Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 28 settembre 2010

I rifiuti comunali fanno bene all'ambiente

Una delle maggiori sfide che ci troviamo oggi ad affrontare è che cosa fare con le nostre crescenti montagne di rifiuti. Il riciclaggio occupa già una solida nicchia all'interno delle nostre famiglie, ma come possiamo contribuire a ridurre il numero di discariche che ormai sono più di 150.000 in Europa? Secondo un gruppo di ricercatori in Irlanda, la produzione di compost può essere la risposta al nostro problema.

Esperti della Teagasc (Agriculture and Food Development Authority) e dell'University College Dublin (entrambe in Irlanda) sostengono che i rifiuti e concimi organici urbani possono diventare un'importante fonte di materiale di compostaggio, capace di sopprimere e tenere a bada le malattie delle piante.

Citando la direttiva sulle discariche, che mira a prevenire e ridurre gli effetti negativi sull'ambiente e i rischi per la salute umana risultanti dalle discariche durante il loro intero ciclo di vita, la Strategia nazionale irlandese per i rifiuti biodegradabili osserva che esiste un ampio divario tra le proiezioni sulla produzione di rifiuti urbani biodegradabili e la quantità massima di discariche autorizzata per questo tipo di rifiuti.

L'attenzione degli Stati membri dovrebbe concentrarsi sul cercare e utilizzare metodi di trattamento alternativi e di produrre rifiuti organici utilizzabili. I ricercatori sottolineano che il compostaggio è uno dei modi migliori per aiutare a diminuire la quantità di rifiuti urbani biodegradabili che finiscono nelle discariche europee.

"Il compostaggio dei rifiuti organici ha molti vantaggi rispetto alle discariche, tra cui una riduzione del volume dei rifiuti", ha spiegato il dottor Michael Gaffney del Teagasc. "Il compostaggio è un processo aerobico e quindi produce anidride carbonica, mentre nelle discariche si ha principalmente un processo anaerobico che produce metano. Inoltre, il compost ha il potenziale per essere utilizzato sia come fertilizzante che come messo di crescita nell'orticoltura".

Con l'intensificarsi dell'interesse e delle attività relative alla produzione di compost, gli europei dovrebbero cominciare ad individuare i giusti mercati per questi prodotti. Ciò è particolarmente importante in quanto gli ortocoltori potrebbero aumentare il loro uso di questi prodotti capaci di mantenere le piante sane.

I ricercatori hanno rilevato, per esempio, che i materiali organici in compost possono sopprimere un certo numero di malattie a carico del suolo. Un esempio calzante sono i patogeni oomiceti come la Phytophthora, che è più facile da reprimere che le specie fungine vere come la Rhizoctonia.

La malattia è soppressa grazie ai batteri e funghi presenti nel compost materia prima, che fungono da biocontrollo contro i patogeni delle piante. "Essi colonizzano la superficie della radice, formano una relazione commensale con la pianta e sono un ostacolo alla colonizzazione da parte di agenti patogeni, necessaria per infettare le radici delle piante", ha detto il team. Va notato che dai primi studi risulta che la soppressione delle malattie è variabile, a causa della variabilità dei prodotti base.

Secondo i ricercatori, della produzione compost malattia-soppressivo in modo coerente potranno beneficiare i coltivatori, in quanto crolleranno i costi di produzione grazie alla riduzione dell'uso di pesticidi sui loro raccolti.

Inoltre, si è oggi più che mai determinati a proteggere le piante da ulteriori malattie. La direttiva dell'UE relativa all'utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottata nel 2006, mira a stabilire norme minime per l'uso dei pesticidi nell'UE, proteggendo efficacemente la salute dell'uomo de dell'ambiente dai pesticidi.

Fonte: cordis.europa.eu

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12 commenti:

Anonimo ha detto...

esempio virtuoso. Speriamo.

Anonimo ha detto...

ciao massimo, parlerai di quello che qualcuno in rete già ha soprannominato "RADIOVOLTAICO"?

a quanto ne sò è un brevetto appena fatto di quel manipolo di geni dl M.I.T. che promette capacità di conversione della radiazione solare in elettricità dell ' 80 % .

puoi confermare/ semntire/corregere questi rumors internettiano?

grazie
Compaz

Silvano Robur ha detto...

E' un articolo che fa riflettere.
E da soppesare sul nostro modo di vivere.

Ho appena concluso la lettura di un libro.

Se il curatore di queto blog mi autorizza svelerò titolo ed autore.

Per non incorrere nell'accusa di pubblicità editoriale occulta.


Da quanto appreso, sia dalla lettura del libro che dalla lettura di questo articolo, è che se vogliamo preservare l'ambiente in cui viviamo, dobbiamo orientarci verso una alimentazione sempre più vegetariana.

Posso schematizzare le due tipologie, basamdomi sulla catena alimetare.

a) Regime alimentare carnivoro :


Fonte Primaria (Vegetale)


|
|
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V

Fonte Secondaria (Animale)

|
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|
V

Alimentazione Umana


Passando dalla fonte primaria all'alimentazione umana, a parità di proteine vegetali alla fonte, si ha un rendimento di trasformazione pari a circa il 40 %.

Si perdono lungo la trasformazione circa il 60 % del potenziale raccolto in forma vegetale.

b) Regime alimentare vegetale

Fonte Primaria (Vegetale)

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|
V
Alimentazione Umana


Si vede benissimo che si tratta di un filiera più corta.

In fatto di impatto ambientale un regime alimentare vegetariano è più tollerato per uno sviluppo sostenibile.

Un allevamento di maiali ha un impatto ambientale pesantissimo.

Basti pensare ai liquami prodotti dalle deizioni che contribuiscono notevolmente all'inquinamento da nitrati delle falde acquifere.

Ma non solo.

I bravi nitrati sono i responsabili dello sbriciolamento del nostro patrimonio architettonico.

Infatti i nitrati penetrano nelle masse murarie risalendo per parecchi metri reagendo con il carbonato di calcio delle malte con cui vengono uniti i mattoni, con le pietre, producendo il nitrato di calcio.

Essendo il nitrato di calcio fortemente espansivo, si produre il fenomeno del distacco di parti di dimensioni anche notevoli dell'opera architettonica interessata.

Quindi mangiando meno bistecche risparmieremo sulle spese di manutenzione del Duomo di Firenze.

Volete un'altra motivazione per diventare vegetariani ?

Visitate un allevamento : guardate come vivono gli animali.

Visitate un mattatoio : guardate come muoino gli animali.


Prima di metterci al volante di una auto elettrica, dovremmo diventare tutti vegetariani.

Non dall'oggi al domani.
Con gradualità.

I prodotti per sostituire la carne a parità di potere nutrizionale ci sono.


Sono graditissimi osservazioni e critiche.

Silvano Robur ha detto...

E' un articolo che fa riflettere.
E da soppesare sul nostro modo di vivere.

Ho appena concluso la lettura di un libro.

Se il curatore di queto blog mi autorizza svelerò titolo ed autore.

Per non incorrere nell'accusa di pubblicità editoriale occulta.


Da quanto appreso, sia dalla lettura del libro che dalla lettura di questo articolo, è che se vogliamo preservare l'ambiente in cui viviamo, dobbiamo orientarci verso una alimentazione sempre più vegetariana.

Posso schematizzare le due tipologie, basamdomi sulla catena alimetare.

a) Regime alimentare carnivoro :


Fonte Primaria (Vegetale)


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V

Fonte Secondaria (Animale)

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V

Alimentazione Umana


Passando dalla fonte primaria all'alimentazione umana, a parità di proteine vegetali alla fonte, si ha un rendimento di trasformazione pari a circa il 40 %.

Si perdono lungo la trasformazione circa il 60 % del potenziale raccolto in forma vegetale.

b) Regime alimentare vegetale

Fonte Primaria (Vegetale)

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V
Alimentazione Umana


Si vede benissimo che si tratta di un filiera più corta.

In fatto di impatto ambientale un regime alimentare vegetariano è più tollerato per uno sviluppo sostenibile.

Un allevamento di maiali ha un impatto ambientale pesantissimo.

Basti pensare ai liquami prodotti dalle deizioni che contribuiscono notevolmente all'inquinamento da nitrati delle falde acquifere.

Ma non solo.

I bravi nitrati sono i responsabili dello sbriciolamento del nostro patrimonio architettonico.

Infatti i nitrati penetrano nelle masse murarie risalendo per parecchi metri reagendo con il carbonato di calcio delle malte con cui vengono uniti i mattoni, con le pietre, producendo il nitrato di calcio.

Essendo il nitrato di calcio fortemente espansivo, si produre il fenomeno del distacco di parti di dimensioni anche notevoli dell'opera architettonica interessata.

Quindi mangiando meno bistecche risparmieremo sulle spese di manutenzione del Duomo di Firenze.

Volete un'altra motivazione per diventare vegetariani ?

Visitate un allevamento : guardate come vivono gli animali.

Visitate un mattatoio : guardate come muoino gli animali.


Prima di metterci al volante di una auto elettrica, dovremmo diventare tutti vegetariani.

Non dall'oggi al domani.
Con gradualità.

I prodotti per sostituire la carne a parità di potere nutrizionale ci sono.


Sono graditissimi osservazioni e critiche.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Certo Silvano! meglio ancora se lo facciamo diventare un post. Va bene anche questo tuo breve commento così come è. Mandamelo per posta elettronica.

Compaz, qualche riferimento su fonti MIT, in modo da dare un'occhiata su questo radiovoltaico?

Anonimo ha detto...

for dumies--

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Scienza_e_salute/Nano-antenne-nuova-generazione-solare/12-09-2010/1-A_000126441.shtml

Anonimo ha detto...

fonte originale

http://web.mit.edu/newsoffice/2010/solar-antenna-0913.html

Anonimo ha detto...

prolisso

http://www.rexresearch.com/marks2/marks.htm

Anonimo ha detto...

uno abbastanza preparato ha coomentato:

Stiamo quindi parlando di "rectenna & C."

L'antenna in questione, come le normali antenne radio/TV, riceve la radiazione elettromagnetica della lunghezza d'onda della luce.

In pratica sono dipoli (vedi antenne TV) per la frequenza in oggetto che, essendo molto più alta, presentano dimensioni nanometriche.

Il principio è quindi completamente diverso dalle canoniche celle solari.

Anonimo ha detto...

Concordo, facciamolo diventare un nuovo post! Però non ci si può limitare allo statement "I prodotti per sostituire la carne a parità di potere nutrizionale ci sono", bisogna dire quali. Mi ricordo di un documentario BBC mandato su National Geografic Channel un paio di anni fa sul tema. Si cercavano alternative alla produzione bovina, suina e ovina come fonte proteica e di ferro che fossero più sostenibili per il pianeta con la sua crescente popolazione. Latte e derivati non hanno senso come soluzione globale: mancherebbero numericamente i bovini e gli ovini. Idem per le uova. L'unica soluzione praticabile sono gli insetti, sia nello stadio larvale che adulto. Sono molto diffusi, facilmente allevabili, con percentuale proteica molto alta e di qualità, basso contenuto di grassi. Sono già la fonte proteica quotidiana per centinaia di milioni di persone.

Massimo J. De Carlo ha detto...

L'intervento di Silvano è programmato per domani in un post dedicato.

Per quanto riguarda quel tipo di solare ad alta efficienza siamo ancora in una fase di laboratorio. Non vorrei che fosse una delle tante cose che funzionano bene in laboratorio, prendono sussidi per gli studi ma poi non decollano mai. Se l'ipotesi è giusta lo vedremo nel prossimo futuro. Comunque teniamo presente la questione per aggiornamenti.

Anonimo ha detto...

grazie carlo, non mancherò di far sapere appena Se ci sarano aggiornamenti...

sai la fantasia tende a sollevarsi .... una fer così efficente, cambiertebbe molti equilibri economico/energetici.