Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 18 luglio 2014

Santo Cielo! Il grafico dei consumi nazionali !


Ricordate i nostri grafici pubblicati nei giorni passati relativamente ai consumi di Giugno per il gas:

Il consumo di gas a Giugno, - 0,4 % circa, -14,5 nel primo semestre




l'energia elettrica:

Consumi di energia elettrica in Italia: -0,9% a giugno, flessione del 3,0% nel primo semestre




e il petrolio insieme ai carburanti:
Ancora in diminuzione i consumi petroliferi italiani a giugno, meno 4%, e i carburanti per autotrazione, meno 3%


Ricorderete anche i grafici che delineano la caduta prepotente dei consumi considerando i 12 mesi precedenti al mese di riferimento.

gas



energia elettrica




petrolio


Sono curioso di vedere quale è il grafico dei consumi nazionali che risulta mettendo insieme i tre componenti dell'energia : gas, energia elettrica e petrolio.

Per fare ciò ho trasformato i metri cubi, i Wh, le tonnellate in una unità di misura comune MJ, mega Joule.

Ecco cosa viene fuori. Il grafico dei consumi totali nazionali mettendo insieme i 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese.


Un crollo da far paura o n o? C'è chi dice che il minor consumo è dovuto ad una miglior efficienza e razionalizzazione. Se fosse così direi che l'efficienza e la razionalizzazione è straordinaria, una conquista eccezionale, da mettere in evidenza, da far gioire, saltare e ballare.
Francamente a me sembra che la curva vista sopra mi dà più l'idea di un tracollo secolare, suicida, nascosto dalle chiacchiere inconcludenti dei nostri supervisori e legislatori nonché governanti. Perchè? Perche assomiglia più a questa: la produzione industriale.

Il grafico degli ultimi 4 anni con i dati ISTAT



Il grafico prodotto con i dati della Banca d'Italia.



Balliamo e gioiamo della grande efficienza e razionalizzazione dei consumi? Io no, non vedo niente di tutto ciò... anzi...

Ah, il titolo del quadro di Peter van Straten dell'immafine  in alto è "fall" (caduta).



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10 commenti:

roberto ha detto...

un crollo da paura.ma qui si sta calmi attendendo il botto finale.
solo l'uso massiccio di energie rinovabili puo' salvare la nostra societa' altrimenti sara la fine dell'occidente e il ritorno del medioevo.

Anonimo ha detto...

c'è ancora da raschiare. Ci sono nazioni simili alla nostra che consumano meno della metà e non ci sono morti di fame.

Quesalid ha detto...

Un pò di conti a "occhiometro":

nel gennaio 2011 la produzione era 100 ed il consumo energetico (dovuto alla produzione ed al consumo delle famiglie) era di circa 7300000 Mj.
Nel maggio 2014 la produzione era a 92 ed il consumo energetico a 6000000 MJ.
Se imputassimo tutto il consumo alla sola produzione, per produrre un 1% nel gennaio 2011 sarebbero occorsi 73000 MJ, nel maggio 2014 solo 65000 MJ, un guadagno di efficienza del 10% - francamente irrealistico. Quello che ne consegue è che la parte produzione è calata, ma la parte consumo delle famiglie è calata molto di più: in sostanza quello che ci si aspetta con politiche di austerity

federico ha detto...

che senso ha alterarsi?
alla fine è un cammino annunciato. L'italiano medio di certo non controlla le etichette dei prodotti e la grande produzione si sa, è un tripudio di Made in Cina Vietnam Cambogia Thailandia. Il peso delle materie prime ha distrutto la competitività delle imprese e poi..quali illusioni nella sfida tra uno stivale e un continente?e quali tra piccole medio imprese e multinazionali esentasse? di che meravigliarsi..
Un cammino sconfortante che comunque,affronteranno tutti,tra cambiamenti climatici inquinamento e crisi petrolifere.
Di positivo c'è che bisogna far sempre i conti con l'ambiente: ma se la crescita non avesse mai avuto fine,giravamo con suv 6mila e autostrade a 10 corsie? mah..

Massimo J. De Carlo ha detto...

Roberto, con la politica del governo attuale sulle rinnovabili ci arriveremo prima degli altri nel medioevo.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Mago, ma la produzione come è ?(quella degli altri paesi)

Massimo J. De Carlo ha detto...

Quesalid , come la mettiamo con la disoccupazione e inoccupazione, particolarmente giovanile?

Massimo J. De Carlo ha detto...

Federico, la decrescita è nostra, gli altri crescono. Producono ciò che non produciamo più. La ricchezza se ne va da altre parti.

federico ha detto...

Massimo la ricchezza va nei paradisi fiscali,per gli altri molto spesso c'è la schiavitù contornata da disastri ambientali mentre per i boccaloni una ipnotica democrazia dittatoriale a debito abbellita dal consumismo.
Altro che crescita..
http://intermarketandmore.finanza.com/dove-si-e-vista-la-vera-crescita-economica-62378.html

http://temi.repubblica.it/limes/la-crescita-rapida-e-non-inclusiva-dellafrica/53110

sveglia ragassi sveglia

Quesalid ha detto...

A Massimo

La disoccupazione è dovuta appunto alla compressione del mercato interno (politica di austerity). Nel manifatturiero, chiusura/riduzione dovuta a compressione del mercato interno e rallentamento in investimenti produttivi dovuta a incertezza globale. Ma il problema che io mettevo in evidenza è che il calo energetico sembra più marcato per i consumi finali che per le aziende (almeno a leggere i dati)