Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 4 agosto 2010

"Museo de autos" e la conversione elettrica

Molti di voi conosceranno già Yoani Sánchez che scrive dall'Avana un seguitissimo Blog: Generación Y. Nel post intitolato Museo de autos racconta della sorpresa da parte dei turisti stranieri quando si trovano di fronte a vere reliquie del secolo passato che circolano per le strade di Cuba. Chevrolet de 1952 e Cadillac e altre vecchie caratteristiche quattroruote uscite dal mercato più di mezzo secolo fa continuano imperterrite a far rotolare le loro vecchie strutture su e giù por las calles del país utilizzate come taxi collettivi. Sappiamo che è l'embargo che ha portato i cubani a dover fare a meno delle auto e non certo una loro volontà a preservare un passato che è per tutto il resto del mondo oramai obsoleto. Gli affascinati turisti, quando chiedono informazioni ai guidatori, scoprono che i pezzi di ricambio utilizzati provengono da particolari di auto di oggi, motori, fanali sono della Fiat, della Lada, della Ford. Non è per spirito bizzarro, eccentricità ma è un adattamento di situazioni esterne che portano a scelte obbligate.

Le scelte obbligate di oggi per tutti noi del mondo moderno derivano dalla esauribilità del combustibile fossile, della sua progressiva reperibilità a prezzi contenuti quindi il doveroso passaggio ad utilizzare mezzi di trasporto elettrici a rete e a batterie. Ma vale la pena di sostituire tutto il parco esistente oggi con veicoli elettrici nuovi? Io credo, come altri, che la transizione graduale può e debba avvenire con la conversione dei veicoli esistenti, endotermici, in veicoli elettrici semplicemente sostituendo il propulsore endotermico/elettrico e aggiungendo le batterie.

Leggere anche: Il Retrofit elettrico ed il Crepuscolo dell’Era dei Combustibili Fossili

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

No, io voglio un'auto aggiornata anche da altri punti di vista, specie sicurezza attiva e passiva e comfort.
Poi, visti i costi della manodopera e i problemi di smaltimento dei residui della conversione, ci possiamo attendere che questa sia solo una attività da DIY's facoltosi o meccanici/carrozzieri in pensione. E chi si fa carico, a fine ciclo-vita delle batterie, di terminarlo per recuperare il prezioso litio?

giambo ha detto...

Il commento precedente è tipico dell'italiano medio, che guarda moltissimo a casa sua e se ne frega degli altri.
Invece di cercare sempre nuovi comfort non sarebbe meglio pensare di più al futuro del pianeta?
Perchè la macchina si può cambiare, la Terra no.
Sarebbe magnifico se il retrofit prendesse campo, ma per far questo bisogna lottare non solo contro le lobby del petrolio ma anche contro l'ottusità della gente.

Anonimo ha detto...

Ottuso ci sarai te. Specie quando non capisci che l'auto elettrica per avere il successo che tutti i frequentatori di questo blog immagino auspichino, dovrà essere anzitutto, al pari e anche più delle auto che bruciano combustibili fossili, un prodotto industriale e di design. Per uscire dalla nicchia dovrà incontrare il gusto e dare lo stesso senso di appagamento ai nuovi consumatori-automobilisti: l'alternativa (rimanere un gingillo per DIY's facoltosi e carrozzieri in pensione) non darà alcun beneficio al nostro maltrattato pianeta e alla qualità dell'aria delle nostre città. A proposito di medietà: tu cosa fai, in concreto e con costanza, per ridurre la tua impronta di carbonio?