Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 25 dicembre 2019

Potremmo avere bisogno di trasferirci






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lunedì 23 dicembre 2019

Le rinnovabili nel mese di Novembre 2019 al 37% della produzione nazionale



Qualche giorno fa abbiamo visto i dati relativi al consumo di energia elettrica in Italia nel mese di Novembre 2019, sia pure provvisori, grazie al comunicato stampa emesso da Terna. La minor richiesta è stata dello 0,9% rispetto allo stesso mese dell'anno con 25,838 miliardi di kWh.

Adesso prendiamo in esame la produzione nazionale di energia con particolare attenzione verso le energie rinnovabili che costituiscono il 37% nel mese di Novembre se comprendiamo anche la componente rappresentata dalle biomasse, secondo il comunicato di Terna.

Nel mese di Novembre 2019 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88% con produzione nazionale e per la quota restante (12%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,9 miliardi di kWh) è risultata in flessione (-4%) rispetto a novembre 2018. 
In crescita le fonti di produzione eolica (+58,6%) e fotovoltaica (+1,2%), sostanzialmente invariata quella idrica (+0,1%) e in diminuzione quelle termica (-10,7%) e geotermica (-1,3%).

Dal Comunicato stampa Terna

I nostri grafici

Per comprendere facilmente con un semplice sguardo abbiamo realizzato come al solito alcuni grafici con i dati forniti da Terna.

La produzione nazionale dal 2009

Nel mese di Novembre si registra un incremento della produzione nazionale è scesa dello 0,4% rispetto a Novembre 2018. La quota di produzione delle centrali termiche è scesa del 10,7% mentre, tra per le rinnovabili, si ha una fortissima crescita dell'eolico +58,6% e della produzione fotovoltaica (+1,2%), con una leggero incremento dell'idrica (+0,1%) con una flessione della geotermica (-1,3%)..

Il grafico per anno solare ci rivela che ad Ottobre 2019 la produzione nazionale risulta essere collocata ad un livello alto negli ultimi 11 anni presi in considerazione nei nostri grafici con 22,9 miliardi di kWh, ovvero -0,4% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, a metà del grafico.


Il grafico seguente rappresenta l'andamento della produzione nazionale come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese di riferimento. 


Adesso prendiamo in considerazione le singole componenti delle rinnovabili.

La produzione fotovoltaica negli ultimi anni suddivisa per anno solare. Vediamo una crescita del fotovoltaico con un +1,2% rispetto all'anno passato con 1.814 GWh,  +9,5% a livello annuale.



La produzione eolica negli ultimi anni suddivisa per anno solare, si colloca quasi al vertice del mese a metà con 2.197 GWh prodotti, con +58,6% rispetto al 2018, +12,6% a livello annuale.



Qui sotto è la quantità di energia termoelettrica rapportata a tutte le rinnovabili.

La componente rinnovabile tocca il 37% nel mese di novembre e il 35% negli 11 mesi dell'anno (grafico Terna)


Il grafico seguente mostra il ruolo di tutte le componenti nella produzione nazionale di energia, le rinnovabili (idroelettrica + geotermica/eolica/fotovoltaica, senza le biomasse nel nostro conteggio) 34% e la termica 66% a livello annuale


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Il grafico delle rinnovabili come sommatoria dei 12 mesi precedenti al rilevamento ultimo, il primo con il solare, eolico, geotermico, a parte l'idroelettrico.



Negli ultimissimi mesi si rileva una risalita della produzione idroelettrica.



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domenica 22 dicembre 2019

Dazi, azzerata la crescita dell’export alimentare in Usa


L’entrata in vigore dei dazi azzera la crescita delle esportazioni alimentari Made in Italy negli Stati Uniti che rimangono stagnanti (+0,6%) ad ottobre dopo che nei nove mesi precedenti erano aumentate in media del 14,1%. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla base dell’analisi sui dati Istat relativi al commercio estero ad ottobre che evidenzia gli effetti delle misure protezionistiche Usa scattate il 18 ottobre scorso contro una lista di beni europei che ha colpito molte delle più note specialità tricolori, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dall’Asiago al Gorgonzola fino alla Fontina ma anche salumi, agrumi, succhi e liquori.

Nella black list decisa dalla Rappresentanza Usa per il commercio (Ustr) nell’ambito della disputa nel settore aereonautico tra l’americana Boeing e l’europea Airbus – ricorda Coldiretti – ci sono complessivamente beni alimentari italiani per un valore all’esportazione di circa mezzo miliardo di euro, colpiti da aumenti tariffari aggiuntivi del 25% che hanno provocato il rincaro dei prezzi al consumo ed una preoccupante riduzione degli acquisti da parte dei cittadini e ristoratori statunitensi.

Il dazio per il Parmigiano Reggiano e per il Grana Padano ad esempio è passato – spiega la Coldiretti – dagli attuali 2,15 dollari al chilo a circa 6 dollari al chilo. Il risultato è che il consumatore americano lo dovrà acquistare sullo scaffale ad un prezzo che sale dagli attuali circa 40 dollari al chilo ad oltre i 45 dollari, un valore pari a più del doppio di quello del parmesan, la versione tarocca realizzata negli Usa. A beneficiare della situazione è infatti la lobby del falso formaggio Made in Italy in Usa (CCFN) che – sottolinea la Coldiretti – ha esplicitamente chiesto con una lettera al presidente Donald Trump di imporre tasse alle importazioni di formaggi europei.

A trarne vantaggio infatti – spiega la Coldiretti – sono state proprio le brutte copie americane realizzate in Wisconsin, California e nello Stato di New York, dal parmesan con un aumento della produzione ad ottobre del 5,7% rispetto al mese precedente fino al Romano con un balzo del 32,2% nello stesso periodo.

“In attesa della sentenza del Wto sui sussidi americani a Boeing e degli sviluppi del negoziato in corso è sempre più urgente l’attivazione di aiuti compensativi ai settori più duramente colpiti come richiesto per prima dalla Coldiretti e successivamente condiviso a livello nazionale e comunitario” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare la necessità di “rafforzare i programmi di promozione dei prodotti agricoli nei paesi terzi e concedere sostegno agli agricoltori che rischiano di subire gli effetti di una tempesta perfetta tra dazi Usa e pericolo di Brexit senza accordo, dopo aver subito fino ad ora una perdita di un miliardo di euro negli ultimi cinque anni a causa dell’embargo totale della Russia”.

Fonte Coldiretti 




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venerdì 20 dicembre 2019

BMW affina la tecnologia dell'auto elettrica pura iX3


La BMW iX3, la cui produzione inizierà nel 2020, avrà una percorrenza di oltre 440 km (secondo le norme di prova WLTP)  con una batteria netta di 74 kWh *. Il primo Sports Activity Vehicle (SAV) puramente elettrico è il pioniere della tecnologia BMW eDrive di quinta generazione, che, a partire dal 2021, sarà impiegata anche nella BMW i4 e nella BMW iNEXT. A tale scopo, sia il sistema di azionamento che l'unità batteria ad alta tensione con tecnologia all'avanguardia delle celle della batteria sono stati completamente rivisti. La BMW iX3 rappresenta un'ulteriore pietra miliare nella realizzazione coerente della strategia di elettrificazione del BMW Group. Nel 2020 la BMW X3 diventerà il primo modello del marchio disponibile sia con motori a benzina e diesel convenzionali, sia ibrida plug-in e trazione puramente elettrica. Con questa offerta di 'alimentazione', la società operante a livello globale sta prendendo in considerazione le diverse esigenze dei propri clienti in tutto il mondo, nonché la massima efficacia nella riduzione delle emissioni di CO2. La BMW iX3 è prodotta per il mercato mondiale dalla joint venture BMW Brilliance Automotive a Shenyang, in Cina.
La tecnologia BMW eDrive di quinta generazione è la chiave per la sostenibilità orientata al futuro per i veicoli con sistemi di guida elettrificati. È il risultato di un costante lavoro di sviluppo nell'ambito di BMW EfficientDynamics e dell'esperienza acquisita dal BMW Group nel campo della mobilità elettrica che dura da più di 10 anni. Tutti i componenti del propulsore utilizzati per la tecnologia BMW eDrive sono stati sviluppati esclusivamente dal BMW Group. Inoltre, il motore elettrico e le batterie ad alta tensione sono prodotti in impianti di produzione di proprietà del gruppo. In questo modo, il BMW Group garantisce un'influenza decisiva sulle proprietà del prodotto e sulla qualità di ciascun componente. Inoltre, l'unità di azionamento e l'unità batteria ad alta tensione sono scalabili in modo flessibile in termini di potenza e contenuto energetico e possono quindi essere utilizzate in vari concetti e segmenti di veicoli.

EfficientDynamics: nuovo componente di trazione con alta efficienza e caratteristiche di potenza.

La tecnologia BMW eDrive di quinta generazione comprende un'unità di trasmissione in cui motore elettrico, l'elettronica di sistema e la trasmissione sono riuniti in un alloggiamento centrale. Di conseguenza, lo spazio di installazione richiesto dalla tecnologia di trazione e il suo peso sono notevolmente ridotti. Il rapporto tra potenza del motore e peso del sistema di azionamento migliora di circa il 30% rispetto alla generazione precedente. Il motore elettrico della BMW iX3 eroga una potenza massima di 210 kW / 286 CV. La coppia di 400 Nm consente un'elevata accelerazione iniziale e mantiene un livello elevato anche alle velocità del motore superiori grazie alle esclusive misure di progettazione BMW. Un'ulteriore caratteristica speciale del motore elettrico che viene utilizzato per la prima volta nella BMW iX3 è un metodo di costruzione che elimina la necessità di utilizzare materiali a terre rare. Il motore elettrico utilizzato nella BMW iX3 trasferisce potenza alle ruote posteriori. Ciò comporta un ulteriore aumento dell'efficienza del sistema di trazione. 

Batterie ad alta tensione con una maggiore densità energetica e un uso responsabile delle materie prime. 

L'unità batteria ad alta tensione della BMW iX3 è parte integrante della quinta generazione eDrive di BMW e si basa sull'ultima evoluzione della tecnologia NMC-811 nel tipico design prismatico BMW. Il BMW Group ha eccezionali capacità di sviluppo in questo campo. Questo know-how sfocia in specifiche precise per quanto riguarda l'uso dei materiali e il design della batteria, secondo il quale vengono prodotte le celle della batteria. Il costante lavoro di ricerca e sviluppo non solo aumenta la densità energetica, ma migliora costantemente anche tutte le caratteristiche delle celle della batteria, in particolare anche la durata e la sicurezza. In totale, la batteria ad alta tensione BMW mostra l'ottimizzazione di ciò che è possibile al giorno d'oggi. Allo stesso tempo, gli ingegneri BMW sono stati in grado di ridurre di altri due terzi la quota di cobalto contenuta nella batteria. Rispetto alla precedente tecnologia utilizzata dal BMW Group, la densità di energia gravimetrica a livello di cella nella BMW iX3 è superiore di circa il 20%. Con la BMW iX3 le materie prime, il Cobalto e il Litio, per la prima volta vengono acquistate direttamente da BMW e poi consegnate al produttore delle celle della batteria. 
Inoltre, la scalabilità e il design compatto dell'unità batteria ad alta tensione sono stati ulteriormente ottimizzati. Le celle della batteria sono raggruppate in moduli in punti di produzione BMW specializzati e infine assemblate come pacchi batteria ad alta tensione allineati a ciascun modello. L'unità batteria ad alta tensione della BMW iX3 è installata in una posizione estremamente piatta sul pavimento del veicolo. Grazie a questa disposizione, non vi è alcuna perdita di spazio per i passeggeri e il bagagliaio rispetto alle versioni convenzionalmente motorizzate della BMW X3.

Maggiore autonomia grazie all'alta efficienza anziché a una batteria più grande

Con un contenuto energetico netto di 74 kWh, l'unità batteria ad alta tensione installata nella BMW iX3 raggiunge un'autonomia di oltre 440 km  nel ciclo di prova legislativo WLTP. Nel suo segmento, la BMW iX3 vanta non solo un consumo energetico unico inferiore a meno di 20 kWh / 100 km in base al ciclo di prova WLTP, ma rappresenta anche un nuovo rapporto tra dimensioni della batteria e autonomia. Grazie alla valutazione di efficienza favorevole dei componenti della trasmissione e all'elevata densità di energia dell'unità batteria ad alta tensione, la BMW iX3 raggiunge una percorrenza che è possibile solo per veicoli elettrici comuni con batterie più grandi e quindi più pesanti.

Impatto ambientale positivo garantito.

L'impronta ecologica 'reale' dei veicoli elettrici è talvolta messa in discussione, in particolare nei mercati che hanno ancora una bassa percentuale di elettricità verde nella rete elettrica pubblica. Nel BMW Group ogni modello elettrificato deve dimostrare che per l'intero ciclo, comprendente l'approvvigionamento di materie prime, la catena di approvvigionamento, la fase di produzione e utilizzo, nonché il riciclaggio, il suo bilancio di CO2 è sostanzialmente migliore di quello di un fratello alimentato convenzionalmente. Per la BMW iX3 il vantaggio relativo è superiore al 30 % rispetto a una BMW X3 sDrive 20d quando viene utilizzato un alimentatore europeo medio durante la fase di utilizzo dell'auto. Se il veicolo è ricaricato con elettricità verde, il vantaggio è di circa il 60%. Inoltre, in analogia con la tecnologia BMW i3 Plug & Play, la batteria ad alta tensione presente nella BMW iX3 è prevista per una seconda vita come batteria fissa per il periodo successivo alla prima lunga vita in auto. In questo modo è possibile migliorare ulteriormente il già positivo bilancio di CO2 della BMW iX3.

(Nota: i dati sono da considerare ancora preliminari)

Tratto dal comunicato stampa BMW


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giovedì 19 dicembre 2019

Eccellenti potenzialità di una nuova batteria per veicoli elettrici priva di metalli pesanti


Ieri l'IBM Research ha annunciato una innovazione nella scienza dei materiali che riguarda un nuovo tipo di batteria che elimina l'uso di metalli pesanti nella produzione della batteria e accrescere la sostenibilità a lungo termine di molti elementi della nostra infrastruttura energetica.

Utilizzando tre nuovi materiali, che non sono mai stati registrati per essere combinati nella costituzione di una batteria, il team di IBM Research ha scoperto la chimica di una nuova batteria, che non fa uso di metalli pesanti o altre sostanze pericolose.

I materiali per questa batteria possono essere estratti dall'acqua di mare, ponendo le basi per le tecniche di sourcing meno invasive rispetto agli attuali metodi di estrazione del materiale.

Promettente per la composizione di questa nuova batteria è il suo potenziale delle varie prestazioni. Nei test iniziali, si è visto che può essere ottimizzata per superare le capacità delle batterie al litio, il costo minore, i tempi di ricarica veloci, maggiore potenza e densità di energia, forte efficienza energetica e bassa infiammabilità.

Nel laboratorio IBM Research, si è scoperto l'utilizzo di materiale catodico privo di cobalto e nichel e un elettrolita liquido sicuro con un alto punto di infiammabilità. 

Questa scoperta possiede un notevole potenziale per le batterie dei veicoli elettrici, per esempio, dove le preoccupazioni, come infiammabilità, costi e tempo di ricarica entrano in gioco. Le prove attuali indicano che meno di cinque minuti sono necessari per la ricarica della batteria all' 80%. In combinazione con il costo relativamente basso di sourcing dei materiali, l'obiettivo di una rapida ricarica, potrebbero far diventare realtà un veicolo elettrico a basso costo.

La batteria può avere una applicazione per rapida evoluzione dei velivoli elettrici e aerei, avendo una densità  potenza molto alta. Se ottimizzata per questo fattore, questa nuova batteria supera più di 10.000 W/L, potenza al di là della batterie al litio attualmente disponibili. Inoltre, i test hanno dimostrato che questa batteria può essere progettata per un ciclo di lunga vita, rendendola un'opzione ideale per applicazioni stazionarie di potenza di reti intelligenti e nuove infrastrutture energetiche dove la longevità e stabilità è fondamentale.

Nel complesso, questa batteria ha mostrato la capacità di sovraperformare batterie al litio esistenti non solo nelle applicazioni precedentemente elencate, ma possono anche essere ottimizzate per una serie di vantaggi specifici, tra cui:

  • Costo inferiore:  I materiali catodici attivi hanno un costo inferiore perché sono privi di cobalto, nichel e altri metalli pesanti. 
  • Veloce ricarica: meno di cinque minuti necessari per raggiungere uno stato 80% di carica (SOC), senza compromettere la capacità di scarica specifica.
  • Elevata densità di potenza : Più di 10.000 W/L. (supera la potenza che la tecnologia agli ioni di litio può raggiungere).
  • Alta densità di energia : Più di 800 Wh/L, paragonabile alla batteria allo stato dell'arte agli ioni di litio.
  • Eccellente efficienza energetica: Più del 90% (calcolato dal rapporto tra l'energia per scaricare la batteria e l'energia impiegata per la carica).
  • Bassa infiammabilità di elettroliti.

Per spostare questa nuova batteria dalla fase di ricerca esplorativa allo sviluppo commerciale, IBM Research si è unita a Mercedes-Benz Research and Development North America, Central Glass, uno dei principali fornitori di elettroliti batteria in tutto il mondo, e Sidus, un produttore di batterie, per creare un nuovo ecosistema di sviluppo della batteria di nuova generazione. 

Mentre i piani per lo sviluppo di questa batteria sono ancora in fase esplorativa, la speranza è che questo ecosistema in erba aiuterà a portare queste batterie alla realtà.

Fonte IBM Research


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mercoledì 18 dicembre 2019

Crescono sia il fatturato che gli ordinativi dell’industria a Ottobre 2019


A ottobre si stima che il fatturato dell’industria aumenti in termini congiunturali dello 0,6%. Nella media degli ultimi tre mesi l’indice complessivo è invece diminuito dello 0,6% rispetto alla media dei tre mesi precedenti.

Anche gli ordinativi registrano, a ottobre, un incremento congiunturale dello 0,6%, mentre nella media degli ultimi tre mesi evidenziano una flessione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti.

La crescita congiunturale del fatturato deriva da un leggero aumento sul mercato interno (+0,4%) e uno più sostenuto su quello estero (+0,9%). Per gli ordinativi l’incremento congiunturale riflette una sostanziale stazionarietà delle commesse provenienti dal mercato interno (-0,1%) e una crescita di quelle provenienti dall’estero (+1,7%).

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a ottobre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per i beni strumentali (+1,4%), per i beni di consumo (+1,0%) e per l’energia (+0,3%); i beni intermedi, invece, diminuiscono dello 0,4%.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 23 come a ottobre 2018), il fatturato totale cala, in termini tendenziali, dello 0,2%, con diminuzioni dello 0,1% sul mercato interno e dello 0,3% su quello estero.

Con riferimento al comparto manufatturiero, l’industria farmaceutica registra la crescita tendenziale più rilevante (+8,9%), mentre il settore delle raffinerie petrolifere registra il maggiore calo (-5,7%).

In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce dell’1,5%, con riduzioni su entrambi i mercati (-0,7% quello interno e -2,6% quello estero). Il maggior aumento si registra nell’industria farmaceutica (+12,7%), mentre il calo più marcato si rileva nell’industria chimica (-5,8%).

Comunicato Istat


nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.



Fatturato cresce dello  0,6% 


Ordinativi crescono dello 0,6% 





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martedì 17 dicembre 2019

Scende il consumo di tutti i carburanti per autotrazione a Novembre 2019


Dopo avere visto ieri il consumo di petrolio nel suo complesso del mese di Novembre 2019sceso del 3,6%, adesso verifichiamo i consumi di carburanti autotrazione cioè benzina, gasolio e gpl aiutandoci con alcuni grafici.


  • I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno lavorativo in meno, sono risultati pari a 2,4 milioni di tonnellate, di cui 0,5 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un decremento del 5,2% (-133.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.
In particolare:
  • la benzina totale ha mostrato un calo del 3,7% (-21.000 tonnellate) rispetto a novembre 2018, mentre la benzina venduta sulla rete del 4,1%;
  • il gasolio autotrazione evidenzia un decremento del 5,7% (-112.000 tonnellate) rispetto a novembre 2018, mentre il gasolio venduto sulla rete del 6,2%.
  • Tra i prodotti con un segno positivo sono da segnalare i lubrificanti (+7,0%) e il carboturbo (+5,0%).
                                                    PRIMI UNDICI MESI 2019
  • I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 28,6 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,0% (-292.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018.
In particolare, rispetto allo stesso periodo 2018:
  • la benzina totale non ha mostrato variazioni
  • la benzina venduta sulla rete ha mostrato un incremento dello 0,3%;
  • il gasolio autotrazione ha evidenziato una diminuzione dell’1,3%
  • mentre il gasolio venduto sulla rete un decremento dello 0,6%.

Dal Comunicato stampa Unione Petrolifera


Il consumo dei carburanti per autotrazione

Vediamo i grafici da noi realizzati suddivisi per anno solare a partire dal 2007.

Il consumo della benzina Novembre, è ai livelli minimi tra gli ultimi 13 anni presi in considerazione. La variazione negativa del mese è 3,7%  mentre resta invariato il consumo dei  primi 11 mesi dell'anno, 0,0%.


Il consumo di gasolio è sceso moltissimo ovvero il 5,7rispetto al consumo dello stesso mese del 2018 e scende dello  0,6% nei 11  mesi del 2019.


Qui sotto vediamo l'andamento dei carburanti, il gasolio insieme alla benzina, scesi del 5,2% nel mese meno 1% negli 11 mesi.



Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando gli ultimi 12 mesi includendo il mese di riferimento. Tutto sommato relativamente stabili da circa 1 anno.

Per la benzina tutto sommato sembra mantenere una certa stabilità dalla fine del 2017.


Il gasolio mostra una riduzione dei consumi evidente dal Dicembre dell'anno passato conseguenza anche del crollo delle vendite delle auto alimentate col gasolio in atto da più di un anno. Destinato a decrescere significativamente ancora nel futuro per questo motivo.


Il grafico che mette insieme la benzina e il gasolio, che insieme disegnavano da un anno una linea di salita tendono alla graduale discesa dal dicembre dell'anno passato.


GPL

Diamo un'occhiata anche al consumo del gpl da trazione, essendo anch'esso un derivato del petrolio.  Anche il gpl scende Novembre  dell' 1,5% sia pur restando positivo negli 11 mesi del 2019, 2,9%.


Il grafico seguente che prende in considerazione la sommatoria dei 12 mesi precedenti.




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lunedì 16 dicembre 2019

I consumi petroliferi di Novembre 2019 calano del 3,6, benzina a -3,7, gasolio -5,7



Stando ai dati provvisori della rilevazione MISE odierna si rileva quanto segue:

MESE DI NOVEMBRE 2019                                           
  • I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 4,8 milioni di tonnellate, con un decremento del 3,6% (-182.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.
  • I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno lavorativo in meno, sono risultati pari a 2,4 milioni di tonnellate, di cui 0,5 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un decremento del 5,2% (-133.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.
In particolare:
  • la benzina totale ha mostrato un calo del 3,7% (-21.000 tonnellate) rispetto a novembre 2018, mentre la benzina venduta sulla rete del 4,1%;
  • il gasolio autotrazione evidenzia un decremento del 5,7% (-112.000 tonnellate) rispetto a novembre 2018, mentre il gasolio venduto sulla rete del 6,2%.
  • Tra i prodotti con un segno positivo sono da segnalare i lubrificanti (+7,0%) e il carboturbo (+5,0%).

Nel mese di novembre le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un incremento del 2,3%. In particolare, quelle a benzina sono arrivate al 46% (era il 41% a novembre 2018), mentre quelle diesel, in calo meno sostenuto rispetto agli ultimi mesi, hanno rappresentato il 36,6% del totale (era il 44,8% a novembre 2018).

Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 6,4%, quello delle ibride del 7,6%, quello a metano del 2,7% e quello delle elettriche dello 0,7%.

                                                      PRIMI UNDICI MESI 2019

  • I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 55,2 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,1% (-587.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018.
  • I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 28,6 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,0% (-292.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2018.
In particolare, rispetto allo stesso periodo 2018:
  • la benzina totale non ha mostrato variazioni
  • la benzina venduta sulla rete ha mostrato un incremento dello 0,3%;
  • il gasolio autotrazione ha evidenziato una diminuzione dell’1,3%
  • mentre il gasolio venduto sulla rete un decremento dello 0,6%.
  • Nei primi undici mesi le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo dello 0,6%. Quelle diesel hanno rappresentato il 40,2% del totale (era il 51,6% nei primi undici mesi 2018), mentre quelle a benzina il 44,1% (era il 35,1% a novembre 2018).

Comunicato dell'Unione Petrolifera


I nostri grafici 

Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimi giorni.

Il petrolio

Il grafico dei consumi di petrolio per anno solare. Il consumo del mese appena trascorso ha segnato  un decremento del 3,6% rispetto allo stesso mese del 2018 collocandosi al penultimo posto dei livelli di consumo degli ultimi 14 anni presi in considerazione. Nei primi 11 mesi si ha un decremento è dello 1,1%.

Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006. La curva rivela una tendenza ad una risalita dal 2017 dopo una caduta evidente dal 2005 fino alla fine del 2016.




Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento partendo dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2015 si nota un andamento a onda con alti e bassi poco profondi terminanti con una tendenza alla decrescita negli ultimi mesi e una risalita negli ultimi 2 anni tenendo conto dei 12 mesi precedenti.

Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Altalenante dalla metà del 2016 quasi sempre positiva in tutto il 2018, prevale invece l'incertezza nel 2019.


Prossimamente con i grafici il consumo dei carburanti con un post dedicato.




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