Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 31 agosto 2011

Solare termodinamico, aria al posto del fluido termico e sassi

Troviamo sul quotidiano svizzero online   swissinfo un articolo il cui titolo è un assurdità in termini:     Un'energia solare… senza Sole.  

E' una tecnica sviluppata quasi cento anni fa  pensata per l'ingegneria civile. Un collettore solare innovativo. Con l'impianto messo a punto da un'azienda ticinese di Biasca, a una ventina di chilometri da Bellinzona,  si potrà produrre elettricità anche in assenza del Sole, in una località certo non tra le più soleggiate del canton Ticino. Le condizioni meteorologiche non sempre favorevoli non hanno tuttavia impedito a un'azienda locale, la Airlight Energy, di sviluppare un collettore solare dal grande potenziale.

"Se installassimo il nostro sistema sull’1% della superficie totale dei deserti, potremmo fornire elettricità all'intero pianeta", ci dice Paolo Orsatti, responsabile dello sviluppo aziendale di Airlight Energy, creata nel 2007.

Aria al posto dell’olio

Il prototipo elaborato dalla ditta ticinese consiste in un collettore solare a concentrazione (sistema CSP, Concentrating Solar Power), nel quale la luce del Sole viene riflessa su un ricevitore e trasformata in energia termica.

Al posto dei tradizionali specchi rigidi sono state impiegate delle membrane pneumatiche in poliestere alluminizzato. "L'idea delle strutture pneumatiche viene dall'ingegneria civile. Questa tecnologia è stata ad esempio utilizzata per costruire lo stadio del Bayern Monaco o la piscina olimpica di Pechino", spiega Orsatti. "Un giorno uno studente australiano ci ha chiamato chiedendoci per quale motivo questa tecnologia non venisse applicata al solare termodinamico. Quella telefonata ha dato il via al nostro progetto".

I vantaggi degli specchi gonfiabili sono molteplici: consentono una maggiore concentrazione della luce solare, sono più resistenti alle intemperie e sono di facile manutenzione. Permettono inoltre di avere superfici riflettenti molto estese. Per sostenerli è stata sviluppata una struttura in calcestruzzo, un materiale più economico e più abbondante rispetto al metallo.

Un'altra particolarità del collettore risiede nella scelta del fluido termico. Solitamente i raggi del Sole vengono convogliati verso un tubo contenente olii minerali. Qui invece si è optato per l'aria, un fluido non inquinante, abbondante e gratuito.

Elettricità senza Sole

L'aria riscaldata all'interno del collettore - che può raggiungere i 650 °C - viene poi diretta verso una turbina per la produzione di elettricità. Il calore in eccesso, generato nei momenti di basso consumo, non viene perso.

L'aria va a riscaldare dei sassi ammucchiati in un serbatoio in calcestruzzo. Questo calore può essere impiegato in un secondo tempo per la produzione di corrente o per alimentare processi industriali. Si tratta di una tecnica risalente agli anni ’30 del secolo scorso. Basti pensare ai forni per la pizza.

Il grande pregio di questo sistema, sottolinea l'azienda, è di dissociare la presenza del Sole - e quindi l'accumulo di calore - dalla produzione di elettricità. Il calore si mantiene soltanto per alcune ore nelle pietre. Ciò è però sufficiente per produrre elettricità ad esempio alla sera, quando la domanda è elevata.

Una visita al prototipo di Biasca svela un ulteriore aspetto interessante. Sotto la grande struttura di calcestruzzo si crea infatti una vasta zona d'ombra, che può essere sfruttata per diversi fini. È il luogo ideale per far pascolare le pecore. In Sardegna, ad esempio, vengono offerti incentivi a chi crea delle zone d'ombra.

Un modello dell'impianto solare da 50 MWatt. 

Centrali nel deserto

Anche le idee più innovative hanno però i propri limiti. Quello a prima vista più evidente è la dimensione. Il collettore misura in effetti 200 metri di lunghezza e 10 di larghezza. E per realizzare un impianto da 50 MWatt, di collettori ce ne vogliono duecento.

Le grandi dimensioni sono un problema? Dipende. L'impianto base coprirebbe una superficie di 2 km2, un'area estremamente piccola se paragonata ai 9'000 km2 del più grande campo petrolifero del mondo o ai 50-60 km2 delle grandi miniere di carbone a cielo aperto in Germania.

Pensare di installare tali impianti in Svizzera è ad ogni modo inverosimile, riconosce Orsatti. A parte il fatto che l'irraggiamento è insufficiente, il terreno verrebbe a costare molto più dell'intera struttura. L'impianto è quindi stato concepito per le zone desertiche nelle regioni mediterranee, negli Stati Uniti o nel Nord Africa. Un progetto pilota sarà realizzato entro un anno in Marocco.

500 soli

Seppur promettente - constata Orsatti - il solare termodinamico non potrà sostituire una centrale a gas, a carbone o nucleare, le quali sono in grado di garantire un funzionamento 24 ore su 24. Può però rappresentare un eccellente complemento, del tutto ecologico, alla produzione tradizionale di corrente.

Fra 5-10 anni, aggiunge il dirigente, questa tecnologia sarà competitiva anche a livello economico. Al momento, la costruzione di una centrale solare termodinamica richiede un investimento di oltre 200 milioni di franchi (170 milioni di euro).

Tra i possibili sviluppi, conclude Orsatti, quello più promettente è il fotovoltaico a concentrazione. In questo caso il ricevitore non è più costituito da un tubo ad aria, bensì da una serie di celle fotovoltaiche ad alta resa.

L'efficienza delle celle è di circa il 40%, tre volte superiore ai valori attuali, e quella del sistema completo attorno al 25%. Sarà come disporre non di uno, ma di 500 soli.

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martedì 30 agosto 2011

Peugeot 508 RXH HYbrid4

La  Peugeot  presenterà il suo nuovo modello diesel-elettrico ibrido al prossimo salone di Francoforte dal 15 al 25 settembre 2011 ed ha preparato il suo commercial (vedere sotto) per il suo lancio mediatico. 

La nuova Peugeot 508 RXH., 200 CV, ha quattro ruote motrici, può funzionare in modalità ZEV 100% elettrica, ha emissioni di 109 g / km di CO2.
Equipaggiata con un motore diesel da 2,0 litri HDi FAP HYbrid4 a trazione anteriore, con una potenza massima di 147 kW (200 CV), trazione integrale e una coppia massima di 450 Nm, la Peugeot 508 RXH è stata progettata per adattarsi a tutti gli usi, in uno spettro di scelta per tutte le condizioni.. Con il motore elettrico sull'asse posteriore,   il sistema HYbrid4  offre una gamma di scelta di quattro  modalità, Automatico, "Zero Emissions Vehicle", Sport o 4WD, ed è economico nei consumi con 4,0 litri/100 km (59 mpg US) nel Ciclo di guida combinata, produce 109 g / km di  CO2 ).  Il   motore elettrico fornisce 'on-demand' una potenza di picco di 27 kW (37 CV), .

Sarà in in vendita nella primavera del 2012 (?).


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lunedì 29 agosto 2011

Dalla geotermia il 10 per cento del fabbisogno energetico in 15 anni

È il CNR ad  assicurarlo, tramite Adele Manzella, responsabile per i progetti geotermici dell'ente di ricerca. 

Il geotermico e' presente in enormi quantità nel sottosuolo, senza considerare il possibile apporto dei vulcani sottomarini

Teoricamente sarebbe sufficiente per soddisfare l'intero fabbisogno energetico nazionale, ma il problema e' quanta energia si è in grado di utilizzare. Con le attuali tecnologie nei prossimi anni si potrà raddoppiare l'attuale produzione ma con le nuove tecnologie sarà possibile decuplicarla, a patto che il loro sviluppo sia aiutato da investimenti adeguati.

Il geotermico e' una fonte energetica particolarmente duttile potendo produrre sia energia elettrica che alimentare pompe di calore per gli usi agricoli secondo le varie temperature. Si produce energia elettrica con il vapore sopra i 100 gradi, per poi passare all'uso diretto del calore quando la temperatura scende a 60-70 gradi soprattutto nei processi industriali come le cartiere, l'industria casearia, fino ad arrivare con una temperatura a 30 gradi adatta per le terme o all'acquacoltura e infine alle pompe di calore per la climatizzazione. 

Un grande vantaggio del geotermico è la sua utilizzabilità in tutto l'arco della giornata 24 ore su 24. Ne è testimone già la regione Toscana, con una potenza installata di circa 840 Megawatt, e dove  si registra  un rinnovato interesse con la  presentazione di 30 nuove richieste nell'ultimo anno per poter effettuare ricerche finalizzate alla costruzione di impianti. I tempi per arrivare alla realizzane di un impianto si aggirano intorno ai 2 o 3 anni.

Circa un mese fa si è svolto un seminario di Geotermia con la presentazione del progetto Vigor e del progetto Atlante Geotermico. Il progetto VIGOR (Valutazione del potenzIale Geotermico delle RegiOni della  convergenza) ha lo scopo di fornire informazioni analitiche utili ad avviare attività di prospezione e di utilizzo dell'energia da fonte geotermica, attraverso la realizzazione di una puntuale attività di ricognizione, analisi e studio finalizzata a sistematizzare ed ampliare le conoscenze del potenziale naturale e delle possibilità di valorizzazione della risorsa geotermica sul territorio delle Regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia (regioni della Convergenza). Il soggetto attuatore del progetto VIGOR è il CNR, ente che possiede competenze ed un know how specifico nel settore geotermico riconosciuti a livello internazionale, vanta la presenza di una capillare rete di istituti sul territorio e si avvale di numerosi contatti e sinergie con le Università delle regioni interessate e con altri enti di ricerca. La coordinatrice del progetto VIGOR è la Dr.ssa Adele Manzella  (Cnr-Igg).   

Fonti: CNR e ADN

Leggere anche:
- Marsili Project. Geotermia offshore in Italia
- Chiusdino 1, nuova centrale geotermica da 20 MW
- La geotermia in Giappone (e in Italia)
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domenica 28 agosto 2011

2,5 miliardi di Watt di energia rinnovabile in Canada

Un consorzio guidato da Samsung C & T Corporation e la Korea Electric Power Corporation (KEPCO) ha annunciato un investimento di 7 miliardi dollari canadesi (quasi 5 miliardi di euro) per produrre 2.500 megawatt di energia eolica e solare nella provincia dell'Ontario, Canada.

Secondo i termini dell'accordo verde investimenti nel settore energetico, Samsung C & T e KEPCO realizzerà e gestirà una serie di raggruppamenti di strutture eoliche e solari nei prossimi 20 anni. 

I cluster, che saranno costruiti in diverse località in tutta la  provincia, comprende turbine eoliche che generano fino a 2.000 MW e impianti di energia solare in grado di generare fino a 500 MW.

 L'intero progetto avrà una capacità di produzione di 2,5 GW entro il 2016, la produzione di energia equivalente ad un 4 % del consumo  totale di elettricità  dell'Ontario .

 La prima fase del progetto è prevista per essere completata entro il primo trimestre del 2013 e comprenderà un gruppo 500 MW (400 MW e 100 MW) solare che verrà costruito nel Chatham-Kent e Haldimand Contea regioni del Sud Ontario.

I corani sosterranno, anche economicamente, lo sviluppo di infrastrutture locali per l'industria delle energie rinnovabili attraverso la costruzione di impianti di produzione per fornire i componenti chiave, come pale, torri eoliche, pannelli solari e inverter; ed incoraggeranno anche i fornitori di componenti per costruire impianti di produzione nella zona. In totale, si prevede   che il progetto  genererà più di 16.000 posti di lavoro per l'energia verde all'interno della provincia.

 Samsung seguirà tutte le operazioni di progetto, supervisionando l'intero processo di costruzione eolica e  energia solare, dell'approvvigionamento di mezzi e finanziamenti, mentre KEPCO, con la sua competenza nella tecnologia di produzione di energia, sarà responsabile per la progettazione,  la connessione di trasmissione, la  distribuzione e la messa in esercizio di tutte le strutture dell'impianto.

 Il governo dell'Ontario fornirà assistenza per garantire la disponibilità del terreno per la costruzione di installazioni dei cluster e di fornire assistenza amministrativa per il progetto ed anche l'acquisto dell'energia elettrica prodotta. 

Una recente revisione dell'accordo ha stabilito che i pagamenti di una sovvenzione alla Samsung sarà ridotta  ad un massimo di 110 milioni dollari canadesi  (77  milioni  di euro) e verrà elargito una volta che gli impianti di produzione saranno attivati, gli impegni di lavoro siano stati rispettati e gli impianti di energia rinnovabile abbiano iniziato a produrre. 

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sabato 27 agosto 2011

Consumi petroliferi italiani a Luglio 2011: - 6%

I consumi petroliferi italiani nel mese di luglio 2011 sono ammontati a circa 6,4 milioni di tonnellate, con una diminuzione dello 6% (- 405.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2010.

I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 12,1% (-116.000 tonnellate) rispetto a luglio 2010, mentre il gasolio autotrazione del 5,7% (-135.000 tonnellate).

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di luglio è così risultata pari a circa 3 milioni di tonnellate, di cui 0,8 milioni di tonnellate di benzina e 2,2 di gasolio autotrazione, con un decremento del 7,6% (-251.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2010.

Negativi anche il Gpl autotrazione che ha mostrato un regresso del 2,7%, (-3.000 tonnellate) mentre i lubrificanti del 14,3%.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 10,7% con quelle diesel che hanno rappresentato il 56,3% del totale (era il 50,4 nel luglio 2010).

Nei primi sette mesi 2011 i consumi sono stati pari a circa 42,2 milioni di tonnellate, con un calo dello 0,6% (-252.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2010.

La benzina, nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 6,2% (-364.000 tonnellate), il gasolio un aumento dell'1,2% (+174.000 tonnellate).

Nei primi sette mesi del 2011 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio) evidenzia un calo dello 0,9% (-190.000 tonnellate).

Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in diminuzione del 12,8%, con quelle diesel a coprire il 55,5% del totale (era il 43,9 nei primi sette mesi del 2010).

 Comunicato Stampa Terna – Roma, 26 agosto 2011 
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 I nostri grafici

Con i dati dei mesi precedenti ecco di seguito i nostri grafici a partire dal gennaio 2006.

Raggruppati per anno

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 Mesi in sequenza dal gennaio 2006  
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Leggere anche:
- I consumi petroliferi italiani: nel mese di Maggio 2011
- I consumi petroliferi italiani: nel mese di Aprile 2011
- I consumi petroliferi italiani nel mese di marzo 2011
- I consumi petroliferi italiani nel mese di febbraio 2011
- I consumi petroliferi italiani nel mese di gennaio 2011
- Consumi petroliferi italiani nel mese di dicembre 2010

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venerdì 26 agosto 2011

Tuono Nero

Tuono Nero, la traduzione del vero nome della miniera di carbone più grande degli US.

Black Thunder si trova nel Wyoming  nel bacino del fiume Powder ed è uno dei più grandi contenitori di carbone del mondo dove l'estrazione avviene a cielo aperto. 

Nel 2007, la miniera produsse 86.196.275 short ton  ( short ton equivale a 907,18474 kg) quasi il 20 per cento della produzione totale di carbone del Wyoming, una fila di 25 chilometri di vagoni ferroviari al giorno.

Lo stato del Wyoming è il più grande produttore americano di carbone. Nel 2010 la produzione di 442,5 milioni di  short ton corrispondeva al 41% della produzione totale degli Stati Uniti era all'incirca equivalente  alla quantità prodotta dagli altri sette stati degli US produttori di carbone messi insieme. Non per niente le   prime otto miniere produttive Stati Uniti si trovano proprio nel Wyoming.

La  Black Thunder, nel 2010, ha portato la produzione ad un totale di 116,2 milioni di short ton, seguita dalla Nord Antilope Rochelle Mine, con una produzione di 105,8 milioni di short ton.

Messe insieme le prime 10 miniere producono il 40% della quantità totale degli Stati Uniti, mentre le prime due producono il 21%.

L'immagino qui sotto mostra d'acchito, graficamente e numericamente, l'insieme del  'prodotto' industriale carbone negli USA: la qualità, quantità prodotta e consumata, l'esportazione i vari settori nei quali viene consumato. Dati EIA (Energy Information Administration - EIA - Official Energy Statistics from the U.S. Government.) 2009


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I grafici qui sotto chiariscono ancora meglio l'andamento del consumo del carbone per settore anche storicamente a partire dal 1949 al 2009.


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Purtroppo il carbone viene utilizzato in massima parte per la produzione di energia elettrica, il peggiore dei modi possibili per la salute del pianeta inn termini di riscaldamento globale causato dall'immissione in atmosfera di CO2, gas climalterante per eccellenza.


Leggere anche:
- Il carbone, produzione, costi ed effetti sul clima, 1/2
- Il carbone, produzione, costi ed effetti sul clima, 2/2 
- Una realtà produrre energia solare al costo del carbone
- 1.900.000.000.000 di dollari per salvare la Terra

giovedì 25 agosto 2011

1.631,5 chilometri da record per un prototipo d'auto elettrica

La scorsa settimana il veicolo sperimentale "Schluckspecht“ (Gobbler) della tedesca Offenburg Hochschule ha battuto il record mondiale di distanza per i veicoli a batteria, prima detenuto dai giapponesi Japan Electric Vehicle Club (1.003,184 km), percorrendo 1.631,5 chilometri senza ricaricare la batteria.
Il tentativo andato a buon fine si è svolto sulla pista di prova della  Bosch a Boxberg. con quattro piloti che si alternavano alla guida controllati  dagli agenti del TÜV Süd. Il tempo di percorrenza è stato di 36 ore e 12 minuti con un tempo atmosferico variabile misto a pioggia, la pista di prova su strada in ottime condizioni. La corsia interna della pista misurava una lunghezza di 2,945 km.
Con questo record mondiale, il team completa un altro exploit compiuto nel corso del Challenge  solare sudafricano  del 2010, quando erano stati percorsi  626,6 km ma su strade pubbliche.
Il record è dovuta al fatto che il veicolo è una  vettura  monoposto sperimentale senza molti confort progettata fin dall'inizio come un veicolo intorno alle batterie a partire dalla forma molto aerodinamica nel non c'è altro posto se non per un motore e cambio. Il veicolo è dotato di due motori inseriti nel mozzo della ruota, integrati perfettamente. Il telaio è nuovo progettato in collaborazione con il Fraunhofer Institut EMI per raggiungere una significativa riduzione di peso e grazie ad uno sviluppo ulteriore presso l'Università di Offenburg per il sistema di gestione delle 14 batterie al litio-cobalto distribuite in modo ottimale.

Ciò ha consentito di superare il precedente record di 1003 km del team  Japan Electric Vehicle Club,  con 1631,5 km, anche se la capacità della batteria era di soli 23 kWh e la velocità media a 45 km / h contro la capacità della batteria della squadra giapponese di 50 kWh ad una velocità media a 40 km / h.

Leggere anche:
- Record di un'auto elettrica. Oltre mille chilometri
- Un'Audi A2 Electric viaggia per 603,5 km
- L'Audi A2 del record, aggiornamento

A proposito di record che riguardano veicoli elettrici:
- Una pallottola elettrica da record: 495 kmh

Nella storia dei record di velocità con i veicoli elettrici ci siamo anche noi, anche se in un lontano passato, nel 1996 con 304 kmh :
- L'auto elettrica più veloce del mondo
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mercoledì 24 agosto 2011

Una ricarica in meno di un minuto per i veicoli elettrici

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I ricercatori del Nanotek Instruments, Inc., e la sua collegata Materiali Angstron, Inc., di Dayton nell'Ohio, hanno sviluppato un nuovo sistema per la progettazione i dispositivi di accumulo di energia che si basa sul rapido movimento di spola di un gran numero di  ioni litio tra gli   elettrodi grazie alle enormi superfici rese disponibili dal grafene

Il dispositivo di accumulo di energia potrebbe rivelarsi estremamente utile soprattutto per i veicoli elettrici con una notevole riduzione del tempo di ricarica passando da ore a meno di un minuto. 

Altre applicazioni potrebbero includere stoccaggio di energia rinnovabile (ad esempio, immagazzinare l'energia solare ed eolica) e reti intelligenti.

I ricercatori chiamano i nuovi dispositivi "graphene surface-enabled lithium ion-exchanging cells" o più semplicemente "surface-mediated cells" (SMCs)" (celle con superficie  di grafene abilitata allo scambio di ioni di litio SMC). Anche se i dispositivi attuali utilizzano materiali non ottimizzati e configurati, già hanno caratteristiche che possono già superare le batterie agli ioni di litio e i supercondensatori. 

I nuovi dispositivi sono in ​​grado di fornire una densità di potenza di 100 kW/kg , che è 100 volte superiore a quella delle batterie a Li-ioni commerciali   e 10 volte superiore a quella dei supercondensatori.

Maggiore è la densità di potenza, maggiore è la velocità di trasferimento di energia (con conseguente tempo di ricarica più veloce). 

Inoltre, le nuove celle sono in grado di accumulare energia con una densità energetica di 160 Wh/kg, che è paragonabile alle  batterie   commerciale a Li-ioni e 30 volte superiore a quella di supercondensatori convenzionali. 

Maggiore è la densità di energia, più energia il dispositivo in grado di accumulare per lo stesso volume (risultante in una serie più lunga di guida per i veicoli elettrici), quindi anche più leggero.

Lo sviluppo di questa nuova classe di dispositivi di accumulo colma il divario di prestazioni tra una batteria Li-ion e un supercondensatore. Più significativamente, questo quadro radicalmente nuovo per la costruzione di energia i dispositivi di accumulo potrebbe consentire ai ricercatori per ottenere sia l'alta densità di energia e ad alta densità di potenza , senza dover sacrificare le caratteristiche dell'uno per raggiungere l'altro. 

Per prima cosa, i ricercatori hanno intenzione di approfondire gli studi sui cicli di vita delle celle. Finora, hanno scoperto che i dispositivi possono trattenere il 95% della capacità dopo 1.000 cicli ed anche dopo 2.000 cicli non hanno mostrato alcuna evidente  formazione di dendriti. I ricercatori hanno anche intenzione di indagare i ruoli dei diversi meccanismi di accumulo sulle prestazioni del dispositivo. Ci si aspetta che i costi diminuiscano notevolmente nel corso di 1 -3 anni.

Fonte: physorg.com

Leggere anche:
 - UE, un miliardo di euro per il grafene
 -  Batterie al litio con grafene all'anodo
 -  Innovazione rivoluzionaria: un supercondensatore basato sul grafene

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martedì 23 agosto 2011

24 mila miglia sopra il mare

Per qualche ora è rimasto attraccato al porto di Victoria Harbour ad Hong Kong: il trimarano PlanetSolar Tûranor, una nave che sta circumnavigando il globo per dimostrare che l'energia solare può alimentare il  futuro trasporto per mare

Il PlanetSolar  è stato progettato in Nuova Zelanda, costruito in Germania, batte bandiera svizzera, la barca di circa 31 metri ha completato circa due terzi di un viaggio che ha avuto inizio lo scorso settembre nel Principato di Monaco. Finora ha navigato per quasi 24.000 miglia.

Con il suo ponte superiore coperto di oltre 490 metri quadrati di pannelli solari fotovoltaici, il PlanetSolar Tûranor è diverso da qualsiasi altra nave che abbia mai solcato le acque oceaniche. Elegante e sexy, sembra più simile a una nave spaziale che a qualcosa che viaggia per i sette mari.

Ha viaggiato per 330 giorni attraverso l'Atlantico a Miami e in luoghi tra cui il Canale di Panama, le isole Galapagos, l'Australia orientale e le Filippine. Questa settimana lascerà Hong Kong alla volta di Singapore prima di andare a Mumbai, Abu Dhabi e di nuovo nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez

Durante il viaggio, le quattro persone d'equipaggio stanno monitorando le prestazioni dei pannelli e delle batterie al litio che immagazzinano l'energia solare per permettere alla nave di continuare a navigare per tutta la notte, o quando il cielo è coperto, ad una velocità massima di circa 15 miglia all'ora. Finora, ha detto lo skipper, Erwann Le Rouzic, tutto è andato liscio.

Fonte The New York Time e foto di  PlanetSolar org da Tahiti e Miami





Il progetto del PlanetSolar  in poche parole è stato realizzato: 
Per dimostrare le potenzialità delle energie rinnovabili e del fotovoltaico 
Per dimostrare che abbiamo già la tecnologia necessaria per la sostenibilità
Per partecipare allo sviluppo tecnologico delle energie rinnovabili e far avanzare la ricerca scientifica
Per informare il pubblico e renderlo consapevole dell'importanza delle energie rinnovabili 
Per fare il miglior uso possibile di efficienza energetica
Per mostrare che l'economia ed ecologia possono e devono lavorare insieme.

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lunedì 22 agosto 2011

Un Campionato Mondiale Formula E, la FIA e le auto elettriche

La FIA, Fédération Internationale de l'Automobile, è l'organo di governo del mondo motoristico sportivo e la federazione delle associazioni automobilistiche leader a livello mondiale. Si tratta di una associazione senza scopo di lucro e riunisce 228 associazioni automobilistiche nazionali e le organizzazioni sportive di 132 paesi dei cinque continenti.
Ebbene, un recente documento rivela inaspettatamente, per l'ampiezza del programma, uno dei principali obiettivi della Federazione dei prossimi anni cioè la creazione di un nuovo campionato di alto profilo, progettato per essere il fiore all'occhiello della strategia sostenibile della FIA: la Formula E Championship. 'E' sta per electric elettrico.

Vediamo gli obiettivi e altro presente sul tavolo di lavoro.

In linea con il suo posizionamento, gli obiettivi principali del campionato FIA di Formula E potrebbero essere
definito come segue:
• Servire alla FIA come un fiore all'occhiello credibile per il suo programma di responsabilità sociale delle imprese in termini di mobilità più sostenibile
• Fornire una vetrina tecnologica per i principali soggetti coinvolti, con una particolare attenzione per i nuovi mercati mondiali del settore automobilistico di aziende come player importanti regionali nella tecnologia EV  OEM, Original Equipment Manufacturer
• Attrarre ampio interesse pubblico, anche per non tradizionali obiettivi motorsport con un focus particolare sul  pubblico urbano giovanile
• Essere credibili come una competizione sportiva ed altamente professionale
• Essere in ultima analisi un business capace di fare profitto

Il formato

Il campionato dovrebbe avere l'ambizione di aprire una nuova area di sport motoristici nel modo in cui è organizzato e promosso e quindi non dovrebbe necessariamente avere un aspetto sportivo "tradizionale". Le sedi, il formato delle gare, il rapporto con il pubblico e gli altri parametri principali di eventi devono essere considerati con una nuova mentalità, aperta,  al fine di raggiungere l'obiettivo di attrarre un nuovo pubblico. Ad esempio abbinandoli ad altre attrazioni che potrebbero essere utilizzate come punto di riferimento più importanti per il campionato rispetto ai tradizionali motorsport, rendendo attraente l'abbinamento.

L'approccio migliore sarebbe quindi di andare insieme ad eventi indipendenti, con caratteristiche definite con un  altro approccio che coinvolga la FIA.
Le gare del Campionato di Formula E devono essere organizzate come gare di supporto di altri grandi eventi,
(sia di motorsport o altro) che saranno studiati con grande attenzione.

Gli elementi chiave di tale approccio dovrebbero essere imperniati con le seguenti caratteristiche:

• Utilizzo di centri urbani come luoghi potenziali per gli eventi  predisponendo il centro di grandi città per costruire circuiti ad hoc evitando lunghi rettilinei.
In termini di ripartizione geografica, l'obiettivo è quello di fornire un Campionato FIA di Formula E  su scala mondiale il più presto possibile identificando i potenziali luoghi adatti coinvolgendo anche diversi partner regionali che potrebbero avere le conoscenze necessarie e di rete per garantire supporto locale e successo.

In linea con lo stato attuale delle tecnologie EV, il formato preferito è quello di una gara breve di circa 15 minuti di durata.

Si potrebbe anche immaginare di stabilisce una serie di  esami specialistici (migliore accelerazione, migliore autonomia, miglior look, ecc) per completare la classifica generale e per fornire una sfida completa e divertente, garantendo una forte credibilità sportiva in ogni momento.

Gli eventi dovrebbero fornire l'opportunità di comunicare con il pubblico più ampio possibile sui messaggi chiave di mobilità elettrica (come acquistare, come usare, costi, come faccio per scegliere, ecc.).Si potrebbe anche offrire l'opportunità di promuovere messaggi in chiave di sicurezza stradale.

Tra le sezioni competitive del campionato FIA di Formula E, una  potrebbe essere quella di avere gare di supporto (sostenuta da produttori di auto specifico) o manifestazioni di diversa natura (come ad esempio tipo di dragster dimostrazioni per mostrare le capacità di accelerazione straordinaria veicoli elettrici).

Un altro elemento tradizionale degli sport motoristici è il "rumore" che viene  visto come fondamentale per il loro successo. Questo potrebbe significare includere alcuni background musicali, ma anche un certo tipo di lavoro sul rumore da produrre (aerodinamica, rumore di rotolamento, ecc.) ma anche sui concerti che potrebbe anche essere associati al campionato.

Altri suggerimenti saranno vagliati per aumentare la qualità di intrattenimento.

Il fattore credibilità ambientale


E' fondamentale per la credibilità del progetto che non venga percepito come un esercizio di "green-washing". Il Campionato FIA Formula  E dovrebbe  sforzarsi di essere credibile indirizzandosi verso termini di sostenibilità, l'uso efficiente delle risorse, la logistica sostenibile, la gestione della supply chain, ecc.

In termini generali, le vetture in gara nel Campionato FIA di Formula E devono corrispondere alle seguenti caratteristiche:

• La trasmissione delle auto dovrebbe essere completamente elettrica,
• Le vetture devono essere monoposto, innovative nel design e nel rumore prodotto con un profilo precipuo  per il Campionato FIA di Formula E,
• Le vetture devono dimostrare una  leadership tecnica,
• Le vetture devono includere alcune tecnologie   innovative  di sicurezza stradale,
• Il design delle auto dovrebbe essere mirato verso un peso basso e una bassa resistenza alla penetrazione aerodinamica per ottimizzare le prestazioni in parallelo con le sfide di guida e sicurezza,
• Nella loro prima evoluzione, l'autonomia approssimativa delle auto dovrebbe essere di circa 15 minuti, con prestazioni paragonabili a quelle di Formula 3, con una peso minimo di 780 kg incluso il conducente.

Per attirare il massimo numero di produttore per fare appello ad un mercato globale, il Campionato  FIA di Formula E dovrebbero  prevedere una combinazione di tre tipi di veicoli da corsa i per soddisfare le esigenze dei tre punti chiavi dei gruppi principali di produttori: telaio di un unico fornitore approvato dalla FIA, trasmissione, electric power train,  di un unico fornitore approvato dalla FIA e un veicolo interamente progettato dal costruttore sia nella parte telaistica che di trasmissione.

Le norme tecniche finali applicabili al campionato FIA di Formula E dipenderanno dalla ricerca di mercato attualmente condotta dalla FIA nel mondo dell'industria, e dovrebbero essere definite entro la metà del settembre 2011, per una presentazione dei risultati e delle conclusioni principali al FIA World Motor Sport Council a settembre.

A seconda di tali risultati e le conclusioni, la FIA può decidere di lanciare una procedura di gara d'appalto per nominare un unico fornitore omologato FIA del telaio e della trasmissione EV.

Si prevede che la bandiera a scacchi sarà sventolata nel 2013.

domenica 21 agosto 2011

I dieci falsi miti sui veicoli elettrici

Invito i lettori di MondoElettrico a dare un'occhiata a questo post del Blog  dài, kaizen dài!! DÀI, KAIZENNN! di sabato 13 agosto 2011 dove si tratta l'argomento de 'I dieci falsi miti sui veicoli elettrici che dovrebbero diventare cultura diffusa di efficienza e sostenibilità.'

Un estratto.

L'Accademia della Mobilità è un'organizzazione fondata nel 2008 dal Touring Club svizzero che offre a tutti i protagonisti del mondo dei trasporti un forum di discussione sulla mobilità. Il suo scopo è quello di incoraggiare lo sviluppo di iniziative che possano migliorarla. L'Accademia ha pubblicato recentemente un interessante opuscolo (per ora solo in francese) intitolato "La voiture électrique - Analyse critique de dix demi-vérités circulant sur la voiture életrique" 

 I paragrafi:

Sono troppo costose 
Non hanno un'autonomia sufficiente
Dispongono di batterie inaffidabili e pericolose 
Hanno tempi di ricarica troppo lunghi
Le stazioni pubbliche di ricarica sono insufficienti 
Non sono sicure in caso d'incidente
Sono troppo silenziose
Non sono abbastanza ecologiche
Accrescono il fabbisogno complessivo di energia elettrica
Richiedono troppe materie prime


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sabato 20 agosto 2011

La Cina, le risorse e i pirati della Malesia

Nei primi cinque mesi di quest'anno la dipendenza della Cina da fonti energetiche estere ha raggiunto il 55,2%, superando per la prima volta quello degli Stati Uniti, al 53,5%.

Se da una parte la Cina sta aumentando la sua capacità navale, è anche consapevole che la sua dipendenza dalle rotte marittime è una vulnerabilità non solo ipotizzabile ma estremamente vicina alla realtà. Per  esempio, un blocco navale o un attacco dei pirati nello Stretto di Malacca la potrebbe danneggiare sensibilmente con gli approvvigionamenti energetici. Questo è quello che ci racconta il Nikkei Shimbun di Tokyo.

Sarebbe opportuno prendere in considerazione un flusso delle merci alternativo, spostandosi nell'entroterra.

Quindi la Cina ha iniziato a costruire percorsi alternativi per importare risorse energetiche senza passare attraverso lo Stretto di Malacca. Strade, ferrovie e oleodotti sono in costruzione per collegare tre porti principali nell'Oceano Indiano via terra con  studi di fattibilità per una ferrovia in grado di collegare il porto di Gwadar, in Pakistan alla Regione autonoma Uigura dello Xinjiang in Cina occidentale. 

Ci sono anche piani per pipleline con finanziamenti di una gran parte dei progetti attraverso sovvenzioni e prestiti. 

Gwadar è solo 500 km al largo dello Stretto di Hormuz, la porta verso il Golfo Persico. Se la Cina potesse trasportare petrolio via terra da Gwadar, questo sarebbe un percorso molto più breve rispettoa quello oceanico che passa  attraverso lo Stretto di Malacca, con un aumento della sicurezza strategica energetica.

Una ferrovia è in fase di costruzione tra il porto di Kyauk Phyu, Myanmar (ex Birmania) e Ruili, nella provincia cinese dello Yunnan. La ferrovia ha un valore di circa 70 miliardi di yuan (circa 7,65 miliardi di euro) e sarà operativo entro il 2016, mentre un oleodotto lungo un percorso simile sarà attivato entro il 2013. La Cina sta anche sviluppando il porto di Chittagong, nel Bangladesh, uno dei principali porte con acque profonde dell'Asia.

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Il mondo è piatto, la Luna è fatta di formaggio...

Una vignetta dal The Economist di oggi


- Adesso ripetete con noi
- Noi, membri della UE
Noi, membri della UE
- ci impegniamo ad essere economicamente responsabili
- ci impegniamo ad essere economicamente responsabili  
- e quindi crediamo
- e quindi crediamo
- nel bilancio in pareggio e ridurre il debito
- nel bilancio in pareggio e ridurre il debito
- FINALMENTE!! (enfatico, SINO ALLA MORTE!!)
- Anche noi lo crediamo
- IL MONDO E' PIATTO, LA LUNA E' FATTA DI FORMAGGIO E LE FATINE VIVONO IN FONDO AI NOSTRI GIARDINI 


venerdì 19 agosto 2011

I biocarburanti e il deleterio effetto corrosivo sui motori

Nonostante ci siano seri dubbi che i biocarburanti siano una fonte di energia interessante in termini ambientali ed economici si continua a impiegare tempo e denaro nella ricerca di tecnologie nuove per ovviare ad altri inconvenienti portati da questi tipi di carburanti alternativi. Il principale dei problemi è l'effetto corrosivo sui motori, un fatto che ha spinto molti consumatori europei a perdere fiducia in questa forma di energia pulita. Questo ci racconta il sito della Commissione Europea, Cordis.

A questo scopo, ridare fiducia nei  biocarburanti e risolvere il problema della corrosione dei motori, si è creato un nuovo consorzio di ricercatori della Repubblica ceca, Germania, Spagna, Finlandia e Regno Unito.

I biocarburanti, essendo derivati dalle piante, assorbono CO2 in modo naturale, e ciò li renderebbe molto più puliti e più disponibili, ma 'purtroppo, essi contengono un'elevata quantità di acqua e ossigeno con un deleterio  effetto corrosivo sui motori. Purtuttavia i carburanti ibridi per automobili come la E10, una miscela di 10% di etanolo e 90% di benzina, sono rapidamente diventate impopolari in alcune parti di Europa come in Germania dove un recente sondaggio ha mostrato che circa il 70% degli automobilisti tedeschi nutre sospetti rispetto al bioetanolo ritenendolo dannoso per i motori delle loro auto.

Finora l'industria dei trasporti ha risposto a questo problema diluendo l'etanolo nel carburante normale e adattando la benzina ottenuta alle norme sui motori esistenti, ma il team (imprenditori impegnati nella ricerca e sviluppo R&S in Europa ed è composta da 39 partner tra cui la Commissione europea ) transnazionale ha adottato un approccio diverso: cambiare il motore stesso invece della miscela di carburante.

Il team ha deciso di riprogettare i motori in modo che possano adattarsi ai combustibili non convenzionali. Ha affrontato la sfida ripensando la finitura di ciascun componente, invece di modificare le loro strutture tradizionali.
Uno svantaggio dei biocarburanti percepito è che la crescente domanda di materie prime per i biocarburanti può a sua volta far salire i prezzi alimentari globali, ma il team  afferma che è in arrivo una nuova generazione di biocarburanti che non utilizzano prodotti alimentari come componente principale. 

Leggere anche:  

- Autotrasporto. L'uso del territorio per produrre energia
 - L' impronta idrica dei biocarburanti: bere o guidare?
 - Bio discutibile: carburante contro cibo
 - Biodiesel, fame e vittime
 - Cuba, disastroso raccolto di canna da zucchero
 - Biocarburanti, bioinquinamento, bioriscaldamento globale, biofame planetaria
 - E' meglio produrre energia elettrica da biomassa che bioetanolo per i trasporti


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giovedì 18 agosto 2011

Quando il fotovoltaico fa la barba ai consumi elettrici

Chi dice che i contributi elargiti dallo Stato ai produttori di energia sono uno spreco insopportabile per le casse nazionali non sa quello che dice. 

Anzi, l'energia prodotta dal fotovoltaico fa risparmiare! 

Nonostante gli incntivi statali dati ai produttori. 

Fa risparmiare. Il perchè lo leggiamo in qusto post dell'Ing. Pietro Cambi sul Blog Crisis? What Crisis?.


Il Picco in oggetto è quello giornaliero del costo dell'energia, come sabenissimo la Debora che ha una strategia ferrea di contenimento della bolletta elettrica.

Francesco Meneguzzo a distanza di tre mesi dal report che avevo pubblicato per sommi capi, ha prodotto un altro studio, più approfondito, che dimostra quanto allora solo teorizzato. seguira un ulteriore studio, conclusivo, a fine anno.

Intanto possiamo dire che, PROVATAMENTE, il fotovoltaico, grazie al "Peak shaving", ovvero facendo la barba ai prezzi dell'energia nelle ore di punta ( il kWh fotovoltaico è venduto a prezzo fisso, circa 10 centesimi/kWh, ovvero 100 euro/MWh), FA RISPARMIARE agli utenti oltre il 40% di quel che costa come tariffa incentivante, 360 milioni su 850 nei mesi considerati. Tenete conto che, grazie al risparmio sulla "bolletta energetica" come sistema paese, sotto forma di gas e/o olio combustibile e/o carbone non consumati/ non acquistati risparmiamo un altro terzo di quella tariffa.

Resta l'ultimo terzo, che risparmiamo sotto forma di MIGLIAIA di morti in meno, grazie alle minori emissioni di particolato, policiclici, metalli pesanti etc etc. Oltre tutto si tratta di morti tipicamente lungo-degenti e quindi assai onerosi per il sistema sanitario, a parte altre modeste considerazioni di carattere etico.

Chiusa: Il fotovoltaico NON costa, NON è caro, questa è la verità e comunque lo sarà sempre meno nel futuro al contrario delle non rinnovabili. semplicemente ingloba e rende visibili i costi occulti, che sono esternalizzati ( ma comunque pagati) dalle centrali tradizionali.

Come dire: il carcinoma dovuto alla centrale di Porto Tolle ( cosi, a caso) prima di pagarlo, quando come e SE lo paga, il proprietario della centrale aspetta trenta o quaranta anni.

Ma lo Stato deve comunque farsene carico.


Leggete il post originale per i link ulteriori:  Peak shaving: almeno un picco lo stiamo sconfiggendo !!
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mercoledì 17 agosto 2011

BMW i3 Concept

Le informazioni del post sono state estratte tutte dal sito ufficiale della BMW, perciò consigliamo chi fosse interessato a ricevere   ulteriori informazioni.a visitare quelle pagine

BMW i3 Concept è un veicolo sostenibile senza compromessi destinato alle aree urbane. Funziona esclusivamente con energia elettrica ed è stato espressamente progettato per soddisfare le esigenze di una mobilità sostenibile senza emissioni. Rappresenta una forma intelligente di trasporto urbano e suburbano.

Il motore elettrico posto sopra l'asse posteriore genera una potenza di 125 kW e un'impressionante coppia di 250 Nm da fermo; accelera da 0 a 60 km/h in meno di quattro secondi e raggiunge i 100 km/h in meno di otto secondi.

Il cambio con un unico rapporto fornisce una trasmissione di potenza ottimale alle ruote posteriori ed accelera la BMW i3 Concept con controllo elettronico fino a 150 km/h senza perdita di potenza. L'azionamento elettrico inoltre permette di decelerare usando il pedale dell'acceleratore. Quando il conducente toglie il piede dall'acceleratore, il motore elettrico funziona come un generatore convertendo l'energia cinetica in elettricità che viene poi riportata nella batteria. Il recupero di energia genera un effetto frenante che contribuisce significativamente alla decelerazione del veicolo.

La batteria si può ricaricare completamente in sei ore collegandola ad una presa elettrica convenzionale. Se si usa un caricatore ad alta velocità si può ricaricare l'80 per cento della batteria in un'ora solamente.

Il Range Extender accresce l'autonomia di guida.
Come hanno dimostrato i test sul campo della MINI E, il 90 per cento delle esigenze di mobilità degli utenti pilota sono state soddisfatte con l'autonomia offerta dalla MINI E. Tuttavia alcuni clienti vogliono un'autonomia di guida superiore oppure vogliono che il loro veicolo sia più flessibile possibile. La BMW i3 Concept quindi offre un extender opzionale dell'autonomia, il REx, che permette di aumentare l'autonomia di guida. Rex è un piccolo motore a benzina molto silenzioso e fluido che aziona un generatore il quale mantiene costante il livello di carica della batteria per far sì che il veicolo possa continuare a funzionare con energia elettrica. 

Un paio di video commerciali


di cui uno fresco fresco.

martedì 16 agosto 2011

TEPCO paga i danni causati dalla centrale nucleare di Fukushima

Tokyo Electric Power Co. ha registrato una perdita netta di  571.700.000.000 yen (7,39 miliardi di dollari, 5,24 miliardi di euro) per il trimestre aprile-giugno, in gran parte dovuto ai circa 400.000.000.000 ¥ (3.6   miliardi di euro)  destinati a risarcire le vittime del disastro  la crisi nucleare di Fukushima.

 La perdita netta più grande mai registrata.

 Tuttavia, la perdita straordinaria è dovuta ai pagamenti di compensazione per la contaminazione radioattiva della centrale nucleare di Fukushima  1 .
Secondo i risultati finanziari  diffusi da   TEPCO  il 9 agosto, il fatturato della società è sceso del 7,2 % su base annua a 1.130 000 000 000 di yen (10,38 miliardi di €),  per i ricavi derivanti dovuti alla minore energia elettrica prodotta  dopo il Grande Terremoto ed   alle campagne di risparmio energetico a livello nazionale.

 Tepco ha registrato una perdita operativa di 52 miliardi di yen (477 M €). La società è stata costretta a incrementare la produzione di energia termica, dopo le operazioni di stop alle centrali nucleari post terremoto. Di conseguenza, i costi per il carburante sono saliti del 28,7 per cento rispetto a un anno fa a  404.700.000.000   ¥ (3,7 G €).

 La società ha registrato un'altra perdita straordinaria di  105.300.000.000   ¥ (963 M €), per gli sforzi impiegati nel portare   sotto controllo lo stabilimento .

 Il costo stimato di compensazione nel periodo aprile-giugno i risultati finanziari ammontano a  397.700.000.000   ¥  (3,65 M €). La valutazione si è basata su TEPCO dati e una linea guida emanate 5 agosto dal pannello del governo sulle controversie relative alla riparazione dei danni dovuti all'incidente nucleare.

 La valutazione copre il periodo fino alla fase finale della road map TEPCO di raggiungere un arresto a freddo dei reattori danneggiati  presso la centrale di Fukushima  tra ottobre e gennaio.

 Il costo stimato di compensazione comprende: 88.200.000.000 ¥ (809 M€) per il disagio mentale causati dall'incidente nucleare;  101.200.000.000   ¥ (928 M ) alle aziende  inutilizzabili a causa dell'obbligo di evacuazione o per altre ragioni; 141.300.000.000 ¥ (1,3 M€) a persone che non potevano lavorare a causa dell'incidente, e il 66,8 miliardi di yen (613 M€)  per i danni causati dalla spedizione restrizioni sui prodotti agricoli e marini.

 La stima non copre i danni indiretti ai partner delle società interessate, i costi di evacuazione e i danni derivanti dalle radiazioni.

 Il Presidente della  TEPCO  Toshio Nishizawa ha detto ai giornalisti che l'azienda incluso tutti i fattori che potrebbero ragionevolmente essere valutati nel calcolo del valore di compensazione. Ma ha riconosciuto che i danni da incidente potrebbe continuare a diffondersi, il che rende difficile fornire con precisione un dato complessivo risarcimento.

 Il governo centrale ha sollecitato il sostegno degli istituti  finanziari e altre parti correlate per i pagamenti  di risarcimento TEPCO .

 Nishizawa ha detto di ritenere che le banche siano già state di grande aiuto, fornendo prestiti a basso interesse ed ha aggiunto di non pensare che TEPCO abbia bisogno di ulteriore assistenza per il momento.

Fonte: Asahi Shimbun
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sabato 13 agosto 2011

Le rinnovabili nella produzione di energia elettrica di Luglio

Come abbiamo riportato nel post di qualche giorno fa ( Consumi di energia elettrica in Italia: -3,9% a Luglio ), nel mese di luglio 2011 l'energia elettrica richiesta dal Paese ha raggiunto i 30.247 GWh, in diminuzione del 3,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.  Il saldo di energia con l'estero fa segnare una diminuzione del 12,6%.


Quello che risalta è il forte segno positivo delle fonti di produzione rinnovabile in particolare la produzione da fotovoltaico sia confrontandola con quella prodotta nello stesso mese dell'anno passato che ne mese precedente.


Vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dato Terna.

La produzione di energia dalle rinnovabili con la componente CIP6 (ovvero come vengono vergognosamente definite "assimilate")


Cliccare sul grafico per ingrandire

Il grafico con le sole 'rinnovabili'. Da notare ancora il balzo ulteriore in alto della produzione di energia elettrica da fotovoltaico, +  454,7%  rispetto al luglio 2010, e in valori assoluti, mentre l'energia eolica registra un + 66,7%, luglio 2011/2010. 


Cliccare sul grafico per ingrandire


Produzione

Idroeletrica     4.811  GWh ( milioni di kWh)
Termica       19.284
Geotermica       445
Eolica               697
Fotovoltaica    1.370
Totale produzione netta 26.607
di cui CIP6  (falsa energia rinnovabile) 2.407


Leggere anche:
-  Consumi di energia elettrica in Italia: -3,9% a Luglio
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venerdì 12 agosto 2011

Roewe E1, auto elettrica cinese

La Roewe  è una casa automobilistica cinese di proprietà del gruppo SAIC fondata in Cina. Il marchio Roewe è sinonimo di prestigio e di classe ed è stato realizzato in seguito alle tecnologie MG Rover acquistate dalla SAIC dopo il fallimento dell'azienda inglese nel 2006.

La Roewe E1, una piccola vettura esclusivamente elettrica, sarà venduta nel mercato cinese a partire dalla fine del prossimo anno. 

La concept car E1 è stata presentata al Salone dell'Auto di Pechino nel mese di aprile 2010.

 Diversamente dalla maggior parte auto elettriche cinesi, l'elegante E1 ha un corpo e un telaio appositamente progettati. Per il fatto che il motore a combustione interna scompare, il cofano è molto corto per aumentare l'abitabilità interna.

 Il prototipo E1 ha un motore elettrico che eroga una potenza di 47 kW sufficiente per spingere l'auto di 1040 kg a raggiungere la velocità di 120 km / h. E1 accelera da 0 a 100 km / h in 16 secondi. Le batterie agli ioni di litio hanno la capacità di 16 kWh per permettere alla vettura di percorrere teoricamente 135 km. I parametri della versione di produzione non sono ancora note, ma dovrebbe essere abbastanza simili al prototipo. 

Fonte: china car times

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giovedì 11 agosto 2011

Grazie per il declassamento. Dovreste essere licenziati tutti!

Piuttosto chiaro il messaggio trascinato da un aereo martedì scorso che ha sorvolato Manhattan, il centro vitale dell'economia universale, Wall Street,  con uno striscione : Thanks For The Downgrade. You Should All Be Fired!

La protesta nasce a seguito del declassamento degli USA da parte dell'agenzia di rating Standard and Poor's.

Alla fine si è scoperto che la persona che ha pagato per questa visibilissima protesta è un, una, in realtà, broker del Midwest, che si è svegliata la notte scorsa con la necessità impellente di uno sfogo contro chi sta portando la nazione in un pantano economico.

L'ideatrice sembra essere Lucy Nobbe,  vice presidente presso Wedbush Morgan Securities.

Fonte:  nytimes.com

Bisognerebbe noleggiare una flotta di aerei e realizzare un bel po' di striscioni per farli volare sopra i nostri cieli, non credete?
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mercoledì 10 agosto 2011

Consumi di energia elettrica in Italia: -3,9% a Luglio

Nel mese di luglio 2011 l'energia elettrica richiesta in Italia, 30,2 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione di -3,9% rispetto a luglio dello scorso anno.
Depurata dagli effetti del calendario e della temperatura, la variazione della domanda di luglio 2011 diventa -1,2%. Rispetto a luglio del 2010, infatti, si è avuta una giornata lavorativa in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile inferiore di circa due gradi centigradi.

Nel mese di luglio 2011 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 87,0% con produzione nazionale e per la quota restante (13,0%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (26,6 miliardi di kWh) si è ridotta del 2,5% rispetto a luglio 2010. 

Sono in crescita le fonti di produzione  
geotermica (+ 9,3%)
eolica (+ 66,7%)
fotovoltaica (+ 454,7%)

In flessione la fonte 
idroelettrica (- 8,1%)
termoelettrica (- 8,0%).

A livello territoriale, la variazione della domanda si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -4,8% al Nord, -4,1% al Centro, -2,1% al Sud.

I 29,7 miliardi di kWh richiesti nel mese di luglio 2011 sono distribuiti per il 44,9% al Nord, per il 29,5% al Centro e per il 25,6% al Sud.

Nei primi sette mesi del 2011 la domanda di energia elettrica ha avuto un incremento dello 0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2010; a parità di calendario la variazione risulta pari a +0,8%.
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di luglio 2011 rispetto al mese precedente è risultata pari a -1,5%. Il profilo del trend assume un andamento stazionario.

Comunicato Stampa Terna – Roma,   9 agosto 2011

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Qui di seguito un nostro grafico che riassume l'andamento dei consumi elettrici mensili italiani a partire dal gennaio 2006.

Cliccare sul grafico per ingrandire


Un altro grafico che raggruppa i consumi durante l'anno solare.

Cliccare sul grafico per ingrandire


Non appena entreremo in possesso dei dati diffusi da terna sulla quantità prodotta di energia da rinnovabili li posteremo su ME, probabilmente domani, con grafici consueti. 

Intanto registriamo l'aumento vertiginoso del fotovoltaico che ha prodotto energia ben 4 volte e mezza rispetto al luglio dell'anno passato. 


Leggere anche:
- Consumi a Giugno
- Consumi a Maggio
- Consumi  ad Aprile
- Consumi a Febbraio
- Consumi a Dicembre
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martedì 9 agosto 2011

La conversione elettrica del pickup 2008 Ford F-150

Il problema è sempre quello: cosa farsene di un quarto di miliardo di veicoli inquinanti e assetati di benzina presenti negli USA con l'avvento dei motori puliti ed efficienti montati sulle auto elettriche? 

La risposta è facile per noi che propugnami l'idea del retrofit elettrico; convertire tutti quei veicoli che sono convertibili.

Noi siamo partiti qualche anno fa convertendo una cinquecento del '72

Calcars ha scritto un'analisi dettagliata sulla fattibilità e necessità di un approccio fattivo del sistema per rendere  attuabile nell'immediata la buona pratica della conversione.

Sulla base della nostra esperienza passata e la buona riuscita della nostra spinta con l'associazione Eurozev  per modificare la legge nazionale che permetterebbe di attuare anche in Italia la conversione elettrica (se non fosse per il fatto che i decreti attuativi rimangono chiusi a doppia mandata negli armadi della Commissione Trasporti e sorella), abbiamo una buona notizia da trasmettere.

ALTe, una piccola ma ambiziosa azienda, sta lavorando per convertire  il pickup 2008 Ford F-150 in elettrico, ovvero un ibrido sulla falsa riga di quello che è il sistema della Chevy Volt, ovvero una quarantina di miglia (65 km circa) in sola modalità elettrica e una extender range di 300 miglia (480 miglia circa) nelle quali un motore da 2 litri, quello della Ford Focus, permette di percorrere 300 miglia prima di fare il pieno di benzina o attaccare la spina alla corrente. Questo  motogeneratore genera corrente sia per ricaricare le batterie sia per alimentare il motore elettrico.

Il serbatoio del carburante è stato ridotto da 27 galloni (circa 102 litri) a 8 (circa 30 litri)  per lasciare spazio alle batterie agli litio-ioni. Un altro pacco batterie si trova ai lati del motore (soprattutto per l'equilibrio del peso, basso baricentro) e fornisce altri 10 kWh di energia immagazzinata. Le batterie agli ioni di litio contengono 20 kWh di energia (25 per cento più grande del pacco della Volt) si ricaricano a rete in circa quattro ore alla presa da  240 Volt o otto ore da una presa  120-volt grazie al caricabatteria di bordo della potenza di 6,6 kW.

ALTe spera di iniziare ad accettare ordini per il suo sistema nel mese di dicembre per mettere in pratica le prime installazioni di conversione già dall'estate successiva. La società non ha ancora diffuso i prezzi per il suo sistema. 

Tutto il sistema pesa solo 200 libbre in più (94 kg circa) dell'originale pickup che ha a bordo un  motore 5,4 litri V-8 Super Crew F-150.
Leggere anche:
- Conversione elettrica delle auto con motore termico. C'é !
- Il Crepuscolo dell’Era dei Combustibili Fossili: la rottamazione e il Retrofit elettrico.
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