Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 27 luglio 2007

UE, Tecnologie alternative ai carburanti

Negli ultimi anni sono state sviluppate molte opzioni tecnologiche alternative per i carburanti destinati al trasporto stradale e aereo. Se la maggior parte è stata ampiamente discussa, le informazioni disponibili sono di solito frammentarie, troppo scientifiche o semplicistiche nella presentazione e in genere non confrontabili.
Ora lo STOA (Scientific Technology Options Assessment) l'organismo di valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche del Parlamento europeo, ha pubblicato un inventario delle 20 opzioni più promettenti, raggruppate in cinque categorie tecnologiche: idrogeno e celle a combustibile, veicoli elettrici a batteria, tecnologia ibrida, biocarburanti e gas naturale. L'inventario fornisce una panoramica comparativa dei pro e dei contro di ciascuna tecnologia.
Concentrandosi principalmente sul trasporto stradale, lo studio inizia dall'idrogeno che, se combinato a celle a combustibile, risulta essere una tecnologia alternativa promettente. Tuttavia, rimangono alcuni gravi ostacoli tecnologici, tra cui, per esempio, dubbi riguardo alla prestazione delle celle a combustibile e la produzione di grandi quantità di idrogeno «pulito». Di recente, l'unico metodo praticabile di produzione di idrogeno su larga scala è stato attraverso un processo di «steam-reforming» di gas naturale. Nello studio si legge che, da una prospettiva a medio termine, tale sistema potrebbe sostenere la penetrazione dell'idrogeno e delle celle a combustibile sul mercato. Il punto fondamentale è che, in questo caso, l'idrogeno sarebbe ricavato da combustibili fossili.
Si sono inoltre discussi altri metodi, tra cui la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili (eolica, fotovoltaica, solare termica, idraulica) tramite elettrolisi. Tale sistema è considerato una sorta di formula magica dato che consente emissioni di gas a effetto serra vicine allo zero. «Tuttavia non è chiaro se, quando e in quali regioni la produzione di idrogeno derivante da fonti energetiche rinnovabili sarà possibile su larga scala e a costi ragionevoli», precisa lo studio.
È anche possibile una produzione «pulita» di idrogeno dall'energia nucleare, ma in questo caso gli ostacoli sono rappresentati dall'esaurimento delle fonti di uranio e dall'accettazione dell'impiego del nucleare. Riguardo alla sicurezza del clima, lo studio prevede che la soluzione del carbone sarà adeguata solo se abbinata al sequestro e allo stoccaggio di CO2.
Lo studio valuta l'utilizzo della tecnologia ibrida e stabilisce che tale opzione offre l'opportunità di risparmiare energia ed emissioni impiegando tecnologie e infrastrutture consolidate. Qualunque sarà il carburante e la tecnologia di propulsione preponderante nel giro di 20-30 anni, secondo gli autori dello studio la tecnologia ibrida farà sicuramente parte del sistema a propulsione. È un importante elemento della maggior parte dei concetti di cella a combustibile e sembra esista un elevato potenziale di migliorare ulteriormente l'efficienza dei carburanti tradizionali.
È stato inoltre esplorato lo sviluppo di automobili elettriche vere e proprie. In questo caso lo studio sottolinea che la commercializzazione di tali veicoli dipenderà fortemente dallo sviluppo di batterie adeguate. Nonostante decenni di attività di ricerca e sviluppo, non si osservano decisive scoperte tecnologiche relative alle batterie. «Eppure una scoperta sorprendente nella tecnologia delle batterie non è del tutto impossibile e di certo comporterebbe cambiamenti radicali sia nel settore dei trasporti che in quello dell'energia», affermano gli autori dello studio. (I ricercatori non sono aggiornati circa l'esistenza delle batterie a litio che rendono possibili veloci ricariche e prestazioni migliori anche rispetto i veicoli col motore a scoppio- nota di Mondoelettrico)
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Tuttavia, dato che sia il GNC che il GPL sono derivati da materia prima di origine fossile, devono essere considerati tecnologie di passaggio.

Per ulteriori informazioni
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

provate a dirlo a beppe grillo della macchina

Anonimo ha detto...

buona idea, provate con Beppe Grillo,
se vi adotta, un po'di sana pubblicità è garantita.

Da molto tempo Grillo dice cose correttissime sui mezzi di trasporto, ma non essendo un tecnico ha fatto spesso degli esempi scorretti. Ad esempio confronta con disinvoltura le vetture "normali" (ho sentito dire che lui giri in Porsche, non lo condanno, lo invidio) con dei prototipi (ricordo Renault Vesta 2 ed una twingo modificata in Svizzera) che pesano la metà e non c'entrano niente con una vettura normale. Sono a disposizione per i noiosi dettagli.

Il Cinquino Elettrico è invece un'altra cosa, ha gli stessi limiti di sicurezza dell'auto da cui deriva (ma almeno è evidente a tutti) però ha dei pregi ecologici, economici e ...sentimentali ineguagliabili.
Può diventare lo splendido manifesto di una "decrescita felice", ah, ci ho pensato solo adesso:
PROVATE A PARLARNE CON LA TRASMISSIONE CATERPILLAR DI RADIODUE !!!
riprendono dopo l'estate e presentano sempre curiosità legate all'ambiente, sono molto simpatici ed intelligenti, magari lo avete già fatto.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Due buoni consigli. Grazie.