Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 30 novembre 2012

Consumo di gas ad Ottobre in Italia: - 8.5%

I dati pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico  per i consumi interni lordi di gas del mese di Ottobre 5.056 milioni di metri cubi contro i 5.525 milioni di metri cubi dello stesso mese del 2011 con una regressione dell' 8,5%. Nei primi dieci mesi la contrazione rilevata è stata del 3,3% passando da 61.409 a 59.431 milioni di metri cubi

Diminuisce la produzione nazionale (mese/mese) dell' 0,1%, le importazioni -8,6%, aumentano invece le esportazioni +8,2% e le scorte +7%.

Il grafico che segue, da noi preparato come ogni mese prendendo i dati del Ministero, mostra ed evidenzia il consumo del gas ad anno solare, mese dopo mese. La linea rossa riguarda l'anno 2012.

Il minor consumo è dovuto alla stagione più calda rispetto agli anni passati?

Il grafico delle variazioni percentuali mese su mese.

Vediamo adesso il grafico relativo alla produzione nazionale dal Gennaio 2006 al mese scorso.


Ricordiamo qui di seguito le percentuali che riguardano i consumi delle risorse energetiche ed altro di Ottobre insieme a quelli del gas, cioè gli altri crolli che non sono riconducibili ai 'cambiamenti climatici'.

Giù i consumi di petrolio (-7,8%) e
giù i consumi dei carburanti (-8,2 e -6,3%),
giù le immatricolazioni delle auto (- 12,4%),
giù il consumo di energia elettrica (-3,7 %) e la produzione industriale ( -4,8% su base annua)
i consumi del gas -8,5%...

...crash !!!


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giovedì 29 novembre 2012

Il magnesio per le batterie

Prima di dare ulteriori informazioni circa le promettenti batterie che si basano sull'utilizzo del magnesio, diciamo che la ricerca è ancora lunga prima che questo tipo di batterie possa entrare nel mercato per le applicazione le più varie comprese quelle dell'automotive. Si parla di 10 anni. Questa è la tempistica dichiarata dalla Toyota stessa, azienda che porta avanti la ricerca, quindi non facciamoci tante illusioni sul fatto che possano sostituire le batterie al litio esistenti e lo sviluppo in atto nei laboratori di ricerca o quelle litio-aria o metallo-aria su cui si sta lavorando oggi. 

I  ricercatori della Toyota stanno compiendo progressi costanti nello sviluppo di una batteria che utilizza il magnesio al posto del litio con un nuovo tipo di anodo, di stagno, e lo stesso tipo degli elettroliti utilizzati in batterie agli ioni di litio, che potrebbe un giorno offrire un'alternativa più economica e più alta densità energetica nell'unità di peso.
Il magnesio è un materiale abbondante in natura quindi promettente se il fine è quello di ridurre i prezzi. Inoltre dovrebbe avere anche una capacità di accumulo d'energia maggiore rispetto agli ioni di litio perché gli ioni di magnesio hanno due cariche positive da sfruttare anziché una come è per gli ioni di litio. In altre parole gli ioni di magnesio sono in grado di immagazzinare più carica per grammo che si tradurrebbe in una percorrenza maggiore per una macchina elettrica. Ma la chimica coinvolta nel perfezionare la batteria agli ioni di  magnesio deve essere  ancora essere sviluppata a dovere per funzionare più  efficacemente.

Ci sono due percorsi principali di esplorazione.

Uno è impegnata a fare batterie con un anodo di magnesio metallico. Questo tipo è più efficace nel trasferimento delle cariche all'anodo, ma è incompatibile con gli elettroliti convenzionali. Quindi, alcuni ricercatori sono devono trovare nuovi elettroliti che funzionino bene con il magnesio.
Un'altra possibile soluzione è quella di utilizzare un diverso tipo di anodo che funzioni con gli elettroliti convenzionali conosciuti e utilizzati già oggi.  Questo approccio ha avuto un successo limitato in precedenza, ma la carta di Toyota dimostra che vale la pena di ulteriori ricerche, secondo quanto afferma Technology Review.


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mercoledì 28 novembre 2012

Analizzare in tempo reale e micrometrico le batterie al litio

Le batterie agli ioni di litio sono diventate una realtà di tutti i giorni essendo utilizzate per accumulare energia in vasti settori dell'elettronica e dell'automotive sia per applicazione nei veicoli elettrici che ibridi.
Sono le batterie più leggere in assoluto essendo il litio il metallo più leggero in natura e per questo le più adatte e adottabili dove e quando si richieda il minor peso nel trasporto di energia in unità compatte. Ma come tutto ciò che esiste in natura anche le batterie hanno una nascita ed una fine. Col tempo degradano, invecchiano, perdono la capacità e la caratteristica essenziale costituita dall'ottimo rapporto tra peso e densità di energia. Ciò che possiamo fare non è studiare il modo per renderle eterne ma cercare il modo per farle funzionare il più a lungo possibile investigando su quali sono i meccanismi che portano al loro degrado man nano che si producono le trasformazioni, istante per istante, in tempo reale e a livello nanometrico (miliardesimi di metro). Questo è ciò che che si sono proposti di fare e continuano a fare i ricercatori del  Brookhaven National Laboratory dell'  U.S. Department of Energy con metodi di analisi delle batterie agli ioni di litio offrendo approfondimenti di conoscenze senza precedenti raggiunte in questo tipo materiali così cruciali. La tecnica utilizza su una cella elettrochimica è con un particolare microscopio TEM, transmission electron microscopy,  per monitorare le reazioni del litio in modo preciso ed evidenziare i sottili cambiamenti che si verificano negli elettrodi col trascorrere del tempo. I primi risultati sono stati pubblicati su Nature Communications di Novembre, dimostrando che la tecnica è di successo essendo stata in grado di rivelare sorprendentemente il veloce processo di conversione del litio che si muove layer-by-layer attraverso singole nanoparticelle.
Conoscendo le modalità di trasformazione in tempo reale e micrometrico si sarà in grado di studiare anche quali tecnologie potranno essere applicate per rallentare l'invecchiamento delle celle e delle batterie.




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martedì 27 novembre 2012

Presto bloccati i trasporti sul Mississippi per la siccità

La peggiore siccità degli ultimi cinquanta anni colpisce il cuore e le arterie degli Stati Uniti in particolar modo il Midwest, il bacino del Mississippi. Il fiume è in secca, i trasporti via chiatta sono drasticamente diminuiti e fra non molto saranno completamente bloccati per colpa della scarsa quantità d'acqua insufficiente per la navigazione. Si cercano vie alternative, si cercano i colpevoli tra le amministrazioni statali e chi gestisce la via fluviale. Da St. Louis verso sud per circa 180 miglia (290 chilometri) fino a Cairo, Illinois , dove il Mississippi incontra il fiume Ohio circa 7 miliardi di dollari di merci viaggiano di solito  sul Mississippi nel mese di dicembre e gennaio, secondo l'organizzazione. Dicembre e gennaio sono storicamente i mesi dell'anno  per i corsi d'acqua in quanto la stagione autunnale è solitamente secca tanto da facilitare il  congelamento degli affluenti. Questo periodo è quello che viene chiamato il ' morso del ghiaccio' quando l'acqua viene trasformata in ghiaccio e non può fluire a valle.
Il record negativo del livello del fiume a St. Louis è stato pari a 6,1 piedi, nel gennaio 1940, secondo il National Weather Service, ma era a meno 1,49 piedi, alle 1:30 il 26 novembre, e può scendere ancora a meno 5 o anche meno 6 piedi se il tempo non cambia.
Circa 8 milioni di tonnellate di grano, carbone, acciaio, petrolio e altre merci viaggiano ogni mese tra St. Louis e del Cairo. Sono state approntate spedizioni ferroviarie alternative  ferrovia tanto da incrementare  del 16 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011  nella settimana terminata il 14 novembre, ed al contempo i trasporti su chiatta sul Mississippi sono diminuiti del 29 % verso sud  e la spedizione verso nord sono scese 8,9 % rispetto a un anno fa, nella settimana che si è conclusa 17 novembre. 
Alcuni  senatori degli Stati Uniti hanno chiesto di porre in essere azioni e rimuovere le rocce che ostacolano il traffico sul fiume. 
La siccità perdura e gli allarmi continueranno se dal cielo non comincerà a cadere la pioggia che manca da troppo tempo nel Midwest e altre zone degli Usa procurando danni descritti e conseguenti  articoli allarmanti come quelli di Bloomberg e Thel New York Times  da cui abbiamo tratto le ultime notizie riassunte nel presente post.



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lunedì 26 novembre 2012

In Parlamento si discute della conversione elettrica pura e ibrida

Riporto qui sotto la trascrizione della discussione alla Camera dei Deputati un'evoluzione della Legge, che riguarda la conversione dei veicoli già circolanti su strada in veicoli elettrici, approvata in estate sotto il nome generico di Legge sullo Sviluppo, rimettendo in gioco ciò che era stato escluso o dimenticato, vale a dire la possibilità di incentivarne l'acquisto di veicoli elettrici o ibridi con erogazioni economiche nei termini stabiliti dalla stessa legge ma solo per i veicoli nuovi di fabbrica e includendo anche i mezzi di peso superiore ai 35 quintali particolarmente quelli destinati al trasporto pubblico locale.

Per il momento leggete il testo ripromettendo di riparlarne successivamente con altri post insieme a Pietro Cambi, presidente di Eurozev, a cui si deve in massima parte il testo ripreso in Parlamento da vari deputati sostenitori cioè  lo scheletro, le basi e la sostanza su cui si fonda la conversione dei veicoli già circolanti su strada in veicoli elettrici e ibridi. 




Resoconti delle Giunte e Commissioni
XVI LEGISLATURA
Allegato A

Seduta di Mercoledì 21 novembre 2012

COMUNICAZIONI
....
  La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 2, comma 43 della legge di stabilità nel testo in discussione, reca disposizioni volte al rafforzamento del trasporto pubblico locale, allo scopo istituendo il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario;
    la norma dispone che i criteri di ripartizione del Fondo dovranno essere finalizzati, tra l'altro, ad incentivare le regioni e gli enti locali a razionalizzare ed efficientare la programmazione e la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale, mediante, in particolare, il miglioramento dell'offerta di servizio, rendendola più idonea, efficiente ed economica per il soddisfacimento della relativa domanda, nonché l'incremento progressivo del rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi;
    al riguardo va osservato che uno dei problemi maggiori che grava sui trasporti pubblici è l'usura e l'eccessiva età dei veicoli utilizzati, segnatamente degli autobus, ciò che oltre a non soddisfare i bisogni e le aspettative dei cittadini, provoca anche costi eccessivi per la gestione e la manutenzione dei mezzi e per i danni che si creano all'ambiente ed alla salute pubblica a causa delle emissioni che vengono emesse dai loro vecchi motori a combustione interna alimentati con carburanti di origine fossile ad alto tenore di carbonio (gasolio);
    una misura idonea a superare tali inefficienze e soddisfare parte dei criteri di ripartizione del Fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale stabiliti dal predetto articolo 2, comma 43 del provvedimento, potrebbe essere quella di sottoporre a processi di efficientamento o di rigenerazione degli autobus circolanti, sia per il trasporto pubblico e sia per quello privato, in particolare trasformandoli a trazione elettrica o ibrida;
    in tale contesto va fatto presente che il Capo IV-Bis, articoli da 17-bis a 17-ter-decies, del decreto legge n. 83/2012, reca specifiche disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive;
    in particolare, va evidenziata la norma di cui al citato articolo 17-ter-decies la quale consente di effettuare con procedure semplificate le modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli in circolazione delle categorie internazionali L, M1 ed N1, consistenti nella trasformazione degli stessi in veicoli il cui motore sia ad esclusiva trazione elettrica motopropulsore sia a trazione elettrica o ibrida, e per tali fini si applica l'articolo 75, comma 3-bis, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive modificazioni;
    si prevede l'emanazione di un DM che stabilisca norme specifiche per la trasformazione del motore dei veicoli, volte a esclusiva trazione elettrica motopropulsore sia a trazione elettrica o ibrida. In seguito all'emanazione del DM non sarà più necessario ottenere l'eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo. La norma si applica ai veicoli a due e tre ruote; ai veicoli a quattro ruote per il trasporto di persone con non più di 8 posti a sedere, oltre quello del conducente, ed ai veicoli per il trasporto merci di massa massima non superiore a 3,5 tonnellate;
    più in dettaglio, si dispone l'applicabilità dell'articolo 75 (Accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione e omologazione), comma 3-bis, del codice della strada per le modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli in circolazione delle categorie internazionali L (veicoli a 2 e 3 ruote e quadricicli), M1 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente) e NI (veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t) consistenti nella trasformazione degli stessi in veicoli il cui motore sia ad esclusiva trazione elettrica motopropulsore sia elettrico o ibrido. Il predetto comma 3-bis demanda a decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di stabilire con propri decreti norme specifiche per l'approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entità tecniche, nonché le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entità tecniche, per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l'approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessità di ottenere l'eventuale nulla osta della casa costruttrice, salvo che sia diversamente disposto nei decreti medesimi;
    per la prima volta in Italia, viene accordata la possibilità di modificare veicoli esistenti al fine di trasformarli in elettrici o ibridi senza la preventiva autorizzazione da parte della casa costruttrice del veicolo originale e senza il vincolo dell'età inferiore a sette anni per il veicolo da modificare, si tratta di due pesantissimi vincoli pregiudiziali che costituivano un unicum ostativo tutto italiano;
    pur essendo assai opportuna l'introduzione delle norme in questione, bisogna tuttavia evidenziare alcune criticità residue che da sole possono invalidare la nascita di un intero comparto industriale con grave compromissione sia delle aziende già coinvolte in attività imprenditoriali connesse e con attese di futuri sviluppi estremamente promettenti sia dal punto di vista economico che strategico;
    per le operazioni di trasformazione in oggetto non sono riconosciuti incentivi, pur essendo i veicoli trasformati in elettrici quelli che hanno il minore impatto in assoluto in termini ambientali (non vi è rottamazione, con conseguente dispersione sia di materie prime sia di energia impiegata per la realizzazione dei veicoli, spesso avente un ordine di grandezza confrontabile con quella consumata dal veicolo durante la sua vita);
    si vieta espressamente di riconoscere gli incentivi ai veicoli nuovi di fabbrica senza previa radiazione e demolizione dei veicoli esistenti, mentre si potrebbe prevedere il riconoscimento dei contributi anche nel caso che il veicolo, in seguito a radiazione ed alla riconversione in elettrico sia nuovamente immatricolato. Si cita il caso paradossale dei veicoli attualmente modificati, circa una trentina, i quali sono stati radiati, reimmatricolati in altro paese europeo come elettrici e poi importati e reimmatricolati in Italia, con elevati extracosti;
    soprattutto, la norma esclude le modifiche ai veicoli di maggior importanza, ossia quelli aventi massa superiore alle 3,5 tonnellate, usualmente adibiti ad autobus per trasporto pubblico, ciò che costituisce un limite rilevante ed ingiustificato, tanto più quanto è proprio nel settore dei trasporti pubblici che ci si attendono maggiori e più positive ricadute di queste tipologie di attività di trasformazione (a tal proposito si fa espresso riferimento al progetto Hybus relativo al prototipo recentissimamente presentato da Pininfarina);
    infine, si rischia di provocare un serio danno alle residue aziende del settore automotive elettrico in Italia ed alla nascente industria del settore della trasformazione, la quale ha realizzato il 10 per cento degli autoveicoli elettrici venduti in Italia nel 2011, primo anno di attività di produzione, recando così un grave pregiudizio allo sviluppo ed alla stessa sopravvivenza della filiera produttiva del settore, mentre si incentiva l'acquisto di veicoli che, allo stato, sono prodotti, al 100 cento da paesi esteri;
    da ultimo va anche osservato che ove si desse la possibilità alle industrie innovative dell’automotive di poter effettuare in maniera semplificata le modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli in circolazione delle categorie internazionali L, M1, M2, M3 ed N1, consistenti nella trasformazione degli stessi in veicoli a trazione elettrica o ibrida ed ove, anche al fine di meglio attuare una politica di anti-inquinamento attraverso la riqualificazione dei veicoli circolanti con anzianità superiore ai 7 anni della categoria M3 ad uso urbano o sub-urbano, fossero conseguentemente annullati i vincoli di anzianità dettati dalla circolare Ministeriale 68/77 del 08/11/1977, potrebbero costituirsi le condizioni favorevoli per consentire il salvataggio ed il rilancio delle nostre industrie di produzione dei veicoli per i trasporti pubblici in crisi, in particolare dello stabilimento Irisbus di Flumeri (AV) oggi a rischio di chiusura, il quale potrebbe diventare strategico non solo a livello nazionale ma anche in ambito europeo ed internazionale ove fosse destinato alla rigenerazione degli attuali autobus per il trasporto pubblico troppo vecchi ed inquinanti, così da poter essere trasformati in veicoli ecocompatibili a trazione elettrica o ibrida,

impegna il Governo

anche al fine di favorire un più efficace conseguimento dei criteri e degli obiettivi disposti dall'articolo 2, comma 43 della legge di stabilità nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, nonché anche al fine di assicurare maggiori prospettive di rilancio al citato stabilimento Irisbus di Flumeri (AV), ad intraprendere le occorrenti iniziative, se del caso, adottando le iniziative di competenza per favorire un rapido iter di eventuali iniziative già in corso di esame presso il Parlamento, volte a superare le criticità esposte in premessa ed in particolare a prevedere che si possano effettuare in maniera facilitata le modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli in circolazione delle intere categorie internazionali L, M ed N (segnatamente i veicoli delle categorie L, M1, M2, M3 ed N1), così da includervi anche gli autobus per il trasporto pubblico locale ivi compreso i veicoli con anzianità superiore ai 7 anni per quelli della categoria M3 ad uso urbano o sub-urbano, allo scopo di trasformarli in veicoli il cui motopropulsore sia a trazione elettrica o ibrida, attraverso l'utilizzo di specifiche procedure amministrative semplificate direttamente applicabili, possibilmente sostitutive dei più complessi decreti ministeriali. 9/5534-bis-A/77. Milanese.

Nota : l'evidenziamento con il carattere in grassetto è mio.


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domenica 25 novembre 2012

Il disprosio della Leaf

Martedì scorso, 20 Novembre, Nissan Motor Co., Ltd. ha annunciato l'uscita in Giappone della nuova all-electric Nissan LEAF  aggiornata con una serie di miglioramenti. E' al suo secondo aggiornamento dal suo debutto nel mese di dicembre 2010 e ad oggi circolano più di 43.000 Leaf in tutto il mondo.  
Tra i diversi miglioramenti, poco significativi per noi 'elettrici' quali i sedili in vera pelle, il sistema audio e il monitor che aiuta nel parcheggio a bordi delle strade, è invece da notare l'aumento della percorrenza a piena carica delle batterie, fino a 228 chilometri, l'aumento del recupero di energia in frenata, il miglioramento delle prestazioni e un risparmio energetico adottando nuove nella modalità di riscaldamento.

Una cosa ancor più degna di nota riguarda la quantità di disprosio, uno degli elementi delle terre rare (cliccare sull'immagine di fianco), utilizzata per la costruzione del motore di nuova concezione, aggiornato nella nuova Nissan LEAF, che  è stata ridotta di circa il 40% rispetto al precedente modello, senza sacrificare le prestazioni.
Già sapete quali sono i problemi causati dalle terre rare in generale, ne abbiamo già parlato, il monopolio quasi totale della Cina e soprattutto il contingentamento nelle esportazioni che crea gravi problemi in tutto il mondo e soprattutto in Giappone.

Il prezzo stabilito per le vendite in Giappone per il modello G di alta gamma è di  4.133.850 yen (38.930 euro), per il modello  X 3.757.950 yen (35.390 euro) e 3.349.500 yen (31.544 euro) per il modello "S grade" il più accessibile, da cui bisogna togliere  780.000 yen (7.345 euro) di incentivi economici stabiliti dal governo giapponese secondo il piano di incentivazione per l'anno fiscale 2012 per promuovere l'acquisto di veicoli a energia pulita..


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sabato 24 novembre 2012

Vendere la benzina sotto costo! Lo vuole il governo ... brasiliano

Nel tentativo di combattere l'inflazione nel suo paese, la presidente brasiliana Dilma Rousseff ha diffidato la compagnia petrolifera  statale Petroleo Brasileiro SA - Petrobras  ad aumentare i prezzi del petrolio, costringendolo a vendere benzina importata all'8% al di sotto dei costi reali, che ha procurato perdite stimate per (per fare più colpo vi metto tutti gli zeri)  8.000.000.000 di dollari (circa 6,2  miliardi di Euro) per tutto il 2012.

Fino al 2009 il Brasile ha usato essere autosufficiente per quanto riguarda il greggio e la benzina, ma la domanda è cresciuta quattro volte più velocemente di quanto abbia fatto l'economia negli ultimi anni, mentre la capacità di raffinazione del paese è rimasto piuttosto statico. Ciò significa che Petrobras ha dovuto iniziare a importazione la benzina.

Dal settembre 2010 l'inflazione in Brasile è stata superiore all'obiettivo del 4,5%, e così per cercare di aiutare la crescita economica il governo Rousseff  ha vietato a Petrobras di aumentare i prezzi del carburante. La compagnia petrolifera ha fatto richiesta affinché le sia permesso di aumentare un po' i prezzi, ma è improbabile che questo possa essere concesso.

La Bank of America Corp prevede che Petrobras subirà ulteriori perdite l'anno prossimo da 4 a 6 miliardi  di dollari, se i prezzi della benzina non verranno aumentati.

Secondo gli analisti di una società di intermediazione di San Paolo ci vorranno dai 3 ai 5 anni per mettere in grado Petrobras di costruire raffinerie sufficienti a ridurre effettivamente la quantità di importazioni e giungere alla redditività. Secondo il sitop web OilPrice il CEO dell'azienda petrolifera ha avvertito che Petrobras potrebbe dover vendere attività o ridurre gli investimenti, se il governo non permetterà di aumentare al più presto i prezzi.


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venerdì 23 novembre 2012

L'evoluzione delle batterie litio-ferro-fosfato

Come sappiamo le batterie agli ioni di litio sono attualmente  in produzione di serie sia per le applicazioni stazionarie che automotive.
Oramai non esiste costruttore al mondo di auto elettriche pure o ibride che non abbia già montato abordo un pacco di batteria al litio nei propri modelli pronti ad essere acquistati nei comuni autosaloni sparsi nei vari continenti. 
Le batterie al litio sono una certezza per quanto riguarda l'affidabilità e la durata potendo anche scegliere tra le varie 'famiglie' che applicano la tecnologia di accumulo basata sul litio.Varie famiglie ma ancora in continua crescita numerica di giorno in giorno con miglioramenti che a breve o lungo termine di tempo usciranno fuori dai laboratori di ricerca, come pure altri tipi di batterie ( qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui,  qui, qui,  qui, qui,  qui, eccetera .

Una novità viene annunciata dalla Dow Energy Materials, una business unit della Dow Chemical Company, che riguarda l'aggiunta del manganese per 'irrobustire' gravimetricamente la batterie al litio-ferro-fosfato.

Solitamente, questo tipo di batteria, venduta e reperibile sul mercato da anni, ha una densità di circa 80/90 Wh/kg ma, grazie alla ricerca Dow,  la batteria litio ferro fosfato di manganese ( LMFP ) potrebbe arrivare tranquillamente a 150 Wh/kg, avvicinandosi molto alle prestazioni delle batterie  di litio polimeri.



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giovedì 22 novembre 2012

La Cina e il problema dell'acqua... dell' acq...u ... a...


Possiamo dire che ci sia una crisi idrica in Cina? e un problema inquinamento e un problema di sopravvivenza che potrebbe portare a conflitti locali?

In un'analisi della Banca Asiatica dello Sviluppo, che nel corso degli ultimi 50 anni ha seguito l'andamento delle risorse idriche, stima che sia diminuita del 60 % la disponibilità d'acqua pro capite in Cina  con la possibilità di una ulteriore perdita del 10 % entro il 2025. 
Tuttavia, il 45 % della produzione in Cina avviene delle province dove vi è scarsità d'acqua. La maggior parte delle attività industriali e agricole della Cina è concentrata nel nord arido del paese.
Il settore del carbone succhia ben il 20 % di quello che è il consumo di acqua della Cina, mentre l'agricoltura prende un altro 62 %.  (In 'Europa)
E attenzione, la maggior parte dell'acqua disponibile è inquinata. La commissione ha verificato che il 90 % delle acque sotterranee è contaminata da rifiuti di depurazione e  rifiuti industriali. Nel 2010 lo studio ha dichiarato che più della metà delle acque sotterranee testate in 183 città industriali può essere considerata imbevibile
Inoltre, anche i sistemi di trasporto dell'acqua sono così inefficienti che già uno studio del 2002 aveva rilevato che in 408 città la media del 21,5 % di acqua veniva persa per colpa di perdite o evaporazione. 
Senza dimenticare che la Cina è anche fortemente dipendente dall'acqua per la produzione di energia elettrica. Ci sono in Cina 25.800 grandi dighe, molto più che in qualsiasi altro paese, anzi, esse costituiscono oggi il 50 % delle dighe esistenti in tutto il mondo. Queste forniscono il 17 % di energia elettrica prodotta nel Paese.
Ma il sistema è vulnerabile.
Dopo il terremoto del 2008 di Sichuan, 391 bacini idrici hanno riportato danni strutturali in un sol giorno. La mancanza di acqua ha anche causando la perdita di potenza in uscita,  nel 2011, le centrali idroelettriche in totale hanno visto solo il 20 %. 
Poi c'è l'aspetto geopolitico dei fiumi della Cina. Il Tibet è la regione di origine di gran parte della rete idrica dell'Asia del Sud e del Sud-est asiatico. La Cina ha già avuto controversie a causa dell'acqua con l'India, Kazakistan, Corea del Nord, Russia e Vietnam.
Alcuni analisti della commissione prevedono tensioni sulla questione delle risorse idriche in Asia che potrebbe portare addirittura ad un aperto conflitto, secondo un articolo del Pro EdgeWire.

Un vecchio post sull'argomento.

Per concludere abbiamo un aggiornamento che riguarda un prestito della Banca Asiatica di Sviluppo (ADB) di 250 milioni di dollari (195 milioni di euro circa) per disinquinare il  lago di Chaohu  della Repubblica Popolare Cinese, quinto in ordine di grandezza,  e sostenere la realizzazione di piani di eco-compensazione nel meccanismo di scambio nelle zone rurali per controllare le fonti di inquinamento delle acque.

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mercoledì 21 novembre 2012

L'energia rinnovabile, pulita, può sostituire il nucleare? Si!

Riflettiamo. Quando nascono i problemi abbiamo già le soluzioni per superarli. Qualche volta non converrebbe prevenire i problemi adottando immediatamente le soluzioni più opportune? Mi riferisco a quanto si legge di rimbalzo in un articolo in Rete che si occupa specificatamente di Terre Rare, notizie che provengono dal Giappone ovvero dal  Nikkei News Service.
Apriamo bene le orecchie e puliamo le lenti degli occhiali.
In sei mesi, il Giappone ha aggiunto l'equivalente di una centrale nucleare sotto forma di nuovi progetti di energia rinnovabile ovvero 1.150 MW, di cui  886 MW residenziali attraverso pannelli solari e 240 MW di impianti solari su tetti di fabbriche ed edifici governativi. Ha aggiunto anche 14 MW grazie agli impianti eolici e 3 MW di mini idroelettrico. La grande spinta per i pannelli solari segue l'offerta da parte del Governo di 42 yen (US55c) per kWh per mezzo di una tariffa feed-in (detrazione fiscale).

Un poco alla volta, negli anni, i giapponesi avrebbero potuto evitare il dramma del disastro nucleare di Fukushima cominciando ben prima a installate pannelli fotovoltaici, realizzando campi eolici e FV. Ne sarebbe valsa la pena. Seppellire definitivamente 54 reattori nucleari nella memoria storica di un passato da dimenticare per sempre.

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martedì 20 novembre 2012

La nuova sport coupè Honda ibrida

Da domani, 21 Novembre, sarà in vendita la nuova ibrida della casa giapponese. La 2013 Honda CR-Z avrà importanti aggiornamenti nel powertrain e nel sistema di accumulo di energia rispetto ai modelli esistenti fino ad oggi. Sostanziale il miglioramento deriva dall'avere abbandonato le batterie NiMH per passare alle più moderne, leggere, efficienti, batterie agli ioni di litio che permettono migliori prestazioni dell'auto e minor consumo energetico in assoluto.
Altre caratteristiche standard  su tutte le Honda 2013 CR-Z, quelle che a noi 'elettrici' interessano poco o nulla, sono qui riassunte: dotazione di Bluetooth  HandsFreeLink, Bluetooth  Audio, telecamera per la retromarcia, specchio di un driver Vista ingrandita,  sistema audio  AM / FM / CD / USB con sei altoparlanti, climatizzatore automatico, alzacristalli elettrici e porta serrature, ingresso remoto e cruise control. Si parte da un un prezzo di listino su modello base da 19.975 dollari in USA, 15.600 euro al cambio di oggi. 
Il powertrain ibrido di trazione della CR-Z è una variante dell' originale IMA Honda (Integrated Motor Assist), la tecnologia, che ha debuttato con la Honda Insight 2000, il primo veicolo ibrido disponibile per la vendita nel Nord America. Il sistema della CR-Z utilizza un 1,5 litri a 4 cilindri, 16 valvole, unico motore a camme in testa, con anticipo "intelligente" Variable Valve e Lift Electronic Control (i-VTEC) che riceve l'alimentazione supplementare dalla Integrated Motor Assist (IMA) del sistema motore elettrico brushless DC.

Nel sistema ibrido CR-Z, il motore elettrico assiste in accelerazione e funge anche da generatore durante la frenata o di inerzia per catturare l'energia cinetica che ricarica la nuova batteria agli ioni di litio. Il motore a benzina si spegne automaticamente quando il veicolo è fermo per migliorare l'efficienza.  Il motore elettrico è passato da 10 kW a 15 kW, grazie alla nuova tensione più alta, 144 volt, della batterie agli ioni di litio. La CR-Z offre ora una potenza combinata massima di 130 CV a 6000 giri e con circa 190 Nm di coppia .
Il risparmio di carburante EPA per la 2013 Honda CR-Z è  migliorato. L'etichetta EPA assegna un consumo città/autostrada/combinato di  36/39/37 mpg, mentre per i modelli equipaggiati con il cambio  manuale  a 6 marce  è di 31/38/34 mpg.

Il 3-Mode Drive System è attivabile tramite tre pulsanti retroilluminati a sinistra del volante, che permettono la scelta 3 modalità al sistema di trasmissione e quindi 3 modalità di prestazioni:
 - Modalità Sport migliora la risposta del motore della valvola a farfalla, servosterzo elettrico e la potenza del motore elettrico in aggiunta.
 - Modalità normale standardizza sterzo, la risposta del motore, assiste le impostazioni del motore per l'aria condizionata.
- Econ mode può aumentare l'efficienza del consumo di carburante attraverso l'ottimizzazione dell'angolo farfalla per l'accelerazione uniforme, basso regime motore e la potenza e la coppia limitata di circa un 4 %. Si può anche ridurre il carico complessivo l'aria condizionata sul motore e modificare il controllo della velocità di crociera per operare in modo più efficiente.

La garanzia  è coperta per 3 anni e 36.000 miglia o  5 anni per 60.000 miglia o 5 anni con percorrenza illimitata. In aggiunta vi sono altre opzioni che comprendono la corrosione, le emissioni per 5 anni e 150.000 miglia per alcuni stati che adottano legislazioni particolari sulle emissioni come per esempio la California.


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lunedì 19 novembre 2012

Denuncia penale per il disastro nucleare di Fukushima

In Giappone si è costituito un gruppo che ha presentato denuncia penale nei confronti del governo nipponico e dei  dirigenti dell'azienda elettrica, Tokyo Electric Power Co., nonché gli esperti incaricati per l'evacuazione del territorio intorno alla centrale nucleare di Fukushima che ha procurato il disastro nucleare a seguito del terremoto e dello tsunami dell'11 Marzo dello scorso anno..
Le 13.262 persone che hanno ha presentatola denuncia penale ritengono che il governo e i dirigenti della TEPCO non hanno adottato misure di sicurezza adeguate, anche se si poteva prevedere che un terremoto avrebbe potuto generare uno tsunami e causare gravi incidenti nucleari. I denuncianti hanno aggiunto altri possibili colpevoli i quali hanno manifestato altrettanta negligenza professionale causando morti e feriti, violando le leggi ambientali del Giappone che riguardano le emissioni di sostanze radioattive nocive alla salute umana, gli esperti che hanno organizzato l'evacuazione dai territori contaminati dall'esplosione dei reattori nucleari. Altre persone potrebbero aggiungersi alla denuncia dei tredicimila.

Questo tipo di negligenza non mi pare che sia stata del tutto superata soprattutto per colpa degli operatori del settore della produzione di energia elettrica da fonte nucleare ed anche per la 'debolezza' del governo che sente forte l'azione lobbistica e quindi economica che dagli operatori proviene. L'attivazione dalla centrale di Oi dove sono stati riavviati due reattori nucleari ne sono l'esempio più lampante. Quelli di Oi sono i primi due reattori riavviati dei 54 presenti nel territorio giapponese dopo il fermo imposto per ragioni di sicurezza dopo il disastro nucleare di Fukushima.  Oi si trova sopra faglie che da un momento all'altro potrebbero generare terremoti disastrosi, come abbiamo raccontato in post precedenti.. 

Il nucleare non sarà mai sicuro.

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sabato 17 novembre 2012

Sale l'export alimentare mentre l'auto di massa in Europa dice ciao, hola, au revoir

A Settembre l'agroalimentare è cresciuto in controtendenza rispetto all'andamento generale ed ha fatto segnare un aumento nelle esportazioni dell’1,2 % per un valore di 2,731 miliardi, superiore a quello delle auto in calo del 3,7 %, su base annua.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio estero a Settembre che registrano in media un calo record del 4,2 %, il peggior dato dal 2009.
La crescita in controtendenza dell'agroalimentare è dovuta – sottolinea la Coldiretti - ad un aumento del 5,4 per cento delle spedizioni di prodotti agricoli e dell’1,1 % di quelle degli alimentari e delle bevande. Ad aumentare - precisa la Coldiretti - sono state le esportazioni in valore dei prodotti simbolo della dieta mediterranea Made in Italy come la pasta, il vino e le conserve di pomodoro. Se l'andamento positivo sarà confermato nei prossimi mesi, il valore dell'export agroalimentare è destinato a far segnare a fine anno il nuovo record con un valore delle spedizioni superiore ai 30 miliardi di euro fatti registrare lo scorso anno. Un risultato importante poiché l'agroalimentare svolge - continua la Coldiretti - in realtà un effetto traino per l'intero Made in Italy all'estero dove il buon cibo italiano contribuisce in misura determinante a valorizzare l'immagine dell'Italia all'estero.

Invece la situazione del mercato dell'auto in Europa continua e essere tragico, per quanto riguarda le immatricolazioni in Europa ed ancora peggio in Italia.

L'ACEA (European Automobile Manufacturers Association) registra il tonfo delle immatricolazioni in Europa. L'Europa nel suo complesso segue il crollo italiano con risultati nel mese di Ottobre diversi nei vari paesi, ma in flessione complessiva del 4,8% nella UE e una dato negativo nei primi 10 mesi dell'anno. -7,3%.

Francia (-7,8%), Italia (-12,4%) e Spagna (-21,7%) hanno ottenuto risultati peggiori rispetto allo stesso mese di un anno fa.  Solo il mercato tedesco è rimasto abbastanza stabile (+0,5%), il Regno Unito ampliato del 12,1%.

Il mercato di autovetture nuove ha continuato a ridursi ad Ottobre è stato pari a 959.412 vetture, da gennaio a ottobre, le immatricolazioni di auto nuove sono state 10.327.276 unità. In una anno si sono perse. non  per strada ma in fabbrica 814.547 auto.

Da gennaio a ottobre, il Regno Unito è stato l'unico grande mercato a registrare una crescita (+5,0%). Il tedesco (-1,6%) leggermente contratti, mentre la Spagna (-11,9%), Francia (-13,3%) e Italia (-19,7%), di fronte a due cifre recessione, quindi sono calate complessivamente del 7,3% in dieci mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Qui di seguito il grafico del decremento mensile della mancata produzione da un anno a questa parte.

Cliccare per ingrandire

In casa nostra il Gruppo Fiat ha perso il 5,6 % in Ottobre e il 16,3% nei primi 10 mesi.

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venerdì 16 novembre 2012

General Motors punta a 500.000 auto elettriche entro il 2017

General Motors ha deciso e trasmesso ufficialmente con un suo comunicato stampa di voler mettere su strada almeno 500.000  auto elettriche entro il 2017 tra veicoli elettrici puri e ibridi plug-in. La  Chevrolet Volt  plug-in  ad autonomia estesa,  auto elettrica introdotta nel 2010, è diventata l'emblema dell'attenzione della GM verso i veicoli elettrici .

'Quello che era iniziata con la Volt come una prova di tecnologia si è trasformato in un  reale punto di partenza per spingere la tecnologia EV ulteriormente e più velocemente di quanto si pensasse di fare cinque anni fa' - parole di Mary Barra, senior vice president of Global Product Development GM - aggiungendo che la tecnologia di propulsione della Volt, identica a quella tecnologia adottata nella  Cadillac ELR , sarà un elemento centrale della strategia GM  di elettrificazione per il futuro.
Ciò che è stato appreso con la Volt viene applicato generosamente anche nella Chevrolet Spark EV, che sarà in vendita il prossimo anno in alcuni mercati, Stati Uniti e Corea del Sud, a cui si aggiungeranno altri mercati che saranno annunciati a breve.

LA GM è sulla buona strada per vendere più di 50.000 veicoli elettrici quest'anno tra la Volt la Buick LaCrosse , Regal e Chevrolet Malibu. Il 2014 Chevrolet Impala offrirà anche un modello con il sistema di elettrificazione ibrida eAssist .


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giovedì 15 novembre 2012

Continua la deriva dei consumi di petrolio -7,8%, benzina e gasolio -8,2 e -6,3%



Sempre più critica la situazione per i consumi petroliferi italiani che nel mese di ottobre 2012 sono ammontati a circa 5,6 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 7,8% (-475.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2011.

I prodotti autotrazione, con due giorni di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo pari all’8,2% (-64.000 tonnellate) rispetto ad ottobre 2011, mentre il gasolio autotrazione un calo del 6,3% (-137.000 tonnellate). A parità di giorni di consegna, il calo per la benzina sarebbe stato del 16,3% e per il gasolio del 14,5%.

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di ottobre è così risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 2 di gasolio autotrazione, con un decremento del 6,8% (-201.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2011.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 12,4%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 51,5% del totale (era il 55,2% nell’ottobre 2011).

Nei primi dieci mesi 2012, i consumi sono stati pari a circa 54 milioni di tonnellate, con un calo del 9,6% (-5.743.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2011.

La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 10,5% (-832.000 tonnellate), il gasolio del 9,7% (-2.077.000 tonnellate).

Nel periodo considerato la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), evidenzia un peggioramento del 9,9% (-2.909.000 tonnellate).

Nei primi dieci mesi dell’anno, le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in diminuzione del 19,7%, con quelle diesel a coprire il 53,6% del totale (era il 55,5 nei  primi dieci mesi del 2011). 

Roma, 14 novembre 2012  – Comunicato stampa dell'Unione Petrolifera

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Postiamo come di consueto i grafici da noi elaborati con i dati provenienti dal Ministero dello Sviluppo Economico. La solita voragine, il baratro, l'abisso sempre più profondo nel quale cadono i consumi evidente segnale della marmellata nella quale annega la produzione nazionale. Non ci si muove perché non c'è lavoro, non si consuma perché non ci sono soldi, non si consuma petrolio perché non si produce. Stop.

Il petrolio

I dati dei mesi precedenti ecco di seguito i nostri grafici a partire dal gennaio 2006.

Raggruppati per anno

  Cliccare sul grafico per ingrandirlo

Mesi in sequenza dal gennaio 2006

Cliccare sul grafico per ingrandirlo

Il terzo grafico identifica meglio degli altri la caduta percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, proseguendo la rovinosa caduta.

Cliccare sul grafico per ingrandirlo  

 Adesso i grafici relativi ai carburanti da autotrazione.

I carburanti per autotrazione

Benzina


Gasolio


 
Benzina + gasolio



Crollo di qua, crollo di là, crollo di giù, mese dopo mese, sempre più in basso. I grafici sono in picchiata, giù, giù, inarrestabili.
Giù i consumi di petrolio (-7,8%) e
giù i consumi dei carburanti (-8,2 e -6,3%),
giù le immatricolazioni delle auto (- 12,4%),
giù le immatricolazione dei mezzi commerciali da lavoro, i furgoni (-34,3%)),
giù il consumo di energia elettrica (-3,7 %) e la produzione industriale ( -4,8% su base annua)
e ... aspettiamo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico che riguardano i consumi del gas metano del mese di Ottobre . Arriveranno, come al solito, a fine mese...

...puff!

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