Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 31 gennaio 2007

Città inquinate 9: Blocco del traffico, giovedì 1° febbraio, anche a Modena

Giovedì 1 febbraio scatterà il blocco della circolazione per i veicoli a motore nell'area urbana di Modena, all'interno del solito perimetro interessato dai provvedimenti di limitazione del traffico. In base alle modalità stabilite dall'accordo regionale sulla qualità dell'aria, nella mattinata di martedì sono state prese in esame le previsioni di Arpa sulla concentrazioni di polveri sottili. Non si attendono miglioramenti rilevanti e di conseguenza non sussistono le condizioni per andare alla revoca del blocco. Potranno circolare soli i veicoli compresi nelle deroghe previste. Tra queste, le principali riguardano i alcuni tipi di mezzi. Via libera alle auto con più di tre persone a bordo ed ai veicoli elettrici e a gas. Ricordiamo infine che nel giovedì del blocco si potranno utilizzare i mezzi pubblici al costo di un euro per un biglietto valido tutto il giorno e senza limiti di percorrenza.

Qui
.

martedì 30 gennaio 2007

Un volantino a Firenze : comitato euro 0

Vittoria !
IL T.A.R. CI DA RAGIONE !
Gli Euro O
possono nuovamente circolare in tutta la Toscana !
Ecco la motivazione del T.A.R. :
le auto Euro0 a benzina no Kat incidono per il 5,1%, mentre le auto diesel euro3, incidono per il 25% sulla produzione dell'inquinamento" e quindi (testuale):
" II ricorso per motivi aggiunti deve essere parzialmente accolto e il provvedimento con esso impugnato deve essere annullato (*) - limitatamente alla parte relativa alla classe di veicoli "auto e benzina no kat" (rientranti nella categoria Euro 0)"
(*) II provvedimento annullato è quello contenuto nella delibera di giunta n. 509 del 2006
Tutti i cittadini danneggiati dalle ordinanze e costretti a rottamare o trasformare a gas la propria auto possono rivolgersi al coordinamento Euro0, per richiedere i danni.
Questo vale anche per le multe.
• Riteniamo questa sentenza di enorme valore ambientale e sociale;
• la tenacia e l'onestà di intenti una volta tanto sono state riconosciute in un ambito giuridico difficilissimo:
• tantissimi cittadini che si battuti con noi e che ci hanno sostenuto possono sentirsi finalmente incoraggiati: una volta tanto non hanno prevalso le case automobilistiche!
STIAMO PREPARANDO UNA MANI FESTA AZIONE
Coordinamento Cittadino Euro0 — Firenze.

.

Eliica vs. Porsche 911

La Eliica (http://www.eliica.com/) è un prototipo di BEV (battery electric vehicle) della Keio University di Tokyo capeggiata dal Professore Hiroshi Shimizu. E' lunga 5.1 metri, ha batterie al litio (80), dieci ore per la ricarica completa, pesa 2400 kg, 4 passeggeri e 8 motori da 60kW nelle 8 ruote per un totale di 480 kW ed una velocità di 360 km/h. Nel filmato di You Tube la Eliica contro una Porsche 911.


.

lunedì 29 gennaio 2007

Clima, Blair: Per salvare la Terra ridurre le emissioni del 60 percento

Un nuovo trattato di Kyoto insieme a Usa, India e Cina. Serve un nuovo accordo di Kyoto. Il leader inglese Tony Blair lancia il suo appello dal palcoscenico di Davos. È convinto che solo con una intesa "più radicale e onnicomprensiva" si può tentare di risolvere il problema del surriscaldamento climatico; vuole che aderiscano anche le maggiori "potenze mondiali" e dunque gli Usa, la Cina e l'India. La signora Merkel, giusto l'altro giorno e sempre da Davos, aveva promesso un grande impegno europeo per ridurre le emissioni carboniche, con un taglio del 30% entro il 2020, superiore a quello annunciato da Bush (riduzione dei consumi Usa di benzina del 20% in 10 anni). Aveva aggiunto che il vecchio Continente punta "ad una azione determinata e a forti investimenti nelle tecnologie verdi", aveva ricordato che "i nostri figli rischiano di non vedere più i ghiacciai", mentre "la desertificazione minaccia l'Europa" guadagnandosi così un applauso a scena aperta. Ora Blair va anche più avanti, se possibile. Per lui, le emissioni di gas serra vanno ridotte del 60% entro il 2050, e questo "è ciò che noi in Gran Bretagna ci siamo prefissati". Ma è chiaro che senza gli Usa, India e Cina non si può fare nulla, "non avremo alcuna possibilità di successo. C 'è la convinzione diffusa che le tecnologie verdi saranno il business del futuro. Ci sono studi scientifici che dimostrano quanto salati saranno i costi futuri del surriscaldamento. E — non ultimo — c'è il pressing dell'opinione pubblica, a cui evidentemente si guarda con una certa preoccupazione. Così, a Davos, prima Merkel e ora Blair si fanno carico delle questioni ambientali, dopo la minisvolta di Bush, assai criticata perché non puntava a ridurre le emissioni ma solo i consumi di benzina, oltre tutto dopo anni passati anche a negare l'esistenza scientifica dell'effetto serra. Entrambi i leader europei pensano che il vecchio Continente possa fare da capofila perché i temi verdi entrino nell'agenda politica del G8, una volta per tutte.
Estratto da la Repubblica del 28 Gennaio 07

.

domenica 28 gennaio 2007

Chevy Volt e la Tesla su YouTube

La concept car ibrida Volt della Chevrolet sopra e la Tesla tuttoelettrica testata sul ghiaccio svedese sotto.



.


Gas, la corsa all'Artico

Lo scioglimento dei ghiacciai dell'Oceano Artico, nei prossimi decenni, potrebbe scatenare una corsa ai rifornimenti di petrolio e di gas. È la previsione degli esperti che mettono in guardia sui pericoli di un improvviso e illimitato sfruttamento delle risorse energetiche. Ricercatori e diplomatici si sono incontrati a Tromsoe (città della Norvegia settentrionale ) per discutere le sfide da fronteggiare nella regione artica poste dal il riscaldamento globale. "Entro il 2040-2050, l'Oceano Artico sarà navigabile e questo comporterà presto significativi sviluppi", ha detto un ricercatore canadese a capo del gruppo Artinect, che studia gli effetti dei cambiamenti climatici nelle aree del Nord. Gli esperti stimano che nella regione artica sia concentrato un quarto delle riserve petrolifere rimanenti, così come delle risorse di gas che non sono state ancora sfruttate.

L'articolo

.

sabato 27 gennaio 2007

Girasole, un cavallo elettrico

Dal Giappone arriva una notizia frammentaria. Duecento vetturette elettriche biposto sono state importate (dall'Italia?) per essere vendute nel mercato nazionale. Girasole, questo è il nome del quadriciclo, ha una percorrenza di 75 miglia (120 km) grazie alle batterie al litio, una velocità di 41 miglia orarie (66 km/h) . Per avvisare i pedoni della sua presenza, altrimenti assolutamente silenziosa come tutti i veicoli elettrici, emette un suono che simula una specie di clip-clip-clop degli zoccoli del cavallo che colpiscono la pavimentazione.
Costo: 18.000 dollari (13.900 euro).

.

venerdì 26 gennaio 2007

"I miei primi 15000 km", senza inquinare

Il presidente della Zero Emission Community di Varese ci racconta una vita sullo scooter elettrico. Un'esperienza pulita ed economica, che consiglia a tutti.
Il nostro lettore Federico Montoli, presidente della Zero Emission Community di Varese, vuole condividere con noi un "avvenimento" al quale tiene molto. Il suo primo scooter elettrico ha raggiunto quota 15mila km. Un traguardo importante, per farci capire che i mezzi di locomozione "alternativi" ormai non invidiano molto a quelli tradizionali. E fanno anche qualcosa in più. Ecco quindi la sua avventura raccontata, chilometro per chilometro, in questa bella lettera.

Di strada ne ho fatta parecchia da quando ho avuto miei mezzi di trasporto: bici, motorino, macchina, moto. Non mi sarei mai aspettato però di trovare così significativo il veder passare la cifra 15000 sul contachilometri del mio scooter. Con la moto avevo da poco visto una cifra inconsueta, 111111, non ne avevo ancora visti così tanti sul contachilometri di una moto. In auto, ne ho avute diverse, penso complessivamente di averne fatti più di trecentomila. Ma quei 15000, stampati lì sul mio scooter elettrico hanno un significato tutto particolare.
Percorsi senza usare una goccia di benzina, nel silenzio più assoluto se non per il tipico rumore di sottofondo del motore elettrico. Un ronzìo cullante che non sembra nemmeno provenire da un mezzo di trasporto. La velocità media è di circa 30 km orari, giusto il minimo per mantenere in equilibrio lo strano veicolo di trasporto. Può sembrare un paradosso in quest’epoca delle velocità, un punto fermo sorpassato da nugoli di sfreccianti mezzi moderni. Tanto, se c’è coda, li ripasso tutti quei bolidi costosi e strapotenti…
Non è per fare l’originale che ho scelto un mezzo così. Neanche per scelte puramente ecologiste. Ho scelto, all’inizio, quasi per gioco. Curiosità e voglia di risparmiare. L’acquisto era incentivato dagli sconti sulla rottamazione di vecchi veicoli. Avevo giusto una vecchia, malandata e stanca moto da "sacrificare". L’estremo saluto era ormai inevitabile, d’altronde, rinunciavo ad una prima per un’altra prima volta. Il mio primo mezzo elettrico. Devo essere sincero, non speravo di farne davvero così tanta di strada, pensavo mi durasse un paio di anni e poi mi sarei preso qualcosa di più bello. Ma mi ci affezionai a quello strano scooter, anche quando cominciarono i guai. La ditta costruttrice fallì, di conseguenza assistenza nulla e ricambi zero. Mi servivano le batterie e una nuova cinghia di trasmissione. Mi adattai alle esigenze e usando un po’ di fantasia recuperai il recuperabile.
Arrivai così fino a 8000 km, pensavo però di non riuscire a vedere i 10000. Invece feci anche delle signore "trasferte", addirittura fino a Lugano. Ho visto lì il mio primo salone interamente dedicato al veicolo elettrico; da casa, andata e ritorno, 100 km e spiccioli. Con una sosta di rabbocco di corrente a Mendrisio, ho raggiunto la meta senza problemi. In Svizzera infatti posso ricaricare quasi ovunque, c’è un sistema di abbonamento che dà diritto ad usufruire dell’impianto di ricarica, le cosiddette colonnine, che sono presenti un po’ ovunque sul territorio svizzero. Si paga una volta l’anno, come l’autostrada. Strana ironia, col mio mezzo potevo ricaricare all’estero quasi in ogni paese, nel mio territorio solo a casa mia.
Tornai anche l’anno seguente a quel salone, ancora in scooter, però stavolta più consapevole, non era più un sentirsi una mosca bianca. Dopo aver incontrato altri come me che credevano in queste alternative, non soffrivo più di isolamento in patria. Cominciai a stringere un legame oltre frontiera, acquisii una certa capacità di indagine, trovai altre associazioni italiane che promuovevano la mobilità alternativa come in Svizzera. Da allora continuo a contattare chiunque possa darmi informazioni su questo mondo così diverso e così affascinante. Manifestazioni come quella di Lugano ce ne sono alcune in Italia, una delle più importanti si svolge a Firenze, quest’anno si terrà il 6 e 7 maggio. Sarà importante verificare la situazione italiana, troppo ancora non è chiaro sul mondo dell’elettrico, mancano informazioni sui prodotti. Perché non esistono listini con modelli, prezzi e caratteristiche dei veicoli elettrici, come accade per quelli con motore a scoppio? Forse c’è troppa gente che ha paura di cambiare, di rischiare ad investire sul futuro? Meno male che un tempo eravamo un popolo di santi e navigatori, ora siamo solo un popolo di stanchi consumatori…
E allora se dobbiamo consumare, tanto vale che lo facciamo con un po’ di buon senso. Non vi dico di diventare degli 007 come me per scoprire le ultime novità assolute in fato di alternativo, ma di cominciare a guardare oltre le solite cose, a fare piccole ricerche.
So benissimo che le difficoltà legate ai veicoli elettrici sono ancora tante, ma ci ricordiamo quando tutti andavano in bicicletta e coi mezzi pubblici? Visto che ora ci si può permettere anche più di un mezzo in famiglia, perché non provarne almeno uno elettrico? Ricordatevi, se volete, possiamo scegliere.


L'articolo

.

giovedì 25 gennaio 2007

Gli Idrati di metano

Enormi quantità di CH4 (metano) sono immagazzinati sulla terra come idrati di metano. Queste sono miscele solide di ghiaccio e metano che sono stabili ad alte pressioni ed a temperature basse sono state trovate sotto gli oceani e negli strati più profondi del terreno nello strato di ghiaccio permanente (permafrost). Circa 10.000 Pg (10.000.000.000.000 di tonnellate) di carbonio è valutata essere immagazzinata come idrati di metano, circa il doppio della quantità di carbonio immagazzinata nei combustibili fossili convenzionali (carbone, petrolio e gas), rappresentando una enorme risorsa energetica inutilizzata. I dati dal nucleo del ghiaccio di Vostok non mostrano prove evidenti di rilascio in atmosfera del metano in grande quantità di questi idrati durante gli ultimi 400.000 anni. Tuttavia, le temperature in superficie in aumento come conseguenza del riscaldamento globale, possono fondere quantità di questi idrati di metano che scaricando metano nell'aria e quindi aumentare ulteriormente l'effetto della serra.

Nel grafico si evidenzia la progressione della quantità di metano (CH4) in atmosfera. L'origine antropica è del tutto evidente.
.

Gas serra

Il vapore acqueo assorbe la maggior parte delle lunghezze d'onda delle radiazioni infrarosse emesse dalla terra. Semplicemente, incrementando la concentrazione di vapore acqueo in atmosfera non significa avere un effetto serra paragonabile a quello che hanno altri gas in piccola quantità. I gas ad effetto serra sono più efficienti nel bloccare i raggi infrarossi di tutte le lunghezza d'onda di quanto non riesca a fare il vapore. Perciò l'impatto di un particolare gas sull'effetto serra non dipende solo dalla sua concentrazione in atmosfera, ma anche dalla sua capacità (efficienza) di intrappolare le radiazione infrarosse. Il concetto di Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP - Global Warming Potential ) è stato sviluppato per comparare l'abilità di ciascun tipo di gas ad effetto serra di intrappolare il calore in atmosfera relativamente ad un altro gas. Il biossido di carbonio CO2 (anidride carbonica) è stato scelto come gas di riferimento. La tabella che segue mostra alcuni dei più importanti gas serra, la loro concentrazione nell'anno 1750 d.c. (periodo preindustriale), nel 1998 e il loro Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP) che indica quanto chimicamente efficiente sia il gas serra per 100 anni. I dati provengono da IPCC TAR 2001 (www.cambridge.org/uk/earthsciences/climatechange/).

.

mercoledì 24 gennaio 2007

Dobbiamo fare presto, contro le lobbies del veleno

Al Gore a Nashville, in Tennessee la sua terra d'origine, parla della nuova situazione politica USA in campo energetico dopo le elezioni di medio termine avvenute in novembre. Spera che gli USA possano aderire al trattato di Kyoto e renderlo ancora più rigido, auspica un cambiamento nel sistema fiscale tassando non più il lavoro, ma l'inquinamento, specie la produzione di anidride carbonica, suggerisce di introdurre incentivi alle tecnologie pulite, aumentare gli standard di efficienza delle auto, eliminare i sussidi all'uso del carbone e del petrolio. Si dice scettico riguardo l'energia nucleare ed è convinto che le lobby del petrolio non si siano infiltrate "dentro" la Casa Bianca ma che "siano" la Casa Bianca essendo Bush e il vice Cheney facenti parte dell'industria petrolifera. Gli Stati Uniti vivono fuori della realtà, non avendo preso coscienza dei cambiamenti climatici contrariamente a tutto il mondo. Questa è una illusione che danneggerà le industrie del paese. Gore aggiunge quanto sia vergognoso e immorale che la Exxon Mobil, che è un grande inquinatore, spenda milioni di dollari in propaganda per confondere le idee dell'opinione pubblica su quello che dicono gli scienziati riguardo il riscaldamento globale. Un ultimo messaggio: Gli scienziati dicono che tra una decina d'anni arriveremo a un punto oltre al quale sarà difficile restaurare l'equilibrio dell'ecosistema. Abbiamo ancora tempo, ma dobbiamo fare presto.

Qui l'articolo
.

La Germania chiede regole vincolanti delle emissioni CO2 auto

La lotta alle emissioni di CO2, causa dei cambiamenti climatici, prosegue nella UE a fasi alterne e senza una strategia vera e definita. Il ministro dell'Ambiente tedesco ha chiesto ieri a Bruxelles leggi vincolanti per l'Unione europea per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica (CO2) per le auto, mentre prosegue la discussione su quale sia la strategia migliore per ridurre i gas serra. La Commissione europea avrebbe dovuto presentare domani alcune proposte per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica prodotte dalle auto, ma ha posticipato la presentazione di alcune settimane a causa del disaccordo su come gli obiettivi per le industrie debbano essere resi vincolanti. Un portavoce della Commissione UE ha detto oggi che il presidente della Commissione José Manuel Barroso, che ha fissato nella lotta ai cambiamenti climatici uno dei suoi obiettivi principali, ha richiesto più tempo per trovare un accordo. I produttori di auto in Europa hanno sottoscritto un accordo volontario per ridurre le emissioni di CO2, a una media industriale di 140 grammi per chilometro entro il 2008, anche se attualmente l'obiettivo sembra assai difficile da raggiungere. I colleghi asiatici invece devono raggiungere l'obiettivo entro il 2009.

.

ENERGIA, MATERIE PRIME E AMBIENTE - Firenze 10 Marzo 2007

Giornata di Studio Organizzata da ASPO-Italia (associazione per lo studio del picco del petrolio e del gas) in collaborazione con l’università di Firenze, il Comune di Firenze e Intesa Sanpaolo.
Sabato 10 Marzo 2007 Firenze, Palazzo Vecchio, Salone dei 500
Questa giornata di studio si propone di esaminare la questione della disponibilità di materie prime, energetiche in particolare, in un ottica che parte da una visione globale per arrivare a trarre delle conseguenze anche a livello locale. Il contributo degli esperti deriva in buona parte dal lavoro dell’associazione "ASPO" (Associazione per lo studio del picco del petrolio") il cui rappresentante internazionale presente al convegno sarà il dr. Ali Morteza Samsam Bakhtiari, esperto petrolifero Iraniano. Il convegno esamina sia il problema sulla base degli studi più recenti, sia possibili soluzioni all’avanguardia realizzate da ricercatori e imprenditori in Italia
Il convegno è aperto al pubblico e la partecipazione è gratuita. Tutte le conferenze sono in Italiano. Programma provvisorio, Gennaio 2007
INTRODUZIONE
Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’Ambiente
Claudio del Lungo, Assessore all’ambiente, comune di Firenze
Leonardo Dominici, Sindaco di Firenze
I PROBLEMI:
Ali Morteza Samsam Bakhtiari, ASPO-International, National Iranian Oil Company, La Situazione Petrolifera Mondiale
Ugo Bardi (Università di Firenze). Il ritorno del carbone.
Luca Mercalli (Società Meteorologica Italiana): La situazione climatica. Problemi globali e riflessi sulla situazione italiana
Luca Pardi (CNR, Pisa). La situazione demografica internazionale e italiana
LE SOLUZIONI:
Gaston Maggetto, (Vrije Universiteit Brussel) I Veicoli Elettrici come soluzione per il futuro del trasporto
Massimo Ippolito (Sequoia automation, Torino). Il "kitegen" un nuovo metodo di generazione di energia eolica
Emilio Martines (CNR Padova). Prospettive della fusione nucleare
Giuseppe Grazzini (Università di Firenze). Efficienza energetica nei trasporti e nell’edilizia
Toufic el Asmar (Università di Firenze). Energia e risorse nei paesi mediterranei: veicoli elettrici ad alimentazione solare: il progetto Europeo "RAMSES" .
Carlo Buonfrate (Intesa SanPaolo)

.

martedì 23 gennaio 2007

Segnali di Cambiamenti climatici 10: il riscaldamento del pianeta avanza più velocemente e con conseguenze più devastanti

Visto quel che è trapelato, si attende con apprensione il Quarto rapporto di valutazione (Fourth Assessment Report, AR4) dell'Intergovernmental Panel on Climate Change, l'organismo scientifico per lo studio dei cambiamenti climatici creato nel 1988 dalla Organizzazione meteorologica mondiale e dal Programma dell'Onu per l'ambiente. Costato 6 anni di lavoro, l'AR4 si è avvalso di 2.500 esperti, conta 800 autori, ha analizzato 130 paesi. Quali conseguenze avrà il 4° parto dell'Ipcc? Si spera che provochi una scossa foriera di azioni, presso i politici e i popoli. Il Telegraph lo scorso dicembre e poi il New York Times pochi giorni fa hanno fatto trapelare alcune anticipazioni a dir poco allarmanti: Ora, repetita iuvant?, la bozza ottenuta dall'inglese The Observer conferma: il riscaldamento del pianeta arriverà più velocemente e con conseguenze più devastanti di quanto si pensasse. I 12 anni sui 13 trascorsi sono stati i più caldi a memoria di registro meteorologico; le temperature degli oceani sono aumentate; il livello dei mari sale di almeno 2 millimetri all'anno; i ghiacciai, le nevi perenni e il permafrost sono diminuiti in entrambi gli emisferi; i giorni e le notti fredde diventano più rari dei giorni e delle notti calde. La frequenza di cicloni, alluvioni e tempeste aumenterà. I deserti si espanderanno. La neve si limiterà a imbiancare le montagne più alte. Il livello dei mari crescerà di circa mezzo metro nel corso del (o anche di un metro). Negli oceani la barriera corallina e gli atolli proseguiranno il loro degrado. Le ondate di calore diventeranno la norma. Saranno decine di milioni i rifugiati ambientali, soprattutto provenienti dalle aree tropicali. Quest'ultimo rapporti dell'Ipcc, basato su sofisticati modelli informatici e osservazioni dettagliatissime sullo stato delle nevi, sui livelli dei mari e sull'ampiezza dei deserti, fa un passo avanti verso il baratro: sostiene che questi cambiamenti sono "estremamente probabili", "quasi certi". L'Ipcc precisa che le emissioni di origine antropica, dovute alle attività umane, hanno avuto un effetto 5 volte maggiore di qualunque fluttuazione nella radiazione solare. Poiché la causa è così ben identificata, le preoccupazioni sul clima domineranno la politica internazionale dei prossimi mesi. È come per gli alcolisti: ammettere di avere un problema è già un primo passo; poi con urgenza bisogna smettere di bere (petrolio, in questo caso).

L'articolo completo
.

Città inquinate 8: blocco del traffico in Lombardia

Domenica 28 gennaio stop alle auto dalle 8 alle 20. Il 28 gennaio in città e nelle altre zone critiche della Regione (Milano, Como, Sempione, Bergamo e Brescia) sarà bloccato il traffico per tentare di allentare la morsa delle polveri sottili che da settimane rendono l'aria irrespirabile. Dalle 8 alle 20 niente auto per 12 ore. Il provvedimento riguarderà tutti gli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori ad esclusione di quelli elettrici, alimentati a metano e gpl catalizzati, le auto ibride e le Euro 4 a benzina ed euro 4 a gasolio con filtro. Intanto prosegue il blocco programmato di tutti i veicoli non catalizzati dal lunedì al venerdì (escluse le giornate festive infrasettimanali) dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19. Il provvedimento, in vigore dall'8 novembre scorso, proseguirà fino al 28 febbraio.

.

E sul clima l'America volta pagina

La nuova maggioranza democratica al Congresso americano è pronta a dare battaglia su ambiente ed effetto serra. Quattro progetti di legge per il controllo delle emissioni di gas sono già pronti, e preannunciano iniziative fino ad oggi fortemente osteggiate dalle maggiori industrie del paese. Nancy Pelosi, presidente della Camera dei Rappresentanti, ha anche espresso l'intenziene di istituire una nuova commissione sul clima.

.

lunedì 22 gennaio 2007

Segnali di Cambiamenti climatici 9: caldo e uragani in gennaio in Europa

Dal punto di vista tecnico, la responsabilità di questi fenomeni estremi va attribuita ai gas serra che trattengono il calore all'interno dell'atmosfera. Gas come il metano, che in poco più di due secoli è passato da una concentrazione di 715 parti per miliardo a 1.774. O come l'anidride carbonica che, nell'era preindustriale, si misurava in 270-280 parti per milione: oggi sono già 380. Arrivare al raddoppio dell'anidride carbonica, cioè a quota 550, comporterebbe un aumento della temperatura valutabile in 3 gradi. È un traguardo disastroso per l'equilibrio degli ecosistemi su cui si basa la stabilità delle nostre società e non troppo lontano: si può collocare tra il 2040 e il 2080.

L'articolo completo

.

domenica 21 gennaio 2007

Venerdì 26 gennaio ’07 inizia il campionato NEDRA

La prima corsa è al Moroso Motorsports Park a Palm Beach in Florida. L'associazione NEDRA (National Electric Drag Racing Association) esiste per aumentare la consapevolezza del pubblico sulle prestazioni del veicolo elettrico (EV) e per promuovere attraverso la concorrenza, avanzamenti nella tecnologia del veicolo elettrico. NEDRA realizza questo organizzando eventi di corse in circuito con i veicoli elettrici di resistenza, silenziosità ed emozioni.
.

NEDRA
.

Città inquinate 7: e le auto aumentano

Città soffocate dallo smog . Rapporto Apat: limiti superati. Polveri:Pml0 in eccesso nel 77% dei casi. Ue: prescrizioni per veicoli più 'puliti' . Emergenza. L'indagine su 24 città italiane individua nelle emissioni delle automobili la principale fonte di inquinamento urbano. Lo smog si conferma la prima emergenza nelle città italiane. PM10, ozono e biossido di azoto non accennano a diminuire. Il trasporto su strada è tra i maggiori responsabili. E aumenta il parco auto. A Roma il record con un ritmo di crescita di tre auto l'ora nel 2005 e il +176% nel 2005 rispetto al '96 del . Questa la fotografia scattata nel III Rapporto Apat sulla qualità di 24 città italiane e presentato ieri a Roma. In particolare, per l'aria, nel periodo 1993-2005 l'Apat parla di "nessuna chiara tendenza alla diminuzione". A fine giugno 2006 nel 77% dei punti di osservazione è stato superato il limite giornaliero di concentrazione di Pml0. Per l'ozono, nel 2005, nel 75% degli agglomerati è stata superata almeno una volta la soglia. Nel 2005 si sono registrati nel 95% degli agglomerati superamenti del limite annuale di concentrazione del biossido di azoto che andrà in vigore nel 2010. E la colpa è soprattutto del trasporto su strada che per esempio a Roma contribuisce per il 70%. Le industrie invece incidono in comuni come Taranto (93%), Venezia (75%) e Genova (49%). Intanto l'Unione europea sta per emanare un provvedimento che obbligherà, a partire dal 2012, le case costruttrici a prevedere sulle prossime automobili misure concrete per contenere i gas serra. L'intenzione della Uè è di fissare un limite di 125 grammi/ chilometro alle emissioni di anidride carbonica da applicare alle media delle emissioni dell'intero parco auto prodotto da ogni casa automobilistica e non ai singoli modelli. La Nazione - Venerdì 19 Gennaio 2007

sabato 20 gennaio 2007

Dodge PHEV: ibrido parallelo, batterie al litio ricaricabili alla presa

DaimlerChrysler produrrà 20/40 Dodge Sprinter Plug-in Hybrid Electric Vehicles (PHEVs) entro i primo mesi del 2008 come test di prova prima di entrare in produzione standardizzata. Le batterie saranno al litio, ma a differenza del Chevy Volt della Chevrolet, che ha trazione elettrica e un generatore a bordo, il veicolo da trasporto Dodge sarà a doppia trazione, parallela, elettrica e endotermica.

.

Città inquinate 6: la Cina non è più il regno delle biciclette

Le automobili stanno sostituendo velocemente le bici che stanno sparendo dalle vie delle città cinesi. Secondo l'associazione cinese dei costruttori di auto, le vendite di auto in Cina nella prima netà del 2006 sono aumentate del 50 % su base annua cioè 1,8 milioni. I guadagni salgono del 21,4 %, particolarmente nel settore delle automobili di lusso. Prima degli anni '80 la Cina non ha permesso che i cittadini potessero comprare i veicoli per uso privato e quindi c' erano poche automobili sulle strade. Nel 2005, c' erano 20 milioni automobili in circolazione. Nel 2020, si valuta, saranno circa 140 milioni. Queste automobili non richiedono solo nuove strade. Con nuova ricchezza della Cina vengono di seguito le case più grandi, richiesta di ulteriore energia, non solo per costruire, ma anche per riscaldarsi d'inverno e per far funzionare i climatizzatori d' estate, producendo ancor maggiore quantità di gas ad effetto serra. Inoltre il 22 novembre scorso, China Daily ha segnalato che nel primo semestre del 2006, le emissioni dell'anidride solforosa sono aumentate del 4.2 per cento, il fabbisogno di ossigeno chimico, un indice importante di inquinamento dell'acqua ha avuto un incremento del 3.7 per cento, confrontato con lo stesso periodo del 2005. La Cina, una nazione di 1,3 miliardi di persone, ha abbandonato la bicicletta come modo principale di trasporto ed ora sta muovendosi con un passo spaventoso verso l'automobile. Korla è una delle 661 città in Cina. Ciò che la distingue da tutte le altri è il fatto di essere la base per parecchie compagnie petrolifere, compresa la statunitense Exxon. I nuovi grandi edifici multipiano si allineano lungo i larghi boulevard pieni di boutiques stile occidente. E' una città pulita, ancora le strade vengono raggiunte dai raggi del sole e l'aria viene ripulita dai venti del deserto, diversamente da quanto accade nella maggior parte delle altre città cinesi dove l'inquinamento oscura il sole e rende l'aria irrespirabile.

The Toronto Star
.

25 euro di sosta gratis ai veicoli elettrici

Venticinque euro di sosta gratuita nei parcheggi con le linee blu dislocati sul territorio comunale di Fiorenzuola (310 i posti auto a pagamento). Da venerdì 19 gennaio infatti è possibile per i proprietari di auto a metano o gpl (o veicoli elettrici), rivolgersi all'ufficio ambiente del Comune (primo piano del Municipio) per ritirare e compilare un apposito modulo, dove andranno indicate le generalità del titolare dell'auto (compreso il codice fiscale), oltre alla targa del veicolo, e ai dati sulla relativa carta di circolazione. La dichiarazione andrà corredata da fotocopia, non autenticata, di un valido documento di identità del richiedente. L'ufficio ambiente inoltrerà poi la documentazione all'ufficio economato che rilascerà il nulla osta per la consegna del bonus.

Qui
.

venerdì 19 gennaio 2007

Lazio: esauriti i fondi disponibili per i veicoli elettrici

La campagna di incentivi 'Il tuo motorino fuma. Fallo smettere' sarà interrotta a partire da lunedì 22 gennaio 2007 a causa dell'esaurimento dei fondi messi a disposizione dalla regione Lazio. Esiste la possibilità che la campagna di incentivi potrà essere ripresa a seguito di rifinanziamento della legge (art. 40 L.R. n. 9/2005 e successive modifiche).

I dettagli dell'iniziativa

.

Città inquinate 5: chi si contenta ...

San Benedetto inquinata? C'è chi sta peggio.Secondo una tabella divulgata dall'Arpam la Città delle Palme si colloca nella parte bassa di una classifica che vede città consimili come Senigallia, Porto Sant'Elpidio, Civitanova con sforamenti di 187, 79 e 142 volte la soglia prevista. Nel contesto marchigiano San Benedetto del Tronto non è la più inquinata. Anzi. Da una tabella stilata recentemente dall’Arpam (Agenzia Regionale per la Protezione delle Marche), la città delle palme con gli attuali 56 sforamenti del limite massimo consentito di tolleranza per le polveri sottili si colloca nella parte medio bassa della classifica. Molto al di sotto di città consimili come Senigallia (187), Montemarciano (125), Pesaro (141) ecc. Le vicine Porto Sant’Elpidio (79) e Civitanova (142).

Q u i

.

Biocombustibili, la terra deve servire per alimentare le persone, non le automobili

Diverse reti latinoamericane rivolgono una lettera appello al Parlamento europeo, alla Commissione europea, ai governi ma anche a tutti noi cittadini dell’Unione Europea (la lettera è firmata da Red por una América Latina Libre de Transgénicos, Red Latinoamericana contra los Monocultivos de Árboles, Red Oilwatch América del Sur, Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales). Profonda preoccupazione per le politiche che si stanno adottando in Europa per favorire l’uso e l’importazione di biocombustibili come alternativa ai combustibili fossili, il cui uso smodato è uno dei principali responsabili del cambiamento globale del clima. La soia si prospetta come una delle principali fonti per il biodiesel, ma già si sa che questa monocoltura distrugge la foresta nativa in Argentina, la pluvioforesta tropicale amazzonica in Brasile e Bolivia, la Mata Atlantica in Brasile e Paraguay. Il documento attira l’attenzione anche sul pregiudizio che deriverà ai popoli indigeni dalle scelte "verdi" europee.

L'intero articolo

.

giovedì 18 gennaio 2007

L'auto fa male alla salute, basta spot pubblicitari

Questa è la provocazione lanciata dallo scrittore americano Bob Ecker sulle pagine del San Francisco Chronicle. Le auto sono dannose per la salute come le sigarette. Basta pubblicità che incita all'acquisto di auto di grossa cilindrata e che trasforma un "elettrodomestico" in un mito. Se si abolisse anche quella delle automobili si otterrebbe lo stesso effetto positivo.

Time to ban car commercials?

.

Città inquinate 4: PM 10 a Milano e Firenze


Cliccare sull'immagine per ingrandire
Dati presi dal sito web Chiamamilano.it

Cliccare sull'immagine per ingrandire
Dati presi dal sito web Arpat

I limiti di legge sono rappresentati in figura dalla linea rossa, 50 μg/m3(media su 24h).
E' evidente la situazione allarmante dell'inquinamneto che è fuori dai limiti. Sono consentiti per legge solo 35 sforamenti giornaliri nell'arco di un anno.

.

Città inquinate 3: i blocchi del traffico in Emilia-Romagna

Da gennaio sino a marzo scattano i blocchi del traffico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, ai veicoli a benzina pre-Euro, diesel pre-Euro e Euro 1 e ciclomotori e moto a due tempi pre-Euro si aggiunge il blocco dei mezzi privati del giovedì dalle 8.30 alle 18.30. E’ facoltà delle singole amministrazioni che aderiscono all'Accordo valutare, anche attraverso le previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria, l’opportunità di revoca del provvedimento. Arpa provvederà a fornire il necessario supporto tecnico alla valutazione della situazione in essere e della sua evoluzione presentando sul sito Liberiamo l´aria gli andamenti delle concentrazioni di pm10 nonché le previsioni meteo e per le polveri sottili nelle giornate dal lunedì al venerdì.

.

mercoledì 17 gennaio 2007

Città inquinate 2: petizione delle Mamme Antismog di Milano

Forse non hanno tutti i torti. Per ridurre l'inquinamento in città bisogna diminuire il numero di veicoli circolanti, per annullare l'inquinamento è necessario fermare l'utilizzo di motori endotermici e favorire UNICAMENTE i veicoli elettrici.

Le Mamme Antismog di Milano sono per le targhe alterne. Poiché da anni nulla accade e il problema inquinamento è ormai oggetto di "chiacchiere e consulenze", invece che di azioni concrete, chiediamo ai cittadini di Milano di aderire in massa all'appello, firmando qui sotto la petizione on-line oppure scaricando l'apposito file pdf di raccolta firme. Consapevoli del fatto che le targhe alterne costituiscono un sacrificio per i cittadini (né dovrebbero essere la soluzione ove il problema venisse affrontato seriamente) chiediamo ai milanesi di aderire all'appello per dimostrare a chi ci governa che i cittadini non temono i sacrifici ma, viceversa, i danni alla loro salute che dall'attuale degrado ambientale di Milano possono derivare, e che desiderano lanciare un segnale affinché sia posta la parola fine alla situazione di assoluto stallo nel governo del problema da parte di chi deve assumere i necessari provvedimenti. Stime di ARPA dimostrano che i provvedimenti di limitazione del traffico "a targhe alterne" riducono del 27% le emissioni di particolato fine, e sono quindi capaci di ridare fiato alla città, consentendo inoltre ai mezzi pubblici di funzionare meglio. Da quando abbiamo iniziato la nostra lotta, i nostri figli, allora neonati, sono cresciuti e vanno a scuola in una città nella quale il livello di inquinamento medio annuale supera di più del 50% la soglia massima prevista dall'Unione Europea per la tutela della salute umana. Per questo vi chiediamo di aiutarci a dare un segnale diffondendo l'appello tramite amici, parenti, scuole, luoghi pubblici e privati.

Grazie!
Mamme Antismog di Milano


Qui puoi leggere il testo completo della petizione: petizione .pdf

.


Città inquinate 1

A Roma il blocco dei veicoli inquinanti e targhe alterne per il superamento dei limiti di legge imposti per il PM10 (polveri sottili). Il provvedimento di limitazione del traffico che si applica regolarmente quando in condizioni di ristagno atmosferico le centraline registrano livelli di polveri sottili più alti del dovuto. Si comincia alle 7.30 con il divieto di circolazione per i veicoli più inquinanti: auto euro 0, auto e minicar diesel euro 1, moto e motorini a due tempi euro 0; mentre dalle 15 scatterà' lo stop per le auto con l'ultimo numero di targa dispari.
A Firenze il blocco dei veicoli più inquinanti è regolarmente applicato dall'inizio dell'anno (2007) ma nonostante ciò l'inquinamento è aumentato rispetto all'anno passato (vedere tabella in basso). Non possiamo dare la colpa al riscaldamento perché le temperature miti di quest'anno fanno girare al minimo le caldaie, quasi tutte a metano. Inoltre Firenze ha il parco veicolare più 'nuovo' con veicoli di ultima generazione. Quindi, qualcosa non torna. A meno che non ci si convinca del fatto che i motori a scoppio generano comunque prodotti inquinanti primari e/o secondari. Soluzione disponibile: veicoli elettrici.

Cliccare sull'immagine per ingrandire
In rosso sono evidenziati i limiti giornalieri superati di 50 microgrammi al metrocubo.
.

martedì 16 gennaio 2007

Modena: transit-point e incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici

In questi giorni Ascom Confcommercio ha recapitato un documento, alle autorità della provincia di Modena in cui si chiedono concreti interventi a tutela dell’ambiente, la cui efficacia risulterebbe di gran lunga superiore ad ipotesi di targhe alterne dimostratesi comunque inefficaci. Nel documento di Ascom si chiede: incentivi diretti alla sostituzione del parco veicoli pre-euro; la razionalizzazione del trasporto merci attraverso transit-point; incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici; una campagna di sensibilizzazione e comunicazione realizzata dalle Associazioni di Rappresentanza del territorio; una ricerca per indagare il fabbisogno e la potenzialità di utilizzo di veicoli non inquinanti e le forme di mobilità alternativa all’interno delle aree urbane.

Qui

.

Edf, in rosso la produzione col nucleare

Qualcuno ha la tentazione di riprendere l'argomento della produzione di energia con la realizzazione di nuove centrali atomiche. Ebbene al di là del fatto che anche il materiale che le farà funzionare non lo produciamo in Italia e questo significa mantenere, peggiorare la nostra dipendenza dall'estero, al di là del fatto che l'uranio ci costerà sempre di più, è falsa la credenza che la produzione di energia attraverso questa fonte sia economicamente la più conveniente. Riporto sotto una notizia del 2005 proveniente dalla Francia, la patria del nucleare. Pensiamoci bene prima di fare un investimento sciocco.
28 Giugno 2005 - Edf, primo produttore al mondo di elettricità generata da centrali nucleari (cioè quella considerata meno cara), è in attivo solo grazie ai suoi settori di trasporto e distribuzione (lew reti ad alta e bassa tensione), cioè i settori non sottoposti alla concorrenza, altrimenti continuerebbe a essere in rosso. Lo affermava ieri il quotidiano francese Les Echos, rilevando come nel 2004 la produzione abbia perduto 99 milioni di euro mentre il trasporto ne abbia guadagnato 347 milioni e la distribuzione 655 milioni...In Italia è da qualche tempo in corso una campagna per il ritorno al nucleare, queste cifre, finora poco conosciute nel nostro Paese, suonano come un campanello di allarme, anche se l'interesse dell'Enel verte su nuovi impianti (gli Epr) più avanzati rispetto a quelli attualmente in funzione. Enel, comunque, fino alla realizzazione dei nuovi reattori, ritirerà energia da Edf prodotta dalle centrali nucleari, e va detto che il prezzo richiesto dal gruppo energetico francese è decisamente più basso di qualsiasi altro concorrente europeo del settore. (ilgiornale.it)

.

lunedì 15 gennaio 2007

Smentita la svolta verde di Bush

Una fonte della Casa Bianca smentisce quanto affermato da alcuni funzionari di Dowing Street circa l'ipotesi di un cambiamento di rotta sull'effetto serra nell'imminente discorso sullo stato dell'Unione. ''Sono voci non vere'', Bush non sta preparando una svolta ambientalista. Il 23 gennaio in occasione del suo discorso alla nazione sentiremo dalla viva voce di Bush cosa ne pensa in merito.

.

La svolta? a breve Bush annuncerà azioni per la tutela dell'ambiente

Secondo il giornale britannico Observer, indiscrezioni che provengono da alcune fonti del governo britannico, una nuova fase post-Kyoto potrebbe essere annunciata già al vertice G8 di giugno. George W. Bush sta preparando una svolta fondamentale nella sua posizione sul riscaldamento globale che sarà resa nota nel sul discorso sullo Stato dell'Unione atteso per la fine del mese. Questa è la ragione per cui il premier britannico Tony Blair sembra voglia restare al numero 10 di Downing Street fino all'estate, così da trasformare il nuovo accordo sul clima nel suo gioiello lasciato in eredità ai posteri. Bush e Blair hanno parlato di variazioni climatiche nel loro incontro della vigilia di Natale e gli osservatori ritengono che la sensibilità ritrovata del presidente americano per i temi ambientali potrebbe costringere per la prima volta gli americani a ridurre l'inquinamento e a risparmiare energia.

Bush set for climate change U-turn
.

domenica 14 gennaio 2007

Segni di cambiamenti climatici 9: Vanessa dell’ortica

Clima pazzo, le farfalle d'inverno, sole e caldo anche sui pascoli a tremila metri sulle rocce della Valsavarenche del Gran Paradiso . A volare sono proprio le "vanesse dell’ortica", le farfallette rosse con i puntini neri (Aglais urticae), come a marzo, mentre gli stambecchi stanno più in alto in questo inverno mostruoso, travestito da primavera.

La Stampa: Clima pazzo, le farfalle d'inverno
.

Vento italiano

Il settore eolico nazionale ha confermato anche per il 2006 che tale è la fonte pulita che cresce con il più alto tasso: più 25% di potenza installata, più 50% di produzione elettrica arrivando a coprire il fabbisogno elettrico di oltre 4 milioni di italiani. I dati ufficiali del 2006, riferiti dall'Anev, Associazione italiana energia del vento, dimostrano che la crescita di questa tecnologia è costante e, se adeguatamente sostenuta, può portare a ottimi risultati. Nel corso del 2006 in Italia si sono avute nuove installazioni per 417,01 MW raggiungendo il valore complessivo di 2.123,36 MW, a fronte di una potenza complessiva, a fine 2005, di 1.717,97 MW. Particolarmente rilevante risulta il dato della produzione elettrica che vede una produzione complessiva da fonte eolica pari a 3,4 TWh, a fronte del dato 2005, che aveva visto una produzione di 2,35 TWh. Ha consentito un risparmio di 3,5 milioni di tonnellate di CO2, 15 mila tonnellate di SO2, aver evitato un grande numero di altri inquinanti e polveri sottili e aver risparmiato 10 milioni di barili di petrolio che il nostro Paese ha evitato di importare dall'estero con conseguente rilevante beneficio di sicurezza negli approvvigionamenti e della bilancia commerciale nazionale. Sempre stando all'analisi dell'Anev, è il Centro-Sud la terra dove girano più pale. Da recuperare il gap soprattutto nei confronti di Germania e Spagna, i Paesi europei che da anni ormai hanno investito sulla produzione di energia pulita, tramite le torri eoliche infatti i tedeschi producono con il vento 18 mila megawatt l'anno, gli Spagnoli 9 mila. Non lasciamoci convincere dall'idea che queste torri deturpino l'ambiente. Millenni di lavoro umano hanno già modificato il paesaggio.

Da Panorama, l'articolo
.

venerdì 12 gennaio 2007

Petizione per la modifica della proposta di decreto sul solare fotovoltaico

Siamo venuti a conoscenza del testo, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente, di una proposta di decreto (di seguito proposta) che modifica radicalmente l’attuale normativa a sostegno della tecnologia solare fotovoltaica. Siamo molto preoccupati in particolare, della previsione che rischia di bloccare la crescita del fotovoltaico nel nostro paese, cioè l’entità dell’incentivazione economica riconosciuta all’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici.
I valori delle tariffe incentivanti contenuti nella proposta sono tutti inferiori a quelli definiti dal decreto vigente, compresi quelli relativi agli impianti di potenza inferiore che, nell’intento degli estensori, dovrebbero invece essere maggiormente agevolati.
Se questi valori venissero approvati, il VAN (Valore Attuale Netto), cioè il guadagno netto attualizzato per l’investitore sarebbe inferiore o vicino a zero, e il tempo di ritorno dell'investimento superiore al tempo di vita dell'impianto (25-30 anni), rendendo quindi privo di convenienza economica l’investimento stesso. In altre parole, in un paradossale ribaltamento semantico, le tariffe incentivanti si trasformerebbero inopinatamente in tariffe disincentivanti.
Considerato che l’attuale governo di centro-sinistra ha chiaramente individuato tra i propri obiettivi la diffusione delle fonti rinnovabili e il rispetto del Protocollo di Kyoto, chiediamo che il Ministro dello Sviluppo Economico e quello dell’Ambiente, non assumano decisioni che ostacolino il processo già avviato di diffusione delle installazioni fotovoltaiche in Italia.


L’analisi dei fattori critici dell’attuale normativa di incentivazione del solare fotovoltaico in Italia ci porta ad individuare le seguenti proposte di modifica a nostro parere necessarie per dare maggiori certezze e prospettive al mercato:
1. Eliminare l’attuale tetto di potenza pari a 1 MW.
2. Aumentare del 10% le attuali tariffe incentivanti e, per gli impianti di potenza superiore ai 50 KW, eliminare il meccanismo di gara al ribasso.
3. Prevedere un meccanismo automatico di adeguamento periodico delle tariffe incentivanti concesse nel ventennio di applicazione che tenga conto della variazione del costo della vita.
4. Prevedere espressamente forme di detrazione fiscale, attualmente non certe, per gli impianti di potenza superiore ai 20 KW, al fine di compensare le spese derivanti dal pagamento dell’Irpef sui ricavi ottenuti dalla produzione di energia elettrica.
5. Individuare strumenti normativi ed economici che favoriscano l’accesso a forme di credito agevolato per la realizzazione degli impianti.
6. Informare le norme sul conto energia al principio per cui è superflua (e ostacolante) ogni prescrizione tecnica per le parti a monte dell'inverter perchè la sovvenzione pubblica paga solo la quantità di energia prodotta e non la qualità dell'impianto produttore, pagata esclusivamente da fondi privati.

Per firmare la petizione QUI
.



Nuovissimo sistema di ricarica per veicoli elettrici


Semplificare le operazioni necessarie al raggiungimento dell’obbiettivo è sicuramente un traguardo in termini ergonomici; se nel contempo si azzerano anche i problemi di sicurezza, in una funzione non priva di rischi legati alle tensioni in gioco.... possiamo dire di avere ottenuto il massimo. Il massimo è infatti il risultato ottenibile con il sistema inpresa , il massimo in sicurezza, il massimo in ergonomia, il massimo nel controllo logistico dei veicoli in connessione di ricarica. Un numero illimitato di prese, assolutamente scollegate dalla rete in assenza di spina autorizzata. Con il solo gesto dell’inserimento della spina contenente il tag autorizzato il sistema inizia ad erogare energia elettrica addebitando responsabilità e consumi all’utente autorizzato. Un addio al caos di fili pericolosamente collegati alle vecchie colonnine di ricarica, verso una ergonomica distribuzione di prese intelligenti, capaci ognuna di identificare ed attivare l’erogazione, controllare e fornire il conteggio dei consumi al server centrale. Un web server di controllo che diventa un perfetto sistema di rilevamento anche diagnostico dei mezzi elettrici ovunque connessi.

Q U I
.

giovedì 11 gennaio 2007

I cittadini europei favorevoli alla ricerca sulle nuove tecnologie energetiche

I cittadini dell'Unione europea sono più preoccupati dell'andamento dei prezzi dell'energia che degli interventi per ridurre il consumo energetico e contenere l'inquinamento. Tuttavia, consapevoli della necessità di affrontare le sfide energetiche del futuro, gli europei sono ottimisti riguardo al potenziale delle tecnologie rinnovabili e ritengono che la ricerca sulle nuove tecnologie energetiche debba essere una delle priorità fondamentali. Tali sono alcune delle conclusioni di una relazione dell'Eurobarometro pubblicata l'8 gennaio. L'energia nucleare suscita l'opposizione più agguerrita tra gli europei: l'80% degli austriaci, il 73% dei greci e il 70% dei ciprioti si dicono contrari ad essa. I paesi in questione non dispongono di centrali nucleari funzionanti. L'opposizione si è rivelata molto più debole nei paesi che utilizzano l'energia nucleare, tra cui Svezia, Slovacchia e Lituania. Eppure, malgrado tali sensazioni contrastanti, gli europei ritengono che l'energia nucleare faccia ormai parte della realtà e sia destinata a diventare una delle principali risorse energetiche del futuro.
In Cordis
.

Nuovi campi eolici in Sicilia

L'Enel ha concluso le operazioni di collegamento alla rete elettrica di tre nuovi impianti eolici in Sicilia per una potenza complessiva di 35,8 Megawatt. L’entrata in servizio dei nuovi impianti permette di evitare emissioni di anidride carbonica in atmosfera per 53.700 tonnellate l’anno. L’operazione è parte di un piano del valore di oltre 4 miliardi di euro. In particolare, il 29 dicembre Enel ha effettuato il primo parallelo di due impianti: si tratta del campo eolico di Sclafani Bagni 3, che ha una potenza pari a 4,3 Megawatt, e dell’impianto di Carlentini 2, in grado di erogare una potenza di 14,5 Megawatt. Il 30 dicembre, Enel ha effettuato il primo parallelo dell’impianto di Contrada Colla Caltavuturo, costituito da 20 macchine eoliche per 17 Megawatt di potenza.

Qui il comunicato

.

mercoledì 10 gennaio 2007

General Motors chiede incentivi per le nuove tecnologie

Wagoner, numero uno della GeneralMotors, ha presentato domenica un nuovo prototipo, la Chevrolet Volt, un veicolo a propulsione elettrica che si può ricaricare attaccandolo alla presa di corrente di casa (Plug-in) ma la cui energia può derivare da una moltitudine di fonti: dalla benzina all'etanolo all'idrogeno. L'idea base è di adattare i futuri veicoli al tipo di fonte di energia più facilmente ed economicamente disponibile. Gm continua a perseguire anche la strada dell'ibrido, sulla quale resta però molto indietro rispetto alla Toyota: se questa annuncia a Detroit che nel 2007 venderà 150mila Prius e 250mila ibridi negli Usa, GM può per ora contare solo su qualche migliaio di esemplari della Saturn. Wagoner sintetizza dicendo che in questa fase non ci guadagnano, ma stanno imparando a farlo e che le nuove tecnologie devono essere incentivate per arrivare in quantità sufficienti sul mercato. Per questo i politici devono fare la loro parte, per esempio, incentivando la ricerca sulle batterie o le vendite di ibridi.

Estratto da ilsole24ore
.

martedì 9 gennaio 2007

Ue proporrà taglio 20% dei gas serra entro il 2020

Una fonte, al momento non identificata ma coinvolta nel disegno di una bozza relativa alla politica energetica per l'Europa che deve poi essere presentata dall'esecutivo dell'Ue, ha riferito che la Commissione europea proporrà mercoledì 10 Gennaio che l'Unione europea stessa si impegni a ridurre in maniera unilaterale del 20% rispetto ai livelli registrati nel 1990 le emissioni di gas serra entro il 2020 . la Commissione vorrebbe lanciare una sfida a tutte le nazioni industrializzate affinché aderiscano al taglio del 30% per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica, ritenute responsabili del riscaldamento del pianeta.

La notizia è qui
.

Segnali dei Cambiamenti climatici 8 - Le compagnie aeree

Il ministro dell'Ambiente Ian Pearson (http://www.ianpearson.org.uk/) ha attaccato le compagnie aeree internazionali accusandole di non prendere sul serio i cambiamenti climatici, definendo Ryanair "la faccia irresponsabile del capitalismo". Il mese scorso la Commissione europea ha approvato dei progetti che includono l'aviazione nel sistema di scambio delle quote di emissioni. Il sistema - lo strumento chiave dell'Ue per combattere il riscaldamento globale e centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dal Protocollo di Kyoto - pone dei limiti alle quantità di anidride carbonica che i soggetti inquinanti, come le centrali elettriche, possono produrre. Pearson ha chiesto alle compagnie aeree americane di sostenere le proposte dell'Ue. "Stiamo facendo sul serio sulla questione", ha commentato il portavoce di British Airways. "Siamo assolutamente impegnati nel considerare il nostro impatto sul cambiamento climatico".

La notizia della BBC è qui
.

lunedì 8 gennaio 2007

Segnali dei Cambiamenti climatici 7 - Meno pesci nei mari

La temperatura del mare influenza la fisiologia dei pesci inducendo loro una riduzione della quantità nella popolazione. Questo è quanto emerge da uno studio di ricercatori tedeschi del Alfred Wegener Institute for Polar and Marine Research (http://www.awi.de) condotto nel Mare del Nord. E Baltico. Negli ultimo 40 anni la temperatura del Mare del Nord si è innalzata di 1 grado e si ritiene che aumenterà ancora di più nei prossimi 100 anni riducendo drasticamente la quantità dei pesci. Ciò è dovuto al fatto che oltre una certa temperature delle acque viene compromessa la funzione di trasporto dell'ossigeno all'interno del corpo dei pesci e quindi le attività muscolari diventando una facile preda e più soggetto a malattie metaboliche.

Per maggiori informazioni leggere qui
.

domenica 7 gennaio 2007

Segnali dei Cambiamenti climatici 6 - I ghiacciai del Tibet, si sciolgono al ritmo di 131,4 kmq all'anno

I ghiacciai del Tibet stanno soffrendo un drammatico evento. Si è visto che nelle ultime tre decadi si stanno sciogliendo al ritmo di 131,4 chilometri quadrati all'anno, secondo quanto riportato nell'ultimo rapporto del China Geological Survey Bureau, citato dall'agenzia Nuova Cina. Se non si interverrà contro il riscaldamento del pianeta, avvertono gli esperti, altri 13 mila chilometri quadrati, pari al 28% dell'area totale del ghiacciaio, di ghiaccio potrebbero sciogliersi entro il 2050, alterando l'equilibrio idrico della regione. Dall'altopiano del Qinghai-Tibet, che ha un'estensione di 88.715 chilometri quadrati e un'altezza media di circa 4 mila metri, scendono infatti diversi grandi fiumi asiatici sulle cui sponde vivono centinaia di milioni di persone. La riduzione complessiva dell'acqua potrebbe avere grosse conseguenze ambientali ed economiche. Per questo gli studiosi auspicano che il rapporto possa spingere il governo cinese ad adottare speciali misure di protezione dell'area.
.
Glaciers on Qinghai-Tibet Plateau melting away
.

Ibride plug-in USA: Chevrolet Volt concept car

Presentata a Detroit la Chevrolet Volt ha un motore di 120 Kw di potenza e 320 Nm di coppia, un pacco batterie al litio di 16 kWh di capacità, un caricabatterie 110V - 15A per una ricarica notturna di 6/7 ore, velocità di 195 kmh (120 mph), accelerazione 0/60 mph (0-97 kmh) in 8 secondi. Nella modalità trazione tutta elettrica permette una percorrenza di circa 65 km mantenendo le batterie una carica residua del 305, momento in cui entra in azione il generatore elettrico di bordo di 53 kW di potenza che ricarica le batterie. Il serbatoio di 12 galloni di carburante permette un'autonomia di 640 miglia (46 litri per 1.030 km) .

Cliccare sull'immagine per ingrandire
.

Ibride giapponesi: Tribute SUV della Mazda

E' stato presentato all'Auto Show di Detroit un SUV che sarà in grado di correre alla velocità di 40 kmh (25 mph) nella condizione di trazione tutta elettrica e verrà commercializzato nel 2008. Tribute HEV (Hybrid Electric Vehicle) avrà un motore elettrico di 70 kW 330 volt, batterie nichel (NiMH) situate sul pavimento posteriore di carico, il generatore-motore ricarica il pacco batterie e la propulsioni elettrica / endotermica saranno disgiunte. Il motore termico di 2,3-litri DOHC 16 valvole Atkinson cycle 4 cilindri, 133 cavalli (99 kW) a 6.000 giri.
.