Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 31 marzo 2009

La corsa della Germania per le nuove batterie al litio

Si è costituito un consorzio tedesco “HE-Lion” composto da diciotto membri e capeggiato dalla BASF Future Business GmbH per sviluppare e immettere nel mercato nei prossimi sei anni batterie al litio con più energia specifica, più sicure, affidabili, sia per veicoli ibridi che all-electric.

Il Ministero Tedesco dell'Educazione e della Ricerca (BMBF) stanzierà 21 milioni di Euro per il progetto “HE-Lion”, altrettanto insieme stanzieranno gli altri partner privati del progetto.

Alla fine dello scorso anno il Governo Federale aveva già annunciato la propria intenzione di favorire la produzione di veicoli elettrici ed ibridi plugin con l'obiettivo di immettere sulle strade tedesche un milione di veicoli con queste tecnologie (EV, PHEV).


Fonte: Basf


.... e in Italia?

Immagine tratta dal sito web BASF - Chemie der Innovationen Lithium-Ionen-Batterien - Energiespeicher der Zukunft - 18.03.2009
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lunedì 30 marzo 2009

La risposta Fiat al mercato dell'auto elettrica elettrica

Venerdì scorso (27 Marzo), in occasione dell'apertura dell'assemblea degli azionisti al Lingotto di Torino, Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Group, ha definito ai giornalisti quale sarà la strategia della Fiat per i veicoli elettrici nei prossimi anni.

Fiat non ritiene possibile un investimento sulle auto elettriche nei prossimi 3-4 anni. "Dati gli elevati costi di produzione, ad oggi risulta essere una scelta non sostenibile, tanto da non ritenerla possibile", ha affermato.

Abbiamo preso nota.
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domenica 29 marzo 2009

Il Picco






oppure QUI

sabato 28 marzo 2009

Report sul clima di febbraio

In base ad un analisi da parte degli NOAA (National Oceanic Atmospheric Administration) e l'US National Climatic Data Center di Asheville, la temperatura media a livello mondiale della superficie terrestre e degli oceani a livello mondiale per il mese di febbraio 2009 si situa al nono posto tra quelle più calde da quando sono iniziate le registrazione nel 1880. L'Australia ha sofferto condizioni climatiche di estremo caldo ed aria secca portando incendi e record di temperature mai registrate in precedenza. La Cina ha sofferto una siccità mai vista negli ultimi 50 anni. Freddo rigido in Gran Bretagna ed altre zone, la copertura del mare artico è stato il quarto più basso da quando sono state registrate le osservazione satellitari dal 1979.










Lo studio è qui

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venerdì 27 marzo 2009

Tata Nano in versione elettrica

Probabilmente sapete già tutto dell'attesissima Tata Nano, la macchina da 1900 euro che sarà in vendita anche in Europa nel 2011 però ad un prezzo superiore per rispettare tutte le norme anti-inquinamento e di sicurezza, 5.000 euro. Ebbene secondo quanto riferisce il quotidiano indiano The Tribune in un articolo ( qui ) Tata lancerà un ulteriore modello elettrico per il solo mercato norvegese nel prossimo futuro.


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giovedì 26 marzo 2009

Il piano auto elettriche di Amsterdam

Ecco l'Olanda!

Un piano .. e che piano!

Entro il 2040 tutte auto elettriche in città, 200.000 auto elettriche. Questo ha annunciato ieri Marijke Vos ( qui) la assessore all'ambiente di Amsterdam al fine di tagliare le emissioni inquinanti da traffico.

Il consiglio comunale ha deliberato a sostegno del progetto l'installazione di 200 colonnine di ricarica entro il 2012, dare incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici ai cittadini, realizzare speciali zone di parcheggio riservate alle auto elettriche con una speciale tariffazione, zero, rispetto ai cinque euro all'ora della auto inquinanti.

La stessa amministrazione acquisterà auto elettriche per le proprie necessità.

La fonte qui

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mercoledì 25 marzo 2009

Fusione fredda, le nuove prove?

In questi giorni, al congresso di Salt Lake City, l’ultimo atto della tormentata ricerca. Pamela Mosier-Boss, chimica del U.S. Navy' s Space and Naval Warfare Systems Center (SPAWAR) di San Diego, California, annuncia, anche a nome di altri ricercatori, di avere ottenuto per la prima volta la prova che la fusione fredda esiste e che si tratta di un processo nucleare, come proverebbero le abbondanti tracce di neutroni registrate nel corso di vari esperimenti. Questa volta, spiega la ricercatrice, la cella elettrolitica contiene deuterio mescolato a cloruro di palladio e gli elettrodi sono fatti con fili di nikel o di oro. «Oltre ai neutroni, le cui tracce sono state evidenziate da una plastica speciale posta accanto alla cella -spiega la Mosier-Boss-, il fenomeno è accompagnato dall’eccesso di calore, dall’emissione di raggi X e dalla formazione di trizio. Tutti indizi a sostegno dell’avvenuta fusione del deuterio». Dal convegno di Salt Lake City, oltre alla speranza di un rilancio del fenomeno su più solide basi, è venuto però un avvertimento che suona come di rottura rispetto all’avventuroso passato di questa vicenda: non si parli più di fusione fredda, ora il termine giusto è l’impronunciabile LENR, acronimo di Low Energy Nuclear Reactions (reazioni nucleari a bassa energia). Basterà la nuova sigla a garantire un percorso meno accidentato a quanti ancora lavorano a queste ricerche?

Qui

Nella foto: 1989, Stanley Pons e Martin Fleischmann e (Università di Salt Lake City - Utah)

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martedì 24 marzo 2009

Impianti per la produzione di batterie e auto elettriche in Europa da parte della Nissan e Nec

Avevamo già annunciato (qui Auto elettriche, batterie al litio in Giappone) l'accordo tra la Nissan e la NEC, adesso c'è la conferma dell'apertura di unità produttive di batterie (e non solo) in Europa, esattamente nel Regno Unito. Qui possiamo leggere dell'ulteriore evoluzione Nissan UK 'should make batteries' .











"Non soltanto voglio vedere auto prodotte qui da noi ma io voglio vedere produrre anche le batterie" ha detto Lord Mandelson, il ministro del lavoro britannico ", dimostrando una attenzione particolare per queste nuove tecnologie.
La joint venture tra i due colossi permetterà di produrre nella regione giapponese di Kanagawa 65 mila batterie per anno a partire dal 2011 per essere utilizzate dalle auto ibride. La stessa Nissan aveva già stretto un'alleanza con la Renault per unità produttive nel territorio francese di auto elettriche a batteria.

In Italia cosa facciamo?

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lunedì 23 marzo 2009

Il Presidente Obama annuncia 2,4 miliardi di finanziamenti a sostegno dei Veicoli Elettrici prossima generazione

Giovedì scorso, il presidente Barack Obama ha annunciato che metterà a disposizione un fondo di 2,4 miliardi di dollari per mettere in produzione veicoli elettrici ibridi e a batteria con componenti avanzati che rendano questi veicoli facilmente gestibili. L'iniziativa creerà decine di migliaia di posti di lavoro e degli Stati Uniti ed aiuterà gli USA ad uscire dalla dipendenza dal petrolio estero.

- Il Dipartimento di Energia (DOE - US Department Of Energy) offre fino a $ 1,5 miliardi in sovvenzioni a favore di produttori negli Stati Uniti per la produzione di queste batterie ad alta efficienza e loro componenti.

- Il Dipartimento di Energia offre fino a $ 500 milioni in sovvenzioni a favore di produttori negli Stati Uniti per la produzione di altri componenti necessari per i veicoli elettrici, come i motori elettrici e altri componenti.

- Il Dipartimento di Energia offre fino a $ 400 milioni a per dimostrare e valutare gli ibridi plug-in, le infrastrutture elettriche come per esempio quelle atte alla ricarica, la formazione di tecnici per la costruzione e la riparazione dei veicoli elettrici.

Qui n Italia invece ...... nulla!

Qui





President Obama recently visited the Department of Energy, where he and Secretary Chu discussed the Obama Administration's ambitious plans to create jobs, change the way we produce and use energy and address the climate crisis. (Fonte DOE)

domenica 22 marzo 2009

Trasformare i campi di calcio in tendopoli

Trasformare i campi di calcio in tendopoli per i fine settimana dei politici post-picco-ignoranti

lezione prima: "I limiti dello sviluppo" - durata 4 finesettimana

lezione seconda: "Lo stato di equilibrio" - durata 4 finesettimana

lezione terza: "Risorse naturali non rinnovabili" - durata 4 finesettimana

Al termine dei lavori, smontaggio delle tende, 2 partitelle di calcio (semifinali) tra scapoli-ammogliati e sviluppisti-equilibristi.
Gironi comunali, regionali, nazionali. Finali allo stadio olimpico di Roma.

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L'auto elettrica nella storia



Thomas Edison with an electric car - 1914 Detroit Electric, model 47 .
(National Museum of American History)

sabato 21 marzo 2009

Un mondo finito

Il problema della produzione di alimenti, quello del consumo di materie prime, quello della crescita dell'inquinamento e della sua neutralizzazione, comportano una serie di scelte molto difficili e impegnative: dovrebbe però essere ormai chiaro che tutte queste difficoltà scaturiscono da una sola, semplice circostanza: la Terra ha dimensioni finite. Quanto più una qualsiasi attività umana si approssima ai limiti naturali, oltre i quali la Terra non è più in grado dì sostenerla, tanto più manifeste e gravi si fanno tali difficoltà.
Se c'è abbondanza di terre vergini coltivabili, si può avere una popolazione più numerosa e insieme più alimenti per ogni abitante; ma quando tutta la Terra sia ormai sottoposta a sfruttamento, occorre scegliere tra le due alternative, delle quali l'una esclude l'altra.
In generale, sì può dire che la società moderna non ha ancora imparato a riconoscere la necessità di simili scelte. A quanto sembra, il sistema mondiale attualmente tende a far crescere tanto il numero dì abitanti quanto la disponibilità di cibo, di beni materiali, di aria e acqua pulita per ciascuno di essi; ma, per quanto abbiamo osservato, questa tendenza alla fine porterà a raggiungere uno dei molti limiti naturali della Terra.
Non è possibile anticipare esattamente quale limite verrà raggiunto per primo, e con quali conseguenze, giacché l'umanità potrebbe reagire in molte diverse maniere a una situazione del genere. È possibile, invece, studiare quali condizioni o quali modificazioni del sistema mondiale potrebbero portare la società a scontrarsi con i limiti che pongono un termine alle possibilità di sviluppo in un mondo finito, o a trovare un accomodamento all'interno di essi.

estratto da
I Limiti Dello Sviluppo
Donella H. Meadows Dennìs L. Meadows J0rgen Randers William W. Behrens III
rapporto del System Dynamics Group Massachusetts Institute of Technology (MIT) per il progetto del Club di Roma sui dilemmi dell'umanità prefazione di Aurelio Peccei
EDIZIONI SCIENTIFICHE E TECNICHE MONDADORI 1972

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venerdì 20 marzo 2009

Energia da sole e vento... si deve!

Antonio Cianciullo scrive sul suo blog un articolo incentrato sulla notizia che la Sicilia si smarcherebbe dal nucleare dedicando i propri sforzi economici sullo sviluppo delle fonti alternative, rinnovabili in una programmazione di investimenti negli anni futuri. Concordo sul fatto che l’elettricità da fonti rinnovabili, rappresenta un modello diffuso, decentrato e quindi democratico ma mi desta preoccupazione che a raffigurare questa teoria sia l'economista Rifkin propugnatore della cosiddetta 'economia basata sull'idrogeno'. Niente di più sbagliato. Per produrre l'idrogeno si ha bisogno per estrarlo dall'acqua di energia elettrica e/o idrocarburi più energia elettrica. L'idrogeno NON è una fonte energetica ma un vettore di energia. Se manca energia non si ha idrogeno. L'unica valida soluzione ai problemi energetici che abbia come obiettivo la riduzione dalla dipendenza estera è quella di produrre energia da fonti rinnovabili, eterne, sicure, democratiche, diffuse come il vento e il sole. E' possibile da subito.


Sicilia e Sardegna fuori dal nucleare
Jeremy Rifkin, il consigliere energetico dell’Unione europea, è andato in Sicilia a dire - assieme al presidente della Regione Raffaele Lombardo - che non saranno nè il nucleare nè un piano caso tutto fondato sull’aumento delle cubature a far decollare l’economia ma il nuovo progetto energetico concordato con la Regione: nell’arco di dieci anni la Sicilia può arrivare a produrre la metà dell’elettricità da fonti rinnovabili, usando un modello diffuso, decentrato, democratico, un modello capace di diventare un volano economico importante. Buona parte delle case si trasformerebbero - utilizzando solare, minieolico e geotermia - in produttori di elettricità seguendo l’esempio di due regioni spagnole, la Navarra e l’Aragona, che in dieci anni sono arrivate al 70 per cento di elettricità da fonti pulite. Per la prima volta le politiche energetiche di una Regione amministrata dal centrodestra entrano – almeno nei piani – in conflitto con le scelte del governo basate sul nucleare e su una vecchia idea delle opere pubbliche. Già in Sardegna Berlusconi aveva fatto una campagna elettorale all’insegna del “tranquilli, qui niente centrali nucleari”. Ora si sgancia anche la Sicilia. Quali saranno le regioni tanto fedeli da chiedere un impianto nucleare?
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giovedì 19 marzo 2009

Ohhhhh che sorpresa! Il diesel Euro IV più dannoso di un vecchio diesel

SE il motore Euro IV produce un quantitativo minore di particolato genera un maggior effetto infiammatorio a livello cellulare a causa della forma irregolare del particolato prodotto. Gli esperimenti dimostrano che il particolato di provenienza Euro IV è più citotossico e ha un più elevato potenziale infiammatorio rispetto ad un vecchio motore diesel perché la dimensione media delle pm derivate EuroIV è molto inferiore a quella di confronto. Tutti gli aspetti devono essere presi in considerazione nella valutazione del rischio per la salute. I macrofagi esposti a questo particolato dei motori low-emission ha mostrato caratteristiche di necrosi e degenerazione. I risultati implicano che una riduzione del livello delle emissioni di particelle di fuliggine non porta automaticamente ad una riduzione degli effetti tossici per l'uomo se aumenta, contemporaneamente, la struttura e la attività funzionale a causa delle modifiche superficiali di fuliggine e quindi l'accessibilità biologica e il potenziale infiammatorio della fuliggine. Di conseguenza, lo sviluppo di tecnologie di filtraggio deve essere diretta verso l'eliminazione delle polveri ultrasottili che, per unità di massa, presentano un rischio maggiore per la biosfera delle polveri di dimensioni maggiori.


We evaluated, in vitro, the inflammatory and cytotoxic potential of soot particles from current low-emission (Euro IV) diesel engines toward human peripheral blood monocytederived macrophage cells. The result is surprising. At the same mass concentration, soot particles produced under lowemission conditions exhibit a much higher toxic and inflammatory potential than particles from an old diesel engine operating under black smoke conditions. This effect is assigned to the defective surface structure of Euro IV diesel soot, rendering it highly active. Our experiments show that EuroIV soot particles are more cytotoxic and have a higher inflammatory potential than soot particles from an old diesel engine. Various parameters such as surface area, number of particles, and joint length have been examined to interpret or quantify the lung inflammatory response to nanoparticle exposure (5). The results presented in this work may suggest that the particle size is a proper dose metric for nanotoxicity because the mean particle size of EuroIV soot is much smaller than that of BS soot. However, we strengthen that the reported effects are more likely due to the strongly defective structure, the high abundance of chemically reactive structural elements (edges), and the presence of surface functional groups on the EuroIV soot particles that enabled them to be phagocytized more readily by MDMs than the larger BS particles. The expected hydrophilic surface chemistry due to attached OH groups should also be considered. These properties allow facile chemical and morphological contact with hydrophilic biomolecules. The OH and olefinic surface chemistry is a novel property of the EuroIV soot as opposed to the BS soot with its smooth, inert surface and its hydrophobic character. All theses aspects need to be taken into account in future health risk assessment. Low-emission diesel engines emit a comparatively small amount of soot particulate matter. Our study, however, has shown that, by mass, soot nanoparticles produced under low-emission conditions have a higher cytotoxic and inflammatory potential against human peripheral blood monocytederived macrophage cells than particles from an old diesel engine. The macrophages exposed to soot particles of lowemission engines showed characteristic features of necrosis and degeneration. A high apoptotic cell death rate was observed. This effect is assigned to the functionalized defective surface structure of the low-emission diesel engine soot, rendering it highly active. Moreover, the particles size of EuroIV soot is smaller than that of BS soot that tends to aggregate in bigger clusters. This makes the internalization of a higher amount of EuroIV particles possible, leading to more cytotoxic effects and stimulating a more intensive inflammatory reaction, as compared to BS soot. Our findings imply that a reduction of the emission rate of soot particulates does not automatically lead to a reduction of the toxic effects toward humans if, concurrently, the structure and functionality of the soot changes and therefore the biological accessibility and inflammatory potential of the soot increases. Fortunately, the microstructural features that aggravate the health risk also lead to a more effective oxidation of soot particles to CO2, provided suitable filtering techniques are applied (16). Hence, the development of filtering technology must be directed toward the removal of ultrasmall particles that, per unit mass, pose a higher risk to the biosphere than the more conventional forms of largeparticle soot. Cytotoxicity and Inflammatory Potential of Soot Particles of Low-Emission Diesel Engines DANG SHENG SU, ANNALUCIA SERAFINO, JENS-OLIVER MÜLLER, ROLF E. JENTOFT, † ROBERT SCHLÖGL, AND SILVANA FIORITO

mercoledì 18 marzo 2009

Ulteriore salto in avanti per la tecnologia delle batterie al litio

Un team di ricercatori dell'Istituto di Scienza e Tecnologia Coreano (Kist) guidati da Kim Il-doo hanno dichiarato di aver sviluppato un nuovo metodo di fabbricazione delle batterie agli ioni di litio che potrebbe portare ad un miglioramento significativo in termini di potenza e capacità di carica, riducendo i costi di produzione in modo tale da produrre in massa nuovi materiali per gli elettrodi delle batterie agli ioni di litio che promette vita più lunga e tempo di carica più brevi. La soluzione è quella di utilizzare la tecnologia di elettro-filatura per la produzione di tessuto nanoscopico per gli elettrodi. Kist recentemente ha firmato un contratto di trasferimento della tecnologia ad un locale produttore high-tech che prevede di produrre le batterie avanzate in due o tre anni sia per le apparecchiature elettroniche che per i veicoli elettrici.

Questa è una notizia che riempie il cuore di fiducia in chi crede da quindici anni che i veicoli elettrici siano la soluzione ideale per sostituire veicoli con motore a scoppio inquinanti, rumorosi e soprattutto inefficienti. L'inefficienza rappresenta oggi uno dei più gravi problemi da risolvere per poter utilizzare nel modo migliore la quantità di energia prodotta. Ci intristisce da un altro punto di vista. Non è possibile che una nazione che ha dato il suo apporto alla civiltà occidentale nel campo delle scienze, la ricerca, le applicazioni tecnologiche avanzate oggi sia costretta a stare alla finestra guardando gli altri paesi che procedono velocemente verso il nuovo millennio cavalcando nuovi paradigmi vincenti. Non credo che il Bel Paese sia abitato da persone meno intelligenti di quelle del Rinascimento. Forse abbiamo meno Architetti e più palazzinari nelle alte sfere dirigenziali?

Breakthrough in Powered Battery Reported

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martedì 17 marzo 2009

Male le immatricolazione di auto in Europa

A Febbraio, secondo i dati diffusi dall'Associazione costruttori europei dell'auto (Acea) , le immatricolazioni di auto nuove in Europa (27 paesi Ue più quelli Efta) sono ammontate a 968.159 unità, in calo del 18,3% rispetto allo stesso mese del 2008, una percentuale comunque meno negativa rispetto al calo del 27% del mese precedente. Peggio della media europea, però, la situazione del mercato italiano, che ha visto una flessione, sempre in febbraio, del 24,4 per cento.









cliccare per ingrandire

lunedì 16 marzo 2009

37MW di pannelli FV a New York

La Long Island Power Authority acquisterà 37 MW di pannelli solari della di BP Solar per fornire energia in due location del Brookhaven National Labs . L'operazione sarà inoltre collegato ad un accordo per l' acquisto di energia. BP è uno dei più grandi produttori di energia solare nel mondo e sta cercando di diventare uno dei primi operatori dominanti nel settore dei i pannelli solari in rame-indio-seleniuro (CSI e spesso CIGS). Tuttavia lo scorso ottobre, la crisi ha colpito anche BP costringendola a rinunciare alla costruzione di una fabbrica di silicio in lingotti.

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domenica 15 marzo 2009

In hoc signo vinces


L'acronimo V E (Veicoli Elettrici) nel cielo!

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Idrogeno, la parolina passe-partout








Riporto senza nessun commento tanto è .... lungimirante, diciamo.


Il Politecnico di Milano, in collaborazione con le società X,Y,Z, e la banca Ø, dà il via a "KT%$", una nuova società spin-off d’ateneo, che si occuperà di ricerca, industria e innovazione nel settore dell’energia.
L’obiettivo delle società “spin-off”, è la costituzione di un canale d’accesso diretto e rapido, tra l’ateneo ed il mondo industriale, allo scopo di favorire il trasferimento del sapere, dal laboratorio di ricerca direttamente al mondo del lavoro.
Il lavoro di "KT%$" includerà la progettazione, fabbricazione e commercializzazione di sistemi e celle a combustibile portatili, per generare energia elettrica ad impatto zero, da utilizzare come carica batterie o unità ausiliarie, per rifornire luoghi non raggiunti dalla rete elettrica.
X,Y,Z, e Ø, ovvero le realtà aziendali coinvolte, intendono infatti avvalersi delle risorse scientifiche, del know-how tecnologico del Politecnico, per sviluppare nuovi prodotti high tech (fondamentale, in questo senso, l’intervento della banca Mediocreval), che creino prospettive di crescita e rilancio industriale in questo periodo di crisi.
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sabato 14 marzo 2009

Si accorciano i tempi di ricarica per le batterie al litio

Al MIT (Massachusetts Institute of Technology) un gruppo di ricercatori è riuscito a realizzare batterie al Litio-ferro-fosfato (LiFePO4) che avrebbe la caratteristica di caricarsi/scarica in tempi rapidissimi. Ceder e il suo gruppo hanno sviluppato una sorta di corsia preferenziale grazie al rivestimento di fosfato di litio, che consente un rapido passaggio degli ioni litio, i responsabili del trasporto di carica delle batterie al litio. Il risultato: sono stati in grado di ridurre il tempo di ricarica, da sei minuti a soli 20 secondi. Lo studio pubblicato su Nature da parte degli scienziati attorno a Byoungwoo Kang e Gerbrand Ceder "Battery materials for ultrafast charging and discharging" promette cose eccellenti per i veicoli elettrici considerando che la tempistica per entrare in produzione e nel mercato sono valutabili in circa tre anni. La loro ricerca, finanziata dal governo americano, ha suscitato l’interesse di alcune aziende. Il MIT ha già rilasciato licenze a due società.

Qui

Come era da prevedere gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie innovative stanno dando interessanti e clamorosi frutti , una volta concretizzato il fatto che l'auto tradizionale con il motore a scoppio è destinata a coprire una nicchia di mercato sempre più ristretta. Investimenti. Dove? Dappertutto fuorché in Italia oppressa da gerontocrazie con l'occhio fisso nello specchietto retrovisivo.
The storage of electrical energy at high charge and discharge rate is an important technology in today's society, and can enable hybrid and plug-in hybrid electric vehicles and provide back-up for wind and solar energy. It is typically believed that in electrochemical systems very high power rates can only be achieved with supercapacitors, which trade high power for low energy density as they only store energy by surface adsorption reactions of charged species on an electrode material1, 2, 3. Here we show that batteries4, 5 which obtain high energy density by storing charge in the bulk of a material can also achieve ultrahigh discharge rates, comparable to those of supercapacitors. We realize this in LiFePO4 (ref. 6), a material with high lithium bulk mobility7, 8, by creating a fast ion-conducting surface phase through controlled off-stoichiometry. A rate capability equivalent to full battery discharge in 10–20 s can be achieved.

qui
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venerdì 13 marzo 2009

Consumi elettrici attuali e un anno fa

Diamo un'occhiata ai grafici mettendo a confronto quelli che ci fornisce giornalmente Terna nel suo sito internet (http://www.terna.it/) . Ricordiamo che Terna - Rete Elettrica Nazionale S.p.A. (acronimo di Trasmissione Elettricità Rete Nazionale) è la società responsabile in Italia della trasmissione dell'energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione su tutto il territorio nazionale, con oltre il 98% delle infrastrutture elettriche. Due giorni precisi, confrontabili. Tutti e due un martedì (11/03/2008 - 10/03/2009).
Il picco intorno alle 10 era l'anno passato circa 50.000 MW contro 46.000 MW di ieri,
il picco intorno alle 19 era l'anno passato circa 51.000 MW contro 47.000 MW di ieri ,
il livello più basso intorno alle 4 di mattina era circa 29.000 MW contro 27.000 MW di ieri.
Tra i due picchi potevamo stimare una potenza media intorno alle 15 di 47.000 MW mentre ieri avevamo meno di 44.000 MW.
La linea del grafico di ieri è molto più piatta e asfittica di quella del 2008, segno che il consumo e la produzione è notevolmente diminuita ( meno 7/8 %).


Cliccare per ingrandire .

giovedì 12 marzo 2009

Una nuova via per l'evoluzione culturale

La scienza e la tecnologia ci hanno portato sia l'incubo dell'incenerimento termonucleare, sia la ricchezza e la prosperità; l'aumento della popolazione e lo sviluppo delle città hanno portato nuovi e degradanti tipi di povertà e l'imprigionamento in uno squallido urbanesimo, spesso culturalmente sterile, rumoroso e degradante; l'elettricità e la forza motrice hanno diminuito la fatica del lavoro manuale, ma lo hanno spogliato della soddisfazione che dava; l'automobile da libertà di movimenti, ma è diventata un feticcio e avvelena le città. Le conseguenze indesiderabili della tecnologia sono tutte troppo ovvie e costituiscono una minaccia che può divenire irreversibile per il nostro ambiente naturale; gli individui sono sempre più alienati dalla società e rifiutano l'autorità; le droghe, i crimini e la delinquenza sono in costante aumento, la fede diminuisce, non solo in quel senso religioso che ha sostenuto l'uomo per secoli, ma anche nella classe politica e nell'efficacia delle riforme sociali. Tutte queste difficoltà sembrano aumentare di giorno in giorno... In questo periodo di rapidi cambiamenti, siamo arrivati ad accorgerci che l'uomo è una creatura che capisce le sue origini, anche se indistintamente, e che ha qualche potere sul suo futuro, ma che manca di ogni concreto senso d'orientamento; la tecnologia ne ha aumentato ed esteso enormemente il potere materiale, ma sembra averne poco o nulla influenzato il modo di ragionare e il discernimento. L'evoluzione biologica, che impiega millenni per dar vita a nuove specie attraverso le mutazioni, non può più essere applicata alla situazione attuale dell'uomo, giunto a un punto in cui deve costruirsi una nuova via per l'evoluzione culturale.

estratto dalla Premessa

I Limiti Dello Sviluppo
Donella H. Meadows Dennìs L. Meadows J0rgen Randers William W. Behrens III
rapporto del System Dynamics Group Massachusetts Institute of Technology (MIT) per il progetto del Club di Roma sui dilemmi dell'umanità
prefazione di Aurelio Peccei
EDIZIONI SCIENTIFICHE E TECNICHE MONDADORI 1972

mercoledì 11 marzo 2009

Batterie al litio, auto elettriche, veicoli elettrici. Il futuro

Abbiamo scritto un articolo per "Nuove Tecnologie Energetiche" intitolato "La disponibilità del litio per le batterie dei veicoli elettrici" per capire se la disponibilità di litio sarà sufficiente per pensare ad un mondo nel quale i veicoli elettrici potranno avere un futuro ragionevole. Prescindendo dal fatto che le batterie del futuro non dovranno essere per forza al litio ma potranno essere a molteplici tecnologie possiamo affermare con ragionevole tranquillità che il futuro è ad appannaggio del veicolo elettrico anche solo considerando che l'accumulo dell'energia avvenga con le batterie al litio.

Chi è interessato può leggere l'intero articolo qui.

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martedì 10 marzo 2009

Aggiustiamo la notizia precedente da fonte certa

Ecco cosa scrive Budapest Business Journal il 16 Gennaio 2009 riguardo l'intenzione di realizzare centrali nucleari. Si parla di potenza e di costi . Polonia nel nucleare lituano. Il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha confermato l'interesse che il Paese mostra nell'acquisire una partecipazione del progetto di costruzione di un nuovo impianto nucleare in Lituania, afferma il Budapest Business Journal. Tuttavia, sembra che la partecipazione della Polonia nel progetto sia subordinata alla garanzia che l'impianto abbia almeno 1.000MW di capacità produttiva, parte dei quali destinati proprio alla popolazione polacca.

Poland confirms interest in Lithuanian NPP
Friday 11:55, January 16th, 2009
Poland continues to be interested in the participation in the construction of a new nuclear power plant in Lithuania, but will not do that if it is not guaranteed at least 1,000MW of output from the new plant, said Polish Prime Minister Donald Tusk.

“Poland is determined for this project to work, but a successful venture is a power plant in Ignalina that will produce enough power for Poland,” Tusk told a press conference after talks with his Lithuanian counterpart Andrius Kubilius.

“If we get documents that will confirm Ignalina will produce more than 3,000MW and 1,000MW out of that will be for Poland, the energy bridge will make sense for Poland.” “We’re waiting for a concrete ownership structure from the Lithuanian side and for a precise document that it’s going to be 3,000+ MW, and if it says ‘no’, then it’s going to be ‘no’,” he added.

The new nuclear power plant is to be built by Lithuania, Poland, Latvia and Estonia. The investment company, Leo LT, which is dealing with the supervision and financing of the Lithuanian part of the investment, said that the plant’s capacity will likely amount to 2,200MW. According to Leo LT’s new plans, Lithuania would have access to 1,300MW capacities in the plant, while the remaining three states would have to share 900MW between themselves.

Tusk said on January 14 that Poland insists on getting at least 1,000MW of output from the new plant because it will have to invest €800 million in a power link with Lithuania and other infrastructure on the Polish side to be able to import the electricity. “Poland must invest €800 million in the bridge plus infrastructure on the Polish side.

It’s a large project and we’re ready to start immediately, but our friends must give a precise and guaranteed agenda so that electricity can come to Poland and further, if needed, from Ignalina at the output I mentioned,” Tusk said.

Lithuanian PM Kubilius responded that an agreement on the project is possible in the near future. “Understanding Polish interests, we hope that we will reach agreement on technical matters within the nearest future,” he said. (Interfax)


Fonte: http://bbjonline.hu/index.php?id=46410

Ed ancora.

La centrale nucleare polacca al confine con la Belarus

Il governo polacco ha in progetto la costruzione di due centrali nucleari una a nel Voivodato di Podlachiawiki, ad est del paese, in prossimità con la Belarus e l’altra nel Voivodato di Pomeraniawiki del Nord del Paese.

La decisione finale è ancora da prendere, ma la discussione è già in pieno svolgimento.
Ufficiosamente, la parte nord-orientale della regione con capoluogo Bialystok (60Km. al confine della Belarus), la Podlachia, è la candidata più probabile alla futura ubicazione di almeno uno degli impianti atomici.

Il Primo Ministro Polacco, Donald Tusk, appoggia apertamente questa probabilità. Secondo il suo parere la Polonia, entro il 2020 avrà due centrali nucleari: nella Pomerania, la regione più povera della nazione ed appunto nella Podlachia.


La fonte : qui
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Nucleare, 19 milioni euro per costruire più 16,9 milioni di euro per le scorie

Governo vuole attivare due reattori da 3mila watt entro il 2021. La Polonia destinerà 90 milioni di zloty (19 milioni di euro) tra il 2009 e il 2010 per preparare la costruzione della prima centrale nucleare del Paese. Lo rivela il quotidiano economico Parkiet. In più, si legge, saranno stanziati i primi 12 milioni di zloty (2,5 milioni di euro) per avviare un programma di training del personale.
Secondo i piani del governo di Donald Tusk, la prima centrale dovrà entrare in funzione a partire dal 2021. I due reattori avranno una capacità produttiva totale di 3mila watt.
Il ministero dell'Economia di Varsavia non ha ancora deciso dove installare la centrale. Decisione che è attesa entro l'anno. Entro il 2012, infine, altri 80 milioni di zloty (16,9 milioni di euro) saranno destinati per cercare e preparare una location adatta a contenere le scorie nucleari.

La fonte: Nucleare/ Polonia, primi 19mln euro entro 2010 per centrale

ed ancora.

Nucleare. Della Seta: Non ci saranno mai centrali in Italia
"Comunque non sarebbero pronte prima del 2025". In Italia non ci saranno mai centrali nucleari, che comunque non sarebbero pronte prima del 2025: è l'opinione di Roberto Della Seta, senatore del Pd ed ex presidente di Legambiente, che ha dato vita oggi ad un faccia a faccia con l'ex presidente Enel Chicco Testa nell'ambito di Eunomiamaster. Della Seta ha contestato Testa, il quale aveva sostenuto che la maggior parte di energia importata dall'Italia nel 2008 derivasse dal nucleare, affermando che invece secondo dati Gse deriva da fonti rinnovabili, aggiungendo poi che oggi l'energia atomica ha il vantaggio, rispetto a venti anni fa, di non influire sui cambiamenti climatici. Le problematiche sono invece relative alla sicurezza ambientale e ai costi: "Per 4 centrali - ha spiegato Della Seta - l'investimento previsto è di 25 miliardi di euro, e non sarebbero pronte prima del 2025. Non è la scelta giusta oggi - ha aggiunto - per un Paese che lo ha abbandonato venti anni fa. La proposta del governo Berlusconi inoltre prevede provvedimenti ridicoli, come il fatto che il governo centrale possa avere poteri sostituivi nel caso di amministrazioni regionali che non vogliono le centrali sul loro territorio o il fatto che questi siti vengano dichiarati aree di interesse strategico nazionale. Anche per questo credo che le centrali nucleari in Italia non si faranno mai".

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lunedì 9 marzo 2009

Il nostro futuro sarà elettrico

"In 10 years, 12 years, you are going to see a major portion of our portfolio move to electric vehicles," Mulally said at the Wall Street Journal ECO:nomics conference in Santa Barbara, California.


Questo dice Alan Mulally presidente della Ford . "Entro 10-12 anni, la maggior parte della nostra linea produttiva sarà dominata da vetture elettriche. . . Nei prossimi anni si vedranno sempre più auto ibride, ma ancora di più auto elettriche"

"You'll see more hybrids, but you will really see a lot more electric vehicles," he said.

Intanto il manager aveva chiesto 10 miliardi di dollari in prestiti agevolati, affermando che sarebbero serviti solo come protezione per rendere più tranquillo il processo di trasformazione del Gruppo.


Qui
Electric vehicles to dominate Ford's future lineup: CEO

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domenica 8 marzo 2009

Firenze. Inquinamento da polveri sottili

Ecco di seguito i valori del mese dei gennaio e febbraio 2009 del corrente anno.

Allego qui due indirizzi dall'album che abbiamo realizzato su Flikr dove troverete due grafici relativi ai rilevamenti ARPAT dei PM10 delle centraline nei primi due mesi del 2009.

I rilevamenti giorno per giorno

Qui per ingrandire



















Le medie

Qui



Vedete nel grafico delle medie due linee rosse: la prima è il limite medio annuale di 40 microgrammi al metro cubo, la seconda 20 microgrammi al metr ocubo. Quest'ultimo limite entrerà in vigore dal febbraio dell'anno prossimo e, come vedette, neppure Boboli rientra, per ora nei limiti.

Ultima annotazione: gli sforamenti a Gennaio - Febbraio 2009



2 - Giardino di Boboli
10 - V.le U. Bassi
29 - V.le Gramsci
34 - Via Ponte alle Mosse

Ricordo che gli sforamenti 50 microgrammi al metro cubo non devono superare il numero di 35 . Solo a gennaio avevamo già raggiunto quasi la metà in 2 centraline, a Febbraio siamo prossimi alla cattiva meta. Nel 2010 non dovranno essere più di sette sforamenti annui. Tratteniamo il fiato .

Il precedente post con i dati di Gennaio.

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sabato 7 marzo 2009

La sanità toscana si riconverte e adotta le auto elettriche

MondoElettrico ha partecipato ieri alla conferenza stampa nella sede della Regione Toscana in Via Cavour 8 a Firenze. Qui riportiamo il testo del comunicato stampa.

Le Asl rinnovano il parco macchine con il più grande ordinativo di veicoli elettrici, rigorosamente italiani, mai effettuato a livello europeo


Firenze. La sanità toscana in prima linea anche per il risparmio energetico: entro marzo partirà il più grande ordinativo europeo per auto elettriche destinate all'utilizzo da parte delle aziende sanitarie. Le Asl sostituiranno gradualmente il parco auto con questi nuovi veicoli ad alimentazione elettrica. E' il primo caso in Italia e la più grande iniziativa di così vasta scala in Europa. Il primo ordine, infatti, è di 100 auto, che andranno a sostituire vecchi veicoli in dotazione al sistema sanitario.
L'operazione di riconversione è prevista dal nuovo piano sanitario 2008-2010, che dedica un capitolo specifico al risparmio energetico, prevedendo tra le altre cose che si proceda a un rinnovo del parco auto del settore sanitario sostituendo progressivamente tutti i veicoli presenti con altri a metano e Gpl per gli spostamenti extraurbani, ed elettrici per spostamenti urbani.
I nuovi veicoli saranno acquisiti, come è d'uso nella maggioranza delle aziende e degli enti, con la formula dell'affitto a lungo termine tutto compreso. La formula del noleggio full service permette di disporre dei mezzi con formula piena, dimenticandosi della manutenzione ordinaria e straordinaria, del bollo e dell'assicurazione kasko, oltretutto con un canone di affitto molto conveniente e che, dati alla mano, permetterà alla Regione di risparmiare molto denaro nei confronti dei mezzi impiegati attualmente. L'unico costo a carico dell'ente è l'energia elettrica, molto inferiore al corrispondente mezzo a motore endotermico: fino al 70% in meno rispetto al benzina e fino al 30% in meno rispetto al metano Si calcola che la spesa di affitto per ogni veicolo oscillerà dai 400 ai 600 euro al mese.

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giovedì 5 marzo 2009

A Torino nel Trofeo Tartaruga, vince la bici elettrica

Anche quest’anno la bici batte l’auto nella gara di Legambiente “Trofeo Tartaruga”, che mette a confronto diversi tipi di mezzi di trasporto nel traffico cittadino. L’edizione 2009 se l’è aggiudicata la bici elettrica impiegando solo 6 minuti per percorrere il tragitto da largo Belgio fino alla Libreria Torre di Abele, in via Pietro Micca.
La tartaruga della città, ovvero il mezzo più lento, è stata l’automobile a benzina che ha impiegato 23 minuti per percorrere il tragitto, 10 per trovare posteggio, per un totale di 33 minuti, ben 27 minuti in più rispetto alla bicicletta elettrica. A contendersi il Trofeo c’erano ben 10 veicoli: la bici a pedali, un tandem, un triciclo, due scooter (8 e 11 minuti) e due auto elettriche, e ovviamente autobus (20 minuti) e auto a benzina. Tutto ciò che è elettrico, e pubblico, ha di fatto battuto l’auto, il veicolo più inquinante. Un risultato non da poco se si tiene conto che Torino, nel 2009, con 41 ha già superato i giorni di sforamento consentiti (35) per i limiti di concentrazioni del pm10, le polveri sottili dello smog.

qui
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mercoledì 4 marzo 2009

Veicoli elettrici e sistemi di ricarica stradali. Solo l'Italia è ferma


Altra iniziativa che esce dall'alleanza Renault-Nissan. Dopo l'annuncio della sinergia franco-nipponica per la produzione di taxi elettrici per Londra ecco il nuovo annuncio per l'installazione di sistemi di ricarica integrati nelle città del Regno Unito. In vista dell'imminente e considerevole incremento dei veicoli elettrici sulle strade europee, le società hanno siglato un memorandum d'intesa che prevede l'avvio da parte dell'alleanza Renault-Nissan delle vendite di veicoli elettrici appositamente concepiti in Giappone e negli Stati Uniti il prossimo anno e a livello internazionale entro il 2012. Inoltre organizzeranno anche campagne educative e svilupperanno programmi di incentivi per invogliare all'acquisto dei veicoli elettrici .

qui
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martedì 3 marzo 2009

Auto. Chi è causa del suo mal pianga se stesso

Scrivevamo il 24 Luglio del 2002



Per ridurre l’effetto ed allinearsi, unico stato degli USA, ai parametri del Trattato di Kyoto, la California vara la più innovativa legislazione in campo ambientale. Il Governatore Gray Davis ha firmato la legge, che è quindi entrata in vigore il 21 Luglio, nonostante l’opposizione delle lobby dei grandi costruttori automobilistiche dei petrolieri. Una legge che potrebbe essere ‘copiata’ da altri Stati (p.e.: già New York) ed assestare un colpo mortale all’inquinamento che provoca l’effetto serra causato dalle auto tradizionali. Sintetizzando il nocciolo della legge è questo: devono essere vendute (vendute!) nel 2003 almeno il 10% di vetture ad inquinamento zero (elettriche a batterie o a pile a combustibile o idrogeno). Ciò significa che entreranno 100.000 auto elettriche all’anno nelle strade dalla California. Inoltre è entrata in vigore un’altra norma secondo cui dal 2009 i nuovi modelli di auto tradizionali dovranno percorrere almeno 35 miglia con un gallone di benzina. La lobby dei costruttori sta stanziando cifre colossali per opporsi alla legge minacciando anche referendum ed interpellare la Corte Suprema. Ma si trovano di fronte un sondaggio che rileva la favorevole opinione dei californiani alla nuova legge con addirittura l’ 81% e lo statuto speciale che è stato attribuito alla California per quanto riguarda le leggi con carattere ambientalistico o di sicurezza stradale. E’ stata la California nel ‘60 a rendere obbligatoria la cintura di sicurezza, nel ‘70 ad imporre la benzina verde e la marmitta catalitica, nel ‘90 a varare il Clean Air Act con la riduzione del 60% dei gas di scarico. Ogni volta la lobby è stata sconfitta e più o meno tutto il mondo si è adeguato alle leggi californiane.

Ebbene dopo 7 anni gli stessi costruttori che avversarono in tutti i modi la legge per affossarla, con l'aiuto di Bush, adesso chiedono in ginocchio contributi federali per rimanere in piedi e non fallire. Se le grandi case automobilistiche americane, ma non solo quelle, si fossero adeguate alla legge voluta dalla California con un minimo di lungimiranza adesso avrebbero già gli strumenti per vincere la crisi che le attanaglia ... invece....

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lunedì 2 marzo 2009

Auto d'epoca elettriche nel centro di Roma?


Sembra che il sindaco di Roma Alemanno voglia liberare il centro di Roma dalle 'botticelle', le carrozze trainate dai cavalli, per introdurre auto d'epoca elettriche. In attesa di capire quali siano queste auto d'epoca, leggiamo la notizia qui sotto:

qui

(la foto riguarda un'auto d'epoca originale con motore a scoppio)
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domenica 1 marzo 2009

Le grandi annaspano con l'auto elettrica. La SEAT

Rileggiamo in giro un po' di news sui movimenti della Seat in direzione delle auto elettriche. Si dice che metterà sul mercato un prototipo ibrido derivato dalla Leon entro il 2014. 2014? Nell'attesa di un veicolo totalmente elettrico. Questo prototipo elettrico permetterà alla SEAT di portare avanti la ricerca per sviluppare aspetti fondamentali come i tempi di ricarica delle batterie e l’autonomia d’uso, che al momento è di 50 km. 50 km? La vettura utilizza il motore elettrico da 35 kW alimentato da batterie agli ioni di litio, velocità limitata a 100 kmh.

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