Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 31 agosto 2008

Orsi naufraghi

L'immenso iceberg su cui si trovavano si è dapprima staccato dalla terraferma e quindi si è gradualmente, completamente sciolto. Così nove orsi polari si sono ritrovati nelle acque gelide del mare d'Alaska, trasportati dalla corrente, costretti a nuotare 24 ore su 24 per sopravvivere. La terra più vicina era a una distanza raggiungibile per questi instancabili animali: un centinaio di chilometri più a sud. Ma l'istinto li ha spinti a muoversi in direzione opposta, verso nord, e in quel senso di marcia il primo pezzo di ghiaccio che offrirebbe loro un approdo si trova a seicento chilometri, una distanza quasi certamente insormontabile anche per formidabili nuotatori come loro. Un tempo era più vicino, ma si è ridotto a causa del cambiamento climatico che riscalda il pianeta, facendo ritirare il manto di ghiaccio sempre di più verso il Polo Nord.

Qui

dal Daily Mail: The heartbreaking picture of the polar bears with 400 miles to swim to the nearest ice

Immagine: uno degli orsi (dal D.M.)
.

Firenze, Bondi di traverso sul tram

Tramvia al Duomo, Bondi si rimette di traverso. «Sono preoccupato per l´impatto che il tram potrebbe avere su Duomo e Battistero: e alla prima riunione del tavolo tecnico su Firenze convocato insieme al sindaco Domenici comunicherò questa posizione del ministero», dichiara il responsabile dei beni culturali in un´intervista a Libero. E Palazzo Vecchio replica immediatamente: «Forse Bondi non sa che il comitato tecnico di settore del suo ministero, due anni fa, ha dato l´ok al passaggio del tram dal Battistero: se ne torni in vacanza», sbotta l´assessore all´urbanistica Gianni Biagi. E´ la nuova puntata della guerra sulla tramvia. «La tutela del patrimonio storico del nostro paese è una funzione che lo stato deve continuare a svolgere sia pure con la partecipazione determinante degli enti territoriali», dice il ministro forzista a Libero. E aggiunge: «Ho già espresso preoccupazione per l´impatto che la tramvia potrebbe avere sul Duomo e sul Battistero, e resto di questo avviso. ». «La posizione di Bondi è incomprensibile, l´ultima versione dei tracciati e la soluzione tecnica per fare passare il tram da piazza Duomo senza pali e fili ma con le batterie fu concordata proprio con comitato tecnico di settore del suo ministero», tuona il responsabile urbanistica Gianni Biagi. «I tecnici hanno dato l´ok, le condizioni di sicurezza ci sono tutte, non c´è alcun rischio vibrazioni come qualcuno sostiene e Bondi sa bene. Mi fa ridere», si chiede invece Matulli.

Qui

.

sabato 30 agosto 2008

Belgio. La fuga radioattiva vista dalla gente

«Sabato ci hanno detto che non era niente, martedì che la situazione era più grave e ora che è una catastrofe». Così Richard Charlier, idraulico di 54 anni di Fleurus, località a una cinquantina di chilometri a Sud di Bruxelles, ha sintetizzato ieri con rabbia il ritardo nell'allarme dato dalle autorità belghe dopo una fuga radioattiva verificatasi in un istituto che produce radioisotopi per uso medico nella zona di Charleroi. «La popolazione è inquieta, è normale - ammette Jean-Luc Borremans, sindaco di Fleurus, cittadina di 20mila abitanti con molti immigrati italiani - il nucleare è un tema che spaventa, ma mi fido degli esperti che mi dicono che la situazione è sotto controllo e le misure intraprese sono solo di prevenzione». Parte della popolazione locale e gli ambientalisti mettono però sotto accusa l'allarme tardivo. Secondo Greenpeace, le autorità avrebbero poi sottostimato i rischi che lo iodio radioattivo può provocare nei bambini che «sono 22 volte superiori rispetto a quelli a cui sono sottoposti gli adulti in caso di ingerimento».
L'incidente, il più grave mai avvenuto in Belgio in campo nucleare, risale allo scorso fine settimana, ma solo ieri le autorità competenti hanno deciso di mettere in guardia la popolazione. E auto della polizia hanno cominciato a circolare con altoparlanti intimando agli abitanti che vivono entro un raggio di 5 chilometri dal luogo di non consumare la frutta e la verdura dei loro giardini, né di bere l'acqua piovana o il latte locale fino ad un nuovo ordine.

Qui
.

Nucleare. Aggiornamento sull'incidente in Belgio per fuga di iodio all'Istituto di Radioelementi

Dopo una settimana dal primo allarme sulla perdita di iodio 131 all'Istituto di Radioelementi di Fleurus, in Belgio, che era stato classificato come poco rilevante, nella notte tra giovedì e venerdì l'allarme è stato lanciato su scala europea. La perdita sembrerebbe più grave del previsto, soprattutto per l'ambiente circostante. La popolazione limitrofa non dovrà consumare prodotti locali. L'allarme è stato dato questa notte dal sistema di informazione europeo sulle eventuali crisi rediologiche Ecurie, che come è successo alcuni mesi fa nel caso della centrale di Kurs - in Slovenia - è scattato lanciando in automatico l'allerta alle autorità dell'unione ed a tutte le autorità locali degli stati membri, che per questo motivo sono state le prime a ricevere e diffondere la notizia. Come hanno sottolineato questa mattina i portavoce della Commissione durante il consueto briefing con la stampa, dopo la notifica la questione è ora passata in mano alle autorità locali belghe, che da questa mattina si stanno occupando, a livello nazionale, dell'allarme. Sempre secondo le notizie diffuse dall'esecutivo di Bruxelles, per ora il governo locale di Fleurus ha adottato una serie di «azioni cautelative, in particolare restrizioni al consumo di produzioni di cibo locale (verdura e latte) in un raggio di 5 chilometri».

La perdita di iodio 131 non sembra però essere un incidente improvviso. L'Agenzia federale di controllo nucleare (Afcn) nazionale belga aveva infatti lanciato l'allarme già nei giorni scorsi: il 25 agosto l'agenzia veniva informata dalll'Ire di «aumenti delle emissioni di iodio» avvenuti il fine settimana scorso. L'allarme lanciato questa notte sembra invece delineare tutt'altra urgenza. Il sindaco di Charleroi, capoluogo della provincia in cui si trova la cittadina di Fleurus, Jean-Jacques Viseur ha dichiarato stamattina alla stampa locale di essere «scioccato per la mancanza di iniziativa» dell'Afcn, che non avrebbe notificato l'urgenza di un provvedimento da parte del governo locale.

Le versioni online dei principali quotidiani belgi sono oggi piene di commenti di cittadini sui forum, che chiedono cosa devono fare con gli alimenti comprati ai mercati locali, con il latte proveniente da allevamenti limitrofi, con i prodotti delle piantagioni personali, di cui hanno continuato a nutrirsi prima che l'allarme diventasse di dimensioni allarmanti.

Qui

.

Nucleare: incidenti in Belgio e Austria

Nucleare: fuga radioattiva in Belgio, più grave del previsto

Più grave di quanto si pensasse la fuga radioattiva che si è verificata lo scorso fine settimana da un laboratorio vicino a Charleroi, in Belgio. I test condotti sul terreno nei pressi dell'impianto hanno segnalato livelli di radioattività più alti di quelli registrati subito dopo l'incidente. L'agenzia federale belga per l'energia atomica ha indicato il livello di pericolosità tre su una scala da uno a sette. Le autorità hanno raccomandato agli abitanti della zona di non mangiare gli ortaggi coltivati in loco e di non portare le mucche al pascolo.

Qui

Austria: incidente nucleare in laboratorio AIEA, escluso impatto ambientale

Non si registrano tracce di radioattivita' all'esterno di un laboratorio dell'Agenzia atomica internazionale (Aiea) a Seibersdorf, 35 chilometri a sud di Vienna, in Austria, in seguito all'esplosione di un piccolo container di plutonio avvenuta lo scorso 3 agosto. Lo assicura Michael Hlava, portavoce del Centro di ricerca austriaco (Arc) che ha condotto analisi indipendenti su mandato della stessa Aiea. Hlava ha escluso qualsiasi impatto ambientale derivante dalla fuoriuscita di circa un grammo di plutonio. "Non abbiamo rilevato alcun incremento dei valori", ha detto il portavoce dell'Arc. L'incidente e' avvenuto durante la notte, pertanto, secondo quanto afferma l'istituto incaricato dall'Aiea di compiere analisi indipendenti, e' da escludere anche il rischio di contaminazione per il personale del laboratorio. Tuttavia si tratta di un evento che ha sollevato dibattiti e aspre polemiche in Austria, dove l'opinione pubblica e' tradizionalmente contraria al ricorso al nucleare. Il direttore generale dell'Aiea, l'egiziano Mohamed ElBaradei, l'anno scorso ha chiesto lo stanziamento di fondi supplementari per 27,2 milioni di euro, allo scopo di rafforzare le misure di sicurezza nei laboratori dell'agenzia atomica, dove vengono effettuati anche test e studi sulle attivita' nucleari dell'Iran.

Qui

.

Toyota spinge sulle auto ibride per il 2009

Toyota taglia le stime di vendita per il 2009 e annuncia che per far fronte al periodo difficile dell'auto, spingerà maggiormente sulla produzione di auto ibride. Obiettivi ridotti. La casa nipponica ha lasciato cadere l'obiettivo simbolico di superare quota 10 milioni di veicoli venduti per il 2009, procedendo ad una revisione al ribasso delle sue previsioni imputata ai «tempi difficili» che il settore dell'auto sta attraversando, tra aumenti dei costi di produzione, aumenti dei prezzi dei carburanti e rallentamento della domanda dei paesi avanzati a seguito della crisi finanziaria globale. In risposta alla situazione, il presidente Katsuaki Watanabe ha affermato che Toyota continuerà a spingere sui veicoli a propulsione ibrida, quelli che per ridurre al massimo i consumi sfruttano un propulsore elettrico combinato ad un tradizionale motore a scoppio, e su cui si è invece assistito ad un boom di vendite a seguito dei rincari del petrolio degli ultimi mesi. In quest'ambito la casa nipponica ha deciso di iniziare a produrre la Prius, la più famosa della sue ibride, direttamente negli Usa. «Riteniamo che il rallentamento del mercato americano sia una questione fondamentale», ha osservato Watanabe. Attualmente Toyota produce la Prius in Giappone e in Cina. Inoltre il gruppo studia il possibile lancio di un'auto elettrica di nuova generazione all'inizio del prossimo decennio.

Fonte : il Sole 24 Ore online

.

venerdì 29 agosto 2008

Il segreto del polonio 210 nel fumo di sigaretta

Se non è una bufala credo che sia una notizia abbastanza preoccupante ed abbiano di che preoccuparsi anche i non fumatori. Immagino che quei fertilizzanti non siano stati utilizzati solo per coltivare il tabacco. O no?
Un saluto speciale a quelle brave persone che sapevano e nulla hanno detto.

Il segreto del polonio 210 nel fumo di sigaretta

I produttori sapevano da quarant'anni che questa pericoloso radionuclide è presente nel tabacco. Ma hanno fatto di tutto per nasconderlo. Philip Morris (PM), RJ Reynolds, British American Tobacco e di tutte le "major" dell'industria del tabacco hanno volontariamente nascosto al pubblico per oltre quaranta anni, la presenza in foglie di tabacco, nelle sigarette e nel fumo di tabacco di un elemento radioattivo pericoloso e cancerogeno, il polonio 210 (210Po) , che è stato utilizzato per assassinare l'ex agente del KGB Alexander Litvinenko a Londra nel 2006. Il numero di settembre di la American Journal of Public Health pubblica una analisi di più di 1 500 documenti interni delle aziende produttrici di tabacco che ha permesso a Monique Muggli, ricercatore presso la Mayo Clinic negli Stati Uniti, dimostrano che l' industria sapeva tutto e non ha detto nulla. Il polonio 210 è un emittente di radiazioni alfa così instabile e pericoloso, è uno dei pochi che non sono mai stati utilizzati in medicina. Che provoca il cancro ai polmoni per inalazione, si ferma nei bronchi dove attiva processi tumorali. Fumare 30 sigarette al giorno espone l'individuo attraverso la sua presenza nel fumo ad una dose equivalente di 300 radio l'anno nei polmoni! Il 210Po sarebbe responsabile per 1% di tutti i tumori polmonari americani. Se il 210Po è presente in fumo è a causa dei fertilizzante ricchi di fosfati che vengono usati per coltivare il tabacco. Essi sono estratti da miniere apatites, una roccia contenente polonio e radio.

Fonte : Le Figaro

Immagine da Flickr
.

giovedì 28 agosto 2008

Petrolio, biocarburanti, crisi alimentare



In questo video viene spiegato in modo semplice e chiaro il punto di vista di coloro che credono che l'uso di colture per i biocarburanti non è una buona soluzione per l'ambiente. Breve clip con riferimenti presi da articoli dai giornali come il LA Times e il New York Times ed anche da agenzie ufficiali come il DOE. Il video illustra i motivi come segue: se aumenta la domanda e cresce il timore produzione di conseguenza aumenta il prezzo del petrolio, i produttori di materie prime da cui si ricavano biocarburanti vengono indotti alla produzione e quindi si incrementa l'uso di biocarburanti. Quindi gli elevati prezzi del petrolio e la mancanza di materie prime alimentari rendono più costosi gli alimenti, producendo la crisi globale che abbiamo visto di recente. Se si ritiene che il recente abbassamento dei prezzi del petrolio sia sufficiente per salvarci guardiamo il video e teniamolo bene in mente nel futuro prossimo.

.

mercoledì 27 agosto 2008

100 anni funicolare Montenero, alimentata da FV

Compie 100 anni la Funicolare di Montenero, a Livorno, l'unica al mondo completamente ecologica. E' infatti alimentata da un impianto fotovoltaico ed è stata inaugurata il 19 agosto 1908. La città festeggerà l'evento con una serie di iniziative e l'Atl, l'Azienda di trasporto pubblico che ne è proprietaria, informa una nota, ha già predisposto anche una serie di agevolazioni per i turisti. La funicolare di Montenero, integrata nella rete di trasporto urbano di Livorno e con il sistema dei parcheggi di scambio, ha una capacita' di trasporto di 580 persone l'ora e ha un'utenza media di 250.000 passeggeri l'anno. La lunghezza della salita e' di 656 metri e con dislivello di 111 metri e una pendenza massima del 18%. Le celebrazioni del centenario proseguiranno fino a settembre.

Il sito della funicolare

.

martedì 26 agosto 2008

Giappone, il primo treno alta velocità va in pensione

Il primo treno proiettile della storia, lo Shinkansen serie Zero, ha ormai i giorni contati prima del definitivo pensionamento, fissato per novembre. E questo nonostante la sua popolarità tra i viaggiatori nipponici continui ad aumentare. Sono sempre di più, infatti, i passeggeri che acquistano biglietti solo per fare una corsa sul venerando treno proiettile prima del suo ritiro dalle rotaie, indipendentemente dalla destinazione. Il Giappone è stato il primo stato a costruire una linea dedicata per l'Alta velocità: i primi progetti risalgono agli anni 40, ma il primo tronco (Tokyo-Osaka) fu iniziato nel 1959 e inaugurato il primo ottobre 1964, in occasione delle Olimpiadi. Nel giro di soli tre anni il servizio Shinkansen sulla linea Tokyo-Osaka superò i 100 milioni di passeggeri trasportati, arrivando poi al miliardo nel 1976. E in oltre 40 anni di servizio, questi treni non hanno mai subito incidenti o deragliamenti.
Capace di raggiungere velocità impensabili per l'epoca, circa 210 chilometri orari, la serie Zero è stata sostituita gradualmente con nuovi modelli. La velocità massima dei modelli più recenti (serie 500 e 700) è all'incirca la stessa del TGV francese, dell'ETR 500-TAV italiano, dell'AVE spagnolo e dell'ICE-3 tedesco, anche se è previsto l'innalzamento della velocità massima a 360 km/h con l'introduzione del nuovo Shinkansen Fastech360.

Qui

.

lunedì 25 agosto 2008

Francia, nuovo incidente in centrale nucleare

Nuovo incidente in una centrale nucleare francese. Secondo quanto riferisce la società Comurhex, filiale della Areva, giovedì si è verificata una perdita di "piccole quantità di uranio" durante dei lavori per la modernizzazione degli impianti di canalizzazione e per la costruzione di un nuovo centro di conversione dell'uranio presso la centrale di Pierrelatte, situata nel Dipartimento della Drome, nel Sud della Francia. "Piccole quantita d'uranio sono uscite su questa canalizzazione, che è utilizzata in maniera occasionale", si precisa in un comunicato emesso dalla Comurhex. "Non ci sono rischi per il personale", assicura la società, che stima la fuorisucita nell'ordine di 250 grammi all'anno. L'Authority per la sicurezza nucleare (Asn) d'Oltralpe è stata tuttavia informata dell'incidente e attualmente è in corso una perizia tecnica per determinare l'eventuale impatto ambientale.

Qui

.

Spenta per incendio una centrale nucleare in Spagna

La centrale nucleare di Vandellòs 2 rimarrà chiusa per una settimana a causa di un incendioinnescasto alle ore 10 di domenica 24 Agosto e spento dopo un'ora. Questa è una delle principali centrali nucleari in Spagna, con un contributo al sistema elettrico di 1.000 megawatt. L'incendio è stato spento e "non ha avuto alcun impatto sul lavoro o per l'ambiente", secondo ANAV, il proprietario degli impianti.

Fonte: El Periodico qui

.

domenica 24 agosto 2008

Google, 10 milioni di dollari nel calore della Terra

Google investirà più di dieci milioni di dollari nel geotermico. Lo sforzo economico fa parte del più ampio progetto di investimenti nelle energie rinnovabili attraverso Google.org, la controllata di Mountain View che opera nella filantropia con l'obiettivo di rendere «l'elettricità prodotta con le energie rinnovabili più economica di quella derivata dal carbone». Il progetto, indirizzato allo sviluppo di una tecnologia chiamata Enhanced geothermal systems (Egs), si differenzia molto dal geotermico che conosciamo. L'Egs, anche detto geotermico «artificiale» o di terza generazione, richiede lo sviluppo di tecnologie d'avanguardia. Al posto di sfruttare il calore della Terra a poche centinaia di metri nel sottosuolo, in questo caso la profondità da raggiungere è di qualche chilometro. Il vapore viene prodotto gettando dell'acqua sulle rocce sotterranee incandescenti. Questo mette in movimento una turbina che produce energia elettrica. Secondo un recente rapporto del Mit (citato da Google) il 2% del calore che si trova tra i 3 e i 10 chilometri di profondità sotto il continente americano, se sfruttato, potrebbe produrre un'energia 2500 volte più abbondante di quella necessaria per ricoprire il fabbisogno energetico del Paese. L'investimento di Google (10,25 milioni di dollari) - mirato alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie in grado di raggiungere un obiettivo tanto ambizioso - verrà così ripartito: 6,25 milioni di dollari ad AltaRock Energy, 4 miliioni di dollari per Potter Drilling e 489.521 dollari destinati al laboratorio di geotermia della Southerm Methodist University.

Qui

(Sopra una cartina geotermica dell'Italia)
-

sabato 23 agosto 2008

Nucleare: Zichichi, nessun rischio se gestito come Ferrari

Nessun commento.

"Non si può affidare una Ferrari ad un neo patentato. Si rischierebbe di uscire fuori strada alla prima curva. Così è per la gestione delle centrali nucleari. Se le affidiamo a dei raccomandati rischiamo il disastro. Se le affidiamo a tecnici qualificati non corriamo rischi". Lo ha detto oggi il professor Antonino Zichichi, presidente dei Seminari internazionali di Erice (Trapani) sulle emergenze planetarie, che fino a sabato impegneranno 120 scienziati provenienti da 70 tra laboratori ed università di tutto il mondo. I problemi legati alla crisi energetica sono tra gli argomenti principali di questa quarantesima sessione. "Oggi sul nucleare -sostiene Zichichi- c'è davvero una grande confusione culturale: si parla sempre dei rischi, ma ci si dimentica che, dopo l'incidente di Chernobyl, i cui reattori sono stati costruiti in maniera pessima (e nulla hanno in comune con quelli moderni), i tecnici che sostituirono coloro i quali provocarono l'incidente, sono riusciti a portare avanti, senza problemi, gli altri tre reattori rimasti in funzione". Per Zichichi "oggi è possibile realizzare centrali sicure, come pure seppellire, in maniera assolutamente sicura, le scorie. Un procedimento, quest'ultimo, che è molto più economico della distruzione". Secondo il fisico "sul nucleare si è fatta, finora, una cattiva informazione: quasi nessuno, ad esempio, ricorda che con il nucleare si hanno zero emissioni di gas serra".

Qui
.

venerdì 22 agosto 2008

USA:spento reattore nucleare california dopo incendio

Il reattore numero due della centrale nucleare di Diablo Canyon in California e' stato spento in seguito a un incendio. Le fiamme sono state domate e al momento non risultano fughe radioattive. Ne ha dato notizia l'U.S. Nuclear Regulatory Commission, l'Agenzia per il nucleare Usa. L'impianto si trova a Avila Beach nella contea di San Luis Obispo, a circa 310 chilometri a nordovest da Los Angeles. A Diablo Canyon sono attivio due reattori, rispettivamente da 1.222 MW il primo costruito nel 1985 e da 1.118 MW la seconda, realizzato nel 1986.

Qui

.

giovedì 21 agosto 2008

Multa record ad Ascó per l'incidente nucleare di novembre

Il Consiglio di sicurezza nucleare (Consejo de Seguridad Nuclear - CSN) ha proposto al Ministero dell'Industria che la compañía eléctrica Endesa, propietaria della centrale nucleare di Ascó sia multata con quattro sanzioni per gli incidenti, uno grave e due minori, registrati nel novembre dello scorso anno, che comprendeva l'individuazione di particelle radioattive all'esterno dell'edificio. La proposta deve essere approvata dal Dipartimento di Miguel Sebastian, includere sanzioni compresa tra 22,53 euro e 9.030.000 milioni di euro. L'Assemblea ha adottato all'unanimità l'accordo nella riunione di ieri dedicata a monografie l'incidente presso la centrale nucleare Ascó I, che ha avuto luogo lo scorso novembre 26, anche se la centrale non informò lo stesso fino ad aprile. Il CSN classificato l'incidente al livello 2 della scala internazionale. Le conclusioni della seduta plenaria del CSN sono basati su che, "anche se non vi è stato alcun danno a persone o per l'ambiente e la stima in termini di rischio è remoto e mite, vi sono stati notevoli carenze nel controllo e nella fornitura informazioni ". Dei quattro gravi sanzioni proposte dal CSN, uno di loro sale al suo "massimo grado", punibili con ammende che vanno da 4,5 milioni di euro a nove milioni di euro. Il motivo, sostiene che la CSN è "potenzialmente radioattivi di emissione che superano il limite di dose annuale per gli operatori all'interno della doppia recinzione dell'impianto. "Uno dei fattori che contribuiscono a questo problema" è stato prodotto dall' "aver modificato il punto di taratura di monitoraggio delle radiazioni nell'edificio del combustibile ad un valore al di dello stabilito". Gli altri tre in gravi sanzioni "di grado medio 'proposte sono motivati in violazione del manuale per la protezione radiologica e del regolamento di tutela della salute contro le radiazioni ionizzanti, per non aver stabilito il controllo della contaminazione esterna del personale, una volta scoperto la contaminazione del sito e per non avere cernita, la marcatura e l'identificazione delle aree radiologiche di libero accesso allo stabilimento.

.

Fonte El Mundo

mercoledì 20 agosto 2008

L’ultimo sogno di Andrea Pininfarina: l’auto elettrica

Emissioni zero, nessun rumore e un costo d’esercizio quasi irrisorio. L’auto elettrica, quella che si ricarica semplicemente inserendo una spina in una normale presa di corrente, è la soluzione ideale ai problemi legati alla mobilità e all’inquinamento delle aree urbane. Bolloré avevano annunciato un investimento di 10 milioni di euro per la produzione di un’auto elettrica che avrà le rivoluzionarie batterie al lithium metal polymere sviluppate dal gruppo francese. Per la produzione e la commercializzazione bisognerà aspettare la fine del 2010. L’autonomia di 250 chilometri che assicurano le batterie lithium metal polymere è perfetta per fare quei due o tre spostamenti al giorno che tutti gli studi ci dicono fa questo tipo di automobilista. In Francia hanno calcolato che i costi della tricarica sono circa un decimo di quelli delle auto tradizionali. Colonnine di ricarica pubbliche. Andrea Pininfarina scomparso pochi giorni fa in un tragico incidente stradale alla guisa del suo scooterone parla del suo sogno in un intervista uscita sul settimanale Panorama

L’ultimo sogno di Andrea Pininfarina: l’auto elettrica

Emissioni zero, nessun rumore e un costo d’esercizio quasi irrisorio. L’auto elettrica, quella che si ricarica semplicemente inserendo una spina in una normale presa di corrente, è la soluzione ideale ai problemi legati alla mobilità e all’inquinamento delle aree urbane. Almeno sulla carta. Perché in pratica è ancora una chimera. Negli anni Novanta le case automobilistiche che si sono avventurate su questo terreno, come Fiat e General Motors, hanno pagato lo scotto con insuccessi commerciali clamorosi e buchi nei bilanci. Ora che il petrolio sembra essere indirizzato verso quota 200 dollari al barile e le norme contro l’inquinamento diventano sempre più stringenti, ci stanno tutti riprovando. Ma in prima fila all’appuntamento con un’auto elettrica che potrebbe funzionare davvero non ci saranno i grandi marchi del settore, ma un outsider. In verità erano due.
Una strana coppia formata da Andrea Pininfarina, 51 anni, piemontese doc, ultima generazione di una famiglia di carrozzieri, famosi nel mondo per il design e produttori di auto per conto di Alfa Romeo, Ford e Volvo. E Vincent Bolloré, che in Italia è conosciuto soprattutto per essere un finanziere, amico del presidente transalpino Nicolas Sarkozy, con un posto di primo piano nel salotto di Mediobanca, ma con alle spalle un gruppo da 6 miliardi di euro che impiega 32 mila addetti. Insieme, nel dicembre scorso, avevano annunciato un investimento di 10 milioni di euro per la produzione di un’auto elettrica che avrà le rivoluzionarie batterie al lithium metal polymere sviluppate dal gruppo francese, il design, la meccanica e il marchio di Pininfarina. Ora Andrea Pininfarina non c’è più. Ecco le sue parole. “Lo stile lo abbiamo già definito e vedrete come sarà fatta al prossimo Salone dell’auto di Parigi ai primi d’ottobre quando la mostreremo in anteprima mondiale”.
Com’è nato il sodalizio con Bolloré?
Il rapporto risale al 2003. Bolloré era uno dei clienti che si serviva della nostra controllata francese Matra automobile engineering.
Per l’auto elettrica?
Sì, abbiamo lavorato insieme sulla Blu car, il primo prototipo presentato dal gruppo Bolloré.
E il salto da fornitore di servizi a partner industriale?
Nel 2005 ci siamo incontrati e abbiamo cominciato a parlarne per valutare il progetto.
Cioè?
Da parte nostra abbiamo cercato di capire le prestazioni delle batterie e che tipo di vantaggio competitivo ci potevano dare.
Così avete perso un cliente e avete trovato un nuovo socio.
Sì, abbiamo creato una nuova società posseduta dai due gruppi con quote uguali per realizzare la vettura elettrica. Che avrà il nostro marchio.
Dove la produrrete?
In uno degli stabilimenti di Pininfarina in Italia.
Quando?
Per la produzione e la commercializzazione bisognerà aspettare la fine del 2010.
Un’eternità…
Fare un’auto è una cosa seria, specie se si tratta di un prodotto innovativo come quello che metteremo sul mercato.
Immagino che i problemi non siano pochi.
Immagina bene. E se ci pensa è un time to market straordinario. Stiamo studiando ogni singola parte dell’auto. Solo per fare alcuni esempi, il sistema di trazione, il motore, l’elettronica di gestione sono nuovi. Poi ci dovranno essere tutte le omologazioni, le validazioni, i test. E l’industrializzazione del progetto.
E lo stile?
Quello è definito.
E come sarà?
Riprenderà i temi sviluppati dalla nostra ultima concept car, Sintesi. Avrà degli sbalzi ridotti, un passo lungo e grande abitabilità. Poiché non sono necessari alcuni organi meccanici come il cambio, il motore è molto più piccolo di quello a combustione interna e le batterie hanno una forma piatta che ci permette di posizionarle al centro della vettura e nella parte bassa. L’equilibrio dei pesi e il baricentro basso daranno all’auto una grande guidabilità.
Pininfarina è responsabile di tutto il progetto, mentre il gruppo francese ci mette solo le batterie.
Ma è proprio la batteria il cuore del progetto. Per almeno due motivi.
Quali?
Perché quella del lithium metal polymere è una tecnologia di proprietà del gruppo Bolloré che ci dà le migliori prestazioni possibili oggi in termini di autonomia.
Poi?
Una società paritetica ci assicura le forniture, anche se arrivassero delle richieste di batterie da altri costruttori.
I big del settore non la preoccupano?
No, perché da una parte sono convinto che punteranno sui veicoli ibridi e dall’altra arriveranno sul mercato dell’auto elettrica pura utilizzando i modelli che hanno già in produzione.
Con quali conseguenze?
Per trovare posto alle batterie dovranno sacrificare il bagagliaio, l’abitacolo o l’equilibrio dei pesi. Noi non lo faremo.
E i prezzi della Pininfarina elettrica?
Se anche lo sapessi non glielo direi. Ma posso dirle che avremo un posizionamento premium: il prezzo non sarà basso.
Come commercializzerete l’auto? Avrete una vostra rete di concessionari?
È una delle cose che stiamo definendo. Non avremo una rete capillare. Vogliamo essere presenti nei grandi centri urbani dell’Europa e degli Stati Uniti perché il nostro cliente tipo vive nelle metropoli e vuole un’auto compatta che possa ospitare quattro persone. L’autonomia di 250 chilometri che assicurano le batterie lithium metal polymere è perfetta per fare quei due o tre spostamenti al giorno che tutti gli studi ci dicono fa questo tipo di automobilista.
E le ricariche saranno un problema?
Basta una presa di corrente e in cinque ore la batteria sarà di nuovo carica. Oppure in soli cinque minuti si ottiene un’autonomia di 25 chilometri, più che sufficienti per tornare a casa.
E se non si diffonderanno le colonnine pubbliche?
Ci dispiacerà, ma non cambierò i nostri progetti perché il posizionamento nel segmento premium ci consente di essere certi che i nostri clienti abbiano un garage per alloggiare l’auto di notte e ricaricare la batterie.
Quanto costerà un pieno?
Dipende dal paese e dal fornitore di energia elettrica. In Francia hanno calcolato che i costi sono circa un decimo di quelli delle auto tradizionali.
E una batteria? Si parla di cifre superiori ai 6 mila euro.
Non glielo posso dire. Non mi faccia litigare con il mio partner…
Cambiamo argomento allora. In California alcune nuove aziende del settore hanno presentato modelli di auto elettriche che assicurano prestazioni straordinarie. Non la spaventano?
Non mi sembra che abbiano un approccio serio al mercato.
Ma assicurano di poter arrivare da zero a 100 chilometri all’ora in meno di 4 secondi. E su YouTube ci sono filmati in cui stracciano Ferrari e Porsche.
Mi costringe a tirare fuori l’ingegnere che è in me. Il motore elettrico ha uno spunto e un’accelerazione notevole. Certo, su un tratto breve, qualche centinaio di metri, può battere anche una Ferrari, ma poi si ferma e ha bisogno di essere ricaricato.
Pininfarina ha disegnato per Maranello sia la F430 che la 599. Continuerete a lavorare con loro?
Certo e vogliamo anche continuare la nostra attività di terzisti per disegnare e produrre auto per altre case automobilistiche. Ma le attività legate alla nostra auto elettrica ci permetteranno di essere più selettivi nelle scelte.
E con Tata? I rapporti si stanno stringendo?
Entro la fine di quest’anno contiamo di aprire a Pune, in India, un centro ricerca, design ed engineering per lavorare insieme.
Mi riferivo al prossimo aumento di capitale della Pininfarina.
È confermato l’interesse di Tata di sottoscrivere una quota dei diritti di opzione, come del resto anche quello di Bolloré, Piero Ferrari, Alberto Bombassei e della famiglia Marsiaj.

.

martedì 19 agosto 2008

Rottura di una diga., centinaia di persone evacuate il Grand Canyon

Piogge di queste ultime ore hanno provocato inondazioni in alcune riserve. Autorità in Arizona sono stati costretti ad evacuare centinaia di residenti ed escursionisti accampati sulle riserve indiane del Grand Canyon in Colorado, nel centro degli Stati Uniti, a causa del pericolo di inondazioni dopo una diga rotta. Forti piogge che sono cadute nelle ultime ore hanno provocato una frattura nella diga Redlands, che ha già provocato inondazioni in alcuni stock, come ad esempio la tribù Supai, che si trova a circa 80 chilometri e 300 membri di cui sono già stati sfrattati, ha dichiarato Warren Youngman, l'ufficio di affari interni. Di fronte alla possibilità di diffusione da inondazioni, le autorità hanno anche deciso di evacuare con elicotteri per i visitatori e scalatori oggi sono stati nella zona, anche se il loro numero è sconosciuto, ha riferito sul suo sito web AZCentral giornale locale. Tutti gli sfollati si stanno adottando per un riparo della Croce Rossa situato in Peach Springs. Fonti dell'Ufficio Parchi Naturali degli Stati Uniti hanno stimato che al Grand Canyon ha avuto circa 200 turisti.

Fonte: ElPais

.

lunedì 18 agosto 2008

Impianto fotovoltaico sui tetti dei supermercati

L'impianto, installato nella sede dell'Unicoop, coprirà il fabbisogno di energia elettrica e produrrà una quantità di energia pari al consumo medio annuo di 250 famiglie. L'Unicoop fa sapere che saranno 10 i nuovi punti vendita in cui sarà installato un impianto fotovoltaico. .Il nuovo impianto fotovoltaico installato nella sede della presidenza del consiglio di gestione di Unicoop, produrrà una quantità di energia pari al consumo medio annuo di 250 famiglie e sarà tutta 'pulita'. Entrato in funzione in questi giorni, presso il magazzino di Scandicci, l'impianto risulta essere uno dei più grandi in Toscana. In una nota esplicativa si legge come la potenza dell'impianto sia di 570 kWp, una produzione preventivata di circa 684.000 kWh all'anno, e corrisponda a circa 400 tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera. L'impianto, che coprirà circa il 10% del fabbisogno di energia elettrica della sede, è ancora più potente di quello del Centro Empoli, in via Sanzio (460 kWp), che da dicembre 2007 a giugno 2008 ha prodotto 300.100 Kwh di energia elettrica. Unicoop Firenze, si spiega ancora nella nota, ha in programma di dotare di impianti fotovoltaici (da 100 Kwp in su di potenza) altri 10 punti vendita: gli ipermercati di Sesto Fiorentino, Cascina, Arezzo, Montecatini, Montevarchi e i supermercati di Agliana, Fucecchio, quello a Firenze in via Carlo del Prete, Borgo San Lorenzo, Poggibonsi, per un totale di 2.200 Kwp installati. I primi ad arrivare in dirittura d'arrivo saranno i due impianti di Agliana e Sesto Fiorentino, che entreranno in funzione entro la fine di agosto.

Qui
.

domenica 17 agosto 2008

Monitoraggio ambientale atmosferico e acustico Buenos Aires

Entro tre settimane, il governo di Buenos Aires attiverà un sistema permanente di monitoraggio ambientale dell'aria a del rumore che contribuirà a mettere in atto azioni politiche per migliorare la qualità della vita degli abitanti del quartiere attraverso la misurazione della concentrazione di monossido di carbonio, ozono, benzene e di umidità, tra gli altri fattori ambientali. Le centraline di ultima generazione misureranno la concentrazione di elementi tossici e inviare in tempo reale a una centrale di elaborazione dati. Con queste informazioni, le città possono avere una mappatura permanente della qualità dell'aria.

Qui

.

sabato 16 agosto 2008

Terni. Nubi notturne

Sul fatto sta indagando la locale Procura della Repubblica. La procura della Repubblica di Terni ha avviato accertamenti in merito alla presenza di alcune nubi dall'odore acre su gran parte della città, in particolare nella zona centrale, durante le ore notturne. Lo ha fatto in seguito a un esposto presentato dal comitato denominato “Per il diritto all'aria pulita”. In particolare e' stato chiesto alla magistratura di accertare la causa della presenza delle nubi notturne e la loro eventuale pericolosità. La procura ha dato incarico all'Azienda sanitaria locale del ternano di svolgere accertamenti per verificarne origine e caratteristiche.

Qui
.

venerdì 15 agosto 2008

Cala rischio estinzione megattere e balene australi

Buone notizie per la megattera e per la balena australe: secondo uno studio pubblicato dalla Iucn, l'Unione Internazionale per la Salvaguardia della Natura, e' diminuito il rischio di estinzione per le due specie. Diverso e' invece il caso di alcuni cetacei più piccoli, tra cui una rara varietà di delfino, per i quali il pericolo al contrario e' aumentato. "Megattere e balene australi hanno ripreso a popolare i loro habitat naturali", ha spiegato con soddisfazione Randall Reeves della Iucn, "e questo grazie al fatto che sono state protette dalla caccia di frodo. E' un grande risultato, e mostra chiaramente che cosa bisogna fare per consentire a questi giganti degli oceani di sopravvivere". Il riferimento di Reeves era alla moratoria sulla caccia alla balena, imposta nel 1986 dopo decenni di eccessivo sfruttamento dovuto al valore commerciale del loro olio, cosi' come della carne e dei fanoni. Ora il rischio e' che i Paesi con tradizioni baleniere come Giappone, Norvegia e Islanda siano incentivati a perseguitarle dalla riclassificazione delle megattere quali 'animali con rischio minimo di estinzione', riprendendo cosi' automaticamente a cacciarle; del resto, il governo nipponico di recente aveva autorizzato un certo numero di abbattimenti per pretesi scopi di ricerca scientifica.

Qui

.

giovedì 14 agosto 2008

GM e Ford insieme per progettare i motori del futuro

General Motors e Ford starebbero discutendo una possibile collaborazione per sviluppare nuovi motori e tecnologie alternative. A riportarlo è l'edizione on line di Detroit News, che cita fonti interne ad entrambe le società. I due rivali avrebbero deciso di mettere da parte la competizione per abbattere i costi di produzione ed accelerare i tempi di sviluppo. La progettazione di un nuovo propulsore può infatti costare ad una Casa automobilistica anche un miliardo di dollari, mentre lo studio completo di una nuova trasmissione si aggira attorno ad un costo di 800 milioni. Cifre considerevoli, che nel caso di una joint venture sarebbero tagliate a metà: 500 milioni e 400 milioni. Attraverso la collaborazione, Ford potrebbe trarre anche un altro vantaggio: accedere alla tecnologia Volt con cui GM intende sviluppare veicoli elettrici, la sfida del futuro mercato automobilistico.

Qui

.

mercoledì 13 agosto 2008

Spagna: nucleare no, rinnovabili si

Brutto momento per il nucleare iberico: quattro degli otto reattori nucleari spagnoli hanno registrato disfunzioni in meno di 72 ore, come scrive il quotidiano El Paìs.
L'impegno dei socialisti spagnoli è quello di eliminare progressivamente il nucleare, vista anche l'impopolarità di cui gode in Spagna, e sostituirlo con fonti energetiche rinnovabili quale l'eolico e il fotovoltaico. Le licenze delle centrali nucleari attualmente attive in Spagna scadranno tra il 2009 e il 2011, prima della fine del mandato dell'attuale legislatura socialista che sarà nel 2012. Se i piani dell'attuale governo verranno rispettati, e sempre se non si presenta una crisi energetica di notevoli dimensioni nei prossimi anni, tale da obbligare la Spagna a rinnovare le licenze, probabilmente il Paese abbandonerà il nucleare entro la fine del mandato di Zapatero. "I paesi leader a livello internazionale stanno scommettendo sulle energie rinnovabili e non su quella nucleare. Se facessimo sforzi per il nucleare toglieremmo risorse all'energia del futuro, eolica, solare o di altro tipo", così ha dichiarato Zapatero il 30 giugno scorso, in visita in Danimarca proprio per osservare da vicino la politica energetica danese. Secondo il premier spagnolo i paesi che sono "in testa sulle energie rinnovabili", tra un paio di anni "avranno non solo contribuito a frenare il cambio climatico, ma disporranno di un valore aggiunto dal punto di vista politico, economico e sociale". La Spagna ha investito molto sulle energie pulite negli ultimi anni, arrivando ad essere il terzo produttore mondiale di energia eolica, e ha in progetto di aprire 30 nuove centrali, mentre sta seguendo una politica di smantellamento degli impianti nucleari.

Qui

martedì 12 agosto 2008

200 punti di ricarica per VE a Tokyo nel 2010, 1.000 nel 2013

Tepco (Japan's Tokyo Electric Power Co.), la più importante azienda di distribuzione di energia elettrica giapponese, sta pianificando un programma di installazione di 200 colonnine di ricarica per veicoli elettrici antro marzo del 2010 nella vasta aera metropolitana di Tokyo, ampliando poi la rete a 1.000 colonnine durante nei tre anni successivi. L'azienda già ha sviluppato un dispositivo di ricarica che permette ad un'automobile elettrica di percorrere 40 chilometri con un in cinque minuti e 60 chilometri in 10 minuti. Progetta di cominciare installare il dispositivo in conformità con il lancio previsto dei veicoli elettrici da Mitsubishi Motors Corp e Fuji Heavy Industries, il creatore delle automobili di Subaru, nel 2009.

Fonte: iii.co.uk

lunedì 11 agosto 2008

Sony, 40 miliardi di yen in batterie al litio

Non è un ottimo momento per il comparto tecnologico della borsa giapponese e il titolo Sony non fa eccezione. Per risollevarsi il gruppo ha annunciato una via particolare: nuovi investimenti nel settore delle batterie. Il costruttore nipponico pianifica un grande investimento di 40 miliardi di yen, pari a circa 372 milioni di dollari, per aumentare la produzione di batterie al litio dell'80% entro il 2010. L'obiettivo è raggiungere la capacità di 74 milioni di celle al mese per quella data, dai 41 milioni attuali (una normale batteria è composta da molte celle). Le batterie al litio sono la tipologia più utilizzata per alimentare i computer portatili, le macchine digitali e in generale quasi tutti i dispositivi elettronici portatili. Già in passato Sony aveva compiuto un grande investimento su base triennale (scaduto nel marzo scorso) che era stato però pari alla metà, cioè 20 miliardi di yen.

Qui

.

domenica 10 agosto 2008

Recessione? Stagflazione? Ma dove?

Sono le 11.53 del mattino, ora Gmt. Nella suite 4K, dopo un paio d'ore di quiete, qualcosa inizia a muoversi. Si spegne il display giallo ("Do non disturb"). La pesante porta di legno lucido scorre sulle rotaie. E Jack Snow, 37enne neozelandese, può concedersi lo sfizio che ha sognato per settimane. Sistema le orchidee sul comodino, rimbocca le lenzuola del letto, infila sotto il braccio il necessaire da bagno e si avvia verso la doccia. La doccia più alta (in questo momento 35.555 piedi, 10.970 metri sopra la verticale di Lvov, in Ucraina) e più cara (14mila dollari, il prezzo andata/ritorno della suite di Jack) del mondo. Benvenuti a bordo del volo Emirates Airlines Ek3801 dell'1° agosto 2008, in servizio da Dubai a New York. L'aereo di linea più grande (il nuovissimo Airbus A380 in grado di portare oltre 800 passeggeri) e più lussuoso del pianeta. Pieno come un uovo, la prova vivente di come subprime e recessione non abbiano ancora contagiato tutti gli angoli del cielo e della terra. Certo, il petrolio viaggia oltre i 120 dollari al barile e quasi tutte le compagnie hanno varato ristrutturazioni lacrime e sangue per far quadrare i conti. Ma questo albergo a due piani e a cinque stelle con le ali vola controcorrente.

Qui

.

sabato 9 agosto 2008

Effetto serra ed allergie

La stagione delle allergie non esiste più. A furia di allargarsi, infatti, gli starnuti primaverili rischiano di estendersi all'anno intero. Il riscaldamento del clima allunga il periodo di fioritura delle piante, aumentando la produzione di polline. La crescita del livello di anidride carbonica nell'atmosfera (considerato la causa principale dell'effetto serra) attraverso un meccanismo ancora non del tutto chiaro potenzia invece il vigore della crescita vegetale, accelerando il processo di fotosintesi. Il risultato non sorprende più i medici: le allergie respiratorie sono in aumento da tempo. E l'Organizzazione mondiale della sanità conferma che l'asma sta galoppando nelle statistiche, raddoppiando nell'incidenza ogni dieci anni circa. L'estensione delle fioriture è un fenomeno ben noto anche in Italia. L'istituto di biomedicina del Cnr ha calcolato l'anno scorso che in Sicilia piante della famiglia dei giunchi e dei papaveri, che fioriscono tra giugno e ottobre, erano presenti con i loro pollini già a febbraio, mentre la stagione di impollinazione degli alberi della famiglia delle palme (da aprile a giugno) è stata segnalata tutto l'anno. L'effetto della fioritura, che si fa sentire soprattutto nei polmoni, si accoppia al problema dell'inquinamento atmosferico. Ad aprile del 2008, nell'ultimo rapporto su salute e cambiamento climatico pubblicato dall'Organizzazione mondiale della sanità, gli esperti hanno puntato il dito anche contro le temperature più miti che favoriscono il proliferare di insetti a latitudini più elevate e l'aumento dell'umidità dell'aria, in cui funghi, muffe e acari si trovano maggiormente a proprio agio.

Qui
.

venerdì 8 agosto 2008

EV-02 Nissan elettrica

Eccola. E' la EV-02 l'auto completamente elettrica della Nissan. Sarà in commercio, si dice, nel 2010 nel mercato interno e nel 2012 a livello modiale. Naturalmente le batterie saranno al litio e il motore di 80 KW (nominali o picco?) controllato da inverter.
Prezzi? Nemmeno una indiscrezione.

Fonte: tgdaily

.

giovedì 7 agosto 2008

10500 km per un cambio d'olio alla Lamborghini

Un ricco sceicco arabo ha mandato la sua Lamborghini in Gran Bretagna per un servizio di cambio d'olio. La supercar da 240 mila euro è stata imbarcata su un volo di linea da Qatar a Heathrow , 6500 miglia fra andata e ritorno, dal rispettabile biglietto di circa 20 mila sterline (25 mila euro), più 3.800 euro di tagliando olio.

Fonte The Sun

.

mercoledì 6 agosto 2008

Inceneritori e Formula 1

... Il termovalorizzatore di Napoli sarà realizzato nella zona est della città, dove si trova un depuratore. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Napoli, dopo l'incontro con gli amministratori locali. "Prima - ha detto - la zona dovrà essere bonificata e sarà un impianto che produrrà inquinamento come 4-5 auto da corsa". ..

Da leggere Qui

.

martedì 5 agosto 2008

I grandi costruttori.General Motors, perdita record di 15 miliardi

Utili in rosso oltre aspettative. Un vero disastro per General Motors, con la terza maggiore flessione trimestrale registrata dal colosso di Detroit. GM ha riportato perdite nette per 15,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre, pari a un calo di 27,33 dollari per azione (32,41 da ottobre 2007 ad oggi, un quarto del suo valor in meno di 10 mesi). I ricavi sono crollati a 38,2 miliardi dai 46,7 miliardi del secondo trimestre 2007. Pesano i costi di ristrutturazione, ma anche le perdite sono il quadruplo di quelle stimate dagli analisti. Momento nero per il gruppo americano. Gm aveva preannunciato una perdita "significativa" nel secondo trimestre, provocata da costosi processi di ristrutturazione messi in campo dal gruppo di Detroit e dal logoramento del mercato nordamericano. Ma è andata anche peggio. Le vendite sono calate del 18% a 38,2 miliardi di dollari dai 46,7 miliardi dello scorso anno. (fonte tgfin)







Nostro grafico elaborato dai dati della borsa americana Yahoo Finance

lunedì 4 agosto 2008

Il primo ministro britannico vuole una limousine elettrica

Gordon Brown vuole sostituire la sua Jaguar blindata con una limousine elettrica in funzione della sua crociata personale per spingere tutti i sudditi di Sua Maestà a guidare automobili elettriche entro il 2015. Mr. Brown vuole fare della Gran Bretagna la capitale d'Europa delle auto elettriche e lui vuol dare il buon esempio utilizzando un'auto ufficiale elettrica. Passo ulteriore è quello di riempire il territorio con colonnine di ricarica.


Fonte mirror.co.uk

.

domenica 3 agosto 2008

Per Greenpeace il rapporto Enea sul nucleare contiene 'miracoli'

''Oltre alla volontà del governo e' successo qualcosa? Il nucleare è diventato improvvisamente competitivo?''. Questa una delle osservazioni di Greenpeace al rapporto ''Energia e ambiente 2007'' dell'Enea, che secondo gli ambientalisti contiene ''miracoli nucleari'', visto che ''solo lo scorso aprile Enea ha presentato scenari energetici nei quali il nucleare non compariva''. L'associazione guarda ai ''costi di investimento attribuiti al nucleare da Enea'', che secondo Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace Italia ''appaiono più ragionevoli di quanto affermato da Enel, 33 miliardi di euro per 8.000 MW includendo i costi di smantellamento, che vanno caricati sugli investitori. Si tratta di un costo totale dell'ordine dei 4 miliardi di euro per 1.000 MW (anche se stime recenti sono oltre i 5), contro l'1,7-2 stimato da Enel''. Inoltre ''se si assume un costo doppio delle centrali'', spiega Greenpeace, ''non è più così vero'' che l'energia nucleare abbia un costo competitivo rispetto al gas. Infine, ''l'orizzonte di esauribilità della risorsa uranio - continua l'associazione - e' passato da 70 anni a 86: un altro miracolo''

Qui
.

sabato 2 agosto 2008

WWF: il carbone pulito non esiste!

A rischio Kyoto e il rispetto del territorio e dei cittadini
L’inaugurazione della centrale ENEL di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia segna un ulteriore passo falso a danno della democrazia, della tutela dell'ambiente e dell'economia italiana. Infatti, l’avvio del primo gruppo da 660 MW della centrale comporterà l'emissione di oltre 3,6 milioni di tonnellate all’anno di CO2, che andranno ad aggiungersi ai circa 100 milioni di tonnellate che già allontanano il nostro Paese dagli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas climalteranti richiesti dal Protocollo di Kyoto. Il Trattato impone all'Italia di ridurre le proprie emissioni, entro il 2010, di circa il 6,5% rispetto ai dati di emissione del 1990. Quando saranno avviati anche gli altri due gruppi da 660 MW (si dice entro il 2009), la centrale di Torre Valdaliga Nord (che arriverà ad avere una potenza complessiva di 1.980 MW) immetterà in atmosfera oltre 10,8 milioni di tonnellate di CO2 anno, allontanandoci ancora di più dagli impegni assunti a livello internazionale.
Questo dovrebbe far riflettere sull'opportunità di costruire impianti a carbone che comportano il maggiore rilascio di emissioni di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici in atto. Per compensare questo problema, si sta investendo sulla ricerca per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) ma si tratta di tecniche puramente sperimentali che, nella migliore delle ipotesi, porteranno qualche potenziale risultato non prima di 20 o 30 anni, vale a dire quando avremo immesso in atmosfera quantitativi di gas serra tali da sconvolgere per sempre il clima del Pianeta. A livello locale, occorre ricordare come i 660 MW della centrale di Torre Valdaliga, pure in presenza delle migliori tecnologie di filtraggio dei fumi, comporteranno ogni anno l'immissione in atmosfera di oltre 328 tonn di particolato ultrafino, 1.940 tonn di ossidi di azoto, 1.293 tonn di ossidi di zolfo: numeri che andranno triplicati quando entreranno in funzione anche gli altri due gruppi.
Non trascurabile inoltre il mercurio, l'arsenico e molti altri composti notoriamente nocivi alla salute delle persone e del specie viventi, massicciamente liberati dai processi di combustione del carbone e le inevitabili emissioni radioattive, il tutto sempre abbondantemente trascurato nella campagne disinformative pro carbone: tutto ciò a dimostrazione che il carbone pulito non esiste!
È necessario ricordare che questa centrale nasce con una Valutazione di Impatto Ambientale che il Tribunale di Civitavecchia ha definito non rappresentativa della realtà e che pesantemente sottostima gli impatti della centrale a carbone, con pesanti ripercussioni sull'ambiente, sulla salute dei cittadini di tutto l'Alto Lazio, nonchè sull'intero sistema economico nazionale. La relazione tecnico scientifica che autorizza l'impianto consiglia, infatti, di abbandonare le coltivazioni a scopo alimentare e riconvertirle alla produzioni di fiori. Analogamente rischieranno di restare disoccupati pescatori e operatori turistici, e le bollette elettriche lieviteranno per sostenere gli oneri dei permessi di emissione di gas serra a carico dell’Azienda fornitrice.
Anche in merito alla sicurezza energetica per il nostro Paese, piuttosto che sprecare investimenti nel carbone, che oltretutto siamo costretti ad importare (come facciamo con petrolio e gas), meglio sarebbe puntare sull’
efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili, realmente presenti nel nostro territorio.
Roma, 30 luglio 2008 - Ufficio stampa WWF Italia , Antonietta Esposito,
06-84497377.373.265.216.463.213
www.wwf.it/stampa

venerdì 1 agosto 2008

Europa divisa sul nucleare.

Eurobarometro ha condotto un'indagine sulla percezione dei cittadini europei a proposito dei rifiuti radioattivi:
il 44% sarebbe a favore del nucleare
il 45% no.

Siamo ancora lontani quindi da un si', ma gran parte dei Paesi sembra propensa a familiarizzare con l'opzione nucleare a condizione però, espressa dalla maggioranza degli intervistati, e cioè che venga risolto con urgenza, efficienza e sicurezza il problema di scorie e rifiuti. I cittadini europei chiedono l'installazione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti nucleari e chiedono che l'Unione europea assuma un approccio più armonizzato in questo settore, quasi la metà di coloro che si oppongono al nucleare cambierebbero idea se ci fosse una soluzione sicura e definitiva per la gestione dei rifiuti radioattivi. Dal sondaggio emerge anche che gli europei lamentano scarsa informazione sulle problematiche dei rifiuti radioattivi (75%); ritengono che i rifiuti radioattivi rappresentano un rischio (74%). Le informazioni provenienti da organismi indipendenti, come quelli scientifici o le organizzazioni non governative, sono considerate le più attendibili.

Qui

.