Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 21 giugno 2011

Gli scooter elettrici, i conti nel sebatoio e gli euro in fumo di uno scooter tradizionale

In questo post prendiamo in esame i costi di gestione di uno scooter elettrico, uno scooter elettrico di ottima qualità.

Premetto che per il momento non mi/ci deve interessare quanto costa acquistare lo scooter elettrico. Sappiamo benissimo che il costo di un bene strumentale è dato dalla produzione, dal numero di oggetti prodotti, dalla scala di mercato. E' chiaro a tutti che se produciamo 1.000 oggetti non possono costare quanto 1.000.000 di oggetti simili.

Ma altrettanto palese dovrebbe essere un'altra questione: perché non si producono 1.000.000 di oggetti del primo tipo se i benefici sono tanti, enormi, tanto da non essere paragonabili nemmeno lontanamente ai pochi vantaggi, destinati a scomparire, dei secondi?

Io, questa domanda, me la sto ponendo da 15 anni e non so dare una risposta definitiva. Una risposta indiretta nasce dalla constatazione che non percorrere la strada della produzione di veicoli elettrici è una scelta stolta, sciocca, imprevidente, antieconomica quindi costosissima, che va oltre ogni ragionevole pretesa di salvaguardia  della salute umana e del pianeta.
Ritorniamo al discorso dei costi di gestione di uno scooter elettrico fornendo qualche dato e qualche cifra. I dati e le cifre mancanti li possiamo aggiungere successivamente se qualcuno vorrà dare un suo contributo personale a questa semplice analisi.
Come è successo in alcuni post precedenti (qui e qui) prendo l'impiego del veicolo ad uso professionale. Così è stato per i furgoni impiegati  dai corrieri per la distribuzione e ritiro delle merci in ambito metropolitano, così sarà per le due ruote destinate alla consegna da parte degli addetti alle poste o chi fa un servizio di piccoli colli.  

I parametri per confrontare i due tipi di scooter,  l'uno endotermico, l'altro elettrico,  sono questi:

giorni lavorativi: 300
chilometri al giorno: 60 km
chilometri anno: 18.000 km
costo unitario:   1,500 €/litro ; 0,20 euro kWh
consumo unitario:   15 km/L; 18 km/kWh
consumo: 4,00 Litri; 3.33 kWh
Costo rifornimento / giorno: 6,00 €; 0,67 €
Costo rifornimento annuale: 1.800 €; 200 €
Assicurazione RC (*): 100 €; 50 €
Tassa di proprietà 20 €; 0 € (**)
Manutenzione (media) - € ?
costo manutenzione - € ?

Note:
(*) provvedimento CIP N° 10 del 05.05.93 del CIP), premio assicurativo 50% rispetto a un veicolo diesel
(**) esenzione dal pagamento del bollo per 5 anni (articolo 20 del DPR N° 39 del 05.02.53), il 25% dal sesto anno

Il calcolo è semplice. Con lo scooter elettrico:

- ogni anno si risparmiano 1.670 euro 
- in  4 anni  si risparmiano 6.680 euro
- in 6 anni  si risparmiano 10.015 euro
Proseguiamo col ragionamento.

C'è una ragione logica diversa dal fatto che uno scooter elettrico possa costare quanto uno scooter endotermico, a parte le batterie? No, non esiste oltre quella già descritta sopra, la quantità prodotta. Quindi se determiniamo le condizioni 'esterne' per una produzione congrua i due prezzi andranno ad equivalersi o addirittura spostarsi a vantaggio del veicolo elettrico, anche di molto. (Detto fra noi, scommetto che già oggi i due prezzi si equivalgono.)

Ipotizziamo che ambedue le tipologie costino tra 1900 e 2.500 euro,  secondo le caratteristiche dei modelli. Ciò significa che il risparmio annuale è quello descritto sopra (1.670 euro/anno, in 4 anni 6.680 euro, in 6 anni si risparmiano 10.015 euro). Pare del tutto evidente, ancora una volta, che l'unica variabile da confrontare è il costo del pacco batterie, ed eventualmente tenere conto della sostituzione da effettuare dopo un certo numero di cicli di ricarica. (Per inciso, ricordo che il numero di cicli indicato come riferimento per le batterie al litio è 2.000. 2.000 cicli significa utilizzare le batterie per molti anni e per 150/200 mila chilometri totale al termine dei quali le batterie non sono inutilizzabili, avendo ancora un 70/90% della capacità iniziale. Ciò significa che possono essere utilizzate ancora sullo stesso scooter, garantendo una percorrenza inferiore, o continuare a vivere nel settore stazionario delle rinnovabili come accumulatori di energia.)

Ammesso che il cambio debba avvenire dopo 4 anni (ma non è detto che sia, come spiegato nel paragrafo precedente in parentesi)  il pacco batteria non può costare, con i prezzi di oggi, 6,5 K euro, né tanto meno potrà costalo con realistica previsione  tra 4 anni, sapendo che i prezzi delle batterie al litio scende e potrà scendere ancora più velocemente nei prossimi anni grazie alla produzione ed anche e soprattutto alle estrazioni delle immense riserve di litio dei laghi salati andini.

Altra ipotesi. Dimezziamo i chilometri percorsi ogni giorno : 30 km/d   (300 giorni all'anno).

Il risparmio diventa:

- ogni anno 870 €
- in 4 anni 3.480 €
- in 6 anni 5.215 €

Ora che ci siamo confrontati con queste cifre capiamo bene che uno scooter elettrico diventa competitivo nei confronti di uno endotermico anche per chi ne fa un uso personale, quotidiano, un utilizzatore privato, non solo professionale.

Sono convinto che il prezzo dl carburante salirà progressivamente, quindi diamoci da fare per farlo capire ai legislatori nazionali quanto sia necessario spingere la produzione (non l'acquisto, o non solo). Intendo dire la produzione nazionale di scooter elettrici con aziende italiane (ce ne sono di validissime), per generare un virtuoso loop di imprese, posti di lavoro, abbandono di tecnologie obsolete e antieconomiche. Compito titanico far capire questa cosa ai nostri politici, lo so!

Leggere anche:

- Quanto si risparmia con i furgoni elettrici? E convertendoli?



- Auto elettrica, quanto mi costi? Confronto con l'auto tradizionale e il treno dei pendolari



 senza dimenticare:


- Smart elettrica, l'auto elettrica c'è ... da subito

 .

12 commenti:

Gianni Comoretto ha detto...

Questi conti li ho fatti anch'io molte volte. E purtroppo mi sono trovato alcune "sfighe" tipiche che han scoraggiato molti possessori di motorini elettrici.

Sfiga 1: il motorino, acquistato nel 2002, è stato immatricolato nel 1999. Sì, me l'han venduto dopo 3 anni dall'immatricolazione, per cui 3 dei 5 anni di bollo sono andati, e mi sono trovato a sorpresa una revisione da fare a motorino nuovo. Nessuno mi ha mai detto del bolo ridotto dopo il 5^ anno, l'ho sempre pagato pieno.

Trovare un'assicurazione che ti faccia il 50% è un'impresa. Non sono obbligati, e magari smettono di fartela dopo un paio d'anni, senza avvisarti. Be', alla fine l'ho trovata, ma magari uno desiste. A vantaggio c'e' che qui a Firenze l'assicurazione per lo scooter costa 350 euro, e con l'elettrico girando 12 concessionari riesci a spuntare 190, insomma un risparmio di 160 euro annui.

La manutenzione delle batterie e' una pena. Da quando sono passato al litio va molto meglio, con una durata stimata del pacco di 10 anni e 40 mila km. Diciamo 5 cent/km. Con le batterie al piombo di serie ho fatto in media 5000 km ogni pacco, che costava 500 euro, 10 cent/km, come la benzina.

E cosi' la maggior parte dei possessori di scooter elettrico, dopo il boom di 8 anni fa per gli incentivi del comune, sono oggi abbandonati, regalati, perche' i possessori non se la sentono di sborsare 500 euro TUTTI IN UNA VOLTA per cambiare le batterie. Ho appena acquistato un Lepton a 300 euro, a cui aggiungere 300 euro di cambio gomme, fodera del sellino e revisione, con 8000 km (praticamente nuovo) e batterie a terra.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Gianni, ti ringrazio per il contributo informativo. Il tuo motorino è il secondo modello di scooter completamente italiano. Il primo in assoluto l'ho introdotto io a Firenze ed ho contribuito a svilupparlo. Ciò significa che non possiamo aspettarci da uno scooter elettrico di primissima generazione, dotato delle uniche batterie disponibili all'epoca (piombo) di avere la stessa qualità e prestazioni di uno scooter elettrico attuale. Uno scooter elettrico di oggi nasce con le batterie al litio, con l'elettronica e BMS adeguati a sopportare stress di guida esasperati.
Un'altra realtà viene dal fatto che i migliori costruttori di scooter elettrici hanno abbandonato progressivamente la produzione per scarso interesse da parte del mercato al di fuori di quello di Firenze il primo che incentivava economicamente l'acquisto, comprendendo anche l'uso gratuito delle colonnine di ricarica.
Oggi, nel 2011, la tecnologia è enormemente cresciuta, ma ancora non è cresciuta la capacità di comprensione da parte del pubblico e dei legiferatori di cosa si sta parlando, del risparmio e di tutto il resto che ho esposto nel post.
A Firenze chi utilizza un veicolo elettrico non paga neppure l'energia quindi il risparmio è ancora maggiore.

Anonimo ha detto...

grazie Gianni,

un po' più di lettori adesso sanno che la batteria deve essere considerata materiale di consumo, alla stregua dell'olio lubrificante di un endotermico, delle pasticche dei freni, dei pneumatici, ecc. Il che non cambia la mia posizione "ideologica" a favore della mobilità elettrica (mi sembra di capire nemmeno la tua) però lo si deve sapere e conteggiare nel fare scelte consapevoli. Aggiungo anche il fatto che un accumulatore invecchia entro una certa misura anche a prescindere dal numero di cicli di carica-scarica, semplicemente al passare del tempo.
P.S. 500€ della batteria "originale" è un costo elevato. Avevi fatto delle ricerche su prodotti equivalenti nelle specifiche e adattabili negli ingombri al tuo scooter?

Anonimo ha detto...

Dimenticavo,

vale la pena far pubblicità ad una compagnia di assicurazione che rispetta le indicazioni del legislatore... Qual è?

Massimo J. De Carlo ha detto...

Defcon, benvenuto sulla terra. :) Se non l'hai capito fino ad ora che le batterie vanno sostituite comunque dopo un certo numero di anni. Bisogna specificare quanti. Per quanto riguarda le batterie al piombo sappiamo che hanno una durata limitata in termini di tempo e di cicli, al di sotto di quelli dati nelle brochure dei costruttori. E' per questo che un piano piano si passa dal piombo al litio, lasciando da parte l'ideologia a favore della razionalità.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Non esiste una compagnia che fa gli sconti, ma è discrezionale delle singole agenzie. Quando avevo lo scooter elettrico la mia agenzia, quella dove assicuravo l'auto, non faceva neanche l'1%. Mi appoggiai ad un' altra, di un'altra compagnia che scontava del 70%.

Anonimo ha detto...

Massimo,

diciamo pure che nelle tue analisi finanziarie dei V.E. presenti e passate qui sul tuo blog, sul tema costi ricorrenti relativi alle batterie sei stato quantomeno evasivo! Ai numeri veri di costo ricorrente ci si doveva arrivare per deduzione. Tant'è che Gianni ha sentito il bisogno di postare la sua esperienza con i suoi numeri; l'ha definita la "gran pena" della sostituzione delle batterie, del problema del "tutto in una volta" e del costo chilometrico pari a quello del consumo di benzina. Poi, vero, l'introduzione del litio e dell'elettronica un minimo più sofisticata ha migliorato molto la situazione, sappiamo anche questo.

Su "questa terra", parte del mio lavoro è la gestione tecnico-economica della sostituzione di batterie tampone di stazioni di energia 48VDC di centinaia di siti per telecomunicazioni (quindi ad uso stazionario) sparsi sul territorio italiano. Sono informato sull'argomento. Anche sullo stazionario, alcuni fornitori stanno cominciando a propormi batterie al Litio ma, anche sulla grande scala di un operatore di TLC nazionale, esiste lo stesso problema del "tutto in una volta" di cui parlava Gianni.

Per l'assicurazione: se non è una questione di compagnie ma di agenzie, allora pubblicizziamo le agenzie che praticano quegli sconti! Se lo volete, ovviamente.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Defcon, non sono affatto evasivo, sono semplicemente uno che è a conoscenza 'dei fatti' ma non può entrare nei particolari economici per ragioni di opportunità commerciale. Mi spiego meglio. Non soltanto so quanto costano le batterie al litio alla fonte (cinese, giapponese, coreana) quanto costano i BMS e tutto il resto. So quanto costano le batterie al litio siano esse polimeri, LiFePO4, LiMg, Li-nano ecc..
Non posso rivelare 'segreti' commerciali che sono di proprietà dei vari costruttori e utilizzatori, che sono in massima parte costruttori nazionali di VE ed anche esteri , in qualche caso. Il mondo è fatto così per adesso. Quindi cerco di far capire che le batterie sono l'ultimo dei problemi da punto di vista economico, come in effetti è.
Per quanto riguarda Gianni, sono informato dei fatti, perchè sono in contato con lui sin dall'inizio, sul discorso dell' upgrade, ed in ragione di ciò ho risposto precedentemente, tenendo presente che l'applicazione è essa stessa in forma di prototipo, a differenza di quello di cui ho parlato nel post che è a livello industriale.
Sullo stazionario, sull'accumulo tampone per le telecomunicazioni sono in contatto con un applicatore estero che realizza sistemi completi a tale fine, che produce per grandi quantità.
Sulla tecnologia è necessario 'stare sul pezzo' , come si dice oggi, e parlare quando si hanno cose concrete da prospettare e punti di vista con angolature mai affrontate. Se ho ricominciato a scrivere nel blog sugli scooter elettrici dopo anni di silenzio significa che ci sono delle novità positive.
Sull'altra tematica della pubblicizzazione delle agenzie che praticano gli sconti, avevo creato una pagina dove si pubblicavano aggiornamenti in merito, di cui resta memoria qui:
http://www.aae.it/assic.htm
ferma al 2003 per mancanza di informazioni da parte di volenterosi. Si può sempre riattivare se interessa a qualcuno.

Anonimo ha detto...

completamente d'accordo con MASSIMO
io ho un vectrix da 3 anni con cui ho percorso 53000km.. e va ancora benissimo (l'ultima batteria che e' ancora efficente ha fatto ora 40000km ,la prima e' stata cambiata
per errori progettuali e di gestione della stessa ,poi risolti.
monta le ni-mh
con le litio e uno studio meglio condotto dovrebbe essere ancora meglio..
grande sito!!!
..anzi si accettano consigli per un kit di conversione ... :)

alby ha detto...

io sono un altro possessore vectrix da 3 anni, 18000 km, a 8000 sostituita la batteria per i motivi spiegati dall'anonimo qui sopra (anonimo si fa per dire, di vectrix con quasi 60000km ce n'è uno solo:-), gli altri 10000 senza alcun problema, confermo quindi l'enorme vantaggio dell'elettrico a patto di non avere batt al piombo

Anonimo ha detto...

Io produco batterie e vedo tanta gente che si impegna.
Vorrei sapere se interessa acquistare grafene, olivina in nanopolvere, film di alluminio e rame, etilcarbonato, cloruro di litio, benzimidazole e polimeri vari.

Unknown ha detto...

Anch'io ho fatto simulazioni simili sui reali consumi ed utilizzi che avevo con il motorino a scoppio e convinto ho acquistato un Peugeot E-Vivacity il 10/9/12, ma al 19/1012 blocco motore, spinto a mano fino al concessionario. Dicembre 2012 lettera dall'importatore per Modernizzazione connettore centralina e controllo sistema elettronico, 5 giorni in officina. 20/2/13 difetto centralina sotto sella 30gg fermo nell'officina concessionario. 22/10/13 non riparte, difetto relais il pezzo ad oggi deve ancora arrivare dalla Francia. 16/11/13 non riparte, scooter fermo non si sa fino a quando. In tanto efficienza delle batterie sotto i 10°c o sopra i 25° 35Km. Sono il solo sfigato???!Potro mai confrontare le proiezioni con la realtà