AUTOMOBILE la rivista dei soci ACI del Maggio 2010 ha un articolo scritto con attenzione con lo scopo di chiarire alcuni luoghi comuni che circondano il misterioso mondo dell'auto elettrica. Il titolo è: Auto elettrica - Mito e realtà
La trascrizione è questa:
Ne sapete abbastanza di propulsione alternativa? oppure cadere nei soliti luoghi comuni? mettete alla prova le vostre conoscenze. rispondendo a queste dieci domande. potreste scoprire che le cose non stanno proprio come immaginavate...
L'autonomia è superiore ai 100 chilometri
VERO Le auto citate nell'articolo a pagina 52 hanno, in media, autonomie di 150 km. Questa distanza però è solo teorica, perché è misurata su cicli di omologazione, europei, giapponesi e americani, lontani cioè dalle reali condizioni di guida. Considerando un aumento dei consumi elettrici del 30% per tener conto dei veri parametri d'uso dell'auto, l'autonomia reale resta comunque superiore ai 100 km sufficiente per gli spostamenti dei cittadini europei (di cui l'80% percorre meno di 60 km al giorno). In futuro, l'autonomia teorica potrebbe arrivare a 300 km.
Le risorse di litio non sono sufficienti
FALSO Una batteria può contenere, al massimo, 12 kg di litio. Secondo una ricerca americana, nel 2050 il fabbisogno mondiale di litio per l'industria automobilistica sarà di 950 mila tonnellate cioè solo 1'8% delle risorse finora conosciute.
Un'auto elettrica ha emissioni zero
VERO Niente sostanze inquinanti come particolato o ossidi di azoto (NOx). Le emissioni di CO2 sono invece nulle solo allo scarico. Nel calcolo globale della CO2 bisogna considerare il modo con cui è stata prodotta l'energia elettrica necessaria a ricaricare le batterie: se è ricavata a partire dal metano (come accade nel 49% dei casi in Italia), le emissioni di CO2 di un'auto elettrica equivalgono a circa 65 g/km. In caso di produzione di elettricità dal carbone (vedi Cina), la CO2 sale invece a 135 g/ km. Emissioni nulle di anidride carbonica si hanno solo se l'energia elettrica è ricavata da fonti rinnovabili (solare, geotermico ed eolico) o da centrali nucleari.
Le batterie sono simili a quelle dei telefonini
VERO La tecnologia è quasi la stessa: Invece degli ioni di litio, sull'auto si useranno i polimeri di litio (cioè allo stato solido e non liquido). Non a caso, l'industria .automobilistica porta avanti la ricerca sulle batterie insieme ai colossi dell'elettronica: Toyota con Panasonic, Renault-Nissan con Nec, Volkswagen con Sanyo, BMW con Bosch-Sàmsung, Opel-Gm con LG. La differenza è nel fabbisogno di energia: se per un cellulare sono sufficienti pochi watt, in un'auto (per esempio, la Nissan Leaf) occorre una batteria in grado di erogare fino a 80 kW ovvero 80.000 watt, quasi 27 volte la potenza massima dell'impianto elettrico di casa.
Le batterie al litio possono esplodere
FALSO Uno degli ostacoli incontrati dall'industria nell'installare a bordo dell'auto elettrica le batterie al litio era la tendenza degli elettrodi a surriscaldarsi, soprattutto durante le ricariche veloci ad alta tensione. Difficile però arrivare all'esplosione; è più probabile, semmai, una perdita di affidabilità. Nelle moderne batterie, in cui il catodo è realizzato in ossido di cobalto e l'anodo in titanato di litio, il potenziale pericolo sembra svanito. In ogni caso, gli accumulatori sono inseriti in un circuito refrigerante e la temperatura è costantemente controllata da una centralina.
Per le auto etettriche serviranno nuove centrali
FALSO Secondo una recente ricerca del Boston Consulting Group, l'incremento totale di domanda di energia elettrica - calcolato per uno scenario di 14 milioni di auto elettriche e ibride plug-in previsto nel 2020 - sarà meno dell'1% e non richiederà la co-struzione di nuovi impianti di |produzione di elettricità.
Dopo due anni le batterie sono da sostituire
FALSO La durata (detta anche vita media) di una batteria si misura in numero di cicli, inteso come numero di scariche complete. Per l'industria automobilistica, un accumulatore al litio può funzionare per 2.000 cicli considerando la condizione peggiore (un ciclo al giorno e un uso dell'auto per 365 giorni), si ha una durata di oltre cinque anni. In un impiego meno intenso dell'auto si possono superare i sei anni di vita.
Le batterie al litio possono essere riutilizzate
VERO Queste batterie possono essere riciclate recuperando il litio (diminuendo così il fabbisogno mondiale) oppure possono avere una seconda vita come serbatoi di energia laddove non serve una grande capacità, per esempio nelle pale eoliche. Que-sto "valore residuo" potrà esse-re considerato come una permu-ta, un po' come avviene con l'au-to usata, consentendo di ridur-re il costo necessario alla loro sostituzione.
I veicoli elettrici costano troppo
VERO Il problema è il costo delle batterie al litio: 500 euro per ogni kWh. Questo significa che il pacco batterie di una citycar elettrica da 16 kWh costa 8.000 euro. Troppi. Il 70% del costo di una batteria non dipende però dalla tecnologia o dal materiale utilizzato, bensì dai volumi di produzione: più sono alti, più i prezzi scendono. L'obiettivo è arrivare, grazie alle economie di scala, nel 2020 a un costo di 250 euro per kWh. Nel frattempo, l'auto elettrica sarà venduta senza le batterie, noleggiate a un ca-none mensile comprensivo anche della ricarica (un po' come accade per i telefonino).
La trascrizione è questa:
Ne sapete abbastanza di propulsione alternativa? oppure cadere nei soliti luoghi comuni? mettete alla prova le vostre conoscenze. rispondendo a queste dieci domande. potreste scoprire che le cose non stanno proprio come immaginavate...
L'autonomia è superiore ai 100 chilometri
VERO Le auto citate nell'articolo a pagina 52 hanno, in media, autonomie di 150 km. Questa distanza però è solo teorica, perché è misurata su cicli di omologazione, europei, giapponesi e americani, lontani cioè dalle reali condizioni di guida. Considerando un aumento dei consumi elettrici del 30% per tener conto dei veri parametri d'uso dell'auto, l'autonomia reale resta comunque superiore ai 100 km sufficiente per gli spostamenti dei cittadini europei (di cui l'80% percorre meno di 60 km al giorno). In futuro, l'autonomia teorica potrebbe arrivare a 300 km.
Le risorse di litio non sono sufficienti
FALSO Una batteria può contenere, al massimo, 12 kg di litio. Secondo una ricerca americana, nel 2050 il fabbisogno mondiale di litio per l'industria automobilistica sarà di 950 mila tonnellate cioè solo 1'8% delle risorse finora conosciute.
Un'auto elettrica ha emissioni zero
VERO Niente sostanze inquinanti come particolato o ossidi di azoto (NOx). Le emissioni di CO2 sono invece nulle solo allo scarico. Nel calcolo globale della CO2 bisogna considerare il modo con cui è stata prodotta l'energia elettrica necessaria a ricaricare le batterie: se è ricavata a partire dal metano (come accade nel 49% dei casi in Italia), le emissioni di CO2 di un'auto elettrica equivalgono a circa 65 g/km. In caso di produzione di elettricità dal carbone (vedi Cina), la CO2 sale invece a 135 g/ km. Emissioni nulle di anidride carbonica si hanno solo se l'energia elettrica è ricavata da fonti rinnovabili (solare, geotermico ed eolico) o da centrali nucleari.
Le batterie sono simili a quelle dei telefonini
VERO La tecnologia è quasi la stessa: Invece degli ioni di litio, sull'auto si useranno i polimeri di litio (cioè allo stato solido e non liquido). Non a caso, l'industria .automobilistica porta avanti la ricerca sulle batterie insieme ai colossi dell'elettronica: Toyota con Panasonic, Renault-Nissan con Nec, Volkswagen con Sanyo, BMW con Bosch-Sàmsung, Opel-Gm con LG. La differenza è nel fabbisogno di energia: se per un cellulare sono sufficienti pochi watt, in un'auto (per esempio, la Nissan Leaf) occorre una batteria in grado di erogare fino a 80 kW ovvero 80.000 watt, quasi 27 volte la potenza massima dell'impianto elettrico di casa.
Le batterie al litio possono esplodere
FALSO Uno degli ostacoli incontrati dall'industria nell'installare a bordo dell'auto elettrica le batterie al litio era la tendenza degli elettrodi a surriscaldarsi, soprattutto durante le ricariche veloci ad alta tensione. Difficile però arrivare all'esplosione; è più probabile, semmai, una perdita di affidabilità. Nelle moderne batterie, in cui il catodo è realizzato in ossido di cobalto e l'anodo in titanato di litio, il potenziale pericolo sembra svanito. In ogni caso, gli accumulatori sono inseriti in un circuito refrigerante e la temperatura è costantemente controllata da una centralina.
Per le auto etettriche serviranno nuove centrali
FALSO Secondo una recente ricerca del Boston Consulting Group, l'incremento totale di domanda di energia elettrica - calcolato per uno scenario di 14 milioni di auto elettriche e ibride plug-in previsto nel 2020 - sarà meno dell'1% e non richiederà la co-struzione di nuovi impianti di |produzione di elettricità.
Dopo due anni le batterie sono da sostituire
FALSO La durata (detta anche vita media) di una batteria si misura in numero di cicli, inteso come numero di scariche complete. Per l'industria automobilistica, un accumulatore al litio può funzionare per 2.000 cicli considerando la condizione peggiore (un ciclo al giorno e un uso dell'auto per 365 giorni), si ha una durata di oltre cinque anni. In un impiego meno intenso dell'auto si possono superare i sei anni di vita.
Le batterie al litio possono essere riutilizzate
VERO Queste batterie possono essere riciclate recuperando il litio (diminuendo così il fabbisogno mondiale) oppure possono avere una seconda vita come serbatoi di energia laddove non serve una grande capacità, per esempio nelle pale eoliche. Que-sto "valore residuo" potrà esse-re considerato come una permu-ta, un po' come avviene con l'au-to usata, consentendo di ridur-re il costo necessario alla loro sostituzione.
I veicoli elettrici costano troppo
VERO Il problema è il costo delle batterie al litio: 500 euro per ogni kWh. Questo significa che il pacco batterie di una citycar elettrica da 16 kWh costa 8.000 euro. Troppi. Il 70% del costo di una batteria non dipende però dalla tecnologia o dal materiale utilizzato, bensì dai volumi di produzione: più sono alti, più i prezzi scendono. L'obiettivo è arrivare, grazie alle economie di scala, nel 2020 a un costo di 250 euro per kWh. Nel frattempo, l'auto elettrica sarà venduta senza le batterie, noleggiate a un ca-none mensile comprensivo anche della ricarica (un po' come accade per i telefonino).
I veicoli elettrici non sono divertenti da guidare
FALSO II motore elettrico eroga immediatamente la coppia massi-ma, senza attendere inutili giri del motore. È come se, al posto dell'acceleratore, ci fosse un ru-binetto o una manopola dello stereo. Le accelerazioni sono rapide soprattutto nello spunto, quello che serve in città, anche se perdono di smalto sopra i 60 km/h. Esistono anche elettriche sportive: la Mercedes ha presentato il concept della SLS AMG, un'elettrica da 533 CV, 880 Nm di coppia e velocità massima di oltre 200 km/h. Ma hanno un inconveniente. Spingendo a fondo l'auto, le batterie durano appena 20 minuti.
ACCELERAZIONI
BRUCIANTI, NESSUN
RUMORE NÉ EMISSIONI
ALLO SCARICO. E BASTA
UNA NOTTE IN GARAGE
PER FARE DI NUOVO IL PIENO. LE AUTOMOBILI
"CON LA SPINA"
SEMBRANO FATTE
APPOSTA PER LA CITTÀ.
MA IL PREZZO DEVE
SCENDERE ANCORA
.
9 commenti:
Le auto elettriche non sono divertenti da guidare.
Sicuro ?
http://www.youtube.com/watch?v=fD21VUSvPXs
Io non utilizzerai mai un auto così.
Solo per lo stridore delle gomme.
Sarebbe una cosa stupida e ridicola.
Le auto elettriche non sono divertenti da guidare.
Sicuro ?
http://www.youtube.com/watch?v=fD21VUSvPXs
Io non utilizzerai mai un auto così.
Solo per lo stridore delle gomme.
Sarebbe una cosa stupida e ridicola.
Le auto elettriche non sono divertenti da guidare.
Sicuro ?
http://www.youtube.com/watch?v=fD21VUSvPXs
Io non utilizzerai mai un auto così.
Solo per lo stridore delle gomme.
Sarebbe una cosa stupida e ridicola.
Questa costa meno di una Porsche ma quanto a prestazioni.... uau!
http://www.teslamotors.com/
sono il futuro di un mondo ecoconsapevole!
CineFotoArt di Giordano Giovanni
http://cinefotoart-giordanog.jimdo.com/
E' duro per l'auto elettrica combattere contro la lobby delle auto termiche!
Sopratutto considerando che gli stessi produttori di auto termiche sono quelli che si arrogano il "diritto" (vedi ostacoli per omologazione etc) di costruire le auto elettriche.
Nel frattempo, facendo cartello, hanno più che raddoppiato i prezzi delle auto termiche riempiendole di accessori inutili e costosi (a noi, non a loro).
Questo per fare accettare al pubblico l'idea che l'auto elettrica debba avere un costo finale doppio rispetto ai gonfiatissimi prezzi delle le batteriultime auto termiche.
Ma tra le tante "minchiate" di cui dotano le auto termiche si guardano bene dall'utilizzare, per l'avviamento, una batteria al litio anzichè quella al piombo.
Se facessero ciò infatti, oltre che ridurre l'impatto ambientale (cosa che non si vuole) si favorirebbbe l'economia di scala per le batterie al litio con effetti devastanti sul monopolio dei produttori, non abbastanza tutelati dalle rigide (solo per i nuovi arrivati) regole per l'omologazione!
Batterie al litio per avviamento auto, moto e nautica
http://mondoelettrico.blogspot.com/2010/09/batterie-al-litio-per-avviamento-auto.html
Ogni tanto si sente in televisione delle cosiddette auto verdi a risparmio energetico ed impatto ambientale (in termini di inquinamento) praticamente zero… o quanto meno zero dal punto di vista delle emissioni in ambiente.
Oggi 18-12-2010 ho sentito in tg che entro fine 2011 ci sarà una vendita massiccia di auto elettriche al 100%, ovvero non più ibride (metà elettriche e metà benzina), ma completamente elettriche…. ora mi sto chiedendo una cosa… dove si potranno ricaricare? sarà conforme (legalmente parlando) collegare l’auto in ricarica direttamente alla corrente di casa oppure occorrerà avere qualche sorta di abilitazione? In questa maniera probabilmente spariranno i benzinai, giusto? si sa qualcosa più preciso al riguardo? grazie.
pasquale
si, energia eolica, puoi inserire nella ricerca di questo blog l'acronimo "AEEG" e cliccare a sinistra sulle 2 etichette:
colonnine di ricarica e
sistemi ricarica.
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