Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 30 giugno 2014

Il criminale risveglio dei terremoti in Oklahoma (e non solo)



L' Oklahoma  un tempo era nota per rodei, tornado e tempeste di sabbia, un luogo dove i terremoti erano eventi piuttosto rari, adesso, invece, i sussulti della terra superano tutti i 50 Stati per il numero di scosse all'anno. Come mai questa improvvisa inversione di tendenza? Per gli scienziati c'è una spiegazione. La differenza tra ieri e i giorni nostri è connessa ad una oscura tecnologia: il Fracking.
Il fracking idraulico è un processo utilizzato in molti stati per estrarre petrolio e gas. Una birra acquosa è pompata a pressione nei depositi di scisto e in altri luoghi profondi in cui i combustibili fossili si nascondono per spingere il petrolio o il gas verso la superficie. Il carburante va in una direzione e l'acqua impiegata in quantità enorme diventa acqua reflue che viene calcolata in mille miliardi di galloni all'anno (3,8 trilioni di litri).

Questa acqua sporca deve essere smaltita da qualche parte e gran parte di essa viene sversata in pozzi di iniezione che inondano le antiche fratture nella terra. In Oklahoma, le acque reflue del  fracking sono state mandate nel Wilzetta Fault, una faglia veccia di  320 milioni di anni. Secondo la US Geological Survey, non c'è una possibilità su un milione da far ritenere che la vecchia linea di faglia potesse risvegliarsi da sola. La teoria è che le acque reflue stanno creando attrito nelle spaccature dormienti, inducendo in tal modo i terremoti che, altrimenti, non si sarebbe mai verificati. 

Prima del 2008, l'Oklahoma aveva sperimentato solo una manciata di terremoti. Già nel 2010, lo Stato stava vivendo "sciami sismici" per un totale di più di 1.000 eventi. Altri stati, tra cui Ohio, Arkansas, Kansas, Colorado e Texas, sono improvvisamente diventati zone sismiche. Il denominatore comune è lo smaltimento delle acque reflue da fracking.  

Ma l'industria è occupata ad assumere scienziati compiacenti capaci di inventare argomentazioni sul perché i terremoti non possono essere collegati allo smaltimento delle acque reflue. Gli scienziati del settore aumenteranno le squadre dei lobbisti a Washington, DC, che permettono di raccogliere capitali pronti per essere impiegati per bloccare eventuali restrizioni al fracking.  

L'articolo del Los Angeles Times  conclude così: Un'industria con un imponente potere politico si confronta con una forza che induce terremoti dove non dovrebbero mai esserci, ma si confronta ora con una forza da non sottovalutare: la forza della natura.



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domenica 29 giugno 2014

La rinnovabile più poderosa





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venerdì 27 giugno 2014

Fotografiamo il costo della benzina in Europa

Quanto costava ieri la benzina in Europa lo vediamo panoramicamente con questo  grafico da noi realizzato. La barra che svetta su tutte le alte  al centro (eccetto una ) è quella relativa al prezzo del carburante applicato in Italia. Solo in Olanda i prezzi alla pompa e i prezzi esclusa IVA sono superiori ai nostri e i nostri sono molto oltre la media UE..


La barra che svetta su tutte le alte  al centro (eccetto una ) è quella relativa al prezzo del carburante applicato in Italia. Solo in Olanda i prezzi alla pompa e i prezzi esclusa IVA sono superiori ai nostri e i nostri prezzi sono molto oltre la media UE. Quello che mi sorprende è constatare quanto sia alto il prezzo nudo e crudo della benzina, tasse escluse, specialmente se confrontato con quello di altri paesi come l'Estonia, Lituania, Lettonia e soprattutto la Polonia. Il grafico sottostante individua il gap di prezzo.


Ci sarà un motivo.  Le accise... e tutto si scompiglia. Se al nostro prezzo alla pompa togliamo l'IVA al 22% (0,316 euro), accise (0,731 euro),  resta il costo della materia prima (0,590 euro) e il margine lordo industriale (0,116 euro). I dati ultimi sono tratti dal sito ufficiale dell'Unione Petrolifera e sono relativi al 25 Giugno.


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giovedì 26 giugno 2014

Situazione contributi dei veicoli a basse emissioni complessive

Diamo un'occhiata ai dati e ai grafici del Ministero dello Sviluppo Economico circa i contributi per i veicoli a basse emissioni complessive secondo il DL 83/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 134/2012.

In prativa sono completamente esauriti i fondi destinati all'acquisto di veicoli senza l'obbligo di rottamazione.


 ovvero sono rimasti 2,16 euro per i veicoli con emissioni di CO2 sotto e sopra i 50 g/km .
Sono invece ancora disponibili ben 91,5  milioni di euro per gli incentivi sui veicoli con l'obbligo di rottamazione secondo le tre categorie in base alle emissioni di CO2.

Il grafico dei veicoli immatricolati.


Il grafico con la suddivisione secondo l'alimentazione.


Il grafico secondo la categoria di omologazione.


Il grafico secondo le emissioni  di CO2.



Vedere: I contributi per le auto elettriche




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mercoledì 25 giugno 2014

Francia, più auto elettriche e meno nucleare

Un articolo piuttosto interessante è stato pubblicato dal Sole24Ore qualche giorno fa  mette in connessione il nucleare francese con le auto elettriche. Niente di strano, lo sappiamo da sempre che l'interesse francese riguardo le auto elettriche viene ed è nato dall'abbondanza (in passato) di energia elettrica prodotta dal nucleare, energia che non può essere modulata e che viene prodotto in egual misura anche di notte e per certi versi sprecata o venduta sottocosto ai paesi limitrofi. Quale miglior soluzione che utilizzare l'energia prodotta di notte per ricaricare milioni di vetture elettriche? La singolarità della notizia del quotidiano 'in rosa' viene da una inversione di tendenza che non riguarda le auto elettriche bensì la scelta nucleare.

Il titolo è eloquente "La Francia mette un tetto al nucleare: dal 75 al 50% della produzione di energia entro il 2025 " come pure sono significative le prime righe dell'articolo "Nucleare, adieu, la Francia volta pagina. Riduce il nucleare e punta sull'auto elettrica. ...La Francia vuole mettere un 'tetto' alla produzione di energia atomica, in cui è leader in Europa, riducendolo dall'attuale 75% al 50% entro il 2025. "
La scelta del Governo francese è quella di un passo indietro riguardo lo sviluppo del nucleare, in effetti è da considerare una conversione a 'U', che dovrebbe far riflettere chi ancora da noi sventola la bandiera sfilacciata del nucleare come nostra salvezza energetica (non bastasse Fukushima per una più matura riflessione).
"Il disegno di legge di Parigi è composto da 80 articoli che spaziano dall'auto elettrica alla ristrutturazione di edifici, passando per l'inquinamento dell'aria e lo sviluppo delle energie rinnovabili.... nuovi incentivi fiscali (tra cui 10mila euro a chi passa dal diesel all'auto elettrica) o ancora l'ambizione di installare sette milioni di punti di ricarica per veicoli elettrici entro il 2030.
Il settore pubblico sarebbe impegnato ad acquistare auto elettriche al 50% dei nuovi acquisti di auto in caso di rinnovamento della flotta. La Renault, uno dei due costruttori di auto francesi con una quota in mano allo Stato, ha pesantemente investito nella costruzione di auto elettriche"


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martedì 24 giugno 2014

L'effetto Laffer. Il caro carburanti, i consumi, il gettito fiscale

Un'analisi  del centro studi Promotor (specializzato nelle ricerche sul mercato dell'automobile) sui consumi e costi dei carburanti viene riportato nel sito dei Gestori Carburanti che qui ripostiamo riassumendone soprattutto i numeri e le cifre.

Nei primi cinque mesi del 2014 la spesa per benzina e gasolio è stata pari a 24,835 miliardi di euro, in calo del 4% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Inoltre
- consumi di benzina e gasolio auto tra il 2006 e il 2012 sono passati da 47,7 a 38,9 miliardi di litri con un calo del 18,3%.
- la spesa è salita da 57,6 a 67,4 miliardi di euro ovvero +17%
- la componente fiscale è salita da 31,9 a 36,5 miliardi di euro ovvero +14,5%
- la componente industriale è passata tra i due anni da 25,7 a 30,9 miliardi di euro ovvero +20%.

In sintesi dal 2006 al 2012 i consumi di benzina e gasolio auto sono crollati, ma spesa, componente fiscale e componente industriale sono aumentate.

Nel 2013, la situazione è però cambiata. In quest'anno, come noto, infatti non sono calati solo i consumi, ma anche la componente industriale (-9,6%), la spesa (-5,9%) e pure il gettito per l'Erario (-2,7%).

Si è cioè verificato l'effetto Laffer: si ha quando l'aumento della tassazione influisce tanto negativamente sui consumi da far calare il gettito.


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lunedì 23 giugno 2014

Negli USA la richiesta di petrolio e l'offerta a Maggio

Diamo una sbirciata al mercato US per quanto riguarda la produzione di petrolio e derivati con i dati pubblicati a fine settimana scorsa dall'API, l'associazione nazionale che rappresenta tutti i segmenti del settore del petrolio e del gas naturale americani.

Il titolo del comunicato "Higher Petroleum Demand in May Outpaced by Production"

Le consegne totali di petrolio negli Stati Uniti  è aumentato 1,9 % da maggio 2013 con una media di 18,9 milioni di barili al giorno il mese scorso. Questo è da considerare  il livello più alto delle consegne di maggio in sei anni. .
La domanda di benzina ha guadagnato 3,6 % da maggio 2013 per 9,3 milioni di barili al giorno, il livello più alto per il mese dal 2007. La domanda  di jet fuel è aumentata dello 0,6 % e per i distillati del 5,2 % rispetto all'anno precedente con media giornaliera di 1,4 milioni di barili  e appena sotto 4,0 milioni di barili, rispettivamente.
Le consegne di carburante residuo è sceso rispetto allo stesso periodo del 13,5 % a un record minimo storico di 186 mila barili al giorno, e la domanda di "altri oli" è scesa 1,1 % rispetto ai livelli di un anno fa.

La produzione di petrolio greggio degli Stati Uniti è aumentato del 14,7 % rispetto allo scorso maggio a 8,3 milioni di barili al giorno, il livello più alto per il mese dal 1987. Secondo gli ultimi rapporti da Baker-Hughes, Inc., il numero di piattaforme petrolifere e di gas negli Stati Uniti Maggio è di 1.859 unità, in aumento di 24 rispetto al conteggi da aprile, e dal 92 conteggi da maggio 2013. Questo è  il numero più alto dal settembre 2012.
Le importazioni totali in media appena al di sotto di 9,6 milioni di barili al giorno di maggio, un calo del 4,5 % rispetto all'anno precedente.
Le importazioni di petrolio greggio sono scese 1,9 % rispetto allo stesso periodo di 7,6 milioni di barili al giorno. Entrambe le cifre rappresentano i livelli più bassi di maggio in 19 anni. Le importazioni di prodotti petroliferi sono diminuite del 13,2 % rispetto allo scorso anno al livello più basso in 18 anni le importazioni a 2,0 milioni di barili al giorno.
La produzione di benzina è salita a un nuovo massimo storico di 10,3 milioni di barili al giorno - la prima volta sopra 10,0 milioni di barili al giorno - pari ad un aumento del 10,9 % rispetto al maggio 2013. La produzione di combustibile distillato ha raggiunto il livello di uscita più alto mai registrato per il mese di maggio. L'aumento del 5,0 % rispetto all'anno precedente sollevò la produzione di distillati a poco più di 5,0 milioni di barili al giorno. Con 16,1 milioni di barili al giorno, gli ingressi lordi raffineria degli Stati Uniti sono aumentate del 2,4 % rispetto allo scorso maggio al più alto livello per il mese dal 2005. Esportazioni di prodotti petroliferi raffinati sono cresciuti del 10,9 % rispetto all'anno precedente media di 3,8 milioni di barili al giorno, segna un record delle esportazioni per il mese.
Il tasso di utilizzo della capacità di raffinazione è di 89,7 %,  in media, in maggio su una capacità utilizzabile di  17,934 milioni di barili al giorno.
Le scorte di petrolio greggio finito a 382,9 milioni di barili, in calo del 2,4 % rispetto all'anno precedente. Le scorte di benzina del motore sono diminuite del 3,6 % rispetto allo scorso anno a 213,7 milioni di barili maggio. Per il distillato, jet fuel e "altri oli"  le scorte sono scese tutte rispetto un anno fa.

API - WASHINGTON, 19 giugno, 2014 



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sabato 21 giugno 2014

Le immatricolazioni di auto elettriche in Gran Bretagna di Maggio

Nel sito web SMMT (Society of Motor Manufacturers and Traders ) troviamo i numeri relativi alle nuove registrazioni di auto elettriche plug-in e ibride del mese di Maggio del 2014 e del 2013 oltre che le immatricolazioni dei primi 5 mesi.

Le  auto elettriche immatricolate a Maggio sono 487 unità tra elettriche pure plug-in contro le 472 del 2013. Per un totale di 2.700 unità dei primi 5 mesi contro le 1.285 dell'anno precedente.

Le auto Ibride a gasolio e benzina immatricolate sono state 2.957 contro le 1.526 di Maggio 2013. Nei primi 5 mesi dell'anno in corso il totale ibrido raggiunge la cifra di 16.477 contro le 10.998 unità del 2013.



 Adesso vediamo i grafici da noi realizzati a partire dal settembre 2010.

Le elettriche




 
e le ibride



 


Ricordiamo che abbiamo già visto nei posti precedenti di questo mese l'andamento delle immatricolazione delle auto elettriche in Italia, e USA.


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venerdì 20 giugno 2014

Incredibile, la prima Harley-Davidson elettrica

Harley-Davidson prevede di presentare la sua prima moto elettrica prossima settimana - un elegante,  futuristica moto che ronza come un jet in decollo. Harley intende mostrare modelli dimostrativi al LiveWire Monday a New York  un evento a cui si può partecipare solo su invito. Il progeto denominato "Project LiveWire" prevede un test che occuperà solo un paio di anni di test stradali per uscire nel mercato già entro la fine del 2016. Si sa poco. Da 0 a 60 miglia orarie (0-100 kmh) in meno di 4 secondi, con un motore AC da  74 hp e 52 lb-ft di coppia (64 kW, 70,5 Nm) , una percorrenza di 53 miglia, 84 km.
Staremo a vedere.

Qui il primo storico video




(foto da IndefinitelyWild) 

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giovedì 19 giugno 2014

L'energia in Italia

Nei giorni passati abbiamo ripreso i dati diffusi dagli enti ed associazioni interessati per quanto riguarda il consumo di gas e petrolio traendone spunto per realizzare, come di consueto, i nostri grafici.

Con questo post di oggi, facciamo un ulteriore passo avanti per la comprensione dei dati.

Prima di tutto abbiamo preso le varie unità di misura per il gas e petrolio e le abbiamo trasformate in una che comprendesse ambedue, mega joule, da metri cubi e tonnellate.

Questo che segue è il primo grafico.

Già di primo acchito sembra facile rilevare che il consumo di petrolio scende più velocemente del consumo di gas che pur tuttavia declina inesorabilmente. E' inutile dire che il gas serve per produrre energia elettrica e muove alcuni settori dell'industria e che il petrolio, con i suoi derivati, mette in azioni altri settori produttivi  e sposta merci e persone.


Con il grafico seguente abbiamo messo in evidenza il consumo combinato di gas e petrolio nell'andamento annuale da gennaio a dicembre degli ultimi 9 anni.


Segue il grafico dei mesi in sequenza degli ultimi 9 anni nel quale risulta evidentissimo il declino inesorabile e continuo del gas e petrolio combinati.


Declino inesorabile e continuo reso ancora più evidente dall'ultimo grafico nel quale ogni punto raccoglie la sommatoria dei dodici mesi precedenti.



Io, se fossi in voi, mi preoccuperei ... e molto.

- Scendono i consumi petroliferi italiani nel mese di maggio del 6%, i carburanti del 2,7%
- Il consumo di gas continua a scendere anche a Maggio : - 2,4 % circa
- Consumi di energia elettrica in Italia, una frana continua: -2,9% a maggio 2014





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mercoledì 18 giugno 2014

Sorpresa, 23 mesi consecutivi di deficit in Giappone

Cosa capita al Giappone e alla sua florida economia? Niente.
Semplicemente registra il suo 23 ° mese consecutivo di deficit commerciale.
A maggio, le esportazioni e le importazioni sono diminuite entrambe nonostante i segnali di ripresa della domanda negli Stati Uniti e in Europa. Il deficit maggio è stato pari a 909 miliardi di yen (6,6 miliardi euro), le esportazioni verso gli Stati Uniti sono diminuite di quasi il 3 % rispetto all'anno precedente. Le esportazioni sono diminuite del 2,7 % a  5,6 trilioni di yen (40,5 miliardi di euro) mentre le importazioni sono diminuite del 3,6 % a  6,5 di yen  (47 miliardi di euro), secondo quanto ha riferito il Ministero delle Finanze e riportato dal quotidiano online Asahi Shimbun.
Tutto è iniziato, ovvero è iniziato a correre, dopo che i suoi impianti nucleari cessarono di produrre energia elettrica a seguito del disastro nucleare occorso presso la centrale nucleare di Fukushima 1, nel 2011, costringendo il Paese ad incrementare le importazioni di petrolio greggio e di gas per compensare la perduta generazione da nucleare. Adesso, a maggio si registra una diminuzione  delle importazioni di combustibili e di altre materie prime, del 9 %, rispetto all'anno precedente, a fronte di un indebolimento o invarianza delle esportazioni di prodotti cardine come le automobili e l'elettronica.
Concausa potrebbe essere una variazione al cambio del valore dello yen giapponese.
Nel frattempo, il volume delle importazioni di petrolio e di gas si sono ridotte grazie al risparmio energetico attuato a partire immediatamente dopo il terremoto del marzo 2011, post tsunami e disastri nucleari.
Le esportazioni del Giappone sono aumentati solo moderatamente, in parte a causa della scelta di spostare molte produzioni presso quei paesi consumatori al fine di tagliare i costi e indurre una più veloce crescita dei mercati emergenti.
La previsione è e rimane solo una crescita moderata, parallelamente ad una prospettiva di crescita del commercio mondiale solo alla fine del prossimo anno ... cioè 2015. 

La foto, fonte  Asahi Shimbun , mostra auto della Toyota in attesa nel porto di Nagoya di essere spediti oltreoceano.

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martedì 17 giugno 2014

Veicoli commerciali +15,3% a Maggio

Il titolo del comunicato stampa dell'UNRAE  è piuttosto rassicurante per quello che sembra essere un anno di riscossa dopo tanti mesi di segni negativi sulle percentuali di immatricolazioni dei mezzi da lavoro: "5^ crescita per i veicoli commerciali nel 2014: +15,3% a maggio"
Il comunicato continua così.
I risultati del mercato dei veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t), secondo le stime diffuse oggi dal Centro Studi UNRAE, indicano per maggio ancora una crescita del 15,3% e 10.565 veicoli immatricolati, rispetto ai 9.163 di un anno fa.
Con la quinta crescita consecutiva dell'anno, pertanto, il cumulato 2014 segna 49.022 unità vendute e un incremento del 16,2%, rispetto alle 42.205 immatricolate nel gennaio-maggio 2013.

“Importante è questo recupero dei veicoli commerciali dopo il lungo periodo di calo – ha detto Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - ed è apprezzata la delibera del Comune di Roma che ha approvato i nuovi incentivi all'acquisto di autocarri a basso impatto ambientale. Ora sarebbe bene che anche altri Comuni Italiani potessero seguire l'esempio della Capitale per conseguire un tangibile miglioramento della logistica nelle città in termini di efficienza nella distribuzione delle merci e dell'impatto ambientale”.
Intanto, fonti ministeriali confermano che i veicoli commerciali prenotati con gli incentivi BEC sono ancora nulli, in particolare rispetto ai 206 veicoli immatricolati lo scorso anno, sono solo 2 le immatricolazioni registrate a fine maggio.



Aiutiamoci con i grafici da noi realizzati per percepire visivamente l'andamento del mercato e le immatricolazione degli autocarri fino a 35 quintali, un indicatore importante per capire dove sta andando l'economia del nostro Paese.

In effetti pare di visualizzare una stabilizzazione delle immatricolazioni piuttosto che una crescita se guardiamo il grafico che mette in sequenza i dati mese per mese a partire dal Gennaio 2009.


Con il grafico dei mesi raggruppati per anno solare notiamo che l'appena trascorso mese è il penultimo tra i 'maggio' degli ultimi 6 anni, ben staccato dai mesi degli anni precedenti.




 Le percentuali positive in blu degli ultimi 6 mesi sono positive segnano una tendenza ma i numeri, come abbiamo visto sopra sono ben lontani da quelli degli anni precedenti


e lo vediamo meglio con l'ultimo grafico che prende in considerazione i primi 5 mesi dei sei ultimi anni.


Inseriamo infine un'altra tipologia di grafico prendendo in considerazione le immatricolazioni nei dodici mesi precedenti di ciascun mese partendo dal dicembre 2009  che è da considerare come sommatoria che va da gennaio 2009 al mese di riferimento, e così via fino ad oggi di 12 mesi in 12 mesi progressivamente.


Ritorno a dire che non è il caso di farsi grandi illusioni, ancora siamo ben lontani dal considerare positivi quei segnali che ci arrivano dai dati sensibili della salute economica nazionale. Vale la pena ricordare quanto abbiamo rilevato sui 'segnali' presi in considerazione nel mese di giugno relativamente a quanto accaduto a maggio. Ovvero:

- Scendono i consumi petroliferi italiani nel mese di maggio del 6%, i carburanti del 2,7%
- Il consumo di gas continua a scendere anche a Maggio : - 2,4 % circa
- Consumi di energia elettrica in Italia, una frana continua: -2,9% a maggio 2014

- Senti senti! Torna a flettere il mercato dell'auto a maggio (-3,8%)
- Autostrade su e giù
- Le due ruote, immatricolazioni a Maggio, le moto -11,7%, ciclomotori -27,3% !




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lunedì 16 giugno 2014

Scendono i consumi petroliferi italiani nel mese di maggio del 6%, i carburanti del 2,7%

I consumi petroliferi italiani nel mese di maggio 2014 sono ammontati a circa 5 milioni di tonnellate, con una diminuzione pari al 6% (‐318.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2013.

I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo pari al 3,6% (‐25.000 tonnellate) rispetto a maggio 2013, mentre il gasolio autotrazione del 2,4% (‐47.000 tonnellate). A parità di giorni di consegna, avremmo avuto un aumento dell’1% per la benzina e del 2,2% per il gasolio.

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di maggio è così risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 1,9 di gasolio autotrazione, con un decremento del 2,7% (‐72.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2013.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 3,6%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 55% del totale (era il 53,2% nel maggio 2013).

Nei primi cinque mesi 2014, i consumi sono stati invece pari a circa 23,7 milioni di tonnellate, con un calo del 4% (‐980.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2013.
La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 3,8% (‐121.000 tonnellate), il gasolio dell’1,4% (‐ 123.000 tonnellate).
Nei primi cinque mesi del 2014 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), evidenzia un regresso del 2% (‐244.000 tonnellate).

Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 3,3%, con quelle diesel a coprire il 56,1% del totale (era il 53,5 nei primi cinque mesi del 2013).

Nei primi cinque mesi del 2014 il gettito fiscale stimato (accise + IVA) dei carburanti (compreso gpl auto), tenuto conto del calo registrato dai consumi, è stimato in diminuzione di circa 190 milioni di euro (di cui 180 di sole accise) rispetto allo stesso periodo del 2013 (‐1,3%).

Roma, 13 giugno 2014 – Comunicato dell'Unione Petrolifera


Con i dati forniti dal Ministero delle dello Sviluppo Economico abbiamo elaborato e realizzato i nostri consueti grafici che  qui sotto pubblichiamo. Vediamo come i consumi di petrolio scendano progressivamente sempre più giù di mese in mese di anno in anno dal Gennaio 2006.

Il petrolio

Il grafico con i consumi per anno solare


Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006.


Proviamo a inserire un'altra tipologia di grafico prendendo in considerazione il consumo  di petrolio nei dodici mesi precedenti di ciascun mese. Per questo partiamo dal dicembre 2006 che è da considerare come sommatoria che va da gennaio 2006 al mese di riferimento, e così via fino ad oggi di 12 mesi in 12 mesi progressivamente. Come si vede nel grafico soto riportato la linee di crollo appaiono molto evidenti.


Anche questo mese aggiungiamo un terzo grafico con le percentuali che confrontano i consumi di petrolio rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Prevalgono le colonne rosse, costanti e predominanti, che, di anno in anno a partire dal 2006, disegnano una picchiata significativa dei consumi, progressiva, inesorabile.



Passiamo al consumo dei carburanti per autotrazione

Qui di seguito vediamo i grafici per i carburanti per autotrazione in sequenza mensile dal 2007. I consumi scendono progressivamente, inesorabilmente.


Qui aggiungiamo il grafico  del consumo del gasolio nei dodici mesi precedenti di ciascun mese. 


I grafici per anno solare dei consumi della benzina al livello più basso degli ultimi 8 anni 


e del gasolio, al livello più basso degli ultimi 8 anni


La benzina + gasolio sommati e considerati insieme per il grafico in anni solari dal 2007 ( al livello più basso degli ultimi 8 anni )   


Benzina + gasolio in sequenza mensile a partire dal gennaio 2007.


.. e   il grafico  del consumo  benzina + gasolio nei dodici mesi precedenti di ciascun mese.


I consumi di petrolio e carburanti sono degli indicatori sensibili dello stato dello stato di salute della nostra economia così come lo sono i consumi di energia elettrica e gas.Oltre a questi mettiamo nel calderone anche le immatricolazioni delle auto e delle due ruote, l'uso delle autostradale, tutti argomenti che abbiamo preso in considerazione recentemente. I segnali non sono positivi.

- Il consumo di gas continua a scendere anche a Maggio : - 2,4 % circa
- Consumi di energia elettrica in Italia, una frana continua: -2,9% a maggio 2014

- Senti senti! Torna a flettere il mercato dell'auto a maggio (-3,8%)
- Autostrade su e giù
- Le due ruote, immatricolazioni a Maggio, le moto -11,7%, ciclomotori -27,3% !

 Per non parlare della situazione degli occupati e disoccupati e della produzione industriale.




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