Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 30 dicembre 2017

La produzione e la lettura di libri in Italia

Persone di 6 anni e più che hanno letto almeno un libro per motivi strettamente scolastici o professionali, nei 12 mesi precedenti l'intervista. Anni 2000-2016 (per 100 persone di 6 anni e più dello stesso sesso)
Nel 2016 oltre l'86% dei circa 1.500 editori attivi pubblica non più di 50 titoli all'anno; oltre la metà (54,8%) sono "piccoli editori", che producono al più 10 opere in un anno, e il 31,6% sono "medi" editori, che producono in un anno da 11 a 50 opere.

I "grandi editori", con una produzione libraria superiore alle 50 opere annue, rappresentano il 13,6% degli operatori attivi nel settore e pubblicano più di tre quarti (76,1%) dei titoli sul mercato, producendo quasi l'86% delle copie stampate.

Oltre il 50% degli editori attivi nel 2016 ha sede nel Nord del Paese; la città di Milano da sola ospita più di un quarto dei grandi marchi.

Nel 2016 si rileva un lieve segnale di ripresa della produzione editoriale: i titoli pubblicati aumentano del 3,7% rispetto all'anno precedente; persiste invece la tendenza alla riduzione delle tirature (-7,1%).

Ancora in calo i lettori, passati dal 42,0% della popolazione di 6 anni e più del 2015 al 40,5% nel 2016. Si tratta di circa 23 milioni di persone che dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista per motivi non strettamente scolastici o professionali.

La popolazione femminile mostra una maggiore propensione alla lettura già a partire dai 6 anni di età: complessivamente il 47,1% delle donne, contro il 33,5% dei uomini, ha letto almeno un libro nel corso dell'anno.

Leggono di più i giovani tra gli 11 e i 14 anni (51,1%) rispetto a tutte le altre classi di età.


Comunicato Istat



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venerdì 29 dicembre 2017

Tangenti in Nigeria per lo sfruttamento del giacimento petrolifero Opl 245

Il gup di Milano, Giuseppina Barbara, ha rinviato a giudizio tutti i 15 imputanti, tra cui Claudio Descalzi e Paolo Scaroni e le società Eni e Shell, per il caso della presunta maxi tangente da un miliardo e 300 milioni di dollari versata dai due gruppi a pubblici ufficiali e politici nigeriani per lo sfruttamento del giacimento petrolifero Opl 245. Il processo si aprirà il prossimo 5 marzo davanti alla decima sessione penale del Tribunale.

Descalzi è imputato di corruzione internazionale, mentre Eni risponde della violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilità delle società per i reati commessi da loro dipendenti. Tra le altre persone rinviate a giudizio, figurano anche l'ex ad di Eni, Paolo Scaroni, l'uomo d'affari Luigi Bisignani, considerato uno tra i mediatori della presunta tangente, e la multinazionale petrolifera Shell.

Il cda del Cane a sei zampe ha commentato la notizia confermado "la fiducia circa la estraneità di Eni alle condotte corruttive contestate" e ha "confermato la massima fiducia nell'ad Claudio Descalzi, sulla sua totale estraneità alle ipotesi di reato contestate e, in generale, sul ruolo di capo azienda". "Eni esprime piena fiducia nella giustizia e nel fatto che il procedimento giudiziario accerterà e confermerà la correttezza e integrità del proprio operato".

Il giudice ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata del neo procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e dal pm Sergio Spadaro, titolari delle indagini sulla presunta maxi tangente di 1 un miliardo e 92 milioni di dollari versata per l'acquisizione, nel 2011, del giacimento petrolifero. Quindi, oltre a Descalzi e Scaroni, Eni e Shell, sono stati mandati a processo per corruzione internazionale, anche tre manager, tra cui l'allora capo della divisione Esplorazioni, Roberto Casula, e l'ex dirigente nell'area del Sahara Vincenzo Armanna. E poi tre persone ritenute intermediarie tra cui Luigi Bisignani e Gianfranco Falcioni, uomo d'affari e ai tempi vice console onorario in Nigeria, quattro manager della compagnia petrolifera olandese, tra i quali Malcolm Brinded e anche l'ex ministro nigeriano Dan Etete.

Secondo i pm, come ricostruito negli atti, sarebbe stato l'allora ad Scaroni a dare "il placet all'intermediazione di Obi" Emeka , presunto intermediario nigeriano delle mazzette (a processo in abbreviato con un altro presunto intermediario Gianluca Di Nardo), "proposta da Bisignani e invitando Descalzi", all'epoca dg della divisione Exploration & Production Eni, "ad adeguarsi". Sia Scaroni che Descalzi poi secondo l'accusa, avrebbero incontrato "il presidente" nigeriano Jonathan Goodluck "per definire l'affare". Una ricostruzione che le difese, assieme ai loro assistiti, hanno sempre respinto. Ora la parola passa al Tribunale.

Articolo pubblicato sul GestoriCarburanti  il 22 Dicembre 2017


La versione dei fatti dell' ENI la si può leggere qui




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giovedì 28 dicembre 2017

Fatturato e ordinativi dell’industria a ottobre

A ottobre, per il fatturato dell'industria si rileva un incremento congiunturale pari all'1,1%, dopo la flessione del mese precedente. Il confronto tra la media degli ultimi tre mesi e i tre precedenti segna una crescita dell'1,2%.

Il quadro di crescita viene confermato anche in termini di prospettive: per gli ordinativi a ottobre si registra un aumento congiunturale (+1,9%); l'incremento degli ultimi tre mesi, rispetto ai tre mesi precedenti, è pari al 2,4%.

La crescita congiunturale del fatturato a ottobre è dovuta soprattutto al mercato estero (+2,7%), mentre per quello interno si registra un aumento modesto (+0,2%). Per gli ordinativi, invece, gli aumenti rilevati per entrambi i mercati risultano pressoché uguali (+1,9% per il mercato interno e +1,8% per quello estero).

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per tutti i raggruppamenti principali di industrie; particolarmente rilevante quello mostrato dall'energia (+4,2%), seguito da quello relativo ai beni strumentali (+1,2%).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di ottobre 2016) il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 6,0%, con incrementi del 4,4% sul mercato interno e dell'8,9% su quello estero.

L'indice grezzo del fatturato aumenta, in termini tendenziali, del 9,4%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dei beni intermedi.

Per il fatturato gli incrementi tendenziali più rilevanti si registrano nella fabbricazione di prodotti petroliferi (+14,2%) e nella metallurgia (+11,6%).

Nel confronto con il mese di ottobre 2016, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 12,5%. Gli incrementi maggiori si registrano nella fabbricazione di apparecchiature elettroniche e ottiche (+27,6%) e nella metallurgia (+19,4%).

Comunicato Istat




nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.













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mercoledì 27 dicembre 2017

Immatricolazioni: auto ibride vs metano a Novembre 2017, cresce il divario

Andando a rileggere il comunicato stampa Unrae del mese di dicembre sulle immatricolazioni delle auto del mese di novembre confrontato con quello dell'anno passato sono da rilevare gli ottimi risultati del GPL (+33,5%) e delle elettriche che registrano un +32,4%, sempre ottima la performance delle ibride che nel mese di novembre raddoppiano quasi le vendite, passando dalle 3.549 del 2016 alle 6.763 del 2017 (+90,6%), e recuperano quasi 2 punti percentuali di rappresentatività. In linea con lo scorso novembre 2016, infine, il metano che, però, accusa ancora molto le flessioni dei mesi precedenti e registra nel cumulato un -27,1%.  
Specialmente dai grafici vediamo che l'allineamento tra le auto ibride e metano è avvenuto nell'Agosto del 2016 per poi proseguire a favore delle elettriche ibride che man mano è cresciuto nei 15 mesi successivi.


Vediamo i nostri grafici realizzati con i dati ministeriali.




I numeri delle immatricolazioni considerando la sommatoria dei 12 mesi dall'ultimo rilevamento mensile mostrando più chiaramente la crescita più che lineare delle ibride e la debacle delle auto a metano che da più di 70 mila scendono a molto meno della metà.









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venerdì 22 dicembre 2017

Il traffico delle autostrade italiane a Settembre 2017, uno sguardo dal cavalcavia

I dati di preconsuntivo rilevati nel trascorso mese di settembre, in raffronto con quelli dello stesso periodo del 2016, si distinguono per un miglioramento relativo alla componente veicolare pesante, che registra un incremento superiore al due percento, laddove per quanto riguarda invece il settore dei veicoli leggeri questi ultimi si attestano su un livello sostanzialmente stazionario, di poco superiore al punto di pareggio.

Globalmente tali risultati hanno portato ad un incremento dello 0,7 percento sul traffico totale mensile e ad un cumulato annuale pari ad oltre sessantaquattro miliardi di veicoli-km percorsi sulla rete autostradale a pedaggio, con uno scarto positivo calcolabile in 2,3 punti percentuale se confrontato con quanto ottenuto nei primi tre trimestri dell’esercizio precedente.

Relativamente ai dati ottenuti dalle singole società concessionarie, questo mese devono evidenziarsi due aspetti: in primo luogo, come i numeri riferiti al Traforo Gran San Bernardo prendano in considerazione solamente i giorni sino al 21 del mese, data di chiusura del traforo a seguito dell’esecuzione di alcuni lavori di ripristino; in secondo luogo, come i valori di variazione del traffico della società Tangenziale di Napoli siano stati ricalcolati su base omogenea per via di una  momentanea riclassificazione dei valori 2016.

Guardando ora al settore della sicurezza stradale, a fronte di una incidentalità che può definirsi stabile, assistiamo a dati positivi nella totalità dei rimanenti campi, con decrementi rilevanti soprattutto per quanto riguarda i settori concernenti la mortalità (-37% nel tasso relativo agli eventi con conseguenze mortali e – 38,7% in quello del numero di decessi). Ciò ha permesso di compiere un significativo passo in avanti anche nel collegato indicatore cumulato da inizio anno, riassorbendo una parte importante del disavanzo che si era venuto a creare dal gennaio scorso e portandolo vicino alla neutralità.


Dal comunicato Aiscat


I nostri grafici

Qui di seguito i nostri grafici a cominciare dal traffico con il numero in milioni veicoli-km dei veicoli leggeri. A Settembreo abbiamo un  incremento dello 0,3%, dell' 1,9% a livello annuale,su un'offerta di percorsi autostradali pari a 5.761,4 di chilometri .




Si prosegue con dal traffico in milioni veicoli-km dei veicoli pesanti che sale, del 2,1%,  del 3,5% a livello annuale.




Per finire col totale della somma leggeri e pesanti +0,7%  e del 2,3% su base annua.




Ancora più significativo tra i segnali economici è l'andamento definito dal grafico che prende in considerazione la somma dei 12 mesi precedenti al mese considerato, relativo al traffico dei mezzi pesanti destinati al trasporto delle merci e quindi segnale importante da tenere presente per l'andamento della salute economica nazionale.

veicoli leggeri

Vediamo un rallentamento nella crescita



mezzi pesanti

Continua la salita quasi in modo lineare.



nell'insieme.







Facciamo adesso un paio di passi indietro. Il primo per controllare quanto carburante si è consumato nello stesso mese di Settembre del 2017. Nel mese di Settembre la domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) è risultata pari a circa 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un decremento dell’8,7% (-237.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016.

prodotti autotrazione, con un giorno lavorativo in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso è diminuita del 9,8% (-65.000 tonnellate) rispetto a settembre 2016, e il gasolio autotrazione dell’8,4%(-172.000 tonnellate).hanno segnato, rispettivamente, un decremento del 3,7% e dello 0,5%.
Nei primi nove mesi del 2017 i consumi sono stati invece pari a poco meno di 43,6 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,8% (-781.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2016.

La benzina nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 4,2% (-242.000 tonnellate) e il gasolio dello 0,8% (-135.000 tonnellate).















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giovedì 21 dicembre 2017

Il consumo di carburanti per autotrazione di Novembre scende sia per la benzina che il gasolio

Ieri abbiamo visto il consumo di petrolio nel mese di Novembre 2017 con i relativi grafici, adesso ci concentriamo sul consumo di carburante per autotrazione aiutandoci sempre con i grafici da noi realizzati per evidenziare l'evoluzione dei consumi.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di novembre è risultata pari a circa 2,4 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 1,8 milioni di gasolio, con un decremento del 4,8% (-121.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016.
prodotti autotrazione, a parità di giorni lavorativi, sembrano non riflettere la ripresa economica in atto, ed hanno rilevato infatti le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso è diminuita del 5,4% (-32.000 tonnellate) rispetto a novembre 2016, mentre il gasolio autotrazione del 4,6% (-89.000 tonnellate).
Nei primi undici mesi del 2017 lbenzina ha mostrato una flessione del 3,8% (-264.000 tonnellate), mentre il gasolio un calo dello 0,5% (-107.000 tonnellate).
Nei primi undici mesi del 2017 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 28 milioni di tonnellate, ha evidenziato una riduzione dell’1,3% (-371.000 tonnellate).


Il consumo dei carburanti per autotrazione

Vediamo i grafici da noi realizzati suddivisi per anno solare a partire dal 2007.

Il consumo della benzina a Novembre è al livello di gran lunga più basso degli ultimi 11 anni presi in considerazione.


... mentre il consumo di gasolio è nelle ultime  posizioni segnando una diminuzione significativa rispetto ai consumi dell'anno passato.



Qui sotto vediamo l'andamento del gasolio più la benzina. Al livello più basso fatta eccezione del 2014.



Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando gli ultimi 12 mesi includendo il mese di riferimento. Non fanno altro che confermare quanto detto sopra.

Per la benzina continua inesorabilmente a scendere nei consumi.



Il gasolio continua la discesa in una curva verso il basso dalla metà del 2016.


Il grafico che mette insieme la benzina e il gasolio disegna la curva in direzione discendente.






GPL

Diamo un'occhiata anche al consumo del gpl da trazione, essendo anch'esso un derivato del petrolio.  Anche il propano copia l'andamento della benzina e del gasolio in direzione della contrazione dei consumi. Anche il Gpl ha visto una diminuzione rispetto allo stesso mese del 2016 con -1,4%, un -0,5% annuo, e in fase di discesa considerando la sommatoria dei 12 mesi precedenti.




Gatta ci cova.



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mercoledì 20 dicembre 2017

I consumi petroliferi scendono del 2,7% in Italia a Novembre 2017

Stando a dati ancora provvisori, nel mese di novembre 2017 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a 4,8 milioni di tonnellate, con un calo del 2,7% (-132.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016.
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di novembre è risultata pari a circa 2,4 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 1,8 milioni di gasolio, con un decremento del 4,8% (-121.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2016.
I prodotti autotrazione, a parità di giorni lavorativi, sembrano non riflettere la ripresa economica in atto, ed hanno rilevato infatti le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso è diminuita del 5,4% (-32.000 tonnellate) rispetto a novembre 2016, mentre il gasolio autotrazione del 4,6% (-89.000 tonnellate).
Le vendite sulla rete di benzina e gasolio nel mese di novembre hanno segnato, rispettivamente, una flessione del 4% e dell’1,7%.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 6,9%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 56% del totale (era il 59% ad novembre 2016), mentre quelle di benzina scendono al 30,4%.
Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato è continuata la crescita delle ibride arrivate al 4,3% e del gpl al 7,1%; stabile la percentuale delle elettriche allo 0,1%, mentre dopo molti mesi in calo, le alimentazioni a metano risalgono al 2,1%.
Nei primi undici mesi del 2017 i consumi sono stati invece pari a 53,7 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,2% (-670.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2016.
La benzina nel periodo considerato, ha mostrato una flessione del 3,8% (-264.000 tonnellate), mentre il gasolio un calo dello 0,5% (-107.000 tonnellate).
Nei primi undici mesi del 2017 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 28 milioni di tonnellate, ha evidenziato una riduzione dell’1,3% (-371.000 tonnellate).
Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita dell’8,7% con quelle diesel a coprire il 56,4% del totale (percentuale invariata rispetto ad un anno fa) e quelle a benzina il 32%.
Le auto ibride hanno coperto il 3,3% delle nuove immatricolazioni, le elettriche si sono confermate allo 0,1%, quelle alimentate a GPL e a metano rispettivamente al 6,5% e all’1,6%.
Comunicato stampa Unione Petrolifera





 I nostri grafici 

Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio


Il grafico con i consumi di petrolio per anno solare. Il consumo del mese appena trascorso  naviga ai livelli più bassi degli ultimi 12 anni presi in considerazione, scendendo del 2,7%, continuando a scendere anche nei primi 11 mesi  del 2017 con  meno 1,2%.



Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006.

Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento partendo dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2015 e una breve stabilizzazione nei mesi del 2016 la tendenza alla diminuzione risulta essere evidente, lenta e costante.

Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Altalenante dalla metà del 20167 a  Novembre si è vista una ricaduta dei consumi confermando la tendenza di una curva rivolta verso il basso.




Prossimamente osserveremo graficamente il consumo dei carburanti con un post dedicato.







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martedì 19 dicembre 2017

Consumi di energia elettrica in Italia: a Novembre +1,3%

Consumi di energia elettrica in Italia: a Novembre +1,3% .
Nei primi undici mesi del 2017 domanda in aumento dell’1,6% rispetto al corrispondente periodo del 2016 (+1,9% a parità di calendario)


Nel mese di novembre 2017, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,6 miliardi di kWh, in aumento dell’1,3% rispetto ai volumi dello stesso mese dell’anno precedente. La performance della domanda ha risentito dell’effetto temperatura: quest’anno, infatti, novembre - a parità di calendario (21 giorni lavorativi) - ha fatto registrare una temperatura media mensile di poco inferiore rispetto a novembre del 2016.

 La domanda dei primi undici mesi del 2017 è in crescita dell’1,6% rispetto al corrispondente periodo del 2016. A parità di calendario il valore è +1,9%.

A livello territoriale, la variazione tendenziale di novembre 2017 è stata ovunque positiva e sostanzialmente in linea con la media nazionale in tutte le aree del Paese: +1,3% Nord, +1,4% al Centro e +1,1% al Sud.

 In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di novembre 2017 ha fatto registrare una variazione leggermente positiva rispetto al mese precedente (+0,4%). Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario.

Nel mese di novembre 2017 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’89,9% con produzione nazionale e per la quota restante (10,1%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (24,1 miliardi di kWh) è diminuita dell’1,9% rispetto a novembre del 2016. Sono in aumento le fonti di produzione fotovoltaica (+16,6%), termica (+3,4%) e geotermica (+3%); in flessione le fonti di produzione idrica (-37,1%) ed eolica (-0,9%).



Dal Comunicato stampa Terna



I nostri grafici

Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo del mese si pone tra i livelli medi degli ultimi 12 anni.





Per una migliore lettura degli ultimi 7 anni.



Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna una tendenza ad una risalita.



Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 59 mesi, che si confrontano con gli stessi mesi dell'anno precedente. Un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuti esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, cosa che ritenere identica a quella dell'anno in corso. Novembre ha registrato un aumento dei consumi probabilmente dovuto alla temperatura più fredda rispetto all'anno passato, come fa notare il comunicato Terna.



Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo, disegno che ricordava il solito profilo a gobba di cammello in ginocchio intento a bere, con la lingua fuori, fino all'inizio di quest'anno. Negli ultimi mesi alla silouette del cammello si aggiunge un qualcosa che ancora non ha una forma ben definita, si affaccerà un altro cammello? Forse una proboscide che si eleva? Ascolteremo un barrito? Vediamo un paio di curve che segnano la crescita dei consumi nei mesi estivi degli ultimo due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti all'innegabile riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la richiesta francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi esportata.


Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.








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