Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 14 settembre 2010

Noi no, non siamo 'mmerrigani del Tennessee

I cerchi della figura a destra mostrano dove verranno installate le stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Un totale di circa 2.500 punti di ricarica pubblici e nelle unità abitative saranno installati entro il 2011. Le stazioni di ricarica per i veicoli elettrici posizionate lungo le strade collegheranno tre città nel Tennessee, in un progetto in grado di colmare il limite psicologico delle 100 miglia di percorrenza per gli utenti delle attuali auto elettriche.

Quella del Tennessee è una delle sette regioni negli Stati Uniti che partecipano all' EV project, che è gestito dalla Ecotality, società specializzata nella carica del veicolo elettrico. I 230 milioni dollari del progetto, parzialmente finanziato con 114.800 mila dollari di sovvenzioni US Department of Energy (Dipartimento dell' Energia degli Stati Uniti), intende connettere ad Internet le 15.000 stazioni di ricarica di 16 città entro la prossima estate.

Nel Tennessee, il progetto cercherà di collegare tre città Nashville, Chattanooga, e Knoxville - mediante la copertura di circa 425 miglia con punti di ricarica pubblici e casalinghi. Nei piani vi è anche l'installazione di 425 punti di ricarica veloci in grado di fornire una "ricarica sicuro ed efficace" in quindici minuti.

Ecotality è ora al lavoro con i gruppi locali, l'IVA, l'Electric Power Research Institute, e Oak Ridge National Laboratory per trovare i migliori posizionamenti ove collocare le stazioni di ricarica. Il progetto include la raccolta di informazioni sulla stazioni di ricarica per comprendere meglio come i consumatori utilizzano l'elettricità nelle auto elettriche.

Gli automobilisti di EV avranno accesso a un portale Web che permetterà loro di visualizzare lo stato di carica della batteria della loro auto, verificare l'uso settimanale e l'orario di ricarica per approfittare dei costi orari non di punta. Gli utenti possono anche ottenere una mappa della dislocazione delle stazioni di ricarica disponibili e prenotare un posto.

Fonte: news.cnet.com

Noi, purtroppo, non siamo 'mmerrigani del Tennessee. Noi siamo italiani senza nemmeno il ministro dello sviluppo economico e nemmeno un programma degno di questo nome.

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4 commenti:

Silvano Robur ha detto...

Tra le righe dell'interessante articolo c'è una cosa che il lettore distratto potrebbe non cogliere :

Obama, giustamente, ha detto :

"Ci mettiamo le mani una volta sola. Quindi il lavoro deve essere completo. "

Nelle Marche si direbbe :

" Un lavoro fatto a metà,
è un lavoro da rifà "

La rete di rifonimento delle auto elettriche sarà una rete "pensante", che integrerà le linee di trasmissioni dati (la banda larga, per intenderci) che sfrutterà le linee di trasmissioni dell'energia elettrica.

Detto in parole povere : dentro un cavo ci faccio passare energia elettrica e linea ADSL.

Unknown ha detto...

Questa è un'ottima idea, alla fine fai una super-rete unica e unisci i fondi che avevi stanziato per la nuova rete internet con quelli nuovi per questa rete.
Ricordo che in Italia siamo prossimi al collasso con la rete telefonica attuale...

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Sarò distratto, ma quale sarebbe l'articolo da cui viene estrapolato quel concetto espresso da Obama? A me pare di capire che le colonnine di ricarica saranno connesse alla "rete delle reti" per raccogliere i dati di frequenza e localizzazione delle ricariche dell'aggregato dei BEV in circolazione su quelle strade, al fine di orientare in modo mirato la crescita della stessa rete di stazioni di ricarica.

@ enzo: in Italia l'integrazione delle reti è realtà da tre lustri almeno: Wind-Infostrada è nata da Enel non appena sono state accese le fibre ottiche inserite all'interno dei cavi di guardia degli elettrodotti. La rete di accesso che in Italia è al collasso è quella dei doppini di rame che dovrà essere sostituita da fibre ottiche. Ma servirebbe a ben poco integrare una rete elettrica che raggiunge 15.000 stazioni di ricarica con quella in fibra ottica, assai più pervasiva, che deve raggiungere milioni di edifici.