Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 5 gennaio 2008

Retrofit elettrico, partendo dall'esperienza del 'cinquino'

Come sapete in Italia non è possibile fare ciò che è ammesso negli altri paesi del mondo cioè trasformare una macchina con motore a scoppio in un'auto con sistema di trazione elettrico. Ovvero è ammesso farlo con l'assenso preventivo da parte del costruttore. In altri termini l'auto acquistata 5, 10, 30 anni fa 'appartiene' in qualche modo ancora al fabbricante. In genere il costruttore non risponde o risponde negativamente. Illogico. Eppure è questa la realtà italiana che impedisce di rendere un veicolo inquinante in un mezzo ad emissioni zero. Cosa fare? Tre soluzioni :
1- una azione politica per cambiare le regole in Parlamento con una legge 'ad hoc';
2- omologare all'estero il veicolo e riportarlo in Italia;
3- chiedere a Bruxelles di mettere in mora l'Italia per concorrenza sleale da parte dei grandi costruttori (così come fecero i tedeschi contro la propria nazione per il tuning)

Secondo voi quale è l'azione migliore da intraprendere? O con quale sequenza temporale?

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21 commenti:

Anonimo ha detto...

Dato per scontato che un'azione politica, in una repubblica delle banane 'retta' da manigoldi al soldo di chiunque li paghi, è impossibile, e avendo letto che la seconda soluzione è piuttosto cara economicamente, perché non provare con la terza ? In fondo Grillo e Travaglio si sono già rivolti al parlamento europeo per mettere in mostra i panni sporchi nostrani che nessuno vuole lavare, anzi, che conviene mantenere sozzi (Campania docet). Il popolo italiota, compresi i suoi padroni, capisce una cosa sola, che 500 anni fa il Machiavelli sintetizzò in una frase mirabile, validissima tutt'ora: 'Un uomo dimentica prima la perdita del padre di quella del patrimonio'

Maurizio Tron

Anonimo ha detto...

Anch'io appoggerei la terza opzione, ma credo ci vogliano delle condizioni.

In Germania e soprattutto in Inghilterra si può fare un tuning "pesante": raddoppiano la potenza delle Ferrari e delle Porsche per poi poterle guidarle in sicurezza in piste dai costi abbordabili come il meraviglioso Nurbungring (chi non ama le auto non può capire né tantomeno approvare il sublime spreco di benzina e gomme).
Le aziende coinvolte nel giro sono tante e grandicelle e hanno avuto la possibilità di perorare la loro causa presso politici, media.
Avranno anche avuto dei procuratori legali esperti per presentare al meglio le loro proposte.
Inoltre l'industria del tuning vende da decenni e quindi ci sono centinaia di migliaia di consumatori (di benzina e gomme :) ) da difendere da posizioni dominanti.

Riassumo, sevono:
1)Peso economico delle aziende coinvolte (per bilanciare quello della Casa Automobilistica)
2)Peso politico e coscienza dei consumatori da difendere
3)risorse economiche e organizzative per sensibilizzare politici e stampa, gestire un'azione in modo strategico e non improvvisato.

Il nostro Tuning Silenzioso ancora non esiste, niente aziende, niente interessi.
Il pubblico non sa nulla e non può che ripetere a vanvera quel poco che sente: "idrogeno", "biocarburanti", auto "ad aria".
Le speranze ci sono solo nel terzo punto, spero che anche EuroZev trovi le risorse (metterei anch'io il mio piccolo contributo tecnico ed economico) per provarci.

Bastera?

Anonimo ha detto...

Beh se non ricordo male la prima stava quasi per andare in porto.. ma per pochi voti...
sarebbe opportuno riproporlo quell'emendamento, la speranza è l'ultima a morire.
e poi la terza ovviamente, anche se l'italia già tartassata da multe per i più disparati motivi se ne frega altamente e preferisce pagare piuttosto che mettere a posto le cose.

Anonimo ha detto...

PARTIAMO DALL'AZIONE POLITICA E NEL MENTRE USIAMO LA 2... IN PARALLELO MUOVIAMOCI CON LA 3...
IO CI SONO

GRAZIE

Anonimo ha detto...

io appoggi anonimo....bisogna dare un colpo al cerchio e uno alla botte,
ognuno di noi può dare qualcosa....nel piccolo.
eurozev può dare più voce ,
beppe grillo un terremoto.

Anonimo ha detto...

anche io appoggio anonimo. (?)
utilizziamo tutte e tre le opzioni.

Comunuq io rimango dell'idea che come primissima cosa bisognerebbe contattare Beppe Grillo, magari preparando dei documenti in PDF tipo volantini da far girare sul sito di Grillo, poi proseguire con le azioni elencate dall'articolo qui sopra...

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Stefano...
ma prchè solo Grillo e non ASPO Italia?
Gli argomenti di Grillo sono molto generali per cui potrebbe essere difficile riuscire a coinvolgerlo in breve tempo, mentre per ASPO Italia la macchina elettrica è uno (forse il primo) obiettivo della loro missione.

Andrea Fanelli ha detto...

Tutte e tre in parallelo, da subito.

Anonimo ha detto...

Tutte e tre le azioni !!! Vanno bene !!! Vi faccio notare che nella nuova finanziaria è prevista all'art.2, comma 176, lo sviluppo della piattaforma per l'idrogeno (!!!). Ma sulla conversione delle auto in elettriche ancora nulla !!!
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Messaggio per Massimo : ti posso mandare la finanziaria 2008 ?
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Massimo J. De Carlo ha detto...

Volentieri, Silvano. Grazie.
Appena lo ritrovo, inserisco nel blog l'emendamento alla finenziaria 2008 sul retrofit che doveva essere discusso e che poi è stato rifiutato.

Anonimo ha detto...

ciao a tutti
hanno ragione stefano e a stjopa70, bisogna divulgare il piu possibile la notizia e Beppe e' colui che fa al caso nostro.
Se gli si chiede di fare un articolo sul suo blog, magari con in fondo il video del cinquino, e fare una raccolta di firme come di solito crea lui x le cose piu importanti e' l'inizio migliore che si puo' avere. E poi gli si
spiega che esiste gia' un emendamento che non e' stato approvato x pochi voti e che nella finanziaria 2008 non e' stato neanche preso in considerazione.
Ragazzi in Italia la gente e' talmente ignorante che se non c'e' un personaggio famoso a proporre qualcosa di innovativo, non la prende neanche in considerazione.
Ho provato io stesso a divulgare la notizia del cinquino ma tutti mi hanno guardato come se fossi matto.La bici elettrica si ma le auto devono esere fighe e andare a manetta altrimenti non sei nessuno!
Provate x favore, iniziate con Beppe! Ho molta fiducia in lui.
Ciao Mauro.

Anonimo ha detto...

Curiosità: oltre all'ormai mitico cinquino "elettrificato" non sono state prese di mira altre auto per non lasciare solo (e credo unico in Italia) il mitico prototipo?

Massimo J. De Carlo ha detto...

Vanno bene tutte le auto euro 0 (1,2 ecc.).
Il cinquino è emblematico.

Anonimo ha detto...

unica soluzione non votare piu questa classe politica ne di destra ne di sinistra e sperare che il parlamento europeo ha la capacità di prendere drastiche decisioni sull'italia prima di finire come l'argentina

Anonimo ha detto...

ma è così difficile divulgare un miniprogetto per trasfomare in elettrico un qualsiasi veicolo??
bici, tricicli, apette, tutti i geni delle libere università poi per un progetto con pezzi di recupero bisogna cercarlo all'estero??!! INCREDIBBILE !!
kam

Danx ha detto...

Ci vuole una legge che incentivi le modifiche delle auto impossibilitate a circolare.
Bisogna essere coraggiosi, le fabbriche come la Fiat non accetterebbero mai una cosa simile, e bisogna elencare dati in cui si parla di ritorno economico ed occupazione.
Molti possono pensare: non ci saranno più officine, benzinai, ricambisti, fabbriche di oli, filtri, ecc...
Bisogna fare l'elenco delle nuove mansioni, di come le fabbriche si potrebbero convertire.
Ma finchè le batterie non dureranno più di quelle attuali, le velocità non saranno elevate e i prezzi per le modifiche non scenderanno, non vedo ragioni per opporsi...

Flavio ha detto...

ma se io possiedo una Opel Corsa, per esempio, e volessi Retrofittarla.. in base a questa regola, io dovrei chiedere alla OPEL se lo posso fare?...
- io sono per l'Opzione 1
- chi vuole ed ha soldi, da subito si affidi alla 2
- l'opzione 3 la vedo come "leva" per incentivare l'adozione della 1, e quindi buona anche la 3!

Unknown ha detto...

Io credo molto in questa cosa e vorrei una 500 o una vecchia Panda retrofittata.
Penso che le due opzioni "politiche " (1 e 3) vadano senz'altro percorse MA sicuramente, è meglio cercare al contempo di creare un'organizzazione o una lobby o un gruppo di acquisto (fate voi) per fare "massa critica" e rivolgersi ad una o più aziende estere per trasformate+omologare i veicoli e poi occuparsi di riportarlo in Italia con modalità standardizzate e quindi più economiche. Così dovremmo poter abbattere i costi ed esercitare una maggiore pressione (anche mediatica) per le opzioni 1 e 2.

mm grilli TV

Anonimo ha detto...

dopo aver letto su eurozev.org dell'esperimento sul Cinquino mi sono entusiasmato e ho pensato che vorrei farlo anch'io ma poi ho letto riguardo tutte le difficoltà di omologazione e sono rimasto perplesso.
Qualcuno sa rispondermi? l'omologazione da parte del TUV riguardo al Cinquino vale per tutte le eventuali copie di quel prototipo o solo x quella targa?
grazie Francesco

Massimo J. De Carlo ha detto...

Vale solo per quel particolare telaio

Anonimo ha detto...

grazie
Francesco