Il mercato nazionale dei veicoli commerciali mostra un segno positivo in percentuale a Giugno rispetto allo stesso mese dell'anno passato, secondo l'UNRAE (l'Associazione delle Case automobilistiche estere), essendo stati immatricolati 10.000 veicoli commerciali con una- crescita è del 9,2%.
Chiuso il mese di giugno e la prima metà dell'anno, sulla base delle stime diffuse oggi dal Centro Studi UNRAE, il settore dei veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t) evidenzia una crescita nei 6 mesi del 14,7% sfiorando le 59.000 unità immatricolate, rispetto alle 51.396 del gennaio-giugno 2013.
Il solo mese di giugno, dopo le prime 5 crescite consecutive a doppia cifra dell'anno, registra, con 10.041 veicoli venduti, un incremento pari al 9,2% sulle 9.191 unità di un anno fa.
“Le crescite di questo primo semestre – commenta Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE - rappresentano un'iniezione di fiducia sulle possibilità di recupero di questo settore, che a fine 2013 aveva raggiunto livelli di vendita davvero minimi”. “Se anche nel secondo semestre dell'anno si confermasse lo stesso trend di crescita, i veicoli commerciali – conclude Nordio – rimarrebbero comunque su livelli ancora compressi rispetto all'andamento degli anni passati e rispetto al potenziale di domanda di distribuzione delle merci sul territorio italiano. Tuttavia interventi Governativi mirati, come quelli adottati dal Comune di Roma per l'acquisto di autocarri a basso impatto ambientale, potrebbero rappresentare un volano per il settore con riflessi positivi sul rinnovo del parco”.
Proseguiamo con i grafici da noi realizzati con i dati forniti dall'UNRAE capaci, più delle parole, di far comprendere quale è la situazione 'a colpo d'occhio'.
L'andamento delle immatricolazione degli autocarri mese dopo mese a partire dal gennaio 2009.
le immatricolazione mensili con l'andamento seguendo l'anno solare.
Le percentuali di ogni mese rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Le immatricolazioni del primo semestre a partire dal 2009.
L'ultimo grafico mostra l'andamento delle immatricolazioni degli autocarri nei 12 mesi precedenti rispetto al mese di rilevamento.
La valle sembra risalire.
Una nostra annotazione riguardo i mezzi commerciali a basso impatto ambientale. Forse ancora non è a tutti ben chiara la questione. Basso impatto ambientale non significa che un veicolo non inquina o che sia irrilevante l'azione inquinante di mezzi alimentati a gasolio, anche se secondo la direttiva Euro6, o GPL o metano.
Bisognerebbe puntare decisamente all'impatto ambientale locale ZERO soprattutto in città. Questo è possibile grazie agli autocarri a trazione ibrida bimodale che hanno la caratteristica di avere un motore elettrico attivabile in città, quindi a emissioni locali zero, e utilizzare lo stesso mezzo per gli spostamenti fuori città con la motorizzazione termica. Questa è una soluzione interessante per chi deve percorrere centinaia di chilometri al giorno spostandosi da una città all'altra e nel rispetto della salute dei cittadini e senza danneggiare i monumenti storici.
E' chiaro che la soluzione dell'autocarro 'tutto elettrico' è la migliore considerando che l'autonomia potrebbe essere più che sufficiente per un servizio di trasporto merci solo in ambito cittadino con una percorrenza dai 100 ai 200 km a ricarica.
Chiuso il mese di giugno e la prima metà dell'anno, sulla base delle stime diffuse oggi dal Centro Studi UNRAE, il settore dei veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t) evidenzia una crescita nei 6 mesi del 14,7% sfiorando le 59.000 unità immatricolate, rispetto alle 51.396 del gennaio-giugno 2013.
Il solo mese di giugno, dopo le prime 5 crescite consecutive a doppia cifra dell'anno, registra, con 10.041 veicoli venduti, un incremento pari al 9,2% sulle 9.191 unità di un anno fa.
“Le crescite di questo primo semestre – commenta Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE - rappresentano un'iniezione di fiducia sulle possibilità di recupero di questo settore, che a fine 2013 aveva raggiunto livelli di vendita davvero minimi”. “Se anche nel secondo semestre dell'anno si confermasse lo stesso trend di crescita, i veicoli commerciali – conclude Nordio – rimarrebbero comunque su livelli ancora compressi rispetto all'andamento degli anni passati e rispetto al potenziale di domanda di distribuzione delle merci sul territorio italiano. Tuttavia interventi Governativi mirati, come quelli adottati dal Comune di Roma per l'acquisto di autocarri a basso impatto ambientale, potrebbero rappresentare un volano per il settore con riflessi positivi sul rinnovo del parco”.
Proseguiamo con i grafici da noi realizzati con i dati forniti dall'UNRAE capaci, più delle parole, di far comprendere quale è la situazione 'a colpo d'occhio'.
L'andamento delle immatricolazione degli autocarri mese dopo mese a partire dal gennaio 2009.
le immatricolazione mensili con l'andamento seguendo l'anno solare.
Le percentuali di ogni mese rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Le immatricolazioni del primo semestre a partire dal 2009.
L'ultimo grafico mostra l'andamento delle immatricolazioni degli autocarri nei 12 mesi precedenti rispetto al mese di rilevamento.
La valle sembra risalire.
Una nostra annotazione riguardo i mezzi commerciali a basso impatto ambientale. Forse ancora non è a tutti ben chiara la questione. Basso impatto ambientale non significa che un veicolo non inquina o che sia irrilevante l'azione inquinante di mezzi alimentati a gasolio, anche se secondo la direttiva Euro6, o GPL o metano.
Bisognerebbe puntare decisamente all'impatto ambientale locale ZERO soprattutto in città. Questo è possibile grazie agli autocarri a trazione ibrida bimodale che hanno la caratteristica di avere un motore elettrico attivabile in città, quindi a emissioni locali zero, e utilizzare lo stesso mezzo per gli spostamenti fuori città con la motorizzazione termica. Questa è una soluzione interessante per chi deve percorrere centinaia di chilometri al giorno spostandosi da una città all'altra e nel rispetto della salute dei cittadini e senza danneggiare i monumenti storici.
E' chiaro che la soluzione dell'autocarro 'tutto elettrico' è la migliore considerando che l'autonomia potrebbe essere più che sufficiente per un servizio di trasporto merci solo in ambito cittadino con una percorrenza dai 100 ai 200 km a ricarica.
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