Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 28 gennaio 2010

Il nucleare farà scendere la bolletta?

Non c'è da sperarci se leggiamo questo titolo: "La svolta EDF caro-bolletta anche con il nucleare". A pagina 29 del Corriere della Sera del 26 Gennaio si riporta una indiscrezione da fonti ben informate del giornale economico francese "Les Echos" secondo cui la EDF ha richiesto al governo francese di poter aumentare le bollette dell'energia elettrica prodotta dal nucleare, circa il 15% in più.
EDF smentisce categoricamente.
Però, andando a spulciare Les Echos online si legge che l'aumento sarà " entre 20 et 30%, nous avons tout entendu", "tra il 20 e il 30%, abbiamo sentito tutto". Questa è la conferma della fonte ignota governiva intervistata dal quotidiano.
I francesi dovranno probabilmente rassegnarsi a subire il rincaro in bolletta tra il 2010 e il 2015.

Qualche giorno prima il sito web britannico Euroinvestor aveva riferito le dichiarazioni di Fulvio Conti, il numero uno della nostra Enel, secondo cui si stima in 18 miliardi di euro il costo dei quattro reattori nucleari che si prevede di costruire in Italia in partnership con la francese EDF. Il primo dei quattro reattori potrebbe essere operativo nel 2020 in ossequio al famoso ritorno al nucleare in Italia. Ma il ritorno al nucleare italiano è segnato dalla speranza che i famosi reattori di terza generazione vengano alla luce, si sappia quanto realmente costino e che soprattutto siano sicuri come si racconta. Il primo reattore europeo è in costruzione in Finlandia a Olkiluoto perseguitato da piccoli o grandi incidenti di percorso e revisioni del progetto per assecondare le richieste degli enti preposti al controllo della sicurezza. Intanto i costi sono lievitati da 2,5 miliardi di euro preventivati all'inizio del progetto ai 5,5 miliardi attuali, ammesso che non crescano ancora da qui alla fine dei lavori. Quando la fine? Doveva entrare in servizio nel 2009 ma, a quanto sembra, i muratori sono ancora con la cazzuola in mano. Forse nel 2012.

Leggere anche:

Nucleare. Le ragioni del grande appeal: un pozzo senza fondo Olkiluoto, un pozzo senza fondo

incidente anche a centrale nuke in costruzione in Finlandia

Anche il nucleare finlandese fallisce

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1 commento:

mottarello76 ha detto...

La situazione europea però è diversa da paese a paese: nei due reattori EPR in costruzione a Olkiluoto in Finlandia e a Flamanville in Francia i lavori sono in ritardo e dunque i costi sono aumentati rispetto alle stime iniziali. La stima aggiornata della società francese EDF per il prezzo dell’energia è fra 55 e 60 euro per MWh: comunque inferiore al prezzo medio dell’elettricità italiana nel 2009 di 63,72 euro per MWh. L’Areva, che si occupa della costruzione dei reattori EPR, e l’EDF, che gestirà le centrali francesi, ha comunque spiegato che i ritardi attuali sono legati al prototipo del reattore e alla scarsa pratica degli ingegneri: due condizioni che a regime scompariranno.