatrici.

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