La Maxwell Technologies Inc., produttrice statunitense di supercapacitori, ha annunciato, con un comunicato stampa dal titolo Maxwell Technologies Reports Strong Demand for BOOSTCAP Ultracapacitor-Based Energy Storage Solutions for Wind Turbines, una crescita delle vendite pari al 40% nel primo trimestre del 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009, nel settore dell'accumulo di energia prodotta dalle turbine eoliche. L'impresa raggiunge la ragguardevole cifra di 13 mila unità di supercapacitori.
I supercapacitori BOOSTCAP, assemblati per realizzare multi-cell modules, sono utilizzati come integratori dei sistemi di produzione di energia eolica al fine di aggiustare costantemente ed in tempo reale la rotazione delle pale al variare delle velocità del vento per compensare gli squilibri. Allo stesso tempo la loro funzione è quella di immagazzinare energia con funzione di backup per restituirla in rete quanto questa sia necessaria.
Il pacco di supercaps è connesso al convertitore che controlla il motore a corrente alternata trifase inserito direttamente accanto al riduttore delle pale eoliche (vedere immagine sopra).
Maxwell ritiene che le turbine eoliche con i sistemi composti da ultracaps abbiano insieme all'affidabilità alla durata richiesta la necessità di una minima manutenzione. Gli ultracaps hanno la caratteristica principale di essere in grado di rispondere immediatamente alla richiesta di energia e offrirla con un'alta potenza anche in condizioni climatiche estreme, da - 40°C a 65°C. Quindi il sistema di accumulo d'energia può essere giustamente proporzionato per soddisfare le richieste di picco per alcuni secondi. Nel caso specifico delle turbine, il pacco di supercaps è in grado di erogare energia per 30 secondi alla potenza nominale. Le batterie invece rispondono ad una esigenza diversa che è quella di immagazzinare energia per tempi più lunghi ed erogarla più 'dolcemente'.
Ulteriore vantaggio per i supercapacitori utilizzati nei termini sopra descritti è quello di avere cicli di vita, carica/scarica, estremamente alti, da 500 mila a un milione, mantenendo intorno all'80% della capacità iniziale. Pertanto, una vita lunghissima.
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3 commenti:
Ma davvero si dice supercapacitore? Da che mondo è mondo "capacitor" si è sempre tradotto con condensatore!
...a me piace chiamarli secchi elettrici!
ciao!
:D
Più che back-up questi supercondensatori sono dei buffer. Anche la Pininfarina-Bollorè dovrebbe averne uno e permette di rigenerare maggiormente l'energia cinetica nei rallentamenti e avere maggiori prestazioni e far durare maggiormente le batterie.
Enzo
http://groups.google.it/group/hainz
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