Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


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sabato 24 novembre 2012

Vendere la benzina sotto costo! Lo vuole il governo ... brasiliano

Nel tentativo di combattere l'inflazione nel suo paese, la presidente brasiliana Dilma Rousseff ha diffidato la compagnia petrolifera  statale Petroleo Brasileiro SA - Petrobras  ad aumentare i prezzi del petrolio, costringendolo a vendere benzina importata all'8% al di sotto dei costi reali, che ha procurato perdite stimate per (per fare più colpo vi metto tutti gli zeri)  8.000.000.000 di dollari (circa 6,2  miliardi di Euro) per tutto il 2012.

Fino al 2009 il Brasile ha usato essere autosufficiente per quanto riguarda il greggio e la benzina, ma la domanda è cresciuta quattro volte più velocemente di quanto abbia fatto l'economia negli ultimi anni, mentre la capacità di raffinazione del paese è rimasto piuttosto statico. Ciò significa che Petrobras ha dovuto iniziare a importazione la benzina.

Dal settembre 2010 l'inflazione in Brasile è stata superiore all'obiettivo del 4,5%, e così per cercare di aiutare la crescita economica il governo Rousseff  ha vietato a Petrobras di aumentare i prezzi del carburante. La compagnia petrolifera ha fatto richiesta affinché le sia permesso di aumentare un po' i prezzi, ma è improbabile che questo possa essere concesso.

La Bank of America Corp prevede che Petrobras subirà ulteriori perdite l'anno prossimo da 4 a 6 miliardi  di dollari, se i prezzi della benzina non verranno aumentati.

Secondo gli analisti di una società di intermediazione di San Paolo ci vorranno dai 3 ai 5 anni per mettere in grado Petrobras di costruire raffinerie sufficienti a ridurre effettivamente la quantità di importazioni e giungere alla redditività. Secondo il sitop web OilPrice il CEO dell'azienda petrolifera ha avvertito che Petrobras potrebbe dover vendere attività o ridurre gli investimenti, se il governo non permetterà di aumentare al più presto i prezzi.


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martedì 18 settembre 2012

La Toyota ibrida vince a Interlagos

Nella quinta gara del Campionato Mondiale Endurance FIA, la 6 Ore di San Paolo ad Interlagos, ha vinto la Toyota TS030 Hybrid condotta da Alex Wurz e Nicolas Lapierre.

Come si intuisce facilmente dal nome l'auto è ibrida così come ibrida era la Audi R18 e-tron che si è classificata al secondo posto.

Quest'ultima è stata la prima auto ibrida a vincere una gara ufficiale del circuito FIA e più precisamente la prestigiosa "24 Ore di Le Mans".

Ne avevamo dato notizia qualche mese fa con il post intitolato : Vince un'auto ibrida alla "24 Ore di Le Mans", storico!


L'auto ha la carrozzeria in fibra di carbonio composito, naturalmente il cambio di velocità  trasversale sequenziale a 6 marce,. un powertrain  Toyota Hybrid System - Racing (THS-R), un serbatoio di carburante da 73, il motore V8 da 3,4 litri alimentato a benzina, un motore anteriore ibrido Aisin AW, uno posteriore ibrido DENS e 7 super-condensatori Nisshinbo.


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domenica 19 settembre 2010

Auto elettriche... eravamo in pensiero, ecco i brasiliani

Questa volta la fonte è The Wall Street Journal in un articolo nel quale viene riportata una notizia proveniente da Rio De Janeiro. Un miliardario, così definito dal quotidiano, tal Batista ha annunciato mercoledì scorso di voler investire 1 miliardo di dollari per la realizzazione di unità produttive dalla capacità di 100.000/anno auto elettriche entro quattro anni. Il magnate brasiliano è classificato da Forbes all'ottavo posto tra le persone più ricche del globo. Mi dispiace per lui, chissà quante preoccupazioni! Infatti la prima preoccupazione viene dal presidente brasiliano Lula Da Silva che si è dimostrato piuttosto tiepido alla notizia, nonostante il fatto che il mercato interno di quel paese sia tra i più vivi e vitali tra i paesi emergenti. Tiepido forse perchè da quelle parti si punta (ancora?) sui biocarburanti e le vetture multi-flex benzina-etanolo. Il Senhor Batista non ha fatto cenno a quali saranno i propri partner nell'impresa, ma ha rivelato che la vettura avrà diverse conformazioni in base alle percorrenze chilometriche di 80 o 120 da che, conseguentemente, varieranno i costi. Egli è altresì convinto del fatto che i costi complessivi verranno notevolmente a ridursi per i prezzi delle batterie in decrescita, senza dimenticare che il risparmio è già notevole per quanto riguarda il costo energetico.

In bocca al lupo ai brasiliani... edanche alla 'nascente' (?!) industria italiana (ma quando?).


Leggere anche:
- Veicoli elettrici. Anche il Brasile vede opportunità
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mercoledì 2 giugno 2010

Michelin Challenge Bibendum Rio 2010





Ricorderete che l'anno passato non ebbe luogo il Michelin Challenge Bibendum quello che è considerato il più importante evento sulla mobilità elettrica, elettrosolare e a basse emissioni per l'abisso economico in cui era caduto il mondo. Il comunicato stampa annunciava il triste evento così: "A causa della forte crisi economica mondiale che oggi viviamo, la Michelin ha preso la decisione di rinviare al 2010 il Challenge Bibendum che doveva essere organizzato nel mese di aprile 2009 a Rio de Janeiro, Brasile. Tale decisione tiene conto della crescenti vincoli di bilancio di molti partner tradizionali del Challenge Bibendum ..."

Oggi la crisi economica non è passata ma è stato deciso comunque di organizzare il Challenge Bibendum in Sud America e proprio a Rio sede scelta anche per l'anno passato e dove attualmente si sta celebrando il decimo anniversario con il patrocinio del presidente Luiz Inacio Lula da Silva.

Il programma del Challenge Bibendum Rio 2010 dalla data di Domenica 30 Maggio a Giovedi, 3 giugno, tra mostre, dibattiti, tavole rotonde, forum, sfilata a Rio, giorni di sperimentazione tecnica e rally. L'edizione 2010 si concentra su alcuni temi chiave, tra cui l'attualità e l'assoluta necessità di un rilancio del trasporto su strada dopo la crisi.

Capire la mobilità sostenibile

Per adattarsi a un mondo che cambia con tutte le sue sfide e le incertezze, dobbiamo ridefinire il nostro modo di vivere. Il settore dei trasporti su strada non è un'eccezione.

Articoli interessanti in nella pagina del sito web C.B.

-Agire per strade più sicure
-Ridurre le emissioni di CO2 a mitigare i cambiamenti climatici
-Ridurre l'inquinamento acustico da trasporti su strada
-L'inquinamento dell'aria urbana: un problema di sanità pubblica
-La congestione del traffico urbano in piena
-Un periodo innovativi per la sicurezza, la diversità e l'efficienza energetica
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sabato 3 ottobre 2009

Veicoli elettrici. Anche il Brasile vede opportunità

Secondo l'economista Gustavo dos Santos, della Banca nazionale per lo sviluppo economico e sociale del Brasile (Bndes) in una intervista a Ibsnews, i veicoli elettrici - puri o ibridi - attiveranno una rivoluzione energetica ed industriale in tutto il mondo nei prossimi decenni, dando un duro colpo ai combustibili liquidi ma soprattutto all'industria automobilistica come la conosciamo oggi.

"Sarà sepolta entro 15 anni" se la Cina riesce a finalizzare i propri obiettivi sulla produzione di veicoli elettrici. In particolare la società cinese BYD (Build Your Dreams), che cominciò l'attività industriale producendo batterie, prevede di vendere 700.000 auto elettriche entro il 2010 e il suo obiettivo di produzione annuale aumenterà per raggiungere otto milioni di unità entro il 2025, metà indirizzata all'esportazione.

Inoltre, il governo cinese mira a trasformare il gigante asiatico in una superpotenza automobilistica e per questo sovvenziona la vendita di veicoli elettrici o ibridi (80% n.ME). La Cina è in grado di far pendere l'ago della bilancia del gioco, perché "non ha interessi nel settore del petrolio o una vecchia tradizione nell'industria automobilistica".

Dos Santos è molto chiaro su un concetto' storico': l'entrata nel mercato di queste nuove automobili , che sono più efficienti rispetto a quelle con i motori a combustione interna, è stata bloccata fin dall'inizio dalla grande potenza politica delle compagnie petrolifere.

Ma ora la minaccia del cambiamento climatico sta compiendo una rivoluzione industriale "inevitabile", con conseguenze in altri due settori principali: l'elettronica e la chimica, per non parlare della pianificazione urbana, ha aggiunto l'economista. I gas emessi dai veicoli alimentati da prodotti petroliferi come benzina e gasolio contribuiscono all'aumento dell'effetto serra, che porta al cambiamento climatico globale.

Una gara tecnologia si è aperta in tutto il mondo, come dimostrano le numerosi modelli di auto elettriche in mostra presso la 63a International Motor Show a Francoforte, Germania, dal 17 al 27 settembre.

Le batterie, che attualmente sono ancora grandi e costose, hanno bisogno di ore per essere ricaricate anche per brevi distanze e restano il tallone d'Achille delle vetture elettriche. Ma è solo questione di tempo. Portando le batterie a regime di produzione con importanti investimenti, come vediamo già oggi, proprio concentrati in particolare nella tecnologia delle batterie nel settore automobilistico, si potranno avere notevoli miglioramenti in prospettiva futura.

Dos Santos è convinto che il futuro delle vetture elettriche dipende "più da questioni politiche riguardo i fattori tecnologici."

Oltre alle pressioni dell'industria siderurgica e delle compagnie petrolifere, gli Stati Uniti, Europa e Giappone cercano di evitare che la Cina diventi una superpotenza nel settore automotive non escludendo una reazione protezionista che potrebbe far precipitare il mondo in un'altra recessione economica in futuro. Paulo Cesar Lima, un consulente in materia di energia per la camera bassa del Congresso, dichiara di essere d'accordo con il Santos. Sulla base delle previsioni del settore si afferma che il 30 per cento dei veicoli prodotti nel 2030 saranno elettrici e Lima avverte che le perforazioni sottomarine alla ricerca di nuovo petrolio in Brasile rappresenta un impegno talmente oneroso che potrebbe diventare non sostenibile nell'arco di tempo di quattro decenni (ottimista! n.ME) a causa dei prezzi bassi previsti per il petrolio a fronte di un costo estrattivo di 40 dollari al barile (di 7.000 metri al largo delle coste del Brasile).

Dos Santos conclude dicendo che il cambiamento di paradigma in corso è la creazione di una opportunità unica per il Brasile, come la Cina, per creare un'industria nazionale automobilistica di veicoli elettrici, per i quali ha vaste risorse energetiche e la capacità tecnologica.


Fonte: ipsnews

Italia! se ci sei batti un colpo.

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