Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 31 agosto 2010

Esplode un distributore di idrogeno a Rochester

Dopo questo è accaduto anche questo. E' esploso un contenitore d' idrogeno fuori dall'aeroporto di Rochester (Monroe County, New York, USA) come testimoniato dal video ripreso da una telecamera di sicurezza installata nei pressi del distributore.

Secondo quanto scrive 9wsyr.com giovedì scorso 26 Agosto si è sfiorata la tragedia. Nessun morto ma si lamentano due feriti, un uomo è stato ricoverato in ospedale con ustioni di secondo grado alle mani e al volto ed una impiegata ha problemi all'udito connessi all'esplosione. L'uomo guidava uno dei veicoli della piccola flotta sperimentale ad idrogeno della GM. L'aeroporto è stato riaperto dopo quasi un'ora.

Cliccare sull'immagine per far partire il video su YouTube.

Leggere anche:
- Anche la dea Fortuna volta le spalle all'idrogeno
- Islanda, le auto elettriche sostituiscono la chimera idrogeno
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lunedì 30 agosto 2010

La superbike elettrica più potente al mondo

Dove
Orange County, California, Stati Uniti d'America 27 agosto 2010

Chi
SWIGZ.COM Pro Racing USA

Cosa ha fatto
Superbike elettrica (EV)

Cosa ha detto
ha annunciato che dopo nove mesi di lavoro in segretezza di R & S, la fabbricazione e le prove, la loro superbike elettrica ad emissioni zero sarà esposta al pubblico integralmente

Quando
il 5-7 ottobre 2010 a San Jose Convention Center, CA, USA per The Battery Show and The Battery Technology Expo, booth 2600, stand 2600.

Non resta che aspettare il grande evento per saperne di più. Intanto prendiamo alcune informazioni dal comunicato stampa.
Questa regina elettrica delle Superbike ha una potenza di 194 cavalli (145 kW) e 295 ft / lbs (400 Nm) di coppia, è la più potente superbike elettrica.
Con 4 marce ad alta velocità, una rete di elaborazione dati con più di 150 canali a bordo con un software proprietario, controllo di coppia, controllo della frenata rigenerativa, anti slittamento e controllo della trazione è la superbike elettrica più avanzata tecnicamente al mondo.
Dotata di un sistema di recupero di energia durante la frenata, in attesa di brevetto, è l'unica superbike tutta-elettrica al mondo con un sistema KERS * rappresenta lo 'stato dell'arte' della tecnologia delle batterie EV per massimizzare l'efficienza del veicolo.

* KERS (Kinetic Energy Recovery System)

Fonte: chipyates.com

Sul Kers in Formula 1:
- Prima vittoria di un'auto F1 col KERS
Leggere anche:
- qui
- qui
- qui
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domenica 29 agosto 2010

Una pallottola elettrica da record: 495 kmh

Una equipe composta da studenti di ingegneria dello Stato dell''Ohaio hanno sparato una pallottola con le batterie al litio sul deserto piatto residuo di un lago salato di Bonneville alla velocità di 307,8 miglia orarie pari a poco più di 495 km/h, oppure, per fare ancor più impressione, poco meno di 500 km/h.

E' il nuovo record di velocità per un'auto elettrica.

Nella foto a destra: Buckeye Bullet 2.5 EV

La fonte Popular Mechanics

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sabato 28 agosto 2010

Consumi petroliferi italiani nel mese di Luglio 2010: -2,7%

Vediamo come al solito il consumo mensile dei carburanti da trazione in Italia, prelevando i dati dal sito web dell'Unione Petrolifera inseriti nel loro comunicato stampa.

I consumi petroliferi italiani nel mese di luglio 2010 sono ammontati a circa 6,8 milioni di tonnellate, con una flessione del 2,7% (-185.000 tonnellate rispetto allo stesso mese del 2009).

I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 5,5% (-55.000 tonnellate) rispetto a luglio 2009, mentre il gasolio autotrazione dello 0,5% (-11.000 tonnellate).
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di luglio è così risultata pari a circa 3,3 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,9% (-66.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2009.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 26%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 50,1% del totale (era il 41,9% nel luglio 2009).

I volumi immessi al consumo nel mese di luglio sono stati pari a 1 milione di tonnellate (benzina auto), 2,4 milioni di tonnellate (gasolio auto) e 0,3 milioni di tonnellate (oli combustibili).

Nei primi sette mesi 2010 i consumi sono stati pari a circa 42,4 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 4,1% (-1.807.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2009.
La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 6,5% (-405.000 tonnellate), il gasolio dello 0,3% (-48.000 tonnellate).
Nei primi sette mesi del 2010 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), evidenzia così una flessione del 2,2% (-453.000 tonnellate).

Leggere anche:
- Calo dei consumi petroliferi italiani nel mese di giugno 2010
- e qui

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venerdì 27 agosto 2010

Velivoli a propulsione elettrica con fuel cell

La tedesca Aerospace Center (Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt; DLR), cooperando con la Lange Research Aircraft GmbH, sta sviluppando un nuovo tipo di aereo elettrico, l'Antares H3, nel quale saranno sostituite le batterie presenti nel  precedente prototipo, Lange Aviation Antares 20E, con un sistema di alimentazione composto da idrogeno e fuel cell.

L'Antares H3 dovrà dimotrare di avere una percorrenza di 6.ooo chilometri per una durata operativa di 50 ore.

L'aereo avrà una apertura alare di 23 metri per un peso di 1,25 tonnellate con la capacità di trasporto di 200 chilogrammi. Sulle ali sono posizionati quattro 'baccelli' dove sono inserite le fuel cell e i serbatoi di idrogeno.

Fonte: dlr.de


Leggere anche:
- Gli arerei supersonici e subsonici del futuro saranno elettrici ibridi
- Un aereo biposto totalmente elettrico
- Un Cessna 172 elettrico

giovedì 26 agosto 2010

In Giappone le poste preferiscono le auto elettriche convertite

Le poste giapponesi, Japan Post Service Co., hanno deciso di rinnovare la flotta dei loro veicoli di cui un terzo sarà costituita di veicoli elettrici, 1.000. Dopo varie prove hanno disposto di far ricadere la loro scelta su un veicolo derivato da uno tradizionale endotermico al quale il costruttore ha semplicemente sostituito l'ambaradan endotermico con un sistema di trazione elettrica e aggiunto le batterie al litio per ricavare l'energia sufficiente per avere una percorrenza intorno ai 100 chilometri quotidiani per una ricarica di 8 ore. L'auto elettrica è derivata da un van già commercializzato dalla Fuji Heavy.
La scelta è ricaduta su questo veicolo convertito per il fatto che il costo del prorotto risulta essere del 20-30% circa inferiore rispetto agli altri veicoli progettati e nati per essere elettrici.

Fonte: nikkei.com

Il passo ulteriore, più economico, sarà quello proposto dalla nostra Eurozev, di convertire cioè le auto già circolanti su strada nella versione 'stufa a petrolio' in auto elettriche. Ci arriveremo!

Leggere anche:
- 500 convertita
- ConversioneRetrofit
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mercoledì 25 agosto 2010

Islanda, le auto elettriche sostituiscono la chimera idrogeno

Chimera o bufala? L'idrogeno, interpretato come vettore di energia nei trasporti si è dimostrato essere un buco nero nel quale energia e capitali spariscono oltre l'orizzonte degli eventi. Non ne esce fuori niente. Al di là delle critiche e delle formule scritte su carta, che possono lasciare il tempo che trovano, sono le esperienze passate che lo hanno dimostrato, lo dimostrano e lo dimostreranno tutte le volte che qualcuno vorrà riprendere in mano la questione della cosiddetta economia basata sull'idrogeno.

L'Islanda.

La faccenda è nota.

Nel 1999 dal Parlamento islandese si impegnò con un atto legislativo a svincolarsi dalla dipendenza estera del petrolio con un progetto che avrebbe dovuto rivoluzionare il concetto stesso di energia, fonti, applicazioni. II governo decise di utilizzare l'idrogeno per far marciare la propria economia e contemporaneamente diventare leader mondiale nella produzione dell'idrogeno, esportarlo. Il progetto fu cofinanziato dalla Unione Europea per 2,7 milioni di euro su un totale di 7 milioni.
Già due terzi dell'energia prodotta nell'isola veniva da energia rinnovabile, idroelettrica e geotermica, pulita, pronta, utilizzabile per generare l'idrogeno dall'elettrolisi dell'acqua, separando l'idrogeno dall'ossigeno. L'idrogeno sarebbe stato utilizzato per la riconversione dei bus esistenti nell'isola e subito dopo per la vitale flotta dei pescherecci che garantisce il 70-75 % della ricchezza nazionale. In tal modo l'Islanda si sarebbe resa totalmente indipendente nella produzione di energia ed anche dall'obbligo dell'importazione dei carburanti fossili per i propri mezzi di trasporto terrestri e navali. I primi autobus dovevano entrare in funzione nel 2002, ma in realtà iniziarono a percorrere le strade solo nell'agosto del 2003 dopo la realizzazione in aprile del primo distributore pubblico di idrogeno. I primi tre autobus navetta furono messi in servizio all’aeroporto di Reykjavik. Poi si sarebbe passati ai veicoli privati ad idrogeno (180.000) e alla flotta da pesca (2.500 imbarcazioni). Un consorzio, composto dalle maggiori imprese nazionali, la Shell (sua sarà la prima stazione di servizio di Reykjavik per i bus ad idrogeno) e la casa automobilistica Daimler Chrysler per i bus elettrici alimentati dall'elettricità prodotta dalle pile a combustibile. Idrogeno con l'ossigeno atmosferico, catalizzati nelle fuel cell generano elettricità emettendo solo vapore acqueo come unico prodotto di scarto. Nel 2005 gli autobus avrebbero dovuto essere 30, tutti a inquinamento zero e privi di rumore. Il secondo obiettivo, entro il 2007, delle autorità islandesi, era quello di creare un mercato di auto ad idrogeno, sostituendo l’intero parco di auto a benzina e gasolio. Terzo obiettivo, entro il 2015, era quello di alimentare con l'idrogeno l’intera flotta dei pescherecci che genera la ricchezza locale (con l’esportazione dei prodotti ittici che incide con un 70-75 % dell’export) ma che produce sfortunatamente anche un terzo dell’inquinamento nel paese. Quarto obiettivo, entro il 2030, era vendere all’Europa l’idrogeno prodotto in Islanda. L'idrogeno doveva essere utilizzato anche per produrre energia per tutti i servizi cittadini.

...ma... cosa leggiamo in un articolo di Forbes * online? Iceland: The Next Electric Car Capital.

L'Islanda originariamente aveva messo gli occhi su una economia energetica basata sull'idrogeno. Shell inaugurò l'apertura di una stazione di servizio d' idrogeno commerciale nel 2003 per alimentare alcuni Citaro, autobus a celle a combustibile della Daimler-Benz. Alla presentazione era presente un Equinox, SUV della General Motors. Nell'isola ci sono attualmente anche un paio Prius ad idrogeno disponibili per il noleggio tramite Hertz. Ma in realtà non c'è ancora nessuna casa automobilistica che stia producendo veicoli a idrogeno in quantità (il 2015 è la data prevista) determinando un ritardo nella realizzazione del sogno.

Nonostante la crisi finanziaria, c'è ancora un sacco di denaro disponibile in quella che fu una delle economie più ricche del mondo. Ecco quindi nascere l'esigenza di provvedere ad una virata netta verso un alto obiettivo più concreto, facilmente realizzabile.

Forbes si chiede: Quale paese sarà il primo a utilizzare le auto elettriche per il trasporto a livello nazionale? Probabilmente sarà il piccolo paese verde d'Islanda, si risponde.

"Circa il 75% della popolazione islandese vive entro un raggio di 37 miglia da Reykjavik, capitale dell'Islanda e le zone rurali, di conseguenza il territorio, probabilmente, potrebbe essere cablato con sole 15 stazioni di ricarica elettrica rapida. Questo, unito al fatto che l'80% di energia rinnovabile è prodotta a basso costo in Islanda (geotermica ed idroelettrica) dovrebbe darvi una buona idea perché questo è il banco di prova ideale per i veicoli elettrici ."

L'Islanda non ha la più grande risorsa geotermica del mondo, ma è la nazione che ha di gran lunga il più alto reddito pro capite. Secondo Popular Science :

"L'evoluzione geologica dell'Islanda la rende particolarmente adatta per la produzione di energia geotermica. L'isola è fondamentalmente uno vulcano grande, formato nel corso di milioni di anni come roccia fusa gorgogliante che risale su dal fondo marino. La roccia porosa sotto le sue pianure senza alberi assorbe come una spugna centinaia di centimetri di pioggia ogni anno e la riscalda sotto terra. Per utilizzare questa energia è semplicemente una questione di scavare un pozzo, portare il fluido caldo alla superficie e attaccare l'impianto di generazione. Poi, come far 'andare' le centrali elettriche è una questione semplice di BAU (business as usual): il vapore fa girare una turbina che aziona un generatore, che produce l'elettricità ".

In Islanda solo il 3% dell'energia proviene dal carbone, ma la nazione ha il potenziale concreto di avvicinarsi alle emissioni zero .

* Forbes è una rivista statunitense di economia e finanza
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martedì 24 agosto 2010

Anche la dea Fortuna volta le spalle all'idrogeno

La sorte, il caso, la fortuna, la coincidenza, la combinazione, il fato ... chiamatelo come volete ... il susseguirsi di fatti, accanimenti, eventi lanciano avvertimenti che dovrebbero far riflettere e spingerci a tenere ben desto il nostro senso critico. Prima di tutto l'idrogeno è un affare per pochi, certamente non lo è certo per tutti noi poveri abitanti di questo mondo finito i cui limiti delle risorse stanno prepotentemente venendo alla luce. L'idrogeno è probabilmente un equivoco tecnologico ed un abbaglio energetico. Lo è certamente per quanto riguarda l'uso dell'idrogeno nel settore automotive e più di un dubbio sulla sua utilità per accumulare energia ad uso stazionario. Un articolo comparso di recente sul mensile Quattroruote apre e (s)chiude orizzonti (s)conosciuti sull'argomento dei distributori di idrogeno per le auto. Fa riflettere il costo eccessivo di 850 mila dollari per una sola 'pompa' di idrogeno, a cui si dovrà aggiungere il costo energetico per la produzione di H2 ecc..

Questo è l'avvertimento dato dal caso, la sorte, la combinazione .... chiamatelo come volete.

Fatto sta che due anni fa, la General Motors doveva trasportare una costosa stazione di rifornimento, di idrogeno, dalla Pennsylvania alla California. Purtroppo, l'autoarticolato uscì di strada. L'incidente distrusse la struttura, per un danno complessivo di oltre 850 mila dollari (circa 640 mila euro). Greg Katcher ha tenuto a precisare che l'incidente è da attribuire ad eventi naturali e non ad errori commessi dalla sua società di trasporti. "Quando il nostro mezzo stava attraversando l'Arizona, a circa 300 miglia a nordest di Burbank, si è imbattuto in una tromba d'aria che l'ha fatto precipitare in un canyon, per fortuna senza uccidere il conducente. (Mi ricorda la celebre scena 'non è stata colpa mia' dei mitici Blues Brothers VIDEO ). "La mia azienda non può essere ritenuta responsabile del danno causato da una catastrofe naturale", ha concluso.

Fra l'altro, l'incidente ha comportato un ritardo di tre/quattro mesi del progetto 'Driveway, progetto che prevede numerosi test sui veicoli ad idrogeno. La diffusione di tali veicoli si complica. Il tentativo di alcuni costruttori, come la Casa di Detroit, di aumentare il numero di veicoli a fuel cell in circolazione, procede ancora molto a rilento negli States, ostacolato da costi elevati e dalla mancanza di stazioni di rifornimento, solo 68 in tutto il Paese.

Già, già... appunto!

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lunedì 23 agosto 2010

Italia, costituita una alleanza per sviluppare auto elettriche

Mercoledì scorso, 18 Agosto, l'Italia ha creato una nuova alleanza tra 16 imprese di proprietà dello Stato interessate in vari settori strategici tra cui 3 delle più importanti aziende petrolifere, due gestori della rete elettrica e tre case costruttrici automobilistiche, per unificare gli standard, accelerare la ricerca e lo sviluppo di veicoli elettrici del Paese.
L'alleanza ha ricevuto 151 milioni di euro solo per il suo avvio.
Il ministro per lo sviluppo economico (o meglio, ministro delle attività produttive) ad interim Silvio Berlusconi ha detto che l'Italia dovrebbe compiere ulteriori passi per costruire auto elettriche competitive a livello internazionale data la sua enorme capacità di produzione e le alte competenze possedute. Il Paese si è impegnato a ridurre le emissioni di biossido di carbonio per unità di PIL entro il 40-45 per cento entro il 2020 rispetto al livello del 2005.

Scommetto che nessuno ha creduto che la notizia fosse vera. Male! E' vera. Però riguarda la Cina e le aziende, gli obiettivi i ministri sono tutti cinesi, non è l'interim nostrano bensì Li Rongrong (presidente del State-owned Assets Supervision and Administration Commission of the State Council) e gli euro sono yuan, 1,3 miliardi.
Se affermo che la nostra patria è industrialmente alla frutta, pecco forse di ottimismo?

La Fonte della vera notizia cinese: crienglish.com

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sabato 21 agosto 2010

Tranvia, il Comune di Firenze dovrà pagare un milione di euro di penale

Leggo in un articolo su nove.firenze  "Con i numeri attuali dei passeggeri della tranvia il Comune dovrà pagare a fine anno una penale da 1 milione di euro a Rapt". Lo afferma un consigliere dell'opposizione il quale aggrava la dose di critica affermando che l'attuale maggioranza "ha sottoscritto per la tranvia contratti ridicoli che continuano a gravare sulle tasche dei cittadini impegnandosi a garantire alla società francese che gestisce il servizio un incasso minimo legato al flusso passeggeri. Stando agli accordi l'amministrazione dovrà versare 0,45 euro per ogni passeggero in meno rispetto a quelli previsti: circa 9 milioni all'anno. Una cifra assurda se si pensa che la linea veloce 16 dell’Ataf che percorreva lo stesso tragitto, veniva utilizzata da circa 2 milioni di persone all'anno". "Stando ai numeri resi noti dall'assessore alla mobilità i cittadini che utilizzano ogni giorno la tranvia sono circa 20 mila. Si tratta di numeri importanti, ma che non rispettano le scellerate previsioni " iniziali. "Se i dati resteranno questi anche nel secondo semestre il Comune sarà costretto a pagare una penale di 1 milione di euro alla società francese Ratp. Tra l'altro i mesi di luglio e agosto abbasseranno ulteriormente le presenze medie giornaliere dei passeggeri visto che molti cittadini lasceranno la città per le vacanze estive".

Ricordiamo, di sfuggita, che sono stati spesi 261 milioni per la realizzazione della tranvia corrispondenti ad oltre 35 mila euro al metro.

Lo dicevamo nel post Chi si contenta gode e si attacca al tram ( ed anche in  Firenze, Linea 1: i conti non tornano? Attacchiamoci al Tram!!!) non per averlo letto nella sfera di cristallo ma a seguito di alcuni semplici conti e per la conoscenza diretta della ex trtta. Su la Nazione del 5 Marzo 2010 si leggeva nel titolo "Ogni giorno sulla tranvia salgono 18 mila persone." E poi continuando a leggere: "...un dato molto superiore alle 10-12.000 che avevamo stimato prima della partenza..."

Vediamo.

a)  12 mila passeggeri al giorno fanno 4.380.000 all'anno.
b) Invece 18 mila passeggeri al giorno fanno 6.570.000 all'anno.
c) Finendo il conto con 20 mila passeggeri al giorno abbiamo 7.300.000 all'anno.

Su un preventivato equilibrio stabilito di 9 milioni di utenti all'anno nei casi:
a) siamo ad una sottostima di 4.620.000 di passeggeri ed un esborso del comune (noi) di 2,079 milioni di euro al gestore privato;
b) siamo ad una sottostima di 2.430.000 di passeggeri ed un esborso del comune (noi) di 1,093 milioni di euro al gestore privato;
c) siamo ad una sottostima di 1.700.000 di passeggeri ed un esborso del comune (noi) di 0,765 milioni di euro al gestore privato.

Però. Però resto perplesso su questi numeri. Come vengono fuori? Non lo so. La mia è pura e semplice ... ignoranza. Spero che qualcuno sia in grado di togliermi il dubbio di come siano conteggiati questi benedetti passeggeri della tranvia. Il biglietto dei mezzi pubblici fiorentini è lo stesso che viene utilizzato per il tram e per l'autobus, lo si compra in tabaccheria, in edicola ed in altri negozi oltre che presso le biglietterie automatiche (poche, quando e se funzionano). Esiste un conta persone all'ingresso del tram? Si fa una stima ad occhio? Esistono dei contatori ufficiali in divisa o in incognito? "1,2,3 ... 1003 .. 17.998 Signoraaa! non spinga, stia in fila che perdo il conto!"

Ammettiamo che i numeri siano quelli (perché non dovrei crederci?).
Insomma, alla fine, i tanto decantati privati, in questo caso francesi, capaci di amministrare nel modo dovuto i TPL, si sono guardati bene da accollarsi 'saggiamente' (furbescamente a loro vantaggio) gli oneri (non solo i benefici ) di un progetto di mobilità un tantino ipertrofico nei costi di realizzazione e negli obiettivi, oltretutto mancandone le premesse essenziali, ovvero il flusso di passeggeri in grado di auto-sostenersi economicamente. Di conseguenza, alla fine, siamo noi che sosteniamo i privati (d'oltralpe), per realizzare un servizio che forse più oculatamente sarebbe stato meglio organizzare diversamente.
Ma! Ma è poi vero che i gestori (francesi) del servizio siano tanto furbi? E se i conti dei passeggeri sono fatti ad occhio? E se i passeggeri sono molto meno di quelli conteggiati ufficialmente (da chi? dal Comune o dalla Gest/Ratp?) ... ad occhio? Vale a dire: se spettasse loro un contributo maggiore da parte dl Comune?  Inoltre, in che modo incassano (direttamente?) i corrispettivi dei milioni di passeggeri effettivamente trasportati? Semplici domande di chi, l'ho detto prima, è dichiaratamente ignorante.

Aspettiamo delucidazioni e la fine dell'anno per il conteggio definitivo.  

Latitano invece le decisioni riguardo la progettata realizzazione della linea T2 di tranvia, l'unica a nostro avviso, degna di essere realizzata considerando i flussi di passeggeri quotidiani da spostare, il servizio complessivo di collegamento tra università, aeroporto, quartieri, stazioni ferroviarie che si trovano lungo il suo percorso. Degna si, a patto che non si vogliano realizzare mega-strutture aggiuntive di sollazzo per i soliti cava-buca-cementifica che ben conosciamo.

Leggere anche:

- TPL. L'esperienza non inganna
- Parliamoci chiaro: addio trasporti pubblici economicamente sostenibili (dai più)
- Tram su gomma, tram su ferro, filobus
- Il tram e il filobus

- ed anche i post sotto l'etichetta tram-filobus.
.......... e non finisce qui.
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venerdì 20 agosto 2010

Gli arerei supersonici e subsonici del futuro saranno elettrici ibridi

Un team composto da tecnici della Boeing General Electric e Georgia Tech hanno preso in considerazione varie idee per definire prestazioni dettagliate, gli svantaggi nonché raccomandazioni per ulteriori approfondimenti su quelli che saranno gli aerei subsonici e supersonici del futuro.
Il team ha scoperto che un progetto di aereo, noto come SUGAR Volt, che prende in considerazione un sistema di propulsione ibrida elettrica a batteria e una turbina a carburante, è in grado di ridurre il consumo di carburante di oltre il 70 % e del 55 % l'utilizzo totale di energia. Questa riduzione del consumo di combustibile e l'uso "verde" dell'energia elettrica di rete può ridurre notevolmente le emissioni di biossido di carbonio e di protossido di azoto durante tutto il ciclo di vita. La propulsione ibrida elettrica ha anche la potenzialità di ridurre la distanza di decollo e ridurre il rumore. La relazione della squadra subsonica conclude che la tecnologia ibrida con motore elettrico è chiaramente vincente, in quanto potenzialmente in grado di migliorare le prestazioni rispetto a tutti gli obiettivi della NASA.

Contemporaneamente un team di Boeing 'supersonic', che comprende anche Pratt & Whitney, Rolls Royce, General Electric, Georgia Tech, Wyle e M4 Engineering, è incentrato su quattro approfondimenti per gli aerei supersonici che includono gli studi su un carburante a basso tenore di combustione, una configurazione d'ala a "freccia" a geometria variabile, un progetto per schermare il rumore e il controllo del boom sonico ed un'ala alternativa a forma di "forbice".
Sulla base degli studi di progettazione concettuale, il gruppo ha raccomandato alla NASA una configurazione ad ala fissa (soprannominato Icon II) con coda a V e motori sulla superficie superiore della stessa. Il concept d'aereo Icon II può trasportare 120 passeggeri con una velocità di crociera da Mach 1,6 a Mach 1,8, con una percorrenza di circa 5.000 miglia nautiche (9.000 chilometri).

Leggere anche:
- Un aereo biposto totalmente elettrico
- Un Cessna 172 elettrico
- Humanoid Robot Project, un androide spaziale della NASA
- Il nuovo veicolo lunare elettrico con batterie al litio
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giovedì 19 agosto 2010

Humanoid Robot Project, un androide spaziale della NASA

La NASA vuol mandare sulla luna un androide, un robot umanoide operativo sul nostro satellite naturale in 1.000 giorni.
Il progetto porta il suo nome dal numero romano M per 1.000.
L'essere meccanico sarà animato da un sistema di accumulo di energia composto da elettronica dedicata e batterie agli ioni di litio ad alta densità Swing della Boston-Power.



Alcuni dei principali vantaggi offerti dalla Swing 4.400:

Capacità nominale: 4,4 Ah
Alta densità di energia: 180Wh/kg
Alta densità volumetrica: 420Wh / L
Ciclo di vita:
Più di 1000 cicli al 100% di profondità di scarica (DOD)
Più di 2000 cicli al 90% DOD
Elevata potenza costante di 440W/kg
Potenza di picco impulsiva di 1500 W / kg (per 2 secondi)
Bacchi batteria flessibili e scalabili
Eccellenti proprietà termiche


La Boston-Power fornirà le batterie di alimentazione del robot, noto come Robonaut 2 o R2, con un sistema di accumulo dell'energia di 2,5 kWh.

Una domanda sorge spontanea: Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
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mercoledì 18 agosto 2010

Zero Race, 30.000 km in 80 giorni toccando 16 paesi

Il sogno di Jules Verne di fare il giro del mondo in 80 giorni è diventata una realtà molto tempo fa, ma è possibile fare un giro del mondo in 80 giorni con veicoli a emissioni zero?
Cinque squadre provenienti da quattro continenti hanno accettato la sfida e sono partiti il 16 agosto con i loro veicoli elettrici per la gara più lunga e più verde di tutti i tempi: la Zero Race. Il sito è qui.

Questa non è una corsa di velocità. Questa è una gara per rendere il pianeta più verde e un posto migliore in cui vivere per le generazioni future.

Questa è una gara per realizzare piccoli, efficienti veicoli destinati al grande pubblico. La squadra con il progetto più intelligente, più efficiente, più affidabile, più utilizzabile e più importante sarà il vincitore.

Il percorso.

Cliccare qui per vedere in tempo reale su Google Earth dove sono i team.


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martedì 17 agosto 2010

Bolivia e Corea trattano per lo sviluppo del mercato del litio

Secondo fonti provenienti dal Ministero dell'Economia della Conoscenza e dalla Korea Resources Corporation, il presidente boliviano Evo Morales sarà in visita in Corea per tre giorni alla fine di questo mese per trattare l'importante argomento dello sviluppo congiunto nel settore dell'estrazione del litio boliviano e produzione di batterie.

Circa il 40 per cento delle riserve di litio del mondo sono in Bolivia e paesi come la Corea, Brasile, Francia e Giappone stanno affrontando fuori per i diritti per sviluppare l'elemento di base utilizzati nella fabbricazione di batterie ricaricabili.

Fonte: chosun.com

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lunedì 16 agosto 2010

Non si ferma la ricerca sulle batterie al litio

Venerdì abbiamo parlato della nuova tipologia di batteria MAIL come una possibilità del prossimo futuro per avere sistemi di accumulo di energia a buon prezzo utilizzando elementi facilmente reperibili in natura. Questa è strategia. Non fermarsi ad un solo tipo di tecnologia per raggiungere l'obiettivo dell'accumulo di energia ma considerare tutto quello che è possibile, economicamente ragionevole ed energicamente difendibile. Quindi un altro finanziamento è stato destinato dall'ARPA energia statunitense per sviluppare batterie agli ioni di litio a più alta densità di energia, oltre 400 Wh/kg contro i 150 Wh/kg allo stato attuale della tecnica, utilizzando anodi di silicio-carbonio nano-compositi e catodi ad alta capacità. Il costo si ridurrebbe del 50%. In caso di successo, questo progetto aumenterà la leadership statunitense nel campo delle tecnologie di batterie avanzate, accelerando il passaggio a veicoli ibridi e tutto-elettrici, riducendo la dipendenza americana da fonti estere di combustibili fossili.


Fonte: ARPA energy e Envia Systems

sabato 14 agosto 2010

Un aereo biposto totalmente elettrico

Yuneec International è orgogliosa di presentare l' e430 il primo prodotto commercialmente disponibile: 'Electric Aircraft'.

Queste sono le parole della homepage dell'azienda. Continua la descrizione.

L'e430 è un biposto, ha un unico motore, aereo di classe LSA progettato per essere semplice da usare, facile da pilotare e praticamente a zero vibrazioni, volo soft.
Basso rumore, emissioni zero, assenza di carburante, costi di manutenzione estremamente bassi e cosa più importante . . . . è per l'ambiente.

Il volo elettrico, una volta visto come futuristico, è diventata una realtà per l'aviazione sportiva con e430, i tempi di volo sono tra 1,5 e 3 ore (a seconda della configurazione).
I tempi di ricarica di 3 ore con una spesa di energia elettrica di soli 5 dollari rende l'elettrico un modo a costo veramente basso per volare e con solo 2 parti principali in movimento nel motore (i cuscinetti), l'affidabilità e la manutenzione sono come niente in paragone a quanto visto prima.

Aggiungete a ciò la gioia del volo 'liscio', tranquillo, utilizzando il suo silenzio 25:1 rapporto di planata. Per questo l'e430 appartiene ad una classe a se stante.
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venerdì 13 agosto 2010

Auto elettriche, un 'autonomia 800/1.500 chilometri con una MAIL.

Un altro duro colpo sta per essere inferto al vettore idrogeno e alle H2 fuel cell , probabilmente definitivo, anche se per il momento è solo una ricerca finanziata dal DOE (U.S. DOE Dipartimento dell'Energia) con 5.133.150 dollari (poco meno di 4 milioni di euro) all'università dell'Arizona.
La ricerca "Sustainable, High-Energy Density, Low-Cost Electrochemical Energy Storage - Metal-Air Ionic Liquid (MAIL) Batteries" si fonda sullo sviluppo di una batteria Metal-Air utilizzando elementi facilmente reperibili in natura e dal costo contenuto. Gli USA sono consapevoli del fatto che il metallo più leggero in natura, il litio, è quello che offre attualmente le migliori caratteristiche per quanto riguarda l'accumulo di energia ma è concentrato in alcune della terra e poco diffuso nei loro territori. Per non ricadere nella gorgo della dipendenza estera, una volta sganciati dal capestro petrolio, l'amministrazione Obama con Steven Chu attuale segretario di Stato per l'Energia ha deciso di elargire incentivi per lo studio di valide alternative alle varie tecnologie di accumulo dell'energia.
Questo tipo batteria, in particolare, ma non solo questa, offrirebbe interessanti approdi tecnologici sia per l'uso veicolare che stazionario con il vantaggio di essere oltretutto molto economica.
Si ritiene che possa essere sviluppata una batteria capace di immagazzinare energia con una densità addirittura superiore alle attuali batterie a litio ioni, da 4 a 11 volte, quindi tra i 400 e 1400 Wh/Kg per una vita operativa di almeno 2.600 cicli pari a 7/10 anni.

Le MAIL batterie possono essere ricaricate di notte alla presa di corrente casalinga o sostituendo semplicemente il liquido elettrolitico presso una officina.

Sarebbe un cambiamento radicale nel trasporto come lo abbiamo conosciuto fino ad ora.

Siamo testimoni di quello che solo pochissimi anni fa potevamo prefigurare, ovvero, una volta partiti con la determinazione di far crescere il settore dei veicoli elettrici avremmo visto nuove batterie, sempre più economiche, più capaci e ancora più adatte al facile utilizzo dei mezzi più efficienti in assoluto: i veicoli elettrici.

Inoltre, riguardo al pensiero di Steven Chu premio nobel e segretario per l'energia di Obama:
- Idrogeno. Sospesi i finanziamenti USA per le fuel cell delle auto
- Se fosse per me, avrei messo ogni centesimo statale per le auto elettriche

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giovedì 12 agosto 2010

Un Cessna 172 elettrico

Cessna ha dichiarato questa settimana al EAA AirVenture la propria collaborazione con George Bye di Bye Energy per progettare un modello finalizzato alla dimostrare di fattibilità di un velivolo a energia elettrica 172.

"Se guardiamo al panorama dei combustibili alternativi per gli aeromobili dell'aviazione in generale, il propulsore elettrico offre vantaggi significativi, ma ci sono sfide sostanziose per arrivarci", ha detto Jack Pelton CEO della Cessna. "Crediamo che Bye Energy sia sulla buona strada per comprendere tali sfide e come superarle."

Cessna ha detto che prevede di far volare il Skyhawk elettrico entro la fine di quest'anno, ma Bye dichiarato che sta lavorando sodo per il debutto nel primo trimestre del prossimo anno.

Bye ha anche aggiunto che la prima generazione del 172 ad energia alternativa avrà una unità ausiliaria di potenza alimentato da carburante per jet in grado di fornire un'autonomia di quattro ore. Cessna ha prodotto più di 43.000 unità 172s, più di ogni altro aeromobile dell'aviazione mondiale.

Fonte: avweb.com

Il Cessna 172 Skyhawk tradizionale è un monomotore quadriposto ad ala alta da turismo e da addestramento prodotto dalla statunitense Cessna Aircraft Company dagli 1950 ed ancora in produzione. Probabilmente il più famoso aereo da addestramento mondiale, il Cessna 172 è stato prodotto in quantità di esemplari maggiore di qualsiasi altro velivolo mai costruito.
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mercoledì 11 agosto 2010

Consumi: crescita record del 5,4% a luglio

+5,4% a luglio: il massimo aumento riscontrato nell’anno dei consumi elettrici .

Nel mese di luglio 2010 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 31,5 miliardi di kWh, ha fatto registrare una crescita del +5,4% rispetto a luglio dello scorso anno.

Depurata dagli effetti della temperatura superiore di mezzo grado centigrado, e di una giornata lavorativa in meno (22 rispetto a 23) rispetto a luglio 2009, la variazione della domanda di luglio 2010 diventa +5,3%. Nei primi sette mesi del 2010, la domanda di energia elettrica ha avuto un incremento del +2,5% rispetto al corrispondente periodo del 2009; a parità di calendario il risultato è invariato.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di luglio 2010 è ovunque positiva ma differenziata sul territorio nazionale: +7,7% al Nord, +5,2% al Centro, e +1,3% al Sud.
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di luglio 2010 ha fatto registrare una variazione positiva, +3,6% rispetto al mese precedente.
Nel mese di luglio 2010 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 85,8% con produzione nazionale e per la quota restante (14,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (27,3 miliardi di kWh) è aumentata di +4,9% rispetto a luglio 2009.
Sono in crescita le fonti di produzione termica (+11,1%), eolica (+6,3%) e fotovoltaica (+10,1%). In flessione le fonti idroelettrica (-14,6%) e geotermoelettrica (-3,5%).
La potenza massima richiesta a luglio 2010 è stata pari a 56.425 megawatt; tale valore è stato conseguito venerdì 16 alle ore 12 e risulta superiore del +8,8% al valore registrato alla punta del corrispondente mese dell’anno precedente.

Roma, 4 agosto 2010

Qui di seguito un nostro grafico che riassume l'andamento dei consumi elettrici italiani a partire dal gennaio 2006.
Cliccare sul grafico per ingrandire

Leggere anche:  q u i    e    q u i.

martedì 10 agosto 2010

Perché le auto elettriche sono preferibili rispetto alle automobili a benzina

Si leggono su Daily Newswire, in un articolo intitolato Why electric cars are preferred over cars that run on gasoline, le motivazioni per cui una macchina elettrica è preferibile rispetto ad una alimentata da carburanti tradizionale. E' interessante notare che oramai l'auto elettrica è entrata nelle riflessioni dei grandi e piccoli organi di stampa a livello mondiale e soprattutto non viene vista più come un oggetto del futuro ma semplicemente un oggetto da fruire nel presente volenti (petrolio sempre meno facilmente estraibile) o nolenti (resistenza da parte di alcune case automobilistiche e major petrolifere). Anche il Daily Newswire entra nell'argomento e lo fa con semplicità cercando di spiegare al vasto pubblico cose che per gli amanti dell'elettrico sono ovvie da anni. Nota che sempre più spesso le grandi case automobilistiche annunciano l'imminente uscita di una vettura elettrica tra i propri modelli in gestazione e sempre più spesso i media vengono attratti da questo genere di notizie.

Ma quale è il motivo per cui i costruttori automobili stanno optando per auto elettriche?

Vantaggi per i proprietari di auto. Le auto elettriche permettono un azzeramento dei costi di manutenzione (il numero di componenti necessari per realizzare un'auto elettrica è molto minore rispetto alle auto tradizionali a benzina.) e l'abbattimento dei costi di mantenimento. Un americano medio spende quasi tre mila dollari di benzina ogni anno.

Vantaggi per i produttori. Il più grande vantaggio viene dal fatto che la maggior parte dei governi offrono sussidi per le auto elettriche. Tali sussidi vengono trasmessi dai produttori ai consumatori. Di conseguenza i produttori di automobili possono beneficiare di un aumento delle vendite. Poiché è probabile che in futuro la maggior parte persone propenderà per le auto elettriche ciò si tradurrà in un aumento delle vendite di auto elettriche che contribuirà a migliorare le entrate dei produttori di automobili.

Vantaggi per la popolazione in generale. Avere una diffusione di auto elettriche sulle strade si tradurrà in un notevole vantaggio nel ridurre l'inquinamento atmosferico. La maggior parte degli Stati Uniti sta adottando misure per ridurre i livelli di emissioni delle automobili quindi le auto elettriche rappresentano la risposta ideale al problema dell'inquinamento atmosferico. Un altro importante vantaggio viene dall'avere bassi livelli di rumorosità.

Tuttavia il più grave inconveniente a cui andiamo incontro nell'acquisto di un'auto elettrica è il loro prezzo elevato ed il costo della sostituzione della batteria.

Noi di ME pensiamo che i due problemi accennati dall'articolo saranno del tutto cancellati dalle politiche di vendita dei grandi costruttori. Alcuni propendono per un noleggio a lungo termine della vettura elettrica il cui costo viene ammortizzato facilmente dal risparmio dei costi di manutenzione, del consumo del carburante diluito nel tempo. Altri costruttori vendono semplicemente l'auto elettrica e noleggiano solo le batterie, garantendone il funzionamento per alcuni anni come la Chevrolet per addirittura per 10 anni. Possiamo dire che il costo delle batterie è un problema risolto alla luce anche della lunga durata delle batterie al litio ma soprattutto per il fatto che la produzione in serie ridurrà i costi.

lunedì 9 agosto 2010

La Germania tira il collo alle centrali nuke per la transizione rinnovabile

Si sta sviluppando in Germania un acceso dibattito per allungare la durata della vita delle centrali nucleari fino al 2042, 20 anni in più di quanto previsto dalla normativa vigente, per dare il tempo al paese di preparare la transizione verso fonti rinnovabili. Lo ha affermato un esponente della Cdu, il partito del cancelliere Angela Merkel in un'intervista all'agenzia Bloomberg.

Fonte: notizie.virgilio.it


Naturale conseguenza del dibattito tedesco viene alla mente ciò che significa in termini di sicurezza tenere in vita centrali nucleari sempre più soggette a malfunzionamenti per obsolescenza e stress dei componenti.

Altra notizia
La centrale elettrica Metsamor è stata costruita nella valle dell'Ararat, nel cuore dell'Armenia, presso le città di Armavir, Echmiadzin e Metsamor. La sua prima unità ha iniziato a produrre energia elettrica nel 1976 e la seconda nel 1980. Secondo il dipartimento di Stato per il controllo atomico dell'Armenia, la struttura è stata rafforzata dopo il devastante terremoto del 1988, ma l'impianto ha continuato a suscitare sospetti e preoccupazioni della vicina Turchia e degli ambientalisti armeni. Una delegazione dell'Agenzia internazionale dell'Energia Atomica (Aiea) si è recata in Armenia per esaminare il sito della centrale nucleare di Metsamor, da molto tempo oggetto di polemiche sulla insufficiente sicurezza dell'impianto. L'Armenia prevede di sostituire le vecchie turbine con delle nuove. Attualmente solo una delle due turbine della centrale è in funzione, provvedendo per metà al fabbisogno energetico dell'ex Repubblica sovietica.

Fonte: notizie.virgilio.it

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sabato 7 agosto 2010

Un sistema di stoccaggio da 20 MWh con batterie agli ioni di litio

Quando si pensa alle tecnologie pulite, lo stoccaggio dell'energia potrebbe non essere la prima cosa che viene in mente. Con un impegno di 17,1 milioni dollari per una garanzia di prestito condizionato da parte del Dipartimento dell'Energia (U.S. DoE) è stato aperto a favore dell'AES Energy Storage è stato offerta la possibilità di sviluppare un sistema di accumulo dell'energia per lo Stato di New York basato sulle batterie in grado di fornire un rete elettrica ad alta tensione più stabile ed efficiente .

Poiché la regolazione della frequenza di rete (necessaria per equilibrare la produzione di energia e il consumo in rete), che è tradizionalmente gestita grazie all'uso dei combustibili fossili, la stabilizzazione della rete viene spesso associata con i costi finanziari ed ambientali. Con lo sviluppo di un sistema di stoccaggio dell'energia di 20 MWh utilizzando batterie avanzate agli ioni di litio, il progetto AES eliminerà la necessità di bruciare combustibili fossili ed essere in grado di fornire la stessa regolazione ad un prezzo inferiore.

Avere questa avanzata funzionalità di regolazione di frequenza potrebbe portare ad una riduzione del 70 per cento le emissioni di carbonio rispetto ai metodi attuali e consentirà alla generazione di elettricità rinnovabile di svolgere un ruolo più importante nella rete di trasmissione di New York. Un grande passo verso il raggiungimento dell'obiettivo del Presidente Obama di raddoppiare la generazione di energia rinnovabile nel 2012.


Per saperne di più su di condizionale impegni Dipartimento per le garanzie sui prestiti, visitate queste pagine . Per leggere di più sull'accumulo dell'energia qui .

Fonte: DOE

"A smart electric grid is a win-win for New York consumers and the environment," said Senator Kristen Gillibrand, a member of the Senate Environment and Public Works Committee. "As we transition to clean energy production, we need to have infrastructure in place like a battery-based energy storage system. New York is leading the way by building on clean energy investments they have already made. These federal dollars would help fuel the new economy, creating good paying, green jobs right here in New York."
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venerdì 6 agosto 2010

15 mesi di Prius in Giappone

Da 15 mesi la Prius, l'auto ibrida della Toyota, è la macchina più venduta in Giappone.

Nel mese di Luglio continua la crescita delle vendite della Toyota Prius in Giappone con 34.456 unità contro le 31.876 a Giugno accrescendo così il divario con la seconda auto più venduta, l'Honda Fit con motore tradizionale, 18.141 unità (erano 15.955 unità il mese scorso).

Nel consueto grafico che abbiamo realizzato partendo dal mese di Maggio del 2009 si evidenzia l'andamento delle vendite mensile e il gap tra le due vetture.

Cliccare sull'immagine per ingrandire

L'altra ibrida Insight della Honda ha venduto 3.884 auto piazzandosi al 22° posto, era 21a.

Leggere anche:

- 14 mesi di Prius in Giappone

- Parte il noleggio della Prius Plug-in Toyota a Nagasaki

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giovedì 5 agosto 2010

1 miliardo di dollari per il litio boliviano

Secondo un quotidiano di La Paz il magnate boliviano Marcelo Claure ha intenzione di mettere a disposizione un miliardo di dollari in capitali per avviare il primo fondo di investimento focalizzato sulle aziende del settore di litio.

Claure, il fondatore, presidente e CEO di Brightstar Corp., leader nella distribuzione e il supporto per il settore wireless, afferma che il litio è il metallo del futuro.

Poichè il carbonato di litio è il componente principale delle batterie ricaricabili che i computer portatili di potenza, telefoni cellulari, iPod e fotocamere digitali, le aziende stanno anche lavorando su progetti per la produzione di auto elettriche alimentate dalle batterie al litio.

Mr. Claure a Pagina Siete ha dichiarato che parte del miliardo dollari di investimenti andranno verso lo sfruttamento delle riserve di litio in Bolivia dei laghi salati di Uyuni, una distesa quasi 4.000 miglia quadrate (oltre 10 mila chilometri quadrati) di sale, circa 12.000 piedi (3.600 metri) sopra il livello del mare.

Il governo boliviano cita studi americani e francesi che indicano che Uyuni contiene tra 5,5 milioni e 9 milioni di tonnellate di litio e suggerisce una cifra reale potrebbe essere addirittura 19 milioni di tonnellate.

Francese Bolloré, le imprese giapponesi Sumitomo e Mitsubishi e la sudcoreana LG hanno tutte espresso interesse nello sviluppo di giacimenti di litio della Bolivia.

Il presidente boliviano Evo Morales ha affermato che qualsiasi società che abbia intenzione di toccare le riserve di Uyuni deve accettare di installare un impianto per la fabbricazione di auto alimentate da batterie al litio nella nazione andina.

Fonte: tmcnet.com

Leggere anche:
- A proposito del litio, uno dei prodotti più strategici del pianeta
- La disponibilità del litio per le batterie dei veicoli elettrici
- label Litio
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mercoledì 4 agosto 2010

"Museo de autos" e la conversione elettrica

Molti di voi conosceranno già Yoani Sánchez che scrive dall'Avana un seguitissimo Blog: Generación Y. Nel post intitolato Museo de autos racconta della sorpresa da parte dei turisti stranieri quando si trovano di fronte a vere reliquie del secolo passato che circolano per le strade di Cuba. Chevrolet de 1952 e Cadillac e altre vecchie caratteristiche quattroruote uscite dal mercato più di mezzo secolo fa continuano imperterrite a far rotolare le loro vecchie strutture su e giù por las calles del país utilizzate come taxi collettivi. Sappiamo che è l'embargo che ha portato i cubani a dover fare a meno delle auto e non certo una loro volontà a preservare un passato che è per tutto il resto del mondo oramai obsoleto. Gli affascinati turisti, quando chiedono informazioni ai guidatori, scoprono che i pezzi di ricambio utilizzati provengono da particolari di auto di oggi, motori, fanali sono della Fiat, della Lada, della Ford. Non è per spirito bizzarro, eccentricità ma è un adattamento di situazioni esterne che portano a scelte obbligate.

Le scelte obbligate di oggi per tutti noi del mondo moderno derivano dalla esauribilità del combustibile fossile, della sua progressiva reperibilità a prezzi contenuti quindi il doveroso passaggio ad utilizzare mezzi di trasporto elettrici a rete e a batterie. Ma vale la pena di sostituire tutto il parco esistente oggi con veicoli elettrici nuovi? Io credo, come altri, che la transizione graduale può e debba avvenire con la conversione dei veicoli esistenti, endotermici, in veicoli elettrici semplicemente sostituendo il propulsore endotermico/elettrico e aggiungendo le batterie.

Leggere anche: Il Retrofit elettrico ed il Crepuscolo dell’Era dei Combustibili Fossili

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martedì 3 agosto 2010

5 milioni di barili riversati nel Golfo

Oggi sapremo se l'operazione "Static Kill" della BP per chiudere i pozzo Macondo nel Golfo del messico riuscirà nel suo intento per chiudere finalmente la falla apertasi a più di tre mesi dal disastro della piattaforma Deepwater Horizon. Sarà l'ultimo tentativo della multinazionale inglese degli idrocarburi per porre rimedio al più grande disastro ambientale della storia.

5 milioni di barili sono una cifra enorme considerando che un barile equivale a circa 159 liti, ma rappresentano soltanto la quantità di un'ora e mezza scarsa del consumo di petrolio in tutto il mondo. Spaventoso (anche questo)!

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Nucleare di terza de-generazione. Flamanville o Farmville?

Una nuova mazzata sul progetto francese del reattore nucleare EPR (European Pressurised Reactor) in fase di costruzione a Flamanville in Francia. Un altro ritardo e, naturalmente, un nuovo aumento dei costi.

Siamo contenti (!?), si fa per dire, che l'EPR sia stato scelto dall'Enel (partecipando con il 12% alla costruzione in territorio francese) per la rinascita del nucleare in Italia.

La società francese omologa all'Enel, la EDF (Électricité de France) ha dichiarato che il ritardo è di due anni, si parla del 2014, e il costo è lievitato a 5 miliardi di euro, invece dei 3,3 miliardi preventivati. Cioè costerà più del 50%. Ottimo preventivo, insomma, un bel progetto, non c'è che dire.

Le cose non sembrano andare meglio per la centrale gemella finlandese di Olkiluoto.

Etichetta sul nucleare

18 reattori nucleari (che coprono il 76% della produzione) fermi su 58, la Francia rischia l'importazione di elettricità

Nucleare. Le ragioni del grande appeal: un pozzo senza fondo
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lunedì 2 agosto 2010

Le qualità della Chevy Volt in un video

Un recentissimo video su YouTube illustra le caratteristiche della Volt, vettura elettrica ibrida seriale della Chevrolet.




La nostra fonte conferma il costo della vettura fissato a 41.000 dollari, deducendo i 7.500 dollari di credito d'imposta federale (USA) si arriva a 33.500 dollari pari a 25.600 euro. 
Alternativa all'acquisto è il noleggio per 36 mesi con una rata mensile di 350 dollari.

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