Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 1 settembre 2010

L'idrogeno e le muffe bipartisan

L'amico Daniele (che ringrazio) mi segnala un articolo Follia bipartisan. Finanziare 6.000 distributori di idrogeno per dieci sole auto dal quale estraggo quanto segue:
" ...Ma il Parlamento, prima della pausa estiva, ha dato le ultime limature a una proposta di legge bipartisan per finanziare con 45 milioni dei nostri euro la costruzione, in tre anni, di 6.000 distributori di idrogeno in tutt’Italia alimentati dall’energia fotovoltaica. "

Prosegue: "Ma l’idrogeno è un mito, ’sta storia dell’idrogeno fotovoltaico destinato alle auto è totalmente insensata: e ora vi dico perchè. Ah: per trovare i soldi strizzeranno un po’ le spese sociali e per la ricerca".
"Il nuovo testo prevede l’istituzione di un fondo nazionale per l’innovazione in materia di mobilità sostenibile finanziato con 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012. Totale, 45 milioni di euro." "In particolare, è previsto che nel triennio venga assicurata “l’installazione di almeno un distributore di idrogeno ogni 10.000 abitanti”. Visto che in Italia siamo suppergiù 60 milioni, sono appunto 6.000 distributori."

Vogliamo chiamare la 'serva' per fare due conti?
45 milioni di euro... divisi per 6 mila distributori di idrogeno .... vengono... 7.500 euro a pompa.

"Ma mi faccino il piacere!!!" direbbe Totò. E subito aggiungerebbe " E io pago!!"
Dissotterriamo l'ascia di guerra di un nostro recente nostro post (850.000 dollari per ogni singolo distributore di idrogeno) e l'esperienza dell'Islanda per negare il fatto che una pompa di idrogeno possa costare così poco e il bluff appalesatosi come tale proprio dalla realtà concreta di un progetto naufragato nel mare tempestoso dell'evidenza.
Che pena, signori bipartisan!!!
Leggere anche:

- Anche la dea Fortuna volta le spalle all'idrogeno

- Islanda, le auto elettriche sostituiscono la chimera idrogeno

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2 commenti:

Silvano Robur ha detto...

Ma, dico io !
Con tutti i casini che abbiamo, adesso anche i distributori di idrogeno ?
Ma non sarebbe costato di meno liberalizzare il retrofit ?
E come lo portiamo l'idrogeno nei vari distributori ? A dorso di cammello ? Con gli idrogenodotti ?
E dove sono ? Con quale materiale li costruiamo ? Con il ferro ? Ma non lo sanno che la molecola dell'idrogeno è talmente piccola che passa attraverso il reticolo dei legami metallici ? Chi li costruisce ? La Cassa di Mezzogiorno ? Gli espropri e le servitù di passaggio ? Sono forse gratis ?
I nullaosta antincendio ? L'idrogeno, come lo vogliamo produrre ? Dal metano di Gheddafi ?
E l'anidride carbonica prodotta ? Cosa ci facciamo ? La usiamo per gli estintori ? O per le gassose ?
Oppure con il fotovoltaico.
Con un rendimento di produzione talmente basso da scoraggiare qualsiasi investitore.

Silvano ha detto...

Invece dei distributori di idrogeno, perchè non organizzare delle stazioni di sostituzione delle batterie ?

Vedi qui sotto !

http://www.ansa.it/web/notizie/notiziari/qualitaaltoadige/2010/09/01/visualizza_new.html_1788090982.html