Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 28 febbraio 2019

Il 2018 è stato un anno record per la vendita di veicoli elettrici nel mondo



Tesla Model 3
Il 2018 segnato un anno record per la vendita di veicoli elettrici a batteria, secondo i dati forniti da JATO Dynamics. Le auto elettriche che trasportano persone (non trasporto cose) hanno registrato ben 1,26 milioni di nuove immatricolazioni in tutto l'anno, con una crescita del 74% che rappresentano un 1,5% circa delle vendite globali complessive. E' stato uno dei maggiori incrementi tra tutte le categorie di auto sul mercato globale, che può essere spiegato secondo tre motivi fondamentali.

La crescita è dovuto soprattutto alla domanda cinese di veicoli elettrici in tutto il 2018, sinergicamente al fatto che l'auto pulita ha guadagnato maggiore simpatia e visibilità tra i consumatori, dovuto in parte alla loro promozione da parte dei governi locali per il loro bassissimo impatto ambientale.

Altra motivazione si fa risalire alla crescita delle vendite della Tesla che finalmente è decollata. Il Modello 3 è diventato il veicolo elettrico più venduto al mondo, beneficiato dalle vendite in Nord America, dove è diventato il primo fra quelli disponibili.

La terza motivazione scaturisce dalla crisi delle auto diesel in Europa che ha contribuito a sensibilizzare i consumatori sui vantaggi della guida delle auto elettriche.


Dall'immagine sopra riportata (fonte Jato) notiamo la Cina che si pone al gradino più alto del podio seguita dagli Usa e dalla sorprendente  Norvegia, piccola nazione come numero di abitanti ma dove uno su due tra chi ha comprato un'auto ha scelto un'auto elettrica nell'anno appena passato.

JATO Dynamics Ltd è un fornitore globale di automotive business intelligence con sede a Uxbridge, Londra . JATO ha uffici in 45 paesi e fornisce dati nel settore automotive per più di 50 mercati. 



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mercoledì 27 febbraio 2019

Consumi di energia elettrica in Italia a Gennaio 2019 +4,3%




Nel mese di gennaio 2019, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 28,4 miliardi di kWh, in aumento del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2018. L’andamento della domanda ha risentito principalmente dell’effetto temperatura: quest’anno, infatti, a parità di giorni lavorativi (22) gennaio ha fatto registrare una temperatura media mensile inferiore di 3°C rispetto a gennaio del 2018. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di temperatura e calendario, porta a una variazione della domanda elettrica di gennaio pari a +1,9%.

 A livello territoriale la variazione tendenziale di gennaio 2019 è risultata ovunque positiva: +3,1% al Nord, +5,7% al Centro e +6,2% al Sud.

 In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a gennaio 2019 ha fatto registrare, per il secondo mese consecutivo, una variazione positiva (+0,9%) rispetto al mese precedente (dicembre 2018). Questo risultato porta il profilo del trend su un andamento debolmente crescente.

 Nel mese di gennaio 2019 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 90,1% con produzione nazionale e per la quota restante (9,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (25,8 miliardi di kWh) è aumentata del 13% rispetto a gennaio 2018. In crescita le fonti di produzione geotermica (+0,6%), idrica (+2,2%), fotovoltaica (+3,8%), termica (+15,2%) ed eolica (+16,9%).


Dal Comunicato stampa Terna




I nostri grafici

Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo del mese si pone tra i livelli medio alti degli ultimi 14 anni.




Per una migliore lettura degli ultimi 8 anni vediamo il grafico sottostante che permette di localizzare il consumo al secondo posto.




Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna una tendenza ad una decisa risalita.



Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 70 mesi, ciascuno dei quali si confronta con lo stesso mese dell'anno precedente. Essendo percentuali che si riferiscono allo stesso mese dell'anno precedente il grafico mostra bene la progressione positiva e negativa di anno in anno. Dopo la significativa crescita della maggior parte dei mesi estivi del 2015, si nota un forte calo nell'anno successivo, 2016,  per poi invertire nuovamente con un rialzo nel 2017 mentre nel 2018 vediamo alti e bassi con prevalenza di segni positivi degli ultimi due anni. 



Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo. Negli ultimi mesi la silouette disegna alti e bassi con i picchi sempre meno elevati e valli più profonde. Un paio di anomalie vengono dalle crescite dei consumi nei mesi estivi degli ultimi due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti al riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la chiusura francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi prodotta e non importata per i nostri bisogni. In generale si vedono curve con picchi sempre più bassi e minimi più profondi. Adesso siamo in una fase di crescita.




Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.


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martedì 26 febbraio 2019

Il consumo dei carburanti per autotrazione di Gennaio 2019, salgono



Dopo avere visto il consumo di petrolio nel suo complesso del mese di Gennaio 2019, i consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), a parità di giorni lavorativi, sono risultati pari a 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un incremento del 3,5% (+85.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.

In particolare:
la benzina totale ha mostrato un incremento del 2,4% (+13.000 tonnellate) mentre la benzina venduta sulla rete del 2,2% rispetto a gennaio 2018;
il gasolio autotrazione evidenzia un incremento del 3,9% (+72.000 tonnellate) mentre il gasolio venduto sulla rete del 2,1% rispetto a gennaio 2018.

Da segnalare la performance molto positiva dei prodotti ad uso riscaldamento (gasolio e gpl combustione) a causa di un Gennaio molto più freddo rispetto allo scorso anno.

Si ricorda che nel mese di gennaio le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo del 7,5%. Quelle diesel, in decisa contrazione, hanno rappresentato il 41% del totale (era il 55% a gennaio 2018), mentre quelle a benzina il 45,3% (era il 32,8% a gennaio 2018).

Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 7,3%, quello delle ibride del 5,2%, quello del metano dell’1,1% e quello delle elettriche dello 0,2%.

Dal Comunicato stampa Unione Petrolifera


Il consumo dei carburanti per autotrazione

Vediamo i grafici da noi realizzati suddivisi per anno solare a partire dal 2007.

Il consumo della benzina a 
Gennaio, per il quarto mese consecutivo,  non segue la fase di discesa dei consumi vista nei mesi precedenti (sullo stesso mese dell'anno passato), come risulta dal grafico, cresce, quindi al quartultimo posto  tra gli ultimi 13 anni presi in considerazione. La variazione mensile è positiva del 3,2%.





Il consumo di gasolio è ampiamente  superiore al consumo dello stesso mese del 2017 con un +2,1%.





Qui sotto vediamo l'andamento dei carburanti, il gasolio insieme alla benzina, + 3,5%.





Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando gli ultimi 12 mesi includendo il mese di riferimento. Non fanno altro che confermare quanto detto sopra.

Per la benzina sembra invertire la discesa nei consumi e accenna a risalire, sia pur di poco e lentamente.




Il gasolio comunque sale in  modo più evidente.




Il grafico che mette insieme la benzina e il gasolio disegna da un anno la curva verso la risalita.






GPL

Diamo un'occhiata anche al consumo del gpl da trazione, essendo anch'esso un derivato del petrolio.  Il propano sale con un + 3,1%.





Il grafico seguente che prende in considerazione la sommatoria dei 12 mesi precedenti.







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lunedì 25 febbraio 2019

30 bus ibridi acquistati a Firenze e uno elettrico testato per una settimina


Sabato scorso sono stati esposti in Piazza anta Croce trenta nuovi autobus per la mobilità della Città Metropolitana di Firenze. Gli autobus sono la versione ibrida del bus di 12 metri CitaroC2 realizzato dalla Mercedes, già in uso a Firenze nella versione alimentata a gasolio Euro6.
Ecco cosa scrive il comunicato FS (Ferrovie dello Stato)  a tal proposito: "La livrea, caratterizzata dal colore verde e dalla scritta Hybrid, sottolinea le caratteristiche di sostenibilità ambientale e rimarca l’attenzione del Gruppo Fs Italiane per l’integrazione modale mantenendo l’identità visiva dei bus extraurbani di Busitalia e dei treni regionali di Trenitalia. Acquistati da Ataf Gestioni, in applicazione del contratto ponte stipulato con la Regione Toscana, con un investimento di circa 7 milioni di euro, di cui circa il 60% finanziati dalla Regione, gli autobus sono dotati di un sistema di videosorveglianza a bordo a tutela della sicurezza dei viaggiatori e del personale e di monitor che forniscono informazioni e notizie legate al servizio di trasporto e all’esperienza di viaggio. Diventano quindi 197 i nuovi autobus che l’azienda di trasporto fiorentina, diretta e controllata dal Gruppo Fs Italiane, ha messo in servizio per il trasporto pubblico a Firenze negli ultimi 5 anni con un rinnovo della flotta del 55%. Per fare un esempio, nell’orario di punta il servizio è erogato per oltre il 73% con veicoli di ultima generazione.

Questa tranche rappresenta un’ulteriore tappa del processo di rinnovamento che, grazie agli ingenti investimenti degli ultimi anni, ha portato l’Ataf Gestioni ad avere una flotta tra le più giovani (età media di 7 anni) ed ecosostenibili (circa l’80% della flotta elettrica, Euro 5/6 o metano) in Europa."




Contemporaneamente era in giro per le strade di Firenze un altro bus 'particolare' per un test di una settimana e più esattamente un bus elettrico da 12 metri eCitaro, ancora della Mercedes. Sempre nel sito FS leggiamo: "...fino al 2 marzo è possibile salire a bordo e provare gratuitamente la versione elettrica Zero Emissioni del bus Citaro realizzato dalla Mercedes, già in uso in città con alimentazione a gasolio Euro6.

eCitaro è messo a disposizione dalla casa produttrice per consentire ad Ataf Gestioni (Gruppo FS Italiane) e, più in generale, a Busitalia (Gruppo FS Italiane), di verificare le prestazioni e l’uso del mezzo in un contesto urbano: un vero e proprio test tecnico sul campo.

Durante questo periodo, eCitaro circolerà ogni mattina in aggiunta agli altri autobus in servizio nell’area Metropolitana di Firenze secondo uno schema prefissato:

il lunedì sarà in circolazione sulla linea 1;
il martedì sarà in circolazione sulla linea 6;
il mercoledì sarà in circolazione sulla linea 14;
il giovedì sarà in circolazione sulla linea 17;
il venerdì sarà in circolazione sulla linea 20;
il sabato sarà in circolazione sulla linea 23;
la domenica sarà in circolazione sulla linea 32.

Questa iniziativa non rimarrà isolata. Ataf Gestioni e Busitalia infatti intendono sperimentare sul campo diverse tipologie di veicoli elettrici. L’obiettivo è verificare i livelli di prestazioni e di autonomia di percorrenza comparata ai servizi urbani attualmente svolti con mezzi a gasolio.

Gli autobus elettrici rappresentano una svolta sul versante della mobilità sostenibile: un’importante quota di investimenti per il rinnovo della flotta di Busitalia e delle sue aziende partecipate sarà dedicata a questa tipologia di mezzi."


Quando tutte le più importanti città europee - per non dire mondiali - sono indirizzate verso l'acquisto di autobus elettrici Firenze ancora vuole fare sperimentazione per una tecnologia già acquisita oltretutto spendendo nel frattempo milioni per acquistare bus ibridi che le stesse più importanti città europee (e mondiali) hanno abbandonato in ossequio anche alla direttiva europea che suggerisce, per ora, l'utilizzo dei mezzi pubblici a emissioni zero in città fino a quando, a breve, non lo imporrà come regola. Nel frattempo Firenze si troverà ad avere un parco di mezzi pubblici pressochè nuovo con vecchie trazioni termiche inquinanti e in via di obsolescenza. Una scelta fuori dal tempo?

Foto FS

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sabato 23 febbraio 2019

Fatturato e ordinativi dell’industria a Dicembre 2018


A dicembre si stima che il fatturato dell’industria diminuisca in termini congiunturali del 3,5%. Nel quarto trimestre l’indice complessivo ha registrato un calo dell’1,6% rispetto al trimestre precedente. Anche gli ordinativi registrano una diminuzione congiunturale sia rispetto al mese precedente (-1,8%), sia nel complesso del quarto trimestre rispetto al precedente (-2,0%).

Il calo congiunturale del fatturato riguarda sia il mercato interno (-2,7%) sia, in misura più accentuata, quello estero (-4,7%). La flessione degli ordinativi è la sintesi di un incremento delle commesse provenienti dal mercato interno (+2,5%) e di una marcata contrazione di quelle provenienti dall’estero (-7,4%).

A dicembre tutti i raggruppamenti principali di industrie segnano una variazione congiunturale negativa: -1,8% i beni di consumo, -5,5% i beni strumentali, -1,7% i beni intermedi e -9,7% l’energia.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 18 di dicembre 2017), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 7,3%, con un calo del 7,5% sul mercato interno e del 7,0% su quello estero.

Sempre con riferimento al fatturato corretto per gli effetti di calendario, tutti i principali settori di attività economica registrano cali tendenziali. I più rilevanti sono quelli dei mezzi di trasporto (23,6%), dell’industria farmaceutica (-13,0%) e dell’industria chimica (-8,5%).

L’indice grezzo degli ordinativi segna un calo tendenziale del 5,3%, derivante da diminuzioni sia per il mercato interno (-3,6%) sia per quello estero (-7,6%). Si registra una crescita per il solo comparto dei macchinari e attrezzature (+5,4%), mentre la diminuzione più marcata si rileva per l’industria delle apparecchiature elettriche (-21,4%).

Nella media dell’anno, il fatturato dell’industria registra una crescita del 2,3% rispetto al 2017, più sostenuta per il mercato estero (+3,5%) rispetto a quello interno (+1,8%). Al netto dell’energia, la crescita si riduce all’1,7%, risultando più ampia della media solo per i beni intermedi (+2,4%).


Comunicato Istat




nostri grafici con i dati forniti dall'Istat.



Fatturato






Ordinativi








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venerdì 22 febbraio 2019

I consumi petroliferi di Gennaio 2019, +3,2%




Stando ai dati provvisori della rilevazione MISE odierna si rileva quanto segue:

MESE DI GENNAIO 2019                                              
I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 4,8 milioni di tonnellate, con un incremento pari al 3,2% (+150.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018. 

I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), a parità di giorni lavorativi, sono risultati pari a 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un incremento del 3,5% (+85.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2018.

In particolare:
la benzina totale ha mostrato un incremento del 2,4% (+13.000 tonnellate) mentre la benzina venduta sulla rete del 2,2% rispetto a gennaio 2018;
il gasolio autotrazione evidenzia un incremento del 3,9% (+72.000 tonnellate) mentre il gasolio venduto sulla rete del 2,1% rispetto a gennaio 2018.

Da segnalare la performance molto positiva dei prodotti ad uso riscaldamento (gasolio e gpl combustione) a causa di un Gennaio molto più freddo rispetto allo scorso anno.

Si ricorda che nel mese di gennaio le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo del 7,5%. Quelle diesel, in decisa contrazione, hanno rappresentato il 41% del totale (era il 55% a gennaio 2018), mentre quelle a benzina il 45,3% (era il 32,8% a gennaio 2018).

Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 7,3%, quello delle ibride del 5,2%, quello del metano dell’1,1% e quello delle elettriche dello 0,2%.

Comunicato stampa Unione Petrolifera


I nostri grafici 


Qui di seguito sono i nostri grafici preparati grazie ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il consumo di petrolio. Dedicheremo a parte un post sul consumo dei carburanti nei prossimo giorni.

Il petrolio

Il grafico dei consumi di petrolio per anno solare. Il consumo del mese appena trascorso ha una crescita del 3,2% rispetto allo stesso mese del 2017 ma si colloca ancora in basso dei livelli di consumo degli ultimi 14 anni presi in considerazione . 



Il grafico dei consumi con i mesi in sequenza dal Gennaio 2006. La curva rivela una tendenza ad una stabilizzazione negli ultimi mesi.



Il grafico seguente è relativo ai consumi sommando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento partendo dal dicembre 2006. Dopo una risalita partita all'inizio del 2015 si nota una transitoria stasi, una fase di decrescita e una successiva risalita dei consumi dal 2018 considerando 12 mesi.



Il grafico delle percentuali mese su mese dell'anno precedente dal Gennaio 2006. Altalenante dalla metà del 2016 quasi sempre positiva in tutto il 2018.


Prossimamente con i grafici il consumo dei carburanti con un post dedicato.






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giovedì 21 febbraio 2019

Autobus pubblici completamente elettrici entro il 2040 è la transizione della California



SACRAMENTO - Il California Air Resources Board (CARB) ha approvato oggi una legge, prima nel suo genere negli Stati Uniti, che stabilisce un obiettivo in tutto lo stato per le agenzie di trasporto pubblico per passare gradualmente al 100% delle flotte di autobus a emissioni zero entro il 2040.

"Una flotta di autobus pubblici a emissioni zero significa aria pulita per tutti noi. Riduce drasticamente l'inquinamento di scarico dagli autobus nelle comunità a basso reddito e offre molteplici vantaggi, specialmente per i ciclisti", ha affermato la presidente di CARB Mary D. Nichols. "Mettere più autobus a emissioni zero sulle nostre strade ridurrà anche il consumo di energia e i gas effetto serra e consentirà di risparmiare sui costi per le aziende di mobilità urbana nel lungo periodo".

La legge Innovative Clean Transit fa parte di uno sforzo in tutto lo stato per ridurre le emissioni del settore dei trasporti, che rappresenta il 40% delle emissioni di gas che cambiano il clima e l'80-90 per cento degli inquinanti che formano lo smog. La transizione a tecnologie a emissioni zero, laddove fattibile, è essenziale per soddisfare gli obiettivi climatici e di qualità dell'aria della California.

Si prevede che la piena attuazione del regolamento adottato ridurrà le emissioni di gas serra di 19 milioni di tonnellate dal 2020 al 2050 - come togliere 4 milioni di automobili dalla strada - e ridurrà le dannose emissioni di gas di scarico (ossidi di azoto e particolato) di circa 7.000 tonnellate e 40 tonnellate rispettivamente durante lo stesso periodo di 30 anni.

Come partner di lunga data per l'aria pulita in California, le 200 agenzie di trasporto pubblico dello Stato svolgono un ruolo fondamentale nella transizione delle flotte di veicoli dalle tecnologie basate sui combustibili fossili alle alternative a emissioni zero. Otto delle 10 più grandi agenzie di mobilità dello stato hanno già autobus a emissioni zero, comprendendo i veicoli elettrici a batterie e a idrogeno.

Le aziende di trasporto che stanno implementando o pianificando l'uso di bus ZEV.
Le agenzie di mobilità  sono particolarmente adatte per introdurre queste tecnologie. Operano in gran parte nei centri urbani, dove inquinamento e rumore sono più preoccupanti. I loro autobus si muovono nel traffico con stop-and-go dove i tradizionali motori a combustione interna sprecano carburante mentre sono al minimo. E le loro flotte usufruiscono di depositi centrali in cui è possibile installare e facilmente accedere alle infrastrutture di ricarica.

Si prevede che l'implementazione di autobus a emissioni zero accelererà rapidamente nei prossimi anni, passando da 153 autobus oggi a 1.000 entro il 2020, in base al numero di autobus in ordine o che sono altrimenti previsti per l'acquisto. Complessivamente, le aziende di trasporto pubblico gestiscono circa 12.000 autobus in tutto lo stato.
Per passare con successo a una flotta di autobus a emissioni zero entro il 2040, ciascuna aziende di trasporto presenterà un piano di lancio sotto il regolamento che dimostra come intende acquistare autobus puliti, costruire le infrastrutture necessarie e formare la forza lavoro necessaria. I piani di rollout sono previsti per il 2020 per le grandi aziende di trasporto e nel 2023 per le piccole.

Le aziende seguiranno quindi un programma graduale dal 2023 al 2029, data entro la quale il 100% degli acquisti annuali di nuovi autobus sarà a emissioni zero. Per incoraggiare un'azione tempestiva, il requisito di acquisto a emissioni zero non inizierebbe prima del 2025 se un numero minimo di acquisti di autobus a emissioni zero fosse effettuato entro la fine del 2021.

I vantaggi della legge sono molti:

  • I ciclisti, specialmente nelle comunità svantaggiate e a basso reddito, respireranno aria più pulita e godranno di percorsi più tranquilli.
  • Ci si aspetta che le aziende di trasporto  risparmino 1,5 miliardi di dollari in manutenzione, carburante e altri costi entro il 2050, dopo il completo potenziamento delle infrastrutture.
  • Lo spiegamento di autobus a emissioni zero in California porterà nuove opportunità di formazione e opportunità di lavoro, compresi lavori di produzione di alta qualità per le comunità di tutto lo stato.


Elettrificare il settore dei trasporti pesanti è supportato da una serie di politiche e programmi governativi. Il finanziamento pubblico per i veicoli a zero emissioni e le relative infrastrutture di ricarica è gestito da CARB, dalla California State Transportation Agency, dalla Caltrans, dalla California Energy Commission e dalle agenzie locali.

Inoltre, le utility stanno supportando questa transizione con nuovi progetti di tariffe elettriche e investimenti nelle infrastrutture di ricarica. Il Dipartimento dei servizi generali sta inoltre ottimizzando gli acquisti di autobus attraverso un unico contratto di acquisto di autobus a emissioni zero a livello statale.




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mercoledì 20 febbraio 2019

Il parco eolico offshore più grande del mondo, Hornsea One, in Gran Bretagna



La prima turbina del più grande parco eolico offshore del mondo è stata installata e ora fornisce elettricità alla rete elettrica del Regno Unito, secondo quanto afferma il gigante danese dell'energia elettrica Ørsted, co-sviluppatore del parco eolico offshore Hornsea Project One da 1,2 GW. Questa è la prima delle 174 turbine eoliche da 7 MW installata e ha iniziato a generare energia alla rete. Situato a 120 chilometri al largo della costa dello Yorkshire, nel Regno Unito, il juggernaut da 1,2 GW sarà il più grande parco eolico offshore al mondo quando sarà completato nel primo trimestre del 2020, generando energia per soddisfare le esigenze di oltre 1 milione di abitazioni.

"Hornsea One è il primo di una nuova generazione di centrali elettriche offshore che ora rivaleggia con le capacità delle tradizionali centrali elettriche a combustibile fossile", ha commentato Matthew Wright, Managing Director di Ørsted nel Regno Unito. "La capacità di generare elettricità pulita in mare aperto a questa scala è una pietra miliare significativa a livello mondiale, in un momento in cui occorre intervenire con urgenza per affrontare i cambiamenti climatici.

"Dieci anni fa, il pensiero di un progetto di queste dimensioni era solo un sogno, ma grazie alla continua innovazione, allo sforzo determinato sia dell'industria che della supply chain per ridurre i costi e i benefici geografici naturali che ci circondano, il Regno Unito si è posizionata di leader mondiale delle pale eoliche offshore. "

"Il settore delle rinnovabili nel Regno Unito è fiorente. L'anno scorso abbiamo visto il più grande parco eolico al mondo aperto al largo della Cumbria, e oggi è affiancato da un altro ancora più grande che inizia a produrre energia per la prima volta ", ha aggiunto Claire Perry, il ministro britannico dell'energia e crescita pulita, riferendosi all' apertura del parco eolico offshore Walney Extension da 659 MW nel settembre 2018. "L'innovazione britannica è fondamentale per la nostra moderna strategia industriale e il nostro imminente accordo settoriale garantirà che l'eolico offshore del Regno Unito sia un leader globale mentre passiamo a un futuro energetico più ecologico e intelligente".

"È incredibile pensare che poco più di un anno fa abbiamo iniziato la costruzione offshore di Hornsea One, e ora, a 120 km dalla costa, ha già iniziato a generare elettricità pulita", ha affermato Duncan Clark, direttore di progetto per Hornsea One, e il progetto gemello Hornsea Two, anch'esso in costruzione.

"Vorrei ringraziare le migliaia di persone responsabili della realizzazione di questo traguardo in modo sicuro e completo come pianificato. C'è voluto un duro lavoro da parte di così tante persone diverse, lunghi turni in tutte le condizioni meteorologiche, soluzioni ingegnose e collaborazione professionale disciplinata - ma ne è valsa la pena.

"Per rendere possibile la prossima generazione di parchi eolici, l'intera catena di approvvigionamento ha affrontato una sfida enorme. Ciò ha comportato un aumento graduale, il miglioramento dei prodotti e dei processi, la raffinazione delle competenze e, insieme, l'eolico offshore alla sua posizione leader di mercato per i nuovi progetti oggi, dove è ora competitiva sul costo dell'elettricità, su scala, sostenibilità e tempi di consegna. Vorrei anche ringraziare le comunità che ci hanno accolto durante la fase di costruzione del progetto, tra cui la posa di cavi a terra, e tutte le autorità e le imprese il cui supporto e le competenze sono necessarie per lo sviluppo di questa scala di infrastrutture.

"C'è ancora molta strada da percorrere, 173 turbine per la precisione! Ma sono fiducioso che continueremo a lavorare agli elevati standard già dimostrati dai team coinvolti e che insieme forniremo il più grande progetto di energia rinnovabile nel Regno Unito, contribuendo a fornire un sistema energetico più pulito e più ecologico per il futuro. "- Clark

Come accennato, Hornsea One è solo il primo di quattro potenziali parchi eolici offshore da costruire nella zona eolica offshore di Hornsea. Hornsea Project Two ha una capacità proposta di 1,4 GW, mentre Hornsea Project Three potrebbe raggiungere i 2,4 GW. Hornsea Project Four è nelle prime fasi di sviluppo e non ha ancora un obiettivo di capacità proposto.

E' arrivato in un momento importante per il settore energetico del Regno Unito, poiché si occupa di incombenti divari nella produzione a causa del collasso dell'energia nucleare del paese.


Fonte Cleantechnica.




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martedì 19 febbraio 2019

Il riciclo delle batterie agli ioni di litio parte dal DOE




Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE) lancia il suo primo centro di ricerca e sviluppo per il riciclaggio delle batterie agli ioni di litio: ReCell che dovrà sviluppare i migliori processi di riciclo.

L'uso di batterie agli ioni di litio è aumentato negli ultimi anni, a partire dall'elettronica ed espandendosi in molte applicazioni, inclusa quella crescente dell'industria dei veicoli elettrici e ibridi. Ma le tecnologie per ottimizzare il riciclaggio di queste batterie non hanno tenuto il passo.

Il lancio del primo centro di riciclaggio delle batterie agli ioni di litio del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE), denominato Centro ReCell, aiuterà gli Stati Uniti a creare un'industria di riciclaggio competitiva a livello globale e a ridurre la dipendenza da fonti estere dei materiali per batterie. Questo centro creerà posti di lavoro e una fonte nazionale di materiali per batterie a base di litio, oltre a stimolare l'adozione di economia di veicoli a prezzi accessibili.

I materiali riciclati dalle batterie agli ioni di litio possono essere riutilizzati nelle nuove batterie, riducendo i costi di produzione dal 10 al 30 percento, il che potrebbe aiutare a ridurre il costo complessivo delle batterie dei veicoli elettrici  all'obiettivo di 80 dollari per kWh.

Il ReCell Center, la prima iniziativa avanzata di ricerca e sviluppo (R & S) sul riciclaggio delle batterie, è una collaborazione tra Argonne; il National Renewable Energy Laboratory (NREL); Oak Ridge National Laboratory (ORNL) e diverse università tra cui Worcester Polytechnic Institute, Università della California a San Diego e Michigan Technological University. Tutti insieme, collaboratori di tutta la catena di approvvigionamento delle batterie, tra cui produttori di batterie, produttori di apparecchiature originali automobilistiche (OEM), centri di riciclaggio, servizi di gestione del ciclo di vita della batteria e fornitori di materiali, stanno lavorando con il centro. Il Centro ReCell è supportato da DOE con 15 milioni di dollari  in tre anni e il suo lavoro comprenderà lo sviluppo di banchi di prova e una struttura di scalabilità di processo a Argonne.

I collaboratori del centro si concentreranno su quattro aree chiave di ricerca per consentire un riciclaggio redditizio delle batterie agli ioni di litio per l'adozione nel settore:

- Un focus diretto sul riciclaggio dei catodi svilupperà processi di riciclaggio che generano prodotti che ritornano direttamente alle batterie nuove senza ricorrere a costosi processi di ritrattamento;

- Un focus per il recupero di altri materiali lavorerà per creare tecnologie che riciclino in modo economico altri materiali per batterie, fornendo ulteriori flussi di entrate;

- La progettazione per il riciclaggio svilupperà nuovi design della batteria ottimizzati per rendere le batterie future più facili da riciclare; e 

- Strumenti di modellazione e analisi saranno sviluppati e utilizzati per aiutare a dirigere un percorso efficiente di R & S e per convalidare il lavoro svolto all'interno del centro.

Questo è un momento entusiasmante poiché le applicazioni per lo stoccaggio di energia continuano ad espandersi, ha dichiarato il direttore di Argonne Paul Kearns. Insieme, DOE e Argonne hanno fatto scoperte cardine in materiali avanzati, chimica e ingegneria che hanno reso le batterie più sicure e più durature. Siamo orgogliosi di essere stati pionieri delle strutture pilota per consentire il riciclaggio delle batterie a costi contenuti, contribuendo a promuovere la prosperità e la sicurezza degli Stati Uniti.

Collaboratori di laboratori universitari e nazionali utilizzeranno strumenti di ricerca e sviluppo all'avanguardia presso le loro istituzioni nazionali per sviluppare nuovi metodi per separare e recuperare materiali preziosi da batterie EV esauste. I ricercatori adatteranno quindi le tecnologie più promettenti presso le strutture del Centro ReCell situate in Argonne, dove i collaboratori industriali possono esplorare le tecnologie e svilupparle ulteriormente. Il centro sarà uno spazio di collaborazione per i ricercatori dell'industria, del mondo accademico e di altri laboratori governativi per utilizzare strumenti di ricerca e sviluppo non presenti nei propri laboratori e per coltivare tecnologie pre-commerciali.

L'obiettivo del centro è quello di creare metodi redditizi per migliorare drasticamente i tassi di riciclaggio e migliorare la sicurezza nazionale riducendo la dipendenza estera dalle forniture di materiali critici per le batterie come il litio e il cobalto. Ciò favorirà l'ordine esecutivo 13817 del Presidente, che identifica la necessità di "sviluppare tecnologie critiche per il riciclaggio e il ritrattamento dei minerali" come parte di una più ampia strategia per "garantire forniture sicure e affidabili di minerali critici".

L'Ufficio per l'efficienza energetica e l'energia rinnovabile del DOE sostiene la ricerca e lo sviluppo nelle prime fasi dell'efficienza energetica e delle tecnologie delle energie rinnovabili per rafforzare la crescita economica degli Stati Uniti, la sicurezza energetica e la qualità ambientale.

Il Laboratorio Nazionale Argonne cerca soluzioni ai problemi nazionali urgenti in campo scientifico e tecnologico. Il primo laboratorio nazionale della nazione, Argonne, conduce ricerche scientifiche di base e applicate all'avanguardia praticamente in ogni disciplina scientifica. I ricercatori Argonne lavorano a stretto contatto con ricercatori di centinaia di aziende, università e agenzie federali, statali e municipali per aiutarli a risolvere i loro problemi specifici, a promuovere la leadership scientifica americana e preparare la nazione a un futuro migliore. Con dipendenti di oltre 60 nazioni, Argonne è gestita da UChicago Argonne, LLC per il Dipartimento di Scienze dell'Ufficio degli Stati Uniti.

L'Ufficio della Scienza del Dipartimento di Energia degli Stati Uniti è il principale sostenitore della ricerca di base nelle scienze fisiche negli Stati Uniti e sta lavorando per affrontare alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo. Per ulteriori informazioni, visitare il sito Web Office of Science.

Fonte Argonne National Laboratory




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