Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


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giovedì 8 ottobre 2015

Guerra al diesel in Emilia Romagna

Dall'articolo online del Corriere della Sera del 5 Ottobre si apprende che 700 mila auto con motore diesel Euro3 sono state messe al bando e quindi fermate dal primo ottobre secondo un'ordinanza nel contesto di un piano anti-smog in vigore nella regione  Emilia Romagna.
In pratica  le auto da  diesel  Euro 3  in giù non potranno più circolare in tutti i principali centri abitati  al di sopra dei 50 mila abitanti, in tutti i capoluoghi di provincia della regione, più i comuni di Carpi, Imola e Cesena dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 del mattino alle 18.30. Tutto questo al fine di rientrare nei parametri della qualità dell'aria voluti dalla UE entro il 2020 per combattere l'inquinamento.
Il provvedimento era nella mente dei legislatori da molto tempo ma è stato reso esecutivo in coincidenza dello scoppio della truffa della Volkswgen.
Il provvedimento avrà una durata di alcuni mesi, fino a marzo del prossimo anno a meno che non lo si voglia prorogare o venga cassato dai ricorsi al TAR voluti da alcune associazioni.



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lunedì 5 ottobre 2015

Inquinamento, un problema che non interessa a nessuno?

Il post di ieri (Non solo Euro5, i diesel Euro6, secondo l'Icct emettono 7 volte più NOx del consentito) ha sollevato discussioni vivaci su un contenitore diverso da MondoElettrico. C'è chi diceva che i NOx provocano solo irritazioni alla gola e chi tacciava di ambientalisti rompi... ed ecologisti buoni solo a rompere le p..., aggiungendo che il problema è la miseria e l'uso del riscaldamento e dei sistemi di produzione di energia elettrica che inquinano più dei motori diesel.
Alla prima obiezione è facile rispondere in modo inequivocabile. I NOx sono inquinanti. sono riconosciuti come tali a livello internazionale, dall'OMS e dai governi nazionali come da quelli internazionali. Il rapporto MISA 2 (Epidemiologia e Prevenzione, 28,2004, uno studio degli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute in 15 grandi città italiane) dice "I limiti fissati dalle direttive europee per il 2010 avrebbero contribuito se applicati a risparmiare circa 900 decessi (1.4%) per il PM10 e 1400 decessi per l’NO2 (1.7%) nell'insieme delle città considerate, usando le stime città specifiche a posteriori. "
Con la seconda contestazione e critica mi si conferma che ancora molti o pochi che siano, non hanno ancora il senso della misura di quanto sia urgente prendere coscienza del problema (inquinamento) e quanto sia necessario porvi rimedio senza nascondersi sul fatto che siano più pericolose le emissioni da traffico piuttosto che quelle da altre fonti. Tutte le fonti incidono secondo una loro percentuale che vanno a costituire l'insieme. A tal proposito si legge in un articolo sul FattoQuotidiano a firma di Patrizia Gentilini, Medico oncologo ed ematologo, membro di Isde e Medicina Democratica, dal titolo Inquinamento dell’aria: non solo rischi cardiovascolari e tumorali, ma anche neurotossici:"Mi chiedo se non solo i responsabili del recente scandalo Volkswagen, ma i politici che perseguono la strada del petrolio e delle combustioni – dagli inceneritori, alle biomasse, al Combustibile solido secondario nei cementifici – hanno anche solo una vaga idea di questi problemi: credo che la concreta tutela della salute infantile, al di là delle parole che sempre si sprecano, sia il miglior parametro per misurare il livello di civiltà di una società e purtroppo non posso che constatare che da questo punto di vista la nostra lascia molto, anzi troppo, a desiderare".
Ma quali sono 'questi problemi a cui fa riferimento la dottoressa? Leggiamo: "Nell’aprile scorso segnalavo in un post i risultati di un lavoro scientifico condotto sulla grande coorte delle infermiere americane che correlava l'esposizione in utero, specie nel terzo trimestre di gravidanza, a elevati livelli di PM2,5 con un aumento del rischio di autismo nell'infanzia; ulteriori studi hanno poi fatto emergere come anche altri inquinanti, che fanno ormai parte dell'aria che respiriamo quali il monossido di carbonio o gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (Ipa) abbiano un'azione neurotossica specie sul cervello in via di sviluppo tanto che si parla di “neurotossine” nell'aria. Lo studio sul monossido di carbonio dimostrava che questo può passare attraverso il sangue placentare e danneggiare il fisiologico sviluppo del cervello fetale e, dal momento che i limiti sono stabiliti tenendo conto dei rischi di tipo cardiovascolare in adulti, gli autori auspicavano che questi limiti venissero rivisti tenendo conto di questa nuova azione come “neurotossina” del CO. Per quanto riguarda gli Ipa lo studio, pubblicato su Jama Pschiatry (Peterson BS1, Rauh VA2, Bansal R1, Effects of Prenatal Exposure to Air Pollutants (Polycyclic Aromatic Hydrocarbons) on the Development of Brain White Matter, Cognition, and Behavior in Later Childhood JAMA Psychiatry. doi:10.1001/jamapsychiatry.2015.57), è stato condotto su una coorte di bambini nati fra il 1998 ed il 2006. ... Del tutto recentemente anche l’Associazione Culturale (ACP) , che raggruppa buona parte dei Pediatri italiani, prende in considerazione questo problema e riconosce come – in base ad ulteriori studi, condotti a Città del Messico e a un articolo pubblicato recentemente su Primary Health Care Research & Development (4) – si documenti ormai in modo inequivocabile che l’inquinamento dell’aria comporta non solo rischi per il sistema cardiovascolare, l’apparato respiratorio o il cancro, ma è in grado di alterare anche le funzioni cerebrali ed addirittura le strutture anatomiche del cervello. Va anche ricordato che il particolato ultrafine può arrivare direttamente ai lobi frontali del cervello attraverso la mucosa nasale ed il bulbo olfattivo comportando effetti di neuroinfiammazione e neurodegenerazione, che sono alla base anche di patologie neurodegenerative dell’adulto quali l’Alzheimer."

Domanda, questi temi sono da ambientalisti ed ecologisti rompip...? Parlare del diritto alla salute propria e quella delle future generazioni è un tema 'irritante'. A chi dà fastidio?

Tenuto conto che gli inceneritori sono inutili, e che un corretto uso della tecnologia abbassa (non elimina) la quantità di emissioni delle auto.

Comunque un fatto positivo è quello che viene dalle grandi città come Londra o Parigi che dal 2017 vieteranno l'uso di mezzi diesel all'interno del loro territorio.


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domenica 4 ottobre 2015

Non solo Euro5, i diesel Euro6, secondo l'Icct emettono 7 volte più NOx del consentito

"Diesel Euro6, secondo l'Icct emettono 7 volte più NOx del consentito. In questo caso non si denunciano truffe deliberate, ma resta il grosso problema della discrepanza tra i dati. "
Questo scrive il Sole24Ore di sabato 3 Ottobre in un articolo online della sezione 'motori24'. Ancora l'ICCT, l'istituto indipendente che ha scoperto la super truffa della Volkswagen (insieme al atri marchi come Audi, Skoda e Seat)  che per mezzo di una centralina 'intelligente' fraudolenta taroccava i consumo e le emissioni delle proprie auto adesso, dichiara quanto letto nel titolo sopra. La cosa è altrettanto grave della truffa venuta alla ribalta  recentemente perché riguarda ancora i NOx emessi però dai nuovi motori diesel Euro6  che sostituiscono gli Euro 5 (della truffa) ormai obsoleti e inattuali  essendo cambiate le normative europee sul limiti delle emissioni.
"I 'pulitissimi' Euro 6 che sulla carta non devono emettere più di 0,08 g/km di ossido di azoto.
Questa volta gli Euro6 sono stati beccati nell'uso reale, secondo quanto rilevato dai ricercatori dell'ICCT con strumentazione PEMS (un dispositivo portatile che permette di rilevare le emissioni delle vetture mentre si guida su strada), le 15 vetture sottoposte alla prova hanno emesso una media di NOx 7 volte superiore al consentito."
Naturalmente le auto non si comportano nello stesso modo, c'è quella che emette di meno e quella che emette di più di 7 volte) ma per saperne di più dovremo aspettare gli sviluppi, la diffusione alla stampa di questa ricerca.
Segue un'altra considerazione interessante e condivisibile: “L'esistenza di alcune auto molto meno inquinanti di altre dimostra che la tecnologia per purificare il motore diesel anche nella guida reale esiste. E' compito della politica obbligare i Costruttori ad applicarla e non solo in sede di omologazione”.

E' compito della politica obbligare i costruttori ad applicare le leggi sui limiti. Ok. Ma cosa dicono i costruttori? Dicono esattamente quello che possiamo leggere in un articolo del Fatto Quotidiano online:
"Caso Volkswagen, l’avvertimento dei produttori alla Ue: No a misure che riducano competitività del settore
In altre parole, chissefr.... della salute pubblica, vogliamo fare i cavoli nostri, il nostro 'porco e sporco' comodo, il nostro amorale business!
Perchè? "L'associazione delle case automobilistiche europee ha scritto a Bruxelles ricordando che questa industria "conta 12,1 milioni di occupati in Europa" e chiedendo tempo fino al 2019 per adeguarsi ai nuovi limiti sulle emissioni. In una prima versione veniva anche evocata l'ipotesi di una cospirazione degli Usa per minare la leadership del Vecchio continente nel diesel."

Capito! State tranquilli che i costruttori raggiungeranno il loro obiettivo, con le loro lobby, il ricatto dei posti di lavoro, il PIL, la crescita infinita, lo sviluppo guidato dalla tecnologia senza errori e senza macchia. Come no!
Non importa a nessuno dell'inquinamento, della salute delle popolazioni inurbate. La cosa irrita notevolmente pensando che almeno in città, dove esiste la più grande concentrazione di esseri umani che respirano l'aria inquinata dalla grande concentrazione di auto diesel (che costituiscono la maggioranza) e le auto a benzina che vengono utilizzate nel peggiore dei modi, ai bassi regimi, stop&go, quando emettono gas incombusti, Voc, micro particolato ecc., in quantità superiori alla media, si potrebbe evitare l'inquinamento vietandone l'uso. Ma il business è business quindi crepiamo beati e contenti per il PIL nazionale.



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martedì 29 settembre 2015

I molteplici naufragi della truffa del motore diesel e ciò di cui non si parla

Cosa ci insegna lo scandalo della truffa Vokswagen e non solo Vw? Tanto direi.
Partiamo da alcuni punti fermi.
1 - la Vokswagen ha ammesso di avere perpetrato una truffa colossale barando sulle emissioni (e quindi sui consumi) di alcuni modelli delle proprie auto vendute negli Stati Uniti
2 - è probabile che la centralina che aggira i controlli sugli inquinanti sia stata montata su modelli venduti in Europa e fuori dall'Europa. Varie nazioni hanno bloccato la vendita e hanno aperto indagini approfondite in merito
3 - si ventila la possibilità che anche altri modelli di altre case automobilistiche possano avere montato simili marchingegni truffaldini
4 - i motori diesel ma anche i motori a benzina hanno raggiunti dei limiti tecnologici oramai non facilmente e sostenibili  economicamente valicabili
5 - i costruttori si sono sempre impegnati sia per dilatare nel tempo l'applicazione dei limiti imposti dalla UE sia per abbassare i limiti stessi.

A questi punti fermi si aggiungono altre realtà, inquietanti quanto se non di più rispetto alla truffa perpetrata. Mi riferisco al fatto che l'inganno era già stato scoperto molto tempo prima della settimana scorsa, non giorni, non mesi, anni! Addirittura in Europa. "Una ricerca condotta nel Joint research center della Commissione europea di Ispra, sul Lago Maggiore, aveva rilevato che le emissioni di ossidi di azoto di 12 modelli superavano i limiti fino a 14 volte. Le indagini dello statunitense International council on clean transportation sono partite proprio da lì." (qui la fonte). Di conseguenza "La Commissione europea sapeva che i risultati dei test di laboratorio sulle emissioni nocive delle auto sono falsati.". La ricerca è del 2099-2011.
1- la truffa era conosciuta dal 2009-2011
2- l'azione disonesta non è venuta fuori.
3 - gli organi di controllo hanno funzionato a dovere
4 - evidentemente è sopravvenuto un certo tipo di copertura, lobbistica,  politica? Che tipo di pressione, chi ha lasciato nei cassetti le informative? In quali cassetti sono seppellite?

La frode ha avuto ricadute industriali positive quali la penetrazione nei mercati globali di mezzi che non avevano i requisiti tecnologici. Adesso le ricadute sono negative, estremamente negative sotto molteplici aspetti, d'immagine prima di tutto dell'intero settore automotive, in particolare sui dirigenti di alcuni marchi (capri espiatori) che via via vengono portati al pubblico ludibrio, poi danni economici con le multe che il/i produttore/i dovrà/nno affrontare (almeno in USA) e la disaffezione (momentanea o duratura?) da parte dei clienti . Ricadute anche sul fonte dell'indotto, compreso quello italiano:  "14.45 PADOAN Lo scandalo Volkswagen "è un colpo molto duro alla fiducia" e avverte:"Temo effetti sull'industria italiana". Da televideo del 26 settembre.

Ciò che è preoccupante è che non viene affatto messo in risalto un problema gravissimo connesso alla truffa. La questione sanitaria. I limiti imposti per legge sugli inquinanti lo sono per la salvaguardare la salute dei cittadini europei e statunitensi ed anche del pianeta (gas climalteranti). In particolare, riguardo i famigerati NOx, leggiamo: "Il trasporto su strada è il maggior responsabile dell'inquinamento da NOx e contribuisce per il 40% alle emissioni totali. Contrariamente a quanto annunciato, la sua riduzione per il settore dei trasporti durante gli ultimi vent'anni non è stata raggiunta." (ARPAT)
Limiti che se non rispettati incidono pesantemente sulla salute di tutti noi il che è molto ma molto più grave del danno industriale. L'inquinamento colpisce prima di tutto i bambini  e gli anziani, abbassando la qualità di vita dalla nascita, tutte le età, e accorciando le aspettative di vita di ciascuno di noi. Ma di questo i governi se ne disinteressano, ne è dimostrazione quanto riporta  Televideo del 27 Settembre: "6.22 LONDRA Il governo sarebbe contrario alla nuova direttiva Ue per inasprire i controlli sui gas di scarico delle auto."

Quello che mi aspetto adesso è una controffensiva delle lobby per mettere pace (eterna) sulla questione con giri di valzer linguistici e pseudo illuministi.
1 - se i limiti vengono rispettati i motori temici (diesel e benzina) sono puliti (non meno inquinanti, addirittura puliti)
2 - la tecnologia è in grado di azzerare i gas di scarico
3 - i laboratori verranno colmati di contributi pubblici per rallentare per compiere studi che non avranno ricadute né nell'immediato né nel futuro ( i motori termici hanno già raggiunto limiti invalicabili).


Fonte : la Repubblica 


L'unica soluzione praticabile per azzerare davvero le emissioni locali sono i veicoli elettrici ma se da una parte non c'è da convincere i comuni mortali (non a caso) dell'altra parte ci sono resistenze ben più poderose delle lobby e dei loro bracci esecutivi e braccini in camice.

Insomma, ancora non ho sentito non dico un ministro della sanità ma almeno un testata di giornale mettere in conto l'aspetto sanitario nella colossale truffa.


N.B. - Postilla d'obbligo per i raffinati dei distinguo. Con veicoli elettrici si intendono prima di tutto i mezzi pubblici, dico soprattutto. Specialmente in città dovrebbero circolare quasi esclusivamente mezzi pubblici elettrici ovvero bus e filobus con qualche linea di tram a lunga percorrenza e alta intensità di passeggeri, e autoveicoli da lavoro per il trasporto merci e servizi speciali. Piste ciclabili ad libitum.


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venerdì 25 settembre 2015

Auto. Che senso hanno standard e limiti nei gas di scarico se non vengono rispettati?

Questa sotto riportata è la parte che più ci interessa dell'articolo proposto dal Sole 24 Ore di mercoledì scorso sul caso della truffa perpetrata dalla casa automobilistica tedesca Volkswagen.

"....La domanda è semplicissima: che senso hanno standard e limiti quando eccedono ampiamente le effettive capacità tecnologiche dell'industria? A mio avviso, nessuno. Perché inducono l'industria stessa a lavorare non tanto per migliorare in senso generale il proprio prodotto, ma a metterlo sul mercato con caratteristiche che risultino perfette proprio nelle condizioni in cui i test vengono effettuati.
Senza andare troppo lontani, e restare in campo automobilistico, i più vecchi si ricordano che una volta il massimo delle stelle dei crash test veniva ottenuto a fatica. Oggi praticamente ogni modello esibisce con orgoglio le cinque stelle EuroNCAP. Tutte le macchine sono diventate perfette? No, lo sono nelle esatte condizioni a cui vengono sottoposte quando vengono testate. I produttori lo sanno, e le costruiscono apposta così...."

Il ragionamento è corretto, ma solo da un punto di vista ... sbagliato. Mi spiego. In realtà la soluzione c'è ed è oltretutto semplicissima ma la maggior parte della case automobilistiche  non la vogliono applicare. Perchè?La soluzione per migliorare le prestazioni di un'auto e abbassare drasticamente i gas di scarico inquinanti e il particolato è l'auto ibrida seriale. Brevemente. L'auto ibrida seriale è' un'auto che ha la trazione elettrica cioè un motore elettrico collegato all'albero di trasmissione (o direttamente alle ruote) e un pacco batterie (di dimensioni più modeste rispetto ad un'auto completamente elettrica) che accumula energia da qualsiasi fonte disponibile oggi e nel futuro, energia rinnovabile ma anche no. Insieme al sistema di trazione elettrico si aggiunge un generatore di corrente di bordo, un motore termico dei più affidabili ed efficienti tra quelli prodotti oggigiorno per le minicar o utilitarie in grado di generare energia elettrica. Girando a regime costante, ottimale nel quale l'efficienza è massima e la produzione di inquinanti minima.
Torno alla mia domanda posta poco sopra e ci  pieghino perché i costruttori non vogliono cambiare  la loro produzione obsoleta e dannosa.
Quindi la colpa non risiede negli standard e limiti imposti dai legislatori europei, americani, asiatici, quanto la testardaggine del settore automotive pervicacemente incollata a tecnologie obsolete e generatrici solo di problemi sanitari che non vuol valicare quel confine tecnologico che le divide dal futuro ineluttabile. Un autolesionismo che però colpisce la salute della popolazione e la sopravvivenza del pianeta con le emissioni climalteranti CO2.

Che la smettano di piagnucolare una buona volta o di nascondere la verità!

Lo scandalo si allarga .Aggiornamenti

Dieselgate Volkswagen, tutti i modelli coinvolti e quelli a rischio

Parla l’autore dei test su Volkswagen: «In Europa parametri alti per 11 modelli di 6 case»

Volkswagen, ministro tedesco ammette: "Test truccati anche in Europa". Procura Torino apre inchiesta

EPA Notices of Violations

EPA Notices of Violations PDF 



La vignetta e tratta da The Financial Times


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martedì 22 settembre 2015

I taroccamenti del motore diesel

Clamorosa truffa prima di tutto nei confronti dei cittadini, della loro salute, non solo un'operazione truffaldina per aggirare le regole imposte dalla Ue e dagli Usa. I titoli di alcuni giornali lo rilevano in tutta la sua crudezza.
Il Fatto Quotidiano:
Volkswagen, maxifrode sulle emissioni ambientali. Rischia multa da 18 miliardi
Il Corriere della Sera:
Volkswagen crolla in Borsa su scandalo emissioni «truccate
Il Sole 24 Ore:
Vw affonda in Borsa dopo il «trucco» sulle emissioni diesel Usa. Indagine anche in Germania 

In cosa consista la truffa ce lo spiega bene questo articolo nella sezione Motori24 de  Il Sole 24 Ore

E veniamo in che cosa consiste la frode. Le indagini delle autorità Usa hanno dato risultati a dir poco sconcertanti: pare, infatti, che i motori incriminati, tutti turbodiesel di 2 litri di cilindrata con diversi livelli di potenza siano stati dotati di un software, installato nella centralina, che riconosce le condizioni “da test” e attiva dispositivi in grado di migliorare l'efficienza dell'auto e diminuire le emissioni di ossidi di azoto, falsando in questo modo i test. Il software non entrerebbe in funzione durante la guida normale, mentre quando è disattivato, le emissioni inquinanti aumentano da 10 a 40 volte. Infine quali sono le motivazioni a discolpa di Volkswagen.

Immediatamente vi sono state ripercussione in Borsa dove il titolo ha perso di valore e d'immagine del marchio e dell'industria di quel paese che ospita la sede produttiva.

Viene da chiedersi se lo stesso strumento truffaldini è presente in tutte le auto della casa tedesca vendute anche in Europa e se lo stesso strumento è utilizzato da altre case automobilistiche.


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