Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 31 gennaio 2015

Mobilità elettrica. Trento come Firenze?

Ci segnalano un articolo de L'Adige  online che proviene da Trento dal titolo "Zona a traffico limitato Una rivoluzione in città". Uno si aspetta di leggere che finalmente gli amministratori hanno preso iniziative per anticipare la direttiva europea secondo cui non si possano utilizzare mezzi di trasporto con motore termico ma solo veicoli non inquinanti, ovvero  elettrici. 
Leggiamo:
"Prime novità da febbraio per la zona a traffico limitato di Trento, secondo quanto approvato dalla Giunta comunale lo scorso 29 dicembre. La nuova disciplina della zona a traffico limitato entrerà in vigore in modo graduale nel corso del 2015, per agevolare il più possibile la cittadinanza a capire, assimilare e adeguarsi alla nuova organizzazione e gestione del traffico, della sosta e della mobilità in generale, spiega oggi il Comune in una nota." Bene!

"... Le nuove fasce orarie per operazioni di carico e scarico per i veicoli adibiti a trasporto cose sono le seguenti: dalle 7 alle 10 e dalle 14 alle 16. Si introduce il limite di velocità di 30 km/h per la zona a traffico limitato e di 15 km/h per l'area pedonale e il limite di lunghezza di 8 metri dei mezzi " Bene!

"... Vietata poi permanentemente la circolazione per tutti i veicoli adibiti a trasporto cose non conformi all'ordinanza che annualmente stabilisce limitazioni al traffico per il contenimento dell'inquinamento atmosferico. I veicoli elettrici possono accedere alla zona a traffico limitato solo se in utilizzo a una delle categorie autorizzate. " Bene!

Un ultimo passaggio non è chiaro per quanto riguarda i veicoli elettrici e non vorremmo che fosse una limitazione tate da equiparare i veicoli elettrici ai veicoli con motore termico, inquinante, alla stregua di quanto fu deciso da un certo neo sindaco, diventato poi primo ministro, tra gli atti di esordio alla poltrona di sindaco di Firenze. Leggere qui.
C'è da dire che un ricorso alla TAR, vittorioso, da parte dei trasportatori locali  impose di non porre limiti di orario e di utilizzo dei furgoni elettrici e ibridi nel centro di Firenze. Leggere qui.

Mi piacerebbe avere più dettagli sull'ordinanza trentina in aggiunta a quanto letto in  un commento su una pagina facebook nel quale si afferma che "il nuovo regolamento equipara i veicoli elettrici a quelli ibridi e a quelli alimentati a gas, gpl o metano. C'è anche un canone da pagare, però scontato. " Peggio di così....




MondoElettrico è anche su   

.


venerdì 30 gennaio 2015

Occupati e disoccupati a Dicembre

L'Istat ci consegna regolarmente i dati relativi agli occupati e disoccupati (dati provvisori) accompagnandoli con un comunicato stampa segnalando un'altalena tra segni positivi e negativi nient'affatto rassicuranti.
A dicembre 2014 gli occupati sono 22 milioni 422 mila: dopo il calo osservato nei due mesi precedenti, l'occupazione a dicembre aumenta dello 0,4% (+93 mila), tornando su valori prossimi a quelli di settembre. Su base annua la crescita è dello 0,5% (+109 mila).
Il tasso di occupazione, pari al 55,7%, aumenta di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti rispetto a dodici mesi prima.
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 322 mila, diminuisce del 3,2% rispetto al mese precedente (-109 mila) mentre aumenta del 2,9% su base annua (+95 mila).
Il tasso di disoccupazione a dicembre scende al 12,9%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali in termini congiunturali. Il calo osservato nell'ultimo mese è il primo segnale di contrazione della disoccupazione dopo un periodo di crescita che si è protratto nella seconda metà dell'anno. Rispetto ad un anno prima il tasso di disoccupazione è in aumento di 0,3 punti percentuali.

Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente; anche a novembre l'inattività aveva registrato un'analoga crescita, dopo il calo avviatosi nel mese di aprile. Su base annua l'inattività si mantiene in calo dell'1,9%.
Il tasso di inattività, pari al 35,8%, aumenta di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e diminuisce di 0,6 punti su base annua.



I nostri grafici.

In percentuale.

Tasso di occupazione.

 
Tasso di disoccupazione totale e fra i giovani tra i 15 e i 24 anni

 
Combinato tasso di occupazione, tasso di disoccupazione totale e fra i giovani tra i 15 e i 24 anni (indice a destra)



 I nostri grafici. Valori assoluti.

Forze lavoro

 
Occupati
 
Disoccupati




MondoElettrico è anche su   

.


giovedì 29 gennaio 2015

Le immatricolazioni delle moto e scooter nel 2014

L'Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) commenta l'andamento del mercato delle moto e degli scooter nel 2014. Non bene, un po' come tutto in Italia.
Il mercato delle 2 ruyote in chiaroscuro.A dicembre in crescita le immatricolazioni, grazie agli scooter, mentre i "cinquantini" continuano a perdere volumi. Nell'intero 2014, il mercato italiano nel suo complesso (moto e scooter "targati" più veicoli 50cc) è risultato negativo, con 182.773 veicoli venduti pari al -1,5% rispetto al 2013
Andamento in chiaroscuro per il mercato italiano delle due ruote a dicembre. Il totale delle immatricolazioni nell'ultimo mese del 2014 presenta 4.294 veicoli venduti pari al +8,8%, grazie agli scooter che registrano 2.753 unità e un +16,1% mentre le moto sono invece in calo con 1.541 pezzi pari al -2,2%. Non si ferma il calo dei veicoli 50cc con 1.093 registrazioni e un -11,7%. Dicembre pesa meno del 3% delle vendite sull’intero anno.
.... Questo significa che nel suo complesso il settore delle 2 ruote ha perso in termini di numero di clienti e, soprattutto, ciò che preoccupa è la mancanza di ricambio generazionale. Lo scenario economico rimane contraddittorio, ma ci sono oggettivi fattori positivi come la diminuzione del prezzo del petrolio - nella speranza che questo si riverberi anche sul prezzo della benzina - e un euro più competitivo sui mercati internazionali.... Oggi su 8 milioni e mezzo di veicoli a due ruote circolanti in Italia, ne abbiamo oltre 5 milioni e mezzo che superano i 10 anni, pari al 65%. E’ necessario che anche in Italia si ristabilisca un clima di fiducia nel futuro che possa incrementare consumi e investimenti, ma per il momento non ci sono ancora effetti rilevanti sul potere d'acquisto. Il mercato dell'usato, sempre in positivo, vale ormai 3,3 volte i volumi del nuovo e dimostra il ruolo indispensabile di moto e scooter per assicurare una mobilità concreta e sostenibile. I nuovi modelli presentati ad EICMA in novembre hanno suscitato uno straordinario interesse, ora ci aspettiamo che tale entusiasmo possa tradursi in propensione di acquisto a partire dai primi mesi del 2015”.


Vediamo adesso i grafici da noi realizzati.

Il grafico delle immatricolazioni mensili delle 2 ruote sopra i 50cc per anno solare

 
Il grafico delle vendite mensili delle 2 ruote sotto i 50cc per anno solare



Proseguiamo con i grafici che sommano le immatricolazioni mensili delle 2 ruote nei dodici mesi precedenti al mese di riferimento.

L'andamento delle 2 ruote sopra i 50cc

 
e sotto i 50cc

Il grafico seguente mette insieme le immatricolazioni e le registrazioni di tutte le 2 ruote sopra e sotto i 50cc nei 12 mesi precedenti al mese di riferimento.


L'ultimo grafico che parte con i rilevamenti del 1950 mostra il crollo perentorio del mercato delle 2 ruote. Un primo crollo intorno al 1980 e un tracollo dal 1995 ad oggi, particolarmente dei 'cinquantini'.







MondoElettrico è anche su   

.


mercoledì 28 gennaio 2015

Crolla la produzione di miele e l' esportazione anche per colpa del clima e dell'insetto killer delle api

Il comunicato stampa della Coldiretti fa riferimento all'anagrafe del Ministero della Salute relativo alle api ma denuncia anche il dimezzamento della produzione di miele a causa dei cambiamenti climatici e della presenza di un insetto che ha colpito gli alveari dimezzandone la quantità. A questo si aggiunge l'importazione di miele da nazioni dove è ammessa la coltivazione di Ogm che contamina il prodotto.

+17 import miele naturale dall'estero mentre crollano del 26 % le esportazioni. L'anagrafe delle api italiane è una importante innovazione per garantire maggiore trasparenza attraverso la rintracciabilità in un settore dove quest'anno si registra il dimezzamento dei raccolti a causa dell'andamento climatico anomalo e delle malattie. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l'avvio lunedì 19 gennaio dell'operatività dell'anagrafe delle api, con la possibilità, per gli apicoltori di registrarsi sul portale del Sistema informativo veterinario accessibile dal portale del ministero della Salute al quale potranno accedere operatori delle Asl, aziende e allevatori per registrare la attività, comunicare una nuova apertura, specificare la consistenza degli apiari e il numero di arnie o le movimentazioni per compravendite.
La produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, di agrumi e mille fiori è quasi dimezzata (-50 per cento) per effetto del clima ed è allarme per l'arrivo in Italia dell'insetto killer delle api, il coleottero Aethina tumida, che mangia il miele, il polline e, soprattutto la covata annientando la popolazione di api o costringendola ad abbandonare l'alveare.
Al crollo dei raccolti nazionali ha fatto seguito l'aumento del 17 per cento delle importazioni dall'estero di miele naturale mentre le esportazioni sono crollate del 26 per cento le esportazioni, sulla base dei dati istat relativi ai primi 9 mesi del 2014. Il risultato - denuncia la Coldiretti – è che in Italia due barattoli di miele su tre venduti nei negozi e supermercati contengono in realtà miele straniero.

A preoccupare è peraltro il fatto che piu’ di 1/3 del miele importato proviene dall’Ungheria e quasi il 15 per cento dalla Cina ma anche da Romania, Argentina e Spagna dove sono permesse coltivazioni Ogm che possono contaminare il polline senza alcuna indicazione in etichetta. Il miele prodotto sul territorio nazionale dove non sono ammesse coltivazioni Ogm è tuttavia riconoscibile attraverso l'etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti. Per acquistare miele italiano è bene verificare sempre l'etichettatura. La parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell'Unione Europea, l'etichetta - conclude la Coldiretti - deve riportare l'indicazione "miscela di mieli originari della CE"; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta "miscela di mieli non originari della CE", mentre se si tratta di un mix va scritto "miscela di mieli originari e non originari della CE".




MondoElettrico è anche su   

.


martedì 27 gennaio 2015

Le autostrade a Novembre, riconferma della discesa

L'indicazione che ci arriva dal comunicato stampa Aiscat relativo alle percorrenze autostradali, in particolare quelle dei mezzi pesanti che trasportano la 'ricchezza' del Paese, non mostrano una evidente ripresa economica, anzi un retrocessione che continua senza tregua. Lo vediamo meglio con i nostri grafici piuttosto che col comunicato stampa ufficiale.

I risultati ottenuti nel mese di Novembre evidenziano un andamento sostanzialmente stabile del traffico leggero rispetto al corrispondente periodo dell'anno 2013, laddove il comparto veicolare pesante mostra invece un lieve calo di poco superiore all'uno percento, calo che comunque non è stato tale da influenzare più di tanto il risultato complessivo del mese, stabilitosi su un risultato del -0,6%.

Globalmente, sono stati percorsi sulla rete a pedaggio quasi settanta miliardi di veicoli-km in questi undici mesi, con un innalzamento dello 0,7% sul cumulato annuale.

Dal Comunicato stampa AISCAT

I nostri grafici.

Qui di seguito i nostri grafici a cominciare dal traffico con il numero in milioni veicoli-km dei veicoli leggeri...


 
... e si prosegue con dal traffico in milioni veicoli-km dei veicoli pesanti, dove è evidente la distanza con lo stesso mese dell'anno passato e di due anni fa.


 
Il totale cumulato, leggeri e pesanti



Ancora più significativi sono i due grafici che seguono, il primo dei quali mette in evidenza l'andamento di uno dei comparti che consideriamo un valido segnale dello stato della nostra economia quello relativo allo scambio delle merci con i mezzi pesanti, la produzione e la distribuzione e quindi, in definitiva, la ricchezza nazionale in movimento sulle ruote gommate. Vediamo qui sotto l'andamento definito dal grafico che prende in considerazione i 12 mesi precedenti al mese di rilevamento attuale, relativo al traffico dei mezzi pesanti destinati al trasporto delle merci . Scollinamento. ricomincia ladiscesa. Ovvero niente crescita. Brutto segnale.


 
Ultimo grafico il totale comprensivo del traffico dei mezzi pesanti e leggeri. Altro scollinamento.


Ci vuole ottimismo. Solo quello?


MondoElettrico è anche su   

.


lunedì 26 gennaio 2015

Il petrolio USA straccia ogni record e pure i carburanti

Le consegne totali di petrolio degli Stati Uniti sono salite del 5,1 % nel dicembre scorso rispetto allo stesso mese del 2013 alla media di circa 20,0 milioni di barili al giorno.
Nel quarto trimestre, il totale delle consegne di petrolio nazionali hanno guadagnato 2,9 % rispetto allo stesso periodo nel 2013.
Grazie ad un aumento notevole della domanda, anche  le scorte di greggio hanno registrato il valore più alto rispetto a qualsiasi altro dicembre negli ultimi 84 anni. John Felmy, Chief Economis di API  (American Petroleum Institute, (l' associazione nazionale che rappresenta tutti i segmenti del settore del petrolio e del gas naturale guidato dalla tecnologia americana.) afferma che ' Storicamente la produzione elevata continua ad essere il fattore trainante dell'economia.'

Le scorte di petrolio greggio sono aumentate del 7,4 % rispetto allo scorso anno a fine a 383,5 milioni di barili - il più alto livello di inventario per il mese dal 1930. Stessa cosa per le scorte di benzina per motori che ha chiuso ad un livello superiore il mese scorso, + 0,4 %, sul dicembre 2013 con 228,9 milioni di barili. Le scorte di carburante distillato e "altri oli" sono aumentate rispetto all'anno precedente, mentre le scorte di carburante jet è sceso leggermente.

La produzione interna di petrolio greggio è salita il mese scorso segnando il livello più alto di dicembre dal 1972. A poco più di 9,1 milioni di barili al giorno, questo è stato un 15,9 % di incremento rispetto all'anno precedente. Questa è stata anche la più alta quantità  di uscita di ogni mese dal febbraio 1986.
La produzione di liquidi da gas naturale (NGL), un coprodotto della produzione di gas naturale, ha raggiunto un nuovo record storico a quasi 3,2 milioni di barili al giorno, in crescita del 19,4 % dal dicembre 2013; la domanda di benzina il mese scorso è aumentato del 5,4 % rispetto all'anno precedente alla media di oltre 9,1 milioni di barili al giorno - il più alto livello di dicembre dal 2007 - con un quarto trimestre in aumento del 3,4 % anno su anno.
Le consegne di combustibile residuo sono saltate del 71,8 % rispetto all'anno precedente al loro livello più alto dicembre in tre anni.
La domanda è aumentato anche per distillati (3,2 %), il carburante degli aerei (9,3 %) e "altri oli" (3,8 %).

Secondo le ultime relazioni Baker-Hughes, Inc., il numero di piattaforme petrolifere e di gas negli Stati Uniti nel Dicembre sono 1.882, in calo di 43 dal conteggio di novembre 1.925. Questo è il numero più basso dal luglio 2014.

Le  importazioni totali statunitensi del mese scorso hanno raggiunto il livello più alto nel 2014, con una media di quasi 9,7 milioni di barili al giorno. Questo è stato un aumento del 1,3 % rispetto all'anno precedente, ma è rimasto il terzo più basso livello di importazioni dicembre dal 1997.

Le importazioni di petrolio greggio nel frattempo sono diminuite del 1,6 % dal dicembre 2013. Le importazioni di prodotti petroliferi hanno guadagnato 14,3 % rispetto allo stesso periodo di 2,0 milioni di barili al giorno ma le importazioni si piazzano al secondo livello più basso per il mese a partire dal 1999. La produzione di benzina ha stabilito un nuovo record per il mese di dicembre, in aumento dell'1,8 % rispetto all'anno precedente, in media circa 9,7 milioni di barili al giorno con oltre 5,2 milioni di barili al giorno. La produzione è cresciuta del 2,2 % del distillato nello stesso periodo.
Gli ingressi lordi raffineria sono cresciuti del 1,9 % dal dicembre 2013 al loro livello più alto per il mese a 16,7 milioni di barili al giorno, mentre le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati è sceso del 8,1 %.
Il tasso di utilizzo della capacità di raffinazione in media 93,7 % il mese scorso, in crescita di 2,3 punti percentuale da novembre e 1,8 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La capacità utilizzabile di raffineria di API è di 17.805.000 di barili al giorno.


Detto questo, ripresoi dal cominicato stampa dekk'API,  andiamo a ridimensionare la visione sbagliata che qualcuno avrebbe potuto farsi circa l'autosufficienza energetica degli Stati Uniti dopo avere inanellato i record e le percentuali sul petrolio e i prodotti petroliferi. Non è affatto così.n Sempre con i dati mensili forniti da Api si evidenzia che gli USA continuano ad importare petrolio dall'estero una buona parte per il loro fabbisogno che per dicembre ha rappresentato:
4.793  migliaia di barili al giorno di petrolio dagli altri paesi quali il Canada, il Messico, l'Algeria, Venezuela, Russia, Arabia, Kuwait, Nigeria ecc . (100%)
di cui 2.361 migliaia di barili al giorno di petrolio sono di provenienza Opec (49,3%) e
1.367 migliaia di barili al giorno di petrolio dai paesi del Golfo Persico  (28.5%)
che sommati insieme rappresentano il 24,4% dei consumi interni.

Quindi un quarto dei consumi di petrolio viene da petrolio prodotto all'estero. Punto.


MondoElettrico è anche su   

.


domenica 25 gennaio 2015

Commercio con l’estero a Novembre

Rispetto al mese precedente, a novembre 2014 si rileva una flessione per entrambi i flussi commerciali con l'estero più ampia per le esportazioni (-1,1%) che per le importazioni (-0,1%).

La diminuzione congiunturale dell'export è determinata da una flessione delle vendite più marcata verso i mercati extra Ue (-1,7%) rispetto a quelli dell'area Ue (-0,6%). Al netto dei prodotti energetici, la flessione è più contenuta (-0,3%). Solo i beni di consumo durevoli sono in espansione (+3,1%).

La diminuzione congiunturale delle importazioni è la sintesi della flessione degli acquisti dall'area Ue (-1,6%) e dell'aumento di quelli dall'area extra Ue (+1,9%). Il calo dell'import è determinato dai prodotti energetici (-1,6%) e dai prodotti intermedi (-0,8%).

Nel trimestre settembre-novembre 2014, la dinamica congiunturale dell'export risulta positiva (+1,9%) per entrambe le aree, con un incremento più accentuato verso i paesi extra Ue (+3,3%). I beni strumentali (+5,1%) risultano in rilevante crescita.

A novembre 2014, l'incremento tendenziale delle esportazioni (+1,7%) è trainato dalle vendite verso l'area extra Ue (+2,7%). L'aumento in valore riflette la positiva dinamica dei valori medi unitari (+2,8%), mentre i volumi (-1,0%) risultano in diminuzione.

Nello stesso mese, l'import risulta stazionario (+0,0%) per effetto della forte contrazione dei prodotti energetici (-19,3%), al netto dei quali si registra una marcata crescita tendenziale (+4,5%).

A novembre 2014, l'avanzo commerciale è di 3,5 miliardi (+3,0miliardi a novembre 2013). Al netto dell'energia, la bilancia risulta in attivo per 6,9 miliardi.

Nei primi undici mesi dell'anno l'avanzo commerciale raggiunge i 37,1 miliardi (era di 25,8 miliardi nello stesso periodo dell'anno precedente) e si registra una crescita tendenziale dell'export (+1,6%; +2,2%al netto dei prodotti energetici).

A novembre 2014, la crescita tendenziale dell'export è molto sostenuta per Belgio (+22,6%) e Polonia (+22,0%). Anche ASEAN (+19,7%) e Stati Uniti (+14,9%) sono in forte espansione. In marcata crescita le vendite di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+18,8%) e solo autoveicoli (+13,2%).

Gli acquisti da Svizzera (+21,2%) e Cina (+20,5%) e di mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+21,5%) e di prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+15,1%) sono in forte crescita.


Il nostro grafico con i dati forniti dall'Istat


Dopo avere riletto il post di ieri e letto il nuovo comunicato stampa dell'Istat viene da domandarsi in che cavolo di ginepraio naviga l'Italia nella Ue, ovvero che reale beneficio ha conseguito e sta ottenendo il nostro paese nel far parte di questo conglomerato fluido simile a sabbie mobili. Affondare? A Novembre diminuisce il commercio sia in entrata che in uscita. Nel trimestre l'export è positivo soprattutto con quei paesi extra Ue. Far governare la finanza e i bankieri della Troika (quelli che si sentono i salvatori del mondo dopo avere contribuito silentemente al disastro del 2008) significa salvare solo il capitale e chi ce l'ha, incrementandolo. E basta! no?



MondoElettrico è anche su   

.


sabato 24 gennaio 2015

Male l'industria a novembre. Fatturato e ordinativi dell’industria

A novembre il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, registra una flessione dello 0,6% rispetto a ottobre, dovuta ad andamenti opposti sul mercato interno (-1,2%) e su quello estero (+0,6%).

Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo diminuisce dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,9% per il fatturato interno e +0,4% per quello estero).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 come a novembre 2013), il fatturato totale cala in termini tendenziali dell'1,6%, con una variazione negativa del 2,8% sul mercato interno e un incremento dell'1,0% su quello estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per i beni di consumo (+0,7%), mentre si registrano flessioni per l'energia (-3,9%), per i beni strumentali (-1,1%) e per i beni intermedi (-0,6%).

L'indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, dell'1,5%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dei beni intermedi.

Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+16,6%), mentre la maggiore diminuzione delle attività manifatturiere riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,3%).

Per gli ordinativi totali, si registra un calo congiunturale dell'1,1%, sintesi di una flessione del 3,9% degli ordinativi interni e un aumento del 2,9% di quelli esteri.

Nel confronto con il mese di novembre 2013, l'indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 4,1%. La flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-18,5%), mentre l'incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (+3,4%).



Questo è il comunicato Istat. Adesso vediamo come i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali disegnano la situazione nello scorrere del tempo. Tirare a campare.

Fatturato: depresso.

Ordinativi: depressi.


L'ottimismo verbale vecchio di un anno del Presidente del Consiglio non si traduce in azioni veramente concrete, quindi i fatturati e gli ordinativi sono ottimisticamente depressi.


MondoElettrico è anche su   

.


venerdì 23 gennaio 2015

I consumi dei carburanti in Italia nel 2014, +0,8%

Concludiamo il discorso del consumo del petrolio nel 2014 già preso in considerazione nel nostro post dell'altro giorno, con i consumi di alcuni derivati petroliferi, quelli atti alla trazione automobilistica.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di dicembre è risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 2,0 di gasolio autotrazione, con una crescita del 4,2% (+107.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2013.
I prodotti autotrazione, a parità di giorni di consegna, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo dello 0,6% (‐4.000 tonnellate) rispetto a dicembre 2013, mentre il gasolio autotrazione un aumento del 6% (+111.000 tonnellate).
La benzina, nel 2014, ha mostrato una flessione dell’1,8% (‐145.000 tonnellate), il gasolio un rialzo dell’1,8 % (+394.000 tonnellate).
Nel 2014 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 30,7 milioni di tonnellate, evidenzia un aumento dello 0,8% (+ 249.000 tonnellate).

Estratto dal comunicato stampa Unione Petrolifera


I nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico danno una visione d'insieme della situazione riguardante il consumo di benzina e gasolio da trazione.

Il consumo dei carburanti per autotrazione

 Qui di seguito vediamo i grafici dei carburanti a partire dal 2007.

 I consumi di benzina a Dicembre sono al livello più basso degli ultimi 8 anni ...

 
  ... i consumi di gasolio ha una risalita attestandosi al terzultimo posto degli ultimi 8 anni ...


Qui sotto vediamo l'andamento dei mesi negli anni solari per il gasolio più la benzina.


 Vediamo qui sotto il grafico relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento a partire Dicembre 2007 per la benzina. Costantemente giù.

 
...e il gasolio, prepotente il tracollo dal picco di fine 2010 fino ad oggi.


la benzina + gasolio negli anni solari dal 2007.   Consumi stabili ma in leggerissima discesa sempre a fondo alla valle..


 Diamo un'occhiata anche al consumo d GPL da trazione essendo esso un derivato del petrolio. Stesso esito. Il consumo di GPL nei 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Neanche il carburante alternativo e meno costoso raccoglie entusiasmo tra gli utilizzatori..

  La gente ha la macchina ma se la tiene il più possibile parcheggiata sotto casa eccetto chi fa uso del mezzo di trasporto per professione.


MondoElettrico è anche su   

.


giovedì 22 gennaio 2015

La Nissan LEAF è l'auto elettrica più venduta in Europa per il quarto anno consecutivo

Secondo quanto viene riportato da un comunicato stampa della Nissan del Regno Unito, i risultati ottenuti dalla piccola auto elettrica giapponese sono 'eccitanti'.
- Nel 2014 le vendite in Europa sono aumentano del 33% rispetto al 2013
- La LEAF detiene il 26% del mercato ed è in rapida crescita tra le auto elettriche
- le vendite in GB sono state di 4.000 unità, più che raddoppiando i volumi del 2013.

L'auto all-electric ha infranto il proprio record di vendite con un aumento del 33 % in Europa nel 2014 rispetto all'anno precedente, prendendo più di un quarto del fiorente mercato dell'auto elettrica con 14.658, vendute grazie ai nuovi operatori nel mercato EV che hanno affiancato i vecchi permettendole  di emergere come il leader a livello globale, dagli Stati Uniti all'Europa. Lo scorso anno è il quarto anno consecutivo che l'auto è in testa alle classifiche di vendita di auto  a zero emissioni in Europa.
Inoltre, la LEAF con 4.051 vendite nel Regno Unito, ha più che raddoppiato la quantità del 2013, 1.812 unità. La LEAF British-made  rimane il modello elettrico più richiesto vantando il 55% del mercato di EV sopravanzando il suo concorrente di oltre il 2:1.

Ranking Gennaio-Dicembre 2014 delle EV quota del segmento Passenger Car



Leggiamo nel comunicato della Nissan  una nota interessante. I proprietari europei della Nissan LEAF percorrono oltre il 40% in più di miglia all'anno (10.307 miglia) rispetto alla media europea dei proprietari di un'auto a combustione interna tradizionale (7.170 miglia). Media che si calcola a partire dal 2013 con le statistiche annuali medie utilizzando dati provenienti dal Regno Unito, Francia, Spagna Italia, Svezia e Norvegia. La statistica tedesca non è stata utilizzata nella media europea,  non essendo disponibili i dati grezzi e tutti i valori medi, quindi sono indicati solo stime.

Paese Totale Miles registrati a settimana (LEAF) Totale Miles registrati annuo (LEAF)






MondoElettrico è anche su   

.