Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 22 luglio 2014

A picco il gettito fiscale sui carburanti, meno 227 milioni

Non si poteva trascurare l'articolo comparso domenica scorsa sul sito dei Gestori Carburanti. Cosa dice? presto detto.

Secondo il Centro Studi Promotor, i dati sul calo dei consumi di carburanti che a giugno ha toccato un ulteriore 3% sono una ulteriore conferma, se ve ne fosse bisogno, del fatto che, non solo la ripresa dell'economia italiana tarda a delinearsi, ma anche che sono ancora in atto andamenti fortemente negativi.

Un recupero dell'attività economica non può infatti prescindere da una ripresa del traffico di merci e persone e conseguentemente dei consumi di benzina e gasolio. Sul calo dei consumi di carburante influisce d'altra parte, oltre al negativo andamento dell'economia, anche la dinamica dei prezzi, che, per quanto riguarda i carburanti, dopo un periodo di pausa, in giugno sono tornati ad aumentare. E ciò come succede in tutte le estati, in vista di un aumento stagionale del traffico.

In particolare, secondo le elaborazioni del Centro Studi Promotor, il prezzo medio ponderato della benzina, dopo un calo nei primi cinque mesi del 2014 dell'l,99% sullo stesso periodo dello scorso anno, ha fatto registrare in giugno una crescita dello 0,75%, mentre per il gasolio a un calo deU'l,98% nei primi cinque mesi 2014, è seguito un incremento dello 0,43% in giugno.

I prezzi nuovamente in crescita di benzina e gasolio auto hanno fatto si che m giugno il calo della spesa alla pompa (-2,5%) sia stato leggermente inferiore della contrazione dei consumi (-3%). E il gettito fiscale è diminuito di 43 milioni, 227 milioni nei sei mesi.


Questo articolo mi ricollega immediatamente ad un comunicato stampa dell'ISTAT, recentissimo, anzi di ieri. Cosa dice?
Il titolo non dice nulla, "Fatturato e ordinativi dell’industria", il contenuto invece dice e molto, su come girano le merci, per ricollegarsi a quanto abbiamo letto sopra.

A maggio 2014 il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, diminuisce dell'1,0% rispetto ad aprile, registrando flessioni sia sul mercato estero che su quello interno (rispettivamente -1,9% e -0,6%).

Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo diminuisce dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,8% per il fatturato estero e -0,7% per quello interno).

Per gli ordinativi totali, si registra una flessione congiunturale del 2,1%, con una diminuzione del 4,5% degli ordinativi esteri e dello 0,2% di quelli interni.

Nel confronto con il mese di maggio 2013, l'indice grezzo degli ordinativi segna una diminuzione del 2,5%. L'incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+15,0%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-13,6%).

Diamo un'occhiata al grafico realizzato con i dati Istat? Eccolo


cliccare per ingrandire


Andiamo avanti così, giù a picco.




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