Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 22 giugno 2010

La Corte Costituzionale cancella il nucleare?

Per la mia più volte dichiarata incapacità di leggere atti legali, giudiziari, burocratici in senso lato, vi riporo pari pari la sentenza N. 215 del 09/06/2010 emessa dalla Corte costituzionale.
Se qualcuno è capace di fare un'esegesi appropriata del testo (beato lui!) e confermare che è stata messa in discussione la competenza del Governo ad emettere decreti d'urgenza che riguardino la materia del nucleare, lo ringrazio anticipatamente.
In altre parole c'è uno stop alle procedure di costruzione delle centrali nucleari? Sembra di si!


Sentenza 215/2010 Giudizio

Presidente AMIRANTE - Redattore MAZZELLA
Udienza Pubblica del 11/05/2010 Decisione del 09/06/2010
Deposito del 17/06/2010 Pubblicazione in G. U.
Norme impugnate: Art. 4, c. 1°, 2°, 3° e 4°, del decreto legge 01/07/2009, n. 78, convertito con modificazioni in legge 03/08/2009, n. 102, come modificato dall'art. 1, c. 1°, lett. a), del decreto legge 03/08/2009, n. 103, convertito con modificazioni in legge 03/10/2009, n. 141.

SENTENZA N. 215
ANNO 2010
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
ha pronunciato la seguente

SENTENZA
 
......  ............. .............. ..........  

LA CORTE COSTITUZIONALE

riuniti i giudizi e riservata a separate pronunce la decisione delle altre questioni di legittimità costituzionale promosse dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Regione Toscana,

dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 4, commi 1, 2, 3 e 4, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78 (Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini), convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, nel testo risultante dalle modifiche introdotte dall’art. 1, comma 1, lettera a), del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103 (Disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009), convertito, con modificazioni, dalla legge 3 ottobre 2009, n. 141.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 9 giugno 2010.

Il testo completo è QUI 

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7 commenti:

Mattia Paoli ha detto...

Un riassunto

Sulla costruzione di impianti di produzione, trasmissione o distribuzione d’energia (e quindi non solo quelli nucleari) il Governo Nazionale non può accentrare a sé la procedura di autorizzazione attraverso la nomina di commissari ad Acta avvalendosi delle ragioni di particolare straordinarietà ed urgenza.

http://pietroraffa.altervista.org/blog/2010/06/21/primi-colpi-sul-nucleare/

Daniele dangp ha detto...

Anch'io ero arrivato alle stesse conclusioni ma Stefano Saglia, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico con delega all'energia, ha dichiarato:
"La sentenza della Consulta fa riferimento al decreto legge 78 del luglio 2009 che non riguarda assolutamente le norme sull'energia nucleare"

Silvano Robur ha detto...

Vorrei far notare un piccolo refuso nato dalla fretta di pubblicare la notizia : non è la Cassazione, come riportato in rosso, ma è la Corte Costituzionale che si occupa della cosa.

Nulla toglie all'importanta della notizia che ci viene data dal buon curatore di codesto blog.

Per farla breve per quanto attiene gli impianti di produzione di energia elettrica, la potestà legislativa è delle Regioni.

Lo Stato centrale non può fare una centrale con un decret(in)o solo perchè deve accontentare la Francia sullo sviluppo del nucleare del nostri paese.

E, si sa, con i decreti nascono le deroghe.
Dalle deroghe si passa agli abusi.
Dagli abusi si passa ai condoni.

Quindi zio Silvio si deve rassegnare : se vuole può fare un impianto nucleare fuori delle acque territoriali.

Magari utilizzando un impianto off - shore di estrazione di metano o petrolio esaurito.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Corretto il titolo, grazie Silvano.

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Finalmente si intravede la strada della vittoria e della giustizia, se ancora esiste.

le aternative invece esistono:

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cosa aspettate, la cultura è prima di tutto un patrimonio inesauribile spendibile anche in ambito professionale!!

Anonimo ha detto...

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Massimo J. De Carlo ha detto...

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