Un articolo di greenreport.it riferisce del tormentato, tormentoso, parto della centrale nucleale di Olkiluoto. Continui ritardi non disgiunti dal lievitare di prezzi, addirittura raddoppiati, fanno di questa centrale con tecnologia EPR una favola bella il cui finale a lieto fine non si sa quando nè se si leggerà mai. Fosse l'unica. In realtà esiste un reattore gemello in Francia a Flamanville, sul modello il nostro governo si ispira per far tornare il nucleare in Italia. Con queste premesse, con questi problemi, con questo lievitare di prezzi temo signor primo ministro che l'unico modo per convincere gli italiani ad accettare il nucleare è quello di comprare giornali e TV per raccontare che tutto va bene.
Vuoi vedere che si stanno convincendo, lassù nelle alte sfere, che le auto elettriche sono una soluzione? Forse gli verrà in mente, prima o poi, che investire sulla produzione di auto elettriche porterebbe posti di lavoro. Troppo tardi, cari amici. L'Italia ha perso il treno, sarà solo un paese che importerà tecnologia dall'estero, auto elettriche estere grazie alla incapacità dei decisionisti istituzionali e programmatori politici a decidere quando era il tempo giusto per farlo, ma saremo noi e i nostri figli a pagarne le conseguenze.
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