Con un messaggio di Al Gore, che ha esortato gli australiani ad essere parte della soluzione alla crisi climatica e i governi e il mondo a ridurre i gas serra del 90 percento entro il 2050, è partito da Sydney alle 11.30 (le 3.30 in Italia) il Live Earth, il bio-concertone globale organizzato dall'ex vice presidente Usa, adunata musicale per salvare il pianeta. Non è solo un modo per sentirsi a posto con la coscienza: gli organizzatori vogliono raccogliere una massiccia banda dati di persone che possono mobilitare in future campagne. Da Sydney il testimone passa a Tokyo e quindi a Shanghai, Johannesburg, Amburgo, Londra, Rio de Janeiro (ripristinato all'undicesima ora da un giudice dopo la cancellazione per timori di sicurezza) e infine New York. Per la prima volta la Cina partecipa ad un evento del genere. E vi sono due special events: dal tempio Toji a Kyoto, e dalla base britannica in Antartide, con la band finora sconosciuta Nunatak, composta da due ingegneri, un biologo marino, un meteorologo e una guida polare. In Australia saranno dieci ore di concerto nel grande stadio di Moore Park gremito nei suo 50mila posti.
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