Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 31 maggio 2017

Il traffico delle autostrade italiane a Febbraio 2017

I dati sul traffico registrati nel mese in esame si collocano sostanzialmente sulla stessa linea dell’analogo periodo delle scorso anno: sia i transiti relativi al comparto veicolare pesante sia quelli concernenti il comparto leggero sono infatti rimasti su percentuali similari a quelle ottenute nel febbraio 2016 ed il numero totale di veicoli-km percorsi sulla rete ha superato i cinque miliardi e mezzo, con uno scostamento minimale del - 0,6%.
Tali risultati vanno inoltre letti prendendo in considerazione il fatto che sono stati ottenuti in un mese dove il confronto non è potuto avvenire su periodi temporali equivalenti in quanto, essendo stato il 2016 un anno  bisestile, esso contava un giorno di traffico aggiuntivo a suo vantaggio.
Di segno positivo il dato cumulato annuale, con 11 miliardi e 248 milioni di veicolikm contro gli 11 miliardi e 181 milioni del passato esercizio.
Passando invece all’esame degli elementi attinenti la sicurezza stradale, il mese si è caratterizzato per una diminuzione nel numero di incidenti occorsi (- 4,4%) nonché nel numero di persone rimaste ferite in tali occorsi (- 11,8%). L’apparente aumento del tasso di mortalità deve invece essere ridimensionato alla luce della piccolezza dei valori assoluti di cui trattasi: riprova di ciò si ottiene d’altronde esaminando la differenza tra il numero di decessi verificatisi nel febbraio 2015 e quello del corrente mese, inferiore per una sola unità.
Quanto ai dati complessivi di questo primo bimestre, essi risentono ovviamente dell’eccezionale evento verificatosi lo scorso gennaio (incendio di un pullman sull’autostrada A4 con 16 decessi) il quale non consente un corretto paragone con i risultati precedentemente ottenuti.


dal comunicato stampa Aiscat





I nostri grafici

Qui di seguito i nostri grafici a cominciare dal traffico con il numero in milioni veicoli-km dei veicoli leggeri. A Febbraio -0,7%, -0,1% annuo a livello annuale su un'offerta di 5761,4 di chilometri disponibili su tutta la rete autostradale.





Si prosegue con dal traffico in milioni veicoli-km dei veicoli pesanti. Il traffico decresce con -0,3% mensilmente e cresce del 2,9% nei rimi 2 mesi dell'anno rispetto al 2016.





Per finire col totale della somma leggeri e pesanti -0,6% a Febbraio   +0,6% anno.




Ancora più significativo tra i segnali economici è l'andamento definito dal grafico che prende in considerazione la somma dei 12 mesi precedenti al mese considerato, relativo al traffico dei mezzi pesanti destinati al trasporto delle merci e quindi segnale importante da tenere presente per l'andamento della salute economica nazionale.

veicoli leggeri






mezzi pesanti




nell'insieme.





Sono tutti in discesa. 




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martedì 30 maggio 2017

Fatturato e ordinativi dell’industria a marzo

A marzo, nell'industria, si rileva un incremento del fatturato dello 0,5% rispetto al mese precedente, che consolida il più ampio aumento di febbraio. Nel complesso del primo trimestre la crescita, rispetto ai tre mesi precedenti, è dello 0,4%.

Gli ordinativi, invece, a marzo segnano una diminuzione congiunturale (-4,2%), annullando in buona parte l'incremento di febbraio. Nel complesso del primo trimestre la dinamica resta positiva, con un aumento dell'1,5% rispetto al trimestre precedente.

L'andamento congiunturale del fatturato a marzo è sintesi di un aumento sul mercato interno (+1,1%) e di una flessione su quello estero (-0,9%). Per gli ordinativi si registrano diminuzioni per entrambi i mercati: -0,8 per quello interno e -8,3% per l'estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per tutti i raggruppamenti principali di industrie ad eccezione dell'energia (-6,4%). Quest'ultimo settore, peraltro, veniva da cinque mesi consecutivi di crescita.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 23 contro i 22 di marzo 2016), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 7,2%, con un incremento del 9,3% sul mercato interno e del 3,1% su quello estero.

L'indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 10,6%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dei beni intermedi.

Per il fatturato tutti i settori registrano incrementi tendenziali (il più rilevante nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, +22,6%) ad eccezione della fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (-8,0%).

Nel confronto con il mese di marzo 2016, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 9,2%. L'incremento più rilevante si registra nell'industria del legno, della carta e stampa (+23,9%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-12,5%).




I nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.












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lunedì 29 maggio 2017

Autobus elettrici, presente e futuro del trasporto pubblico urbano

Si è svolto il 24 e 25 maggio 2017  a Bergamo  il convegno nazionale "Il futuro dell'Autobus Elettrico" in collaborazione con ASSTRA (Associazione Trasporti - è l’associazione datoriale, nazionale, delle aziende di trasporto pubblico locale in Italia, sia di proprietà degli enti locali che private) ASSTRA Lombardia e l’Azienda ATB di Bergamo.  Vista la progressiva evoluzione del “sistema autobus elettrico”, in termini di tecnologie sempre più performanti sul mercato (veicoli elettrici, sistemi di accumulo di energia e impianti di ricarica) che sta generando una rapida diffusione della tipologia di veicolo nelle flotte delle Aziende di Trasporto Pubblico, il convegno ha rappresentato un’occasione di incontro fra gli interessati (Aziende di TPL, Istituzioni e Fornitori) per fornire una rappresentazione dell’attuale livello di sviluppo e delle prospettive affioranti, attraverso l’analisi delle tendenze italiane ed europee e degli esiti dei progetti comunitari.
E' stata aperta un’ampia finestra sulle interessanti esperienze delle Aziende di Trasporto Pubblico; successivamente, sarà presentato il documento “APPENDICE III - INDIRIZZI TECNICI GENERALI SISTEMA AUTOBUS ELETTRICO DI CLASSE A e I”, che va ad aggiungersi alla raccolta di RACCOMANDAZIONI ASSTRA PER LA FORNITURA DI AUTOBUS volte a fornire supporto alle Aziende nella redazione di capitolati tecnici per l’acquisto di autobus.
 Ampio spazio sarà riservato nella seconda giornata, in una sessione dedicata, agli interventi dei fornitori delle tecnologie, sia in termini di veicoli che di infrastrutture.
 Inoltre, è prevista una Tavola Rotonda che coinvolgerà le Istituzioni ed i principali stakeholder del settore, in un dibattito sulle aspettative future e le principali criticità per la loro realizzazione.

25 Maggio, COMUNICATO STAMPA ASSTRA Lo dice l’ASSTRA presentando a Bergamo la posizione del settore sul futuro dell’autobus elettrico e le linee guida per i prossimi acquisti di sistemi di autobus elettrici. 

“In Italia gli operatori italiani non hanno nessuna intenzione di essere fanalino di coda di una transizione verso la sostenibilità totale del sistema trasporto pubblico e raccolgono la sfida senza esitare,  ma con le idee molto chiare e nessuna presa di posizione ideologica. Per l’Asstra e le imprese che rappresenta, l’autobus elettrico non è l’ultima moda della mobilità globale,  ma una grande opportunità.  Ne siamo convinti e lo abbiamo scritto nero su bianco in un documento che mettiamo a disposizione delle imprese ma anche delle istituzioni da oggi come punto di partenza per lo sviluppo dell’autobus elettrico in Italia inteso come sistema, cioè un unicum costituito dal veicolo, dalla infrastruttura di ricarica,  dal pacco batterie e dal tipo di servizio da svolgere all'interno della rete” 

L’ha annunciato Massimo Roncucci, il presidente di Asstra,  nel corso del primo convegno nazionale organizzato da Asstra con ATB Bergamo e Asstra Lombardia interamente dedicato all’autobus elettrico che si conclude oggi nella città bergamasca.  Si tratta di  un primo appuntamento a cui faranno seguito altre iniziative per seguire passo passo la transizione elettrica del trasporto pubblico urbano in Italia. “Ma la scelta elettrica è del paese non solo delle imprese -  mette in guardia Roncucci - La transizione verso questo sistema va sostenuta a monte con un piano di investimenti adeguato sostenuto dallo Stato (un autobus elettrico costo circa il doppio di un  diesel ultima generazione) e a valle con politiche fiscali e di costo dell’energia industriale che ne devono assicurare la sostenibilità economica sul lungo periodo”

In Europa è in atto il più grande rinnovo  generazionale delle flotte autobus mai visto prima. Tutti guardano alla soluzione elettrica, in particolare all’autobus full electric,  come chiave di volta per fare del  trasporto pubblico  il centro propulsore della decarbonizzazione delle aree urbane e  combattere i cambiamenti climatici. Ma non è solo questione di ambiente, in ballo c’è la dimensione a 360° della sostenibilità delle aree urbane, dove entro pochi anni sarà concentrato il 66% dell’intera popolazione mondiale con la quasi totalità del PIL globale. Mai come oggi,  a livello planetario la mobilità delle aree urbane è diventato un tema portante delle politiche ambientali ed economiche dei Paesi. La scelta elettrica è già preponderante in Asia e nelle grandi capitali d’Europa come Parigi e Londra è l’obiettivo principale. Parigi promette di arrivare ad una flotta senza diesel entro il 2025 costituita all’80% di autobus elettrici e il restante  20% a metano e biogas. Questo il quadro globale sulla scia del Summit UITP di Montréal da cui è partita la due giorni italiana sull’autobus elettrico. Dopo anni di zero investimenti per il settore, che hanno portato al lastrico le industrie della filiera autobus e fatto schizzare a 12 anni l’età media del  parco, oggi siamo al calcio d’inizio del piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, il Piano del Governo che come noto prevede risorse per circa 4 miliardi di euro - che con il cofinanziamento degli enti locali e delle imprese possono arrivare a oltre 7 miliardi - per rinnovare  il parco autobus del TPL.

 “Non possiamo perdere questa occasione irripetibile come settore e come paese -ha concluso il presidente di Asstra -  A Bergamo, che fa da apripista  con la linea C alla concezione del bus elettrico come sistema organico,  è tracciata la strada da seguire: non si tratta di mettere in piedi delle gare per l’acquisto di pochi o tanti autobus elettrici. La scelta va fatta rispetto a un sistema nel suo complesso, all’interno della pianificazione  della mobilità e delle politiche ambientali del territorio. La partita è essenziale, per questo l’Associazione ha preparato delle linee guida portanti per aiutare le imprese a non sbagliare i capitolati di gara  per passare dalla concezione dell’acquisto di autobus elettrici all’acquisto di sistemi autobus elettrici” 


Da rileggere:
Sapete quanti sono i bus elettrici in Cina? Centinaia, migliaia o centinaia di migliaia?




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venerdì 26 maggio 2017

Il disgelo con la russia vale 10 miliardi di esportazionu per Made in Italy dopo l'embargo agroalimentare

L’avvio del dialogo con la Russia crea le premesse per chiudere una guerra commerciale che ha provocato una perdita complessiva stimata ormai in oltre 10 miliardi per il made in Italy in termini di esportazioni. E’ quanto stima la Coldiretti in occasione dell'incontro a Sochi tra il Premier Paolo Gentiloni e il leader russo Vladimir Putin, a quasi 3 anni dall’embargo totale deciso nei confronti di importanti prodotti agroalimentari in risposta alle sanzioni statunitensi ed europee.
L’agroalimentare – sottolinea la Coldiretti - è l’unico settore ad essere colpito direttamente da un embargo totale sancito, come ritorsione alle sanzioni europee, dalla Russia con decreto n. 778 del 7 agosto 2014 che ha chiuso completamente le frontiere del paese di Putin ad una lista di prodotti, frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia con successiva proroghe.
Un blocco che è costato al settore in Italia fino ad ora oltre 850 milioni di euro anche perché al divieto di accesso a questi prodotti – precisa la Coldiretti - si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni in tutto l’agroalimentare e anche negli altri settori, dalla moda fino alle auto, in cui era tradizionalmente forte la presenza italiana. Nel 2016 le esportazioni italiane totali - sottolinea la Coldiretti - in Russia diminuite di un ulteriore 5,3% scendendo al minimo storico da almeno un decennio.

La guerra commerciale con la Russia ha colpito duro interrompendo bruscamente una crescita travolgente delle esportazioni agroalimentari italiane verso la Russia, che nei cinque anni precedenti il blocco erano più che raddoppiate in valore (+112%). Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia ha provocato peraltro in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella “Casa Italia”, dall’insalata “Buona Italia” alla Robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano, Parmesan o burrata tutti rigorosamente realizzati in Russia. In effetti – rileva la Coldiretti - alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni italiane in Russia si sommano quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. Il rischio – conclude la Coldiretti - riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali. In alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre in altri sono stati sostituiti da tarocchi locali o esteri senza però che ci sia nella stragrande maggioranza dei ristoranti una chiara indicazione nei menu.
Ancora una volta il settore agroalimentare è divenuto merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di un costo insostenibile per l’Italia e l’Unione Europea che è importante riprendano la via del dialogo”.

Dal sito della Cordiretti



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giovedì 25 maggio 2017

Le tecniche per aggirare i test di emissioni

Un team internazionale di ricercatori ha scoperto il meccanismo che ha permesso  alla Volkswagen di aggirare  i test di emissione statunitensi ed europee per almeno sei anni prima della scoperta del raggiro da parte dell' EPA, Environmental Protection Agency, che mise l'azienda sotto inchiesta nel 2015 per aver violato il Clean Air Act.
Nel corso di un anno di indagini, i ricercatori hanno trovato il codice che ha permesso ai computer di bordo di una macchina di 'capire' quando il veicolo è sottoposto ad un test sulle emissioni ed attivare di conseguenza i sistemi di contenimento  delle emissione  della vettura, riducendo la quantità di inquinanti emessi. Quando il computer realizzava che il test fosse terminato immediatamente , venivano disattivati ​​questi sistemi di contenimento.
Quando il sistema di riduzione delle emissioni non era in funzione, le auto emettevano fino a 40 volte la quantità di ossidi di azoto consentiti dalla normativa EPA.
Il team, guidato da Kirill Levchenko, uno scienziato informatico presso l'Università della California San Diego ha presentato i  risultati al 38 ° IEEE Symposium on Security and Privacy nella San Francisco Bay Area. “Siamo stati in grado di trovare la pistola fumante”, ha detto Levchenko. “Abbiamo trovato il sistema e come è stato utilizzato.”        

Fonte       UC San Diego News Center


Un altro dispositivo è stato scoperto sulle auto di  Fiat Chrysler Automobiles. Dopo aver testato circa 900 firmware, i ricercatori sono stati in grado di rilevare un potenziale impianto di manipolazione in più di 400 firmware che abbracciano otto anni di utilizzo. Entrambi i veicoli della Volkswagen e Fiat utilizzavano la centralina diesel EDC17 prodotta da Bosch. 

"Both the Volkswagen and Fiat vehicles use the EDC17
diesel ECU manufactured by Bosch. Using a combination
of manual reverse engineering of binary firmware images
and insights obtained from manufacturer technical documentation
traded in the performance tuner community (i. e., car
enthusiasts who modify their software systems to improve
performance), we identify the defeat devices used, how they
inferred when the vehicle was under test, and how that
inference was used to change engine behavior. Notably, we
find strong evidence that both defeat devices were created
by Bosch and then enabled by Volkswagen and Fiat for their
respective vehicles."  Fonte qui


In pratica hanno preso in giro i legislatori europei e americani i quali avevano prodotti legi per salvaguardare l salute dei cittadini. Un atteggiamento che ci fa capire quanto la salute e le leggi interessasserp a questo genere di 'brave persone'. Niente.




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mercoledì 24 maggio 2017

Le rinnovabili e la produzione nazionale di energia elettrica ad Aprile 2017

L'altro giorno abbiamo visto in un post, che ha ripreso il comunicato stampa di Terna, quale sia sia stato i consumo complessivo di energia elettrica in Italia d'Aprile. Esso è sceso del -2,5%.

Adesso prendiamo in esame la produzione nazionale di energia con particolare riferimento alle energie rinnovabili.

Nel mese di aprile 2017 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,7% con produzione nazionale e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,3 miliardi di kWh) è in flessione di uno 0,9% rispetto ad aprile 2016. Sono in aumento le fonti di produzione termica (+6,6%) e fotovoltaica (+13,2%), mentre risultano in flessione le fonti idrica (-29,2%), geotermica (-1,2%) ed eolica (-12,6%).



I nostri grafici

Per aiutarci nella comprensione con un semplice sguardo abbiamo realizzato come al solito, alcuni grafici, con i dati forniti da Terna.

La produzione nazionale dal 2009

Per anno solare vediamo che ad Aprile del 2017 la produzione  risulta essere diminuita dellp  0,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente ed è al livello più basso rispetto agli ultimi 9 anni non solo di Aprile ma di tutti i mes..  20.347 miliardi di kWh.  




... e in sequenza mensile.





Il grafico seguente rappresenta l'andamento della produzione nazionale come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese di riferimento. Siamo ancora in una fase di crescita produttiva.








Adesso prendiamo in considerazione le singole componenti delle rinnovabili.

La produzione fotovoltaica negli ultimi anni suddivisa per anno solare. Siamo posizionati bene, al secondo posto degli ultimi 9 anni, siamo ad un + 13,3% nei confronti dell'anno precedente, 2.490 GWh.





La produzione eolica negli ultimi anni suddivisa per anno solare. Nei piani alti degli ultimi 9 anni, ma con un decremento consistente,  -12,6% rispetto al 2016 che però fu un anno straordinario.





Ciascuna delle rinnovabili in un solo grafico.





Qui sotto vediamo la quantità di energia prodotta da fonte idroelettrica separata dalle altre componenti rinnovabili sommate insieme.





Qui sotto è la quantità di energia termoelettrica rapportata a tutte le rinnovabili.


Il grafico seguente, di forte Terna, mostra il ruolo delle componenti nella produzione di energia . Le rinnovabili (idroelettrica + geotermica/eolica/fotovoltaica) ..






... invece nei primi 2 mesi dell'anno in corso e rinnovabili hanno inciso per il e poco meno del 23,6% della produzione nazionale .



Continuiamo con una novità inserita nei post da qualche mese a questa parte per i nostri grafici avendo avuto delle sollecitazioni da parte di lettori del nostro blog.

Il grafico delle rinnovabili come sommatoria dei 12 mesi precedenti al rilevamento ultimo, il primo con il solare, eolico, geotermico, a parte l'idroelettrico.





In diminuzione l'eolico e di poco il geotermico, una leggera crescita per il solare FV.





Un rallentamento produttivo per l'idrico dal novembre 2014 ad oggi, anche se pressoché stabile dall'inizio del 2016.




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martedì 23 maggio 2017

Prova dimostrativa di ricarica wireless per auto elettriche

Qualcomm Incorporated  attraverso la controllata Qualcomm Technologies, Inc., ha effettuato un test di prova il 18 Maggio per dimostrare che la ricarica in movimento di un veicolo elettrico è possibile attraverso la tecnologia wireless, niente cavi, niente parti striscianti. Il sistema  DEVC, dynamic electric vehicle charging, permette la ricarica anche a velocità autostradali fino a 20 kW di potenza non solo di un'auto elettrica ma addirittura due Renault Kangoo dotati di ricevitori "Halo" DEVC, percorrendo la stessa traccia in direzioni opposte. Le prova di carica dinamica ha avuto luogo presso la pista francese di Satory a Versailles, presso Parigi. La traccia Fabric di 100 metri di lunghezza è stata realizzata dalla francese Vedecom per analizzare e testare la tecnologia wireless. I 9 milioni di euro sono in gran parte finanziati dalla Commissione Europea, per verificare la fattibilità tecnologica, sostenibilità economica e la sostenibilità socio-ambientale. 



Nell'ultima foto possiamo vedere le bobine installate sotto il manto stradale che emettono un campo elettromagnetico che permette di ricaricare le batterie montate sulle Renault Kangoo Z.E dotate di ricevitori DEVC.





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lunedì 22 maggio 2017

Il consumo di carburanti per autotrazione, benzina, gasolio, gpl ad Aprile 2017

L'altro giorno abbiamo visto un aumento del consumo di petrolio è sceso delll' 8,2 % rispetto allo stesso mese dell'anno passato e nel comunicato stampa dell'Unione Petrolifera si è posta l'attenzione ai due giorni lavorativi in meno. Forse è giusto per il consumo del petrolio lo è forse meno per i carburanti in particolare per la benzina. Vediamo adesso il responso sul consumo dei carburanti.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di aprile è risultata pari a circa 2,4 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 1,8 milioni di gasolio, con un decremento dell’8% (-203.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016.

I prodotti autotrazione, condizionati come accennato da due giorni lavorativi in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un decremento del 7,7% (-49.000 tonnellate) rispetto ad aprile 2016, e il gasolio autotrazione dell’8% (-154.000 tonnellate).

I consumi nel primo quadrimestre 2017 

La benzina nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 4,9% (-118.000 tonnellate) e il gasolio dell’1,9% (-142.000 tonnellate).
Nei primi quattro mesi del 2017 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 10 milioni di tonnellate, evidenzia un calo del 2,6% (-260.000 tonnellate).


Passiamo ai grafici


Il consumo dei carburanti per autotrazione

Vediamo i grafici da noi realizzati suddivisi per anno solare a partire dal 2007.

Il consumo della benzina ad Aprile si è posizionato irrimediabilmente al livello più basso degli ultimi 11 anni presi in considerazione.




... così come il consumo di gasolio .



Qui sotto vediamo l'andamento del gasolio più la benzina. Al livello più basso.


Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando gli ultimi 12 mesi includendo il mese di riferimento. Non fanno altro che confermare quanto detto sopra.

Per la benzina conferma la caduta...




...  il gasolio ingobbisce ha preso la strada del declino...



... confermato dal grafico della benzina + gasolio che disegna una curva in direzione verso il basso.



GPL

Diamo un'occhiata anche al consumo del gpl da trazione, essendo anch'esso un derivato del petrolio. Un decremento mensile del 4,3% passando da 140 a 134 mila tonnellate. La curva è discendente.









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