Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 28 febbraio 2011

Prii ?

Prii? Si, Prii. La Toyota ha scelto quale sarà il plirale di Prius, appunto Prii.

Oltre 1,8 milioni di voti sono stati espressi nel corso della campagna di sei settimane, per assegnare al nome Prii i suoi quattro concorrenti: Prius, Priuses, Prium e Prien. Il secondo nome più votato Prius, molto vicino al prescelto, con il 24 per cento dei voti.

Il plurale di Prius

Il video

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domenica 27 febbraio 2011

Lo spot nucleare è ingannevole

Se lo spot  nucleare è ingannevole perché i favorevoli al nucleare sono ricorsi all'inganno per informare i cittadini?

Inganno non  volontario. E' stato un errore! 

Certo che è stato un errore... è un errore, non solo lo spot.


Leggere anche:

- Un'alternativa al nucleare
- Energia nucleare e la questione irrisolta delle scorie radioattive
- La Germania tira il collo alle centrali nuke per la transizione rinnovabile
- Nucleare di terza de-generazione. Flamanville o Farmville?
- Nucleare. Greenpeace, la grande truffa del riciclaggio
- Il nucleare farà scendere la bolletta?
- Il nucleare francese fa acqua
- 18 reattori nucleari (che coprono il 76% della produzione) fermi su 58, la Francia rischia l'importazione di elettricità
- Altro scandalo del nucleare francese: scorie nucleari scaricate all’aperto in Siberia
- URANIO: Lo Scandalo della Francia Contaminata
-  Il nucleare messo in discussione
- Nucleare. No alla realizzazione del nuovo impianto canadese


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sabato 26 febbraio 2011

Le nozze perfette dell'auto: motore elettrico/termico

Questa auto vuole soddisfare tre esigenze reputate interessanti per il costruttore:
- ispetto per l'ambiente, attraverso la motorizzazione basata sulla tecnologia plug-in della motorizzazione ibrida
- il piacere di una guida sportiva, ottenuta attraverso prestazioni di alto livello.
- l'attenzione al design, veicolate attraverso le sue linee neo-retrò ispirato alla storia passata che sedurrà i più esigenti.

La motorizzazione della roadster Imperia GP si basa su una tecnologia sviluppata in esclusiva per questo veicolo. Imperia offre una percorrenza illimitata nel momento in cui passa al motore termico nel caso in cui le batterie si svuotano dell'energia immagazzinata. In modalità ibrida, le batterie possono essere ricaricate mentre il veicolo è in movimento. Durante un viaggio, il conducente può decidere in qualsiasi momento, tramite un selettore, il tipo di propulsione scelto: elettrica o ibrida. Utilizzando un altro controllo, il conducente decide se intende utilizzare le batterie completamente fino a scaricarle completamente (per ricaricare su rete elettrica una volta raggiunta la destinazione), o vuole mantenere una riserva da usare quando si entra traffico urbano. Queste funzioni permettono di ottimizzare l'utilizzo dell' Imperia GP adattandosi alle circostanze.

Cliccare sull'immagine per ingrandire
L'auto offre un'altra caratteristica esclusiva e pionieristica nel suo segmento di mercato: è l'unica vettura ibrida che può essere ricaricato dalla rete, semplicemente attraverso una presa di corrente 220V. La carica completa si ottiene in 4h30, per un costo imbattibile per rapporto chilometro (0,034 € / km sulla tariffa giorno, € 0.016/100 km sulla tariffa notte). Costo 78.091 € IVA escl. IVA.


 Motore endotermico
Alimentazione: Benzina  4  cilindri in linea 1,6 L turbo
Coppia massima 260 Nm
Potenza massima 156 kW
Cambio 5 velocità
Motore  elettrico
Tipo Induzione
Coppia massima 300 Nm
Potenza massima 100 kW
Batterie
Tipo Li-Polymer  355 V Capacità 31 Ah
Percorrenza con le sole batterie da 50 a 80 km
Caricabatterie
Potenza massima 3 kW  220 V 16 A
Tempo di ricarica 85% in 4h
100% in 5h

Telaio Steel spaceframe compresi gabbia di sicurezza
Corpo Composito
Sospensioni Doppia quadrilateri
Cerchi 18 pollici in lega

Fonte: Imperia-auto
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venerdì 25 febbraio 2011

L'ibrido Sempre Vivo della Porsche

Per celebrare  111 anni delle automobili ibride Porsche ha deciso di spendere gli ultimi 4 anni per far rinascere 'Semper Vivus' che verrà esposta alla prossimo Salone di Ginevra, 2011 Geneva Motor Show, dal 3 al 13 Marzo.

The name Porsche has been associated with pioneering innovations in automotive engineering since the beginning of the last century. In 1900 Ferdinand Porsche, founding father of the present-day Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG, Stuttgart, entered unchartered territory. With the first functional, full-hybrid car in the world, the 'Semper Vivus' ('always alive'), the principle of the serial hybrid drive had been born. In a stunning four year project the Porsche Museum in Stuttgart had the Semper Vivus recreated. 111 years after this ground breaking innovation by Ferdinand Porsche the Semper Vivus will again drive into the limelight at the Geneva Motor Show 2011 followed by future appearances as part of the Porsche Museum collection in Stuttgart.

Qui di seguito il video che riassume l'iter lavorativo che ha portato alla sua rinascita.



Fonte: Comunicato stampa Porsche

Leggere anche:
- 1899 Lohner-Porsche al Los Angels Auto Show del 2007

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L'Europa sostiene l'impegno della Bulgaria sui veicoli elettrici

"La decisione della Bulgaria di promuovere la produzione e la distribuzione di auto elettriche è un segnale importante per l'immagine del paese, che è all'avanguardia nella politica europea in un'economia efficiente senza inquinamento.

La Commissione Europea sosterrà e lavorerà mano nella mano con il governo bulgaro nella politica di introduzione di veicoli elettrici. Ha detto questo venerdì a Sofia il vicepresidente dell’UE Antonio Tajani, euro commissario per l'Industria e l'imprenditoria. Si trovava in Bulgaria su invito del ministro Traykov per partecipare alla conferenza internazionale "auto elettriche - le sfide della nuova mobilità". Tajani ha elogiato la decisione del governo bulgaro di impegnarsi attivamente in questa industria.

L’euro commissario ha presentato una proposta agli organismi specializzati della UE per la preparazione, prima della pausa estiva, di norme generali per la standardizzazione e la ricarica di auto elettriche, in modo che ogni europeo possa viaggiare attraverso le frontiere senza problemi.

"Questo settore è una grande chance per l'economia europea e per la Bulgaria. Si tratta di una nuova industria che combina la tecnologia innovativa e favorisce lo sviluppo di altre aree che portano un maggiore valore aggiunto all'economia, alla scienza, allo sviluppo, all'istruzione, alle industrie high-tech, ha detto il ministro dell'Economia e dell'Energia, Traycho Traykov. La Bulgaria è uno dei 9 paesi che hanno firmato una dichiarazione congiunta sulla mobilità elettrica in Europa. Speriamo che entro la metà dell'anno si disporrà di norme comuni per la produzione e la ricarica di auto elettriche", ha detto Traykov.

Il primo ministro Boyko Borisov ha sottolineato che 20 anni fa la Bulgaria stessa ha rinunciato alla sua leadership nella produzione di autocarri elettrici e ora deve tornare a occupare quelle posizioni. Le automobili elettriche sono appunto il mezzo che può utilizzare almeno il 20-30% dell'energia elettrica generata, che ora non possiamo sfruttare appieno. Lo stato è pronto ad aiutare questi progetti, ha assicurato il primo ministro. 

Lo stato delle infrastrutture è stato un altro argomento chiave delle conversazioni tra il premier Borisov, il commissario Tajani e il ministro Traykov. Ciò è fondamentale per lo sviluppo del turismo e di ogni attività economica. Il premier Borisov ha chiesto aiuti da Bruxelles per la costruzione della superstrada Hemus. “Potete contarci”, ha promesso Tajani.
La Bulgaria ha già avviato due progetti di produzione di trasporti ecologici a Lovech e Stara Zagora. Il primo è in partnership con la Cina, il paese con il più alto consumo di auto elettriche. Il secondo è per l'assemblaggio di vetture ad elettricità con una capacità stimata di 5000 all'anno. Il Ministero dell'Economia stimolerà il settore con misure nell'ambito della promozione degli investimenti e leggi future sulle innovazioni. Al momento è in corso una procedura anche tramite il PO “concorrenzialità” per un totale di 100 milioni di leva per le piccole e medie imprese della sfera dell’alta tecnologia. In linea con i consumatori il sostegno è effettuato congiuntamente con le altre istituzioni pubbliche ed enti locali, per sovvenzionare gli acquisti e gli incentivi fiscali, fornendo spazi di parcheggio gratuiti, servizi taxi differenziati, ecc.

Fonte: Sofia Oggi - il primo quotidiano in lingua italiana
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giovedì 24 febbraio 2011

I consumi petroliferi italiani nel mese di gennaio 2011

I consumi petroliferi italiani nel mese di gennaio 2011 sono ammontati a circa 5,5 milioni di tonnellate, con un aumento pari allo 0,5% (+29.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2010. (Nota di ME: non sono d'accordo! Nel mese di gennaio dl 2010 erano stati 5,7 milioni di tonnellate quindi i consumi sono diminuiti).

I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 3,9% (-28.000 tonnellate) rispetto a gennaio 2010 mentre il gasolio autotrazione una crescita del 3,8% (+68.000 tonnellate).

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di gennaio è così risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1,6% (+40.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2010.

Il Gpl autotrazione, sempre in gennaio, ha mostrato un aumento dell’1,1% mentre i lubrificanti un più 9,4%.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 20,7% con quelle diesel che hanno rappresentato il 54,2% del totale (era il 39,4% nel gennaio 2010).

I volumi immessi al consumo nel mese di gennaio sono stati pari a 0,7 milioni di tonnellate (benzina auto), 1,9 milioni di tonnellate (gasolio auto) e 0,2 milioni di tonnellate (oli combustibili).


COMUNICATO STAMPA Unione Petroli - Roma, 16 febbraio 2011

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Come scrivevo sopra, non sono d'accordo. Nel mese di gennaio dl 2010 erano stati consumati 5,7 milioni di tonnellate contro i 5,5 del mese scorso, quindi i consumi sono diminuiti  del 3,6% circa , non sono aumentati dello 0,5% come indicato dal comunicato stampa  . Lo possiamo verificare nel sito web Ministero dello Sviluppo Economico scaricando i dati  sui consumi di alcuni prodotti petroliferi elaborati dal Dipartimento per l'Energia.

Con i dati dei mesi precedenti ecco di seguito i  nostri grafici a partire dal gennaio 2006
Raggruppati per anno

Cliccare sul grafico per ingrandirlo


Mesi in sequenza

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mercoledì 23 febbraio 2011

Un Maggiolone elettrico fatto in casa

Rieccoci col retrofit o se preferite 'conversione'.

Viene mal di fegato a pensare che in America si possa trasformare una c***o di macchina a pistoni spruzza micoparticelle cancerogene mentre qui da noi ti mettono un palo della luce tra le ruote. Santa Pazienza!

Nel video qui sotto Mr. Al Bullock  di Livermore in California ha buttato alle ortiche l'ambaradan puzzolente sostituendolo con un motore elettrico, batterie al litio e tutto quello che serve (poco) per farla funzionare, un Maggiolone VW Beetle dall'aspetto retrò. Ha speso 18.000 dollari (13,2 mila euro). 6.000 batterie al litio da 29 kWh per percorrere dai 137 ai 160 chilometri gratis grazie all'energia solare auto-prodotta con pannelli FV.

Volete fare un giretto virtuale?

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Fonte: GigaOm
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martedì 22 febbraio 2011

Per chi suona (le ultime note) il carillon ?

La casa automobilistica Rolls-Royce porterà  una versione elettrica del suo modello di punta, il Phantom, il mese prossimo al salone di Ginevra. La vettura sperimentale non andrà in produzione, ma sarà utilizzata dalla società insieme alla BMW per sondare le opinioni dei clienti dopo avere esplorato un ampio ventaglio di possibili sviluppi con varie alternative di drive-train per il futuro.

L'Electric automotive sta diventando sempre più mainstream, con vetture che possono combinano le batterie con motorizzazioni a benzina o diesel che in qualche modo sono considerate più valide per i veicoli di grandi dimensioni.



Giusto quello che cercavo per quando andrò in pensione!
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lunedì 21 febbraio 2011

Il bus elettrico dei "Sogni Realizzati"

"Costruisci i tuoi sogni" ovvero Build Your Dream, acronimo BYD, è la fabbrica di batterie cinese che realizza anche veicoli elettrici e ibridi. 

Abbiamo parlato più volte dell'auto elettrica E6 (foto in basso) che dovrebbe essere commercializzata negli USA grazie alla partnership di Warren Buffett, Berkshire Hathaway(*), adesso parliamo della novità di casa BYD sotto forma di un bus tutto elettrico alimentato da un sistema di pannelli FV posizionati sul tatto con la possibilità di ricaricare le batterie in 30 minuti al 50% dalla rete elettrica. I tempi di ricarica normali sono di 6 ore.  

L'e-bus BYD all-electric K9 (foto a destra) è lungo 12 metri,  ha batterie al litio di ferro fosfato, motori ruota, una velocità di  70 km/h e un'autonomia di 305 km. Presso l'impianto produttivo  Industrial Park della BYD  vicino a Changsha, Hunan, China, dovrà produrre 1.000 di questi bus elettrici K9 per il trasporto pubblico della  provincia cinese di Hunan, situata a metà del corso il fiume Yangtze e a sud del Lago Dongting. Per inciso il nome Hunan significa appunto  "a sud del lago".

Le ulteriori  informazioni che riguardano la presentazione del nuovo mezzo dicono che le emissioni di e-bus K9, quando è carico esclusivamente dalla rete, si stima che possano essere equivalenti a oltre 30 veicoli a carburante tradizionale sulle strade della Cina. (Ricordo che gran parte dell'energia elettrica cinese è ancora prodotta da centrali a carbone).

Presidente della BYD Wang ha dichiarato che il sogno della BYD è quello di aiutare a risolvere i problemi del mondo per quanto riguarda l'inquinamento e raggiungere l'obiettivo di ridurre la dipen
denza dal petrolio. L'e-bus  K9 lavora proprio per raggiungere questi fini, è una grande risorsa per le comunità che si preoccupano dell'ambiente e, quando sarà possibile la ricarica con la generazione di energia da fonti rinnovabili il trasporto pubblico potrà essere considerato completamene ad emissioni zero.

(*)  Berkshire Hathaway. La Berkshire Hathaway è una holding americana ed in assoluto una delle più grandi del mondo; il suo amministratore delegato nonché presidente è Warren Buffett il secondo uomo più ricco del mondo nel 2009 secondo Forbes . Warren Edward Buffett (Omaha, 30 agosto 1930) è soprannominato l'oracolo di Omaha con un patrimonio stimato di 37 miliardi di dollari (Wikipedia).

 Leggere anche:

domenica 20 febbraio 2011

La nuova auto elettrica concept della Nissan a Ginevra


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Il roadster Esflow utilizza la stessa tecnologia sviluppata per la berlina elettrica prodotta dalla Nissan per il mercato di massa Leaf EV, ma utilizza un motore ruota per ogni ruota posteriore. Raggiunge le  60 miglia all'ora con partenza da fermo in meno di cinque secondi. Le batterie al litio (costituite da celle laminate) sono montate in basso per abbassare il centro di gravità sono in grado di permettere una percorrenza di 150 miglia (240 km) per ricarica. Il sovrappeso del sistema di accumulo dell'energia è compensato da un telaio in alluminio  avvolto in un guscio di materiale composito. 
La Concept car sarà presentata al Salone di Ginevra ,  l'81° edizione del Salone Internazionale dell'Auto di Ginevra dal 3 al 13 marzo.

Un anno in 90 secondi

Le quattro stagioni in Norvegia. Un video di Eirik Solheim.
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Un post di relax.

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sabato 19 febbraio 2011

Il tram-busto storico

Riguardo la diatriba sul passaggio o meno del tram da piazza del Duomo a Firenze propongo delle immagini che risalgono agli anni 30 dello scorso secolo quando nello stesso luogo esisteva una linea tranviaria successivamente smantellata per fare posto agli inquinanti bus diesel. Le foto sono tratte da un articolo in inglese del sito Irta intitolato "Firenze; trams return to the city of art"


Come testimonia la foto l'impatto dell'infrastruttura era devastante. Sulla sinistra della foto, non visibili a causa dell'inquadratura troppo stretta, si trovano il Duomo e il Battistero. A destra i binari si perdevano per via Martelli e proseguivano verso via Cavour, mentre vediamo perfettamente il percorso che si snoda su via de' Cerretani. Siamo nel 1930.
Qui sotto vediamo il tram fiorentino in una foto della fine degli anni '30, sempre tratta del sito Irta, fermo ad una fermata di fronte alla stazione di Santa Maria Novella. Come potete vedere il tram era costituito da una semplice e snella carrozza.

Ma quale sarà l'impatto infrastrutturale del nuovo tram? Un tram costituito da 5 carrozze per una lunghezza di quasi 33 metri, come un palazzo di 11 piani in orizzontale.

Naturalmente non posso far vedere la struttura realizzata in piazza del Duomo, ancora non esiste, ma vi propongo quella che dovrà essere prendendo l'esempio di quanto messo in opera nel tratto, del tutto simile, situato nel territorio comunale di Scandicci, dove la linea tranviaria T1 è già operativa da un anno.


 Ognuno tragga le proprie considerazioni. Aggiungo ricordando che Firenze, ha un centro storico costituito da strade, palazzi, contenuti che sono  'Patrimonio dell'umanità UNESCO'.


Qui sotto alcune mie foto prese dall'altro mio blog "Firenze nei Dettagli"  alla fine di dicembre dello scorso anno 2010, scattate in piazza del Duomo là dove dovrà passare (forse) il tram. Ai posteri ad imperitura memoria.




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venerdì 18 febbraio 2011

L'impatto economico e ambientale dei veicoli elettrici - 2/2


Impatto sulla griglia 

La  domanda successiva che ci si deve porre è se la potenza elettrica per la ricaricare delle batterie del milione di auto elettriche è disponibile sulla griglia. La risposta a questa domanda è un sì, dato che la ricarica sarebbe effettuata di notte quando la domanda di elettricità è bassa. È un dato di fatto,  vi è potenza disponibile per ricaricare molti milioni ancora. 

Secondo l'U.S. Bureau of Transit Statistics, per il 2006 sono stati registrati 250.844.644 veicoli passeggeri  negli Stati Uniti, di cui 135.399.945 classificati come autovetture (esclusi i SUV e pick-up). In futuro, ci si potrebbe aspettare che la metà (68 milioni) di quelle siano macchine elettriche e potrebbero essere utilizzate per il pendolarismo, nel qual caso la richiesta di potenza in più durante la notte per loro ricarica per sei ore sarebbe 136.000 MW (12kWh x 68 x 106 / 6 ore). 

Nel 2009, nella griglia degli Stati Uniti è transitata una quantità di energia elettrica generata pari a 400.000 MW. La griglia attuale potrebbe ospitare gran parte di questo carico supplementare. Ad esempio, se una tipico riduzione del carico notturno fosse del 20 per cento senza ricaricare i veicoli elettrici, allora si potrebbe accogliere la ricarica di 40 milioni di veicoli elettrici, senza ridurre la potenza (68 milioni x 400 x 0.2/136). 

Se si utilizzano caricabatterie intelligenti che permettano il controllo e la temporizzazione in funzione della disponibilità offerta dagli operatori di rete, il carico sulla griglia di partenza potrebbe essere appiattita, massimizzando e razionalizzando l'impiego dei generatori di carico di base, rendendo più bassi i costi dell'energia. 

Emissioni, l'impatto 

Infine, deve essere affrontata la questione se l'uso delle auto elettriche porta ad una riduzione delle emissioni . 

L'uso delle auto elettriche nelle aree metropolitane porterebbe sicuramente alla riduzione delle emissioni a livello locale, il che è da considerare in modo positivo perché è lì che le persone vivono e lavorano. Tutte le emissioni sono trasferite dove sono create cioè nella posizione in cui si trova la centrale (che di solito è a distanza dalla zona metropolitana). Trasferire le emissioni alle centrali elettriche eliminerebbe le emissioni insalubri di idrocarburi, ossidi di azoto e monossido di carbonio dalle automobili a motore termico. L'EPA (US Environmental Protection Agency) ha stabilito che "l'automobile personale è la più grande singolo inquinatore, considerando che si sommano le emissioni provenienti da milioni di veicoli in circolazione". 

Se le auto elettriche sono ricaricate di notte quando non vengono utilizzate, le emissioni sono create da un mix di centrali elettriche collegate alla rete in quel momento (carbone, gas naturale, nucleare, idroelettrica, solare, eolica, ecc) Solo nucleare, idroelettrica, solare, e il vento sono esenti da emissioni.

Il solare fotovoltaico non può  contribuire alla ricarica delle auto elettriche, a meno che non vengano utilizzate batterie aggiuntive per la carica durante il giorno. Questo può richiedere parecchi pacchi batterie dal costo di 10.000 dollari ciascuno  e molte volte il costo per il sistema di energia solare. Si tratta di un costo molto elevato per il beneficio di generare un valore di 1,35 dollari di energia elettrica ogni giorno. 

Allo stesso modo, il vento non può essere invocato per ricaricare le auto elettriche perché è intermittente (*) . Si potrebbe sopperire con diverse vetture elettriche di ricambio nel proprio vialetto di casa riin attesa di essere caricate, con una sola delle quali  disponibile in un singolo giorno. Il costo di tale operazione sarebbe proibitivo. 

Per le griglie con grande produzione di energia da fonte  idroelettrica come la Bonneville Power Administration, le ricariche delle auto elettriche possono essere facilmente adattati. La potenza idroelettrica è ridotta in modo significativo durante la notte, che è proprio quando serve di potenza per ricaricare le auto elettriche. Questa è una soluzione molto buona. E 'anche molto economico poiché l'acqua in eccesso, altrimenti sprecata, sarebbe  utilizzata per produrre la potenza extra durante la notte. 

Per le fonti idroelettrico con minor potenza, è probabile che possano essere  utilizzate al massimo in modo continuativo, ad un costo finale molto basso, ma per  tale situazione, i generatori di picco possono essere generatori di fossili che hanno bisogno di operare più a lungo durante la notte. Pertanto, l'impatto delle emissioni di ricarica veicoli elettrici durante la notte è la differenza tra le emissioni supplementari presso l'impianto di alimentazione (probabilmente di gas naturale) e le emissioni delle autovetture a benzina. C'è probabilmente un netto vantaggio di emissioni di carbonio, ma non una completa eliminazione delle emissioni di carbonio. 

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(*) Con il KiteGen risolveremmo tutto quanto riguarda l'approvvigionamento di energia e i problemi di inquinamento.
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giovedì 17 febbraio 2011

L'impatto economico e ambientale dei veicoli elettrici - 1

In questo studio del Dott. Ulrich Decher pubblicato sul sito web EV World prende in considerazione i punti salienti dell'utilizzo dei veicoli elettrici raggruppandoli in tre capitoli.

  • Economia di esercizio
  • Impatto sulla griglia 
  • Impatto sulle emissioni

Il presidente Obama durante il suo discorso sullo Stato dell'Unione del 2011 ha dichiarato che dovremmo avere un milione di veicoli elettrici (EV) negli Stati Uniti entro il 2015. I vantaggi di questa immissione risiederebbero nel ridurre la nostra dipendenza dal petrolio estero e nella riduzione delle emissioni. Questi sono validi obiettivi. In questo articolo si analizzeranno l'impatto economico di utilizzare auto elettriche, le loro emissioni, e il loro impatto sulla rete elettrica.

Come esempio di un auto elettrica attualmente disponibile, è stata scelta la Leaf della Nissan in quanto è un veicolo tutto elettrico.

La vettura ha le seguenti specifiche fondamentali:

• Prezzo 32.780 dollari
• 100 miglia di autonomia a ricarica elettrica
• 24 kWh di batterie agli ioni di litio 



Economia di esercizio 



La Leaf può essere utilizzata principalmente come seconda auto per muoversi per un uso di pendolarismo giornaliero per 50 miglia. Richiede un supplemento giornaliero di 12 kWh di energia elettrica. Una tipica casa americana utilizza attualmente 25 kWh al giorno, quindi questo rappresenta circa un aumento del 50 per cento nel consumo di elettricità. Il costo di energia elettrica varia, a seconda di dove si vive, ma se usiamo un costo medio residenziale possiamo assumere 11,3 ¢ / kWh, si ottiene un costo giornaliero di 1,35 dollari, oppure un costo mensile di circa $ 40. 


Questo costo deve essere confrontato con il risparmio sui costi del non utilizzo della benzina. Se assumiamo che una tipica macchina equivalente a benzina è 25 miglia per gallone, e se si assume 3 dollari al gallone, si ottiene il costo mensile di 180 dollari (50 miglia / giorno x 30 giorni / mese x 3 dollari per g/25 miglia / g). 



Per un esame completo della economia, dovremmo prendere in considerazione il costo incrementale delle batterie. La spesa aggiuntiva dovrà essere adeguatamente ammortizzata in funzione della loro vita effettiva. Sia il costo che la durata sono attualmente difficili da determinare perché il costo delle batterie non è elencata in un disciplinare e ancora é l'esperienza sulla durata è piuttosto limitata. Una stima molto approssimativa potrebbe essere che le batterie costano $ 10.000 dollari e hanno una durata di cinque anni. Ciò implica che il costo di ammortamento di $ 166/mese, trascurando qualsiasi tassa di interesse ($ 10000/60 mesi) 



E' anche da considerare che il costo di manutenzione, che può essere meno costoso per un veicolo elettrico a causa di un minor numero di parti in movimento. Quindi il costo della proprietà del veicolo elettrico può essere più o meno come possedere un'auto a benzina.

(continua)
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mercoledì 16 febbraio 2011

Mercato automobilistico europeo segna un - 1,4% a Gennaio 2011

Secondo i dati forniti oggi dall'ACEA le immatricolazioni delle autovetture nuove sono diminuite dell' 1,4% nel primo mese del 2011 rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Le nuove immatricolazioni nella UE (27 paesi) ha raggiunto un totale di 1.041.650 unità nel mese di gennaio.

I mercati hanno mostrato  risultati  diversi nel gennaio 2011 rispetto a gennaio 2010, con una crescita per il mercato francese (+8,2%) e tedesco (+16,5%) , mentre il Regno Unito (-11,5%), Italia (-20,7%) e Spagna (-23,5%) hanno registrato una flessione a due cifre. In cifre assolute, la Germania ha registrato il maggior numero di veicoli (211.056), seguita da Francia (185.521), Italia (164.356), Regno Unito (128.811), i Paesi Bassi (75.174) e Spagna (53.632).
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La più grande contrazione è stata osservata in Grecia (-63,3%), mentre la Lettonia ampliato la maggior parte (126,4%), rimbalzando da livelli molto bassi.

Questi sono i dati relativi al gruppo FIAT:

 NEW PASSENGER CAR REGISTRATIONS BY MANUFACTURER
              
  
Cliccare per ingrandire
 

Vogliamo scommettere che tra un lustro i veicoli ibridi (quelli veri, seriali) ed all-electric avranno acquisito quasi tutto il mercato? e, nello stesso tempo, non ci sarà più nessun costruttore che presenterà veicoli a metano?
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La fine del filobus francese

In questo articolo su Mobili-Cites sono raccontate in breve le vicissitudini del filobus francese e come si sia deciso di abbandonare il progetto industriale. In due parole i motivi sono da ritrovarsi nel costo troppo alto del veicolo per un mercato di nicchia e  le vie aeree di trasmissione dell'energia.

Il  Cristal, il filobus nato dalla collaborazione tra Irisbus  nello stabilimento di Rorthais (Francia occidentale) della controllata Heuliez e Alstom, che ha fornito le ruote di trazione e motori non saranno più prodotti dopo avere esaurito gli ordini esistenti.  Il concetto del motore-ruota per il veicolo a pavimento ribassato, sviluppato in collaborazione con Alstom e la Michelin, si è dimostrata difficile da realizzare e, soprattutto, molto costoso.

Nancy che aveva preso in considerazione il Cristal per dotare la sua seconda linea ha deciso di fare dietro-front per bocca del sindaco André Rossinot alla fine di gennaio 2011 per acquistare bus a motore termico  BRT (Bus elevato livello di servizio). Le ragioni sono soprattutto economiche: "Una nuova generazione di bus che costa alla città da 550.000 euro a  600.000 euro nei confronti di un milione di euro per un filobus".

In Irisbus è stato confermato l'arresto del progetto Cristal  che rappresentava solo il 0,5% delle vendite, ma il produttore afferma che questo non significa la morte del filobus tra i prodotti offerti dalla collaborazione franco-italiana. L'idea del costruttore è quello di fornire un veicolo che soddisfi meglio le esigenze del mercato europeo, più precisamente mercato dell'Europa occidentale.

Come molti produttori, Irisbus mira a sviluppare sistemi di autobus elettrici che supera i problemi delle linee aeree di connessione all'energia elettrica. Una palla al piede che è uno dei principali ostacoli al ritorno del filobus nelle nostre città.

Il costruttore ha presentato lo stato della sua ricerca sugli autobus  alla fiera di  a Limoges il 9 e 10 febbraio: un autobus ibrido dotato di batterie adatte per la ricarica e un bus tutto-elettrico di dimensioni standard.

Fonte: Mobili-Cites

Se si fa questione di costi, il bus tradizionale endotermico è ancora competitivo rispetto al filobus anche (soprattutto) se tecnologicamente avanzato come quello italo-francese che adotta il motore ruota. E' importante notare invece che l'azienda produttrice si stia indirizzando verso prodotti elettrici svincolati dalle linee aeree considerate anche queste infrastrutture costose ma soprattutto 'antiestetiche' per i paesaggi cittadini. Quindi non ci resta che restare in attesa di vedere i nuovi bus ibridi e quelli totalmente elettrici a  batteria percorrere le strade francesi ed europee ... come promesso.
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martedì 15 febbraio 2011

A Firenze forse parte la tranvia T2 ed ecopass in centro solo per auto elettriche

Come leggiamo nella pagina dedicata alle notizie cittadine dei giornali di ieri, il sindaco di Firenze ha preso alcune decisioni che riguardano le linee tranviarie e i provvedimenti per abbattere l'inquinamento da traffico in città. 

Sulla questione tranvia la linea T3 è ancora un rebus, la T4 è una ipotesi dialettica, mentre per la linea T2  i lavori dovrebbero partire tra 15 giorni ... se... l'attesa degli ultimi permessi della sovrintendenza che ha dubbi sull'impatto sul palazzo Mazzoni di viale Belfiore non si protraesse oltre questo termine 'teorico'. 
La linea T2 secondo le carte per ora approvate va da Peretola a piazza dell'Unità d'Italia senza passare più dal Duomo pedonalizzato ma il sindaco vuole verificare se sia possibile l'attraversamento dal centro passando sottoterra, in modo da collegare Firenze-sud con Firenze-nord. Ultima decisione presa, condivisibile per noi di ME, di non realizzare il sottopasso per le auto di viale Belfiore "che avrebbe un impatto troppo gravoso sul traffico" (parole del sindaco). Altra questione e decisione presa riguarda i pali delle future linee che saranno a minor impatto visivo. I pali di alimentazione di Sirio saranno più snelli, bassi e meno invasivi rispetto a quelli che oggi corrono lungo la linea T1. 
Tutto deciso, sembra, ma attenzione alla trappola per topi costituito dall'ultimo aut aut: la durata dei lavori. Renzi ha ribadito che "l'accordo che stiamo mettendo a punto con le ditte dice che questi si faranno in 1000 giorni o non partiranno: informalmente, le aziende ci hanno già detto sì, ora attendiamo la loro conferma formale". Aspettiamo la/le risposte e l'annuncio di penali per il mancato rispetto dei tempi, se ci saranno o meno sarà il segnale della volontà di fare le cose seriamente (a vantaggio delle casse comunali).

Novità anche sul versante dell'inquinamento che incombe su Firenze. Per arginare l'emergenza costituita dai continui sforamenti delle polveri sottili (le famigerate PM10, PM 2,5) e delle inutili ed estemporanee (non) scelte delle ultime settimane l'amministrazione sta pensando di introdurre l'ecopass anche a Firenze, diverso da quello di Milano o Londra, dove chi ha i soldi paga e può entrare, consentendo invece l'accesso in città solo a chi ha un'auto elettrica.  Attivazione nel 2016. Poi? Aggiustamento delle piste ciclabili, sviluppo delle auto elettriche, che il mercato sta lanciando e che nel 2012 vedrà una svolta. "Attuando questo disegno - è convinti il sindaco - Firenze avrà le carte in regola per diventare capitale mondiale della sostenibilità".
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lunedì 14 febbraio 2011

Ultracondensatori elettrochimici CNT per i militari USA

HEMTT A3 Diesel Electric
ADA Technologies Inc. ha ricevuto un contratto di 70.000 dollari dalla US Army per la prima fase di ricerca per lo sviluppo di sistemi elettrochimici di supercaps avanzati per l'utilizzo nei veicoli elettrici ibridi  (HEV) nelle applicazioni militari dove si richiede alta potenza.

La ricerca farà leva sul suo recente lavoro finanziato dalla National Science Foundation (NSF) su nuovi materiali  nanotubi al carbonio (CNT) a basso costo .

Il  lavoro sarà eseguito in collaborazione con Maxwell Technologies, Inc., un fornitore commerciale di ultracondensatori per le applicazioni di HEV.

Fonte: electroIQ

70K dollari. Anche i fondi dei militari USA cominciano a vedere le ragnatele. A parte questa considerazione sembra che i nano-tuboli al carbonio abbiano varie applicazioni nelle nuove tecnologie, dalle batterie al litio alle fuel cell fino ai supercaps .
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sabato 12 febbraio 2011

Emissioni di gas ad effetto serra nel Regno Unito nel 2009: - 8,7%

Le emissioni di gas ad effetto serra nel Regno Unito sono diminuiti dell'8,7 per cento dal 2008 al 2009, sono scese particolarmente le emissioni di CO2  del 9,8 per cento, il decremento più significativo dal 1980. Se questa appare una grande notizia, la ragione non è purtroppo una notevole crescita delle energie rinnovabili scaturite dall'attenzione delle politiche ambientali, ma semplicemente e crudelmente correlata alla recessione economica .

In funzione di una economia britannica che affonda in una recessione, le industrie pesanti che emettono  grandi quantità di  emissione di gas serra  come l'edilizia o i trasporti, hanno perso un sacco di affari e diminuito la produzione. La stessa situazione è avvenuta nel 2009 in Cina.

La buona notizia è che il governo del Regno Unito e le aziende possano prendere vantaggio dagli eventi economici negativi riguardo i loro obiettivi circa la riduzione delle emissioni del 35 per cento entro il 2020, per mettere successivamente in programma piani più aggressivi per raggiungere obiettivi più importanti in modo più facile  e probabilmente prima del previsto.

Fonte:  Guardian via  ecogeek
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venerdì 11 febbraio 2011

L'anomalia del Cip 6

Sfogliando i documenti nel sito Terna ho estratto e messo nel grafico la produzione mensile di energia elettrica del famigerato Cip 6 degli ultimi due anni.

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In questo grafico vediamo in un sol colpo quanta energia elettrica viene prodotta dalle fonti rinnovabili e quanto dalle fonti assimilate. 


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In modo barbaro, surrettiziamente, sono state inserite tra le fonti d'energia incentivabili con i contributi economici statali le cosiddette fonti “assimilate”, di tutto, di  più, di peggio ovvero soprattutto scarti di raffineria petrolifera e rifiuti non biodegradabili (gomma, plastica etc.). Ciò significa che sono supersovvenzionate e superpagate fonti  coi nostri soldi nonostante siano "supersporche", a scapito delle vere fonti rinnovabili pulite.

Cosa è il Cip 6?  “fonti rinnovabili e assimilate”. Leggere qui: Lo scandalo CIP6

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giovedì 10 febbraio 2011

Produzione di energia elettrica da rinnovabili

Qui di seguito un grafico della produzione di energia da rinnovabili degli ultimi due anni secondo i dati forniti da Terna.

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A destra i valori riferibili alla produzione di energia idroelettrica, a sinistra l'energia Fv, eolica e da geotermia.

 Sono diffidente. Diffido anche di chi scrive su questo blog (io, me stesso). Prima di credere ciecamente voglio (tentare di) capire. Prima di dare giudizi mi informo. Se non trovo le informazione che mi servono, mi sento male.
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mercoledì 9 febbraio 2011

Consumi di energia elettrica: - 0,6% a gennaio (!?)

Nel mese di gennaio 2011 l'energia elettrica richiesta in Italia, pari a 27,8 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione dello 0,6% rispetto a gennaio dello scorso anno.

Depurata dall'effetto del calendario – nel primo mese del 2011 si è contato un giorno lavorativo in più (20 vs 19) - e a parità di temperatura media, pressoché in linea con quella di gennaio dello scorso anno, la variazione della domanda di gennaio 2011 diventa -1,2%.

Nel mese di gennaio 2011 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 86% con produzione nazionale e per la quota restante (14%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (24,2 miliardi di kWh) si è ridotta di un 3,5% rispetto a gennaio 2010. Sono in crescita le fonti di produzione geotermica (+5,8%) e fotovoltaica (+115,9%). In flessione le fonti idroelettrica (-3,6%), termoelettrica (-2,6%°) ed eolica (-37,5%).

A livello territoriale, la variazione della domanda si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -0,8% al Nord, -1% al Centro, e +0,1% al Sud.

I 27,8 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 45,6% al Nord, per il  28,6% al Centro e per il 25,8% al Sud.

In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di gennaio 2011 ha fatto registrare un -2,4% rispetto al mese precedente. Il profilo del trend rimane tuttavia stazionario.

L'analisi dettagliata dei consumi elettrici mensili provvisori del 2010 e del 2011, è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “Sistema elettrico – Dispacciamento – Dati esercizio” del sito www.terna.it.

Roma, 8 febbraio 2011 –   Comunicati Stampa

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Qui di seguito un nostro grafico che riassume l'andamento dei consumi elettrici mensili italiani a partire dal gennaio 2006.
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Un altro grafico che raggruppa i consumi durante l'anno solare.


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Come è possibile rilevare meglio da questi due grafici riportati sopra sembra che nel gennaio 2011 il consumo sia stato superiore sia al corrispondente mese di 2010 (27,4 miliardi di kWh) che del 2009 (27,3 miliardi di kWh) a differenza di quanto affermato dal comunicato stampa (i dati sono stati presi dai vecchi comunicati stampa, possiamo avere sbagliato noi?).


Leggere anche:
- Consumi a Dicembre



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martedì 8 febbraio 2011

Obiettivo percorrenza: 550 km

Nel video visibile qui sotto troviamo la descrizione della macchina trasformata per avere una propulsione elettrica da parte di un ingegnere giapponese.
Per quei pochi che non comprendono il giapponese propongo un breve riassunto.
Questa del video è una macchina che solo 13 anni fa era in grado di percorrere circa 150 chilometri. Adesso con le nuove batterie ai polimeri di litio costituite da 168 elementi singoli, celle da 100Ah ciascuno, ha più che triplicato la percorrenza. Un buon risultato ma non è sufficiente per l'ingegnere volendo ottenere qualcosa che lo appaghi compiutamente. Dice che se la Tesla ha battuto il record di percorrenza con 501 chilometri non è difficile porsi l'obiettivo di raggiungere i 502 chilometri di percorrenza, invece sarebbe irragionevole pensare a 600 km . Quindi la via di mezzo è quella giusta: 550 km.

In bocca al lupo!

TGMY EV Himiko
TGMY
EV JAPAN–2nd EV; HEV Drive System Technology Expo
Mitsuhoka Himiko derivata da una roadster,  Mazda NC MX5




Nota: mi pare di riconoscere le stesse batterie ai polimeri di litio che abbiamo utilizzato noi per realizzare il famoso cinquino retrofittato ... ben 4 anni fa.

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lunedì 7 febbraio 2011

La Prius non è più la prima in Giappone

Dopo 20 mesi nei quali l'ibrida Toyota Prius è stata l'auto più venduta In Giappone si è registrata una inversione di tendenza nel mese di Gennaio del 2011. Prima in classifica torna ad essere la Honda Fit.

Nel mese di Gennaio le vendite della Toyota Prius in Giappone sono scese a 13.711   unità (contro le 18.106 di Dicembre) mentre l'Honda Fit con motore tradizionale, ha registrato le 14.873  unità (erano  14.547 nel mese scorso).

Nel consueto grafico, che abbiamo realizzato partendo dal mese di Gennaio del 2009, si evidenzia l'andamento delle vendite mensili e il gap esistente tra le due vetture.
Cliccare sul grafico per ingrandire

Nel nostro resoconto del mese scorso scrivevamo che l'interesse per la Prius rimane alto ma decresce per un motivo ben preciso che viene dall'attesa versione nuova del 2011 e della ancor più nuova Prius 2012 plug-in nella quale le batterie al litio di più ampia capacità che potranno essere ricaricate anche da rete elettrica. Solo l'uscita effettiva nel mercato in estate della Prius 2011 che già gode di battege pubblicitario in tutti i continenti ci dirà se questa ipotesi è vera o meno. Da ricordare che sono uscite o stanno uscendo altre vetture elettriche ed ibride che contrasteranno le vette delle classifiche di vendita in Giappone.

Leggere anche:
- Il plurale di Prius
- Toyota Prius, 20 mesi da capoclassifica nelle vendite in Giappone
- Da 19 mesi la Toyota Prius è la più venduta in Giappone
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domenica 6 febbraio 2011

Lione sceglie il filobus per due linee

La linea C1 di filobus è stata inaugurata  il 20 gennaio nell'ambito del piano Systral per il periodo che va da 2008 al 2014 e che vedrà aggiungersi a questa linea C1 una seconda linea C2. Per due percorsi:

Part-Dieu     -   Caluire-et-Cuire (C1)
Part-Dieu     -    Rillieux-la-Pape  (C2)

 Lione ha scelto il filobus con  la linea C1 e C2.


C1/C2 IN BREVE
C1: 8.4 km - 19 stazioni
C2: 12,1 km - 23 stazioni
di cui 7 stazioni comune

C1/C2 Costo: 77,9 MEuro
Obiettivo dei tempi di percorrenza:
Caluire-et-Cuire/Part-Dieu: 25 minuti
Rillieux-la-Pape/Part-Dieu: 33 minuti
Previsti 28.300 passeggeri al giorno.
Frequenza 7-10 minuti  


Per una scelta consapevole è stata fatta una prima riflessione sulla creazione della linea  C1 e  sono stati presi in considerazione diversi criteri per effettuare la scelta tra diversi materiali
- Una modalità non inquinanti di trasporto,
- Elevata affidabilità e tempi di percorrenza ridotti,
- Ottima accessibilità a tutti (veicolo a pianale ribassato)
- Il sistema scelto deve essere a scala della città e prefigurando uno sviluppo urbano,
- Il sistema sarà sostenibile nel tempo e presentare il minimo rischio tecnologico
- Una forte immagine di trasporto,
- Buona capacità.
Per soddisfare questi criteri, diversi dispositivi e le combinazioni possibili sono stati confrontati:
- Tram
- Filobus
- RER
- Metro.

La tecnologia del filobus - si legge nel sito della Systral - ha dimostrato di essere la più adatta in termini di capacità, costi e qualità del servizio. Pertanto la modalità di filobus articolato da 18 metri con una capacità di trasporto di 110 passeggeri è stata scelta  per i progetti 'della linea C1 e della linea C2.


E' da ricordare che dei 1,4 milioni di spostamenti giornalieri a Lione, il 70% sono fatti con veicoli alimentati a energia elettrica. E questo approccio tende a continuare negli anni a venire. Un occasione per ricordare alcune cifre interessanti: Sytral fornisce il 27% degli spostamenti urbani solo il 3% dell'inquinamento della città.

Ora, senza alcuna nota polemica, qualcuno è in grado di dimostrarmi che il tram/treno come quello di  Firenze, linea T1, dal costo di 260 milioni di euro avrà un futuro (ragionevole) nei trasporti pubblici cittadini alla luce di una economia asfittica?
Esemplificando:
Lione. Filobus. C1 e C2 ovvero 8,4 km + 12,1 km = 20,5 km, 77,9 milioni di euro - 3,8 milioni a km
Firenze. Tram/treno. T1, 7,4 km, 260 milioni di euro. - 35,1 milioni a km.

Ciò significa che con lo stesso finanziamento sborsato dalla Comunità Europea  avremmo potuto 9 linee nuove di filobus di 7,4 km al posto di una sola di treno/tram ovvero 67 km. 
E' ragionevole sperare che la UE voglia/possa spendere un sacco di soldi per accontentare ogni città italiana? E' più ragionevole pensare che ogni città italiana si arrangi per conto proprio spendendo il meno possibile per dare un servizio efficiente.

La scelta di Lione indirizzata verso l'utilizzo di mezzi elettrici quali i filobus invece dei tram si è  basata  non su una vana operazione di immagine ma per garantire soluzioni efficienti ed economiche scevre da sovrastrutture mentali ideologiche. Un impianto ideologico lontano dalla realtà 'comune' è quello secondo cui il tram è il mezzo migliore in rapporto al consumo per numero di passeggeri per chilometro. E' vero in teoria astratta, ma non sempre questo rapporto è sufficiente per far propendere la scelta sul tram sempre e comunque. Infatti Lione lo dimostra. Lione dimostra come si possano risolvere i problemi di inquinamento ed efficienza rispettando quegli oneri economici che dovrebbero stare sempre alla base di ogni scelta oculata. A differenza di Firenze, Lione ha già  quattro linee metro, quattro linee tranviarie, 9 linee di filobus articolati e non. Lione non ha bisogno di crearsi una immagine a suon di centinaia di milioni di euro e non a scapito della qualità dell'aria e dell'ambiente nel quale vivono i suoi cittadini. 

sabato 5 febbraio 2011

Un'auto elettrica cinese per i taxi

Da China Car Times si apprende che la casa Automobilistico cinese Jianghuai Automobile Co., Ltd. (JAC) ha aggiunto alla sua consueta gamma di auto tradizionale (foto a destra) una con il motore elettrico (foto in basso). 

L'auto all-electric è stata presentata il 12 Dicembre dello scorso anno al salone automobilistico di Guangzhou ( China ) 'International Automobile Exhibition' all' International Exhibition Center di Pazhou nel padiglione a tema “Technology-Create-Future”. Non si riesce a sapere molto su questa macchina elettrica, neppure il sito web della JAC ci fornisce elementi importanti per capire quanto sia tecnologicamente valida e quali siano i prezzi di vendita. 

Atteniamoci a fornire tre dati di massima, il peso circa 1200 kg, la percorrenza di 130 km, la capacità delle batterie 15 kWh, e alcune foto estratte dal sito 'madre'. 



Fonte: China Car Times e jac.com.cn
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venerdì 4 febbraio 2011

Auto elettriche, un primissimo bilancio delle vendite in USA

Secondo le news provenienti dagli USA possiamo scrivere dei numeri in grado di definire un bilancio approssimativo sullo competizione tecnologica che mette a confronto gli ultimissimi prodotti stradali elettrici disponibili da appena due mesi negli autosaloni americani.

Il duello è tra una la EV all-electric giapponese, la Nissan Leaf, ed la  EREV ibrida seriale extended range, la Chevrolet Volt

La giapponese ha venduto 19 vetture a Dicembre 2010 e 87 a Gennaio 2011 per un totale di 106, mentre l'ibrida americana è stata acquistata da 326 appassionati  a Dicembre e da 321 nel mese di Gennaio per un totale di 647

Dati iniziali. L'importante è partire. Le somme le tireremo alla fine dell'anno, ma possiamo trarre alcune considerazioni in merito prendendo come punto di riferimento la 'storia' delle vendite dell'auto ibrida per eccellenza, la Toyota Prius, nel corso degli anni.  Nel primo anno (1997) furono vendute nel mondo 300 auto, nel secondo anno 17.700 per arrivare a 404.200 nel 2009 (vedi grafico sotto). Nel 2010 sono state vendute 316 mila Prius solo in Giappone, mancano i dati globali.

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Non abbiamo alcun dubbio che le due nuove auto elettriche sapranno ritagliarsi uno spazio importante nel prossimo futuro così come è stato per la vecchia zia ibrida. Non può essere che così. Auto elettriche e ibride dimostrano quanto siano più efficienti ed economiche, a lungo andare, rispetto alle inefficienti, inquinanti delicate macchine a petrolio.