Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 31 gennaio 2010

Supplica agli onorevoli per il retrofit elettrico

A Firenze, nel contesto degli edifici che costituiscono gli Uffizi, si apre in Via Lambertesca la Porta delle Suppliche.

Attigua all'originale porta delle Suppliche, progettata da Bernardo Buontalenti, si trova in via Lambertesca la buca PER LE SUPPLICHE  (cliccare sulla figura sopra) da dove i cittadini potevano indirizzare richieste al Granduca.




E' passato un mezzo millennio ed i modi e gli strumenti per chiedere qualcosa ai 'potenti' sono cambiati. Non più un biglietto scritto a mano da infilare in una 'buca' ma una lettera via fax o busta postale da affidare ai bit elettronici o al servizio nazionale di recapito, non più indirizzata al Granduca di Toscana ma ad un paio di onorevoli parlamentari perchè si impegnino a rendere realizzabile un obiettivo che a noi sta molto a cuore: il retrofit elettrico. Molti di Voi sanno già di che cosa parlo, rimando alle informazioni date nei post precedenti sotto la label 500 convertita per chi non lo sapesse.

Pietro Cambi presidente di Eurozev e proprietario del famoso cinquino ha preparato (Il retrofit elettrico: parte il mail bombing. Ci date una mano?) il testo della lettera che potere copiare e incollare per inviarlo ai destinatari.




Questa volta vi chiedo di fare un copia/incolla della lettera medesima e di inviarla, tramite e-mail agli indirizzi delle segreterie dei due parlamentari che troverete in calce alla mail. Vediamo se, ricevendo centinaia o magari migliaia di mail con lo stesso oggetto, qualcuno segnalerà alla cosa ai diretti interessati.

ecco qui il nuovo disegno di legge 2865 di minasso e lulli

Di seguito la lettera da copia incollare agli indirizzi dei due parlamentari

Eugenio Minasso (pdl) segreteria@eugeniominasso.it fax 0183.295899
Andrea Lulli (PD) lulli_a@camera.it lulliandrea.lulli@andrealulli.org a.lulli@andrealulli.it

Fate girare tra gli amici, su Facebook, su Twitter, nei forum...insomma: ci conto !!


TESTO DELLA LETTERA

Gentilissimi Onorevoli

- Eugenio Minasso

- Andrea Lulli

Oggetto: proposta di iter semplificato per la trasformazione dei veicoli endotermici in veicoli elettrici

Scrivo la presente per proporVi di valutare la possibilità di inserire nel disegno di legge 2865, che riprende integralmente il vostro n. 1737, cosiddetta "legge pro tuning" un emendamento volto a favorire le modifiche dei veicoli endotermici in veicoli a ridotte emissioni o addirittura ad emissioni zero. Si tratta del cosiddetto "retrofit elettrico", che permetterebbe la rapida realizzazione di migliaia di veicoli elettrici a partire dai tipi più disparati di mezzi ( si veda, per una raccolta di migliaia di esempi internazionali, www.evalbum.com). In questo modo si permetterebbe la nascita, lo sviluppo ed il mantenimento delle piccole e medie imprese del settore, che vivono attualmente una difficile crisi, senza attendere che le decisioni strategiche del costruttore nazionale si orientino efficacemente in tal senso. Nel processo si potranno creare migliaia di posti di lavoro e di competenze specifiche, vitali per il futuro della mobilità personale e collettiva. La conversione anche solo di una piccola percentuale dei veicoli esistenti, infatti, permetterebbe di moltiplicare di molte volte il numero di veicoli elettrici che circolano nel nostro paese, attualmente poche migliaia, senza gravare in alcun modo sulle casse dello stato. E' nata, ad opera di un gruppo di ricercatori, tecnici ed appassionati toscani, una associazione pro-retrofit elettrico, che si chiama Eurozev, www.eurozev.org, che ha già proposto emendamenti alla "Bersani ter" ed alle finanziarie 2007 e 2008. Nel caso della "Bersani ter" l'emendamento e il relativo articolo non sono passati per pochissimi voti ( e molti astenuti). Di seguito vorremmo riproporre alla vostra attenzione l'emendamento, che, senza attendere una specifica normativa, limitatamente alla trasformazione di veicoli con motore a scoppio in veicoli elettrici, propone di fare direttamente riferimento alle esistenti normative CEI e/o europee, cosi permettendo, previa firma di un tecnico abilitato e del rispetto di alcuni limiti prestazionali e di peso, di poter procedere, rapidamente, economicamente ed efficacemente, alla realizzazione di prototipi e piccole serie, come già vorrebbero fare centinaia di appassionati e piccoli costruttori.

Ringraziando per la cortese attenzione



(firma)



testo dell'emendamento proposto

(per la storia e l'iter parlamentare si veda sul sito della associazione eurozev www.eurozev.org, sotto notizie e rassegna stampa)

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente

2-bis. Le modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli a motore limitatamente alla trasformazione dei veicoli in circolazione delle categorie internazionali L, M1 ed N1 in veicoli elettrici, intendendo per veicolo elettrico un veicolo la cui trazione sia ottenuta esclusivamente mediante un motore elettrico di qualsiasi tipo alimentato da batterie di qualsiasi tipo, e per batteria un dispositivo che accumuli energia elettrica e reversibilmente la ceda, sono consentite senza un preventivo nulla osta della casa costruttrice del veicolo e senza una visita e una prova presso i competenti uffici della Direzione generale per la motorizzazione del Dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero dei trasporti, qualora vengano rispettate le seguenti condizioni:

a) i componenti elettrici devono rispettare, ove di pertinenza, le prescrizioni contenute nelle norme tecniche stabilite dal Comitato elettrotecnico italiano, l'ente riconosciuto dallo Stato italiano e dall'Unione europea alla normazione tecnica nei settori elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni; le modifiche elettriche e meccaniche devono comunque rispettare la regola dell'arte della trazione elettrica e della tecnica automobilistica;

b) il peso massimo a pieno carico e la potenza del motore elettrico del veicolo trasformato non devono essere superiori a quelli del veicolo omologato circolante antecedentemente alla trasformazione; la distribuzione spaziale delle masse comprimibili deve essere mantenuta con l'approssimazione del 30 per cento, quella delle masse incomprimibili entro il 15 per cento; forme e profili esterni non possono essere variati;

c) il rispetto delle condizioni di cui alle precedenti lettere a) e b) è certificata da apposita relazione, redatta e realizzata in conformità alla norma CEI-02, e in conformità a disposizioni tecniche previste da eventuali direttive comunitarie ovvero, ove esistenti, da equivalenti regolamenti ECE ONU, è firmata da ingegnere iscritto all'albo professionale, ed è trasmessa al Ministero dei trasporti:

d) chiunque circola con un veicolo al quale siano state apportare le modifiche previste nel presente comma, senza che le modifiche stesse siano state realizzate nel pieno rispetto delle precedenti lettere a), b) e c), è soggetto alle sanzioni di cui al comma 4;

e) un veicolo in circolazione trasformato in veicolo elettrico secondo le disposizioni del presente comma, è da considerarsi un derivato del modello originario, inoltre può accedere a tutte le agevolazioni e incentivazioni di natura nazionale, locale, regionale e comunitaria eventualmente vigente o successivamente emanate, riferite a veicoli elettrici.
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Ancora:

Conversione dei veicoli all'elettrico: cronaca di una liberalizzazione ecologica ed economica

Un appello per il retrofit elettrico al Ministro

Per il RETROFIT elettrico nasce EUROZEV


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sabato 30 gennaio 2010

Le super batterie al litio del futuro

Grande interesse per quelle che probabilmente saranno le batterie al litio dei veicoli elettrici del futuro: le litio/aria. A tal proposito IBM e il Dipartimento dell'Energia (DOE) U.S.A. hanno unito le forze per capire quali sono i meccanismi da mettere in atto per raggiungere l'obiettivo di batterie basate sul metallo più leggero disponibile sul nostro pianeta con la più alta densità di energia.

Si parla di 5.000 Wh/kg.

Attualmente le batterie al litio hanno un range di densità che va dall' 80/90 Wh/kg per le litio ferro fosfato (LiFePO4) e per le litio a nanotecnologie fino a 140/180 Wh/kg per le Litio polimeri (LiPo). Il salto tecnologico sarebbe enorme tenuto conto che ci avvicineremmo sensibilmente alla densità dei derivato del petrolio che hanno 9.000/12.000 Wh/kg.

Altro obiettivo è l'aumento della vita delle batterie, quindi il cosiddetto cycle life (attualmente è 1500/3000 per le LiPo/LiFe o 6.000 per le nano) non dimenticando anche la questione della resistenza interna e l'efficienza per ridurre i tempi di ricarica.

A tali fini, il progetto di ricerca è focalizzata sulla comprensione (1) dei meccanismi e le reazioni di carica/scarica delle celle a litio/aria, (2) il ruolo e la selezione di catalizzatori del catodo, (3) la solubilità degli ioni di litio e di ossidi di litio e l'ottimizzazione dei elettroliti, e (4) le reazioni che si verificano tra l'elettrodo e l'interfaccia elettrolita. Per questo IBM metterà a disposizione i suoi supercalcolatori per modellare e simulare i nuovi materiali necessari per creare le batterie innovative basate su tecnologie al litio/aria. Questo avviene come parte del programma Novel Computational Impact on Theory and Experiment (INCITE) del DOE impiegando i supercomputer per calcoli equivalenti a 1,6 miliardi di ore.

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venerdì 29 gennaio 2010

Prestiti USA a Nissan per auto elettriche e batterie al litio

Dei 25 miliardi di dollari messi a disposizione dal Dipartimento dell'Energia statunitense, autorizzati dal Congresso USA nel 2008 su volere del presidente Obama in sintonia con il Segretario dell'Energia Steven Chu, attualmente ne sono stati messi a disposizione 8. Di questi 8 un prestito di 1,4 miliardi dollari è andato alla Nissan Motor Co., la terza più grande casa produttrice giapponese di auto, che saranno utilizzati per realizzare attrezzare e strutture negli stabilimenti a Smirne, nel Tennessee, per produrre le auto elettriche, Leaf, e batterie a litio-ioni per alimentare le vetture.

La società nipponica prevede di costruire 150.000 Leaf e 200.000 pacchi batterie ogni anno a Smirne.

Nissan si sta organizzando per iniziare a vendere le auto elettriche negli Stati Uniti già nel 2010 anche se queste inizialmente saranno prodotte presso le strutture produttive esistenti in Giappone. Probabilmente la produzione nello stabilimento di Smirne avrà inizio nel 2012.

Leggere anche:

Leaf

Auto elettriche. Nissan Leaf

Ambiente, un Premio Nobel nel "dream team" di Obama

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giovedì 28 gennaio 2010

Il nucleare farà scendere la bolletta?

Non c'è da sperarci se leggiamo questo titolo: "La svolta EDF caro-bolletta anche con il nucleare". A pagina 29 del Corriere della Sera del 26 Gennaio si riporta una indiscrezione da fonti ben informate del giornale economico francese "Les Echos" secondo cui la EDF ha richiesto al governo francese di poter aumentare le bollette dell'energia elettrica prodotta dal nucleare, circa il 15% in più.
EDF smentisce categoricamente.
Però, andando a spulciare Les Echos online si legge che l'aumento sarà " entre 20 et 30%, nous avons tout entendu", "tra il 20 e il 30%, abbiamo sentito tutto". Questa è la conferma della fonte ignota governiva intervistata dal quotidiano.
I francesi dovranno probabilmente rassegnarsi a subire il rincaro in bolletta tra il 2010 e il 2015.

Qualche giorno prima il sito web britannico Euroinvestor aveva riferito le dichiarazioni di Fulvio Conti, il numero uno della nostra Enel, secondo cui si stima in 18 miliardi di euro il costo dei quattro reattori nucleari che si prevede di costruire in Italia in partnership con la francese EDF. Il primo dei quattro reattori potrebbe essere operativo nel 2020 in ossequio al famoso ritorno al nucleare in Italia. Ma il ritorno al nucleare italiano è segnato dalla speranza che i famosi reattori di terza generazione vengano alla luce, si sappia quanto realmente costino e che soprattutto siano sicuri come si racconta. Il primo reattore europeo è in costruzione in Finlandia a Olkiluoto perseguitato da piccoli o grandi incidenti di percorso e revisioni del progetto per assecondare le richieste degli enti preposti al controllo della sicurezza. Intanto i costi sono lievitati da 2,5 miliardi di euro preventivati all'inizio del progetto ai 5,5 miliardi attuali, ammesso che non crescano ancora da qui alla fine dei lavori. Quando la fine? Doveva entrare in servizio nel 2009 ma, a quanto sembra, i muratori sono ancora con la cazzuola in mano. Forse nel 2012.

Leggere anche:

Nucleare. Le ragioni del grande appeal: un pozzo senza fondo Olkiluoto, un pozzo senza fondo

incidente anche a centrale nuke in costruzione in Finlandia

Anche il nucleare finlandese fallisce

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mercoledì 27 gennaio 2010

GM mira a diventare il più importante produttore di motori elettrici negli USA

Dal comunicato stampa della General Motors Media apprendiamo che la General Motors si appresta a diventare la prima casa automobilistica statunitense ad avere un progetto dedicato alla progettazione di un motore elettrico per la trazione e a costruirlo nei propri stabilimenti. Questo permetterà di abbattere i costi e tenere sotto controllo lo sviluppo della tecnologia motoristica destinata ad essere montata sia nei veicoli ibride che elettrici del prossimo futuro.

Il progetto della GM per la produzione negli Stati Uniti di motori elettrici e relativi componenti per i motori elettrici è stato selezionato nel mese di agosto dal Dipartimento dell'Energia per la concessione di 105 milioni di dollari. L'ammontare totale dell'investimento è di 246 milioni dollari considerando il proprio investimento ed il contributo statale.

Contemporaneamente GM adotta una strategia per le batterie coltivando partnership con i fornitori per realizzare più velocemente innovazioni di quanto mai sia stato fatto nel passato. Il loro obiettivo è 'semplicemente' quello di rendere GM leader nel settore automobilistico dei motori elettrici, leadership che ritengono essere un fattore chiave sia per il successo aziendale che per sollevare la nazione dalla dipendenza del petrolio.

Leggere anche:

Ford sviluppa nuovi motori elettrici

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martedì 26 gennaio 2010

BYD riceve la licenza di produzione per l'auto elettrica E6

Grazie all'approvazione ricevuta dal Ministero dell'Industria e Information Technology (MIIT) la vettura elettrica BYD E6 potrà essere messa in vendita in Cina già dalla seconda metà del 2010 ad prezzo indicativo di 300.000 yuan equivalenti a 31.300 Euro.

Fonti: da giornali orientali online


Leggere anche:

BYD F6DM Plug-In Hybrid Cinese

Adesso sono cavoli amari per tutti

Adesso sono cavoli amari per tutti - 2a puntata

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lunedì 25 gennaio 2010

Batterie per la Toyota con il litio argentino

Toyota Tsusho Corp, branca commerciale e fornitrice di Toyota che ne possiede il 22% , ha raggiunto un accordo con l'australiana Orocobre Ltd (che ha sede a Brisbane ) per lo sviluppo congiunto di un nuovo progetto per l'estrazione del litio delle salamoie (nelle quali diventa economica la sua estrazione e minore è l'impatto ambientale) situate nel deserto argentina di Salar de Olaroz.

La Toyota Tsusho Corp ha acquistato il 25% del progetto sborsando un centinaio di milioni di dollari provocato un rialzo in borsa delle quotazioni Orocobre del 50%. Grazie a questo accordo strategico che garantisce alla casa nipponica l'approvvigionamento di litio per gli anni futuri, Toyota sarà in grado di programmare il raddoppio della produzione dei suoi modelli ai auto elettriche ibride mantenendo così la leadership già acquisita a livello mondiale.

Per il 2011 vuole raddoppiare la propria produzione ibrida ad un milione di unità. Attualmente la Toyota adotta la tecnologia della batterie NiMH per i propri modelli ibridi, ma per il futuro ha intenzione di passare alle batterie al litio sia per le auto ibride/elettriche che all-electric alimentate dalle sole batterie.

Leggere anche:

Il litio argentino

A proposito del litio, uno dei prodotti più strategici del pianeta

La disponibilità del litio per le batterie dei veicoli elettrici

Litio dai processi elettroproduttivi geotermici

Scoperto giacimento di litio in Messico

La Bolivia avvierà una propria produzione di batterie al litio

Litio, litio e litio. Salar de Atacama, Cile

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domenica 24 gennaio 2010

Consumi petroliferi: - 6,1 a Dicembre 2009, -6,4% nell'anno 2009

Continuiamo a controllare i consumi del petrolio e dei carburanti per autotrazione nel nostro Paese prendendo i dati direttamente dal comunicato stampa pubblicato nel sito della Unione Petrolifera Italiana .

I consumi petroliferi italiani nel mese di dicembre 2009 hanno fatto segnare una flessione del 6,1% (-412.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2008, attestandosi a 6,3 milioni di tonnellate.
I prodotti autotrazione, favoriti da un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 6% (-58.000 tonnellate) rispetto a dicembre 2008, mentre il gasolio autotrazione un aumento del 2,6% (+56.000 tonnellate).
La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di dicembre è così risultata pari a circa 3,1 milioni di tonnellate, di cui 0,9 milioni di tonnellate di benzina e 2,2 di gasolio autotrazione, con un lievissimo decremento dello 0,1% (-2.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2008.
La domanda di oli combustibili, sia impiegati nella termoelettrica che negli “altri usi” ha
mostrato una flessione del 50,6%.
Continua l’andamento positivo del Gpl autotrazione che in dicembre ha mostrato un
progresso del 12,4% (+11.000 tonnellate).

Nell’intero 2009 i consumi sono stati pari a 75,2 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 6,4% (-5.161.000 tonnellate) rispetto al 2008.
La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 4,1% (-452.000 tonnellate), il gasolio del (-) 2,4% (-617.000 tonnellate), confermando e consolidando una tendenza in atto da alcuni anni.


Nel 2009 la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), pari a circa 36 milioni di tonnellate, ha evidenziato una flessione del 2,9% (-1.069.000 tonnellate).


Nell’anno 2009 le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in diminuzione dello 0,2%, con quelle diesel a coprire il 41,8% del totale (era il 50,6% nel 2008).

Leggere anche:

Consumi petroliferi: -4,6% nel Novembre 2009, -6,4 nei 10 mesi 2009

Ottobre 2009. Consumi petroliferi -6 %, elettrici - 5,1%

Consumi petroliferi ad agosto 2009: - 8,1%

Energia. I consumi petroliferi italiani nel mese di giugno 2009

Energia. I consumi petroliferi italiani nel mese di maggio 2009

Consumi carburanti a picco ad Aprile

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sabato 23 gennaio 2010

Piaggio. L'elogio della follia

Ad una precisa domanda sui veicoli elettrici e Piaggio, Colaninno AD dell'azienda di Pontedera ha così risposto:" Noi, oltre al coraggio, abbiamo un po' di follia".

Lo ha detto in occasione della firma dell'accordo che legherà Piaggio ed Enel per lo sviluppo della mobilità a zero impatto ambientale ed i sistemi di ricarica elettrica delle flotte aziendali dei clienti sia a due che a tre e quattro ruote.

Per l'occasione Piaggio aveva sfoggiato ed esposto i propri prodotti elettrici e ibridi vale a dire l'MP3 uno scooterone ibrido a tre ruote, il Porter elettrico ed il Calessino equipaggiato con le batterie al litio di ultima generazione.

Per sviluppare ulteriormente il discorso dei veicoli elettrici Piaggio sta pensando, ma già si muove attivamente, per creare sinergie internazionali su auto elettriche che meglio possano affrontare i problemi di spazio e mobilità delle città in particolare come San Paolo, Shangai, Bombai, Parigi, Londra, ma anche come Milano o Napoli.

Naturalmente Colaninno non ha rivelato quale sarà la macchina Piaggio e quindi rimane "top secret" ma se posso azzardare una previsione penserei o ad produttore di veicoli elettrici già attivo in India oppure uno cinese. Ho in mente dei nomi, uno in particolare.

Leggere anche:

Nuovo Piaggio MP3 Hybrid

MP3 Piaggio è ibrido plug-in

L'Ape Calessino elettrico

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venerdì 22 gennaio 2010

Il litio argentino

Come dicevamo precedentemente il litio è diventato un minerale di rilevantissima importanza strategico  soprattutto per il (ri)nato l'interesse dell'industria automotive  per lo sviluppo dei veicoli elettrici nei quali la tecnologia di accumulo di energia nelle batterie  concentrato quasi esclusivamente sulle batterie agli ioni di litio.  




Il 18 di questo mese una impostante azienda canadese (*) di prospezioni minerarie, la cui attività è sempre più concentrata nel nuovo business del litio particolarmente quello utilizzato per realizzare le batterie dei veicoli elettrici, ha annunciato di avere firmato contratti che le trasferisce il diritto di estrazione del litio presso tre siti dove questo metallo è altamente concentrato. Il sito nell'area del Salar de Diablillos è di 2.700 ettari, il sito del Salar de Centenario è 682 ettari, il sito di Salar de Mouse 600 ettari.


In tutti e tre i siti abbiamo litio sciolto in salamoie nelle quali l'estrazione è considerata più facile, economica e meno impattante per l'ambiente.

Precedenti prospezioni a Salar de Diablillos davano come riferimenti numerici una concentrazione media di litio di 960 milligrammi per litro con presenza di magnesio in un rapporto magnesio/litio di 3,96, le salamoie di Salar de Centenario 400 milligrammi per litro di litio, mentre le salamoie di Salar de Mouse ne contengono 600 milligrammi per litro.

Veniamo ai costi dell'operazione.

I 1.944.000 dollari da sborsare per il diritto di estrazione dalle salamoie di Diablillos viene ripartito come segue: 500.000 $ entro il 25 gennaio 2010, 500.000 $ entro il 15 luglio 2010, e 944.000 $ prima del 30 novembre 2010.

Per Salar de Centenario 774.711 dollari ripartiti come segue: 154.711 $ entro il 25 gennaio 2010, 170.000 $ entro il 15 luglio 2010 e 450.000 $ entro il 30 novembre 2010. 

Per Salar de Mouse, la Società è tenuta a pagare 180.000 dollari ripartiti come segue: 100.000 $ entro il 25 gennaio 2010 e 80.000 $ entro il 15 luglio , 2010.

Operazioni silenziose (e non) come questa sono in atto anche in Bolivia dove è concentrato quasi il 50% del litio presente in tutto il mondo, Cile, Messico, USA, Australia, Cina ecc.. 


A proposito di Rodinia Minerals Inc.

(*) Rodinia Minerals Inc. è un'azienda canadese, prospezioni minerarie, con una concentrazione maggiore di esplorazione di litio e lo sviluppo nel Nord e Sud America. L'azienda è posizionata per capitalizzare il previsto aumento della domanda di carbonato di litio che dovrebbe risultare da un passaggio anticipato paradigma per l'adozione di massa e l'utilizzo delle applicazioni chiave di litio (batterie agli ioni di litio, vetroceramica, grassi, prodotti farmaceutici, ecc.)


Altri post sull'argomento:

A proposito del litio, uno dei prodotti più strategici del pianeta

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Litio dai processi elettroproduttivi geotermici

Scoperto giacimento di litio in Messico

La Bolivia avvierà una propria produzione di batterie

Litio, litio e litio. Salar de Atacama, Cile


giovedì 21 gennaio 2010

Zapatero vuole una strategia pan europea per l'auto elettrica

Una nuova iniziativa per lanciare un programma a livello europeo per l'auto elettrica sarà lanciata il mese prossimo come parte fondamentale della presidenza spagnola dell'UE . Il Primo Ministro spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero il paese del quale attualmente detiene la presidenza di UE, ha affermato ieri in assemblea a Strasburgo che è necessaria una strategia pan-europea per rendere possibile la produzione di un'automobile elettrica. Il piano electric car sarà discusso dai ministri dell'industria dell'UE nella riunione  che si terrà a San Sebastian tra il 7 e il 9 febbraio. 

Consiglio europeo - 20-01-2010 - 17:55. Ridurre la dipendenza energetica dell'UE, promuovere l'e-commerce tra gli Stati membri, sviluppare l'industria delle auto elettriche e migliorare la qualità delle università. Sono queste le priorità evidenziate dal primo ministro Zapatero durante il dibattito in Aula sull'agenda politica della Presidenza di turno spagnola. I leader dei gruppi politici hanno accolto con favore il suo obiettivo di dare priorità alla ripresa economica, ma non hanno sempre condiviso le misure concrete proposte.

"L'Unione europea ha bisogno di scommettere su se stessa", ha detto il primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero, spiegando che dare una giusta risposta alla crisi economica deve essere il primo obiettivo. Il Presidente in carica del Consiglio ha ricordato le quattro priorità del suo mandato. Si devono realizzare "un mercato energetico comune" per ridurre la dipendenza energetica nell'Unione europea, e un "mercato interno digitale" per aumentare la produttività e promuovere il commercio elettronico. Occorre poi rendere il settore industriale più sostenibile, anche con il progetto delle auto elettriche, per combattere i cambiamenti climatici, e investire nella ricerca e nell'istruzione affinché l'UE possa diventare un giocatore di primo piano.

Il Presidente della Commissione José Manuel Barroso ha sostenuto la necessità di un fondamentale ripensamento dell'economia europea al fine di realizzare un'economia di mercato competitiva, innovativa e socialmente integrata.

Fonte: comunicato stampa UE

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mercoledì 20 gennaio 2010

Un radioso futuro per l'auto elettrica secondo la UE

Nel sito web della EEA (*) vi è la presentazione di un documento (Transport at a crossroads. TERM 2008: indicators tracking transport and environment in the European Union) intitolato The electric car — a green transport revolution in the making? nel quale si prendono in considerazione alcune tematiche che riguardano le auto elettriche e ciò che sta intorno ad esse.

L'auto elettrica sembra finalmente sul punto sfondare, offrendo significativi vantaggi ambientali, soprattutto nelle aree urbane. Stanno per essere attuati modelli di business innovativi che dovrebbe promuovere l'accettazione delle auto elettriche da parte dei consumatori e superare gli ultimi ostacoli come i costi elevati della batteria, la fornitura di elettricità verde e la tariffazione delle infrastrutture. Diversi paesi europei così come gli Stati Uniti, Giappone, Cina e altri, hanno recentemente annunciato i piani audaci per l'introduzione di veicoli elettrici.

Allo stesso tempo, le utility, le case automobilistiche, i produttori di batterie e le università stanno unendo le forze su varie sui veicoli elettrici e la piattaforma tecnologica europea Smart Systems Integration. Insieme alla Banca europea degli investimenti, la Commissione europea ha lanciato l'Iniziativa europea per Green Cars, con 5 miliardi di euro in parte dedicato alla ricerca, sviluppo e produzione di batterie e automobili elettriche e ai progetti dimostrativi.

La produzione di veicoli elettrici è iniziata nel lontano 1838 ovvero 52 anni prima dei veicoli a motore a combustione interna. Tuttavia, dopo il 1913 la commercializzazione di massa del motore a combustione interna ha portato ad un rapido declino in veicoli elettrici. I tentativi di reintrodurre i veicoli elettrici negli ultimi decenni sono rimasti per la maggior parte dei casi soccombenti o rappresentano ancora una piccola nicchia di mercato .

Eppure oggi il futuro sembra più luminoso. Una grande quantità di progressi sono stati compiuti nella tecnologia delle batterie permettendo ai veicoli elettrici di rientrare nel mercato su larga scala entro i prossimi due anni. Basandoci su uno scenario di crescita moderata, entro il 2050, i veicoli elettrici potrebbero rappresentare più del 60% delle nuove vendite e costituire fino al 25% della flotta mondiale di auto. Tuttavia, le stime del grado di diffusione futura variano notevolmente, in quanto c'è ancora qualche incertezza in relazione allo sviluppo della tecnologia e dei comportamenti dei consumatori futuri.

I veicoli elettrici hanno zero emissioni locale, ma ci sono, naturalmente, le emissioni coinvolte nella produzione di energia elettrica. Uno dei principali vantaggi dei veicoli elettrici è lo spostamento di inquinanti atmosferici nocivi dai centri urbani alle aree rurali, dove l'esposizione della popolazione è più bassa (nota ME - comunque è minore considerando che gli stessi veicoli endotermici in città consumerebbero da 2 a 5 volte un qualsiasi carburante). I livelli di rumore sono anche più bassi, soprattutto in condizioni di guida urbana.

Un altro grande vantaggio di veicoli elettrici è la loro efficienza energetica. Considerando l'efficienza tank-to-wheel ( dal serbatoio- alle ruote) si va dal 60 all' 80%, quindi quattro volte rispetto alle autovetture convenzionali . In generale, i veicoli elettrici mostrano il risparmio di energia maggiore a bassa velocità e nelle situazioni che comportano frequenti cambiamenti delle dinamiche di guida, che è un altro motivo per cui le città costituiscono un mercato privilegiato di destinazione.

Grazie alla loro efficienza energetica, e supponendo che la produzione di elettricità sarà ancora più 'verde' nel futuro, i veicoli elettrici potrebbero contribuire ad una notevole riduzione dei gas a effetto serra. Tenuto conto del dibattito in corso sui cambiamenti climatici, questo potrebbe rivelarsi un fattore importante. Infatti i trasporti sono responsabili per più di un quinto delle emissioni di gas serra nell'UE ed è l'unico settore con la crescita delle emissioni. Mentre il miglioramento dei motori a combustione interna offre ancora un notevole potenziale di riduzione delle emissioni per chilometro percorso, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra intorno e al di sopra del 50% richiederà nuove soluzioni tecnologiche, come appunto il veicolo elettrico.

Rispetto ai veicoli convenzionali, e sulla base della media attuale fornitura di energia elettrica europea, i veicoli elettrici hanno emissioni del 50% in meno rispetto ai tradizionali endotermici. Ulteriori benefici possono essere raggiunti se la produzione di energia continua a diminuire con l'ulteriore utilizzo di tecnologie produttive a bassa emissione di carbonio o azzerarsi con le fonti rinnovabili.

Vi sono, tuttavia, ancora alcuni ostacoli relativi alla fornitura di energia elettrica verde, la tecnologia costosa delle batterie , la percorrenza limitata di guida e la necessità di una fitta rete di impianti elettrici di ricarica. Per superare questi ostacoli, modelli di business innovativi sono in fase di sviluppo per contribuire a trasformare il trasporto automobilistico.

Per avere completo uccesso, l'auto elettrica deve essere introdotta sul mercato come parte di un programma generale dei trasporti e di un nuovo concetto di energia, piuttosto che di una tecnologia stand-alone . Se milioni di veicoli devono essere collegata alla rete elettrica, senza un impatto negativo sull'ambiente, vi deve essere un approccio integrato alla alimentazione e alla domanda (da veicoli elettrici), al fine di garantire l'uso di fonti di energia elettrica verde. In caso contrario, il previsto aumento della domanda di picco di carico richiede nuovi investimenti nella generazione di energia elettrica e la capacità della rete. (noa di ME - è per questa ragione che consigliamo una programmazione di ricarica notturna dei veicoli elettrici anche 'lenta' piuttosto che la ricarica rapida il più delle volte effettuata di giorno).

Scienziati e ingegneri del settore automobilistico e società di fornitura di energia elettrica sono già al lavoro su 'reti elettriche intelligenti' per il veicolo e l'interfaccia di connessione alla rete. Ciò consentirà di veicoli elettrici a diventare parte integrante della fornitura di energia elettrica e di distribuzione. Le auto elettriche non solo funzionano con l'elettricità verde, ma potrebbe anche essere utilizzata per accumulare energia elettrica e restituirla alla rete quando necessario. In questo modo, il trasporto elettrico può stimolare l'ulteriore sviluppo di una energia elettrica verde.

I costi di oggi batterie fanno gravare di un ulteriore costo finale l'auto tra 15.000 euro e 40.000. Il progresso tecnologico che già è presente e le economie di scala in fieri potrebbe far diminuire questo plus a meno di 10.000 euro nel medio termine e 5.000 euro nel lungo termine. Per compensare tali maggiori costi, in alcuni paesi e città hanno annunciato incentivi importanti, come gli sconti fiscali e sovvenzioni, parcheggio gratuito nelle aree urbane e l'esenzione dalle tasse sul traffico e le tasse di circolazione.

Un altro modo promettente di contenimento dei costi della batteria è la formula di leasing/ noleggio delle sole batterie o la sostituzione delle batterie scariche con quelle cariche facendo pagare solo il costo del 'pieno' di energia e un piccolo fee.

Attualmente, la percorrenza di guida di veicoli elettrici è limitata a circa 200 chilometri. Una densa installazione delle infrastrutture di ricarica a tariffazione è necessaria in spazi pubblici per consentire la ricarica durante le ore di frequenza di inattività. Vi è anche l'elemento tempo di prendere in considerazione. La ricarica della batteria può prendere 3-8 ore, ipotizzando una ricarica convenzionale plug-in alla rete elettrica. Dato che i veicoli sono parcheggiati in media del 95% del tempo, questo non dovrebbe costituire un problema se i punti di ricarica sono ampiamente disponibili.

Inoltre, le soluzioni innovative di tariffazione sono in cantiere. Ad alta potenza, le stazioni di ricarica veloce potrebbe ridurre il tempo di ricarica a meno di 30 minuti. Sistemi di rete intelligente per il veicolo e l'interfaccia di connessione alla rete potrebbe consentire una ottimizzazione della carica delle batterie. Questo a sua volta potrebbe diventare interessante per le aziende di fornitura di energia per quanto riguarda la gestione della rete elettrica e la fornitura fluttuante e la domanda di energia.

Per l'auto elettrica è necessario fare un notevole passo avanti nelle quantità di produzione, nella tecnologia e nei trasporti intelligenti. I veicoli elettrici avranno un impatto positivo per l'ambiente se saranno in grado di sostituire una notevole quantità di vetture convenzionali. Un cambiamento fondamentale nel comportamento d'acquisto e la mobilità è pertanto cruciale. È qui che scelte di vita e di pianificazione della mobilità devono concentrarsi.

In Europa, oltre l'80% dei tragitti effettuati in automobile medi è inferiori a 20 km e la maggior parte dei guidatori europei percorre meno di 40 km al giorno. Questo significa che la maggior parte dei nostri viaggi possono essere perfettamente soddisfatti da un'auto elettrica di media grandezza . Eppure, le persone tendono ancora ad acquistare automobili che superano ampiamente le loro esigenze quotidiane, preferendo l'acquisto di automobili di grandi dimensioni con le quali possono coprire occasionali distanze superiori per le vacanze, per esempio.

Per modificare questo comportamento dei consumatori, devono essere messe a disposizione delle alternative. Per esempio, i veicoli elettrici potrebbero essere utilizzati per le distanze brevi e tragitti quotidiani, mentre il veicolo supplementare convenzionale o ibridi (in affitto o di proprietà) potrebbe essere utilizzato per il viaggio più occasionali. Recenti ricerche mostrano anche che le persone tendono a diventare più aperti a un accesso flessibile ai trasporti con il passare del tempo ed entro il 2020 dovrebbero essere meno dipendenti dalla propria auto. Electric car-sharing potrebbe ulteriormente favorire questo sviluppo e sono già in fase di sperimentazione in città come Parigi e Oslo .

Infine, il trasporto elettrico deve anche essere legato ad un concetto globale di mobilità che prevede nuovi collegamenti tra i diversi mezzi di trasporto. Una combinazione di auto elettrica di condivisione con i servizi di trasporto di massa (treno ad esempio). Inoltre sarebbe da estendere la copertura di una rete di fornitori di trasporti pubblici ben oltre la loro tradizionale proposta.

Decisori politici, ricercatori, costruttori di automobili e utility dovranno garantire che la tecnologia intelligente e nuovi modelli di business siano messi a disposizione per garantire che la mobilità elettrica sia in grado di esprimere il proprio potenziale di benefici ambientali al massimo livello. Informati e consumatori di supporto sono necessari per fare si che questo accada.


(*) La EEA (Agenzia europea dell'ambiente) è un'agenzia dell'Unione europea. Il loro compito è quello di fornire informazioni qualificate ed indipendenti sull'ambiente. Sono una delle principali fonti di informazione per coloro che sono coinvolti nello sviluppo, l'adozione, attuazione e valutazione delle politiche ambientali, rivolte anche verso il pubblico più in generale. Attualmente, l'EEA ha 32 paesi membri.

martedì 19 gennaio 2010

A proposito del litio, uno dei prodotti più strategici del pianeta

Il litio è il più leggero di tutti gli elementi solidi e il primo elemento nella colonna di metalli alcalini nella tavola periodica. E' bianco-argenteo, morbido e reagisce immediatamente con l'aria e l'acqua. Il litio è un elemento raro a causa della sua forte dispersione nella crosta terrestre. Diventa economica la sua estrazione quando si riscontrano concentrazioni di sali in superficie nelle salamoie e nei minerali nella Petalite [LiAlSi4O10], Spodumene [LiAlSi2O6], Ambligonite-Montebrasite [LiAl(F,OH)PO4], Lepidolite [(Li,Al)3(Si,Al)4O10(F,OH)2] e depositi giganti di Pegmatite (rocce filoniane appartenenti alla famiglia del granito e connesse proprio con le intrusioni granitiche).

Salar de Uyuni in Bolivia

Litio è stato scoperto e definito nel 1817, ma non è stato prodotto in commercio fino al 1923 da una società chiamata Metallgesellschaft AG. Fino ad ora, il litio è stato un bene secondario utilizzato in piccole quantità da parte dei produttori di vetro, grasso ed in medicina come stabilizzante dell'umore. Negli ultimi anni la domanda è salita alle stelle a causa dell'aumento dei telefoni cellulari, computer portatili e dispositivi elettronici assortiti popolare tra i consumatori.

Salar de Atacama in Cile

Le batterie litio-ioni sono diventate 'la batteria' ricaricabile di prima scelta e sono ormai le uniche  usate nei telefoni cellulare e in varie tipologie di strumenti, computer, rasoi elettrici, veicoli elettrici, auto ibride ed all-electric. I vantaggi di batterie litio-ioni sono:

- Densità di energia superiore al rapporto di peso

- Una vita più lunga

- Senza effetto memoria

Tra il 2003 e il 2007 l'industria della batteria raddoppiato il suo consumo di carbonato di litio, l'ingrediente più comune utilizzato in prodotti a base di litio.

La miniera d'oro di litio può essere solo di partenza. Batterie litio-ioni sono parte integrante dei piani dell'industria automobilistica per ridurre l'uso di combustibili fossili. Dal momento che una batteria del veicolo richiede quantità interessanti di carbonato di litio la rivoluzione verde delle auto propone il litio come uno dei prodotti più strategici del pianeta.

Altri post sull'argomento:

La disponibilità del litio per le batterie dei veicoli elettrici

Litio dai processi elettroproduttivi geotermici

Scoperto giacimento di litio in Messico

La Bolivia avvierà una propria produzione di batterie

Litio, litio e litio. Salar de Atacama, Cile


lunedì 18 gennaio 2010

Corea, TC & T auto elettriche

Direttamente dal Salone dell'Auto, North American International Auto Show, al Cobo Center a Detroit nel Michigan nella sezione esclusivamente dedicata ai veicoli elettrici chiamata E-Zone Electric Avenue vediamo tre proposte coreane della TC&T Inc..

La prima è una vettura elettrica sportiva, una roadster come la Tesla, che raggiunge la velocità massima di 152 kmh. Nella foto tratta da un blog di auto cinese la vediamo senza il top (la parte superiore... dell'auto) il cui prezzo dichiarato è di 1.000.891 yuan equivalenti a 102.000 euro.


La seconda è un'auto elettericA anfibia a quattro posti e sei ruote che su terra raggiungenge la velocità di 65 kmh .



L'ultima è una vetturetta elettrica per trasporto merci a due posti.



Leggere anche - qui -
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domenica 17 gennaio 2010

Nucleare: vale 12 miliardi la filiera di Enel-Edf

Articolo interessante su BorsaItaliana che mette in rilievo quale cifra sia in gioco per le imprese nazionali su quello che viene considerato da molti il necessario ritorno al nucleare italiano . 12 miliardi è il giro d'affari stimato per la realizzazione dei reattori nucleari Epr del tandem Enel-Edf.

Dei circa 18 miliardi previsti la fetta più grossa andrà infatti a coprire i costi di ingegneria, opere civili, componenti meccaniche, elettriche e cosi' via.


Le forniture meccaniche incideranno da sole per il 30% sul costo di realizzazione di un reattore, quindi il conto è presto fatto. Anche le ricadute occupazionali sono considerevoli. Ogni cantiere occuperà circa 2.500 persone, alle quali se ne aggiungeranno altre 600 tra ingeneri e tecnici qualificati. Il business inoltre resterà in piedi anche se il programma nucleare nazionale dovesse nuovamente subire uno stop. La Francia e l'Inghilterra sono mercati di riferimento per gli Epr e secondo l'Enel le imprese italiane vi potranno entrare in forze. (Fonte: borsaitaliana)

Ho dei forti dubbi in merito. Prima di tutto perché l'Inghilterra ha pressoché fermato la realizzazione di nuove centrali se queste non verranno interamente finanziate dai privati e quindi dalle banche. Forti dubbi che le centrali EPR possano essere finanziate dalle banche considerando il ritorno economico dall'investimento soprattutto perchè ancora non è stata terminata la costruzione della prima centrale EPR in Finlandia a Olkiluoto susseguendosi problemi di progettazione e sicurezza che hanno fatto lievitare i costi preventivati fino a raddoppiarli. La seconda centrale EPR, quella francese, continua a far storcere la bocca agli esperti internazionali della sicurezza nucleare che hanno chiesto varie modifiche da realizzare poiché non esente da pecche progettuali sui minimi parametri di sicurezza. Queste sarebbero le centrali di terza generazione a cui si affiderebbe l'Italia per far ripartire il progetto energetico con il nucleare.

Prenotereste un posto su un aereo che ancora non ha fatto un'ora di volo neppure con il prototipo? Questo vuole fare il nucleare italiano, volare 'al buio'... e spendere inutilmente soldi dei contribuente per avvantaggiare unicamente i soliti noti.

Altri post: - qui -, - qui - , - qui -, - qui -, - qui -

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sabato 16 gennaio 2010

Consumi di energia elettrica in Italia: - 1,4% a Dicembre

Dal Comunicato stampa tratto dal sito web Terna.


A dicembre, in particolare, la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,6 miliardi di kilowattora, ha fatto registrare una flessione del 1,4% rispetto ai volumi richiesti a dicembre 2008: con questo risultato il mese di dicembre risulta il migliore del 2009, seguito da novembre (-2,7%); spetta invece ad aprile la massima flessione dell’anno: -11,5% rispetto ad aprile 2008.

La variazione della domanda elettrica di dicembre 2009 diventa -1,8% depurata dall’influenza di un giorno lavorativo in più (21 vs 20) - con un conseguente maggior utilizzo di energia elettrica per le attività lavorative – e da una temperatura media mensile superiore di circa mezzo grado
centigrado rispetto a dicembre 2008. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2009 ha fatto registrare un -0,6% rispetto al mese precedente.

Nel mese di dicembre 2009 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,3% con

produzione nazionale e per la quota restante (12,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (-8,1% rispetto a dicembre 2008). In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,7 miliardi di kWh) è in calo dello 0,5% rispetto allo stesso mese del 2008;

in crescita le fonti di produzione eolica (+77,2%) e

geotermoelettrica (+4,5%);

in calo invece le fonti idroelettrica (-14,4%) e

termoelettrica (-0,3%).

A livello territoriale la variazione della domanda è piuttosto omogenea sul territorio nazionale:

-1,7% al Nord,

-1,1% al Centro e

-1% al Sud.

I 26,6 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il

44,7% al Nord,

per il 29,2% al Centro e

per il 26,1% al Sud.

Per quanto riguarda la richiesta annua (2009).

I primi dati provvisori sui consumi di energia elettrica nel 2009 fanno segnare una flessione del 6,7% rispetto al 2008. A parità di giorni lavorativi, la diminuzione è pari a -6,5%.

Il totale dell'energia richiesta in Italia ammonta a 316,9 miliardi di kilowattora.

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venerdì 15 gennaio 2010

Nuove batterie Hitachi per veicoli elettrici ibridi

Hitachi Ltd e Hitachi Vehicle Energy Ltd hanno sviluppato batterie Li-ion per veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV), una  assoluta novità per il gruppo Hitachi. 

Queste nuove batterie sono state sviluppate in risposta alla crescente domanda di veicoli poco inquinanti richiesti dalle normative sempre più severe sulle emissioni  delle automobili in tutto il mondo.

Le nuove batterie Li-ion offrono le elevate prestazioni e l'affidabilità necessarie per l'uso nei PHEV, fornendo sia l'alta energia (durata, contribuendo ad acquisire una buona percorrenza) che l'alto rendimento (coppia istantanea) delle prestazioni. 

Questo è dovuto al fatto che Hitachi ha realizzato un nuovo tipo di elettrodo in grado di offrire contemporaneamente alta energia e ad alta potenza.

Inoltre le batterie usufruiscono di un tipo particolare di separatore resistente al calore interno che impedisce la formazione di cortocircuiti migliorando notevolmente la sicurezza. Il separatore è un componente chiave di batterie Li-ion che ha la funzione di separare il catodo dall'anodo ed allo stesso tempo di mantenere la conduttività ionica, lo scambio ionico.

La batterie Li-ion della capacità elettrica di 25 Ah, garantiscono una percorrenza di circa 20 km in sola modalità EV, utilizzando quindi il solo motore elettrico per la trazione.

Sintesi da EETimesAsia

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giovedì 14 gennaio 2010

In Toscana 100 auto elettriche per le ASL

Prenderanno servizio il 15 gennaio le prime tre auto elettriche delle 100 disponibili presso le ASL Toscane. Questo primo piccolissimo contingente è destinate al servizio A.D.I. (Assistenza domiciliare infermieristica) della città di Arezzo nella cui sede sono predisposte anche le colonnine di ricarica.

La Regione Toscana ha già ordinato 100 auto elettriche verso una transizione dal motore a scoppio al motore elettrico per gli spostamenti urbani (per il momento).

La formula del noleggio full service permette di disporre dei mezzi dimenticandosi della manutenzione ordinaria e straordinaria, del bollo e dell’assicurazione kasko, oltretutto con un canone di affitto molto conveniente e che, dati alla mano, permetterà alla Regione di risparmiare notevolmente nei confronti dei mezzi impiegati attualmente. L’unico costo a carico dell’ente è l’energia elettrica, assai inferiore al corrispondente mezzo a motore endotermico: fino al 70% in meno rispetto al benzina e fino al 30% in meno rispetto al metano. Si calcola che la spesa di affitto per ogni veicolo oscillerà dai 400 ai 600 euro al mese. Ogni mezzo ha una autonomia, con un pieno, fra gli 80 e i 90 chilometri: più che sufficienti per il “giro” quotidiano che ogni infermiere domiciliare compie ogni giorno in città. Il mezzo ogni sera viene poi parcheggiato nel piazzale riservato della Asl, in appositi spazi predisposti, con tanto di presa di corrente, per fare la ricarica ed essere pronto per il mattino successivo. Su tutti i mezzi sarà possibile utilizzare le fiancate per ospitare le campagne di comunicazione sociale e sanitaria promosse dalla Regione e dalla Asl.

Fonte: arezzonotizie

Leggere anche: - qui -
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mercoledì 13 gennaio 2010

Per progettare lithium battery pack - batterie al litio

Per realizzare un pacco batteria per veicoli elettrici o ad uso stazionario è necessario partire sapendo alcuni parametri di base.

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Tensione

1. Volts Nominali ___________
2. Volts Minimi ___________
3. Volts Massimi ___________

Corrente

1. Corrente di scarica ___________
2. Ampere di Picco ___________ per quanti secondi ______
3. Ampere Continui ___________

Capacità

- Wh Richiesti ___________ Wh

Ricarica

- Massimo tempo richiesto in Ricarica: ___________ Minuti
- Tipo di ricarica ___________

Altro

- BMS - Battery Management System
- Communications / Control Bus
- Indicator lights

Altre informazioni ______________________________________________

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I battery pack al litio sono costituiti da elementi singoli la cui tensione nominale è di 3,7 Volt per le celle al litio polimeri (LiPo) e 3,2 V per le celle a litio ferro-fosfato (LiFePO4).

Unite e connesse le une con le altre formano pacchi batteria il cui voltaggio è un multiplo di 3,7 V o 3,2 V.

La capacità varia scegliendo la capacità delle singole celle a partire da 10 Ah fino ad arrivare a 240 Ah per le LiPo, da 10 Ah a 400/600Ah per le LiFePO4.

La progettazione del pacco batteria è diverso a seconda che si voglia o si debba utilizzare le LiPo o le LiFePO4.

Le batterie a litio presentano una grande flessibilità in particolar modo nei volumi disponibili essendo appunto costituite da singoli elementi che hanno la forma di risme di carta o parallelogrammi che possono essere disposti secondo le nostre esigenze e necessità.

Le due principali tecnologie di batterie al litio permettono di sfruttare le caratteristiche migliori in funzione dell'uso permettendo cicli di vita lunghissimi rispetto alle batterie al piombo, con densità d'energia da 3 a 5 volte (piombo), picchi di corrente da 2C a 20C in carica e/o scarica, flessibilità d'uso; sono ininfiammabili, sono gestite da BMS (battery managment system), hanno caricabatterie dedicati.

Le applicazioni sono le più varie: Automotive, Computer, Strumenti El. Medicali, Militare, Mission critical, Telefonia, Radio mobile, PDA, Solar Power, Wind Power, Standby power, Altre.


Ulteriori informazioni - qui -

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martedì 12 gennaio 2010

Detroit Auto Show: Toyota FT-CH, ibrida


 



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Detroit. Cobo ed Electric Avenue

Si è aperto ieri la 22a edizione del Salone dell'Auto, North American International Auto Show, al Cobo Center a Detroit nel Michigan. L'apertura al pubblico è prevista per sabato 16 gennaio per chiudere il 24. Qui di seguito una miscellanea di spezzoni di articoli da La Stampa e Il Sole 24 Ore che mette in evidenza la profonda crisi che sta affliggendo il mercato dell'auto a livello mondiale in particolare modo negli USA. L'interesse delle Case produttrici per le auto a trazione elettrica sembra più attaccata ad una realtà immanente fornita dall'amministrazione Obama ai Big Three con i contributi statali di sviluppo del settore diretti alle nuove tecnologie delle motorizzazioni elettriche ed ibride piuttosto che una chiara visione della limitatezza delle risorse disponibili oggi e ancor meno nel futuro . E' evidente che la crisi del settore non sia finita, movimenti tellurici stanno sconquassando i continenti preparando ridimensionamenti ulteriori e definitivi che alcuni manager automotive non vogliono vedere. Il loro motto sembra essere: carpe diem. Vedremo quanto resisteranno.



Gli Stati Uniti hanno perso la leadership globale, superati da un mercato cinese in espansione. Nonostante l’impennata di dicembre (+14,9%), le vendite registrano una flessione del 21,4%, con 10.254.128 consegne. Non andava così male dal 1982. Gm (2,08 milioni di veicoli) ha perso il 29,9%, Ford (1,67 milioni) il 15,3%, Chrysler (93.000) addirittura il 35,9% archiviando il peggior bilancio degli ultimi 47 anni. Le Case straniere più aggressive sul mercato americano nel 2009 hanno limitato i danni, calando meno della media: Toyota -20,2%, Honda -19,5% e Nissan -19,1%. Per la prima volta in Usa le vendite asiatiche hanno superato quelle dei marchi domestici. Volkswagen (-5,2%) ha migliorato la propria quota di penetrazione, qualche Casa ha perfino incrementato le vendite: Subaru (+15,4%), Kia (+9,8%), Hyundai (+8,3%). Il lusso europeo ha pagato la crisi con le perdite di Daimler (-17,8%) e Bmw (-20,3%) e una pesante flessione delle icone sportive come Ferrari (-14,2%), Porsche (-24,3%), Bentley e Maserati (-49,2%), Lamborghini (-53,2%).

A confermare il ruolo della politica nel salvataggio dell’industria automobilistica una delegazione del Congresso, guidata dal presidente della Camera Nancy Pelosi, visiterà il salone anche per verificare come sono stati spesi i soldi a carico dei contribuenti per salvare l’industria auto. Sono complessivamente 700 i modelli esposti al Cobo Center, di cui 40 debutti di modelli appena usciti di fabbrica. Grande spazio è stato riservato ai veicoli elettrici e ibridi, ai quali è stata dedicata una sezione esclusiva chiamata Electric Avenue. E a dimostrare quanto in un anno le cose siano cambiate ci sono gli spazi occupati dalle singole case all’interno del Cobo Center: lo stand di Ford sarà il 48% più grande dello scorso anno, mentre quello di General Motors sarà ridimensionato, visto che molti marchi del gruppo sono stati chiusi. «Ci sarà una differenza netta rispetto allo scorso anno. Ci sono una ritrovata speranza e un ritrovato ottimismo», spiega il presidente del salone Doug Fox. La kermesse di Detroit in sostanza potrebbe essere l’anno zero della rinnovata industria automobilistica proiettata verso le vetture ecologiche dando l’addio all’era delle «Big Three» (Ford, General Motors e Chrysler) per inaugurare l’epoca delle «Medium Six»: Gm, Ford, Toyota, Honda Nissan con il sesto posto che resta da assegnare, forse a Fiat-Chrysler, forse a Volkswagen, forse a Hyundai.

L'auto elettrica.
Anche se è presto per suonare il cessato allarme, in questi giorni tra gli stand si tornerà dunque a parlare più di modelli che di bilanci. Come già in passato, anche quest'anno il Salone vedrà il consueto contrasto fra le ambizioni sportive e le esigenze di economia e di riduzione dei consumi. Per questo riguarda quest'ultimo aspetto, grande protagonista l'auto elettrica, che si merita per la prima volta un settore di esposizione a parte: la Electric Avenue, che anche simbolicamente ha preso il posto degli stand dei marchi eliminati da Gm - Hummer, Pontiac. Ci saranno auto elettriche e ibride dei tipi più svariati. In primo luogo la piccola Toyota che si affianca alla Prius e che, secondo John McElroy di Autoline Detroit "Potrebbe essere l'auto che fa decollare il mercato". La Chevrolet Volt, con un'autonomia di 40 miglia in elettrico e un motore a benzina per ricaricare le batterie: sarà sul mercato già a fine anno. Debutto nel 2010 anche per la Nissan Leaf, elettrica integrale sviluppata in cooperazione con Renault. Non è un caso che Carlos Ghosn, numero uno di Renault e Nissan, sia tra i più ottimisti sul successo dell'auto elettrica: prevede infatti che tra dieci anni i veicoli elettrici al 10% del mercato. Qui negli Usa sono parecchi gli scettici. Lo stesso Lutz (Bob Lutz, numero due della Gm), pur alla vigilia di un debutto importante come quello della Volt, avverte che "per i prossimi vent'anni le auto elettriche forniranno tutt'al più un complemento alla strategia di trasporto"; ma non potranno costituirne l'ossatura.

Fonti: La Stampa e Il Sole 24 Ore
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lunedì 11 gennaio 2010

La Prius è l'auto più venduta in Giappone nel 2009

Anche per il mese di Dicembre abbiamo realizzato il grafico (cliccare sopra l'immagine per ingrandire) relativo alle vendite in Giappone della vettura ibrida di punta della Toyota confrontandola con la vettura più venduta a motorizzazione tradizionale.

Ancora una volta i dati pubblicati nel sito web della JADA (Japan Automobile Dealers Association) mettono in evidenza che la Prius è la vettura più venduta in assoluto nel mese di Dicembre 2009 con 22.594 unità contro le 13.942 unità della vettura tradizionale FIT della Honda. Sale al 3° posto un'altra ibrida, la Insight della Honda, con 11.967. Ricordiamo che la stessa vettura era in 5a posizione con 9.413 auto vendute.

Leggere anche - qui -, - qui - , - qui -


Osserviamo l'andamento delle vendite della Prius nell'arco di tempo che va dal 2004 al 2009 .

Dal grafico (cliccare sopra l'immagine per ingrandire) vediamo chiaramente la lenta salita e l'impennata dell'ultimo anno appena trascorso. Nel 2008 era al 5° posto, nel 2009 è la vettura più venduta in assoluto. Dati ripresi dal sito web JADA (Japan Automobile Dealers Association).



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Vediamo cosa è successo in Italia. Le vendite delle auto in Italia nel Dicembre 2009.

1° posto, FIAT Punto 15.078 auto (16.237 a Novembre)

2° posto, FIAT Panda 12.999 auto (13.979 a Novembre).

Al primo posto tra i veicoli diesel ritroviamo la Fiat Punto con 2.957 ( a Novembre era la Ford Fiesta con 3.780 auto) . (Dati ricavati dal sito ANFIA)

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domenica 10 gennaio 2010

A Merida, in Messico, la Sesta conferenza internazionale sul cambiamento climatico

Dal 14 al 19 marzo 2010 si terrà a Merida, in Messico, la Sesta conferenza internazionale dell'unione europea di geoscienze Alexander von Humboldt sul cambiamento climatico, il rischio naturale e le società.

Si ritiene che i cambiamenti climatici abbiano contribuito al declino di antiche civiltà come ad esempio quella dei Maya nel Messico sudorientale e in America centrale o quella degli indiani Pueblo in America settentrionale. Un'eruzione vulcanica ha sepolto gli antichi Acrotiri sull'isola di Santorini e potrebbe aver accelerato il declino della cultura minoica. Anche oggi le civiltà sono minacciate dai cambiamenti climatici, dall'innalzarsi del livello del mare e dai disastri naturali.

Questa conferenza interdisciplinare ha l'obiettivo di promuovere la comprensione dell'impatto dei cambiamenti climatici e dei disastri naturali sulle società presenti e del passato, ponendo l'attenzione sugli impatti antropogenici nei sistemi sempre più complessi. I temi riguarderanno tra l'altro:
- "Il confine Cretaceo/Terziario e l'impatto del cratere Chicxulub";
- "Clima e cambiamenti ambientali e civiltà antiche";
- "Vulcanismo e terremoti";
- "Cambiamenti climatici improvvisi";
- "Riscaldamento globale: I prossimi 100 anni";
- "Megacittà e rischi naturali";
- "Effetti ecologici del cambiamento globale";
- "Geo-idrologia";
- "Sistemi complessi nelle geoscienze";
- "Gestione dell'incertezza nelle geoscienze";
- "Ingegneria planetaria".

L'evento è finanziato dall'Universidad Nacional Autonoma de Mexico, dal Centro de Investigacion Cientifica de Yucatan e dall'Unione europea di geoscienze.

Per maggiori informazioni cliccare qui (documento PDF, circa 400 kb)

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sabato 9 gennaio 2010

venerdì 8 gennaio 2010

Think produrrà in USA

Ne parlavamo a metà Dicembre dello scorso anno in questo post Think, parte la produzione in Finlandia riguardo la necessità di realizzare impianti produttivi in USA per il mercato americano. L'amministratore delegato della Think Richard Canny ha svelato l'ubicazione del primo stabilimento oltreoceano che sarà costruito nello stato Indiana Contea di Elkhart.

Un investimento di 43 milioni di dollari, ma la casa automobilistica ha ottenuto anche il sostegno del governo centrale e locale con incentivi fiscali dello Stato e fondi per la formazione di posti di lavoro per un totale di 17 milioni dollari.

Alla fine del percorso nel 2011 Think avrà una capacità produttiva, assemblaggio, per più di 20.000 veicoli all'anno nel nuovo stabilimento dell'Indiana.


Fonte: The Wall Street Journal

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giovedì 7 gennaio 2010

La risposta danese alle supercar elettriche americane


Vediamo prima di tutto le caratteristiche essenziali.

Performance

Lynx Extreme
Massima potenza: 2 x 450 hp = 660 kW/ 900 HP (Lynx Twin motor system)
Velocitò Massima: 200 km/h (limitato)
Controller: 2000 Amp Lynx
Accelerazione: 0 -100 km/h in meno di 4 secondi

Peso a vuoto: 850 kg
Range: 150-350 km (a seconda il battery pack)
Tensione del Sistema: 400 Volt
Tecnologia delle batterie: Celle ai polimeri di litio
Capacità del pacco batterie: Diverse opzioni

Tempo di ricarica: Dipende dalle dimensioni del battery pack– l'auto ha il caricabatterie a bordo. E' possibile la ricarica rapida nelle stazioni di ricarica con impianti di potenza adeguata.



Tecnologia

La batteria

La batteria è sviluppata appositamente per le applicazioni ad alta ed è stata progettata per mantenere una temperatura adeguata. Il sistema di controllo delle batterie (BMS Lynx) non solo governa il livello di cella e il bilanciamento, ma ha altre caratteristiche uniche realizzate per soddisfare le esigenze della vettura.

Motore

L'accelerazione è meglio di una tradizionale supercar. La coppia del motore è subito disponibile a numero bassissimo di giri quando si spinge sull'acceleratore. Ma più importante delle dimensioni del motore o del suo peso è la sua efficacia. Senza un'efficienza adeguata, un motore converte l'energia elettrica in calore, invece che in energia di rotazionale, quindi hanno progettato un motore per avere efficienze tra 85 a 95 %.

Trasmissione

Da zero alla velocità massima senza usare la frizione che non esiste con emissioni sonoro del tutto irrilevanti. Basta muovere la leva del cambio e il Power Electronics Module gestisce tutto automaticamente.



Interessante la scelta delle celle ai polimeri di litio che possono essere montate a bordo con capacità diverse che permettono percorrenze tra i 150 km a 350 km a carica. Naturalmente la capacitò del pacco batteria incide sul costo finale della vettura. Il modello Lynx GT 16 con 16 kWh a bordo costa 85 mila euro mentre il Lynx GT 32 a bordo costa 115 mila euro. Il prezzo include la registrazione e l'ottenimento della targa (solo in Danimarca). Per gli Stati Uniti, tutti i veicoli Lynx beneficiane del credito d'imposta del pieno federale sulle auto a batteria. Lynxcars inoltre può beneficiare di incentivi statali, esenzioni fiscali degli oneri e sconti locali.

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