La Regione dà il via a provvedimenti urgenti per abbattere le polveri sottili. E' stata approvata infatti dalla Giunta regionale una delibera che consentirà ai comuni di intervenire tempestivamente per evitare ulteriori rischi di sforamento del livello massimo di PM10, fissato dalla legge in 50 mg al metro cubo. Un limite che fra gennaio e febbraio è stato superato ripetutamente sul territorio toscano.
In questo periodo le centraline di rilevamento gestite dall'Arpat hanno infatti segnalato che in 15 postazioni su 25 sono stati già superati i 7 giorni che (ad oggi, in assenza del recepimento della normativa europea in materia) rappresentano il massimo dei superamenti annuali permessi. Si tratta delle centraline situate ad Arezzo, Firenze, Scandicci, Lucca, Capannori, Porcari, Pisa, Cascina, Santa Croce sull'Arno, Montecatini Terme, Montale e Prato.
La Regione, in accordo con i comuni e le province interessate, ha perciò previsto una serie di misure contingenti per ridurre i giorni di superamento. Misure che riguarderanno anche le amministrazioni di Grosseto, Livorno, Viareggio, Pistoia e Siena oltre a quelle dell'area omogenea fiorentina, cioè Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Calenzano, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino e Signa. I sindaci avranno 15 giorni di tempo per comunicare alla Regione l'elenco degli interventi che intendono attivare, i tempi e le modalità della loro attuazione. In caso di inadempienza dei Comuni sarà la Regione a intervenire, grazie a poteri sostitutivi.
L'assessore regionale all'ambiente, che oggi ha portato in giunta il provvedimento, ha sottolineato come questo sia il frutto dell'azione di coordinamento che la Regione sta conducendo insieme ai Comuni. In base a questa delibera si interviene nell'immediato, con provvedimenti contingenti, ma nell'ambito della politica regionale di tutela dell'ambiente e contrasto all'inquinamento, che mira ad incentivare gli interventi strutturali. Grazie alla delibera approvata oggi i sindaci potranno adottare provvedimenti che agiscono sui principali fattori di inquinamento, da limitazioni alla circolazione dei mezzi più inquinanti, alla riduzione, in via temporanea, delle emissioni degli impianti civili e industriali.
Tra i provvedimenti contingenti figura la possibilità di istituire corse suppletive di mezzi pubblici, l'intensificazione dei servizi di scuola-bus, l'incremento del numero di taxi, l'incentivazione all’uso dei mezzi pubblici attraverso la riduzione del costo dei biglietti o la loro gratuità, come nel caso dei parcheggi scambiatori. Il massimo rigore verrà adottato per impedire comportamenti scorretti, che pregiudicano la scorrevolezza del traffico, come la sosta in doppia fila, il mancato rispetto delle corsie preferenziali, lo scarico delle merci in orari non consentiti. Ancora: si potrà vietare la circolazione di auto con meno di 3 persone a bordo, ricorrere alle targhe alterne, vietare la circolazione in alcune zone e/o in alcune fasce orarie. Anche le ore di funzionamento degli impianti di riscaldamento e la temperature interna degli immobili potranno essere ridotti, naturalmente con esclusione di ospedali, case di cura e ricoveri per anziani. In generale la delibera consente ai sindaci di adottare tutte le misure che rientrano nelle loro competenze e che riterranno utili a ridurre l'inquinamento. Alle province spetterà il compito di coordinare l'azione dei comuni che compongono il loro territorio.
Fonte: regione.toscana.it
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La situazione ad oggi delle centraline di rilevamento dei PM10 a Firenze è piuttosto grave essendo arrivati già a 34 sforamenti in Via Fretelli Rosselli e 27 in Via Ponte alle Mosse ma con ben 6 giorni in cui non è stata rilevato alcun dato, altrimenti ...
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